CHAMPIONS
LEAGUE
GRUPPO B - Seconda fase
I giornata
GALATASARAY/ROMA 1-1 20 novembre 2001, ore 20.45 italiane,
21.45 locali Chi vuole, può
mandarmi foto e resoconti E-MAIL ME
20-11-2001 GALATASARAY:
Mandragon, Perez, Emre Asik, Bulent Korkmaz, Hakan Unsal,
Capone, Bulent Akin(1'st Fleurquin), Ayhan, Hasan Sas,
Sergen, Umit Karan (42' st Arif Erdem). In
Panchina: Kerem, Serkam, Victoria, Suat, Inceefe. Allenatore: Lucescu. ROMA:
Antonioli, Zebina (36'st Fuser), Samuel, Aldair, Cafu,
Tommasi (1' st Cassano), Emerson, Lima (29'st Assuncao),
Candela, Totti, Batistuta. In
Panchina: Cejas, Cufre, Siviglia, Tomic. Allenatore: Capello. Arbitro:
Colombo (Fra) RETI:
Marcatore: 23' ptPerez, 47'st Emerson. NOTE:
Angoli: 4-3 per la Roma, Recupero: 1' e 5', Ammoniti: Emre
Asik, Umit Karan, Batistuta, Spettatori: 20.000
Alcune
di queste foto sono state prese dal sito http://www.disguast.com
(by Zoban Raftik) * GRAZIE AD
ILKER PER QUESTE FOTO!
RESOCONTO
DI
ANDREA Dal momento in
cui sono stati resi noti i sorteggi, tra le tre trasferte
quella che più mi affascinava dal punto di vista ambientale e
sul piano del tifo era sicuramente quella di Istanbul. Si
parte quindi, appuntamento alla mezza a Fiumicino, siamo una
cinquantina a prendere il volo per la turchia; Il volo è di
linea ma l'atmosfera è piu da charter, infatti allietiamo il
viaggio agli ignari passeggeri con la nostra chiassosa
presenza tanto da indurre una corpulenta hostess milanese ad
esclamare di non aver visto mai niente di simile in anni di
attività a bordo. Si arriva ad Istanbul, capatina in hotel e
poi in pullman tutti diretti allo stadio. Arriviamo dopo
essere stati per un po' nel traffico cittadino. Scendiamo dal
pullman e sbagliando ci troviamo sotto una delle loro curve,
dove i turchi erano in fila per entrare, nessuno ci dice nulla
ne succede alcunchè, facciamo marcia indietro troviamo il
settore a noi riservato ed entriamo. L' ingresso sembra quello
di un pallazzo condominiale, ed il settore a noi riservato è
piccolissimo(al max conterrà 200 persone), insomma mi sembra
di stare nel giardino di casa mia, infatti siamo praticamente
in campo. Lo stadio è piccolo, attaccato al campo,non conterrà
più di ventimila persone e non c'è il tutto esaurito,
forse la grave crisi economica che attanaglia il paese non lo
consente. Come si vede anche dalla tv, gli ultras locali
(UltrasAslan) sono sistemati nella parte alta della tribuna e
dispongono di cinque o sei tamburi di grosse dimensioni, le
curve sono lasciate un po' a loro stesse ma comunque
praticamente 3/4 dello stadio segue la partita in piedi! Noi
saremo in tutto un centinaio, con una buona rappresentanza di
gente di curva (almeno la metà), i gruppi principali ci sono
tutti, in prima linea gli striscioni dei Fedayn, ASR Ultras e
XXI Aprile e dietro quello di Orgoglio Capitolino, mancano i
Boys ma questa in Europa non è una novità. A livello
coreografico niente di eccezionale da parte loro, comunque
stendono un bandierone copritribuna e sotto dopo alzano un
centinaio di bandiere a due aste e tra queste si notano in
bella mostra alcune con scritte come: "Totti Frocio" , "A Roma
solo la Lazio" "Siete una squadra che fa' Sensi", "Roma
Merda", "Roma Ladrona", "Oggi non si vendono Rolex" ed in
controtendenza un "Roma=Amor" e"Sabrina presidente, Roma
campione" comunque per rendere più chiara la situazione si
sono alzati un paio si "roma,roma vaff.." da noi subito
ricambiati con "la rovina dell'europa siete voi"; da segnalare
inoltre nel nostro settore la presenza goliardica di due
bandiere del vaticano( così come avvenne nel 93). Parlando del
tifo, da parte nostra abbiamo cercato in tutti i modi di farci
sentire approfittando dei loro rari momenti di silenzio,
specie nel primo tempo l'impegno è stato massimo, avranno un
buon ricordo di noi i raccattapalle ed i poliziotti che ci
stavano di fronte, comunque in qualche occasione ci avranno
sentito visto che provocavamo una reazione di fischi e di buh
niente male. Venendo a loro, beh che dire, è inutile fare
paragoni con noi od il resto d'europa, un po' ho girato ed
attualmente, per me, a livello di tifo canoro non hanno rivali
in Europa, si avvicinano al modo di tifare italiano degli
anni'80 quando non si smetteva di cantare un secondo. E'
giusto lodarli perchè se lo meritano, però devo essere sincero
mi aspettavo un inferno"più caldo", pensavo di vedere decine
di torce accese tra la gente, così come avviene in Grecia, ne
avrò viste si e no un paio, fino al loro gol non mi sono
sembrati niente di eccezionale, poi certo hanno sostenuto alla
grande con la tribuna a lanciare i cori che però non sempre
venivano seguiti dalle due curve, quando questo avveniva si
aveva il vero spettacolo come negli ultimi venti minuti, in
cui hanno fatto un vero show con cori lunghi, continui e
possenti, tutti uniti a difendere il risultato. Impressionante
il silenzio che è calato al nostro gol, giuro non si sentiva
volare una mosca, lo stadio sembrava vuoto. Con loro nessun
problema e servizio d'ordine impeccabile, gentili e sempre al
loro posto senza mai trascendere, in questo campo pure dai
turchi abbiamo da imparare. Concludendo, ripeto a livello
canoro ora primeggiano in Europa, forse solo nei paesi
dell'est ed in Scozia c'è qualcosa di simile, anche perchè
approfittano della decadenza di realtà storiche come quella
italiana ed inglese. Un consiglio turistico: andate ad
Istanbul perchè è da paura!!! grazie a Daniele
per il biglietto!
