BOLOGNA / ROMA 1-2
2000/01
La cronaca


Dopo Bologna-Roma, oltre cento denunciati
 Sembra il bilancio di una battaglia, più che quello di una partita: centoquindici romanisti sono stati denunciati per il danneggiamento di due autobus, una ventina di rossoblù è ricercata per l'accoltellamento di tre fans avversari, sei bagarini sono acccusati di avere venduto biglietti fotocopiati. Per molti degli ultrà denunciati, non nuovi ad episodi simili, la questura chiederà anche il divieto di accesso agli impianti sportivi per un certo periodo. Gli agenti della Digos proseguono intanto le indagini per identificare gli autori dell'aggressione ai danni dei tre tifosi della Roma, accoltellati al termine della partita. Ad assalirli, secondo alcune testimonianze, sarebbe stato un nucleo composto da 20-30 ultras del Bologna.

La Stampa on line
12/2/2001


Precipita allo stadio: è in coma
Un tifoso giallorosso di 30 anni che si trovava a Bologna è caduto da una scala che si trova alle spalle della curva San Luca, rimanendo ferito in modo molto grave alla tesa: è in pericolo di vita.

 BOLOGNA - Un tifoso giallorosso che si trovava all' interno dello stadio Dall' Ara per assistere alla partita Bologna-Roma è caduto da una scala che si trova alle spalle della curva S.Luca ed è rimasto ferito alla testa in modo molto grave, tanto che ora si trova in coma. L' uomo è stato ricoverato all' ospedale Maggiore di Bologna. La dinamica dell' incidente, avvenuto poco prima delle 14 mentre lo stadio si stava riempiendo, è in corso di accertamento. Il giovane di circa 30 anni ha riportato un grave trauma cranico. Secondo i sanitari è in pericolo di vita. I primi esami hanno accertato a suo carico una lieve alcolemia, non tale però da far pensare a uno stato di ubriachezza al momento della caduta

Il Nuovo
11 FEBBRAIO 2001, ORE 17:00


Polemiche dopo l’incidente di domenica al Dall’Ara
Ragazzo in coma:
un tifoso accusa la polizia alla radio

 ROMA
Il grave incidente occorso domenica a un tifoso romanista tiene ancora banco nella Capitale. La questura di Bologna conferma la dinamica dell’incidente, ma le radio romane sono intasate da telefonate di tifosi che danno la loro versione dei fatti. Alessandro Spoletini ha sbattuto violentemente la testa ed è finito in coma all’Ospedale Maggiore di Bologna. Un incidente fortuito e lontano dallo sguardo degli agenti, è la spiegazione della questura del capoluogo emiliano suffragata da numerose testimonianze. Il ragazzo avrebbe perso l’equilibrio e sbattuto la testa dopo un salto da una scala.
Ma ai microfoni di Sport Sera, Raidue, un fan romano accusa gli agenti: «Io stavo da quelle parti. Ci chiedono il biglietto - spiega Andrea Severoni - poi una carica ci fa indietreggiare e quel ragazzo finisce giù per colpa di uno sgambetto. A terra viene nuovamente colpito». Sono intanto una ventina i tifosi emiliani ricercati per l’accoltellamento di 3 romanisti; 115 quelli capitolini denunciati per danni a due autobus.

La Stampa
13/2/2001


Tifoso in coma e le due verità

Alessandro Spolettini, il romanista caduto da una scala allo stadio di Bologna, resta grave.
La ricostruzione della Questura contestata da molti dei 13mila giallorossi presenti al Dall'Ara.


