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(Louis C. Montesquieu) |
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HOMEPAGE |
Se volete avere notizie su locali, concerti e musica a Roma |
" AL DI FUORI DI ROMA NON C'E' NULLA DI BELLO NEL MONDO" Johann Joachim Winckelmann, 1756 (archeologo e filologo, nonché massimo teorico mondiale dell'estetica neoclassica) "Non per guadagnar ma per amor del gioco" QUELLI CHE SIAMO * LA GIUSTA DISTANZA * NON DORMO * IO STO CON GLI ULTRAS |
Radio Città Aperta 88.90 FM tutte le maledette domeniche dalle 19 alle 21 |
http://www.youtube.com/watch?v=uiskWM1hzL8&feature=related Clicca qui per tornare alla HOMEPAGE |
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Avevo un canale su Youtube dove postavo video per lo più musicali. Ogni tanto, però postavo anche qualche video che meritava di stare in rete. Bene, sono stato bannato da You Tube. Indovinate un po' per quale video? Ma per il video de "Le Iene" che restituivano alla signora inglese la macchina fotografica rapinatale nel settore ospiti dalla Polizia nel 2007, ovviamente! A questo punto, ecco qui il video. Diffondetelo voi su You tube, qui rimarrà sempre. |
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salvo imprevisti.
LA ROMA SI', LA LAZIO NO |
"PERCHE' CONTESTATE LA TESSERA?" TRE ARTICOLI CHE LO FANNO CAPIRE ANCHE AL PIU' IDIOTA
Goethe |
proudly presents: L'ALBO NAZIONALE DEGLI STRISCIONI Serie A http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area%20tifosi/striscioni_serie_a.html Serie B http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area_tifosi/striscioni_serie_b.html Lega Pro http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/area_tifosi/striscioni_lega_pro.html |
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Petizione on line sul nuovo logo della Roma (7547 sostenitori al 02.06.2013) |
In bianco gli articoli di giornale ed altro. |
http://www.youtube.com/watch?v=qdSLRhVvg7A
"Se
perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre
aspettare il terzo turno in gennaio e che male c'è in questo?
Anzi è piuttosto confortante se ci pensi..."
Maledetto
Nick Hornby, con il tuo "c'è sempre un'altra stagione" ci
accompagnerai per tutta la vita... ed è giusto così.
Un
abbraccio Lore', e sempre Forza Roma,
Filippo
P.S. lo so che è
scontato dirlo, lo so che nun avemo perso pe' quello, lo so
che 'sta cosa poco originale te la scriveranno in tanti...
ma lo vojo di' pure io: il nuovo logo non è solo brutto,
porta pure sfiga. E bravi a tutti quelli che ieri stavano
sugli spalti con la t-shirt nuova di zecca più furba nella
storia del merchandising, mo' sai che ce fate, ve la tenete
per ricordo...
E'
una vita che non ti contatto via email (fb ha tempi molto più
ristretti per discutere) ma ci tenevo, se per te va bene data
la lunghezza, a dire la mia sul sito.
Volevo
fare due discorsi, il primo sul logo in sé, l'altro sulle
motivazioni della protesta.
Partiamo
dal tema principale: il rispetto della tradizione.
Il
nuovo logo mantiene la forma e i colori del precedente, quindi
fino a qui ci siamo (anche se personalmente mi auguravo
mettessero finalmente il giallo).
I
problemi sono nati dalla mancanza di AS e dalla realizzazione
della lupa.
Per
il primo sinceramente penso sia più una questione di gusto
personale, ci sono molti "vecchi" tifosi che dell'Aesse se ne
sono sempre fregati, una volta non si scriveva A.S.Roma negli
striscioni come si diceva nei cori (tranne qualche rara
eccezione che forse c'è stata, magari pre-tifo organizzato).
Ho sentito più che altro persone lamentarsi per la mancanza
dell'acronimo ASR, mentre a molti è piaciuta l'idea di
scrivere Roma per intero. Bene, entrambe le cose non possono
esserci, sarebbe un'inutile quanto sbagliata ridondanza, non
tifiamo l'Associazione Sportiva Roma Roma.
Poi
volevo sapere da te, ma che differenza c'è tra il tralasciare
A.S. e il farlo con l'S.p.A? Non dovrebbero essere presenti
entrambi, se puntiamo alla forma? Chiedo perché in materia
sono ignorante.
La
nuova lupa è coerente al resto dello stemma, crea la
profondità stando su entrambi i colori ed è sempre la lupa con
Romolo e Remo. Può non piacere la sua stilizzazione, ma si
dovrebbe parlare di gusto personale, non di tradizioni che
sono state rispettate.
molta
gente si è fatta rodere per il comunicato post-Balotelli e
alla prima occasione si è "rifatta" sulla società.
Lo stesso comunicato uscito in queste ore sulla "tregua" parla
infatti di entrambi gli accadimenti come motivi di scontro tra
tifoseria e società.
Per esempio la scritta "Roma 1927" unisce l'esaltazione e la rivendicazione dell'appartenenza alla citta` e alla squadra (tramite l'inserimento dell'anno di nascita) ad una chiara utilita` di marketing..quindi su questo punto sono d'accordo, anche se trovo NECESSARIO mantenere "AS", magari in piccolo e sopra alla suddetta scritta! La lupa e` invece nettamente peggiorata, troppo poco classica!
Sarebbe inoltre stato importante modificare finalmente i colori!
In sintesi, NON mi piace molto sotto alcuni aspetti ma penso che se venisse migliorato in questi punti sarebbe un passo in avanti notevole!
ps Vorrei anche sottolineare quanto sia importante essere coerenti in questo caso: non mi riferisco a tutti quelli che come te che lottano per la tradizione, ma a coloro che lo bollano come antitradizionale e poi magari apprezzano l'orribile e antistorico lupetto anni 80, purtroppo recentemente riproposto"mò
il cambio del logo che è l'unica cosa che non dovevi cambiare
MAI
Marco: "Ciao Lorenzo,Ti ho scritto anche prima dell'uscita del marchio con la paura fosse qualcosa di rivoluzionario o un ritorno al lupetto. Dopo la notizia del nuovo marchio ho visto la tua, e non solo, propaganda antimarchio.
Non riesco però a capire le fondamenta di tutta questa critica.
Un marchio dove rimane la Lupa, tridimensionale, ma è pur sempre la classica e tradizionale Lupa con Romolo e Remo; un marchio dove anziché Asr c'è scritto Roma, per sottolineare l'unicità e il legame profondo tra la squadra e la sua città; un marchio dove i colori sono rimasti quelli originali.
Forse sarà una questione di abitudine, ma comunque il nuovo marchio, dove in sintesi c'è il simbolo di Roma, i suoi colori e il Nome della città eterna, e sarà in giro per tutto il mondo, non è una brutta cosa, anzi " ORA
BASTA!!!!!
Uniamoci,
almeno per una volta!!
Facciamoci
sentire, torniamo compatti, torniamo quelli che contano...
torniamo della ROMA e basta.
Il
nostro unico simbolo è la Lupa del Campidoglio che da più di
2000 anni non ha bisogno di restyling, l'unico restyling lo ha
fatto ha chi gli si è posto davanti!
E'
la nostra ultima chance per esistere di fronte a chi, venuto
da troppo lontano, non sa di cosa e soprattutto A CHI
parla.
Sono
un semplice tifoso abbonato da una ventina di anni, non sono
nessuno, ma oggi come mai mi sento di lanciare a tutti un
appello... utilizziamo lo scempio di oggi come un grande
occasione di unione e mostriamo il nostro valore!
Come
me molti stavano dietro lo striscione che nel 97 sancì il
ritorno sul nostro petto del simbolo di questa città!
Molti
hanno lottato per questo e vederlo diventare la caricatura di
un fumetto può piacere solo a chi, forestiero, non conosce
quella battaglia ed il suo VALORE!!!
Il
nostro unico obiettivo deve essere tornare alla vera ed uni
lupa Capitolina... spero che si diano in faccia tutto il
merchandising se manterranno questo obbrobrio!!
Grazie
e sempre lazio merda.
Paolo
P.S.
ti allego una foto che conosci bene, per non dimenticare..
Cara Roma 1927, scrivo solo per informarvi che dalla
prossima stagione calcistica io e tanti altri tifosi non
faremo piu' parte della
vostra lista di consumatori...
Perche' ormai per voi, noi, siamo solo dei consumatori
coglioni che non contano un cazzo!
Questa societa', di ROMA e della ROMA non ha mai saputo e
capito niente..gli Yankee si sono impossessati di questa
industria
hanno riempito i tifosi di tante piccole caramelline, (
voucher, way card, campo terstaccio, de falchi ecc...
)
per poi farci ritrovare la panza piena de merda!
e ora la panza e' esplosa!
Io come tanti altri siamo e sempre saremo della ROMA, ma
quella ROMA che non esiste piu', e non quella ROMA che
grazie alla modernizzazione del calcio, e grazie in
particolare a JAMES BALLOTTA e tutto lo staff yankee che gli
lecca il culo!
(ovviamente
siete compresi anche tutti voi! )
Si parlava del nuovo stadio, magari chiamarlo con il nome di
uno sponsor, nike? walt disney? bho...farci dentro un bel
centro commerciale e qualche baretto per la prima
colazione...e il calcio, il gioco del calcio va sempre piu'
in secondo piano...
partite di calcio il venerdi' e il lunedi' ?? bhe' scusate
signori ma io ho anche i cazzi miei da fare, tra lavoro e
vita coniugale...
ma voi vi siete piegati a 90 e avete favorito la
penetrazione del vostro posteriore alle grandi aziende
televisive...calcio spezzettato? no grazie!
tourne' estive a eurodisney? Francesco Totti che
sorride a topolino? NON MI PIACE!
Odio Topolino, e' sempre stato il piu' stronzo tra tutti
quei personaggi coglioni che inniettate nel cervello ai
poveri bambini...
STATE ROVINANDO UNA SQUADRA, CHE NON E' SOLO UNA SQUADRA MA
E' PARTE DI STORIA DI UNA CITTA' , DI UN POPOLO!
AVETE ROVINATO UN LOGO, CHE NON E' SOLO UN LOGO DI UNA
SQUADRA, MA E' IL LOGO DI UN IMPERO, DI UNA CITTA', UN LOGO
CHE HA RIECHEGGIATO NEI SECOLI..
UN LOGO CUCITO SU VESSILLI CHE ANDAVONO IN BATTAGLIA - UN
LOGO CUCITO SUI BANDIERONI PER SOSTENERE UNA MAGLIA...
MI SEMBRA RIDUTTIVO CHIAMARLO LOGO...E' STORIA...
COME VI PERMETTETE DI ARRIVARE E DISTRUGGERE LA NOSTRA
STORIA?
VOI CHE SIENE NATI QUALCHE ANNO FA....
VOI CHE UNA STORIA NON L'AVETE MAI AVUTA...
VOI CHE AVETE SPARSO SANGUE IN TUTTO IL MONDO...
VOI CHE ADORATE UN SOLO UNICO DIO...IL DIO DENARO...
VOI CHE AVETE MIGLIONI DI MORTI SULLA COSCIENZA...
ANDATEVENE, ANDATEVENE VIA, NON TORNATE PIU'.... YANKEE GO
HOME!
UN TIFOSO DELL' ASR.
Gustavo:
1.
Il solo fatto che abbiano pensato in una settimana come
questa di presentare un nuovo logo/ stemma con countdown
e borate varie fa' capire la totale ignoranza della
realta' e mancanza di rispetto verso un popolo che al
momento sta vivendo una tensione unica;
2.
la bruttezza di questo re-styling e' degna della
bancarelle dei quartieri spagnoli;
3.
l'attuale simbolo con lupa e' stato ottenuto grazie ad
una grande battaglia portata avanti dagli ultras della
Roma negli anni 90, per cui qualora si dovesse decidere
di cambiarlo, noi tutti dovremo essere interpellati - il
Sign-Off deve essere dato da noi tutti!
Stefano: "Per quanto mi riguarda il nuovo simbolo non mi pare
cosi scandaloso come leggo in giro per i seguenti motivi:
1)Il
simbolo di Roma ancora c'è e non cambia molto rispetto a
prima
2)Invece
di ASR c'è scritto ROMA
E'
vero che noi ci siamo abitauti a chiamrla aesseerre, ma la
scritta ROMA senza AS mi appare più imponente, che rappresenta
non solo la squadra ma la città, cosa che credo, dall'altra
parte siano pronti al suicidio, e che invece a noi non
dovrebbe dispiacere, invece...
Pare
da bancarella perche fino ad oggi non potendo vendere roba col
marchio originale questi hanno venduto col simbolo con scritto
roma e da domani non le potranno piu vende. Qual è il
problema?
Per
30 anni abbiamo avuto il lupetto e adesso ci lamentiamo per
questa direi grandiosa modifica pero come dire, a Roma non
sara mai nessuno d'accordo con nessun altro per nessuna cosa
quindi..."
Beh, se leggi la premessa di questo sito, vedrai che è dedicato a chi ama il simbolo con la
lupa capitolina e non il lupetto (tra l'altro adottato
perché all'epoca la Roma NON poteva adottare la lupa
capitolina). Qui, poi,
non mi sembra che sia il 20% a non essere d'accordo - ed
allora ci mancherebbe altro! - mi sembra che
sia l'80% a non essere d'accordo, e allora la cosa
cambia! Ho accolto con favore tutte le iniziative dalla
"nuova" società a favore dei
tifosi, ma non sono un deficiente. Così come
ho contestato la Sensi, contesto pure loro se fanno qualcosa che alla maggioranza della
tifoseria romanista da stadio non piace.
Alessandro: "Ho pensato da tifoso romanista di
rendergli la stessa cosa... da domani la bandiera loro sarà
così...".
Simone: "È una cosa incredibile non si può
cambiare il simbolo della nostra squadra. Domenica
prossima sarebbe bello rivederla.
Lorenzo:
"Ciao Lorenzo,
mi dispiace ma non sono per niente d'accordo con tutta
questa rabbia per il nuovo logo.
Innanzitutto per giorni le solite note vedovelle dei
sensi (più qualcuno che c'è cascato in buonafede) hanno
gridato allo scandalo aspettandosi che sarebbe stata
eliminata la Lupa Capitolina... cosa che non è successa.
E' successo, invece, che ci sono stati insulti e
"minacce" (lo metto tra parentesi perchè so bene che
certe minacce via facebook sono ridicole) per chi voleva
il "rispetto della tradizione" (che per qualcuno voleva
dire "non toccate niente"). Nella tua pagina sugli
stemmi (http://www.asromaultras.org/stemmi.html)
ci sono tutti gli stemmi della Roma come sono cambiati
nel corso degli anni dal 1927 a ieri. Quante volte si è
gridato allo scandalo solo per il "cambiamento"?
Poi ovvio che a te ti conosco e so che porti avanti una
battaglia per i veri colori di Roma già da anni (http://www.asromaultras.org/A_Elementi%20base37%20colori%20Roma.jpg),
quindi
le tue critiche le rispetto... anzi, sui colori sono
d'accordo anche io.
Quello che mi fa schifo è chi fino a stamattina urlava
"aaaaaaah aaaaaa tradizzzzioneeeeee! ste me**e vonno
toje la luuuuuuuupaaaaaaa" poi quando hanno visto il
nuovo logo hanno fatto i vaghi e hanno iniziato a
parlare dei colori. I colori sono rimasti gli stessi. E'
tanto grave? Per te si e lo capisco, ma chi se n'è
sempre fregato oggi usa questa scusa solo per attaccare
una società che è stata attaccata da quando ha messo
piede a Trigoria.
Analizziamo le singole parti:
1) Scudetto: è rimasto invariato, bene così.
2) Colori (Giallo/Rosso): sono rimasti
invariati, ma andavano cambiati.
3) Bianco/Argento: a me piace l'idea di non
avere più il bianco sullo stemma.
4) Lupa Capitolina: per me quella che c'era
prima non era affatto "perfetta", questa che c'è ora è
più stilizzata, non che sia perfetta eh.
Ma non mi pare che sia una vera aquila imperiale quella
sullo stemma della lazio, alla juventus hanno messo un
"toro" nel logo, al paris saint germain hanno rifatto la
tour eiffel nel logo... eccetera.
Rimanendo alla Roma, come si vede nella tua pagina sugli
stemmi, si vede che la Lupa Capitolina è stata cambiata
varie volte, e in altri periodi era scomparsa lasciando
posto a ASR, A.S.ROMA oppure al Lupetto. D'accordo che
non sarà un capolavoro... ma gridare allo scandalo mi
sembra eccessivo, non l'hanno mica tolta! (Se la
toglievano andavo a Trigoria a tiraje i sampietrini eh)
5) 1927: se avessero messo "753 a.C." sarebbe
stata la prima società al mondo a mettere la data di
fondazione della propria città invece che quella della
società stessa. Anzi meno male che non hanno messo
giorno e mese sennò scoppiava la solita diatriba tra
"Maggisti" e "Luglisti".
6) ASR/ROMA: innanzitutto c'è da dire che la
Roma è nata per portare il nome di Roma, non
ASR. Io magari avrei preferito A.S.ROMA, però non mi
sembra così grave. Non più di chi scrisse "Azienda
Sportiva Roma", o di chi si inventò il Lupetto. Tra
l'altro a me piace che ci sia il nome ROMA, alcuni
laziali stanno già rosicando. Il fatto che le bancarelle
in giro per Roma vendessero già magliette e bandiere col
logo con scritto ROMA invece di ASR significa solo che,
paradossalmente, i bancarellari erano più furbi e capaci
come imprenditori rispetto a chi ha gestito la Roma in
passato (fermo restando che magari nel 1927 si decise di
usare ASR per riuscire a far entrare nello scudetto le
lettere scritte più grandi).
Comunque, guardando questa foto, come si fa a dire che
la Lupa del nuovo logo fa schifo?
E' quella della statua, solo un pò stilizzata, per me
non andava bene quella di prima e non va bene quella di
adesso,
ma - purtroppo - è difficile farne una che vada bene,
almeno oggi con le tecnologie che abbiamo...
magari tra qualche anno la faranno tridimensionale
identica alla statua e saremo tutti contenti!
Un saluto e "FORZA ROMA VINCI ANCORA..."
Dunque Lorenzo...: vedove dei Sensi a parte -
e tu sai quanto io sia distante dalle loro posizioni - sai bene che
fino ad ora ho difeso le scelte societarie
in tema "rapporti con i tifosi" poiché
molte cose segnalate sono state risolte.
Detto questo, partendo dal
presupposto che il nuovo logo mi sembra molto più
grossolano del precedente a livello di ombrature,
direi che:
Scudetto: ha un bordo bianconero, solo la forma è rimasta
invariata;
Colori: se si fa un restyling, bisognerebbe cambiare ciò
che i tifosi chiedono, e
non è stato fatto;
Bianco/Argento:
l'argento non c'è mai stato sulla nostra
maglia, però è questione di gusti;
Lupa capitolina: uno si
aspetta che la si possa fare ancor più
rifinita che non stilizzata. I
cambiamenti nel tempo ci sono stati
ma, Cristo santo, i tempi
sono un po' cambiati! Tra un po' ci
faranno la prima maglia gialla e
verde per ragioni di marketing, il
simbolo cazzo lasciatelo stare o
quantomeno miglioratelo! Dimmi tu
quale differenza c'è tra le magliette che abbiamo
sempre aborrito delle bancarelle e
questo simbolo! Se
i bancarellari sono stati più
furbi, ciò non toglie che - a
questo punto - questa tipologia
di simbolo non
sia più utilizzabile perché -
come si dice a Roma - ormai
smerdata.
Delle altre squadre
mi interessa poco, dall'impressione globale il logo mi sembra
molto peggiorato e non mi sembra sia una idea isolata!
1927: va bene inserire la data, ma allora devi mettere AS,
perché nel 1927 è nata l'AS Roma e non Roma.
Gianluca: non
scriverò molto perchè sono sicuro riceverai decine di
email. Organizziamo qualcosa di concreto per far rivedere
questo scempio che come minimo dovrà contenere l'acronimo
AS oltre a Roma, senza contare tutto il resto, ampiamente
criticabile.
Emanuele: Buonasara,
Ma
cosa Vi passa per la testa???
Cosa
si stravolge a fare il marchio Roma??
Per
impoverirlo??
Il
responsabile marketing dell' as roma a questo punto penso non
abbia capito nulla di Roma, quando si va in un paese straniero
bisogna rispettare gli usi e costumi di tale paese/città
che vi sta ospitando.
