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Roma-Zaglebie Lubin, prima amichevole della tourneè
americana giallorossa, finisce 4-0. La formazione iniziale
di Zeman presenta novità tra cui anzitutto due debuttanti, i
nuovi acquisti Leandro Castan e Panagiotis Tachtsidis.
Proprio il greco dà subito un assaggio delle sue
potenzialità avviando l'azione del repentino vantaggio, dopo
nemmeno quaranta secondi. Sulla prima respinta recupera il
pallone sulla trequarti e lo fionda verticale in area,
trovando libero Bojan; nel tu per tu col portiere l'ex Barça
è altruista nel toccare per Osvaldo, che deve solo
appoggiare a porta vuota. La Roma schiera Bojan e Lamela a
sostegno di Osvaldo, unica punta in attesa di Destro.
Segnatevi intanto il nome di Tachtsidis: tornerà
prepotentemente in cronaca. Nel frattempo i polacchi
organizzano una buona reazione, culminata nel primo in porta
al terzo minuto: una sventola dal limite dell'attaccante
Wozniak, allungata dal vituperato Stek in calcio d'angolo.
Tendenzialmente la Roma cerca la verticalizzazione, passando
prima dalle punte esterne che poi si lanciano alla ricerca
di Osvaldo. Oppure provvedono personalmente alla
conclusione, come al 7' quando Bojan calcia col sinistro dal
limite, trovando prima la deviazione del portiere e poi il
palo. Al 19' il Tachtsidis di cui sopra decide di prendersi
la scena. Il greco recupera il pallone a metacampo, accelera
seminando un avversario, giunge al limite incontrastato e
supera Koziol con un pallonetto alla Totti: niente male come
biglietto da visita. Sull'onda del raddoppio la Roma
accresce la manovra ma nella foga lascia qualche smagliatura
sulla propria trequarti. In una di queste si tuffa ancora
Wozniak, che scaglia un gran destro secco me non
sufficientemente angolato, prontamente respinto da
Stekelnburg (22'). Al 25' si rivede Bojan: sassata dal
limite, il portiere respinge, si avventa Lamela che sbrodola
ancora addosso a Koziol il tap-in di destro. L'argentino
avrà modo di rifarsi. Intanto al 29' la grande paura: il
pallonetto di Wozniak libera Pawlowski solo contro Stek (non
c'è fuorigioco): in un deja vu di asturiana memoria
l'interno polacco calcia alto, col portiere già pronto a
raccogliere. In questi casi ti va bene due volte, perchè è
gol sbagliato gol subito. Che si materializza al successivo
cambio di fronte: Pjanic sventaglia da centrocampo pescando
lo scatto di Lamela, pallonetto in corsa e tre a zero. Al
43' Bojan decide di farla finita: prende palla sulla
trequarti, accelera seminando un avversario, si libera con
un tunnel del raddoppio, salta un terzo difensore in allungo
e deposita in diagonale. Se Tachtsidis ha imitato Totti, lo
spagnolo esibisce i trucchi di
Messi: le potenzialità della Roma sono da hot club. In ogni
caso, è chiaro che i meccanismi difensivi giallorossi, in cui
Castan va ancora registrato, sono da oliare con pazienza. Nella ripresa spazio ai vari Heinze
(versione terzino destro, presto arriverà Piris), Burdisso,
Marquinho, Florenzi, Lopez e Totti, esterno destro del
tridente. Di contro gli innesti del nigeriano Agbwo e del
lituano Sernas vivacizzano l'attacco dei polacchi, vicini al
gol in un paio d'occasioni nei primi quindici minuti. Il
capitano si vede al 15': destro a giro, deviato e alto
di poco. Più sfortunato al 27', quando coglie il palo con
destro al volo su invito morbido di Nico Lopez. Sorte più
avversa allo Zaglebie, che nel giro di pochi secondi coglierà
un palo interno col terzino Vidanov e una traversa con Abwo.
Globalmente la ripresa riserva generosi impeti da parte dei
polacchi e sporadici tentativi romanisti infiacchiti da caldo
e cambi. La Roma titolare assomiglia molto più a quella del
primo tempo: resta il rebus Totti, senza il quale, e non sia
un'accusa ma una constatazione amichevole, per l'appunto, sono
andati a segno in tre. (fonte: Il Sussidiario.net)