III Giornata
PIAC
ENZA
- ROMA 2-0

Piacenza, Stadio Garilli
domenica, 16 settembre 2001
ore: 15:00
 

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Tabellino partita:
Piacenza (4-4-2): Guardalben 6.5, Cristante 6.5, Boselli 6.5, Lamacchi 6.5, Tosto 6.5 (44' St Cardone Sv), Gautieri 7, Matuzalem 6, Volpi 7, Di Francesco 7, Poggi 6 (13' St Ambrosetti 6), Hubner 7 (33' St Caccia Sv). (1 Orlandoni, 55 Maltagliati, 17 Miceli, 9 Amauri). All. Novellino 7.

Roma (4-4-2): Pelizzoli 5.5, Zebina 5 (1' St Panucci 5.5), Samuel 6, Zago 5, Candela 6, Cafu 5.5 (16' St Lima 5), Tommasi 6, Emerson 5, Guigou 5 (1' St Delvecchio 5), Batistuta 5.5, Montella 6.5. (1 Antonioli, 6 Aldair, 7 Fuser, 18 Cassano). All. Capello 5.
 
Arbitro: Collina di Viareggio 7. Angoli: 5-0 per la Roma.
Recupero: 2' e 4'. Espulso: 35' St Lima per proteste ai danni del guardalinee. Ammoniti: Zebina, Cafu, Candela per gioco scorretto, Caccia per proteste, Di Francesco per comportamento non regolamentare. Spettatori: 12.000.
I gol: 38' pt - tosto incrocia dalla sinistra con un cross che si abbassa nei paraggi dell' area piccola, Hubner sembra arretrato ma con un riflesso in corsa anticipa incredibilmente sul primo palo Zago e Samuel e di interno sinistro batte a rete imparabilmente.
5' st - sul cross preciso dalla destra, grande colpo di testa dell' ex Di Francesco che, superando nello stacco Tommasi, dal primo palo devia verso il secondo, sorprendendo Pelizzoli.

 










"Ho dato retta ai sentimenti, mi sembrava poco rispettoso nei confronti dei miei ex compagni, nei confronti dei tifosi che mi hanno sempre voluto bene e fino a quel momento, ma anche dopo, mi hanno continuato ad applaudire ed incitare. La gioia per quel gol è stata immensa ma, ripeto, se avessi esultato avrei offeso chi non lo meritava". 
Per vedere il servizio fotografico completo:
http://www.fototifo.it























RESOCONTO DI pAoLeTtO - SPQR TALENTI
SONO APPENA TORNATO A CASA DA PIACENZA E SONO INCAZZATO NERO.
DOPO 3 GIORNATE ABBIAMO 2 PUNTI E I BASTARDI JUVENTINI SONO GIA' A +7. SE NON CI SVEGLIAMO A FINE GIRONE D'ANDATA ABBIAMO CHIUSO I GIOCHI.
Partiamo in 5 alle 8:30 siamo carichi, un pò gonfi dal sabato sera appena concluso, e con una voglia matta di combattere, sostenere e prenderci finalmente questi 3 punti. Arriviamo a Piacenza alle 14, 40 sacchi di biglietto (varrà poi la pena continuare a farli) ed entriamo nel settore ospiti dopo aver passato una perquisa che con le nuove leggi è un pò + cac....zi del solito. Non siamo tantissimi direi 4000 e come al solito siamo bellissimi e straordinari.
La partita inizia e si vede subito che i campioni d'italia sono piuttosto campioni d'incassi: non corre nessuno e chi lo fa spesso a vuoto, il primo tiro arriva su punizione a metà secondo tempo, senza il capitano è guigou a impostare. Risultato onesto: 2 picchi. Unica cosa piacevole l'abbraccio a Eusebio a fine partita. Ohhh!!!! Ma la Roma dove sta? I giocatori scesi in campo oggi non sembravano manco le brutte copie di quelli dell'anno scorso, l'altre squadre corrono come dannate e i nostri nun ce capiscono niente. Svejateve!!
LA NOSTRA FEDE NON VA TRADITA, MERCENARI MERCENARI ! !
CI VUOLE IL PREMIO PARTITA ! ! !
Usciamo subito e per fortuna nel ritorno conosciamo tre fre..e, accanno l'amici miei e torno a Roma con loro.