QUESTO
HA RESO GRANDE ROMA.
I
PAESI CONQUISTATI MANTENEVANO LE LORO ABITUDINI.
Cordialmente
Emanuele,
un tifoso che tiene ai suoi colori e ai suoi emblemi
Marco: Ciao Lorenzo, mi
chiamo Marco e ti scrivo dalla Spagna. Appena visto il nuovo
logo della Roma sono subito andato a prendere una maglietta
comprata da mio figlio 3 anni fà vicino Pza. S. Pietro.
Posso dire
che sono la prima persona ad avere la nuova maglia della
Roma ... Mamma, che tristezza ... PS: abbiamo fatto una
battaglia per la maglia, ora bisogna farne una più dura
per difendere il nostro simbolo. Le maglie passano ma lo
stemma della squadra no!
Giovanni, con e-mail con oggetto "Il logo visto da un grafico":
"il logo sembra il lavoro di una persona che lavora in marketing invece che un disegnatore.
la font usata, trajan, e' molto banale e contibuisce molto a look da bancarella. anzi, l'hanno proprio fatta uguale. magari potevano usare la font jupiter.
le dimensioni e proporzioni della lupa, testo e scudo sono completamente sballate.
capisco che la nuova societa voglia usare il nome roma, ma cosi e' davvero vergognoso.
e
tu tramite my roma o il tuo sito siete interessati a
presentare alcune bozze per un logo almeno esteticamente più
classico (si parla di dettagli) sono disponibile ad eseguire i
disegni.
penso che almeno sia possibile farlo meno brutto. vorrei
sapere chi lo ha realizzato
Tony: "Sono
sbalordito e incazzato,questa è una maglietta che avevo
comprato anni fa da indossare sotto quella originale
quando andavo a giocare a calcetto,mi sembra che risale al
2002!
Mi sono fatto un opinione su questa vicenda e cioè
che abbiano ritrattato tutto in corsa ripescando questo
tarocco appena si sono accorti dei forti rumors che si
stavano verificando e che alla fine si sono verificati!".
Fabrizio: "Sarà che era troppo
tempo che desideravo farmelo... sarà che anche in tempi
non sospetti evidentemente qualcosa "ho annusatto"...,
fatto sta che circa un mese fa mi sono tatuato il VERO
simbolo di sempre... Americà... tu me cambi il logo....
E IO ME LO TATUO SULLA PELLE.."
Forse il grafico
dell'AS Roma dovrebbe andare
dal tatuatore di cui
sopra per capire come si fa a migliorare un
simbolo!
Michele: "Ciao Lorè, sarebbe bello sapere
chi hanno pagato e quanto per fare sta cosa della quale
non trovo nemmeno l'aggettivo giusto per qualificarla"
Matteo: "ciao lorenzo,ma questa nuova
porcheria è già ufficiale?cioè dalla prossima stagione
sarà il nostro simbolo ufficiale?"
Lorenzo O.: "Lorenzo sono un tifoso che segue il tuo sito da
appena sono stato capace di intendere e di volere, e
condivido molte delle tue posizioni. Proprio per questo
scrivo a te, che sempre ti sei battuto per le tradizioni
della nostra AS Roma. Ma non se pò fà qualcosa contro stò
scempio del logo?? Una petizione, una protesta di massa a
trigoria una qualsiasi cosa?? Ti ringrazio anticipatamente
per la risposta e per il lavoro che svolgi costantemente
per tutti noi, mettendo sempre la tua faccia!!"
Carlo:
"Devo
cercare di mantenere la calma ed evitare insulti o parolacce.
E' un'impresa titanica ma cercherò in tutti i modi di
comportarmi da tifoso gentiluomo.
Volevo chiedervi, quindi, con estrema serenità, se siete
pazzi.
Cosa avete combinato? Come avete potuto cambiare il nostro
"simbolo" (perchè logo lo si può chiamare nei libri di
marketing, ma non parlando di tifo), probabilmente il più
bello al mondo, con quella mostruosità?
Cosa volevate fare? Qual'è l'obiettivo di questa scelta?
Come avete potuto pensare di stilizzare la Lupa con i Gemelli,
simbolo di Roma e della AS Roma?
Quali studi di mercato avete fatto? Chi li ha fatti? Chi ha
deciso?
E' una cosa talmente evidente che avete fatto una "pecionata"
che anche un bambino se ne accorgerebbe. E voi no.
Perchè non sapete nulla della città, non sapete nulla della
squadra, non sapete nulla di noi, del tifo, delle tradizioni.
Non sapete neanche di aver copiato il simbolo tarocco delle
bancarelle, autorizzando di fatto la gentaglia che vive alle
spalle della Roma a vendere merce contraffatta.
Sono due anni che state cercando di distruggere la nostra
identità. Cosa avete in mente ora? Di cambiare i nostri
colori? Di cambiare nome alla squadra?
Che cosa?
Vi esprimo tutto il mio disappunto (in realtà è disprezzo, ma
devo mantenere l'aplomb) sperando che spariate presto dalla
nostra vita"
Repubblica:
Manco pe' gnente Matteo ;-)
In conclusione, visto che la sciarpa qui sotto è del 2001,
direi che il prossimo genio del merchandising dovremmo
cercarlo a Fuorigrotta anziché Oltreoceano:
Articolo su Romacapitale:
http://www.romacapitalenews.com/polemica-sul-logo-della-roma-e-una-contraffazione-da-bancarella/
12.18
- Le parole del
presidente della Roma James Pallotta: "Come giudico il
pianeta calcio italiano? Prima di tutto voglio ringraziarvi
per avermi permesso di essere qui, e vorrei congratularmi
con Andrea Agnelli. Mi piacerebbe dare una prospettiva di
come noi vediamo il calcio italiano, spero di non essere
poco rispettoso. Dal punto di vista americano e di un certo
numero di altri paesi, penso che il calcio italiano stia
messo meglio di quanto si possa pensare. Se consideriamo
l'Italia, vivere in Italia è considerato come qualcosa a cui
tutti vogliono aspirare, è un paese da visitare per la sua
storia. Dal punto di vista calcistico, negli ultimi 20 anni
gli Stati Uniti hanno scoperto che gli stadi sono una grande
fonte di ricavi, pensiamo cosa è successo a Dallas con
un aumento dei ricavi di 10 milioni di dollari l'anno o
stadio dei Celtics attivo 225 giorni l'anno. Il calcio
italiano può lavorare sui diritti TV, ma siamo sotto ai
livelli della Premier League. Dobbiamo guardare avanti.
Abbiamo lavorato negli ultimi 15 mesi sulla costruzione
dello stadio, abbiamo ottenuto un terreno interessante. Sarà
uno stadio da 55mila spettatori, e parte sarà operativo
anche nel resto della settimana. Costruiremo un negozio, con
la sponsorizzazione della Nike. Il problema del razzismo?
Molti di voi hanno già detto che questi sono casi isolati e
che dovrebbero essere arginati con soluzioni individuali, è
ingiusto che la Lega o la Roma abbiamo una cattiva
reputazione per colpa di alcuni individui. Quando abbiamo
progettato lo stadio, ci siamo assicurati che il flusso
degli spettatori sia tale per cui i controlli avvengano
all'esterno, con l'interno che possa garantire sicurezza per
le famiglie. Sono sicuro che si potranno utilizzare
tecnologie come il riconoscimento del volto. Non sarà
semplice dotare tutti gli stadi di questo tipo di
tecnologie, ma non sono così costose come si pensa. L'Italia
tornerà ad essere la numero uno".
Si combatté la tessera, l articolo 9, i microcip e voglio vedere che succede col riconoscimento del volto.
Gli
USA sono i maestri del controllo
globale. Chi mi segue sa
perfettamente che non ho in alcuna
simpatia la mentalità statunitense. Gli
americani verranno valutati per quel
che faranno.
Paolo '74: "Caro Lorenzo, vorrei
aprire un dibattito sul colore allo stadio. Oggi le mode hanno
imposto che anche e soprattutto gli ultras vestino casual.
Polo e giubettini firmati, cappellini all'ultima moda e tutto
questo senza uno straccio di vessillo giallorosso. Si va allo
stadio come al pub, insomma. E nemmeno si realizzano più
sciarpe, felpe, magliatte dei gruppi. Pare passato di moda
portare i colori allo stadio quando invece dovremmo essere
orgoliosi di farlo. A me, francamente vedere un curva così
priva di persone colorate mi infastidisce e finirà che neanche
più una sciarpata compatta si riuscirà a fare di questo passo.
Ma non sarebbe più bello che ogni gruppo oppure tutta la curva
vestisse un solo colore, in maniera compatta che creerebbe
anche un effetto cromatico degno di nota? Capitolo striscioni,
poi: ci siamo piegati a tutto, ad orari impossibili, a
trasferte vietate e farci auttorizzare uno striscione via fax
ci apparre assurdo. Posso anche condividere questa tesi ma
cosa comporta portare le pezze per colorare le balconte della
sud senza alcuna autorizzazione?.
Così lo stadio è grigio e vedere quella curva poco colorata francamente mette tristezza.
Cosa ne pensi tu?"
Caro Paolo, questo tema lo abbiamo ampiamente dibattuto anche in passato. Sono personalmente a favore del colore e - anche personalmente - tempo fa uno dei miei (reali) incubi notturni era quello di trovarmi allo stadio senza sciarpa. Detto questo, so però anche per certo che se sul treno di ritorno da Torino un mese fa avessi avuto una sciarpa o qualsiasi cosa giallorossa sarei stato fatto scendere dal treno, visto che avevo il biglietto del treno successivo. Arriviamo molto dopo l'UK, rispetto alla quale siamo sempre almeno 10 anni in ritardo, se non di più. ll movimento "casual" nacque per cercare di non essere osservati. Poi c'è stato un momento inc ui si era più osservati se si era casuals che non con la sciarpa in testa. Ora siamo in un momento storico dove, per lo meno per andare in trasferta senza eccessive rotture di palle è meglio non avere simboli. Questo mi consentì di rispondere a una poliziotta ferma al casello, qualche anno fa, che mi chiedeva "lei va allo stadio", un semplice "no" che mi consentì di arrivare senza rotture di coglioni dove volevo arrivare. Purtroppo questo penalizza il colore, ma ciò che realmente lo penalizza è la repressione, non i modi per ovviarvi.
*
Sulla
chiusura della
Curva Sud:
Gara Soc. ROMA –
Soc. NAPOLI
Il Giudice Sportivo,
letta la relazione dei collaboratori della Procura federale;
rilevato che, verso il 39° del secondo tempo, sostenitori della
Soc. Roma, collocati nel settore
dello stadio denominato “curva sud”, indirizzavano ad un
calciatore di altra Società grida e cori
insultanti, espressivi di discriminazione razziale;
valutata la pervicace e specifica recidività in tali biasimevoli
comportamenti (cfr CU 69 del
29/10/2012, CU 150 del 19/2/2013 e CU 215 del 13/5/2013),
nonostante la formale diffida
inflitta in occasione della precedente gara di campionato;
ricorrendo le circostanze attenuanti di cui all’art.13 n.2,
lettere a) e b) CGS, per avere la Società
concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi
e di vigilanza;
visti gli artt. 11, n. 3 e 18, n.1 lettera e) CGS;
P.Q.M.
delibera di sanzionare la Soc. Roma con l’ammenda di €
50.000,00 e con l’obbligo di disputare
una gara con il settore dello stadio denominato “curva
sud” privo di spettatori.
Ora,
io
stavo in Nord
e ho sentito
distintamente
"Balotelli figlio
di puttana",
che non è
ovviamente una
espressione razzista. E'
maleducata ma
non razzista.
E' successo
dell'altro?
*
Il
modello
inglese: http://www.sportpeople.net/il-modello-inglese-p-1500-per-esporre-uno-striscione.html
ti ho scritto qualche mese addietro la mail sul modello di stadio, e sono stato contento di constatare che hai molto valorizzato i miei spunti, sia sul sito asromaultras che nei tuoi interventi radio, sperando che quando uscirà fuori il plastico non ci sia bisogno di particolari campagne per farli valere e che rientrino già nei concetti dei progettisti.
Volevo sottoporti altre 2 riflessioni per avere magari un tuo parere:
la prima, più semplice, cosa secondo te impedisce alla sud di procedere ad un approccio "estetico" come quello della balconata ASRU in nord, con una miriade di pezze piccole dei gruppi e dei quartieri, l'effetto sarebbe stupendo, un pò come avviene in curva dell'Hellas.
La seconda è più delicata, e cioè mi sembra chiaro, con 10.000 abbonati asr su 25.000 che hanno rinunciato alla prelazione, che questa finale come spettacolo di partecipazione ambo le parti sarà un flop, credo che non si supereranno i 46/47mila spettatori, e la città offrirà al resto d'italia la visione stadio abbastanza squallido.
Mi
chiedo se questo tipo di rivalità, con i relativi "picchi
d'azione" non abbia finito per divorare la partita stessa, e
non finiremo per rimpiangere ostilità piu' annacquate, alla
milanese tanto per capirci, e non mi sembra valida la
posizione per cui cio'dipende dai prezzi dalle tribune,se
tanti abbonati hanno troppa paura di andare ad una finale una
riflessione s'impone. Grazie per la tua attenzione"
Dunque,
per quanto
riguarda la
prima domanda,
la Sud ha
attualmente
deciso di non
esporre pezze.
Esteticamente
la Nord alta
ha deciso di
farlo anche
perché nessuna
viene
dichiarata.
Sono decisioni
interne.
Per
quanto
riguarda la
questione
partecipazione
alla finale,
soprattutto
due fattori
intervengono:
a) i
costi
eccessivi dei
biglietti e le
modalità di
vendita;
b)
l'allarmismo
per eventuali
disordini.
Del
primo aspetto
risponde
esclusivamente
la Lega Calcio
che pensa di
scimmiottare
l'Inghilterra
sperando nell'incasso
del secolo e non
considerando
la diversa
situazione economica.
Del secondo aspetto rispondono tutti
coloro che creano allarmismo. In questo senso sono
persino lieto che molti abbonati rinuncino, perché in
tal modo sono costretti a vendere i biglietti cartacei che si
accaparreranno, comunque soggetti tifosi e non agenzie di
viaggio tutto compreso: sotto questo profilo, non concordo
con chi dice che la vendita dovrebbe essere libera a
tutti. Io credo che il meccanismo della prelazione sia
corretto, onde evitare che masse di occasionali riescano ad ottenere
biglietti per una finale che, in primis, dovrebbe spettare
ai più fedeli. Quelli
della mia età ricordano il triste Roma/Liverpool, dove
buona parte delle tribune erano affollate da
occasionali lì per godersi lo spettacolo, ma che di tifoso
avevano ben poco. E il tifo
ne risentì, eccome.
"Ciao Lorenzo, complimenti per il costante
aggiornamento del sito e del tuo Facebook.Con questa mail ti
volevo chiedere una tua opinione, se possibile, riguardo il
discorso coreografie.Vado in sud da diversi anni e sono
naturalmente d’accordo sul fatto di non fare coreografie in
questo periodo di massima repressione. Penso però che la
partita del 26 Maggio meriti una curva bellissima e che dia
una risposta anche a chi ci dice che non facciamo
coreografie perchè non sappiamo farle..(poveri ridicoli).Non
credi che con tutti i mezzi di
diffusione che ci sono oggi basterebbe poco per rimanere
coerenti con noi stessi ma regalare comunque un grande
spettacolo sugli spalti? Ad es. si potrebbe dire "portate
tutti una sciarpa" per fare una sciarpata d’ altri tempi,
oppure
"portate tutti una bandiera" e cosi via...Fermo
restando che ammiro totalmente i ragazzi della nostra curva
per il loro impegno nel mantenerci come una curva d’ alto
livello, non pensi che sotto questo punto di vista si
potrebbe fare qualcosa in più?
Grazie della tua risposta.Fabrizio".
Naturalmente
non si tratta
di dare
risposte a
nessuno. Le
coreografie
negli stadi le
ha inventate
la Curva Sud e
le ha sempre
realizzate con
l'autofinanziamento.
Di questi
tempi vale
100 volte di
più una
coreografia
semplice e
realizzata
senza alcun
contatto di
prossimità
rispetto a
qualsiasi
altra
coreografia.
Per questo
ritengo che la
nostra curva
il 26 maggio
potrà essere
bellissima nella
sua
semplicità.
Del resto possiamo
tranquillamente
fregarcene.
Intanto
l'Inghilterra
guarda sempre
più
all'Italia:
"Ciao Lorenzo, mi
chiamo Riccardo ed e' la prima volta che ti scrivo, nonostante
segua il tuo sito ormai da un decennio.
Un abbraccio"
Su
Facebook
impazza da
giorni:
"MOZZAFIATO. Questo pomeriggio si giocava il ritorno della semifinale play-off tra WATFORD e LEICESTER. Penultimo atto della corsa alla Premier League. Il Watford di coach ZOLA ha recuperato lo svantaggio dell'andata (non contano i gol in trasferta) e ci si avvia ai supplementari. Ma al 96' il Leicester usufruisce di un incredibile penalty...calcia Knockaert ma ALMUNIA compie il miracolo. Tutto qui?? Ma neanche per sogno. Contropiede orchestrato da Forestieri e quando il cronometro segna quasi il 97' DEENEY segna il gol qualificazione per il DELIRIO generale di un intero stadio, dei giocatori e di Zola. Essere tifoso del Watford ed essere oggi allo stadio.... NON HA PREZZO! La partita che racconterai per una vita intera... (Descrizione presa da youtube)
http://www.youtube.com/watch?v=CfB8c8bE1Gs
http://www.youtube.com/watch?v=QffejfMZED4Grazie tante nonna Jole e grazie Giorgio, i veri romanisti ringraziano!
Naturalmente, a livello individuale e personale, ho
una visione dell’intera questione e tante volte ne abbiamo
parlato sul mio sito.
Dopo il varo della “Away” della Roma, che nessuno ha
preso come una vittoria ma soltanto con un sospiro di sollievo
per la concessione di una opportunità –
l’ultima – per poter tornare a vedere la Roma in trasferta,
sotto forma diversa rispetto a quella imposta dal Ministro
Maroni, ci sono state alcune critiche.
Sacrosante, legittime, alle quali ho sempre replicato.
Tutto questo avviene il giorno stesso in cui, più o
meno, le decisioni si erano già prese e, in buona sostanza, si
sostiene da quel profilo anonimo - ma neanche tanto - che
si stia cercando di abbindolare la tifoseria della Roma
sostenendo che la Away sia sostanzialmente una TdT.
Della cosa ne ho parlato sul sito, facendo una tabella che
mostrava, schematicamente, le differenze tra la Away e la
Privilege, al che – da quel profilo schermato (chissà perché,
visto che non si sta parlando di cose illecite e mi farebbe
piacere sapere con chi si sta dialogando, sia pur
telematicamente… non credo ci sia nulla di male), viene varata
una nuova tabella senza spiegazione a corredo, che critico
nuovamente perché secondo me c’erano delle inesattezze.
Ora arriva, dal
medesimo profilo, questo
Piccolo
manuale
di sopravvivenza ULTRAS
ai
tempi della TDT
che, naturalmente, visto che si sforza di dare una
lettura obiettiva della vicenda e sostiene che il sottoscritto
stia “abbindolando” qualcuno, verrà minuziosamente analizzato,
poiché i suoi contenuti, pur pregevoli, sono totalmente
decontestualizzati e privi di strategia di insieme. Anche
alla luce del fatto che il sottoscritto ha
espresso il proprio parere sul
paragone Away/Privilege e non certo sulle centinaia
di card italiane.
Direi che si tratta di una ottima analisi
ministeriale, che sostanzialmente scoraggia iniziative simili e
– tutto sommato - fa assai felice
l’Osservatorio, ben più
lieto - nel 2013 - di avere meno tifosi in trasferta piuttosto che successi
paracommerciali di cui non gliene frega nulla.
In bianco, il manuale
anonimo (che è frutto della mano di una sola persona), in giallo
le mie osservazioni.
E' una pappa assurda che interesserà a
pochi, però voglio che rimanga scritto.
Intro
Cari ultras,
chi vi scrive (già, chi è che scrive? Astenersi "siamo un gruppo di ultras", "non mi va di dire
il nome": io il nome e la faccia la metto sempre e non
stiamo parlando di reati) non ha nessuna morale da farvi, tantomeno in
materia di Tessera del Tifoso/Fidelity Card (TDT). Ognuno è
libero di fare ciò che meglio crede. Solo una cosa: evitiamo
di farci abbindolare. Meglio la realtà delle favole.
