REGGINA /
ROMA 0-0
18 marzo 2001, ore 20.30
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Giornata
n.23
del 18/03/2001 (6ª di ritorno)
REGGINA ROMA 0-0
REGGINA (3-5-2): Taibi, Jiranek, Vargas, Caneira,
Vicari, Zanchetta (26' St Veron), Brevi, Mamede (38' St
Mozart), Morabito (10' St Bernini), Cozza, Dionigi.
In Panchina: Belardi, Nassi, Marazzina, Da Costa.
Allenatore: Orlandi.
Roma (3-4-1-2): Antonioli, Aldair, Samuel, Zago,
Cafu, Tommasi (37' St Assuncao), Emerson, Candela, Totti,
Montella, Delvecchio (8' Guigou, 24' St C. Zanetti).
In Panchina: Lupatelli, Mangone, Di Francesco,
Balbo.
Allenatore: Capello.
Arbitro: Trentalange.
NOTE: Angoli: 6-1 per la Roma, Recupero: 3' e 5',
Ammoniti: Samuel, Morabito, Memede, Cafu, Totti per gioco
falloso. Spettatori: 25.072 (di cui 22.500 abbonati per una
quota di 667 milioni) per un incasso totale di 884 milioni.
Questa
foto è di Claudio Crescenzi (website)
Roma
55
Lecce 30
Juventus
48 Fiorentina 28
Lazio
46 Udinese 28
Parma
39 Verona 24
Inter
34 Vicenza 23
Milan
33 Napoli 22
Atalanta
33 Brescia 21
Bologna
32 Reggina 19
Perugia
31 Bari 16
GRAZIE A
LUCA T. PER QUESTE FOTO!!!
RESOCONTO
DER
CINESE
8 ore di
viaggio,550 km in treno per vivere una delle più belle
trasferte fatte.ROMA-STAZIONE TERMINI ore 8.00 Arriviamo
al
treno,compriamo
il biglietto e dopo una accesa discussione con le forze del
disordine,saliamo,prendiamo posto e comincia il lungo viaggio
verso Reggio Calabria.Mentre le sigarette vanno via come se
niente fosse,passiamo Napoli,Salerno,Paola,Lamezia Terme per
poi arrivare al capolinea:Reggio Calabria;usciti dalla
stazione cominciamo a girare la città e varie macchine si
fermano vicino a noi per salutarci e darci il benvenuto,fino a
quando tre reggini ci invitano a salire sulla loro golf
dicendoci che ci avrebbero portato a visitare la città.Dopo un
attimo di esitazione,saliamo,ci conosciamo,e tra mille
complimenti ci ritroviamo davanti al covo della NUOVA
GUARDIA;entriamo,ci conosciamo,ci scambiamo le sciarpette,le
bandiere ed andiamo verso lo stadio.Il tragitto non è poi
tanto lungo e cosi'ci troviamo davanti al Granillo,che,devo
dire,non mi ha fatto una grande impressione;entriamo e
cominciamo a cantare a squarciagola,da veri romanisti.Dopo due
ore inizia la partita e malgrado il tifo sia stato
incessante,la nostra squadra non è all'altezza dei suoi tifosi
e la partita si trascina via,mentre la Lazie travolge la
vecchia signora.Ore 22.25,Trentalange fischia la fine e
ritorniamo alla stazione,pensando al pareggio che non è da
buttare via,visto che abbiamo un punto in più e una partita in
meno.Mentre il treno si riempie,nel nostro scompartimento
entra un tifoso reggino e dopo nemmeno 5 minuti dalla tasca
escono fuori delle foglioline verdi.....il resto ve lo lascio
immaginare...Roma Tiburtina ore 8.00 Finalmente arriviamo a
Roma,ma è lunedi e come ogni maledetto lunedi ricomincia la
routine di sempre.....Un saluto a Carlo,compagno di viaggio,e
agli amici reggini.
RESOCONTO
DI
MARIO BREGA'S FAN
Reggina - Roma
,per me che sono siciliano, naturalmente la partita più
facile da andare a vedere.I preparativi cominciano già due
settimane prima, con varie telefonate alle agenzie Sestante di
Roma e Catania e alla Reggina Calcio. Alla Sestante Doria sono
gentili e mi spiegono come fare per ricevere i biglietti col
corriere. Adesso cominciava l' impegno più difficile: riuscire
a trovare qualche amico che era disposto ad accompagnarmi.
Nella mia città i romanisti sono pochissimi e nessuno di
quelli che conoscevo sarebbe potuto andare a vedere, per vari
motivi, la partita. Per fortuna riesco a convincere due amici
interisti a venire anche se devo faticare non poco per
convincerli ad andare nel settore ospiti. I biglietti arrivano
alla Sestante a Roma il martedi ed il mercoledi pomeriggio,
dopo poche ore quindi dalla messa in vendita, sono tutti
esauriti. I tre biglietti mi sarebbero dovuti arrivare giovedi
mattina, invece mi telefona la Traco dicendomi " Sign. ******
mi dispiace c'è stato un disguido col corriere di Roma" a me è
salito il core in gola, "ha preso tutti i pacchetti dalla
Sestante tranne il suo, comunque non si preoccupi che oggi
pomeriggio prenderà anche il suo, e domani lo riceverà".
Considerando che il sabato l' agenzia del corriere era chiusa
o arrivavano il venerdi pomeriggio o restavamo senza
biglietto. Venerdi pomeriggio arrivano i biglietti ed io
scarto il pacchetto come se fosse stato un regalo di Natale.