RESOCONTO DI GIAMAICA
Eccoci finalmente, sono le 13 di domenica 16 settembre.
E' passata una stagione, una GRANDE stagione e finalmente rieccoci qui: PIACENZA, il mio derby.
Vivo quaggiu' al nord da sempre, anche se sono nato a Roma e li e' rimasto il mio cuore, ma gli amici con cui condivido gli sfotto' del lunedi mattina  sono quasi tutti qui.
Il venerdi prima di PC-ROMA in ufficio ci si saluta sempre con un "Ok, ciao ragazzi ci si insulta domenica".
Sono le 13 e sono felice perche' finalmente posso riassaggiare un pezzetto di RomaMia, ma so che finora qui a PC le gioie sono state sempre molto poche, anzi quasi nessuna a parte un passaggio del turno in coppa italia un paio d'anni fa.
Ma quest'anno siamo noi i campioni e sono sicuro che le cose andranno per il meglio.
Arriviamo allo stadio alle 13.30, non c'e' ancora troppo casino, parcheggiamo tranquilli lungo la strada per non ritrovarci imbottigliati all'uscita e ci incamminiamo verso il settore ospiti.
Le cose sono cambiate da due anni a questa parte... e non solo il costo dei biglietti (40.000 per una curva, piu' 3.000 di prevendita).
3 filtri di celerini mi controllano anche dentro al pacchetto delle gomme da masticare... mai vista una cosa del genere da queste parti..... inoltre i 5 settori della curva sud riservata agli ospiti quest'anno sono stati separati per cui si entra ognuno nel settore che ha scritto sul biglietto.
Comunque troviamo dei posti dignitosi, si vede bene tutto sommato; appendo lo striscione "I.S.C.R. - GIAMAICA PRESENTE" dedicato al NOSTRO newsgroup.
E dopo un po' iniziano i primi cori.
Parte un "Dammi i tre punti" che sara' durato 10 minuti.... fantastico...
ci siamo... siamo caldi..... li sovrastiamo di brutto.
Tra l'altro la curva del piacenza e' in sciopero dopo che una cinquantina di ultras (ovvero tutto il nucleo storico) sono stati diffidati e non potranno piu' andare allo stadio per un bel po': in pratica niente striscioni, niente bandiere niente tifo organizzato. La cosa si nota subito quando a incitare la squadra e' la gradinata (la loro tribuna tevere per capirsi).
L'inizio e' abastanza vivace, ma anche se la palla gira bene ci andiamo sempre a rintanare negli angoli senza mai riuscire a fare un cross e l'unica volta che ci riusciamo Zebina ne spara uno su cui Emerson non puo' fare nulla.....
E infatti al primo cross riuscito bene di tutta la partita: GOL......... per loro.............. Hubner
Ripresa inguardabile, su cui non voglio spendere piu' di mezza riga, che cmq ci presenta sotto gli occhi il piu' classico dei gol dell'ex... Eusebio Di Francesco.
Solo due parole. Una sul tifo: vi dico solo che alla fine si seguiva con gli OLEE' i passaggi del piacenza, sono partiti cori tipo "40 sacchi, rivoglio 40 sacchi" oppure "premio partita, ci vuole il premio partita".
L'altra su Eusebio, acclamato a gran voce da tutta la curva sud.... "SOTTO LA CURVA, EUSEBIO SOTTO LA CURVA" ci e' venuto a salutare, a ringraziare e a ricordarci che ci tiene sempre ne cuore.
Stamattina si torna in ufficio e mi scappa un sottile ma amaro sorriso quando alzo gli occhi e vedo il calendario.... a settembre c'e' Eusebio Di Francesco.
Giamaica


RESOCONTO DI SIMONE (PR)
Piacenza si è rivelata ancora una volta la trasferta più tranquilla infatti ieri ho portato anche la mia ragazza. Arrivato ai cancelli mi accorgo che la curva ospiti è stata divisa in "moduli"(?)... vabbè, mi sono cuccato il biglietto col modulo 5 e li ci ho visto la partita. Una partita di merda. Eravamo un migliaio scarso.
Ieri proprio non era giornata; meno male che la lanzio non ha vinto.
Comunque ho visto un discreto tifo inizialmente, con gli ASRU che hanno piazzato tre o quattro ragazzi per ogni "modulo". Poi sullo 0-2 più nulla, solo qualche coro del tipo "la nostra fede non va tradita, mercenari!!!" oppure "ci vuole il premio partita". Mah io sinceramente non so cosa pensare, voglio solo dire queste cose:
1)NO ALLA MAGLIA BLU
2)NO ALLA MAGLIA GIALLA
3)NO ALLA MAGLIA DELLA CHAMPIONS
4)NO AL 4-4-2 (in quale parte del campo giocherebbe Totti col 4-4-2???)
5)PERCHE' NON HA MESSO CASSANO? LA DIFESA DEL PIACENZA E' STRA-LENTA, CASSANO AVREBBE CREATO PANICO. VABBE' MA QUESTE COSE NON CENTRANO. La Roma si deve ritrovare perchè siamo fortissimi. Ora scommetto che a trigoria qualcuno darà i calci alle macchine dei giocatori, qualcuno farà cori non molto carini ecc...
(VEDI ATALANTA-ROMA DELL'ANNO SCORSO IN COPPA) sperando che la squadra si dia una scossa. Aggiungo
che se col Real Madrid abbiamo perso, la colpa non è sicuramente dei fatti di New York. Alla prossima