Se ci vogliamo tesserare o non tesserare, facciamolo
consapevolmente. Entrambe le scelte sono difficili, per chi
vuole continuare a vivere ultras.
Prima che ognuno di noi decida cosa fare o non fare
per la prossima stagione, o addirittura per il finale della
stagione in corso, cerchiamo di capire esattamente come stanno
le cose.
Sembra quasi che il mondo ultras debba ascoltare solo
una voce e nessun'altra. Non solo non c'è un dialogo tra i
gruppi ultras su questo tema, ma non ci sono neppure le basi
affinché questo si possa impostare, almeno a breve.
Invece d'ascoltare un'unica voce (anche se autorevole
e stimata), che arriva dall'alto e informa la base, sarebbe
auspicabile che la base si documentasse anche da sola.
Meno male che, dopo quattro anni, qualcuno ha deciso
di metterci mano. Forse poteva anche pensarci prima.
Leggersi e studiarsi il Programma TDT, le
determinazioni dell'Osservatorio, qualche Legge e qualche
Decreto, non è cosa impossibile. Magari non tutti hanno il tempo
e la voglia per farlo, ma una persona per gruppo ci dovrebbe
essere. Dopodiché gli “esperti” di diversi gruppi potrebbero
confrontarsi sulla materia, per scambiare considerazioni e
opinioni. Se invece, tutte le opinioni si sono formate non
leggendo e studiando, ma ascoltando la stessa voce, siamo al
pensiero unico. Dove uno, in alto, pensa per tutti e la base
ascolta ed esegue.
Nei giorni scorsi abbiamo diffuso una semplice
tabella, che trovate in allegato.
Alcuni hanno posto dubbi e domande. Guardiamola
meglio, voce per voce. Leggetevi tutti i riferimenti normativi
da soli. Non accettate passivamente quello che vi dicono,
compreso questo testo, informatevi!
Sono d’accordo. Informatevi.
Analizziamo però il tutto (anche) alla luce del
concetto che ho SEMPRE ripetuto dal momento del varo del sistema
"Questura on line": STADIO SI / STADIO NO, il vero problema cui
arriverete inesorabilmente alla fine (ma
anche durante) di questo percorso.
Tipologie più comuni
Le tipologie più comuni di titoli di accesso sono:
full card (con cui intendiamo tutte le TDT al massimo dei
privilegi); home card (TDT casalinghe); away card (TDT per le
trasferte); Voucher Elettronico (mini-abbonamento TDT);
biglietto nominale.
Si è scritto “tipologie più comuni” perché in realtà
esistono anche altri titoli d'accesso, giacché l'universo delle
TDT è praticamente illimitato. Il Programma TDT fin dall'inizio
(si vedano le “linee guida” TDT), ha indicato la possibilità di
fare TDT di diverso tipo, con “vari livelli di pregio (…) a
seconda dei servizi che ciascuna Società sportiva intenda
offrire ai propri sostenitori”. Tali direttive sono state
ribadite dall'Osservatorio (ONMS) nel febbraio 2012 (Det. n.
6/2012, 8 febbraio 2012, allegato tecnico punto 1.3). Per cui
TDT con privilegi ridotti (quindi: per le sole partite
casalinghe; per le sole trasferte; per un ridotto numero di
partite casalinghe; per un ridotto numero di partire in
trasferta, ecc. ecc.), sono da sempre possibili, in assoluta
conformità al Programma TDT.
Bene.
In ordine alle TdT con “privilegi ridotti” o “vari
livelli di pregio”, quale può essere una Home o una Away, nel
“Programma tessera del tifoso” del 23.04.2008 non si
scriveva nulla al riguardo.
Lo stesso è a disposizione di chiunque me lo richieda,
visto che sul sito dell’ONMS non c’è più.
Ma per fortuna l’avevo salvato all’epoca. Sapevo che
sarebbe potuto servire.
Nelle Linee Guida per gli Addetti ai Lavori del luglio
2010 (vale a dire di più di due anni dopo)
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/tessera_del_tifoso/luglio2010/linee_guida.pdf
invece, si scrive che:
“A solo titolo esemplificativo ed al fine di
evidenziarne il ruolo di fidelizzazione e promozione dei
valori sportivi, si riportano di seguito alcuni tipi di
tessera mutuati dall’esperienza di altri Paesi:
Tessera
ordinaria;
Tessera Children
per i bambini *;
Tessera Junior
per i minori *;
Tessera Senjor
per gli anziani;
Tessera
“Corporate”, per le aziende partner, sponsor ecc., In questo
caso non contiene fotografia e
deve essere
perfezionata con l’abbinamento al nominativo del fruitore
comunque soggetto al controllo di cui al DM 15 agosto 2009
Ciascuna tessera può prevedere vari livelli
di pregio (gold, silver, ecc.) a seconda dei servizi che
ciascuna Società sportiva intenda offrire ai propri
sostenitori”.
E’ quindi solo nel luglio del 2010 – quando le
critiche alla TdT iniziano a gennaio 2009 se non prima – che si
inizia a pensare qualcosa di diverso, ma non nel senso
inteso dall’anonimo interlocutore.
Siamo infatti in una fase in cui si prevede ancora una UNICA
TDT che dà diritto ad abbonamento e biglietto per
trasferte e che può essere “riempita” dal club a piacimento – ma
non certo prevedendo una TDT “light” o “full” come l’ONMS ha
indicato nel 2012 DOPO che la Roma si è impuntata
creando CONTRO la sua volontà la “Home”.
I livelli di pregio all’epoca erano intesi solo
nell’ambito commerciale e non per la riacquisizione dei
diritti: facendoti la TdT – e solo quella era - tornavi ad
essere titolare dei diritti perduti (abbonamento e trasferte),
poi se la tua società diceva che con la ipotetica “Gold” hai
diritto alla prelazione per la finale di Champions e con la
“Silver” hai solo diritto di bere gratis al bar dello stadio è
tutt’altro discorso.
Quella era la variegazione intesa.
Maroni all’epoca NON consentiva diversi tipi di TdT
o alternative.
La variegazione delle scelte sotto il profilo dei
DIRITTI è merito della Roma che su quel territorio ha
portato l’ONMS, anche grazie alla dipartita (solo politica al
momento) di Maroni.
Si legge anche, nelle linee guida del 2010 menzionate:
"La tessera del tifoso potrà essere
richiesta ad ogni Società di calcio di serie A, B e Lega
Pro.
Per ottenerla, occorre:
a) compilare e sottoscrivere i moduli
standard indirizzati alla Società sportiva del programma
(all. 1), previa esibizione o comunicazione degli estremi di
un valido documento d’identità da riportare negli appositi
spazi previsti (il modulo è diverso nella Away);
b) impegnarsi a rispettare le regole
del “codice etico” sottoscrivendo un apposito documento dal
contenuto standardizzato predisposto dalle Leghe/FIGC/CONI o
dalle singole Società sportive (nella Away non mi
impegno a sottoscrivere alcunché, anche se le società non
hanno mai redatto un vero e proprio codice etico, ma di questo
si dirà in seguito)
c) sottoscrivere l’espressa
accettazione del diritto insindacabile delle Società
sportive di invalidare la “Tessera del Tifoso” e gli
eventuali privilegi ad essa connessi in caso violazione
delle regole del “codice etico”, allegato al modulo, nonché
del regolamento d’uso degli impianti sportivi (e anche questo
nella Away non c’è).
Quindi NON è vero che sono da sempre possibili
“TDT con privilegi ridotti” tipo la Home o la Away.
Nel 2009 non era possibile.
La possibilità se la è conquistata la Roma, ribadisco, CONTRO il
parere dell’ONMS che solo nel 2012 è costretto a ratificare ciò
che la Roma aveva comunque deciso di fare.
Ma in una ottica ministeriale questo non può
essere compreso.
Del resto, esisteva, prima del 2012, una “Home”?
Esisteva, prima del 2012, una qualche direttiva
dell’ONMS che spingesse o suggerisse a una qualsiasi società a
fare la “Home”?
O forse l’ONMS si adirò leggermente quando la HOME
venne varata dalla Roma?
Qualche data.
Il 01.09.2011 (det. 30/2011), l’ONMS boccia
l’iniziativa della Roma (ancor prima con la det. 25/2011
aveva detto che era per lo meno prematura) in modo
inequivocabile
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/allegati/determinazioni/2011/determinazione%2030.pdf
Anzi, nella stessa determinazione – LEGGETELA! – si
scrive che si debbono continuare a seguire le linee guida del 5
luglio 2010 e questo dimostra INEQUIVOCABILMENTE quello che
dicevo prima, vale a dire che i “vari livelli di pregio” cui si
riferisce l’estensore di questo manuale di sopravvivenza erano
tutt’altro e NON riguardavano la possibilità di varare Tdt
“light”.
Solo il 1° febbraio 2012 (det. 5/12) – visto che
la Roma andava avanti lo stesso – l’ONMS è stato
costretto, per non fare brutte figure, ad accondiscendere la
Roma e a parlare di voucher elettronico (guarda caso come la
futura Away) che deve essere differenziato graficamente dalla
TdT e rilasciato in tempo reale per un numero di gare definito.
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/allegati/determinazioni/2012/voucher%20elettronico.pdf
Il concetto viene ribadito con la det. 12/12 “Il voucher elettronico,
introdotto in via sperimentale, con determinazione nr.5 del 1
febbraio 2012 deve intendersi quale progetto di fidelizzazione
valido solo per un numero definito di gare casalinghe”.
Solo il 30.05.2012 (det. 26/2012) viene stabilito che
questo voucher può valere al massimo per dieci partite.
La Roma non se ne dà per intesa e lo vara per tutte
e 19.
L’ONMS accetta in silenzio.
Il moltiplicarsi pratico delle TDT ha favorito il
tesseramento di massa.
L'esempio più eclatante si è avuto, forse, con
l'introduzione del Voucher Elettronico (mini-abbonamento TDT.
ONMS det. 5/2012, 1 febbraio 2012), che in qualche realtà andò a
sostituire i carnet di biglietti / accrediti che le società
passavano ai gruppi ultras no-TDT che, avendo rifiutato la TDT,
non potevano più sottoscrivere l'abbonamento. Anche per questo
il Voucher Elettronico, pur essendo una card (è una Fidelity
Card / TDT), iniziò ad essere chiamato impropriamente “carnet”
(che significa appunto: blocchetto di biglietti).
Sbaglio?
Questo significherà qualcosa?
Documento di identificazione Fidelity card
Ogni TDT è un documento di identificazione (ONMS det.
n. 12/2012, 8 marzo 2012, punto 2). Quindi: full card; home
card; away card e Voucher Elettronico, sono tutti documenti di
identificazione Fidelity card. Vedete anche la “Direttiva
Maroni” del 14 agosto 2009, punto 3 “per l'identificazione dei
possessori della "tessera del tifoso" potrà essere utilizzata la
card (ove rilasciata in maniera conforme al programma varato
dall'Osservatorio), compresa la foto del titolare, ai soli fini
dell'acquisto dei tagliandi e dell'accesso allo stadio e salvo
contingenti valutazioni degli Ufficiali ed Agenti di P.S.”.
Quindi, anche se in possesso di una TDT, c'è sempre la
possibilità che venga richiesta l'esibizione di un valido
documento d'identità. Infatti sul Programma TDT è scritto: “I
titolari della Tessera del Tifoso sono comunque tenuti a portare
al seguito ed esibire un valido documento di identità in caso di
eventuale richiesta da parte del rivenditore, degli Steward o di
personale delle Forze di Polizia”.
No.
In primo luogo, si continua a prendere
quale data iniziale il 2012 quando il progetto TdT parte nel
2008.
Comunque sia, nella det. n. 12/2012, 8 marzo 2012,
dell’ONMS punto 2, non si parla di documento di
identificazione o di riconoscimento e quindi la
definizione usata nel “Manuale" che si sta
analizzando è sbagliata.
Infatti nel punto 2 della scheda tecnica si parla di “Supporto
di identificazione ai sensi del punto 1.1.4 del pre-citato
provvedimento AE del 4 marzo 2008”.
Un “supporto di identificazione” è un documento di
identificazione, come scritto dal mio contraddittore virtuale?
No, e lo dice la stessa Agenzia delle Entrate
nel provvedimento richiamato:
“1.1.4 per supporto di
identificazione del titolo di accesso in forma digitale, (si
intende, n.d.r.) un supporto
che possieda la caratteristica di essere leggibile ed
identificabile dal sistema di controllo accessi ed
univocamente riconducibile, per ogni determinato evento, ad un
solo titolo di accesso presente nella lista unica dei titoli”.
Del resto, un documento di riconoscimento deve avere
la fotografia (fototessera decente) del titolare (la cui copia
deve stare anche presso la Pubblica Amministrazione che lo
emette ed è per questo che quando si fa la carta di
identità si portano più foto, ad esempio, deve essere
rilasciato da una pubblica amministrazione e può essere su
supporto cartaceo, magnetico o informatico. Tutto questo perché
deve consentire l’identificazione personale del titolare).
Quindi si sta parlando di un tesserino che consente
SOLO di poter acquistare un biglietto senza dover esibire un
vero e proprio documento di identità e ciò viene riconosciuto
dal sistema. Nulla a che fare con la identificazione.
Infatti, quando si entra allo Stadio Olimpico con la
Home o anche con la Privilege si deve esibire anche il vero e
proprio documento di identità.
Domanda: quando si acquista un biglietto per una
partita in casa, è necessario esibire un vero e proprio
documento di identità?
Mi sembra di sì.
Quindi, quale differenza c’è tra l’esibire la propria
patente plastificata per avere un biglietto per una partita in
casa e la Away per avere un biglietto per una partita in
trasferta?
Stadio sì/stadio no.
Che non sia un documento di identificazione, del resto
e quale ulteriore conferma, è scritto proprio nelle linee guida
della TdT del 2010:
"L''acquirente si
presenterà, munito di Tessera del Tifoso e
documento di riconoscimento, presso una Società sportiva per
richiedere un abbonamento
Fase di acquisto
di un biglietto presso la società che ha rilasciato la Tessera
del Tifoso.
1.
La
procedura prevista in questo caso sarà identica a quella
descritta al punto 1, 2 e 3 del titolo precedente come
anche la tipologia di dati conservati presso il sistema
informatico delle Questure, con l’unica differenza della
tipologia di titolo di accesso.
2.
Fase
di acquisto titolo di accesso (abbonamento/singolo biglietto)
presso una società diversa da quella che ha rilasciato la
Tessera del Tifoso.
1. L’acquirente
si presenterà, munito di Tessera del Tifoso e documento
di riconoscimento, presso una Società sportiva, o l’associata
Società emettitrice di biglietti, diversa da quella che avrà
in passato generato la Tessera del Tifoso in suo
possesso, per
richiedere un qualsiasi titolo di accesso (abbonamento/singolo
biglietto)”.
Ne consegue che la TdT non è un documento di
identificazione.
TDT necessaria per avere abbonamenti o
mini-abbonamenti, o per acquistare i biglietti delle
trasferte (se risiedi nella città/prov/regione della squadra
che tifi) - secondo Programma TDT e det. ONMS
Questo punto è fondamentale. Senza TDT ormai puoi
comprarti solo il singolo biglietto nominale e non quello per la
trasferta (se risiedi nella città/prov/regione della squadra che
tifi).
Sì, ma anche il biglietto lo puoi acquistare SOLO
se esibisci un documento di identità, altrimenti il problema non
si poneva: se la Away è un pezzo di plastica svuotato di tutti i
contenuti che ha/doveva avere la TdT nel progetto originario
frutto della simbiosi ONMS/Leghe/banche (che
certo non possono scrivere in
una apposita determinazione!). Contenuti che
peraltro la Privilege ancora ha.
Qual è la differenza con la patente con cui acquisti un
biglietto per una partita in casa (e senza la quale non puoi
avere alcun biglietto)?
Stadio sì/stadio no.
La “Direttiva Maroni” del 14 agosto 2009 imponeva che
a partire dal primo gennaio 2010 gli abbonamenti e i biglietti
per i settori ospiti potessero essere venduti solo ai possessori
della TDT (leggete punti 6 e 7). Senza TDT si poteva ancora
andare in trasferta, ma non nel settore ospiti.
L'entrata in vigore della Direttiva slittò poi di
qualche mese, ma dall'inizio della stagione 2010/11 la Direttiva
Maroni è diventata operativa (ONMS det. 29/2010, 5 luglio 2010).
Le cose sono addirittura peggiorate con il Protocollo
d'Intesa del 21 giugno 2011, che fissava le regole generali per
la stagione calcistica 2011/12 (regole precisate dall'ONMS con
det. 32/2011, 15 settembre 2012). Da allora, se risiedi nella
città/prov/regione della squadra che tifi, non puoi proprio
andare in trasferta, in nessun caso.
Se hai una qualche forma di abbonamento o di
mini-abbonamento, o se puoi comprarti liberamente i biglietti
per le trasferte (anche se sei della città/prov/reg della
squadra che tifi) una cosa è certa: sei tesserato. Altrimenti
non puoi. Purtroppo i regolamenti non sono affatto cambiati.
Allora non mi sono spiegato.
Qui si fa un discorso diverso. Quello che si sta
dicendo è che strumenti come la Home e l’Away, pur rispondendo
ai criteri di sicurezza dell’ONMS (e quindi sotto quel profilo
sono equiparabili alla TdT ancorché non uguali perché
- almeno per Home e Away - non si aderisce ad alcun programma
TdT) sono stati conquistati e non imposti e che l’ONMS si è
dovuto adeguare strada facendo.
Capisco che se si guarda la cosa dal punto di vista
ministeriale/burocratico la questione possa sembrare di lana
caprina ma non lo è affatto.
Qualche negoziante “sbadato” o compiacente può anche
venderti i biglietti nominativi, contravvenendo la normativa,
ma: “I biglietti posti in vendita in violazione della normativa
di settore e/o della presente determinazione devono intendersi
inutilizzabili da parte degli acquirenti/possessori e pertanto
non potranno consentire l’accesso all’impianto.” (ONMS det.
26/2012, 30 maggio 2012, “Ticketing”, punto 2) e se entri
nell'impianto senza averne diritto, vìoli il Regolamento d'uso
dell'impianto, con tutti i rischi che ne conseguono.
L'unica eccezione (concessa dall'ONMS con det. n.
6/2012, 8 febbraio 2012), che permette ai non-TDT di andare in
trasferta anche se della città/prov/reg della squadra che
tifano, è se un TDT se ne fa garante, come stabilito dal
progetto “porta un amico allo stadio” (ONMS det. n. 12/2012, 8
marzo 2012), comunemente detto “1+1”. L'1+1 è comunque
facoltativo, le società non hanno l'obbligo di offrirlo, può
essere sospeso per le gare ad alto indice di rischio, ed è
necessario che il no-TDT e il TDT che se ne fa garante occupino
posti attigui (ONMS det. 26/2012, 30 maggio 2012, “Porta un
amico allo stadio”, punti 8/13). In pratica la TDT rimane
essenziale per andare in trasferta, se sei della città/prov/reg
della squadra che tifi.
Full card, home card, away card e Voucher Elettronico
(indipendentemente dal nome commerciale che portano), sono tutte
TDT. Solo il singolo biglietto nominale non è una TDT.
Se la mettiamo così, allora potrei dire che il
biglietto è - al di là di differenze
terminologiche - una mini TDT cartacea dotato di
codice a barre e nominativo, ancorché senza fotografia che
consente, previa esibizione di documento di identità con
fotografia, di avere il privilegio estremamente ridotto di
assistere a una sola gara.
Del resto senza esibire la carta di identità non te lo
danno, altrimenti non possono verificare i requisiti ostativi
dell’art. 9.
Stadio sì/stadio no, non se ne esce.
Che tutte queste home card e Voucher Elettronici (così
come oggi le away card) siano TDT l'ha detto pure il Ministero
dell'Interno (http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/regole_stagione_calcistica_2012/index.html),
nel
2012 (non esiste fonte più autorevole e competente):
"Prosegue con successo l’implementazione del
programma tessera del tifoso nell’ambito del quale sono state
emesse, al 30 giugno 2012, 1.200.000 card, e che ha visto i
Club impegnati a realizzare anche strumenti nuovi -quali i
c.d. voucher e le home card - sempre nel rispetto delle
procedure di rilascio e delle caratteristiche tecniche
indicate dall’Osservatorio nell’ambito del programma tessera
del tifoso".
