XVIII Giornata
SALERNITANA -
ROMA 2-1

Salerno, Stadio Arechi
domenica 24 gennaio 1999
Ore: 14:30


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Tabellino partita:
SALERNITANA: Balli, Bolic, fusco, Fresi, Del Grosso, M. Rossi (45'st Monaco), Bernardini, Breda, Tosto, Giampaolo, Belmonte (34'st Di Michele).
A Disposizione: Ivan, Ametrano, Chianese, Tedesco, Kolousek.
 
ROMA: Konsel, Quadrini, Petruzzi, Zago, Candela, Tommasi, Di Biagio, Di Francesco, Gautieri (36' st Bartelt), Delvecchio, Paulo Sergio.
A Disposizione: Chimenti, Aldair, Alenitchev, Tomic, Conti, Frau.
 
Arbitro: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto.
RETI: 11' pt Bernardini (R), 9' st Giampaolo, 32' st Di Biagio.
NOTE: Ammoniti: Konsel, Zago, Di Biagio, Gautieri, Delvecchio, Angoli: 2-3, Spettatori: 40.000.
 

FOTOTIFO













FOTOCALCIO
 






VIDEOCALCIO

Di Biagio Il servizio sulla partita






 






LA VERGOGNA DI
SALERNITANA/ROMA
24 gennaio 1999

Tratto da Rosso & Giallo del Febbraio 1999
"Egregio Direttore, sono un ragazzo di 19 anni, abbonato fisso in curva Sud e da qualche anno presente anche in trasferta. Almeno fino a ieri. Sì perchè i fatti accaduti ieri a Salerno e il modo nel quale sono stati riportati dai vari TG e dai quotidiani all'indomani, mi hanno lasciato allibito al punto da pensare seriamente di evitare d'ora in poi di seguire la Roma fuori dall'Olimpico (e invece non si molla! n.d.L.). Almeno in terra campana. Direttore, io ieri ho avuto paura come mai in vita mia. Ho visto ragazzi della mia età alzare le braccia e venire impietosamente e ripetutamente colpiti con i manganelli in testa, allo stomaco e al volto da celerini con occhi alla "Shining" e i denti di fuori. La Polizia ha caricato senza motivo, a freddo, solo per aver ricevuto da noi tifosi qualche parolaccia (che non può e non deve essere causa di repressione violenta), a loro indirizzata per aver deliberatamente permesso durante tutta la gara ai tifosi salernitani di sputarci dall'alto e di tirarci bottiglie piene di non vi dico cosa. Non è vero, come hanno detto TV e giornali (alle quali le "veline" vengono date dalla Questura, n.d.L.), che "le forze dell'ordine sono dovute intervenire per sedare una rissa scoppiata tra tifosi romanisti pro e contro Zeman" e che "i tifosi hanno aggredito (!!!) la Polizia". Non c'è mai stata nessuna rissa tra tifosi! Eravamo letteralmente in balìa di psicopatici armati di randello che giocavano con noi come il gatto col topo in gabbia, solo per desiderio di violenza. Se sono a casa, adesso, con le ossa tutte intere a scrivere è per puro miracolo, dato che nella fuga generale ero tra quelli rimasti più indietro e non sono stato raggiunto per un niente. E posso assicurare che se ti raggiungevano non smettevano di infierire finchè non eri in terra senza forze. Scene disgustose. Bisogna fare qualcosa. Le chiedo Direttore un parere e un consiglio sul da farsi".