RESOCONTO DI NICOLA
Forse il miglior commento per questa partita è proprio un NO COMMENT.
Speriamo di riprenderci al più presto.Ciao Nicola.


RESOCONTO DI GEPPO
Piacenza è stata paradossalmente una bella trasferta per chi cmq ha certi ideali e valori ultras, che vanno aldilà dei risultati e dei mercenari che indossano la nostra maglia.
E' stata netta e giustificata la "separazione" trà gli ULTRAS e i tifosi comuni, favorita anche dalla struttura del "Galleana". I circa 300 ultras presenti hanno pienamente fatto il dovere cantando a squarciagola e sostenendo i colori di Roma per 90 minuti, riuscendo talvolta a coinvolgere incredibilmente anche i piacentini in tribuna. Il Gruppo è stato compatto per tutta la partita e  nonostante la vergognosa prestazione dei giocatori che indossano la nostra maglia ho notato quella giusta mentalità che piano piano viene trasmessa.
Onore ad Eusebio Di Francesco, grande uomo e professionista da sempre attaccatissimo a noi ULTRAS (forse l'unico dopo Peppe), che non vedeva l'ora di correre sotto la nostra curva a fine partita. Con gli occhi lucidi e la mano sul cuore, così ci ha salutato un grandissimo ragazzo, che oltretutto quanto ci farebbe ancora comodo....altro che quell'uomo di m**da di Zanetti.
Onore a te Eusebio, gli Ultras ti ricorderanno per sempre come una bandiera, vera!!
Prossimo appuntamento, 29.09.2001 - TUTTI A TORINO PERDIO!!!

RESOCONTO DI MARCO M.
"Questa volta non voglio dilungarmi in merito ai (quasi) sempre piacevoli e divertenti episodi a cui tutti assistiamo quando seguiamo la Roma in trasferta. Solo due veloci riflessioni :
1. un velo pietoso merita di essere steso sul comportamento dei giocatori in questo inizio di stagione..quelli su cui più avevamo puntato (Bati, il Puma, Cafù) sono dei fantasmi, tutti sembra che giochino col pallone medico da 6 Kg..svegliaaaaa!!! Però un appunto tengo a farlo : giustissima e meritatissima la contestazione...ma domenica ho sentito dei personaggi che si divertivano a cantare "chi non batte le mani è giallorosso"..ora...attaccare i giocatori/mercenari e compagnia bella è giusto, ma mai la ROMA come squadra, come essenza..è una cosa folle!!! spero di non dover più udire puttanate del genere..
2. bellissimo l'INNO NAZIONALE all'inizio, ormai è una prerogativa che ci stà facendo sempre più distinguere in tutti gli stadi d'Italia. Questa volta aveva un significato anche più profondo e toccante del solito (a proposito belle le due bandiere americane viste in curva), ma cerchiamo di farlo sentire sempre di più e sempre più forte..orgogliosi di essere figli della CAPITALE D'ITALIA...SCHIAVA DI ROMA!!
E ORA, COMUNQUE VADA, TUTTI A TORINO!!!