Non tanto sul tenore del comunicato del Ministero – che
effettivamente computa vecchi e NUOVI (e subiti) strumenti
grazie alla Roma - ma proprio sulla frase “L’ha detto pure il
Ministero dell’Interno … non esiste fonte più autorevole e
competente”.
Beh sì, anche il Questore di Arezzo ha detto che
Spaccarotella aveva sparato in aria. Giuliani da
un sasso deviato da una pallottola, Aldovrandi
perché era drogato e Cucchi perché non aveva fame.
Se sei possessore di una card/tessera realizzata
nell’ambito del Programma ‘tessera del tifoso' sei tesserato.
Sì, ma dal 2012, cioè da dopo che la Roma ha
trovato gli escamotages che sappiamo. Era così nel 2008?
Anche le away card, così come le home card e i Voucher
Elettronici, sono ovviamente delle TDT. La cosa appare
assolutamente ovvia, comunque lo ha confermato pubblicamente lo
stesso ONMS (e anche qui non esiste fonte più autorevole e
competente, visto che l'ONMS opera per il Ministero
dell'Interno, e il Programma TDT è un programma di tale
ministero)
Le dichiarazioni dell'ONMS sulle away card sono
contenute in un articolo facilmente consultabile:
Osservatorio: "Bene le nuove tessere dei tifosi come
la Away-Card As Roma" [Fonte: LaRoma24]
Sotto il profilo della sicurezza
(controllo art. 9) sono equiparabili alla TdT, perché sono
più sicure di un biglietto.
Comunque sia, anche su
questo commento, allora se "non esiste
fonte più autorevole e competente"
dell'ONMS, allora Parma/Sampdoria è una
partita ad alto grado di rischio
e lo è anche Villa Bozza
Montefino-Spoltore del 28.04.2013:
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/allegati/determinazioni/2013/osservatorio_19.pdf
Il link sulla Away di Sport People non si apre ma
l’articolo si può leggere qui:
La data del commento dell’ONMS è del 13 marzo 2013, e
quindi dopo che la Roma fa un comunicato stampa il
12.03.2013, che sorprende un po’ tutti e che annuncia il varo della Away:
Dal nome commerciale della card, così come dalla
modulistica che l'accompagna, può venire omesso il nome “Tessera
del Tifoso” o “Fidelity card”, così come il riferimento
specifico al Programma TDT, giacché non c'è nessun obbligo in
merito; se però assolve, nelle caratteristiche, quanto previsto
dal Programma TDT, la card è una TDT, e fornisce i privilegi
riservati ai soli TDT.
E qual è il programma TdT, in ordine al quale io che
faccio la Away – al contrario di chi fa la TdT Privilege – non
aderisco per iscritto? L’art. 9? Quello che sta anche sul
singolo biglietto?
Allora anche quando fai il biglietto fai una mini TdT per una
partita.
Stadio sì/stadio no.
Partite max
L'unica TDT che ha un limite massimo di partite
casalinghe specificamente fissato dall'Osservatorio è il Voucher
Elettronico (ONMS det. 5/2012, 1 febbraio 2012). Tale numero
(det. 26/2012, 30 maggio 2012) è di 10. TDT che consentono un
numero di accessi superiore non sono Voucher Elettronici, ma TDT
con privilegi più alti.
Già, infatti l’ONMS è stato felicissimo quando la Roma
ha varato la Home…:
Prima di quelle determinazioni del 2012, ci si
dimentica che il 01.09.2011 (det. 30/2011), l’ONMS bocciava
l’iniziativa della Roma (ancor prima con la det. 25/2011
aveva detto che era per lo meno prematura) in modo
inequivocabile e solo il 1° febbraio 2012 era costretto a
seguire la Roma e a parlare di voucher elettronico, limitando
peraltro a 10 le partite. La Roma se ne fregava e manteneva la
validità del suo voucher per tutte e 19 le partite. Visto che
era SOLO LA ROMA a fare quello che stava facendo, che senso ha
la determinazione dell’ONMS che limita a 10 se NESSUN’ALTRA
società lo stava facendo?
In ogni caso anche pe la finale di Coppa Italia
la stessa Lega Calcio divide la tessera del
tifoso (AS Roma Club Privilege e SS Lazio
1900) dal voucher elettronico
(AS Roma Club Home e SS Lazio Home
Card): nel primo caso il biglietto viene caricato
sulla tessera del tifoso (e, se
attivata come carta di credito, anche acquistato con
quel sistema, nello spirito originario
della joint-venture ONMS/Leghe calcio; nel secondo
caso viene rilasciato un titolo cartaceo, cioè un
biglietto. Chi ha la Away, invece, vedrà il proprio titolo caricato sulla Away, ma
potrà essere pagato anche in contanti.
I limiti delle TDT cosiddette “home card” (solo
partite casalinghe) e “away card” (trasferte) sono dettati da
scelte commerciali delle singole società. La prima TDT away card
è stata presentata a marzo 2013, anche se la possibilità di fare
TDT di diverso tipo, con “vari livelli di pregio (…) a seconda
dei servizi che ciascuna Società sportiva intenda offrire ai
propri sostenitori” era già nelle “linee guida” del Programma
TDT.
Nessuna società poteva fare una TdT Home e/o Away.
C’era solo la TdT originaria.
Tale direttiva è stata ribadita dall'ONMS a febbraio
2012 (Det. n. 6/2012, 8 febbraio 2012, allegato tecnico punto
1.3), per cui i club possono emettere tutti i tipi di TDT che
ritengono opportuno.
Qui, secondo me, sta il preoccupante approccio
“ministeriale” alla questione.
Alcune tifoserie per la stagione in corso (2012/13)
hanno sottoscritto il Voucher Elettronico, altre la home card.
Scegliere il Voucher Elettronico al posto della home card ha
come unica differenza quella di doverne sottoscrivere due, per
poter assistere a tutte le partite casalinghe di un campionato.
Sottoscrivendo due TDT, una home card e una away card,
si potrà assistere a tutte le partite in casa e in trasferta
come se si avesse una full card, pur non godendo di taluni
benefit (commerciali e bancari) che questa può eventualmente
offrire. TDT “full”, senza benefit e con le stesse
caratteristiche tecniche di una home card o di una away card,
sono comunque possibili da sempre. Tali scelte commerciali e
tecniche sono infatti lasciate alle singole società e compagnie.
Già ho risposto prima. A questa situazione ci ha
portati l’ostinazione della Roma e non certo l’ONMS, che
l’ha subita.
Altrimenti l'ONMS non avrebbe boicottato la Home.
Mi sembra abbastanza semplice da capire.
Domanda per il mio interlocutore: perché l’ONMS ha
boicottato, inizialmente, la Home se era prevista, a suo dire,
nei vari tipi di TdT che si potevano fare?
Verifica preventiva dei motivi ostativi
La verifica preventiva dei motivi ostativi è su tutti
i titoli d'accesso, sia TDT sia biglietti nominali.
La verifica dei motivi ostativi è imposta
dall'articolo 9 del famoso “Decreto Amato” del 2007
(decreto-legge 8 febbraio 2007, poi Legge 41 del 4 aprile 2007),
e fa riferimento a tutti i “titoli di accesso”, senza nessun
tipo di distinzione.
Nel 2005, con il “Decreto Pisanu” (DM 6 giugno 2005),
era stato imposto che i titoli di accesso (per impianti sportivi
di capienza superiore alle diecimila unità) venissero numerati e
recassero le generalità dell’utilizzatore (art. 2, 3.a), ma non
vi erano controlli preventivi.
I motivi ostativi, citati al comma 1 dell'articolo 9
del “Decreto Amato”, intesi alla lettera, trasformerebbero ogni
DASPO (anche già scontato) e condanna per reati da stadio, anche
non definitiva, in una “diffida” a vita. Inizialmente (nel 2007)
il problema non si pose, perché non vi erano controlli
preventivi sull'emissione dei biglietti nominali, a causa dei
limiti tecnici del sistema di emissione, che non era ancora
collegato al Centro elettronico nazionale della Polizia di Stato
(CEN). Il mondo ultras percepì il problema con l'approssimarsi
della TDT, il cui rilascio sarebbe stato sottoposto alla
verifica preventiva dei motivi ostativi.
Chissà chi se ne accorse.
Chissà chi lo percepì.
Nell'estate del 2009, comunque, il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha accompagnato la cosiddetta
“Direttiva Maroni” sulla TDT, del 14 agosto, dal Decreto
Ministeriale 15 agosto 2009 (“Decreto Biglietti”) che interpreta
in modo non letterale l'art. 9 del “Decreto Amato”,
probabilmente perché manifestamente anticostituzionale.
Non è vero.
Tutti possono controllare.
Il Decreto Ministeriale 15 agosto 2009 non interpreta
affatto l’art. 9 del Decreto Amato.
Lo richiama e basta.
Tale DM è stato recepito dall'ONMS in una sua
determinazione (27/2009 del 17 agosto 2009), per cui come motivi
ostativi si indicano: condanne per reati da stadio anche con
sentenza non definitiva, fino al completamento dei 5 anni
successivi alla condanna medesima, e i DASPO in corso.
Qui sta la decontestualizzazione.
Forse questo accade perché sul mio sito (assai seguito anche
dall’ONMS, visto che lo critico da anni prima… ricordate la
pagina "1+1=3, gli strani dati dell’Osservatorio Nazionale sulle
Manifestazioni Sportive"
“e anche qui non
esiste fonte più autorevole e competente” www.asromaultras.org/osservatorionazionale.html
)
già da molto prima si lanciava l’allarme sull’art. 9?
Chiedendo che venisse interpretato in altro modo?
Tanto per iniziare:
www.asromaultras.org/updates_lug09.html
Controllare aggiornamenti del 21 luglio 2009 (vale a
dire PRIMA della
determinazione 27/2009).
Ma prima ancor l’allarme sull’interpretazione
dell’art. 9 lo trovate sul mio sito anche negli aggiornamenti
del 18 giugno 2009 e del 28 marzo 2009. Il primo
serio grido di allarme è del 24 gennaio 2009, SETTE
MESI PRIMA della determinazione dell’ONMS.
Questo dimostra che l’ONMS è tornato sui suoi passi
perché QUALCUNO glielo ha fatto notare, addirittura qualche mese
prima della circolare di Maroni del 14 agosto 2009).
L’ONMS aveva già fatto sapere che avrebbe interpretato
favorevolmente l’art. 9, ma non andava ancora bene perché si
chiedeva di più. Cosa che avverrà con delle interpretazioni
successive e ancor più benevole nel settembre 2009 (n. 33/2009).
I motivi ostativi sono identici per tutti i titoli
d'accesso. Chi può acquistare un biglietto nominale può
acquistare anche una qualsiasi TDT.
Dall'inizio della stagione calcistica 2010/11 la
verifica dei motivi ostativi sui biglietti nominali è diventata
operativa; avviene in tempo reale, verificando la presenza del
richiedente in una apposita black list della Polizia. Anche la
verifica dei motivi ostativi sulle TDT deve avvenire in tempo
reale e, comunque, in caso di impedimenti tecnici, senza ritardo
(ONMS det. 12/2012, 8 marzo 2012).
Già, tutto questo – per ciò che riguarda le TdT ed il
tempo reale di cui si parla - dal 2012 in
poi.
Prima la TdT veniva rilasciata dopo una ventina di giorni, da un
lato per consentire l’attivazione della eventuale carta di
credito (se attivabile, visto che alcune TdT erano inscindibili
con la carta di credito), dall’altro lo lascio all’immaginazione
e all'intelligenza di chi legge.
Obbligo di carta di credito secondo Programma
TDT? (non c'è alcun obbligo di questo tipo)
Il biglietto nominale è segnato “no TDT”, perché al
contrario di tutti gli altri titoli d'accesso elencati non è una
TDT.
Beh certo. Il biglietto nominale da un punto di vista
del materiale utilizzato non è un pezzo di plastica, ma un pezzo di carta che ti consente di
entrare allo stadio.
Però ti permette di farlo SOLO se
mostri una carta di identità, un passaporto o una patente (se
sei un minore il codice fiscale o la tessera sanitaria, unica
eccezione trattandosi di non imputabili), in modo
che la questura possa controllarti in tempo
reale tramite il CEN di Napoli: OK se puoi avere il biglietto, KO se non
lo puoi avere.
Stadio sì/stadio no.
Il Programma TDT prevede come “opzionale” il fatto che
una TDT sia dotata di caratteristiche tecniche che la rendano
funzionale anche come carta di credito. I singoli club possono
decidere in merito, ma non esiste e non è mai esistito alcun
obbligo ministeriale in merito.
E’ vero.
Non c’è un obbligo ministeriale, e
quindi tutto a posto no?
Gli accordi sottobanco, gli inciuci, le
trattative... quelle mica esistono!
Però, il caso vuole, che nell’ONMS siano ospiti
FISSI:
- Ministero dell’Interno
- Presidenza Consiglio Ministri
- CONI
- FIGC (Presidente Giancarlo Abete, fratello di
Luigi Abete, vicepresidente dell’ABI)
- Lega Serie A (qualche piccolo conflitto - anzi,
sinergia - di interessi, all’epoca, tra il Berlusca/Presidente del Consiglio/Presidente del Milan/Banca Intesa e Maroni
Ministro dell'Interno no?)
- Lega Serie B
- Lega Pro
- Lega Nazionale Dilettanti
Chissà chi è che ha deciso di far sì che la TDT, in
molti casi, sia anche una carta di credito, attivabile o meno!
Forse Berlusconi insieme a Maroni? Che le ha spedite gratis ai milanisti?
Certo che non esiste un obbligo ministeriale e qui sta
l’approccio ministeriale al problema ma, secondo la malizia di
chi sta scrivendo, non è che per caso Berlusconi si è messo
d’accordo con Maroni per far sì che si rendesse obbligatoria la
TdT privando dei diritti per far fare – a chi vi aveva interesse
– una carta di credito?
E che lo doveva scrivere in una
circolare o in un decreto ministeriale?
Questa la situazione della serie A dell’epoca in
ordine alla funzione carta di credito (le
altre squadre non misero la funzione carta di credito):
Cesena, Juventus, Inter (attiva di per sé)
Bologna, Fiorentina, Milan, Udinese (disattivabile su
richiesta)
Lazio, Lecce, Napoli, Palermo, Roma (attivabile su
richiesta)
Alcune società, con l'avvio della TDT, emisero TDT
senza carta di credito (tra cui la Samp).
I gruppi che vogliono tesserarsi, ma non vogliono una
TDT con carta di credito, possono invitare il proprio club ad
emetterne una specifica senza carta di credito.
L’Agenzia delle Entrate vuole la smaterializzazione
dei titoli cartacei e anno per anno concede proroghe al
progetto finale.
In un progetto più ampio AE/banche, la smaterializzazione
comporta che il biglietto possa essere acquistato solo con una
carta di credito.
Quindi la farsa della attivazione o possibile disattivazione
della carta di credito CESSA nel momento in cui l’Agenzia delle
Entrate non concede più proroghe e impone che per acquistare un
biglietto si debba avere una carta di credito.
Il pericolo all’epoca era quindi ANCHE quello.
“Per la realizzazione di tale progetto, in
data 4 marzo 2008, l’Agenzia delle Entrate, ha varato il
provvedimento N. 2008/22799 (c.d. smaterializzazione del
titolo), grazie al quale sarà possibile, tramite
l’introduzione dei titoli digitali, snellire i tempi di
acquisto dei biglietti e velocizzare l’afflusso del pubblico
attraverso il “dialogo”con i sistemi informatici posti ai
varchi di accesso” (cfr. Programma tessera del
tifoso del 23.04.2008)
Ex multis, una delle proroghe della AE:
Rfid o codice a barre (obbligo secondo Programma
TDT)
Per il biglietto nominale vale quanto già detto al
punto precedente.
Il Programma TDT prevede come “obbligatorio” che la
TDT sia dotata di codice a barre e/o microchip contact-less
RFID. Può non esserci lo RFID, ma allora dev'esserci il codice a
barre (o viceversa); volendo possono anche esserci entrambi. Da
quando il Programma TDT è stato avviato i singoli club sono
liberi di decidere quale tipo di tecnologia adottare per le
proprie TDT.
I gruppi che vogliono tesserarsi, ma non vogliono una
TDT con RFID, possono invitare il proprio club ad emetterne una
specifica con il solo codice a barre.
All’Olimpico passi quello sotto il lettore ottico del tornello
per entrare.
E quella lettura fa sì che dall’altra parte lo steward legga
“Lorenzo Contucci” quando entro.
Sbaglio?
Foto obbligatoria per Programma TDT
Per il biglietto nominale non serve la foto (perché
non è una TDT).
Tanto la foto c’è sul documento di identità che mostri
per fare il biglietto…. Non so quanto cambi.
Ogni TDT invece deve avere la foto del possessore sul
fronte o sul retro. Il Programma TDT (leggetelo!) non richiede
niente altro in materia di foto tessera, per cui richieste
ulteriori (più foto) dipendono dalle politiche dei club e delle
compagnie private che gestiscono il tesseramento.
I gruppi che vogliono tesserarsi, ma fornendo soltanto
una foto tessera, possono invitare il proprio club ad attenersi
a quanto previsto dal Programma TDT, senza avanzare ulteriori
pretese.
Vero. L’obbligo della foto sulla TDT vale solo dal
2009/10. La TDT originaria però prevedeva una vera e propria
fototessera da consegnare. La foto che si fa per l’Away (e che
va nel data base della Roma) ha una qualità equivalente a quella
che si fa per uno skipass. Fa schifo.
Ma, come detto, il problema non è la foto.
Hai già la tua foto in questura (passaporto), in
prefettura (patente), al comune (carta di identità).
E magari pure su Facebook.
La leggenda metropolitana per cui se viene richiesta
più di una foto (ad esempio 3), una di queste, o più di una,
finirebbero in Questura, è assolutamente falsa. Nessuna foto
finisce in Questura. Queste “supposizioni” sono provate come
false, in quanto non c'è nessun tipo di legge e/o determinazione
che le supporti.
Questo in effetti non lo so neanche io. Non so dove
finiscano. Non so perché il club ne chieda tre quando ne
servirebbe una. Del resto in questura le foto di ciascuno di noi
già le hanno, per via del passaporto, della carta di identità
(basta chiederla al Comune) o della patente (da chiedere alla
prefettura). La foto è anche per me un falso problema. Pur non
sapendo dove finiscono le altre due foto.
E certo, il fatto di dire che siccome nessuna
legge/determinazione prevede che quelle foto vadano in questura
non vuol certo dire che non ci finiscano uguale.
Ricordi quando per andare in trasferta bisognava
lasciare la copia della carta di identità? Qualche
legge/determinazione lo prevedeva? Dove andava secondo te quella
foto?
Un'altra leggenda metropolitana è che se è richiesta
una solo foto, la card non sarebbe una TDT. E' vero proprio il
contrario.
Questa in effetti non l’avevo mai sentita. La
questione della foto è
comunque un falso problema, neppure degno di stare in una
tabella, visto che non va in questura.
In linea generale: se devi fornire una foto
(esattamente quello che chiede il Programma TDT) per fare un
documento (che ti da privilegi superiori a quelli che avresti
con il biglietto nominativo), stai pur certo che stai
sottoscrivendo una TDT.
E serve la foto perché la TDT è un documento di
identificazione Fidelity card. Altre tesi non hanno nessun tipo
di legge e/o determinazione che le supporti, per cui sono false.
Sul “documento di identificazione” già ho detto e
dimostrato.
Non lo è, altrimenti non ci sarebbe alcuna facoltà per
un agente di P.G. di dover chiedere al tifoso di
esibire, a richiesta, un documento di identità.
Facciamo qualche breve esempio:
Per sottoscrivere “Cuore Rossonero”, la TDT “full” del
Milan, basta una solo foto tessera.
http://www.cuorerossonero.acmilan.com/main/?menuId=1.146.353
Stessa cosa per “Non vi lasceremo mai”, la TDT “full”
del Verona.
http://www.hellasverona.it/tessera_tifoso.php
La Samp, addirittura, così come altre società, per la
sua TDT “full”, scatta direttamente la foto ai suoi tifosi,
quando questi vengono a sottoscrivere la TDT. Una pratica non
solo consentita, ma promossa dallo stesso ONMS che, già
nell'allegato tecnico alla sua det. 6/2012, 8 febbraio, invitava
le società ad operare in tal senso; al punto 2.1 dell'allegato
c'è un disegno chiarissimo.
