Che
il
tifoso romanista sia pigro e poco propenso a
collaborare,sacrificandosi
alla realizzazione di spettacoli folcloristici di una certa
dimensione,si
sa;ed e' per questo che quel 16 marzo 1986 vedendo scendere
dall'alto,sopra
gli spettatori quella moltitudine di strisce giallorosse,ci
fu un certo
stupore per come filava tutto liscio. Dobbiamo
dire
con molta franchezza che senza la collaborazione
dell'A.I.R.C.,sarebbe
stato difficile se non impossibile ottenere l'aiuto degli
spettatori dei
settori diversi dalla curva.I componenti del Commando Ultra'
erano disseminati
per tutto lo stadio a coordinare le centinaia di
collaboratori,ma reperire
questi fu soprattutto compito dell'A.I.R.C..Nelle settimane
antecedenti
l'incontro facemmo diverse volte la spola tra il quartier
generale e l'olimpico.Motivo:le
misure sembravano sempre piu' sbagliate e la curva si
allungava ogni giorno
di piu'.Come al nostro solito tutto era pronto all'ultimo
momento;occorreva
portare il tutto dentro lo stadio il giorno prima;tutto
doveva stare al
proprio posto all'apertura dei cancelli.Il lavoro della
domenica consistette
esclòusivamente nel fare una sorta di lavaggio del cervello
alla
gente con megafoni e volantini;fino alla paranoia ripetemmo
alla gente
tutte le istruzioni da eseguire.Tutto ando'
meravigliosamente bene un grazie
di cuore a tutti quelli che ci sopportarono! La
partita
e' finita 3-0 per la Roma,con gol di Graziani,Pruzzo e
Cerezo;il
piu' elettrizzante e' stato quello che ha scatenato Pruzzo
in una danza
sotto la curva sud con la maglia sfilata rapidamente,agitata
come una bandiera
gloriosa.Uno show che costringeva Agnolin a sfoderare il
cartellino giallo.