ROMA . Roma e Lazio "no",
ammesso che 75.000 spettatori dentro l' Olimpico
abbiano voluto aggiungere una loro risposta
calcistica alla domenica referendaria. Cosi' , non
rimborsabile il biglietto del derby, sono rimasti
i fischi quale appendice d' un appuntamento da tre
miliardi mai onorato davvero, come se gli attacchi
qua o la' venissero considerati trascurabili
accessori. Modesto copione giallorosso, senza
neppure l' abituale soccorso Haessler, secondo
estro, laddove operava Favalli. Svolazzi
biancoazzurri, quasi per comprimere, causa paura
di vincere, quella superiorita' tecnica intravista
nei legni colpiti con Signori e Bergodi, quando l'
accidia stava diventando insopportabile.
Archiviamo allora questa stracittadina consapevoli
di contenuti peggiori rispetto ai cinque
precedenti 1 1. Ma, vivaddio, i boskoviti si sono
almeno dannati nei recuperi centrocampistici, nei
contrasti difensivi, nel riprodurre football anni
trenta tutto cuore, marcature personalizzate,
ciabattate d' esproprio. Palese consapevolezza d'
inferiorita' intrecciata a voglie di buttarla in
confusione, mentre Gascoigne, straripante ciccia
tipo curato di campagna, rallegrava Piacentini,
deliziava qualsiasi altro antagonista, senza
sveltire il contropiede. Lazio perche' ? Assente
Riedle, riciclato Signori monopunta spaziante
ovunque, si presumeva che Zoff ordinasse girandole
d' inserimenti, rese teoricamente possibili dall'
esubero di terzini contrapposti, spesso privi di
bussole di riferimento. Invece, dopo tanta
messinscena coreografica, lo spettacolo s' e'
attorcigliato nelle comuni disgrazie, liberando
dal suo pietismo giusto un' incornata a rischio d'
Aldair (assolo centrata dell' esterno Stroppa, poi
sparito); uno stacco Rizzitelli a girare fuori d'
un niente l' angolo di Haessller; una prodezza
Signori, degna di racconto. Si' , Beppe gol, fin
li' cercato solo una volta da Favalli con
Benedetti ad imperdirne l' interferenza in
spaccata, andava un attimo a conquistare palla da
trequartista e, pescato fuori porta Cervone, lo
scavalcava d' intuito balistico. Venti metri di
traiettoria carogna, pero' le traverse esistono, e
i sovrastanti innamorati di Curva Sud riprendevano
a respirare. Intervallo. Senonche' , la Lazio dei
settanta miliardi d' investimenti, riappare
raccorciata al punto di sollecitare Signori all'
esecuzione obliqua e Cervone alla capriola di
riparazione verso l' angolo mirato. Ecco, forse
gli illustri dipendenti di Cragnotti prenderanno
coscienza delle superiori risorse, accelereranno,
assumeranno decisi l' iniziativa. Macche' : il
povero derby dei tremila milioni garantiti,
ricanta litanie inutili, attendismi,
spezzettamenti. Ci pensa d' un tratto Orsi a
infilare un brivido: lunga rimessa laterale di
Haessler e lui, mezzo coperto, s' arruffa,
grattugia il pallone, privilegia in mischia
Carnevale. Rete facile dei padroni di casa ? No,
Carnevale gia' soffocato dalla vitalita' di
Luzardi, delega in retropassaggio l' accorrente
Bonacina a calare il capestro. Quanto segue
riguarda gli automezzi sullo sfondo. E rischiato
lo psicodramma, Fuser, Stroppa, Winter, avanzano,
girano passaggi a raggiera, attivano finalmente
Signori. Il quale, rimediata la punizione oltre
Benedetti, tratteggia una parabola verso Cravero :
zuccata, area flipper, poi Bergodi, tiratore di
complemento, azzecca la girata scheggia palo.
Imprecazioni biancoazzurre. Ora, lacerata l'
accidia, appare chiaro che questa Roma priva di
creativita' , andrebbe tempestata senza allentare
le cadenze, diversificando la manovra monocorde
appesi ai cambi di marcia di Fuser oppure Stroppa.
Troppo tardi. Boskov sottrae la comparsa
Mihajlovic e infila i randelli di Tempestilli. Il
quale, invitato all' affondo dal solito "sor
delegato", Carnevale, preferisce buttarsi in area
inseguito da Fuser. Hai visto mai? Sguizzato non
abbocca. Cravero, sfaldate le ingessate
disposizioni tattiche, va a saltare nel mezzo e ne
esce una collisione a tre, poiche' Luzardi e
Rizzitelli manifestano le stesse intenzioni.
Barella. Arriva Marcoli, Bergodi scala libero, e
Giannini sproposita l' ultima occasione.