 BOLOGNA - E' ancora in coma Alessandro Spolettini, 32 anni, il tifoso romanista caduto da una scala dello stadio Dall'Ara domenica pomeriggio prima della partita Bologna-Roma. Le sue condizioni sono stazionarie ma permangono molto gravi: i medici dell' ospedale Maggiore, dove è ricoverato nel reparto di rianimazione, non hanno ancora sciolto la prognosi e parlano di “coma importante” provocato da un grave trauma cranico.
La Questura ha confermato la ricostruzione dell'incidente in cui è rimasto ferito il tifoso. Verso le 13.30 il giovane avrebbe scavalcato una cancellata, forse per tentare di entrare senza biglietto, e sarebbe inciampato mentre scendeva una scala alle spalle della curva San Luca, battendo violentemente la testa contro lo spigolo di un gradino e riportando il trauma cranico.
Questa la versione della Questura, ma numerosi testimoni - a quanto è stato riferito - lo avrebbero visto scendere la scala di corsa, "zigzagando" fra la gente. In redazione sono giunte due e-mail che pubblichiamo . E su tifonet.it, il sito degli ultras molti testimoni affermano che le cose non sono andate come racconta la polizia.
Anche Radio Popolare di Roma e Roma Radio incontro stanno raccogliendo testimonianze su quanto accaduto a Bologna. Addirittura, alcuni tifosi della Roma, starebbero per denunciare le forze
 dell’ordine.

Il Nuovo
12 FEBBRAIO 2001, ORE 19:40


Tifoso in coma
Fan giallorosso cade sulle scale

 Franco Cervellati
BOLOGNA Commozione generale al Dall’Ara per la tragica scomparsa di Niccolò Galli, ma anche episodi drammatici come la caduta allo stadio di un fan giallorosso, ora in coma all’ospedale di Bologna, e una serie di incidenti al termine della partita. Il tifoso, di circa 30 anni, è scivolato da solo verso le 13,30, volando da una scala e picchiando la testa. Ha riportato un trauma cranico grave.
Capitolo violenza. Il fatto più serio in via Andrea Costa, dove due romanisti sono stati circondati da alcuni ultrà bolognesi che li hanno picchiati e accoltellati, fortunatamente senza gravi conseguenze. All'ospedale Maggiore è stato medicato anche un altro tifoso per ferite leggere di armi da taglio. Sempre ultrà rossoblù nella zona dello stadio hanno spaccato i vetri di diverse auto di romani, alcuni dei quali sono pure stati aggrediti.
Le aggressioni sono comunque state episodi isolati: il grosso delle due tifoserie non è venuto a contatto grazie all' imponente servizio d'ordine. Sono stati identificati una trentina di ultrà bolognesi ritenuti coinvolti nell'agguato ai due romanisti. Saranno invece denunciati per danneggiamento gli oltre 100 fans giallorossi che hanno compiuto vandalismi su due bus che li riportavano in stazione. Per tutti scatterà la diffida a recarsi allo stadio.
Cornice amara per una sfida giocata nel segno del dolore. «Niccolò ha vissuto quasi cinque anni accanto a casa mia a Legnano - dice Capello con le lacrime agli occhi -, giocavo spesso a pallone con lui e con suo padre. Oggi per me è difficile festeggiare». «Conoscevo Niccolò - aggiunge Batistuta -, era un grande tifoso viola. Sono vicino alla sua famiglia». Addirittura Guidolin rinuncia a parlare della partita: «Mi sento di dire solo una cosa: i miei ragazzi sono stati bravissimi a rimanere forti e uniti in un momento in cui tutti noi volevamo essere non in campo ma in un altro posto».
Capello, sulla gara, afferma: «Le due trasferte emiliane ci hanno portato sei punti, mentre l’anno scorso furono due sconfitte. Psicologicamente queste vittorie sono molto importanti. Dobbiamo solo essere più cinici nel chiudere le partite. Abbiamo mancato almeno cinque volte il terzo gol e invece il Bologna è stato capace di tenerci sulla corda fino all’ultimo nonostante l’inferiorità numerica». Per Batistuta «non c’era bisogno di questa vittoria per dimostrare che la Roma vuole tantissimo lo scudetto. Però stiamo calmi, non abbiamo ipotecato niente. Il mio ginocchio va meglio, ma non sono ancora al massimo».