Il Ministero e l'ONMS promuovono il tesseramento, ma
hanno sempre cercato di limitare al massimo la burocrazia in tal
senso, proprio per favorirlo. Semmai sono stati i club e le
compagnie, che hanno appesantito le card di servizi inutili e di
procedure eccessivamente complesse.
Già, ma nell’ONMS – il caso vuole - ci sono anche Lega
Serie A, Lega Serie B, Lega Pro e LND. Fanno le riunioni
insieme. E le decisioni sono sempre all’unanimità. Forse si
parleranno prima no?
Adesione al Programma TDT (“codice etico”
TDT)
Troppa disinformazione è stata fatta su questo, già di
per sé abbastanza complesso.
Programma TdT al quale, sottoscrivendo la Away, non
aderisco, visto che – al contrario della Privilege – sul modulo
non c’è scritto nulla al riguardo e un contratto ha forza di
legge per ciò che si approva per iscritto, specie se vi sono
clausole vessatorie, che debbono persino essere approvate
specificamente.
Il Programma TDT prevede che chiunque acquisti una TDT
(di qualsiasi tipo) sottoscriva un modulo in cui si impegna al
rispetto delle regole di tale “codice etico”. Solo con il
biglietto nominale non si firma tale impegno (rinunciando a
tutti i privilegi della TDT: abbonamenti, mini-abbonamenti, ed i
biglietti delle trasferte, quando si risiede nella
città/prov/regione della squadra che si tifa).
Beh, questo per la Away non è vero. Nel modulo
della Away non si firma alcuna accettazione né del Programma TdT
né, conseguentemente, del Codice Etico (vedi in seguito).
Ecco perché in tabella tutte le TDT sono state segnate
come aderenti al “codice etico” TDT.
E quindi questo aspetto – nella tabella del "Manuale"
- è sbagliato per la Away.
Il Programma TDT, però, fissa solo una di queste
regole, ovvero: la TDT deve essere invalidata se sopraggiungono
i “motivi ostativi” (già illustrati al capitolo specifico); ma
poi da carta bianca alle Società sportive, per “altre misure di
prevenzione”.
Quindi: seppur il “codice etico” TDT sia uguale per
tutti, le regole possono variare drasticamente da società a
società, così come puntualmente avviene.
La TDT non è solo un'arma dello Stato, ma anche delle
società sportive e infatti nasce dalla loro collaborazione.
Qualche piccolo e breve esempio, consultando alcuni
dei moduli disponibili online.
La TDT full (“Club Privilege”) e la TDT home (“Club
Home”) della Roma, così come la TDT full del Genoa (“DNA Genoa”)
come unica regola (o insieme di regole) per rispettare il
“codice etico” TDT, fanno riferimento ai “motivi ostativi”.
La TDT full della Lazio (“Millenovecento”) invece,
prevede la revoca della TDT, oltre che al sopraggiungere dei
“motivi ostativi”, anche per una singola violazione del
regolamento d'uso dell'impianto sportivo.
La TDT full del Verona (“Non vi lasceremo mai”)
invece, prevede la revoca della TDT, oltre che al sopraggiungere
dei “motivi ostativi”, anche in caso di denuncia (per reati da
stadio) e anche per una singola violazione del regolamento d'uso
dell'impianto sportivo.
La TDT full del Milan (“Cuore Rossonero”) prevede la
revoca della TDT, oltre che al sopraggiungere dei “motivi
ostativi”, anche qualora il titolare abbia utilizzato la propria
TDT nell’ambito di attività di bagarinaggio.
Non sono d’accordo.
Ogni società di calcio (o Lega Calcio)
avrebbe dovuto varare un “codice etico”, aggiuntivo
rispetto al regolamento d’uso dello Stato e considerato
praticamente come obbligatorio dall’ONMS.
La Roma per la Privilege non lo ha fatto, ma potrebbe
farlo in qualsiasi momento.
Aderendo al programma TDT per iscritto, accetti anche
qualsiasi Codice Etico venga varato dal club, che come accaduto
a Verona, su suggerimento della Questura magari poi ti sospende
la TDT.
Con la Away, io non aderisco al programma TDT e,
conseguentemente, non aderisco al Codice Etico che esista o no.
Ho riletto il modulo firmato per la Away: non si parla
di ritiro per violazione del Codice Etico (ed è ovvio, perché
non si aderisce espressamente al programma TdT), né si parla di
ritiro per violazione del regolamento d’uso.
Del resto, nei “motivi di esclusione” che si leggono
sul sito
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/tessera_del_tifoso/motivi_esclusione.html
troviamo:
Interpretazione:
1)
motivi ostativi che portano al ritiro
della TdT = art. 9, per come interpretato dall’ONMS;
2)
altri motivi di ritiro TdT:
a)
violazione regolamento d’uso degli impianti
sportivi
b)
violazione del codice etico, accettato con
la sottoscrizione del programma TdT
Vedi, del resto, anche alla voce “Procedure”:
“La tessera del tifoso
potrà essere richiesta ad ogni Società di calcio di serie A, B
e Lega Pro.
Per ottenerla, occorre:
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/tessera_del_tifoso/procedure.html
Questo è forse il lato peggiore della TDT. Non tanto
perché aderendo al Programma TDT (con qualsiasi Fidelity card)
si accetta il suo “codice etico” (che abbiamo visto è un insieme
di prìncipi),
Dove il rapporto tifosi/ultras–società sportiva di
appartenenza è buono, è più probabile che le varie TDT siano
accompagnate da moduli che per la revoca prevedano solo il
sopraggiungere dei “motivi ostativi”, o comunque che le regole
vengano applicate in modo meno rigido; viceversa, le regole
potrebbero essere più gravose e venire applicate alla lettera.
Non solo, al mutare dei rapporti, le società sportive potrebbero
mutare le regole, il che gli garantisce un enorme potere.
Tutto questo crea enormi differenze tra tifoserie.
Perché mentre per avere inizialmente la TDT valgono per tutti le
stesse regole, per la sua revoca le regole cambiano da tifoseria
a tifoseria.
In parole povere: è più facile farsi revocare una TDT
se si è del Verona che della Roma o del Genoa.
Credo di aver già risposto.
Se si parla di TDT “pura” è vero. Aderisci al
programma, lo sottoscrivi, possono farlo.
Con la Away io non aderisco al programma TdT.
Vale quello che firmo.
Sappiamo bene che da città a città, da funzionario a
funzionario, le stesse norme e leggi (specie quando confuse e
per certi versi contraddittorie) possono essere interpretate in
modo diverso, più o meno restrittivo. Ma qui parliamo proprio di
regole diverse, seppur il “codice etico” TDT sia lo stesso, per
tutte le TDT di tutte le squadre.
No.
Il codice etico avrebbe dovuto essere “predisposto dalle
Leghe/FIGC/CONI o dalle singole Società sportive” ma
nessuna lo ha fatto.
E’ questa la cosa insidiosa.
Perché se io aderisco – sottoscrivendolo – al progetto
TdT e quindi accetto il Codice Etico, automaticamente accetto in
anticipo l’ipotetico Codice Etico che il mio club, o la Lega o
la FIGC può varare.
Quindi il principio del varo del Codice Etico vale per
tutte le squadre, ma – estremizzando - io AS Roma posso fare un
codice etico nel quale scrivo che i tifosi allo stadio possono
solo sussurrare per non disturbare il vicino, mentre un altro
club può scrivere che il tifoso può urlare tranquillamente
purché non disturbi il vicino.
Con la Away io non accetto nulla di tutto questo: non
lo sottoscrivo, non lo accetto.
Ancora alcuni esempi, teorici ma assolutamente
corretti, per cui possibili. Se sei TDT della Roma o del Genoa e
ti revocano la card, non potrai avere neppure il biglietto
nominale; perché per averti ritirato la card dovranno essere
sopraggiunti i “motivi ostativi”, quelli che impediscono
l'acquisto di qualsiasi titolo d'accesso (il tuo nome è nella
black list della Polizia).
Vero.
Se invece sei un TDT del Verona, e ti denunciano
semplicemente per reati da stadio, anche se non ricevi il DASPO
il Verona può revocarti la TDT (è nelle sue regole). Ma tu
potrai fare il biglietto nominale, perché il tuo nome non sarà
nella black list della Polizia. Ovviamente perderai il
privilegio (i “diritti” sono cosa superata con l'avvento della
TDT) a qualsiasi tipo di abbonamento e di trasferta, se
residente nella stessa città/prov/reg della squadra che tifi.
Dimentichi però di aggiungere che se a Verona non
ricevi un daspo ma violi il codice etico, è la Questura che lo
segnala al club e impone il ritiro della tessera (più
correttamente in quel caso: la sospensione relativamente alle
sole trasferte). Il Verona non ne avrebbe i mezzi,
se non in caso di segnalazione diretta dei propri stewards.
E questo perché hai aderito al programma TdT.
Se un romanista con la Away si siede su una transenna
a Firenze, non solo la Roma non può revocare la Away, ma nemmeno
la Questura può chiederlo: al limite può fargli una multa, come
infatti avvenuto a un ragazzo per Torino/Roma. Multa, ma non
invalidazione dell’Away. Perché non gliel'hanno ritirata? Perché non lo possono fare.
Abbiamo comunque visto che esistono anche delle
eccezioni, per cui l'ONMS può anche adottare misure
straordinarie per colpire una o più tifoserie, emettendo
apposita determinazione. E' il caso della det. 48/2012 del 19
dicembre 2012, arrivata a colpire i veronesi dopo una serie di
episodi violenti in trasferta, che ha permesso, tra le altre
cose, la “temporanea sospensione limitatamente alle trasferte”
della TDT ai tifosi scaligeri segnalati dalla Digos al Verona
FC. Un'ipotesi non prevista dalla modulistica del Programma “Non
vi lasceremo mai” (Programma TDT) dove per altro non si parla
neppure di “codice etico”.
Ne ho parlato sopra. L’adesione - tramite
sottoscrizione - al programma TDT implica l’adesione al Codice
Etico.
Del resto c’è scritto qui, proprio nelle " linee
guida" richiamate dal mio contraddittore:
“La tessera del
tifoso potrà essere richiesta ad ogni Società di calcio di
serie A, B e Lega Pro. Per ottenerla, occorre:
a) compilare e
sottoscrivere i moduli standard indirizzati alla Società
sportiva del programma (all. 1), previa esibizione o
comunicazione degli estremi di un valido documento d’identità
da riportare negli appositi spazi previsti *;
b) impegnarsi a
rispettare le regole del “codice etico” sottoscrivendo un
apposito documento dal contenuto standardizzato predisposto
dalle Leghe/FIGC/CONI o dalle singole Società sportive.
c) sottoscrivere l’espressa
accettazione del diritto insindacabile delle Società
sportive di invalidare la “Tessera del Tifoso” e gli
eventuali privilegi ad essa connessi in caso violazione
delle regole del “codice etico”, allegato al modulo, nonché
del regolamento d’uso degli impianti sportivi”.
http://www.osservatoriosport.interno.gov.it/tessera_del_tifoso/luglio2010/linee_guida.pdf
I gruppi che vogliono tesserarsi possono invitare il
proprio club a prevedere, nel modulo di adesione alla propria
TDT, che la Fidelity card possa essere invalidata solo se
sopraggiungono i “motivi ostativi” (l'unica regola obbligatoria
per il Programma TDT, così come per i biglietti nominali).
Mi sembra che sopra, nelle linee guida, si scriva il
contrario.
Il programma Tdt del 23.04.2008 prevedeva:
“Premesso che,
abilitate al rilascio della Tessera, saranno tutte le
Società“Partner”del Programma, il potenziale socio dovrà:
-
compilare e sottoscrivere gli allegati
moduli standard indirizzati alla società partner del
programma (all. 1), previa esibizione di un valido documento
d’identità i cui estremi dovranno essere riportati
negli appositi spazi previsti;
-
indirizzare al Funzionario
responsabile del GOS, una Autocertificazione contestuale,
con cui dichiari di non essere destinatario di provvedimenti
di divieto di accesso ai luoghi ove si disputano
manifestazioni sportive, di misure di prevenzione ovvero di
condanne, anche non definitive, per reati “da stadio”(all. 2);
-
autorizzare il trattamento dei dati
personali;
-
impegnarsi a rispettare le
regole del “codice etico” sottoscrivendo un apposito
documento dal contenuto standardizzato predisposto dalle
Società partner;
-
accettare il diritto
insindacabile delle Società“Partner”di escludere dal Programma
(con conseguente annullamento della “Tessera del Tifoso”e
degli eventuali privilegi ad essa connessi) quei
“Soci”che, a giudizio delle Società sportive ovvero su
segnalazione degli organi di polizia, abbiano
tenuto un comportamento non conforme alle regole del “codice
etico”in circostanze che possano comunque riferirsi alle
manifestazioni sportive, incluse le fasi di trasferimento in
occasione delle gare in trasferta o che si rendano
responsabili di violazioni del regolamento d’uso
dell’impianto sportivo ed analogamente, su
segnalazione delle Autoritàdi P.S., siano destinatari di
provvedimenti di divieto di accesso agli stadi o condannati,
anche in via non definitiva, per reati “da stadio”.
Possibilità di rilascio immediato secondo
Programma TDT e det. ONMS
L'ONMS nel suo allegato tecnico alla det. 6/2012, 8
febbraio, scrive:
“Il rilascio delle fidelity card – compreso il
voucher elettronico di cui alla Determinazione 5
dell’Osservatorio, in data 1° febbraio 2012 - deve avvenire in
tempo reale e, comunque, in caso di impedimenti tecnici, senza
ritardo.”
Chi vuole tesserarsi ha diritto ad avere la propria
TDT (dalla “full” al Voucher Elettronico) in tempo reale;
eventuali ritardi sono imputabili a impedimenti tecnici del club
o della compagnia che si occupa del tesseramento.
I gruppi che vogliono tesserarsi, ma vogliono avere la
TDT in tempo reale, possono invitare il proprio club ad adottare
misure tecniche che lo consentano.
Quando fu ideato il Programma TDT, così come quando
vennero attivate le prime TDT, la tecnologia per la verifica
preventiva in tempo reale dei motivi ostativi non era ancora
diffusa, ma dall'inizio della stagione calcistica 2010/11 è
operativa per tutti i biglietti nominativi, per cui anche le TDT
possono essere rilasciate in tempo reale, senza particolari
difficoltà.
Appunto. Quindi alla fine c’è ben poca differenza tra
biglietto nominativo e tutto il resto, sotto questo profilo.
Stadio sì/stadio no.
Piccolo commento extra
Tesserarsi sì, ma consapevolmente. Senza farsi
abbindolare da nessuno.
Una TDT per tutte le partite in casa e per le
trasferte (quindi “home & away card”), senza funzioni di
carta di credito o altri servizi; con codice a barre ma senza
Rfid; portando una sola fototessera (o facendoci scattare la
foto direttamente dall'addetto, se lo preferiamo); che ci venga
consegnata in tempo reale; e che possa essere invalidata solo se
sopraggiungono i “motivi ostativi”, è assolutamente legittima e
assolve appieno il Programma TDT. Per chi vuole seguire
assiduamente la squadra in casa e in trasferta è la situazione
più comoda e meno dispendiosa.
In primo luogo mi sembra, dai chiarimenti forniti, che
nessuno possa permettersi di parlare in termini di
“abbindolare”, vista la complessità della materia e
dimenticando, oltretutto, che l’analisi nasce dalla Away della
Roma.
Peraltro se non so con chi parlo, potrei persino pensare che sto
dialogando con qualcuno dell'ONMS.
Riassumendo, con la Privilege: ha funzione carta di
credito attivabile, ha RFID, devi portare più fototessera, non
viene consegnata in tempo reale, si aderisce al programma TdT e
conseguentemente al codice etico.
Con la Away no.
Se poi anche la Away
rientra nello schema (e uno schema è cosa ben
diversa da un programma da sottoscrivere) della Tdt
(accettazione del programma a parte) allora dico che questa
è accettabile, la Privilege no.
Non ha senso comprare due o tre TDT quando se ne può
fare una sola. A meno che non si vogliano regalare soldi a chi
gestisce questo business.
Questa è una decisione del tutto soggettiva.
Personalmente preferisco acquistare la Home e la Away
fatta dalla Roma che la Privilege cui la Roma è stata obbligata
da Maroni.
Ovviamente ci sono anche altre due strade: la prima,
stare a casa;
Esatto, è questa la vera scelta inattaccabile, anche
se poi ha vinto Maroni.
la seconda, non fare e/o non rinnovare (per chi ne ha
già fatta qualcuna) nessun tipo di TDT (né full, né home, né
away, né Voucher Elettronico).
E a questo punto dite addio per sempre ad abbonamenti
e trasferte, con il controsenso di entrare alle partite in casa
chiedendo il permesso alla Questura.
Ma strumenti alternativi alla TDT, per avere
abbonamenti, mini-abbonamenti, ed i biglietti delle trasferte,
quando si risiede nella città/prov/regione della squadra che si
tifa, NON ESISTONO. La possibilità di fare TDT raccontando che
non sono TDT, seppur molto in voga, non è qui contemplata. Non
raccontiamoci palle tra di noi.
E’ vero. STRUMENTI ALTERNATIVI NON ESISTONO E NON
ESISTERANNO MAI PIU’.
E non esisterà mai più che acquisti il biglietto
per le partite in casa senza mostrare un documento di identità
e senza passare per la Questura on line.
Quindi, se non vogliamo raccontarci palle, diciamola
tutta:
stadio sì/stadio no.
Si può andare avanti senza ripensamenti, fino alla
morte, e infatti il mondo ultras sta morendo, o cercare di
prendere una strada migliore, anche nuova o diversa.
Una volta che tutti i gruppi potranno tornare in
trasferta (grazie ad una qualche TDT) è logico presumere
aumenteranno gli scontri, e di conseguenza anche la repressione.
Chi vivrà, vedrà.
Difatti la strada nuova, ALLA LUCE DEI MUTAMENTI
INDICATI, è quella della Away della Roma.
La repressione tornerà di nuovo e si dimostrerà
definitivamente che la TdT ha fallito.
Ognuno di noi scelga liberamente e consapevolmente.
Appunto. Alla luce di
tutto quanto precisato.
"Ciao Lorè, ci risentiamo dopo poco tempo, mi fa
piacere vedere che il sito non muore mai nonostante i
facebook, i twitter, etc... qui c'è ancora spazio per
confrontarsi e scambiarsi punti di vista.
Io volevo rispondere al ragazzo che ha difeso
Osvaldo (credo si chiamasse Davide). Fermo restando che
tutte le opinioni sono legittime e le rispetto, io penso che
Osvaldo sia proprio il classico giocatore che una curva con
mentalità, valori e attaccamento alla maglia dovrebbe
mandare a fanculo all'istante. Osvaldo è da nemmeno due anni
interi alla Roma e:
_ ha dato un destro in faccia a un compagno dopo
che non gli ha passato la palla
_ si è fatto espellere almeno due volte contro
l'Atalanta (in campionato e in coppa), oltre a prendere
altri mille gialli e rossi idioti (tipo quello a Palermo che
gli ha fatto saltare il derby di ritorno), fregandosene
della squadra e lasciandola in difficoltà più volte
_ è stato messo fuori squadra da Zeman per
comportamenti poco professionali e irrispettosi
_ a Genova ha voluto tirare un rigore
sostituendosi a Totti (non so se rendo) perchè voleva fare
vedere una maglietta con la frase di una canzone argentina
(che ha puntualmente riproposto domenica scorsa col Siena),
che dice "le ragazze più fighe chiedono il rock n'roll"...