Tratto da Rosso & Giallo del Marzo 1999
IO, POLIZIOTTO, VI RACCONTO LO SCANDALO DI SALERNITANA / ROMA
Attenzione, "curva" pericolosa. Attaccarsi al treno per raggiungere Napoli o Salerno con una sciarpa rossogialla al collo andrebbe sconsigliato ai passeggeri tutti appassionati di Totti.
Ciò che attualmente accade sui convogli speciali, nelle stazioni blindate, lungo i binari di ferro e asfalto che in un modo o nell'altro scortano Boys e girls della Roma dentro il San Paolo o l'Arechi, rasenta l'isteria collettiva.
Specie quando, dall'altra parte della barricata, invece dei supporters campani bisogna guardarsi dalle manganellate dei poliziotti partenopei in assetto antisommossa. Quando alla caserma del Reparto Mobile del centro polifunzionale di Castro Pretorio incontriamo uno dei "celerini" più celebri e  abituati ai corpo a corp con manifestanti più variegati (disoccupati, allevatori, squatter, kurdi, ultras ecc....) il contraddittorio passa dal malessere quotidiano agli incidenti della vergogna. Quelli di domenica 24, per intendersi, quelli fra poliziotti (nonché supporters) romani e colleghi napoletani. "Mai vista una cosa del genere" commenta amaro. "Roba dell'altro mondo, noi contro loro, stessa divisa, stessa pagnotta...."
Sibila con un filo di voce colui che per comodità e incolumità personale chiameremo Antonio.
Legga qua. La rivista si chiama Rosso & Giallo. Parla della gazzarra di Salerno. Lettere e articoli: legga e smentisca, se è il caso.
(Il tempo di lavorare con gli occhi la paginetta e...) "Smentire? E che vuoi smentire. Quel giorno chi se lo dimentica più, faccia un giro fra i nuclei (i reparti in caserma, n.d.r.) e chieda. Senta che le rispondono. Un inferno. Eravamo di scorta alla solita carovana con quelli d'Opposta Fazione, i Boys, il Commando... Sapevamo dei rischi ma in curva s'è scatenato il finimondo per colpa - mi raccomando non  lo scriva - dei colleghi di giù"
Che poi sarebbe la Celere di Salerno?
"Salerno non c'entra nulla, il nucleo che ha combinato quel popò di casino arriva dal Reparto Mobile di Napoli. Se non sbaglio la squadra del Napoli giocava fuori casa, nessuno era comandato a presidiare il San Paolo".
Popò di casino. Lei ha il dono della sintesi: ma in soldoni a cosa si riferisce?
"Allo stadio s'era venuta a creare la solita tensione anche per la cattiva ubicazioen dei tifosi ospiti, piazzati al piano di sotto a mo' di facile bersaglio. Quelli (gli ultras della Roma, n.d.r.) rumoreggiavano e inveivano contro la gente dell'anello sovrastante che sputava, lanciava monete, petardi. Il clima si stava surriscaldando ma era ancora lontano dal degenerare in rissa. Purtroppo i romanisti se la sono presa (a parole) coi nostri colleghi ed è stato l'inizio della fine.
Botte da orbi?
"E passi. (e passi il cazzo, magari le pija tua sorella, n.d. Lorenzo) Il guaio è che se la sono presa pure con noi che cercavamo di portare calma. Non c'è stato un gran che da fare: siamo dovuti indietreggiare fino alla vetrata, costretti a ripiegare, a schivare le mazzate degli sfollagente. Sinceramente pensavo di sognare. Noi contro loro, loro contro noi. Uno spettacolo deprimente per la polizia, una colossale mancanza di organizzazione (eh già, nella mente contorta del celerino, se i celerini di Napoli picchiavano i romanisti che protestavano perchè da sopra gli tiravano di tutto, allora andava bene, n.d.L.). Volevamo solo evitare sfracelli, ed è stato peggio. Mi creda, il sottoscritto non è un pivellino, uno che si commuove facilmente: quando c'è da pistare, io sono il primo e non mi tiro mai indietro (bella forza! n.d.L.) anche perchè, è provato, che una tortorata quando ce vo' ce vo'. Ma stavolta abbiamo toccato il fondo. E la sa la cosa simpatica, per modo di dire?"
Dica.
"La Celere, che non è proprio un corpo scelto e d'élite (su questo non ho mai avuto dubbi, i casini succedono sempre con loro, molto più raramente con i Carabinieri n.d.L.) è composta per l'80% da gente del Sud. A Salerno è capitato che di scorta ai tifosi della Roma ci fosse anche gente del Reparto Mobile di Castro Pretorio originaria di giù. Una doppia beffa.
C'è, chi parla di accanimento premeditato, concorda?
"Non credo. L'esperienza ci dimostra che, a parte un breve periodo, fra i tifosi romanisti e napoletani raramente è corso buon sangue. Spesso ci sono stati scontri, agguati, cariche. E' "normale" una certa attenzione delle forze dell'ordine napoletane, una predisposizione, diciamo così, all'uso delle maniere forti. Ma a Salerno il limite è stato superato per una cattiva, direi pessima, organizzazione del servizio" (siamo di fronte ad una cima: si giocava Salernitana/Roma, non Napoli/Roma! E quindi mandano celerini napoletani, o meglio ultrà del Napoli con la divisa, n.d.L.)
Scusi Antonio, ma nessuno di voi ha protestato?
"Sappiamo che ad alto livello, grazie ad articoli, trasmissioni radiofoniche, denunce ed interrogazioni parlamentari, sono stati chiesti chiarimenti e minacciate eventuali sanzioni. Ma sono voci. A che serve protestare? Con chi ce la prendiamo? Ciò che posso dirle con certezza riguarda il morale dei colleghi: è a terra. Più basso del solito. Già siamo tanto tartassati che ci mettiamo a litigare pure fra di noi. Cinque colleghi del Reparto Mobile di Firenze sono finiti sotto inchiesta perchè avrebbero usato il manganello senza motivo  contro due tifosi a passeggio. Altri agenti passano guai analoghi in altre zone d'Italia. Siamo alla bancarotta (notare la moralità: non si rammarica che ci siano dei poliziotti che menano indiscriminatamente - e ne potrei raccontare di storie - si rammaricano che finiscano sotto inchiesta! n.d.L.)
E i tifosi se la prendono con voi....
"Già. Nel match in casa, dopo Salerno, la Curva Sud ci ha rifilato una serie di striscioni devastanti . Una volta in caserma, forse per la prima volta (perché stavolta le avete prese pure voi, di solito le pijamo solo noi, n.d.L.) abbiamo dato loro ragione".
Che fa, improvvisamente  diventa dolce e buono?
"Chi, io? Non credo proprio. A Firenze un collega rischia di perdere un occhio per il lancio di una bottiglia durante gli scontri in curva Fiesole (tra chi? Ma tra la Polizia e i fiorentini naturalmente, mica tra opposte tifoserie! n.d.L.) A Bologna hanno fermato tifosi giallorossi armati di accette e coltelli. La Digos lavora a mille per stanare chi si diverte a fare striscioni razzisti e xenofobi, e noi non possiamo sottrarci quando i più irriducibili danno il là ai tafferugli. La guerra è dura. Lunga. Infinita. Cerchiamo solo di non "battagliare" tra soldati del medesimo esercito....
Speriamo".