La Stampa
12/2/2001
 


Le testimonianze
IMPOSSIBILE CADERE DA QUELLE SCALE

 Sono un vostro lettore e un tifoso giallorosso che domenica era tra i 13.000 che hanno invaso PACIFICAMENTE Bologna. Vi consiglio di ascoltare la radio popolare di Roma Radio Incontro (105.8 a Roma) per scoprire per primi (grazie alle testimonianze dei tifosi presenti) che forse il tifoso "caduto" dalle scale, per le scale è stato spinto dalla polizia, in più mentre si trovava già a terra. se così fosse si tratterebbe di omicidio volontario, o magari preterintenzionale. Non mettete in prima pagina solo gli accoltellati e gli scontri fra i tifosi, anche Pinelli secondo la stampa si è buttato dalla finestra da solo. Pensate prima di scrivere: è impossibile cadere dalle scale di Bologna, a meno che non succeda qualcosa di strano.
Grazie e buon lavoro
Alessandro Guardabassi

p.s: la forza della libertà, sta nella forza di dire la verità quando tutti gli altri non la dicono.
 


ERO A BOLOGNA

 Cara redazione non è così che sono andate le cose!!! Io stavo a Bologna e ho sentito migliaia di tifosi che affermavano di aver visto un poliziotto spingere dalle scale lo sfortunato tifoso che ora è in coma. Non avrà avuto il biglietto, era un teppista, correva ma... non ci sono parole è una vergogna!!! Forze dell'ordine ......di chi?
Guido Prandi

Il Nuovo
12/2/01


il caso
"Picchiato dai poliziotti"
ma la questura nega
Contrastanti versione sul ferimento del tifoso a Bologna

 EMILIO MARRESE

BOLOGNA — Inciampato o spinto dalla polizia giù dalle scale? Alessandro Spolettini, il tifoso caduto allo stadio Dall’Ara domenica prima della partita, è ancora in coma al Maggiore di Bologna. Le condizioni rimangono stazionarie e molto gravi. Sull’incidente circolano due versioni molto contrastanti: secondo la polizia Spolettini detto Ciccio, 32 anni, è caduto da solo correndo tra la folla mentre, secondo i tifosi romanisti, sarebbe stato picchiato.
Molti tifosi ieri mattina hanno telefonato in diretta alle trasmissioni calcistiche di alcune radio private della capitale per accusare i poliziotti bolognesi. Uno di loro, Gianluca Campagnolo di 23 anni, si dice disposto a ripetere la testimonianza che ci ha rilasciato anche in tribunale: «Eravamo accalcati all’ingresso della curva San Luca perché il controllo dei biglietti era molto lento e il cancello, piccolo, veniva aperto a intermittenza. La polizia ha caricato e questo ragazzo stava scendendo le scalette che portano verso lo stadio quando un celerino l’ha rincorso, gli ha dato due o tre manganellate e gli ha fatto anche lo sgambetto. Il ragazzo è rotolato giù sbattendo alcune volte la testa. Ho visto tutto con gli occhi miei, questo poliziotto gliele ha date proprio "di cuore". Non lo saprei riconoscere perché aveva il casco». Un altro romanista, Lillo, non vuole dare il cognome ma assicura di essere in contatto con la famiglia di Spolettini e di aver già dato loro la sua disponibilità a testimoniare: «Noi stavamo nelle prime file davanti al cancelletto dell’ingresso quando da dietro hanno cominciato a spingere e lanciare bottigliette, allora le guardie si sono spostate per farci passare e poi hanno caricato. Ciccio s’è messo a correre per evitare le manganellate e questo poliziotto gli ha fatto lo sgambetto, continuando a pestarlo insieme ad altri tre». Roberto V. in radio ha detto che gli agenti, invece di soccorrere Spolettini, «hanno continuato a manganellarlo».
Dalla Polizia di Roma fanno sapere che «a queste provocazioni nemmeno si deve rispondere: la ricostruzione dei tifosi è fasulla». Sergio Bracco, capo di gabinetto della Questura di Bologna, difende l’operato dei colleghi: «Ho letto atti e testimonianze di persone attendibilissime che affermano di aver visto il tifoso correre zigzagando tra la folla e cadere da solo, inciampandosi. Non abbiamo nulla da nascondere né alcun dubbio su come si siano svolti i fatti». Un infermiere volontario del 118 che ha provveduto ai soccorsi nega che l’intervento sia stato tardivo e aggiunge che Spolettini era probabilmente in stato etilico, a giudicare dall’odore di alcol. Sono 115 intanto, fa sapere la questura, i tifosi romanisti denunciati per danneggiamento di due autobus.

La Repubblica ed. Roma
13/2/2001



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