Ora, anche io impazzisco come tutti per i
giocatori genio e sregolatezza, ma puoi permetterti queste
cose se sei George Best, Eric Cantona, gente che poteva
arrivare ubriaca al campo alle cinque di mattina e poi
deciderti le finali di Champions con due passaggi e mezzo
tiro. Ma questo chi è? Per carità, un ottimo giocatore, ma
comunque niente di eccezionale (15 gol in una stagione per
un attaccante sono la normalità, voglio dire, sono gli
stessi di Lamela, di gente come Matri, GIlardino, etc... non
sono 30 come Cavani, sono 15. Alternati a mille partite
saltate per squalifiche, multe, cazzi vari...ma questo è uno
che gli frega della Roma? Uno che pensa a segnare per tirare
fuori una maglietta sulla fregna che sente il rocknroll? Uno
che ha fatto il primo gol con la Roma appoggiando a porta
vuota un pallone a due all'ora su assist di Borriello e già
faceva l'orecchio pe facce rode er culo? Ma andasse dove je
pare...se lui è un fenomeno Destro, co 7-8 anni di meno, ha
fatto tutti i gol pesanti che c'hanno portato in finale di
coppa Italia, e non me pare che pia a destri la gente, tira
fori le magliette e provoca i tifosi. Questo è il classico
tipo che fa er galletto, poi appena c'è da menà è il
primo che pia du destri, infatti nelle partite importanti
sparisce. Non è personalità fare a capoccella, fasse butta
fori, insulta compagni e avversari...personalità è il Bayern
Monaco che a Barcellona te comanda la partita, il Borussia
che com tutti ventenni all'andata fa quattro gol al Real e
non je fa tocca la palla, no sta squadra de pupazzi senza
palle, di cui Osvaldo, come dovrebbe esse chiaro a tutti, è
il primo della lista. Tutti sti presunti fenomeni, Vucinic,
Mancini, Mexes, Chivu, andati via da Roma hanno vinto
qualcosa solo perchè giocano con campioni veri, tipo Vucinic
con Marchisio, Pirlo, Vidal, Buffon, etc...sennò col cazzo
che vinceva lo scudetto.
Un saluto Alessandro"
Su Civitavecchia:
"Ciao LZ,volevo solo
fare un osservazione sui ragazzi diffidati a civitavecchia
nella trasferta di torino,forse e anche vero che
bisognerebbe fare piu attenzione nel regalare eventuali
diffide ,ma e mai possibile che se fossi stato un normale
cittadino avrei ricevuto solo una multa (per nn aver pagato
il treno)mentre visto che sono un tifoso e secondo loro reco
un danno(intralcio chiamatelo come volete voi) al
trasporto DEVO ESSERE DIFFIDATO PER UN ANNO?forse qst deriva
dal fatto che nelle varie riunioni dell osservatorio
partecipano anche i sign. delle ferrovie e delle autostrade
ecc..?e poi secondo te si puo essere diffidati a piu di
500km dal luogo della partita?non si poteva essere solo
multati e fatti scendere dal treno?... altro punto che tra
qualche gg riguardera tutti e quello dei bigl per il
derby..speriamo che la roma abbia fatto valere nelle varie
riunioni fatte i diritti per chi ce sempre(in parole
povere prelazione...)ciao LZ DIFFIDATI CON NOI!!!"
E' esattamente
come dici tu. Per questo bisogna stare più attenti.
*
Una risposta a Tempi Duri:
"Scrivo due righe per rispondere a Tempi Duri... io sono uno dei ragazzi presenti a Genova o a Udine, nonchè presente a Bologna, a Palermo e dove siamo riusciti a rimediare un regolare biglietto rischiando di non regalare nulla strada facendo. Nei nostri viaggi non c'era propria nessuna voglia di dimostrare o di apparire, ma solo quella di cercare di sfruttare le varie falle del sistema. In tanti di questi viaggi, abbiamo trovato porte sbarrate, in altri telecamere pronte e riprenderci, anche se molte volte sanno già dove parare. Per tanti di noi non hanno bisogno di alcuna away per sapere i nomi, esattamente come per voi. Quando parli di Napoli e Catania parli di trasferte calde, dove l'attenzione nel non far capitare biglietti in mani sbagliate è altissima. Posso garantirti che qualcuno c'ha provato a farlo non riuscendoci e sprecando gionate di lavoro in giro per tabaccai sbadati o su siti internet, troppo spesso attenti. Sulla questione striscioni non vedo come si può esser colpiti dalle tifoserie che dici tu, per ragioni intuibili. Questi sono quelli che possono insegnarci qualcosa? Non credo...
Sui 30 di Torino non tutti abiurano l'away come dici...
Questione volantini e striscioni, sui volantini affissi c'era solo scritto cosa ci portava a sottoscrivere l'away dopo tre anni di resistenza dura e pura, dopo 3 anni di coreografie non autorizzate, dopo 3 anni di migliaia di ragazzi multati anche solo per aver fatto entrare un cartoncino. E' la vita del tifoso del 2013 purtroppo, la stessa vita che ancora ci fa entrare uno striscione in maniera anonima, che serve a ricordare a tutti da monito, che chi in questi 3 anni ha resistito attivamente e non a parole, non dimentica che la battaglia non è ancora finita, nel rispetto di chi, forse anche volendo o non volendo non potrà mai più entrare in uno stadio. La libertà ce la siamo conquistata, se ancora siamo qui a parlare di queste cose e non ad immaginarle come un vago ricordo.
Un ragazzo della Curva Sud".
Un'altra risposta a Tempi Duri:
Per tempi duri.
Ero tentato nel rispondere alla e-mail precedente, poi
mi sono detto ma perché rispondere quando la situazione
è così chiara e ben delucidata da Lorenzo. Ma in
quest'ultima mi sento chiamato direttamente in causa
perché si fa riferimento ad un avvenimento ben preciso
in quel Juve Roma. Per esser chiaro ed a scanso di
equivoci fui quello che fece breccia nelle file nemiche
a colpi di badile e che richiuse la ritirata non dopo
aver atteso che l'ultimo di noi si rialzasse. Non so chi
tra questi sei colui che scrive perché la maggior parte
di essi ora non può farlo, e se per questo neanch'io...
Fatte le dovute presentazioni vengo al nocciolo della
questione e che non me ne voglia qualcuno per ciò che
dirò.
Non sono qui per scrivere le solite lagne di un vecchio
attempato che molto probabilmente non rivedrà mai più lo
stadio, perché ti assicuro che l'art.9 a me lo
applicheranno a vita...d'altronde non posso biasimarli!
Ma ti rispondo non solo perché condivido pienamente il
fatto che l'away debba essere fatta, ma anche per
chiarire alcuni punti di vista.
Il perché è semplice ed è un dato di fatto. La battaglia
( e non la guerra!)contro la tessera è stata vinta è
questo è un dato di fatto che va oltre le nostre più
rosee aspettative. Ma nel dettaglio mi ripeterei con
quanto già ampiamente detto da Lorenzo che non so con
quale pazienza risponde a chi sembra proprio di non
voler capire. Quindi bisogna incassare ed andare avanti.
Forse la scelta più giusta sarebbe stata lasciare per
sempre gli stadi già con il primo biglietto nominale e
non farvi più rientro, ma così avremmo abbandonato il
territorio che di conseguenza avremmo perso lasciando
che si compiva l'opera del palazzo di tramutare gli
stadi in una sorta di cinema o giù di lì. Ci siamo
svegliati tardi, dovevamo ribellarci prima, quando le
avvisaglie di ciò che stavano preparando si intuivano.
La tessera è stato solo l'ultimo atto. Ma ti dirò di
più; non tutti i mali non vengono per nuocere (vista
l'attuale situazione della parte bassa della sud). Forse
eravamo più frammentati prima, con i gruppi che la
stessa repressione voleva espellere come un male
assoluto.
Forse, come i più attenti e conoscitori sanno, è ciò che
avviene ciclicamente in curva. Si sta evolvendo un
qualcosa di nuovo. D'altronde ne abbiamo viste di tutte
e di più. Dalla maestosità delle coreografie del
commando a quelle degli ASRU, ad oggi tutt'ora
irripetibili.
Il tifo con l'impianto di amplificazione o i megafoni è
ovvio che riusciva meglio ma...per fare tutto questo
dobbiamo per forza relazionarci con chi vuole eliminarci
e dunque credo che questo sentimento spontaneo di non
farlo e del tutto comprensibile.
Sopratutto per chi è profondo conoscitore della curva e
militante attivo.
Detto questo solo un cieco non sà vedere comunque
l'opera che i ragazzi, malgrado la repressione e le
mille difficoltà di oggigiorno, compiono ogni domenica.
Tanto per renderti l'idea sai cosa significa far entrare
" imboscata " una coreografia?...8000/9000
buste/plastica che vuoi o non vuoi fanno il loro
volume...sai che ogni volta che ne beccano uno sono 173€
di multa e alla prossima gli scatta la diffida...lo
stesso vale per gli striscioni...già, dici bene quando
affermi che son tempi duri...
Non mi sento di giudicare nessuno ne mai lo farei, ma
dico una cosa, ed i segnali che ci vengono dati fanno
capire molte più cose di chi si ostina a non capire che
oggi sono le linee di demarcazione quelle che fanno
L'ULTRAS.
Il non scendere a compromessi.
Oggi il mondo corre più velocemente e stargli dietro non
è poi così facile.
Non ha nemmeno più un senso mettere uno striscione se
questo va iscritto all'albo...
Per me non ha senso creare le differenze con chi mi si
schiera al fianco...
Poco importa se non potrò mai più mettere piede in uno
stadio, in fondo in fondo un pò me lo son cercato,
l'importante è che questi ragazzi facciano il loro
percorso...tenendo bene a mente che sono i valori quelli
che contano e non certo i "mi piace"...e credo
fermamente che questi ragazzi ne abbiano in abbondanza.
Uno di quel Juve Roma che non avevi contattato....
Lamentela sulle modalità di rilascio di biglietti
e abbonamenti:
nulla di nuovo, Roma Store Sestio Calvino 1 ora di fila 20 persone davanti a me, non sono riuscito a rinnovare. Alle ripetute richieste di perchè in 50 minuti il servente non è riuscito a soddisfare le richieste, è stato ribadito "problemi di linea"... In realtà (oltre all'ottusità della gente che continua ad andare lì senza il modulo compilato, senza la fotocopia, senza la fototessera e fa perdere un sacco di tempo) entrando ho visto 1 solo terminale e 1 solo operatore.
Listicket, AS Roma, o il tizio/a del negozio devono capire che queste cose non devono più succedere, se vuoi fare quello come lavoro quando ci sono questi periodi caldi ottimizzi le cose, non è possibile che ci sia
1 sola persona. E non è possibile che le Lottomatiche inserite nella lista quando uno si presenta lì ti dicano cose del tipo "no, non lo facciamo", "non abbiamo la carta", "lo facciamo solo la mattina". Ci volete clienti? Trattateci da clienti! Basta!
Carcere per i teppisti!
Tabellino di Pisa/Catania del 1978/79.
ciao
Lorenzo,
ti scrivo di nuovo e, te lo giuro, non pensavo che lo avrei
fatto così a breve. Giusto due righe o qualcosa di più,
scritte di getto dopo la partita di ieri.
Premessa. Ieri non ero allo stadio. Altra premessa.
Quest'anno, per cause lavorative, maledetto lavoro salariato,
sono andato in Sud pochissime volte, quando ho potuto. Poco.
Troppo poco. Ma la Tua FORZA è la Nostra FEDE. E io, come
molti altri, assenti per cause aliene alla loro volontà l'
A.S. ROMA 1927 ce l'abbiamo incisa dentro ar core. "Perchè la
Roma è 'na fede che te scoppia dentro e chi 'n ce l'ha non
potrà mai capirlo". Volevo andare in trasferta, a Milano in
Coppa e a Firenze Sabato, avevo i giorni liberi. Ma, Lorenzo,
come non mi sono tesserato, e non lo farò mai, come se posso
manco la tessera der Cotral me faccio, io non mi faccio
fotografare dai playmobil in divisa servi dello stato. La
disoccupazione gli ha dato un bel mestiere. E io, come i tanti
non tesserati, come i tanti non fotografati (e con questa
premessa non voglio fare un'accusa a chi si è sacrificato per
seguire il suo cuore quando la Maglia gioca fuori la
Capitale), la soddisfazione alle guardie di avere la mia foto
sulla scrivania nun je la do (per altro, come ho già specificato, la
foto sulla Home o sulla Away non va in Questura ma nel database
della Roma: quando si andava in trasferta qualche anno fa la copia del documento andava in Questura
n.d.L.). Curva Sud senza
compromessi, recitava il bellissimo striscione del Derby.
Ultima premessa. Ieri ho visto la partita in streaming su Al
Jazeera e, quindi, la roboante Sud l'ho sentita forte. Come
cantavamo Lorè, da pelle d'oca e, io, sul divano di casa, mi
sgolavo con i miei fratelli.
Fine delle premesse.
E come ho sentito i cori, da brividi d'amore, ho sentito anche
gli impietosi fischi ad un giocatore, PABLO DANIEL OSVALDO,
che con la Nostra Storica Maglia ieri, lottando e sudando, ha
chiesto scusa e con tre gol da genio e folle, con tre gol che
mi hanno commosso, ci ha regalato tre punti. Si ha sbagliato
senza stare a dire quando e come, ma chi non sbaglia? Esistono
le persone senza qualità non quelle senza difetti. E lui, di
qualità ne ha da vendere. Come è vero che la Roma NON SI
DISCUTE SI AMA è anche vero che chi indossa quella casacca
DEVE ESSERE AMATO. Come hanno fischiato (non c'ero neanche a
Roma-Pescara e io non avrei fischiato neanche lì -come non
fischiai Antonioli a Roma-Perugia in Tribuna Tevere oramai
dodici anni fa, come non cantai mai "chitesencula Cassano
chittesencula", come non attaccai mai l'Immenso Capitano
quando fino 6-7 anni fa collezionave espulsioni inutili- ) la
squadra Domenica scorsa solo dopo averla incitata per 90
minuti, così, a mio avviso, il Nostro attaccante andava difeso
durante la partita, magari non lo applaudivi, ma fischiare
durante la partita è poco onorevole. A mio avviso. Perchè,
scusa lo sfogo Lorè e scusate lo sfogo anche voi che leggete
asromaultras.org, se 'sta benedetta partita del 26 ce la
risolve 'na zampata d' Osvardo alzi la mano chi non si porta a
casa la Coppa. Lo so, parlo presto io. Ma mi piace sapermi
tifoso ottimista, perchè l'Amore è ottimista. E ciò me lo
insegnò la Sud in Roma-Slavia Praga. Ero un bambino ma, la mia
prima partita da Romanista me la ricordo bene. Al gol del
Principe "e poi c'è chi dice che non esistono le favole" e poi
"e anche Moriero si toglie la maglia". E, ancora me lo insegnò
la Sud, in una fantastica Domenica di Primavera a Verona, lì a
leggere "CHI TIFA ROMA NON PERDE MAI". Poi, e qui chiudo, se
lo difendo oltre per le motivazione qui sopra scritte è
perchè, io, per i giocatori alla Menez, alla Cassano, alla
Vucinic, principe di Niksic, ho un debole. Alti e bassi,
sudore e pascoli in mezzo ai campi, mezze rovesciate e
passaggi sbagliati, gol impossibili e rigori tirati che manco
all'oratorio facevo de peggio, però concedetemelo è questo che
mi fa battere forte il cuore. Perchè certi giocatori (parola
riduttiva) certe Persone "vanno Contente sull'orlo della
Normalità, come Stelle cadenti, nel mare della Tranquillità".
Magari la prossima volta io mi sgolerei a cantare Laziale
bagarino fuori dal raccordo anulare.
Scusate ancora lo sfogo.
Un abbraccio.
26/05/2013 Laziale fuori dal Gra.
Curva Sud Roma fino alla Vittoria.
La Roma non si discute, si Ama.
Davide 25 anni Curva Sud Roma
Sono
d'accordo sul non fischiare, ma a volte transita per la nostra
Roma chi i fischi se li chiama proprio. Il
romanista è passionale e vorrebbe che il giocatore "sentisse"
la maglia. Evidentemente non sono stati
perdonati ad Osvaldo alcuni suoi atteggiamenti, stigmatizzati anche da Andreazzoli, che lo
hanno allontanato dal modo di sentire dei tifosi
giallorossi, e questo a prescindere da quanti gol faccia.
Del resto bisogna essere davvero deficienti ad intavolare
un duello a suon di manina sulle orecchie dopo il gol segnato, come a dire "ora che ho segnato
esulti eh?". Esulto sì, ma posso anche dirti "testa di cazzo" lo
stesso, potrebbe obiettare il tifoso!
*
Detto questo, sono
rimasto indietro con Tempi Duri, addirittura per due mail
mandate. Dopo aver precisato a Tempi Duri
e a chi mi scrive che non faccio mai
distinzione di e-mail a secondo degli
argomenti che trattano, ma che tra
famiglia, lavoro ed impegni collaterali
sono un po' impegnato e la sera a volte proprio non ce la
faccio ad affrontare determinate
tematiche, ecco qui le due e-mail, iniziando dalla prima, che è una risposta alla
domanda da me rivolta "Vai allo stadio? Appurato che non c'è più
alcun altro
margine di
miglioramento,
quale soluzione proponi?"
Domandare è lecito,
rispondere è cortesia.....................
Soluzioni, proposte, propositività.....di questo si parla.
Discorso interessante che merita rilievo e riflessione.
Certo che ci conosciamo caro Lz, e non potrebbe essere
altrimenti vista l'anagrafe e i tanti amici e non difesi
giuridicamente.
D'altronde in questi interventi abbiamo segnato un tratto di
vita vissuta e non volevamo, e non vogliamo ancora peraltro,
ergersi a paladini della verità assoluta.
Il nostro voleva essere un monito, un palese e chiaro grido di
dolore, un costante e coriaceo rifiuto dello status che impone
al tifoso di essere una "categoria".
Apprezziamo gli sforzi della generazione di una volta che,
come te, cerca ancora di muoversi all'interno di queste
cattedrali di cemento che si svuotano prima di valori e poi di
persone e apprezziamo le cosiddette "nuove leve" che rischiano
e pagano in proprio ma.....
.....chi si pone all'antitesi dello stato non può scendere a
patti con esso.
Ci spieghiamo.
Allo stadio ci andiamo.
Tornelli che girano grazie a qualche amico di vecchia data,
biglietti di tribuna rimediati grazie ad anni di conoscenze e
amicizie, qualche biglietto fatto e la consapevolezza che non
combattiamo le informative e i dati cosiddetti ostativi per
entrare all'interno dello stadio stesso.
Di noi sanno tutto, conoscono nomi, storie, fedine penali,
volti e passato.
A nessuno di noi interesserebbe nascondere identità e
trascorsi, la battaglia è stata ed è una battaglia di
sentimento e puntiglio.
Tre anni di No alla Tessera per ricevere all'ultimo Derby uno
striscione eloquente che ci viene rivolto dai Laziali e al
quale noi, vecchia e intramontabile ciurma di romantici,
sentiamo di contrapporci.
Primo perché dai Laziali non si accettano ne morali di vita ne
insegnamenti, secondo perché c'è anche
chi la pensa diversamente.
E lo striscione degli interisti a Milano ?
A Torino il primo passo.
Ai giovani diremmo.....se fate la tessera "Away" che senso ha
non fare poi il biglietto del treno rischiando la diffida e i
problemi ad essa legati?
Volete rivoluzionare le cose?
L'unico modo è rimanere noi stessi.
Che senso ha andare a Udine e non presenziare a Napoli e
Catania?
Che senso ha farsi fermare al casello di Genova quando facendo
l'Aurelia si arrivava almeno sotto lo stadio?
Voler "dimostrare" non significa rivoluzionare le cose.
Tutti questi nuovi capi tifosi hanno un account su Fb, leggete
ciò che scrivono, cercate il futuro nelle loro
parole...bhe.......non lo troverete....
"....Abbiamo fatto, abbiamo detto, semo i mejo....."
Poi pubblicano le foto dei scontri e gli insulti in codice che
tutti capiscono......
Una manna dal cielo per chi vuole eliminarci.
Ma davvero credete che chi di dovere non sa cosa significa
1.3.1.2 ?
Ve lo sbatteranno in faccia alla prima occasione utile.....per
loro!
Inutile, almeno per noi aggiungere altro.
Chi ha trasformato i valori in apparenza travestita da
mentalità sa bene che a Torino, quel giorno meraviglioso al
"Delle Alpi" , con i juventini in assetto da guerriglia,trenta
bravi ragazzi segnarono una via tracciando un percorso.
Ci è venuto facile ricontattarli per capire come la
pensavano....
Tre di loro non ci sono più....
Sei stanno in vacanza "forzata"....
Tutti gli altri abiurano voucher, privilege e Away.
Questo perché la libertà non si baratta.
Si pretende a rischio di perderla.
