CHAMPIONS
LEAGUE
GRUPPO A - Prima fase
II giornata
ANDERLECHT/ ROMA 0-0
19
settembre 2001, ore 20.45 Sono in attesa
delle vostre foto e resoconti e-mail me
ANDERLECHT
(4-5-1): De Wilde, Crasson, De Boeck, Van Hout, Hendrikx;
Vanderhaeghe, Aruna, Hasi, Stoica, Baseggio; Mornar. ROMA
3-5-2: Antonioli, Samuel, Zebina, Zago, Lima, Candela, Cafu,
Tommasi, Emerson, Totti, Batistuta (39'st Montella). In
Panchina: Pellizzoli, Aldair, Siviglia, Tomic, Cassano. Arbitro:
Larsson (Svezia) NOTE:
Angoli: 3-3, Recupero: 1' e 2', Ammoniti: Vanderhaeghe,
Zago, Cafu, Van Hout Spettatori: 22.000.
RESOCONTO DI UR77BOB
Che dire, é
questa la partita attesa da diversi anni, nonostante il mio
andare e venire da Bruxelles a Roma, c'é un sapore diverso per
chi sostiene questa maglia lavorando all'estero, in questo
caso nel freddo e grigio Belgio. I preparativi (con annesso
arrivo di amici dalla Capitale) sono cominciati in pratica dal
24 agosto, quando sono stati sorteggiati i gironi. Dopo
diverse peripezie per i biglietti di Curva, ci vengono mandati
da Roma un giorno prima della gara, quando la Sestante (bontà
loro) si é resa conto che i pacchetti viaggio-albergo- stadio
se li darà in faccia, e quindi che forse qualcuno avrà bisogno
solo del biglietto. Ci si avvia allo
stadio dell'Anderlecht (abbastanza piccolo, ma con una buona
visione del campo di gioco) dopo svariate birre, intorno allo
stadio (le vendono senza problemi), ci si incontra con i
tifosi venuti da Roma, e con diversi italiani residenti qui in
Belgio, tutti sciarpa al collo o maglia della Magica. Siamo
dentro, i tifosi dell'Anderlecht sono inesistenti sul piano
vocale, mentre il gruppo compatto degli ultrà/s Roma si
schiera dietro la porta occupata da Antonioli durante il primo
tempo. La gara l'avete sicuramente vista meglio voi, un po' le
condizioni alcoliche, un po' l'unico interesse che é stato
quello di tirare fuori la voce, beh mi sembra che si sia
andati un po' meglio delle precedenti partite, ma ancora c'é
da lavorare. Il tifo giallorosso é stato comunque grande,
guidato da un paio di ragazzi sulle inferriate che spronavano
il gruppo, i nostri canti si sono levati forti al cielo,
riempiendo lo stadio, e ricordandomi perfomance passate, da
primi anni '80. Non posso
scordare un "maciniamo km" tenuto per 20 minuti, sempre in
crescendo, e lo stadio voltato verso di noi, sempre piu'
sorpreso dalla forza e dall'intensità del nostro sostegno.
Purtroppo c'é mancato l'urlo del goal, ma da quasta partita
ricomincia la nostra marcia. Ancora lodi a
tutti i presenti, cha hanno dimostrato anche qui quale sia il
miglior tifo d'Europa. Innamorati di
una maglia rossa bordata gialla.
Biglietto
Sotto il settore dei belgi
Nostro settore
GRAZIE
ANDREA!