RESOCONTO DI MICHELE ASRU
WELCOME TO HELL
Nonostante
Istanbul fosse una trasferta poco sicura (tutti abbiamo nelle
menti il ricordo dei tifosi del Leeds sgozzati in pieno
centro) partiamo il Sabato 17 alle 11.50 con un volo della
Turkish Airlines, arrivati nel Bosforo ci aspetta un clima
invernale. Domenica,
durante un giro nella Istanbul asiatica veniamo a sapere dal
tassinaro che in serata si sarebbe giocata Fenerbahce /
Genclerbirligi e così decidiamo di andare ad assistere alla
partita, prendiamo a nostra insaputa dei biglietti di curva e
due ore prima dell’inizio della partita entriamo nel settore.
Per come cantavano sembrava che la partita fosse già iniziata,
vi lascio immaginare durante la partita come abbiano incitato
la sqaudra (da notare che tutto lo stadio ha assistito alla
partita in piedi). A fine partita rimaniamo impressionati e
pensiamo alla sfida di Martedì e al clima che ci aspettava. Nei giorni
precedenti al match parlando con qualche turco constatiamo che
la maggior parte sostiene il Galatasaray, seguito dal
Fenerbahce e dal Besiktas e ci viene detto che quello che era
successo ai tifosi del Leeds era colpa loro, visto che erano
ubriachi e non capivano quello che stavano facendo! Tipo
strappando le banconote turche, rompendo vetrine ecc. Arrivando
finalmente al giorno clou, siamo tesi, prendiamo il taxi che
intelligentemente ci lascia sotto la curva locale (ricordo che
eravamo in due con lo striscione ASR Ultras mimetizzato negli
abiti) finalmente troviamo il settore a noi assegnato dove vi
entriamo per primi, decidiamo di aprire lo striscione quando
entrano i giocatori dell’A.S. Roma per sondare il terreno... è
stato un momento da brividi con tutto lo stadio che ci
insultava, e vengono notati svariati striscioni e stendardi
solamente offensivi nei nostri confronti scritti sotto
dettatura di qualche tifoseria italiana. Dopo una trentina di
minuti arrivano gli altri (circa 30 ultras e 60 tifosi
normali) e vengono sistemati gli striscioni Fedayn, XXI
Aprile, Orgoglio Capitolino, Obiettivo Glasgow, Brigata
Boccea. Noi ASR Ultras decidiamo di tenerlo in mano per tutta
la partita. Durante il match veniamo controllati a vista dagli
agenti locali che a differenza degli agenti nostrani hanno
molto più tatto, nonostante dicano che la Turchia sia un paese
del terzo mondo a differenza dell’Italia. Durante la partita i
locali fanno un buon tifo facendo in modo che i nostri cori
non li sentissimo neanche noi. A partita quasi finita il
nostro settore esplode per il pareggio acciuffato. Per la
nostra eccessiva gioia arriviamo quasi in campo (visto che non
vi erano recinzioni nel nostro settore) ma veniamo respinti
indietro dalla polizia! Dopo qualche minuto l’arbitro fischia
la fine e finalmente qualche giocatore si ricorda di venirci a
salutare nel settore. Dopo circa una trentina di minuti ci
fanno uscire e anche noi due scrocchiamo un passaggio al
centro con i pullman organizzati. Alla fine un manipolo di
ultras si recano in centro per farsi una mangiata. In
mattinata riprendiamo il volo per Roma pensando che poche
tifoserie si sarebbero concesse il lusso di andare in
quell’inferno con uno striscione ultras senza scorta.