Rissa tra tifosi giallorossi:
tre feriti, uno è poliziotto
 di FRANCESCA DE LUCIA
SALERNO Tre feriti in maniera leggera, due tifosi romanisti ed un poliziotto. E’ il bilancio degli scontri avvenuti nella curva nel settore riservato agli ospiti. I tafferugli, avvenuti all’interno del gruppo dei tifosi giallorossi, sono stati sedati dalla polizia. I due ragazzi ed il poliziotto, colpito da una pietra al collo, sono stati trasportati all’ospedale ”San Leonardo” di Salerno, dove sono stati giudicati guaribili in cinque giorni, per leggere escoriazioni. Al termine della gara, i circa millecinquecento tifosi sono stati scortati dalle forze dell’ordine fino al casello autostradale. Nella curva dello stadio Arechi la scintilla è scoccata tra i tifosi romanisti che polemizzavano tra di loro sull' andamento della partita. Due gruppi di ultras giallorossi si sono affrontati subito dopo il fischio finale. C'è stato prima un fitto lancio di oggetti tra tifosi e tra questi e la polizia, poi una carica delle forze dell'ordine che ha riportato la calma. I tre feriti sono stati medicati per ferite definite lievi e guaribili in 5 giorni.
«Zeman è un maestro, io un allenatore agli esordi. Non mi permetterei mai di esprimere giudizi su di lui e sulla Roma diceva intanto negli spogliatoi il tecnico granata, Delio Rossi, che con questa vittoria sembra aver riconquistato la stima del presidente Aliberti, dopo il mancato esonero . L’arbitraggio di Pellegrino? Per me è stata una partita normale».
Il Messaggero
25/1/1999