RESOCONTO DI FILIPPO
PARTO DA MILANO VERSO LE 11.30 E DOPO UNA RICCA SOSTA AL'AUTOGRILL DOVE IO E I MIEI AMICI VENIVANO PRESI PER MATTI CON LE SCIARPETTE GIALLOROSSE AL COLLO...ARRIVIAMO ALL'INCIRCA ALLE 12.30 AL CASELLO DI PIACENZA SUD SBAGLIANDO STRADA CI FACCIAMO IL GIRO PANORAMICO DELLA CITTA' PER ARRIVARE ALLO STADIO ALLE 13.15...AVENDO SBAGLIATO USCITA ALL'AUTOSTRADA ARRIVIAMO SOTTO LA CURVA DEI TIFOSI PIACENTINI...FACENDO UN GIRO DELLA MADONNA ARRIVIAMO AL PARCHEGGIO DEL SETTORE OSPITI ALLE 13 E 15..ARRIVATI AI BOTTEGHINI VEDO IL PREZZO DEL BIGLIETTO E MI VEDO VOLAR VIA BEN 40 SACCHI PER STARE IN UNA GRADINATA DI UNO STADIO STILE SUDAFRICA...SIAMO CIRCA 3-4000 TIFOSI CHE ALL'INIIO E PER TUTTO IL PRIMO TEMPO CANTIAMO A SQUARCIAGOLA SURCLASSANDO I TIFOSI(?)DEL PIACENZA...DOPO IL PRIMO GOAL DEL PIACE LA CURVA NON DEMORDE E CONTINUIAMO A CANTARE...AL SECONDO TEMPO LE NOSTRE CANZONI RIECHEGGIANO NELLO STADIO PIACENTINO FINO AL GOAL DEL
RIMPIANTO DI FRANCESCO CHE CI DISTRUGGE DA QUESTO MOMENTO IN POI DAL NOSTRO SETTORE VOLANO LE SOLITE CANZONI DI CONTESTAZIONE CHE IO APPROVO PIENAMENTE...LA COSA PIU' BELLA DELLA TRASFERTA E' L'ARRIVO DEL DI FRA SOTTO LA NOSTRA CURVA....PER FORTUNA QUESTA VOLTA MI DEVO FARE SOLAMENTE 70 KM PER TORNARE A CASA...CMQ ONORE AI CADUTI DEGLI STATES!!!!

RESOCONTO DI DOROTHY
.roma away.
a differenza di molti visto che non eravamo neanche duemila
ma forse e stato meglio cosi sul treno all'andata eravamo 12 (7:48 termini)siamo arrivati a bologna tra una risata e una bevuta e da li a piacenza e stato un attimo...come del resto tutta la giornata escludendo quei novanta minuti di di vero DISONORE da parte di una squadra che meriterebbe schiaffi e calci in culo
All'arrivo allo stadio ci viene subito dato il benvenuto con 40000 lire di biglietto da pagare e pensare che il lecce solo una domenica fa aveva pagato 25000.SOCIETA DI CALCIO FATE VOMITARE.
IL RISULTATO E' STATO CHE CIRCA 60 RAGAZZI SONO  RIMASTI FUORI. se al posto dei nostri ragazzi ci fossero rimasti i napoletani  non ci sarebbero stati problemi a farli entrare... E POI NOI PASSIAMO PER TEPPISTI?QUESTI RAGAZZI NON HANNO FATTO UNA PIEGA E SONO ANDATI A MANGIARE ...GRAZIE QUESTORE GRAZIE PIACENZA GRAZIE DIGOS GRAZIE SOCIETA' DEL PIACENZA (ma il presidente e' R****?)
E'stato veramente bello andare in trasferta in treno senza i pupi che si divertono a rompere il treno e poi se ce da schierarsi non si schierano mai o se ce da rispondere a na carica preferiscono fuggire.
alle 22.30 sono a stazione termini visto che non mi sono fatto ingabbiare alla stazione di piacenza sullo pseudo treno speciale e ho preso un eurostar a bologna con altri due ragazzi che saluto(cicciogatti e roscio) mimando i grandi protagonisti di febbre da cavallo... ROMA AWAY..



IL MESSAGGERO

LA PARTITA DELLO STADIO
Tifosi in coro: «I campioni degli ingaggi siete voi»
dal nostro inviato