Ecco i biglietti. Finalmente arriva Domenica. La partenza
dalla nostra città avviene un pò tardi nonostante i miei
"gentili" solleciti , ma i due amici non hanno idea di
trasferte o di ultras e per loro è inconcepibile arrivare con
due ore di anticipo allo stadio per esempio. E così tra
autostrada, traghetto, autobus ed una forzata (per me) fermata
al McDonald's arriviamo allo stadio alle 20/00. Il viale che
porta allo stadio è molto buio e non c'è polizia. Solo a 100
metri dallo stadio si vedono i primi cellulari. Entriamo
subito nel settore ospiti. All' entrata controllo blando della
polizia. Un mio fumogeno passa tranquillamente così come l'
asta della bandiera.Dietro di me quattro o cinque ragazzi
senza biglietto che aspettavo di poter entrare lo stesso.D'
altronde deve essere terribile farsi una trasferta del genere
senza poi poter vedere la partita. Il settore nostro
naturalmente alle 20/00 è stracolmo. Visto dal basso in alto è
un qualcosa di terrificante. Tantissime bandiere giallorosse e
accanto a me gli AS Roma Ultras che parlano coi celerini e
chiedono di poter attraversare il campo per andare a
scambiarsi le sciarpette coi Reggini. Permesso, in un primo
tempo, negato, poi non so se sono riusciti ad andare. Il
settore è veramente pieno. La differenza con l' anno scorso
c'è,si vede e si sente. Ieri sera eravamo almeno 1300 - 1400
persone. Le scale, che secondo le nuove norme dovrebbero
essere sempre sgombre erano veramente impraticabili,piene di
persone. Un seggiolino a volte se lo dividevono due persone.
D'altronde il settore ospiti della Reggina è veramente
angusto, diviso con il resto della curva reggina da una
vetrata e sopra la vetrata una rete prima metallica poi più su
di nylon contro il lancio di oggetti da un settore all' altro.
Cerco di trovar posto nella parte alta del settore ma è
veramente impossibile. Da lontano vedo un ombrello
giallo-rosso che si agita. Che sia la Signora Luisa? Così dopo
vari tentativi andati a vuoto , su e giù lungo le scale
esterne del settore, riusciamo a prendere posto nella parte
inferiore del nostro settore vicino alla vetrata che ci divide
dai reggini. Siamo vicini agli As Roma Ultras. Naturalmente
già si son fatte le 20/20 ed io sono consapevole di aver perso
tutta l' atmosfera pre-partita e questo mi rode non poco!!! La
partita sta iniziando salgono sempre più i cori e sono decine
e decine le bandiere e gli stendardi. La mia fila alza uno
striscione con su scritto " No pay - tv". Comunque
questo striscione faceva parte di una serie di tre striscioni
di cui non conosco il contenuto. Entrano le squadre in campo.
Subito la nostra curva viene avvolta dall' odore acre delle
torcie e dei fumogeni. I reggini rispondono con una fila di
torce e qualche fuoco d' artificio. Quando il fumo si dirada
la partita è già cominciata. sulla vetrata divisoria col
settore dei reggini c' era un ragazzo che sventolava una
bandiera Giallo-Rossa. poichè toglieva la visibilità a buona
parte della nostra curva viene prima "invitato" a scendere poi
bersagliato da qualche borghetti vuoto. Lui scende, ma nasce
un battibecco con un altro ragazzo che si tramuta ben presto
in una scazzottata tra i due. La folla li vicino ondeggia un
pò. La polizia è li vicina, è molto numerosa con una vasta
presenza di poliziotte, ma non interviene. Intervengono invece
alcuni ragazzi, credo degli As Roma Ultras, e dividono i
due.Così in pochi secondi è tornata la calma e quello della
vetrata lo rivedrò al megafono dopo un pò. Gli As Roma Ultras
si danno da fare un casino. Tre o quattro ai megafoni. Altri a
dirigere i battimani e i cori. Naturalmente sempre con le
spalle al campo. Un ragazzo col megafono era posizionato a
metà del settore cercando di incitare e spronare anche la
parte superiore della curva. Il tifo c'è e si sente a volte è
veramente forte e rimbomba in tutto lo stadio. I cori in tutto
saranno 7 o 8 che si alternano in continuazione alcuni
ripetuti per tanti minuti di seguito senza sosta per le
corde vocali, come "Dammi i tre punti..." o ".... battiamo le
mani ai veri romani..." . In tutta la partita non ho sentito
un coro per un giocatore, tranne che per Tommasi nel
pre-partita.Simpatico il coro che augura la nostra vittoria
finale e che al momento della famosa parola tutti fanno con le
mani le corna. La partita non è granchè anzi è un pò bruttina.
Sotto ogni tanto vola qualche cazzotto non so tra chi nè
perchè, ma subito sono gli stessi ultras che riportano l'
ordine. La polizia si limita ad osservare. D' altronde se per
caso fosse dovuta intervenire non so come sarebbe finita,
perchè la curva del Granillo è veramente ridicola. L' unica
via d' uscita era la stessa dove si entrava e dove era
posizionata in massa la polizia e poi il settore era così
pieno che non si poteva di certo spostarsi con facilità.
Vengono accese quasi in continuazione le torce e il bandierone
degli As Roma Ultras sventola orgoglioso. Il primo tempo
fila via senza particolari emozioni. Un fallo di mano su cross
di Totti, una conclusione reggina in apertura che sfiora il
palo, Del Vecchio costretto ad uscire subito e la sua uscita
peserà parecchio, anche perchè Guigou è irriconoscibile.