"Aridatece, li sordi", si sente gridare. Alla
prossima. Franco Melli ROMA 0 0LAZIO Cervone 6
Garzya 6 Bonacina 6 Piacentini 6 Benedetti 6,5
Aldair 6,5 Cori dal 30' s.t. s.v. Mihajlovic 5
Tempestilli dal 25' s.t.5 Haessler 5,5 Carnevale 5
Giannini 5 Rizzitelli 5 Orsi 5 Bergodi 6 Favalli 6
Bacci 5,5 Luzardi 5,5 Cravero 6 Marcolin dal 37'
s.t. s.v. Fuser 5 Winter 6 Stroppa 5 Gascoigne 4
Signori 6,5 ALLENATORE: Boskov ALLENATORE: Zoff
ARBITRO: Sguizzato di Verona 6,5 SPETTATORI:
paganti 41.350, incasso L. 2.139.720.000, abbonati
33.659, quota L. 806.853.000. NOTE: ammoniti:
Bergodi, Giannini. Antidoping: Garzya, Mihajlovic,
Gascoigne, Fuser.
Cragnotti: "Non ci abbiamo
creduto fino in fondo" Boskov: "Un rigore per noi,
parola di Tempestilli"
ROMA . Umori contrapposti. Sulla sponda
biancazzurra ci si lamenta un po' per la sfortuna
e per i due "legni" colpiti, alla corte della Roma
si invoca un rigore non concesso da Sguizzato
quando mancavano una manciata di minuti al
triplice fischio finale. E un derby fiacco anche
nel dopo partita. Niente dichiarazioni di fuoco,
ne' tantomeno recriminazioni eccessive. L' unico a
non essere troppo contento e' probabilmente
Cragnotti. "Il pari e' giusto. Ma non mi sono
divertito. Le squadre avevano paura di perdere e
si e' visto. I giocatori della Lazio dovevano
credere alla vittoria fino alla fine, il risultato
forse sarebbe cambiato. A noi, comunque, interessa
piu' di tutto raggiungere un posto Uefa. E questo
punto e' importante". Orsi, autore di un paio di
uscite da brivido, non accetta le critiche del suo
presidente. E replica: "E il nostro primo tifoso.
Soffre piu' di noi ma se fosse stato un match di
pugilato, ai punti avremmo vinto noi. Si' , lo so
che e' stato un derby deludente: ma le
"stracittadine" sono tutte uguali, a vincere
veramente e' sempre il timore di uscire sconfitti
dal terreno di gioco". Signori, invece, sostiene
che non gli interessa cosa faccia Balbo per la
classifica cannonieri: "Voglio solo che la Lazio
vada in Uefa. Per quanto mi riguarda, ho gia'
segnato 22 reti e questo mi basta. Benedetti? Mi
ha controllato abbastanza bene e non e' stato
nemmeno tanto falloso. Una bella gara, la sua",
dice il piccolo e sgusciante attaccante ieri
apparso leggermente al di sotto del suo standard
abituale. I giocatori della Roma continuano nel
loro ostinato e (ai piu' ) incomprensibile
silenzio stampa. E allora bisogna affidarsi alle
parole del vicepresidente Malago' : "Speravamo di
vincere ma la divisione dei punti e' equa. La
partita? Certamente non e' stata bellissima",
sottolinea con un eufemismo che fa sorridere
molti. Piu' prodigo e' Boskov: "Abbiamo avuto le
nostre occasioni per segnare, ma non sono state
sfruttate. Una tra tutte? Quella di Bonacina nel
secondo tempo. Piuttosto, devo dire che sono
rimasto impressionato per la grande coreografia
del pubblico. L' incontro? E stato molto grintoso
ma corretto e l' arbitro non ha avuto un compito
difficile". Inutile chiedergli se Sguizzato abbia
fatto bene a non concedere il penalty per il fallo
di Fuser su Tempestilli: "Il mio giocatore dice
che era rigore, io dalla panchina non ho visto
nulla. Ma ero lontano", sottolinea il tecnico
prendendo le distanze. Si parla delle possibilita'
della Roma di raggiungere un posto utile per
disputare l' anno prossimo la Coppa Uefa e l'
allenatore giallorosso giura che, malgrado il
pareggio con i "cugini", raggiungere il traguardo
non e' impresa impossibile. "Mancano ancora sei
partite, basta conquistare nove punti e ce la
faremo". Anche Zoff non si tira indietro quando c'
e' da sbilanciarsi sulla corsa all' Europa. Ma e'
piu' diplomatico: "I risultati di questa giornata
di campionato confermano che c' e' una concorrenza
agguerrita. E non credo nemmeno che il pareggio
tolga ogni chance ai giallorossi". Il tecnico
della Lazio dice di essere contento della
prestazione di Gascoigne e aggiunge: "Questa gara
me l' aspettavo proprio cosi' ". Bergodi, invece,
non si da' pace per la grande occasione avuta
nella ripresa: "Sono stato sfortunato a colpire il
palo alla sinistra di Cervone. Mi ero coordinato
bene, avevo trovato lo spazio giusto per far
filtrare il pallone tra tanta gente. E invece e'
finita come avete visto tutti". E stata una
giornata abbastanza tranquilla anche tra le
tifoserie. Ci sono stati solo tre arresti per una
rissa avvenuta in mattinata nei pressi della curva
Sud: Giuseppe Meloni, 30 anni, Alessio Bernini, di
21, e Fabrizio Toffolo, di 18, sono stati fermati
con l' accusa di resistenza a pubblico ufficiale,
lesioni personali, violenza e lancio di oggetti.
Aggredito anche un agente della polizia
scientifica che aveva ripreso alcune scene degli
scontri.