PIACENZA - Fratelli d’Italia guardando in alto per ricordare il dramma degli States. Nessun coro, nessuno striscione che offenda. Solo rispetto in uno stadio finalmente casa dello sport dove, pur non avendo visto bel gioco, stavolta non s’è levato neppure un coro cattivo: solo fischi. Per la Roma. Tutti insieme, tutti in piedi, un grande e lungo applauso mentre i giocatori, Collina e i suoi collaboratori mano nella mano in girotondo, testimoniavano la loro ferma lotta al terrore che ha sconvolto l’America e il mondo intero. Una scena toccante, qualcosa più d’un simbolo: la volontà di lottare tutti insieme contro chi vuole sconvolgere la vita con il terrore. La pattuglia dei tremila giallorossi venuti al Garilli ha intonato Fratelli d’Italia e subito sono stati seguiti dai piacentini mentre le bandiere sventolavano a mezz’asta.
Emozionarsi in una città che ha dato i natali ad un grande signore del nostro sport, il compianto Pino Dordoni, simbolo di eleganza non solo quando era un grande marciatore e vinceva la medaglia d’oro olimpica nel ’52, ma nella vita. L’anima del caro Dordoni che da tre anni ci manca tanto era qui, in questo stadio in un giorno che ha fatto diventare fratelli anche i rivali di un calcio che troppo spesso sconfina il tifo nella becera violenza.
Tutti amici per una partita per un tempo noia e scandita dagli applausi dei tifosi di casa per Hubner e Di Francesco, i fischi dall’altra parte per la pazienza esaurita verso giocatori che hanno smarrito tutto. "Ci vuole un premio partita ci vuole un premio partita“ hanno gridato i romanisti agli uomini di Capello e poi hanno rincarato la dose: "I campioni degli ingaggi siete voi“. Dopo, li hanno anche invitati a cambiare stile di vita. «Andate a lavorà» gli hanno difatti consigliato. Gli applausi dei giallorossi? Solo per Eusebio Di Francesco che dopo la partita e dopo il gol è corso sotto la curva per salutare un passato che non si dimentica. Ma non c’erano più i tremila del’inizio: ad una decina di minuti dalla fine, spazientiti, molti se ne sono andati dallo stadio perché questa Roma adesso non li merita.


IL COVVIEVE DELLA SEVA
A Piacenza giallorossi contestati, l’«aeroplanino» preoccupato
Montella amaro: «Roma stai toccando il fondo»
Cori ironici degli ultrà: «I campioni dell’ingaggio siete voi»
PIACENZA - Il primo refolo di contestazione arriva intorno al decimo del secondo tempo, una manciata di minuti dopo il 2-0 di Di Francesco che taglia le gambe alla Roma: «I campioni dell’ingaggio siete voi», urlano i duemila tifosi romanisti arrivati quassù, ma è ancora un coro «timido». Piano, piano, però, la protesta si fa sempre più corposa. La Roma annaspa, Capello cambia tre volte lo schieramento tattico, il Piacenza continua ad imperversare e il popolo giallorosso si spazientisce sempre di più. Fischi ai Campioni d’Italia, «olé» ai neopromossi, e poi, intorno alla metà del secondo tempo, il canto più duro: «C’avete rotto...», strillato questa volta a squarciagola, affinché quelli laggiù, con la maglia blu e lo scudetto sul petto, lo sentano forte e chiaro. Rabbia e delusione, mischiata ai cori di scherno. Applausi a Lima, che spedisce un calcio d’angolo direttamente in fallo laterale, dall’altra parte del campo, e poi il più classico «andate a lavorare». Insomma, con il passare dei minuti diventa una contestazione in piena regola. Clamorosa ma, in qualche modo, aspettata. Il fuoco, in effetti, covava sotto la cenere. Qualche accenno a Kapfenberg, quando i malumori erano indirizzati verso la società per il caro-abbonamenti, uno striscione a Verona («Onore ai campioni d’incasso»), qualche telefonata alle emittenti private romane, che fanno come sempre da termometro dell’umore della gente.
Ieri l’esplosione finale: i riferimenti, anche questa volta, sono tutti per il comunicato stampa dei giocatori (quello per il premio partita dopo la Supercoppa contro la Fiorentina), clamoroso autogol che ha minato l’ambiente giallorosso e ha cancellato l’euforia scudetto. Così, verso la fine della partita, i tifosi ripartono: «Premio partita, ci vuole il premio partita», gridano verso Batistuta e compagni che, stancamente, si avviano verso il fischio finale.
La curva giallorossa, invece, non aspetta nemmeno il segnale di Collina. A quindici minuti dal termine i primi cominciano a sfollare, recuperando le macchine e imboccando l’autostrada in direzione sud. Gli altri, dentro allo stadio, ammainano striscioni e bandiere e chiamano sotto la curva Eusebio Di Francesco, eroe di giornata, anche se veste i colori biancorossi. In sala stampa, Fabio Capello si prepara al peggio: «Sono preoccupato, temo un appagamento da scudetto. Non c’è più aggressività, e i risultati non arrivano». Duro e amaro il commento di Vincenzo Montella: «È vero, stiamo toccando il fondo».


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