Candela poi liscia un ottimo pallone. Sotto intanto viene
accesa l' ennesima torcia che viene lanciata stavolta però
verso un angolo dove c' era un bel pò di carta. Si
accende così un bel falò, interviene un poliziotto che
si stacca dal "contingente" e dopo un pò con un piede riesce a
spegnere tutto. Il tabellone si illumina e mostra il vantaggio
laziele. La nostra curva non batte ciglio, si alza soltanto un
"juve merda" lanciato da due ragazze sopra di me.Tutto il
settore canta e sembra concentrato per questa partita, tranne
qualcuno che preferisce invece passare tutto il tempo della
partita a rullarsi le canne, invece di cantare ed incitare la
Roma. Il secondo tempo ci regala qualche emozione in più. Un
gran tiro di Cafù, un gran colpo di testa di Montella ,in
fuorigioco però, poi qualche altra buona azione, ma anche la
Reggina si fa vedere tantè che per poco non ci segnerà negli
ultimi minuti.Trentalange arbitra secondo noi un pò a senso
unico, troppo casalingo e si alza un "Trentalange fischia
fischia che tua moglie sta a scopà..." L' uomo dei borghetti
continua a fare su e giù, con non poche difficoltà, per tutto
il settore. A tal proposito devo dare ragione a quelli che in
chat dicevano che il bibbitaro ha quasi sempre l' accento
napoletano, così come quelli che fuori il nostro settore con
le bancarelle vendevano sciarpe e bandiere . Intanto il
tabellone continua a mostrare i gol dell' Olimpico e sul 2 - 0
per la lazie c' è solo qualche brusio un pò più rumoroso e si
alza prepotente e forte ancor di più il nostro incitamento per
la Roma.La curva si aspetta il gol decisivo che ci avrebbe
permesso un allungo storico. I ragazzi da sotto nel
secondo tempo si devono dare da fare di più per far incitare
tutta la curva, infatti credo che sopra nella parte alta del
settore soprattutto quando mancavano poche decine di minuti
alla fine erano di più quelli che stavano in silenzio di
quelli che cantavano . Ma con un " chi non canta c'ha er
tumore" gridato al megafono si riusciva ad ottenere qualcosina
in più. Rispetto all' anno scorso comunque la nostra curva ha
fatto passi da gigante, sicuramente aiutata dalla forza della
squadra,ma un grande lavoro è stato fatto da chi guida la
curva, mentre i reggini l' anno scorso mi avevano
impressionato di più. Finisce la partita e parte un "Fatece
largo che passamo noi..." Si esce tutti insieme Romani e
Reggini, d' altronde il treno per Roma parte tra pochi minuti.
il dopo-partita è tranquillo così come tutta la
trasferta. Lungo il buio vialone niente polizia, ma ognuno con
la propria sciarpetta al collo va per la sua strada. Speriamo
a questo punto solo che questo 0-0 sia utile sia a noi che a
loro.Cosicchè il prossimo anno potrò di nuovo vedere la Roma a
Reggio stavolta però con un qualcosina in più sulla
maglietta...... Sulla nave che da Villa S.G. porta a Messina
noto che sono tantissimi i ragazzi con la sciarpetta della
Roma. Enna, Catania, Siracusa, Messina, anche qui la Maggica
ha i suoi ultras.
GRAZIE
FILIPPO PER LE FOTO!
RESOCONTO DI DANIELE
Veramente non so
da dove iniziare, visto che ho ancora il cuore che mi esplode
è stata un' emozione grandissima.....E così finalmente è
arrivato anche questo benedetto 18 marzo, IL GIORNO DELLA
"MIA" TRASFERTA.....LA TRASFERTA PIU' LONTANA E ALLO STESSO
TEMPO LA PIU' BELLA DOVE ABBIAMO AMMIRATO UNA CURVA
MERAVIGLIOSA, UNA SQUADRA CHE LOTTERA' ALLA MORTE PER
NON RETROCEDERE IN SERIE B E UNA CITTA' CHE CI HA ACCOLTO IN
UNA MANIERA A
DIR POCO
FANTASTICA!!!!
Sono arrivato
con mio fratello sabato pomeriggio e ho passato la serata in
una discoteca di Reggio, il MARAJA, dove c'erano anche altri
ragazzi di Roma venuti per sostenere la MAGGGICA!! Poi è
arrivata la FATIDICA DOMENICA, QUELLA DECISIVA QUELLA PIU'
IMPORTANTE, dove, tra l'altro, a 700 km di distanza, NELLA
NOSTRA CITTA', UNA SQUDRA DI GOBBI DI MERDA E LA FOGNA DELLA
NOSTRA CITTA' SI AFFRONTAVANO X SOPRAVVIVERE ALLA NOSTRA
MARCIATRIONFALE...........infatti il tempo non passava mai, e
ho cercato di non pensarci................gia' dalla mattina
volevo andare allo stadio ma non era ovviamente possibile!!!
Alle 18.20 non ce l'ho fatta più e ho praticamente costretto i
miei amici ad andare allo stadio.....e più o meno
alle 19 meno
qualcosa eravamo nel piazzale antistante il nostro settore
dove abbiamo scattato varie fotografie con tutti i nostri
amici! Subito dopo siamo entrati nella TRIBUNA NORD OSPITI e
abbiamo cercato un posto dove poter vedere alla meno peggio la
partita perchè l'unico difetto del Granillo e proprio il
settore ospiti... :-))))
Dopo un'attesa
interminabile fatta di tanti cori di auguri da una parte e
dall' altra (c'e' stato un ROMA ROMA alzato dai REGGINI CHE HA
MESSO PAURA E FATTO VENIRE LA PELLE D'OCA......)
contraccambiato da un nostro altrettanto imponente, visto
comunque il "dislivello" numerico, REGGIO ALE' REGGIO ALE'
REGGIO ALE', sono finalmente scese in campo le squadre per il
riscaldamento e il coro dei REGGINI: DIFENDIAMOLA DIFENDIAMOLA
QUESTA SERIE A e' stato incredibile!!!!! Dopo vari cori per
ogni nostro giocatore (tranne Antonioli......) le squadre sono
tornate negli spogliatoi e dopo qualche minuto sono riapparse
dal sottopassaggio per iniziare la partita. E qui la
coreografia di tutto lo stadio, compreso ovviamente il nostro
piccolo ma rumoroso e colorato settore, è stata magnifica con
tantissimi fuochi d'artificio e fumogeni accesi insieme per
un'atmosfera che metteva i
brividi......