RESOCONTO
DI
ANDREA Quando si dice
sbroccare..è quello che mi è capitato mercoledi 19
settembre,giorno di anderlecht-roma;non è facilmente
spiegabile,ma mi sono svegliato la mattina ed invece di
dirigermi all'università a poltrire tutto il giorno,ho preso
la destinazione opposta ,cioè verso l'aereoporto di
fiumicino.Vado al banco Virgin e trovo la combinazione and/rit
per bruxelles per un pelo,prendo l'ultimo posto libero e
parto, da solo,senza nessun accorgimento(manco il giacchetto
mi ero portato) ma solo con la mia bandierina
scottish-style.Faccio il viaggio insieme a Rutelli che
viaggiava in economy con la virgin,giuro che mi ha fatto quasi
pena,cmq arrivo ed il primo pensiero è stato "mo che
faccio??",aspetto gli altri voli che arrivano da roma quindi
mi appollaio per un paio d'ore all'aereoporto,incontro facce
amiche e di corsa con taxi allo stadio.Il taxi ci lascia
davanti la curva loro,sono tutti intenti a farsi litrate di
birra , ci guardano in cagnesco ma nessuno di loro alza un
dito contro,arrivo al settore che è isolato dal resto della
strada da autoblindi con gli idranti,prendo il biglietto ed
entro dopo aver assaggiato i modi "gentili" della celere
belga.Da roma, di ultras saremo una cinquantina, in tutto 200
o poco più,ci facciamo subito tanti "amici" tra i belgi
interrompendo il minuto di silenzio,con un perentorio "Lazio
Lazio vaffanculo", al riguardo il nostro essere ultras e
quindi andare sempre oltre ed essere spesso in controtendenza
,non si è arrestato di fronte a quello che è successo negli
usa ,ognuno la penserà a proprio modo ma io ti dico che l'ho
cantato e c'ho messo più goliardia che cattiveria,cmq primo
tempo con un tifo da brividi,ragazzi giuro che l'adrenalina
provocata da 20 minuti continui nel cantare "maciniamo
km" rare volte l'ho provata,vedere la faccia attonita dei
belgi che ci guardavano,penso che almeno all'estero un primo
tempo di tifo così non lo ricordo,secondo tempo meno intenso
ma era impossibile reggere 90 minuti.Loro sono molto inglesi
nel modo di andare allo stadio e tifare hanno meno intensità
ma come gli inglesi è la curva accanto al settore ospiti a
cantare di più e fanno cori inglesi come you'll never walk
alone.A fine partita un breve ma insistito lancio di bottiglie
ed altro,intervento della polizia che ci fa' uscire,fuori
tutto tranquillo e chi con il taxi, chi con la metro ci si
sparpaglia per bruxells per poi ritrovarsi nella notte
all'aereoporto,dopo aver cercato vanamente di dormire
finalmente alle 11 di mattina riparto dopo che tutti erano
partiti alle 8,giuro le 3 ore più lunghe della mia vita.Per
concludere posso dire con assoluta certezza che queste sono le
trasferte più belle in assoluto perchè:vai in giro in
europa,si è in pochi , si è compatti ed avvelenati. RESOCONTO DI ANDREA F. Trasferta
insolita questa: non in gruppo, ma da solo. Arrivo a Bruxelles
in treno, verso le 11:30. Piove parecchio. Sceso alla stazione
mi dirigo verso la metropolitana, dove, con uno stentatissimo
francese, mi faccio indicare da un tipo di mezz'età come
raggiungere lo stadio. Arrivo nel quartiere dello stadio e
scopro che la pioggia è aumentata; poco male. Essendo privo di
biglietto vado dritto sotto la tribuna in cerca di botteghini,
che trovo immancabilmente chiusi. Mi decido allora a fare un
giro intorno allo stadio, che non completo in quanto trovo un
cancello aperto con un signore sui sessanta che funge da
guardiano per l'entrata (che poi è l'ingresso per la stampa).
Comunico a stento anche con lui e scopro che i biglietti sono
FINITI... L'incazzatura è molta, ma non demordo, gli chiedo
insistentemente se c'è un modo per rimediare un tagliando
finchè il tipo non si da per vinto e mi dice di aspettare il
direttore (o qualcosa del genere) per avere informazioni
precise. Tutto questo accade approssimativamente intorno alle
12:45. Il "direttore" si presenterà solo alle 14:30 e ci darà
(nel frattempo sono arrivati altri ragazzi senza biglietti
come me) la lieta novella che qualche biglietto si puo'
trovare. Ognuno dei presenti entra a turno nello stadio (i
botteghini sono sotto le tribune) e compra un singolo
biglietto dopo aver fornito il proprio documento d'identità
alla bigliettaia. Il modico prezzo del tagliando è di 100.000
lire, in quanto ho preso un tagliando per la gradinata
inferiore. La gradinata superiore veniva 170.000!!!!! Superato lo
scoglio del biglietto mi accingo a fare un giro per la città
(per fortuna ha smesso di piovere). Riprendo la metro e vado
al centro, incrociando qualche sciarpetta giallorossa che
circola tranquillamente per il centro storico. E' ormai giunta
l'ora di andare allo stadio; seguendo un percorso che ormai
conosco bene, torno alla metro e arrivo alla stazione dello
stadio. L'unico inconveniente è che non avevo calcolato che
arrivando dalla metro mi ritrovo dritto sotto la curva dei
tifosi di casa. Sono costretto a mimetizzarmi tra i belgi per
arrivare al mio settore: silenzio totale e sciarpa nascosta
arrivo al mio settore (separato dagli altri da due enormi
mezzi corazzati). Entro e assisto a una partita in cui
giochiamo abbastanza bene ma Bati si mangia l'improponibile).
All'uscita ripasso tra i tifosi dell'Anderlecht e prendo la
metro (con loro), arrivo alla stazione e aspetto il treno che
mi porterà a casa.