Tratto da
"Forza
Roma", n. 9 del 16 aprile 2000, quindicinale
distribuito fuori lo
stadio
- Perchè
dopo tanti anni il CUCS non è più alla guida della Sud?
Dopo tanti
anni,
negli ultimi periodi, il nostro gruppo non aveva più il
sostegno
della totalità della Curva, la quale, nelle nuove e vecchie
generazioni,
ha scelto per un cambio della guardia alla guida del tifo.
Quindi nel
rispetto,
come sempre, della volontà della Curva, ora, il CUCS è un
gruppo come tanti altri e continua a fare il suo tifo per la
Magica.
- Che cosa
può
avere spinto la Curva a fare questa scelta?
Una serie di
fattori:
il nostro voler continuare ad essere fedeli al modello ultrà
anni
70, con i tamburi, i colori ed il folklore di sempre,
considerato da molti
"fuori tempo"; un ricambio generazionale che porta questi
ragazzi di oggi
ad ispirarsi a nuove tendenze e sicuramente, anche qualche
errore da parte
nostra, fra cui l'incapacità ad adeguarci alle mode.
- Ci sarà
in futuro la possibilità di rivedere il CUCS alla guida
della Sud?
Questo
dipenderà
solo dalla volontà della Curva stessa. Noi saremo sempre e
comunque
nel nostro piccolo a disposizione della Magica e della Sud.
- Come è
stato il passaggio dal ruolo di protagonisti assoluti a
quello di comprimari?
Non siamo mai
stati
protagonisti da soli, con noi la storia l'ha fatta la Curva.
Pur non essendo
più il punto di riferimento, la nostra mentalità non è
cambiata, semmai è cambiata la curva!
- Cos'è che
ha portato a questo cambiamento?
Sicuramente la
nascita nella Curva di diversi gruppi, seppur dettata dalla
voglia di fare
di ognuno, ha frammentato l'unità che una volta era la vera
forza
della Sud. E' come essere tornati ai tempi precedenti il '77
e, forse,
un'auspicabile riunificazione potrebbe essere l'unica via da
percorrere
per riportare la Sud ai fasti di un tempo.
- Come
giudicate
l'attuale situazione della Sud?
Lo stato
attuale
della Sud è sotto gli occhi di tutti, questo nonostante la
buona
volontà di chi adesso si sta adoperando per il meglio.
- Secondo voi
per
quale motivo?
Questa Sud
manca
di passione, di grinta e di spirito di sacrificio...
travolta dal freddo
cinismo del calcio industria, che ha cancellato sentimenti,
valori e bandiere
immolando gli ideali sull'altare dei solid e della TV.
- Quali sono
i rapporti
con gli altri gruppi?
Noi non
abbiamo
problemi particolari con nessuno, semmai non ci
spieghiamo come mai
ce l'abbiano tutti con noi! In fin dei conti il CUCS è
sempre stato
un gruppo che ha fatto il tifo e niente altro.
- Avete mai
pensato
di sciogliere il gruppo?
Sì, più
volte negli ultimi anni.... Demoralizzati dalla scarsa
partecipazione della
Curva e dalla mancanza, in questo calcio, di quei valori a
cui facevamo
riferimento prima. Diciamo che poi, il "Non molleremo mai"
fiiva con il
prevalere e prevale ancora!
- Il momento
peggiore
e il momento migliore della vostra storia?
Il momento
peggiore:
il 12 settembre 1999.
Il momento
migliore:
tutti gli anni vissuti al fianco della Curva e della Magica.
- Quali sono
i rapporti
con l'A.S. Roma?
L'azienda o
l'associazione?
-
L'Associazione!
Fermo restando
che la nostra speranza è di vedere il nome della nostra
squadra
riportato a più riprese negli albi d'oro delle varie
competizioni,
a prescindere di chi ne sia alla presidenza, non abbiamo
alcun problema
ad affermare che alla presidenza attuale non ci legano né
stima,
né affetto, né rispetto.
- Che idea
avete
dei giocatori di oggi?
In un mondo
dove
girano ipocrisia e valanghe di soldi è sempre più difficile
trovare un giocatore che riesca a comprendere il valore e
l'attaccamento
alla maglia... e poi, diciamocelo chiaramente, chi ha
dimostrato di essere
attaccato alla maglia ha ricevuto solo calci sui denti...
- Secondo voi
il
calcio ha ancora una funzione sociale?
Se parliamo di
quello parrocchiale, forse sì! Tutto lascia pensare che
questo calcio
attuale abbia solo una funzione: quella di far riempire le
tasche a qualcuno,
alla faccia della passione dei tifosi.
- Allora
cos'è
che vi spinge ad andare ancora avanti?
Quello che ci
ha
spinto ad iniziare e continuare questa nostra avventura: una
fede, una
volontà, un traguardo... vincere malgrado tutto!
Valerio
De Bianchi