Finalmente
inizia la partita e la prima buona notizia viene........dal
tabellone che ci comunica il vantaggio LAZIELE sui gobbi
maledetti.....NEL NOSTRO SETTORE LA VOGLIA DI CANTARE E' TANTA
ANCHE PERCHE' FARE 700 KM CON IL PULMANN O LA MACCHINA PER POI
NON CANTARE APPUNTO, SAREBBE FOLLE....MA A CAUSA DELLE
"SPECIALITA' LOCALI" I CORI VENGONO "SBALLATI" O CANTATI
IN MODI DIVERSI..................LA PARTITA COMUNQUE SCORRE
VIA CON QUALCHE
SUSSULTO DA UNA
PARTE E DALL'ALTRA MA SENZA GROSSE EMOZIONI DA PARTE NOSTRA E
MOLTO RAMMARICO DA PARTE DEI NOSTRI AMICI PER UN GOL FALLITO
CLAMOROSAMENTE DA MOZART, CHE POTEVA SIGNIFICARE MOLTO PER
LORO!! INVECE IL RISULTATO NON SI SBLOCCA FINO ALLA FINE E
L'UNICA VERA SODDISFAZIONE CE LA REGALA IL TABELLONE CHE CI
"RICORDA" LA BASTONATA PRESA DAI GOBBI MALEDETTI CHE CI
PERMETTE DI AVAMZARE DI UN ALTRO PUNTICINO VERSO QUEL
TRAGUARDO CHE CI ASPETTA DA MOLTO TEMPO........Così appena
TRENTALANGE FISCHIA FISCHIA CHE TU........ fischia appunto la
fine della partita, esco ORGOGLIOSO E A TESTA ALTA DAL
GRANILLO SVENTOLANDO LA MIA BANDIERA CONVINTO DI AVER
GUADAGNATO UN PUNTO E NON DI AVERNE BUTTATI
DUE........................
E CON LA
SPERANZA MATTA CHE LA "NOSTRA" REGGINA RIESCA A SALVARSI PER
POTERAVERE LA GIOIA DI RIVIVERE UNA GIORNATA COSI' E DI
POTERLA RACCONTARE DI NUOVO...........
RESOCONTO DI LUCAUR77
Non c'è nulla da
fare. la trasferta ha tutto un altro sapore.
In particolare
questa, con tutte le possibili difficoltà logistiche
immaginabili. La distanza, la partita di domenica sera, il
sonno. spesso mi chiedo cos'è che spinga le persone ad
abbandonare il proprio gruppo di amici nel bel mezzo di un
sabato sera, per andare a letto presto. perché domani si va in
trasferta.
Mi chiedo cosa
spinga la mia immaginazione ad inventare una cazzata
improponibile da raccontare a casa, e come io abbia fatto a
renderla credibile.
Forse una
risposta a tutto questo c'è, ed è la gioia che ti da inseguire
un Sogno, quel Sogno "Sangue & Oro", la gioia di poter
dire "Io c'ero" e di poterti sentire parte integrante di un
qualcosa, di aver contribuito a spingere un po' più avanti
quella R maiuscola. in cima alla pagina 203 del Televideo. (e
ci siamo capiti.). Che poi sono sicuro che quella stessa
gioia, quella stessa rabbia e, perché no, quella stessa dolce
follia che ci porta all'estremo Sud dell'Italia, ce l'avremmo
comunque, anche senza quel Sogno da inseguire.
E allora via.
attraverso paesi, monti, gallerie, dialetti, cieli, fiumi e
mari. per essere vicini a Lei. Trasferta surreale questa. un
trasferta di odori, battute, riflessioni, scoperte, una
trasferta costellata di eventi impensabili, di atmosfere e
discorsi indimenticabili, per un motivo o per l'altro, di
incontri.
A Reggio
consueta accoglienza magnifica da parte dei padroni di casa,
un giro per la città, irrimediabilmente con le saracinesche
abbassate in attesa di quello che giù veniva presentato come
un Evento, e poi via allo stadio. Nel piazzale si canta
(SAREBBE MEGLIO SE LO SI FACESSE DURANTE I 90 MINUTI.), si
rafforza il gemellaggio a "feroci colpi di bottiglie".
rigorosamente di rosso locale. All'interno nessun
problema, a parte la sistemazione in un settorino abbastanza
angusto, e dopo reciproci cori di auguri con i Reggini inizia
la partita. Il confronto numerico è improponibile, ma viste le
lezioni subite negli ultimi anni anche in casa da
parte della
tifoseria amaranto, non credo che anche in parità numerica
sarebbe cambiato molto. Noi rispondiamo meglio che possiamo,
cercando di coinvolgere il più possibile il nostro settore, ma
con certi soggetti l'impresa si rivela quantomeno ardua. La
situazione migliora quando un paio di ragazzi col megafono
salgono a metà settore per lanciare i cori che provengono dal
basso, ma dura poco. nel secondo tempo ritorna il consueto
torpore, scosso da qualche momento di entusiasmo per alcune
occasioni da gol per Noi.
Da Roma giungono
le notizie della vittoria dei bori sui gobbi (il solo pensiero
di quella contemporanea presenza nella NOSTRA CITTA' mi
provoca dei brividi.), ma l'ambiente non è particolarmente
interessato. i pochi che esultano sono Reggini, per
"solidarietà" verso di noi. almeno una piccola dimostrazione
di maturità dunque l'abbiamo data. PENSIAMO A NOI!