Condividendo
quanto da te scritto sul treno di torino (su cui comunque hanno
trovato posto ragazzi molto giovani e senza una
lira, come anche noi siamo stati, sia pur in epoca diversa)
e tralasciando commenti su Genova e Udine
perché si tratta di dinamiche di curva, sono invece
sorpreso che ci si possa offendere per uno striscione dei
laziali e dei loro gemellati. Personalmente non mi ha
particolarmente colpito, anche
perché di striscioni contro i laziali ce ne hanno fatti a centinaia e rientra nelle logiche di derby.
Se
poi parla di quel famoso juve – roma, potrei facilmente
rispondere che tra quei trenta della roma c’è chi si è fatto la
away e stava a torino ed anche chi se la farà tra pochi giorni…
L’ho
detto sempre: se tra gli juventini (che peraltro come storie di
vita hanno vicende molto simili a tanti amici comuni, visto che
di gruppi "ristretti" quali quelli tu ti
riferisci molti sono morti,
altri stanno in galera e via dicendo) c’è chi abiura Tdt, Home, Away e via
dicendo e non entra più allo stadio con il biglietto nominale,
tanto di cappello.
Anche se la guerra l’ha vinta lo Stato, eliminandoti esattamente
come voleva Maroni.
Io
la vedo diversamente: per lezione di coerenza, già con il
biglietto nominativo non si doveva più entrare in casa o in
trasferta.
Siamo d’accordo su questo?
Chi ha fatto anche un solo biglietto nominativo, all'epoca, è
sceso a patti con lo Stato per entrare allo stadio o no? Se
non gli davi il documento il biglietto non te
lo davano e tutt'oggi non te lo danno,
mentre prima sì. Possiamo condensare il tutto in un "vabbé, te
do' er documento, damme er bijetto?".
Nel
momento in cui lo Stato ha messo in opera il sistema Tdt, vale a
dire il piano – scritto nei lavori parlamentari – per eliminarti
dagli stadi, si è resistito portando a casa tutti i risultati
ottenibili, facendoli arretrare e non di poco.
Quando
la Roma ha varato la Home, l’ha fatto CONTRO il parere
del Ministero dell'Interno
e solo dopo questi hanno dovuto correre ai ripari per modificare
la loro idea iniziale di tdt, facendo una apposita
determinazione nei primi mesi del 2012.
E
allora, avendo il polso del problema, mi sono reso conto di due
cose:
a)
la situazione giuridica
non era più modificabile. Anzi l’ONMS, che pure aveva fatto due
comunicati contro l’art. 9, non aveva alcun interesse a una
reale modifica perché gli ultras non andavano più in trasferta e
il problema violenza era risolto;
b)
se la situazione è di stallo, dopo aver di fatto
svuotato la Tdt di tutti i contenuti che erano concretamente
svuotabili, non ha più alcun senso continuare a entrare in casa
con biglietto nominativo e controllato e non andare in
trasferta. Lo aveva all’inizio, perché inizialmente non c’era il
sistema questura on line e quindi si poteva ancora andare allo
stadio senza il controllo di questura.
L’ovvia conseguenza logica, che già due anni fa
avevo evidenziato sul mio sito, ma che nessuno aveva
considerato, l’ENORME problema a livello morale era sul
concetto di stadio sì/stadio no.
Nel momento in cui si decide, anche una sola volta,
di sottomettersi all’art. 9 (per non dire, ancor prima, al
biglietto nominale), non ha più senso fare diversamente, almeno
io la vedo così.
Ogni pezzetto di libertà ce lo siamo ri-guadagnato
passo per passo, con grandi sacrifici.
L’unica cosa che non siamo riusciti a fare è la
modifica dell’art. 9 che siamo però
riusciti ad ammorbidire
nell’interpretazione, anche perché se il Parlamento non lo
cambia (ho provato anche quella strada), non lo può cambiare
nessuno.
Quindi si ritorna al discorso di sempre, non potendoci
essere le mezze misure, neanche per le partite in casa, a meno
che non si entri sempre con il sotterfugio.
Se così è – l’ho sempre scritto nella massima chiarezza – alzo
le mani.
Non c’è stato alcun baratto perché il baratto,
allora, c’è anche per i biglietti di casa: “tu mi fai
controllare i tuoi dati sul mio bel terminale e io ti faccio
entrare”.
Stadio sì/stadio no, questo l’amletico dubbio.
Io, dopo tre anni di lotta e risultati – magari
piccoli – ottenuti e in una situazione NON PIU’ MIGLIORABILE ho
scelto stadio sì, perché Maroni voleva che per me lo stadio
fosse “no”.
E, in una prospettiva più ampia, se lo Stato mi vuole
fuori, io resto dentro, ma solo nel momento in cui riesco ad
ottenere tutto l’ottenibile, perché – per come la vedo io – si
deve guardare all’obiettivo finale della guerra, che – per noi –
era quello di rimanere negli stadi, per loro di farci fuori.
*
La seconda
mail, invece, giunge
qualche ora prima di Roma/Siena:
"Ti sembrerà
strano ma oggi che è domenica qualcuno varcherà quei cancelli
come già sai......dici stadio si stadio no, ma perchè avete
propinato insistentemente questa cazzo di AWAY facendola
passare per un colpo di genio diverso dalla T.d.T , quando ci
sono comunicati stessi della As Roma che spiegano tutto il
contrario ossia la totale uguaglianza tra le due CARD ?
Vogliamo parlare di una curva che affigge locandine fuori lo
stadio pubblicizzando la suddetta tessera incitando la
tifoseria a sottoscriverla ? Cosa fa la curva sud pubblicizza
un iniziativa della società ? Forse ho la memoria corta
potresti aiutarmi a ricordare un
precedente simile ?
" La battaglia non finisce se l' art. 9 non sparisce " Puoi
darmi caro Lz un significato a questo striscione apparso a
Roma-Pescara ? Lo hanno fatto quelli che non hanno
sottoscritto l' AWAY ? Lo hanno fatto chi è possessore dell'
AWAY tanto per scrivere un qualcosa che confondesse le idee e
strappasse un applauso a questa generazione di nuovi ultras
presenti in curva ? Ti prego, ma senza ironia credimi, vorrei
sapere la tua !
Ti pregherei di pubblicare la mia mail credo che sia corretto
e onesto.
Un caro saluto
Tempi Duri Roma"
Ormai credo di
aver puntualizzato
tutto, però qualche aspetto - evidentemente - merita ancora
qualche approfondimento.
L'uguaglianza tra le
due card è riferita
al controllo dei requisiti ostativi,
che valgono anche sul singolo
biglietto. La "totale
uguaglianza", quindi, è una
evidente semplificazione ed ho
fatto una apposita tabella per
chiarire cosa è uguale e cosa
no. Lo
ribadisco: se la Away è un pezzo di
plastica svuotato dei contenuti che ha la Privilege, e
se ciò che rimane è l'art. 9 (nella sua
versione edulcorata post-lotta) che anche
insiste sul singolo biglietto
o sulla Home,
allora nessuno credo possa
smentirmi se dico che quando
acquisti un
biglietto per andare allo
stadio e mostri la tua patente di guida - un pezzo di plastica
con la tua foto sopra - compi la stessa operazione che fai
quando mostri la Away e ti danno un biglietto per la partita
in trasferta. Anche la patente è priva di contenuti, anzi - a
dirla tutta - la foto apposta su di essa sta in Prefettura,
come quella sulla carta di identità sta al Comune e quella sul
Passaporto sta in Questura. Quella sulla Away sta presso la
A.S. Roma S.p.A.. Fare il biglietto e non cedere alla TdT o ad
altre soluzioni - mi ripeto - aveva un senso PRIMA del sistema
Questura on line ed è per questo che l'unico concetto per me ancora
valido è stadio sì/stadio no.
Pubblicizzazione della iniziativa: se è vero che non ricordo
qualcosa di simile, è anche vero che non si è mai giunti in
una situazione simile, oltretutto estremamente complessa dal
punto di vista giuridico e, perché no, strategico.
Lo striscione a Roma/Pescara: il significato mi è sembrato
evidente per chi "bazzica" certe tematiche e credo non lo
abbiano capito solo quelli di AS Roma Libera. In fondo lo
sai bene anche tu, ma ne vuoi sottolineare la
contraddittorietà. Se proprio vogliamo spiegarlo
(dall'esterno visto che è dal 2003 che ormai non metto piede
in Sud, pur conoscendone - ovviamente - le dinamiche), è
stato fatto da chi ha aderito alla Away ma ha voluto
sottolineare che non ci si dimentica certo l'obiettivo non
centrato (anche se si è ottenuto il risultato di una sua
interpretazione più favorevole, e in privato ti ho
anche scritto qualcosa al riguardo che dovrebbe
far riflettere sul
punto...), vale a dire quello della modifica
legislativa dell'art. 9. Se vuoi, privatamente,
posso spiegarti qualcosa di più sul punto.
Se vuoi la mia opinione, le idee
sono confuse solo per
chi non si vuole informare a
fondo e per chi non ha una
visione di insieme che guardi ai reciproci obiettivi
posti dall'ex Ministro dell'Interno
Maroni e dei suoi contraddittori: per
il primo farti fuori, per gli altri restare dentro. Per il
sottoscritto, contestare la Away e continuare ad
entrare mostrando un proprio
documento di identità per comprare
un biglietto per le partite in
casa che, per essere rilasciato,
prevede la verifica in tempo reale
presso il CEN di Napoli della
sussistenza dei requisiti ostativi
di cui all'art. 9 non ha senso
logico.
Stadio sì/stadio no,
questo è il problema.
28 aprile
2013: in linea la
pagina di Roma/Siena.
"Ciao Lorenzo, ti scrivo pe runa richiesta di servizio.
Sapresti come posso rimediare un ingresso per la Sud per ROma SIena (io sono abbonato ma dovrei portare una persona). GIà una volta mi portasti fortuna mettendo l'annuncio sul tuo sito.
Grazie,Stefano 3925844425"
Un amico romanista di
vecchia data mi ha infatti scritto una lunga mail, in cui – pur
dando atto di tutte le vittorie sul discorso Tdt - sostiene che la Away segue il filone
voluto dall’Osservatorio nel 2012 e che, in buona sostanza, è
corretto farsi la Home perché altro non è che il vecchio
abbinamento, mentre la Away è pur sempre una tessera con la
quale puoi acquistare un biglietto per la trasferta.
Peraltro – si sostiene - anche la Lega Pro ha adottato nel 2012
una tessera simile, seguendo lo schemino adottato
dall’Osservatorio con la Determinazione n. 6/2012, chiave di
volta – secondo l’amico – per dimostrare che è la Roma ad aver
seguito l’Osservatorio e non il contrario.
Ne è seguito uno scambio
di e-mail private che hanno meglio contestualizzato la vicenda e
che mi hanno impiegato per diverso tempo e che cercherò di
riassumere qui.
E’ lungo ma è necessario
per l’informazione.
L’errore di fondo ,
quando si dice che è la Roma ad aver seguito l’ONMS e non il
contrario è quello di partire dal 2012 e in
effetti, se si parte dal 2012, la Away può apparire un
arretramento.
Ma perché partire dal 2012?
Vogliamo andare indietro nel tempo?
Bene, andiamoci sul
serio, visto che si sta facendo un discorso di coerenza e di
prospettive future ora che passa questo treno.
Non senza una premessa:
l’Osservatorio, nelle sue determinazioni, ha anche scritto che
Chievo/Roma è a rischio e quindi prendere per punto di
riferimento proprio ciò che scrivono gli avversari non so quanto
sia corretto, anche perché con l’Osservatorio ho avuto quattro
incontri (sempre conflittuali, come è naturale che fosse) con
MyRoma (e una volta a Pisa che è ancora visionabile on line su
You Tube) e ricordo bene quello che si è detto che non viene certo messo
nelle determinazioni.
Ed allora:
ANNO 2005
Fino al 6 giugno 2005 i
biglietti erano numerati ma non nominativi.
Dal 6 giugno 2005 i
biglietti sono divenuti nominativi e per poterli
acquistare, dovevi esibire un documento di identità.
Per andare in trasferta,
fino a un certo momento lo si poteva fare con il solo biglietto
nominativo, previa esibizione di documento.
Da un certo punto in
poi, bisognava lasciare la fotocopia del documento che
andava in questura.
Nessuno si è posto il
problema - a parte qualche timida protesta - e si è andati
tutti allegramente allo stadio.
Tutto va avanti così
felicemente sino alla morte di Raciti, anche se nel frattempo il
buon Beppe Pisanu crea l’Osservatorio il 1° dicembre 2005, con
un iniziale mero compito di monitoraggio.
http://www.camera.it/parlam/leggi/05210l.htm
Si trasformerà poi,
autonomamente, in una sorta di giudice sportivo della tifoserie
e poi un organismo che, a prescindere da profili di rischio,
inizierà a vietare tutto, nell’ottica più ampia statale della
disintegrazione del tifo organizzato e seguendo
il diktat di Maroni.
L’8 febbraio 2007 viene
introdotto il Decreto Amato, poi convertito in legge, che
inasprisce la normativa di settore e introduce, oltre
all’ulteriore aggravamento del daspo, anche l’obbligatorietà del
daspo giudiziario di cui al comma 7 dell’art. 6 L. 401/89 (su
cui pure bisognava fare un’altra guerra ma tantochissenefrega) e
i famosi artt. 8 e 9.
http://www.camera.it/parlam/leggi/07041l.htm
Tutti se ne fregano,
il sottoscritto se ne accorge ma non lancia alcun grido di
allarme in quanto – erroneamente – sembrava un progetto
irrealizzabile, così come era accaduto per l’attuazione
dell’art. 100 del codice della strada che prevede che non possa
avere la patente per cinque anni la persona condannata per
stupefacenti e prevedeva di mettere in rete il Ministero dei
Trasporti con le Questure d’Italia. Il comma 7 dell’art. 6, poi,
non era conosciuto affatto dai giudici che di fatto non lo
applicavano.
ANNO 2009
Tutto tace fino a quando
arriva Maroni (Ministro dell’Interno), che mette in pratica il 14.08.2009 il piano
diabolico di Berlusconi (presidente di club) di mettere una
carta di credito in tasca a tutti i tifosi italiani, tanto che
spedì le TdT a casa dei tifosi milanisti gratuitamente.
Maroni – in verità
indotto dai piani del precedente governo di centrosinistra -
prese come esempio proprio “Cuore rossonero” e questo lo
sappiamo tutti.
La prima tessera del tifoso aveva però caratteristiche ben
diverse da quelle di cui alle successive determinazioni.
Era nata infatti con due
scopi:
a)
eliminare i gruppi ultras (per volontà del
Ministero dell’Interno);
b)
favorire le società di calcio e le banche (per
volontà della Lega Calcio).
Nel link qui sotto
(datato 24.09.2009)
Maroni dà atto al Parlamento di due circostanze importanti:
a)
a pagina 47 esprime la sua precisa volontà di destrutturare i gruppi
organizzati;
b)
nelle pagine precedenti, quando risponde alle
interpellanze, dà
atto che l’art. 9 è sbagliato ma che lo hanno interpretato,
venendo incontro a quanto sostenuto dagli avvocati degli
ultras, in modo assai più morbido rispetto alla norma,
sostenendo che ciò – per lui - basterebbe a far cessare
qualsiasi protesta contro la tdt.
www.asromaultras.org/1a-20090924-CG0487BOZZA.pdf
Naturalmente non era
esattamente così, anche se lo diceva un Ministro dell'Interno,
nel senso che quello a cui noi tendevamo era la vera e propria
modifica della norma, comunque grandemente ammorbidita
per interpretazione.
E comunque, anche nella interpretazione, pur se molto
migliorativa, c’era ancora qualche imperfezione che ho
abbondantemente spiegato negli anni.
Domanda: è questo un primo arretramento dello Stato, sì o no?
Possiamo dire che è un
1-0, o forse anche un bel 2-0, visto che questa interpretazione
andava esattamente nel senso opposto rispetto a quello
voluto a pagina 47 da Maroni?
Ora, ciò posto, e siamo
ben prima del 2012, possiamo dire che già nel 2009 l’obiettivo
dello Stato era disarticolarti e distruggerti, anche tramite la
Tdt.
Se questo era l’obiettivo dello Stato, l’obiettivo opposto
non poteva che essere quello di rimanerci.
Tuttavia quanto letto qui
sopra si riferisce a un periodo in cui la lotta era già
abbondantemente iniziata.
Si era già posto in un famoso incontro nazionale tenutosi a Roma
a Tor di Quinto il famoso dilemma.
a)
ci tesseriamo subito, evenienza da subito
esclusa dalla maggior parte delle realtà;
b)
non ci tesseriamo.
All’epoca, infatti,
non esisteva ancora il sistema Questura on line quindi si
potevano acquistare i biglietti senza alcun controllo
sull’art. 9 e quindi la decisione fu sofferta ma logica:
niente tessera perché c’era il discorso dell’art. 9, che invece
non c’era sui biglietti e in più c’erano i discorsi
paraeconomici che la Lega Calcio ha pensato di sfruttare
inserendoci carte di credito attivabili o meno e orpelli vari.
Inizia la lotta, mentre
alcune tifoserie accettano sin da subito la simpatica novità:
-
i milanisti
non hanno potuto evitarlo visto che gliele hanno spedite a casa
e non le hanno certo disdette;
-
gli interisti
sono venuti alle riunioni antitessera e poi si sono tesserati
dicendo che il loro problema era solo l’art. 9 (come anche io
principalmente pensavo);
-
i veronesi
non si sono posti grossi problemi, ma tutto sommato avevano la
Lega Nord dalla loro con Tosi (ex BGB);
-
gli juventini
l’hanno accettata nella massima parte a livello di gruppi ultras
e comunque hanno una tifoseria talmente variegata nelle varie
ragioni che fanno una situazione a parte.
La lotta parte,
genericamente, contro la
Tdt per i motivi sopra elencati e, grazie a una massiccia
campagna di informazione, i sondaggi popolari, inizialmente
schiaccianti pro-tessera, vengono sovvertiti.
Poiché
la nostra Repubblica vive di sondaggi, possiamo dire
che è un bel risultato e una sconfitta per lo Stato, visto che
i giornalisti hanno fatto a gara per criticare l’Osservatorio?
ANNO 2010
Nel corso del 2010
emergono le lacune della tessera (vedi aggiornamenti vecchi del
mio sito) e, paradossalmente anche grazie ai tesserati-ultras,
si dimostra con dati alla mano che la Tdt non serve a nulla
sotto il profilo della prevenzione della violenza.
Ancora si avanti a
divieti dell’ONMS e del CASMS, nel frattempo istituito, che
praticamente indicano tutti gli incontri in trasferta a
rischio.
Si comunica che dal 2011/12 sarà obbligatoria per le trasferte e
si organizzano esperimenti come quella della Sensi per
Siena/Roma con i pullman di Stato.
L’Osservatorio fa molti
comunicati in cui dice che la violenza è in calo, crediamo
anche a quelli o li analizziamo criticamente come abbiamo
sempre fatto su questo sito?
ANNO 2011
Nel frattempo, accade
l’imponderabile: vien fatto quello che pensavo non sarebbe
mai stato messo in pratica.
Viene creato, in sordina, il sistema “Questura on line”, prima
solo a Roma, poi
via via in tutta Italia.
Fortunatamente (vista la problematica sull’art. 9) a rilento,
vista la complessità dei controlli.
Già in data 16 aprile
2011, e lo si può controllare sugli aggiornamenti
del mio sito, avevo evidenziato una circostanza fondamentale
a livello ideologico: l’introduzione del sistema “Questura
on line”, avvenuto nel febbraio 2011, di fatto faceva sì che
qualsiasi persona acquistasse un biglietto di ingresso per lo
stadio venisse automaticamente controllato dalla questura che
dava l’OK o il KO al rivenditore di biglietti in tempo reale, in
base all’art. 9 della legge Amato.
Questo scrivevo il 16 aprile 2011 (sempre
nell’ottica dell’obiettivo finale della guerra):
“Il primo anno è servito
per far capire che la tessera del tifoso è una cagata e per
cercare di far cambiare qualcosa. L'obiettivo è stato
pienamente raggiunto: tutti hanno capito che è una cagata e la
pazzesca repressione ha fatto indispettire tutti. Nessuno
crede alla tessera del tifoso.
