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(ti saluta Cristina L.) |
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I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA (questi ultimi solo se meritano) Roma * 60 27 18 6 3 59 13 Juventus 59 28 18 5 5 56 34 Lazio * 47 27 14 5 8 43 30 Parma 47 28 13 8 7 44 37 Inter 46 28 13 7 8 47 29 Udinese 42 28 11 9 8 35 32 Sampdoria 41 28 10 11 7 36 34 Bologna 35 28 9 8 11 36 40 Chievo 33 28 8 9 11 28 32 Brescia 31 28 7 10 11 45 50 Siena 30 28 7 9 12 35 44 Lecce 28 28 7 7 14 31 46 Reggina 28 28 5 13 10 24 39 Modena 26 28 5 11 12 24 38 Empoli 26 28 6 8 14 20 44 Perugia 22 28 3 13 12 34 48 Ancona 7 28 0 7 21 13 57 * una partita in meno Ad
Ancona: Ancona-Sampdoria 0-1
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La Roma si sveglia nel seconda metà di gara e porta a casa tre punti importanti. Il tempo dirà se decisivi in una difficile rincorsa scudetto sul Milan o fondamentali nel rush finale sulla Juventus per il secondo posto. Il Lecce regge per un tempo, chiude tutti gli spazi possibili ma si dissolve nel giro di tre minuti, tra il 6’ e il 9’ della ripresa: prima Emerson, poi un autogol di Bovo rendono la vita semplice alla Roma, che invece nei primi 45’ non si era mai resa praticamente pericolosa. Assente Chevanton, Rossi manda in campo la baby coppia Bojinov-Konan. Dall’altra parte, assenti Panucci e Candela, Capello arretra Lima sula linea dei terzini e schiera D’Agostino a centrocampo. Due squadre a specchio, due 4-4-2 che in effetti si annullano nel primo tempo. Il Lecce aspetta e lascia di fatto il pallino del gioco in mano alla Roma: la manovra romanista è però lenta e soprattutto risente di un Totti in giornata-no. Il numero 10 di Capello è stato in dubbio fino all’inizio del match per i soliti problemi alla schiena e la sua gara è stata nervosa sin dall’inizio. Non è un caso il cartellino giallo comminatogli da Trefoloni, che lo costringerà a saltare il match di sabato prossimo col Chievo. L’unica azione pericolosa dei primi 45’, da una parte e dall’altra, è un tiro di Samuel da oltre 35: tiro che Sicignano vede partire tardi e che devia in angolo non senza qualche affanno. Nella ripresa la Roma scende in campo con un altro piglio. Così al 5’ Totti libera Cassano solo davanti a Sicignano, ma il barese si intestardisce nel dribbling: il portiere del Lecce rinvia e poi devia in angolo anche la successiva conclusione di Totti. Dal corner ecco il vantaggio romanista: batte D’Agostino e sul primo palo Emerson beffa tutti. Una mazzata per il Lecce, una spinta in più per la Roma, che dopo altri tre minuti raddoppia: punizione ancora di D’Agostino, traiettoria simile a quella del corner ma stavolta è Bovo ad anticipare compagni e avversari e a infilare Sicignano. La gara si concluce praticamente qui. Rossi prova a mescolare le carte inserendo Pellè a Dalmat per Bojinov e Franceschini. Ma la musica non cambia, anzi serve solo a far rimpiangere ulteriormente lo squalificato Chevanton. Dacourt ed Emerson alzano un muro davanti alla difesa, tant’è che l’unica occasione capitata al Lecce è un’incursione di Cassetti sulla destra al 39’, che Pelizzoli blocca con sicurezza. Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero la Roma dilaga: Cassano entra in area sulla sinistra e conquista un calcio di rigore che Totti trasforma. Tre a zero: punizione forse eccessiva per il Lecce, vittoria dal sapore dolceamaro per la Roma in chiave scudetto. |