Si finisce 0-0,
guadagniamo un punto sulla seconda in classifica nonostante
una partita bruttina, si torna a Roma con la prospettiva di
una notte insonne e un Lunedì di lavoro o di studio. non male
direi.. Ma che ce frega a noi? Chi è andato a Reggio con la
coscienza a posto non credo abbia nemmeno accusato la fatica,
per la gioia di aver compiuto ancora una volta il proprio
dovere - piacere di tifoso giallorosso. Forse nessuno
potrà mai capire quello che proviamo Noi, e forse nemmeno ce
ne importa molto, ma ricordiamoci sempre di ringraziare chi ci
regala queste sensazioni. Grazie a LEI. GRAZIE DI ESISTERE. .
grazie a chi si è fatto 1.600 Km per non tirare fuori la voce,
la rabbia e magari l'allegria che dovrebbe avere dentro,
grazie a chi invece è venuto fin laggiù per sostenere i Nostri
Colori, grazie. ai miei compagni di viaggio. grazie a
Francesco, che salendo a Napoli è riuscito a pagare il doppio
di noi che viaggiavamo da Roma, grazie alle battute di
Gianluca, grazie a Lorenzo che stava per essere arrestato da
un (finto?) prete per oltraggio alla tonaca, grazie a chi,
nonostante un (finto) abito talare ha allietato il nostro
viaggio d'andata con una serie di storie (vere o false
che fossero, non
importa.) che difficilmente potremo dimenticare, grazie a chi,
finita la partita, non si è nemmeno degnato di rivolgerci un
saluto dal campo, dato che magari aveva fretta di tornare a
casa comodamente in aereo, non considerando i sacrifici di chi
doveva sobbarcarsi altri 700 Km in treno o in macchina, grazie
a chi, in quel tunnel tra Nocera e Salerno, ha rivolto un
pensiero ai 4 ragazzi del Piacenza Salerno che lì sotto hanno
perso la vita dopo essere andati a sostenere la loro squadra,
grazie alla sensazione che si prova ogni volta che si rimette
piede nella Nostra Città, trovandola più bella di quando
l'abbiamo lasciata, pur con tutti i suoi problemi, con
la sua frenesia
da lunedì mattina, con i suoi visi assonnati, ma con il Suo
Sole, il Suo Ponentino, la Sua Gente e i Suoi Colori. grazie
alla gioia di poter dire ovunque "IO SONO DELLA ROMA", grazie
alla gioia di poter inseguire un Sogno, e grazie alla Gioia
sempre più grande di averne già realizzato Uno.
Mancano 11
finali. combattiamo insieme!
RESOCONTO
DI
ER PIZZA
Si parte da roma
alle 9.00 a piazza dei consoli (dopo un sabato sera
apocalittico...) per una delle trasferte più lunghe del
campionato.
Armati di panini
biscotti succhi cilum e un bel po di f..o, inizia il viaggio
ci mitragliamo fino a Reggio e alle 17.00 arriviamo a
destinazione, ci fanno stera per piu di 2 ore a V. S.
Giovanni per poi farci ripartire alla volta dello stadio.
Aho ma ndo
cestanno a porta', tra vicoli oscuri arriviamo allo stadio, e
dopo aver smaltito le "fatiche" del viaggio entriamo nel
nostro settore.
Che bello vedere
tanta gente anke se il viaggio e lunghissimo! Nel
pre-partita ci scambiamo vari cori con i nostri amici reggini,
resterete in serie A, chi non salta è della
lazzie...etc...
La partita non è
stata un granchè, speravo meglio, ma alla fine abbiamo
guadagnato un punto a quei gobbi de merda.
Finisce la
partita e si riparte destinazione CAPITALE... tutta una
pennica fina ad arrivare a ROMA alle 9.00!sto a pezzi.... ci
vediamo a firenze... bella regà!
Un saluto al
Papero che è andato col treno e a quei rimastini di Luca e
Michele che stavano con me
DAMMI SEMPRE
3 PUNTI DA QUI ALLA FINE MIA MAGICA ROMA!!!
RESOCONTO
DI
RICCARDO O.C.
Come ogni
domenica che si rispetti, il gruppo parte … destinazione
Reggio. Il pullman è al completo, sono le 7.00 e si parte,
volevamo (!?) arrivare presto. Ilviaggio è molto tranquillo,
sosta-pranzo all’altezza di Cosenza, si mangia con calma e in
“ quattro e
quattr’otto “ si
organizza una “sgambatura” nel parcheggio dell’autogrill,
“torello” mastodontico con piu’ di venti persone a
partecipare. Dopo aver fatto una bella sudata si riparte …
attraversando monti e costeggiando scarpate spettacolari, si
giunge a villa
S. Giovanni alla
17.00, dove purtroppo (indovinate chi?) ci fanno attendere per
circa due ore, vediamo passare il treno dei ragazzi che
giungono da Roma e capiamo che come sempre i pullman saranno
gli ultimi ad arrivare al Granillo.
Dopo mille
peripezie, vicoli strettissimi, che costringono ai pullman a
manovre indescrivibili, e traffico da “ vigilia di Natale”,
giungiamo al Granillo alle 19.30, decidiamo di entrare subito,
anche se qualcuno di noi si avventura verso la curva Reggina
per consolidare il gemellaggio con i ragazzi calabresi.
L’ingresso è
tranquillo e molto scorrevole, ci riuniamo alla spicciolata e
ci posizioniamo all’interno del settore, in basso a destra.
Il tifo durante
il primo tempo è abbastanza buono, anche se non riesco a
capire come molta gente si sobbarca 700 Km per cantare
cinque minuti e poi scena muta, nel secondo tempo il tifo va
sciamando, anche se lo zoccolo duro continua incessantemente
ad incitare
la nostra amata
Roma. La partita fila via come tutti sappiamo, soltanto i gol
della lazzie infiammano i tifosi della Reggina
(grazie di tutto
!!). Il deflusso come l’ingresso è tranquillo e disteso, il
risultato non è dei piu’ esaltanti (siamo di bocca
buona noi!!), ma
il popolo romano presente a Reggio è compatto e unito con …”
l’unico scopo finale”, speriamo che dalla prossima partita
tutti siano “convinti” fino alla fine.
P.S. PER I
COMPAGNI DI VIAGGIO, “MA CHE BELLA
FATTORIA IAH,
IAH, OH”, CIAO ANDREA, QUANDO TORNERANNO
I NANI?