Roma umiliata a Salerno, l' arbitro la punisce

LA POLIZIA CARICA I TIFOSI GIALLOROSSI, TRE FERITI

DAL NOSTRO INVIATO SALERNO - Crollo romanista senza attenuanti, come nel piu' perfido dei film antizemaniani, appesantito pure da un arbitraggio a senso unico, che sembra evocare (e punire) tutti i fastidi provocati al sistema calcio dall' allenatore boemo. E alla fine non ci sono davvero parole, perche' tutta la Roma e' in silenzio stampa. Lo scempio prodotto sull' organizzazione giallorossa, fra autolesionismo difensivo e iniquita' , rincuora la Salernitana dopo appena 10 minuti d' assalti agli stonati maestri zonaroli. Konsel ha tremato subito (ma l' ottimo Giampaolo spreca l' assist di Belmonte) e rifiata giusto pochi attimi: Bernardini, esule smanioso di rivincite, si propone con un lancio per Giampaolo, mentre il portiere austriaco, afflitto da aiutanti schierati troppo alti, non puo' che uscire, atterrandolo. Rigore e gol, Bernardini non fa sconti sentimentali e la Roma annaspa presuntuosa, quasi presumesse di ribaltare una situazione imbarazzante per diritto divino. Invece non azzecca nulla, salvo proporre ritmi blandi e automatismi squinternati che offendono i dogmi su cui fu costruita. Che sia l' assente Totti a impreziosire le spericolatezze di mastro Zdenek? Fuori pure Cafu, Wome e Aldair, la difesa soffre le accelerazioni dell' attacco d' emergenza del tecnico Delio Rossi. Che, senza Gattuso e Di Vaio, da' lezioni di realismo al professor Zeman, ormai prigioniero d' un sogno irrealizzabile. Fusco, Del Grosso e Tosto (supportati dalle chiusure di Fresi) azzerano il trio Quadrini - Tommasi - Gautieri, dove converge la prevedibile manovra cui sovrintende Di Biagio. Candela e' un fantasma che si materializza solo per sbagliare gli alleggerimenti piu' elementari. Dalle sue parti, dominano in pressing Bolic e Belmonte, che lanciano Giampaolo: stavolta Konsel prevale d' anticipo, poi Di Francesco sbatte fuori l' unica verticalizzazione giallorossa: sotto gli occhi del presidente Sensi, l' inventario resta desolante. Ne' basta Zago a evitare lo scorno del raddoppio salernitano. Classico contropiede: Fresi imposta, Tosto prosegue e Giampaolo scherza Petruzzi, stop e sinistro rasoterra nell' angolo di Konsel. Adesso la Roma reagisce: Di Biagio favorisce lo scatto di Del Vecchio, che sullo slancio azzarda il pallonetto a eludere l'accorrente Balli. Il portiere s' inarca, spinge l' attaccante, acciuffa e perde palla spostando nuovamente l' ex interista. Per il guardalinee Galvani, non ci sono dubbi: rigore. Ma l' arbitro Pellegrino (quello che espulse Petruzzi, privilegiando Roberto Baggio a San Siro) dissente e ammonisce chi reclama scomposto nei tafferugli. Cinque cartellini gialli penalizzano solo la Roma, anche se picchiano di brutto Fusco, Breda e Tosto nel finale in trincea. Arrivano i rimorsi del redivivo Paulo Sergio: slalom e cross per la testa di Di Biagio, che accorcia le distanze. Troppo tardi. Fresi argina le avanzate conclusive e Balli respinge di piede una staffilata di Delvecchio. La Roma e' in caduta libera e i suoi tifosi reagiscono imbestialiti in curva: vengono caricati e ci sono tre feriti, tra cui un poliziotto. Cosi' evaporano le ambizioni di Zeman.
SALERNITANA 2 ROMA 1 Marcatori: Bernardini (rigore) 10' p.t.; Giampaolo 9' e Di Biagio 32' s.t. SALERNITANA (4 - 4 - 2): Balli 6; Bolic 6,5, Fresi 7, L. Fusco 6, Del Grosso 6; M. Rossi 6,5 (Monaco s.v. dal 45' s.t.), Breda 5,5, Bernardini 6,5, Tosto 6,5; Belmonte 6,5 (Di Michele s.v. 34' s.t.), Giampaolo 7,5. All: D. Rossi 6,5 ROMA (4 - 3 - 3): Konsel 5,5; Quadrini 5, Zago 6, Petruzzi 5, Candela 4; Tommasi 5, Di Biagio 6, Di Francesco 5; Gautieri 6 (Bartelt s.v. dal 36' s.t.), Delvecchio 5, Paulo Sergio 4. All: Zeman 4 Arbitro: Pellegrino 4 (Galvani 5,5, Garofalo 5,5) Ammoniti: Zago, Gautieri, Delvecchio, Konsel, Di Biagio. Recuperi: 1' piu' 3' Franco Melli