La seconda fase
consisterà nel dare la prova del nove che tutte le panzane che
ci vengono propinate in ordine alla tessera del tifoso sono,
per l'appunto, panzane. Il colpo di grazia, però, lo decide
chi ha la pistola in mano. E la pistola in mano ce l'hanno i
tifosi che non hanno sottoscritto la tessera e che in
qualunque momento possono decidere di farsela.
L'unica città in cui
la tessera del tifoso in effetti ha funzionato è Napoli, che
ha una tifoseria (anche) di tesserati che seguono la squadra
in trasferta e questo ha comportato la sostituzione del
pubblico napoletano da trasferta.
Fino a quando, ovviamente,
i tifosi contrari alla tessera non decideranno di
riappropriarsi dei loro diritti, cui hanno consapevolmente e
per il momento rinunciato in favore di una ovvia, giusta e
doverosa battaglia ideologica di libertà.
Parlando oggi con un amico,
la "messa in opera" della black list, con conseguente
connessione telematica immediata con la Questura che autorizza
persino il rilascio di un singolo biglietto, svuota lo stesso
concetto di tessera del tifoso. La prima critica, infatti, era
quella per la quale era necessario chiedere il permesso alla
Questura per poter richiedere la tessera.
Ora questo implicito
permesso lo si chiede nel momento in cui si acquista il
biglietto, visto che il sistema di rilascio del titolo
interroga il sistema centrale del Ministero dell'Interno.
Ne consegue che la
scelta, come detto qualche giorno, fa, è solo tra andare ancora allo
stadio/non andare più allo stadio, neanche in casa,
visto che anche acquistando i biglietti per le partite in
casa, in buona sostanza, si sottoscrive una piccola tessera
del tifoso, da febbraio 2011
in poi, data in cui è
entrata in vigore la black list”.
Se si decide di rimanere
nello stadio - e alla fine fine il rimanere dentro per
lorsignori è una sconfitta - c'è solo da decidere quando e per me il
quando lo si vede dall'ambiente: quando ti accorgi che stai
per essere sostituito - se vuoi ancora giocare - ti rimetti in
campo e non ti fai sostituire.
E qualunque
limitazione dovessero poi mettere, ci consentirà di dir loro
quello che di loro pensiamo: bugiardi”.
Lo pensavo all’epoca, lo
penso tuttora.
Nel frattempo, il 21.06.2011,
l’Osservatorio non ha più bisogno (salvo che per la serie D e
oltre) di giudicare a rischio o non a rischio le partite: si
rende parte attiva di un protocollo con cui le leghe calcio e
l’ONMS si mettono d’accordo per non vendere biglietti a non
tesserati della regione da cui origina la trasferta.
Siamo fottuti e nessuno può più andare in
trasferta, se non con atti ammirevoli di ribellione che però, in
una prospettiva più ampia,
non hanno futuro.
Nel frattempo alla fine del campionato
2010/11 la “nuova” Roma – al contrario della
vicepresidente di Lega Serie A Sensi “eh, ma lo dice
l’Osservatorio” - cerca di capire dalla tifoseria le ragioni del
dissenso e si informa giuridicamente sulla questione, per capire
se si potesse dare uno strappo o meno.
A quel punto la Roma, nel Settembre 2011
vara il carnet di biglietti e l’ONMS si infuria:
il 01.09.2011
(det. 30/2011), l’ONMS boccia l’iniziativa della Roma (ancor
prima con la det. 25/2011 aveva detto che era per lo meno
prematura) in modo inequivocabile e solo il 1° febbraio 2012
è costretto a seguire la Roma e a parlare di voucher elettronico
(guarda caso come la futura Away) e solo il 30.05.2012
(det. 26/2012) concede alle altre società di fare una sorta di
“home”, al massimo per dieci partite.
La Roma se ne frega e lo mantiene per tutte e 19.
Possiamo dire che è un
3-0 in trasferta? Pure un 4-0?
Eppure la “Home” viene
rilasciata, già dal settembre 2011, secondo i criteri che
POI darà l’Osservatorio con la determinazione n. 5/2012,
come si vede dalla stessa determinazione n. 6/2012:
“Il rilascio delle fidelity
card– compreso il voucher elettronico di cui alla
Determinazione 5 dell’Osservatorio, in data 1° febbraio
2012 - deve
avvenire in tempo reale e, comunque, in caso di impedimenti
tecnici, senza ritardo.
Le società sportive,
attraverso le società di intermediazione, sono invitate ad
adottare uno schema tecnico simile a quello di seguito
indicato (a mero titolo esemplificativo)”.
Ed allora la Roma aveva già adottato, sin
dal settembre 2011, lo schema poi indicato dall’ONMS,
tanto che la Roma non ha dovuto apportare alla Home alcuna
modifica: quella che abbiamo nel 2012/13 è la stessa che
avevamo nel 2011/12.
Se è come un vecchio abbonamento (anche se, in verità, in più ha
la foto), torniamo al discorso che si faceva all’Osservatorio
anche tramite questo sito: chi ha
l’abbonamento è già “fidelizzato” e deve potere andare in
trasferta, ma vennero fatte orecchie da mercante per evidenti
ragioni politiche, perché l’ONMS risponde al Ministro e il
Ministro era Maroni, che non poteva subire sconfitte politiche.
Quindi, se è vero che la
Away ricalca lo schema indicato nella “fidelity card” indicata
nella determinazione n. 6/12, allora va anche detto che la Roma ha spinto
l’ONMS verso tale soluzione.
L’unica differenza è che la “Home” (una fidelity card anch’essa,
del resto lo stesso abbonamento è una carta fedeltà) aveva delle
foto che dovevi portare a mano, mentre nella Away la foto te la
fanno lì per lì, ma basta vedere la foto
e la firma digitale per capire come quella foto (al contrario di
quelle che probabilmente portavamo per i vecchi abbonamenti) non
può certo finire in questura, tanto è scarsa, e difatti finisce
nel database clienti della Roma.
Nella determinazione
39/2011 (19 ottobre 2011)
l’Osservatorio chiede per la seconda volta un intervento del
Legislatore sull’art. 9.
Di più non più fare.
Possiamo ritenerlo un
altro passo indietro dello Stato?
* * *
* * * * *
Saltando un attimo
sulla cronologia degli eventi, visto che il mio
amico ha anche detto che il Codice Etico non rappresenta un
problema, è doveroso ricordare che il codice etico, ancorché non
rintracciabile nella sua materialità perché lo avrebbero dovuto
predisporre i club è inesistente nella Away visto che,
valendo contrattualmente ciò che si firma, non si sottoscrive
l’adesione al programma TdT e basta confrontare i moduli per
verificarlo.
Del resto per capire l’insidiosità del non meglio espresso codice etico, è sufficiente guardare la determinazione 42/2011 del 09.11.2011, in cui l’ONMS avvisa i veronesi che la Tdt gliele ritirano anche se non violano norme ma solo il codice etico, cosa che avverrà puntualmente nel dicembre 2012, dopo Inter/Verona di Coppa Italia e quindi nella totale discrezionalità della Questura, proprio per il fatto che, pur richiamandolo, non esiste un Codice Etico scritto (che, al limite, può ad oggi coincidere con il Regolamento d'uso dello Stadio) e in questo risiede la discrezionalità e l’eccezionale rischio, visto che non esiste autorità cui ricorrere.
Sul punto mi scrivi il
mio amico poi scrive:
“L'unico fatto importante
che scrivi ed è giusto e quando mi riporti che nella
sottoscrizione della privilege è specificato facente parte
del programma tdt, cosa non scritta nella AWAY. Purtroppo però da avvocato
sai che non è proprio corretto il ragionamento. Non è
decisivo ed obbligatorio scriverlo se poi in sostanza e di
fatto accetti tutto quello che prevede il programma con
aggiunta che con la AWAY fai foto con webcam e firma
digitale, non previsto con la privilege. Se poi la
numerazione segue le stesse logiche TDT sul ticket ti
scrivono abbinato a TDT Numero xxxxxxx credo che il non aver
scritto quelle due righe è chiaramente una furbata, ma in
sostanza e nei fatti e una TDT e se domani dovresti
affrontare un processo dove il PM chiede che la stessa sia
riconosciuta come TDT e l'avvocato deve dimostrare che non
lo sia, appigliarsi solo a quelle due righe non specificate
mi sembra un po’ deboluccia come teoria, visto che di prove
che dimostrano che è una TDT – fidelity card ce ne sono
moltissime e chiarissime, sempre secondo il mio modestissimo
parere”.
Beh, no! Un contratto del genere può essere solo scritto e
non per fatti concludenti!
Se io non aderisco
espressamente al programma tessera del tifoso, non mi puoi fare
quello che hanno fatto ai veronesi. E se lo fai ho un organo cui
ricorrere.
Sul codice RFID, invece,
mi scrive:
“Il
famigerato RFID sul cui conto se ne sono sentite molte,
nello specifico (ISO 14443) non era niente di così assurdo
da giustificare il non acquisto di una tessera, i problemi
le morali e le logiche intraprese per questa battaglia mi
sembrano ben diverse”.
Già, ma chi lo sapeva nel
2009? Solo dopo è stato chiarito, a seguito di una
interrogazione parlamentare dei parlamentari Perduca e
Staderini. Il sistema RFID è implementabile e all’inizio sembrò
che fosse quello utilizzato per il controllo delle merci!
Nella Away comunque non c’è e quindi il problema è risolto alla
radice.
* * * * * *
Torniamo alla cronologia
degli eventi:
2012:
A questo punto
l’Osservatorio, a seguito della breccia aperta dalla Roma (e
visto il casino che le tifoserie stavano facendo), vara la
determinazione 6/2012 “vista
l’esigenza di introdurre un pacchetto di misure al fine di avviare un percorso di
semplificazione per l’acquisto dei tagliandi da parte dei
tifosi, con particolare riferimento a categorie da
privilegiare quali famiglie, bambini, possessori della tessera
del tifoso etc.” e stabilisce quello schema semplificativo
di fatto già adottato dalla Roma, chiedendo che tutte le società
si adeguino, visti gli immani problemi che aveva dato la TdT.
Ancora nel luglio 2012 ribadivo
che il problema era
tra andare o non andare allo stadio
www.asromaultras.org/tessera_voucher.html
ma tutto sommato nessuno
si ancora si poneva il quesito, continuando allegramente ad
andare allo stadio con il proprio biglietto.
2013:
La Roma vara la Away, svuotata
di tutti gli elementi che ha la Privilege tranne l’art. 9 che
però vale ovunque.
Perché lo ha fatto se aveva già la Privilege?
*
Ed allora, su questa
battaglia, dall’altra parte si è chiusa la stalla quando i buoi
erano scappati.
Quando si capirà che
questo è il colpo di grazia cui mi riferivo il 16 aprile 2011,
credo si potrà dire di avere per lo meno pareggiato la guerra
dopo avere costantemente attaccato (ma secondo me l’abbiamo
vinta e giocavamo contro lo Stato!), usando tutte le armi a
disposizione ed una volta appurato che:
a)
l’art. 9 è modificabile solo dal Parlamento e
comunque è stato intepretato in senso più morbido. Qualora
dovessero interpretarlo diversamente, si potrà tranquillamente
valutare di abbandonare tutti gli stadi, sia in casa che
in trasferta;
b)
non c’è alcun margine di miglioramento: non si
tornerà mai più, anche visto il progetto dell’Agenzia delle
Entrate – figlio delle politiche europee della BCE - al
biglietto per andare in trasferta.
Per finire, ciò che
conta sono i contenuti, non la forma.
Se
si dice che la Away è diversa dalla Home perché è pur sempre una
tessera che devi avere per avere un biglietto per la trasferta,
allora rispondo che se questa tessera è svuotata dei
requisiti iniziali, allora è esattamente identica al documento
di identità che presenti in ricevitoria per fare il tuo
biglietto casalingo, perché anche il tuo documento non ha
RFID, non ha adesione al programma, non ha codice etico, non è
una carta di credito (attivabile o meno) ecc. ecc.. E SERVE
PER CONTROLLARE L’ART. 9. E, se proprio vogliamo dirla tutta,
la foto che c’è apposta sta in una sede istituzionale mentre
quella della Away no.
Ah,
dimenticavo:
quando si faceva la Privilege si dovevano portare tre
fototessera.
Quando
fai
il biglietto per le partite in casa cambia solo il supporto con
cui lo richiedi, anzi, a volte manco quello perché se prendi il
biglietto con la patente o, nel caso di minore, con la tessera
sanitaria, gli presenti un supporto di plastica.
Ciò
che
conta è il contenuto.
Se
poi si dice che anche la Lega Pro ha fatto qualcosa di simile
nel 2012, allora rispondo che la Lega Pro arriva DOPO che
la Roma ha incrinato il sistema, se no perché non lo ha fatto
prima?
Perché partire dal 2012 quindi?
Partiamo dal 2009 (se non dal 2005), perché la differenza è
sostanziale.
Se
la Lega Pro avesse fatto tutto questo PRIMA che la Roma aprisse
il varco, allora se ne poteva parlare, ma è avvenuto dopo.
Peraltro
la
Away – fatto certamente da non trascurare - NON LA DA’ LA
LEGA SERIE A (anzi la Lega era fermamente contraria a
sistemi diversi), ma la offre il mio club.
Anzi,
chiedo:
perché questa tessera non l’ha adottata la Lega Serie A, così
come ha fatto la Lega Pro?
La
risposta, perché LA LEGA SERIE A non voleva perché è contro la
Roma, anzi, è contro la Roma da quando la Sensi se ne è
andata.
Per
concludere
davvero, bisogna anche capire quando non ci sono più spazi per
ulteriori miglioramenti, fermo restando il controsenso – per me
assoluto – tra chi non si fa la Away ma continua ad andare allo
stadio: come detto, per avere un biglietto cartaceo (ma in
futuro potrebbe essere di plastica, se hai letto i desiderata
dell’Agenzia delle Entrate), devi presentare un documento di
identità, altrimenti non te lo danno e sei comunque soggetto
all’art. 9.
Questo
è
l’ultimo treno che passa e non ne passeranno più, e sta passando
da un binario decisamente diverso da quello su cui inizialmente
stava e oltre tutto senza passeggeri, la scelta deve essere
netta: non lo prendo e non lo prenderò più, ma allora bisogna
interrogarsi seriamente se continuare ad andare allo stadio.
Se
si gioca a scacchi, si sa bene che c’è la c.d. “patta”, quando i
due giocatori fanno sempre le stesse mosse. Ecco, il
sottoscritto, che conosce perfettamente lo stato dell’arte, se
non altro per averlo seguito anche OLTRE le determinazioni e i
comunicati ufficiali delle parti in causa) sta dicendo che
abbiamo raggiunto il massimo, e nel massimo c’è anche quella
locuzione (giuridicamente e moralmente essenziale) per cui con
la Privilege aderisci al programma tessera del tifoso, con la
Away no, anche se il modo in cui te la rilasciano è quello dello
schemino di cui alla det. 6/12, peraltro già adottato dalla Roma
per il rilascio della Home.
Poi,
ognuno
faccia le sue scelte, sapendo che non si potrà più tornare
indietro, e questo vale anche per le tifoserie i cui club
vareranno qualcosa di analogo alla Away, e so che sono molti.
Io la mia scelta l’ho
fatta.
*
COMUNICATO STAMPA - "In relazione ai fatti accaduti nella recente trasferta di Torino, AS ROMA coglie l'occasione per ribadire la propria ferma condanna di qualsiasi comportamento contrario non solo alle normative vigenti, ma anche ai normali atteggiamenti che qualsiasi cittadino dovrebbe tenere nell'ambito della civile convivenza". E' quanto fa sapere il club giallorosso attraverso una nota compra sul suo sito internet.
"Tutte le iniziative
assunte da AS ROMA sono volte a favorire e ad accrescere
la partecipazione dei propri tifosi, ma
sull'imprescindibile presupposto che ciò contribuisca a
favorire ed accrescere la diffusione della gioia e dei
valori dello sport. AS ROMA, inoltre, in relazione
a quanto erroneamente riportato da alcuni articoli apparsi
su alcuni organi d'informazione, ribadisce e conferma che
tutte le iniziative lanciate recentemente per semplificare
l'acquisto dei tagliandi per le trasferte (AS ROMA CLUB
AWAY) sono in linea con il quadro normativo di riferimento
e, nelle modalità di richiesta ed emissione rispetto alla
verifica di eventuali motivi ostativi, assolutamente
identiche a quelle utilizzate per qualsiasi altro titolo
d'accesso (biglietti, abbonamenti, voucher elettronici,
Fidelity Card). AS ROMA, infine, raccomanda ai
propri tifosi che si recheranno a Milano per la gara
Inter-Roma di domani, mercoledì 17 aprile, di
seguire le segnalazioni stradali per l'accesso nei
parcheggi riservati agli ospiti dello Stadio Meazza
e di attenersi scrupolosamente alle indicazioni degli
Steward e delle Forze dell'Ordine presenti nei pressi e
all'interno dell'impianto sportivo".
Mail di Davide: "ciao Lorenzo, è da
tanto che non ti scrivo. E colgo l'occasione per ringraziarti
dell'impegno e la passione (perchè non è un lavoro salariato
il tuo -asromaultras.org intendiamoci- ma un impegno, un modo
di essere) che impieghi nell'aggiornare questa magnifico
eniclopedico sito sull'UNICA squada della capitale. Ma i
ringraziamenti, anche non dovuti, talvolta, fanno bene.
Sarò breve, poi, magari, dopo la prima finale (perchè con i
gemellati d'oltretevere) non ci giochiamo l'accesso alla
Finale ma ci giochiamo la possibilità di scrivere una favola.
Di renderla vera.
Quindi non voglio parlare prima. Ma solo dire che domani non
lotteremo per l'accesso ad una partita che ci consegnerà
l'ennesimo portaombrelli (il DECIMO potrebbe essere...nessuno
come noi), ma, in primis, una Coppa, e poi tanto altro...Noi
combatteremo accanto agli uomini che sono i nostri beniamini,
accanto al mito che si è svestito dell'abito dell'idolo per
indossare una casacca, quella dei nostri colori. Giallo come
er sole rosso come er core mio. Rosso pompeiano e Giallo oro
direbbe qualcun altro. Ma cosa cambia; 'na matriciana è sempre
tale pure se sul menù se scrive Amatriciana. ..(Un porco
vestito di seta resta tale Moggi maiale).
E la loro forza domani sarà la nostra fede.
Entrando in finale ci giochiamo una pagina della nostra
Storia. Un ramo gravido di frutti di quest'albero quasi
novantennale. E vaglielo a dire che quell'ortica ha
dieci anni di più. L'anzianità, come l'autorità, non è mai
stato un vanto. Ma vaglielo a dire. Bensì è l'esperienza e
l'autorevolezza. Ma che ne sanno loro.
E stavolta non voglio la favola, stavolta vogliamo la Storia.
Daje forte.
Noi sappiamo da sempre da che parte stare.
Perchè CHI TIFA ROMA NON PERDE MAI.
CHI LOTTA HA GIA' VINTO.
CURVA SUD ROMA FINO ALLA VITTORIA.
davide 20 anni (tutta la vita) Curva Sud
Ricevo poi una mail del tipo "aiutiamo
i laziali". In
effetti se fanno una copertina come questa stanno
letteralmente impazzendo. Non tutti, ne sono
certo, ma dare a Piola 290
gol invece di 274 e soprattutto farli
apparire come segnati con la maglia della Lazio è
veramente da complessati.
15 aprile 2013: magari potremmo anche riprendere le vecchie abitudini del resoconto no? Il tema è Torino/Roma.
*
Coreografia
Lazio: onde evitare che, in futuro, i
laziali possano dire in un lontano futuro
che il pur pregevole disegno
esposto sia sinonimo di lazialità, magari perché
raffigurante uno storico allenatore biancoceleste, ecco
qui la foto di Jacques Fatton, bomber
svizzero del Servette, deceduto nel 2011 ad 85 anni:
E sempre perché
nel mondo sono conosciuti e la parola "Lazio"
identifica in sé la città di Roma:
"uahuahuahua lorè
sul
sito di bongo ossia de guido de
angelis hanno aggiunto 16 gol a piola ihihihihihihi stanno a impazzì :D
come poi avesse sempre giocato nella lazie
ihihihihih
oddio vojo morì guarda pure te :D ti metto pure il
link al sito di bongo po esse che a quando leggi questa email
ancora non hanno corretto l'immaginw ihihihih
http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica_dei_marcatori_della_Serie_A