RESOCONTO
DI
GEPPO
Domenica mattina
ore 09.00 si parte alla volta di Reggio. Bisogna prima
andare a prendere altri 2 ragazzi che vengono con noi. Siamo
in autostrada intorno alle 09.30, e ci incamminiamo
verso la meta che è a 700 km di distanza. Leggiamo i
soliti giornali per sapere le ultime notizie, dove c’è scritto
che a Reggio saremo circa un migliaio, che in effetti è il
numero maggiore che può contenere il settore ospiti del
Granillo. Andiamo spediti, e dopo circa un’ora e mezza siamo
sulla famigerata Salerno-Reggio C. l’autostrada più
brutta che ci possa essere. I primi 40 Km sono veramente
brutti trà cantieri perenni e cambi di corsia pazzeschi. Cmq
sia poi il
viaggio prosegue
meglio.Arrivati a 100 km da Reggio con largo anticipo (erano
ancora le 14.30) decidiamo di fermarci per mangiare
perché la fame era veramente tanta. Ripartiamo a stomaco
pieno e con il sottofondo di “Tutto il calcio…”
arriviamo a Reggio intorno alle 16.30. Ci fermiamo sul
Lungomare e vediamo già parecchi tifosi della Roma in
giro per Reggio. Chiediamo le indicazioni
per lo stadio e
ci arriviamo senza troppi problemi (lo stadio è
abbastanza vicino alla Stazione Centrale di Reggio).
Mancano 3 ore e
mezza e già siamo un centinaio almeno fuori dal settore
ospiti. Cominciano anche ad arrivare gli amici reggini con cui
si è confermata l’amicizia. Ci viene anche data la Fanzine
della Nord di Reggio, dove c’è una pagina intera che
parla di noi e dell’amicizia che ci lega. Verso le 18.00 siamo
circa la metà, infatti puntualmente arrivano i ragazzi
venuti con il treno. Qualche scaramuccia con le guardie per
entrare, dato il cancelletto aperto a metà per far entrare
1.000 persone (ma non è affatto una novità).
Capitolo tifo:
da quando siamo entrati (circa 2 ore prima) notiamo che la
gente ha molta voglia di tifare, infatti già si canta…Il
problema è, come immaginavamo molti di noi, il solito. La
gente come al solito canta 3 ore prima promette sfracelli, e
puntualmente quando inizia la partita stà zitta. BASTA!!!!!
Non è possibile che uno si faccia 1.500 km per non cantare
durante la partita!!! MA CHE CE VENITE A FA’??? E’ veramente
incredibile, già mi immagino Firenze…..
Siamo primi in
classifica con 7 punti di vantaggio e la gente non canta, ma
che c***o vogliono di più??
Cmq sia a Reggio
il tifo oltre ad essere discontinuo è stato anche organizzato
male da chi aveva il megafono. Non si canta “dammi i 3 punti…”
per 15 volte durante la partita, è ovvio che dopo la gente non
ti segue più. Complessivamente spero che sia stata solo
una brutta parentesi, e che certe cose non si ripetano. Il
ritorno è stato lungo, arriviamo a Roma intorno alle 06.00 con
molta rabbia per come siamo andati a livello di tifo, e anche
senza voce, ma eravamo in pochi.
RESOCONTO DI ALESSANDRO
Sveglia comoda
alle 7.30, appuntamento alle 8.20 a Porta Metronia per
l’ennesima trasferta, la più lunga, ma anche la più bella, la
più voluta. Il pullman arriva con qualche minuto di ritardo
all’appuntamento, ma quel che più importa è che nun se vedono
Elio e Marcella coi biglietti, e senza nun se po’ partì. Alle
9.00 finalmente, con un po’ di ritardo, si parte. Prima sosta
al Casello, tutti giù di nuovo, su le Guardie a perquisire. Si
riparte dopo poco, senza scorta, alla volta di Reggio.
“Sosta
Colazione” verso le 11.30 nei pressi di Napoli, e tutti quanti
al grido di “…paga tutto l’Autogrill” ci apprestiamo a fare la
prima colazione. Lo scenario però è desolante, l’autogrill è
deserto, ci sono solo due persone e una filippina dietro il
bancone, rovinarli ancora di più de quanto nun lo so’ già, è
proprio troppo, e tutti famo lo scontrino…
Risaliamo sul
pullman e, verso l’una, con la fame che risale, si cominciano
a tirare fuori le prime scodelle. Si parte con un bel giro di
Fettine panate (semi-surgelate…), per passare poi ad una
abbondante porzione di insalata di riso. Verso le 2, nuova
sosta vicino LagoNEGRO, e si continua a mangiare come pochi:
c’è chi si sfonda un piatto di pasta fredda, chi, come noi,
arriva sempre prima e tira fori le lasagne. Non mancano
nemmeno le bevande: vino (bianco e rosso), birra, borghetti,
grappa e limoncello in quantità industriale.
Si riparte. Dopo
un paio di cori per la Magica e una decina contro il povero
Cambogia (N’ pozzo venì… Io devo sta n’ guardiola), tutti si
sintonizzano sulle partite del pomeriggio: giocano tutte le
squadre dell’altro campionato (non quello della Roma…).
Vincono tutte le “grandi-piccole” (Milan, Inter e Parma), ma a
noi nun ce ne frega un cazzo, e si continua. Altra sosta a
100Km da Reggio, e dopo le polpette delle 4 e il ciambellone
delle 5, ecco l’occasione buona per …svuotarsi un po’. Si
improvvisa un torello tra i tir nel piazzale, e dopo venti
minuti si riparte di nuovo. La strada sembra non finire mai,
in alcuni tratti c’è il senso alternato, in altri l’autostrada
corre a strapiombo sul mare, ma alla fine si comincia a vedere
la Sicilia, e capiamo che più giù di lì non si può andare.