Corriere Della Sera



TESTIMONIANZA DI FABRIZIO
Roma 24/01/1999 ore 5.00 del mattino,appuntamento con i soliti amici direzione stazione termini e successivamente salerno.
Qui inizia la storia di una trasferta che purtroppo non sarà come tante. La Roma questo periodo non è proprio una sciaccia sassi e dunque non saremo moltissimi ad affrontare questa trasferta.all’andata va tutto bene e sul treno c’è quella calma apparente che come sempre anticipa qualche cosa di strano.la partita è una merda, perdiamo 2-1 giocando veramente molto male(d’altronde siamo a gennaio e come dicono i benpensanti le squadre di mr. Zeman hanno il famoso calo)ma questo è solo l’inizio di quello che sta per succedere.la partita è finita dentro lo stadio non ci sono più tifosi della salernitana ed invece che cominciare a farci defluire nel nostro settore la celere si schiera in assetto da guerra e comincia a caricare senza nessun motivo(come sempre succede nelle trasferte in terra campana).alcuni tifosi si accalcano verso l’uscita altri come noi per cercare di essere più liberi di fuggire a quell’aggressione rimangono nel settore ospiti.quando finisce l’ennesima carica chiedo ad un celerino il perche nonostante la sua veneranda età (circa un 45 anni) stia menando con il manganello al contrario,la sua risposta è tra il comico ed il surreale “non ti preoccupare figliolo quando te lo do in testa lo rigiro”,visto il tipo decido di non provocarlo e mi allontano, passano i minuti arriva l’ennesima carica, ancora correre per evitare il peggio e qui perdo per un attimo di vista i miei amici e rimango isolato,quando ad un certo punto mi sento strattonare da dietro,mi giro e vedo due guardie che mi insultano e mi trascinano verso l’angoletto dove nessuno può vederli e cominciano la loro opera di pestaggio,e qui succede l’inverosimile appena questi due simpatici ragazzotti napoletani in divisa mi sferrano i primi colpi vengono a loro volta colpiti da loro colleghi del reparto celere di Roma i quali li apostrofano con l’appellativo di bastardi lasciatelo stare non ha fatto niente.subito dopo il reparto celere di Roma viene richiamato dal loro commissario per fare finalmente defluire ed io vengo tenuto là per un po’, cerco di chiedere inutilmente spiegazioni e mi vengono chiesti i documenti.da qui in poi succederà che farò due notti nel carcere di salerno, mi sarà vietato di uscire dal comune di Roma per un anno, in giugno alla fine del campionato mi verrà affibbiata una bella diffida di un anno, per tutto l’anno successivo andrò a subire l’umiliazione al commissariato di zona da parte dell’usciere di turno che mi dice ”ma chi ve lo fa fare è solo un gioco”, e non è finita perché dovrò affrontare un processo che è arrivato ormai al terzo appello (visto che i simpatici amici che mi accusano di lesioni aggravate,oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale non si sono mai presentati e pensare che non li ho neanche mai visti questi due tizi visto che in questura a salerno non c’è mai stato nessun riconoscimento,ma dato che c’erano due policeman lievemente feriti ed un paio di ultrà disponibili capisci no!).
Ti chiederai perché quest’individuo che non ho neanche mai conosciuto di persona mi viene a raccontare questa cosa a me e soprattutto dopo più di tre anni?la risposta è che a me questa cosa ha cambiato la vita, nel periodo successivo al 24/01/99 ho attraversato il periodo più brutto della mia vita, ero sempre nervoso,non avevo fatto niente eppure mi sentivo sporco sentivo di aver tradito le persone care(famiglia,ragazza ecc.),vedevo che le persone intorno a me cambiavano,giudicavano senza sapere,amici di famiglia che fino al giorno prima mi tessevano le lodi su come ero in gamba nonostante la mia età, su come ero bello,bravo e buono(un po’ come la juve) mi facevano sentire con i loro sguardi un riminale, conoscenti (perché gli amici sono molto pochi)che mi presentavano in giro come quello che è stato in galera(come dire hai visto che amici malandrini che ciò),ed io che tutte le notti rivivevo quel giorno minuto per minuto cercando di capire se il mio comportamento aveva avuto qualcosa di sbagliato,e la risposta era sempre la stessa,NO!
Ora grazie a tutte le persone che mi sono state vicino(famiglia,donna e amici veri) sono tornato alla mia vita normale ed oggi quando ti ho sentito alla radio (sono stato ospite in una trasmissione che trattava il problema delle diffide, n.d.L.) (ho anche telefonato per dire la mia, ma per colpa del cellulare che quando serve non se sente mai non sono riuscito a farti capire quello che volevo dire, e cioè che non tutti quelli che hanno avuto esperienze simili alle mia hanno la fortuna di avere gente che gli sta vicino che gli da una mano e dunque per loro diventa facile sentirsi una nullità sentire che nella vita non hanno più nulla da perdere e cominciare un percorso che come dicevi te li porterà ad avere tre quattro processi sulle spalle senza neanche accorgersene)ho capito che era il momento giusto per liberarmi di quello che avevo dentro,visto che è da circa due anni che conosco il tuo sito ed è dallo stesso tempo che volevo fare quello che solo stasera sto facendo.
Ti chiedo scusa per lo sfogo e spero di essere stato abbastanza chiaro e ti ringrazio per tutto quello che fai per la sud ed i suoi appartenenti.


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