LA
PARTITA DELLO STADIO
Spettacolo Sud: «Onore al motorino caduto»
di ALESSANDRO
ANGELONI
ROMA - Sciarpe
giallorosse ricoprono l'intero Olimpico, le migliaia di
bandiere sventolano, nonostante l'assenza di vento. Fa
caldo. Ma i tifosi sono più che mai presenti, con tutto
l'amore per la Roma e con tutta l'ironia che li ha sempre
contraddistinti. "Capello sindaco de Roma", un semplice
consiglio elettorale in vista delle elezioni di oggi. Non
manca la loro presenza sui temi scontanti di violenza delle
ultime settimane. Il primo pensiero va a Zago, aggredito
domenica scorsa da un gruppetto di teppisti, «Zago non si
tocca». Scroscianti applausi e cori per il brasiliano,
quando viene inquadrato sul maxi-schermo. Il secondo
pensiero era rivolto allo strano episodio, sempre di
domenica scorsa, ma a San Siro. E qui i tifosi della Roma
danno spettacolo, «Onore al motorino caduto». Geniali.
Poi, anche
chi non c'è ha un posto con tanto di striscione, "Gruppo
dei diffidati". Più piccoli, ma sempre presenti, i vari
"Roma, caput mundi", "Banda della pajata", "Roma, orgoglio
d'Europa" e "Più vivo, più ti amo". Nuovo, invece,
"Divieto di sorpasso". Più che altro, si tratta di un
augurio. Poi, ben più serie le scritte dedicate a due
persone scomparse. "Nel ricordo di Marco e Rossana.
Onoriamoli". E Totti è il primo ad onorarli, ponendo sotto
lo striscione un mazzo di fiori, pochi istanti prima
dell'inizio di Roma-Atalanta.
Entrano le
squadre in campo, Carlo Zampa legge le formazioni.
Entusiasmo generale: fumogeni, cori, applausi, frastuono
assordante. Ovazione per Montella. In tribuna d'onore, il
presidente Sensi e Cesare Romiti. In quella vip, i soliti
noti. Spicca sempre quel viso solare della Ferilli. Poi,
Verdone, Mattioli, Amendola e gli altri sempre noti. Nella
ripresa, quando le squadre dovevano ancora fare il loro
ingresso in campo, si ode un boato: il Napoli è in
vantaggio contro la Lazio. Attimi di speranza, poi la
delusione e i mormorii sui gol dei biancocelesti che
archiviavano la partita del San Paolo. Ma il vero boato di
festa e di liberazione dall'incubo Atalanta, è quando
Montella porta in vantaggio la Roma. E alla Lazio, non si
pensa più.