Verso Villa San Giovanni, ci comincia a scortare una
macchinina blu, che ci porta fino all’imbarco dei traghetti,
dove ci attendono altri due pullman (già lì da un paio d’ore,
scopriamo poi. Scusateci…). Sono le sei. Tutti giù dal pullman
e su di nuovo le Guardie a perquisire. Tutto quello che non
può entrare viene messo nel bagagliaio del pullman, veniamo
perquisiti (e sono 100 volte meglio le Guardie di Reggio che
quelle di Bologna o Milano… con queste almeno ci puoi
parlare…) e fatti risalire sul pullman. Si riparte alla volta
del Granillo. Dopo un giro sulla Tangenziale di Reggio, e per
un paio di vicoli locali, arriviamo allo stadio. Alle Sette e
dieci siamo dentro. Il settore è già pieno, non ci rimangono
che le scale. Splendidi i tifosi reggini, che intonano un coro
dopo l’altro, prima contro le nostre rivali, poi a nostro
favore, venendo contraccambiati immediatamente. Spettacolare!
La partita
l’avete vista tutti. Io mi chiedo solo come si possa far
arbitrare in questo momento una partita della Roma ad un
arbitro di Torino….
…comunque…
Al termine,
usciamo tutti insieme, e fuori sul piazzale dello stadio,
sotto il nostro settore, è di nuovo festa. Scambi continui di
sciarpe, cappellini, magliette, e quant’altro. Anche qualche
foto ricordo con le ragazze del corpo di ballo e della banda….
Ore 23.00, in
attesa di ripartire ceniamo con un bel polpettone e qualche
trancio di frittata, con le zucchine e le cipolle (che non
mancano mai). Alla fine si riparte. NOTA: I poliziotti, prima
di abbandonarci al nostro destino, nei pressi di Cosenza, ci
hanno addirittura chiesto una sciarpa per ricordo!!!
Arriviamo al
casello alle 7.30 e becchiamo praticamente tutto il traffico
di quelli che il lunedì mattina ricominciano a lavorare.
Impieghiamo un’ora per fare un chilometro dalla Roma-Napoli
alla Tuscolana, poi anche lì tutto bloccato. Metteteci pure un
piccolo incidente e il pullman che s’è fermato un paio
di volte perché j’era finita l’acqua, sommate il tutto e …semo
arrivati a Porta Metronia alle nove e un quarto. E’ finita la
trasferta più bella de tutte. Pe’ fortuna che mo c’è la pausa,
così ce ripijamo, e poi…
…tutti a
Firenze!!! (che stronzi quelli della Lega, l’hanno messa de
Sabato alle 3 apposta, così ce va meno gente, perché tutti
lavorano… ma noi c’annamo uguale in 10mila…)
Un grazie al
Tomo, al Conte, a Saverio, a Francesco, ar Capellone e a tutti
quelli de Piazza Minacciano pe’ la robba da magnà…
Un saluto pure a
quer frocio de Gianluca che è rimasto a Roma, perché nun ja
retto la pompa…
Bella…
RESOCONTO
DI
MATTEO
La trasferta di
reggio è stata senza dubbio una delle più belle che abbia mai
fatto,e per la prima volta non solo per il risultato finale ma
per la giornata passata.Per capire quanto è stata bella questa
doemnica devo ritornare a qualche giorno fa quando siamo
venuti a sapere (io e mio padre)che la partita si giocava di
sera e quindi per motivi di lavoro abbiamo le nostre speranze
di recarci nel capoluogo calabro vanno in fumo.Sabato sera
vado a letto sconsolato pensando a chissà quanti il giorno
dopo si metteranno in viaggio per la magica.Mi sveglio
inspiegabilmente alle 8:30 mio padre sta in cucina a vedersi
il gran premio basta uno sguardo ci capiamo al volo e mezz'ora
dopo gia siamo in macchina!!non mi pare vero!!il viaggio va
benissimo ci fermiamo a Scalea da mio zio lo carichiamo
insieme a mio cugino sorpresi anche loro e via!!Arriviamo a
Reggio Calabria che sono le 17:30 compriamo i biglietti e
iniziamo a girare per la città.Mio padre essendo calabrese ma
di fede giallorossa non ci mette molto a fare amicizia ridiamo
scherziamo è una grande festa e mio zio x la prima volta allo
stadio a vedere la roma non gli pare vero di tanta serenità in
una trasferta.Lo stadio è uno spettacolo la reggina ha un
cuore enorme la roma è magica e usciamo tutti contenti con
loro un punto in + e noi con +7 dalla juve.Mi è piaciuta molto
anche la prova del tifo della nostra tifoseria continuiamo
cosi nel nome di Roma!!!
IL
MESSAGGERO
LA PARTITA DELLO STADIO
Tifoserie
amiche
da sempre,
quanti
cori
per Crespo e Nedved
dal nostro
inviato
CARLO SANTI
REGGIO
CALABRIA - Il cuore accelera, l’urlo diventa grande quando
al Granillo arriva dall’Olimpico l’eco del gol di Nedved,
quella rete che manda ancora più indietro la Juventus.
Raddoppia e poi triplica più tardi, l’urlo e la felicità in
casa Roma, quando Crespo fa di nuovo centro seguito ancora
dal ceco. Mai la Lazio è stata tanto amata dai lupetti.
Notte di felicità per la Roma in uno stadio che gioisce
davvero, appena l’accenno a qualche fischio per Totti quando
il capitano cerca e chiede l’intervento del signor
Trentalange perché contrastato dagli avversari. Lo ha fatto
anche nel finale e per Francesco ancora fischi ma non
insulti. Festa vera in un campo che d’improvviso si scopre
tutto giallorosso: c’è simpatia tra i fans della Reggina e
quelli romani, gemellati da tempo, i Boys di qui con quelli
della capitale, gli Irriducibili, i ragazzi del Club Amato e
gli Ultras Gebbione. Tutti insieme, prima del match, a
cantare per Roma e la Roma. Accoglienza con un inizio
inusuale, fuochi d’artificio per cinque minuti, sale in alto
il rosso, poi il bianco ed infine un pizzico di verde. E’ il
tricolore: che sia un benaugurante buon auspicio per la fine
del campionato?
Tutti insieme
i quasi millecinquecento romanisti venuti sullo Stretto per
tifare per i loro amici in una città dove il profumo del
bergamotto è sparso ovunque, tra gente che la domenica ama
ancora mettere il vestito buono, andare a passeggio e che
poi si trova bene con il calcio, con il club che il
presidente Lillo Foti ha costruito insieme al bel centro
Sant’Agata, a due passi dal Granillo, a ridosso
dell’aeroporto. Voglia di calcio, quello vero, giocato,
visto e vissuto. No pay tv,
no al calcio moderno, tutti allo stadio: diceva così lo striscione dei ragazzi
arrivati da Roma, quelli che hanno fatto una lunga sosta,
tre ore fermi sui loro pullman a Villa San Giovanni. Un
segnale importante, che arriva dal tifo più genuino, quello
che vuole ancora andare allo stadio per divertirsi. Nun c’è
problema gridavano dalla curva Nord - che qui a Reggio è
della Roma... - mentre i ragazzi della Sud si preoccupavano
della loro squadra e della permanenza in serie A per
continuare a divertirsi con il grande calcio. Adesso,
intanto, si diverte Roma e la Roma.
(UNA
PRECISAZIONE: IL SETTORE DELLA ROMA NON HA ESULTATO AI GOL
DELLA LAZIO, MENTRE I REGGINI - CHE GIOIVANO IN NOSTRO
FAVORE - SI', N.D.L.)
LA
GAZZETTA
DEL SUD
Al “Granillo”,
contro la capolista, si vive una serata da incorniciare
Sotto i
riflettori splende l'amaranto
Paolo Toscano
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REGGIO CALABRIA
- Ma chi ha detto che da queste parti non si può fare impresa?
Se Mozart non avesse steccato quel pallone, a pochi minuti
dalla fine, magari anche alla Confindustria cambierebbero
opinione. È mancato solo il gol alla Reggina per chiudere col
botto una serata straordinaria. L'atmosfera frizzante
respirata al “Granillo” (complice anche un venticello gelido)
faceva presagire qualcosa di grande. Il pareggio è un
eccellente risultato, soprattutto perché conquistato contro la
Roma capolista. Ma vuoi mettere se la pilotina amaranto fosse
riuscita ad affondare in riva allo Stretto la corazzata
giallorossa? Pazienza. Si chiude con una punta di rammarico
una giornata all'insegna dello sport allo stato puro. I legami
di amicizia tra le due tifoserie hanno eliminato dallo
scenario tensioni e insidie che, purtroppo, caratterizzano la
maggior parte degli incontri. Oltre duemila i tifosi romanisti
giunti in città. Non c'è stato, comunque, il grande esodo di
precedenti trasferte. Nella tarda mattinata l'incontro tra i
capi ultrà delle due fazioni. Colazione al sacco insieme e
pomeriggio a fare quattro passi per il centro. In serata,
quando la Roma ha lasciato l'Excelsior, c'erano duecento
persone a inneggiare a Totti e compagni. Poi tutti allo
stadio. Numerosi i gruppetti formati da romani e reggini. Alle
19,30 spalti già quasi gremiti ed entusiasmo tracimante.
Soprattutto dalle curve che si lanciano messaggi amicali a
distanza: dalla Nord i supporters romanisti cantano “Resterete
in serie A”; dalla Sud gli amaranto ricambiano con un sentito
“Vincerete il tricolor”. L'intesa rasenta la perfezione quando
gli “irriducibili” intonano il classico “Reggio alè” e i
romanisti zompano che è una bellezza. Un diversivo musicale è
rappresentato dal gruppo bandistico “Città di Cittanova”,
accompagnato dal corpo delle majorettes. Vista la taglia delle
sculettanti ragazzine in tenuta biancoazzurra (vagli a
spiegare la casualità ai romanisti?) verrebbe spontaneo
definirle... minorettes. La tribuna stampa è superaffollata.
Gli accrediti rilasciati sono stati circa 300. È stato
necessario aggiungere una fila di posti a sedere. Ben 15 i
figli del “Sol levante” giunti al seguito della squadra dove
gioca Hidetoshi Nakata, eroe nazionale. Seguono ogni
movimento, ogni iniziativa e prendono appunti. E dispensano
sorrisi in quantità industriale. Soprattutto le giornaliste. È
il caso di Namihira Chigusa e Samaki Yoko, rispettivamente del
Nikkan Sports e Tokyo Shimbun. In tribuna vip non si nota
l'inconfondibile cappotto color cammello del presidente Sensi.
Ci sono il sottosegretario Marco Minniti, l'assessore
regionale Giuseppe Scopelliti, il sindaco Italo Falcomatà e
l'orafo Gerardo Sacco. Entrano le squadre e la curva
giallorossa esibisce striscioni che invitano a vedere le
partite allo stadio. Vengono accesi bengala e fuochi
d'artificio. Sembra di essere a Posillipo. Pochi istanti e dal
Golfo di Napoli ci si trasferisce in Brianza. Il terreno di
gioco sparisce dietro una cortina di fumo che assomiglia ad un
enorme banco di nebbia. L'ambiente si surriscalda quando Zago
stende Dionigi lanciato a rete. Le urla della tifoseria
amaranto diventano ululati quando lo stesso Dionigi si mangia
l'immangiabile. “Roma nun fà la stupida stasera”, viene da
dire ogni volta che gli avanti capitolini si affacciavano
dalle parti di Taibi. Intanto il maxischermo resoconta sul
rendimento travolgente della Lazio contro la Juve. Esultare
per le prodezze degli odiati cugini? Per i romanisti manco a
parlarne. La gara scivola via non senza sussulti. A provocarli
è quasi sempre l'ammirevole squadra di Colomba che a tratti è
più agitato di Capello. Passano i minuti, compresi i cinque di
recupero e il risultato non si schioda. Alla fine tutti
d'accordo: questa Reggina tiene più che mai accesa la speranza
di risalire la china. Adesso è il momento di non mollare.
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