XXIII Giornata
PAR
MA/ROMA 1-4

Stadio Tardini
29 febbraio 2004
ore 15.00

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Tabellino partita:
PARMA-ROMA 1-4 
(primo tempo 1-1)
MARCATORI: 30' pt Gilardino (P), 45' pt Cassano (R), 7' st Emerson (R), 25' st Totti (R), 32' st Mancini (R) 
PARMA (4-3-2-1): Frey; Bonera, Ferrari, Cannavaro; Zicu (dal 9' st Cammarata), Barone, Bresciano; Donadel, Marchionni (dal 40' st Potenza); Giardino (dal 44' st Degano). In panchina: Amelia, Benarrivo, Oyola, Rosina. Allenatore Prandelli.
ROMA (4-4-2): Pelizzoli; Panucci, Samuel, Dellas, Candela; Mancini (dal 44' st Tommasi), Emerson, Dacourt (dal 37' st De Rossi), Lima; Totti (dal 37' st Del vecchio), Cassano. In panchina: Zotti, Wahab, D'Agostino, Carew. Allenatore: Capello.
ARBITRO: Collina
NOTE: giornata fredda, terreno di gioco in condizioni discrete. Spettatori 16.000 circa (3500 romanisti, gli altri fermati dalla neve). Angoli: 7 a 2 per la Roma. Ammoniti: Dacourt, Candela, Barone e Ferrari per gioco scorretto.
Recupero 2' nel p.t. e 3 nel s.t..

FOTOTIFO
Riferito al fatto
                  che Vasco Rossi ha denunciato il tipo che ha menato il
                  figlio Davide
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VIDEOTIFO
Grazie Gianluca!

Videotifo 1
(930 kb)
Videotifo 2
(150 kb)
Videotifo 3
(77 kb)
Videotifo 4
(434 kb)
Curva ad inizio partita
(3145 kb)
Palle di neve su Bresciano (sequenza lunga)
(14170 kb)
15:45, presto detto, ecco quello anti-progetto
(10779 kb)
   

FOTOCALCIO

La Roma in treno cerca di raggiungere Parma bloccata dalla neve
Palle di neve sul
                  parmense
Non sento!
Daje! Tiratemi le
                  palle di neve, ora!
Emerson gol!
Cassano a fine
                  partita










Parma/Roma, Totti festeggia
così il gol di Emerson



VIDEOCALCIO

Il servizio su Parma/Roma
(1534 kb)
Il gol di Cassano
(10.800 kb, avi)
Altra versione, in diretta, con boato
(10.146 kb, mpg)
 Il gol di Emerson
(12.560 kb, avi)
Il gol di Totti
(5544 kb, avi)
Il gol di Mancini
(10.536 kb, avi)
Pallate di neve su Bresciano
(9360 kb)
 
Cassano regala la maglietta sotto la curva
(12199 kb)
 

RESOCONTO DI CESARE
 Giorno Bisestile e trasferta in terra emiliana, dopo bologna tocca a Parma.
Chiunque nel 2000\2001 c'era qui, non può fare a meno di ricordare quella meravigliosa partita che seppure a 17 giornate dalla fine ci portò più che un pezzo di scudetto.Tornando al presente c'era invece da vendicare lo 0-3 dello scorso anno, forse il punto piu basso della sciagurata annata precedente. Arriviamo a Parma molto presto, e come da previsione la troviamo imbiancata completamente, seppure le strade fossero più che pulite.
Il pensiero va allora al campo da gioco, un terreno innevato avrebbe sicuramente sfavorito la nostra squadra, ed invece anche il terreno del Tardini era in ottime condizioni.All'una circa entriamo in curva sud, per l'occasione completamente riservata a Noi tifosi giallorossi e ci posizioniamo verso l'alto circa una quindicina di file sopra i gruppi. verso l'una e mezza inizia un fitto lancio di palle di neve dapprima verso vigili del fuoco, inservienti addetti alla rimozione dei teloni, e successivamente uno contro l'altro, per qualche minuto piovevano palline di neve da ogni dove!! Come numero complessivo saremo circa 5000, sicuramente meno che gli altri anni, i soliti allarmismi delle solite persone cadono anche questa volta nel vuoto; infatti non succede nulla nè dentro ne fuori lo stadio, se non una piccola carica al momento dell'uscita, che tra l'altro non ho nemmeno visto dato che stavo dietro dietro. Prima dell'inizio della partita arriva la notizia che i russi si erano ritirati dalla trattativa, sti cazzi, eravamo lì per sostenere la Roma il resto contava meno di zero. Più o meno nello stesso istante giungeva anche la notizia che un treno con dei nostri tifosi era fermo a bologna causa scontri con tifosi milanisti in procinto di andare a Roma, più di quello non si è riuscito a sapere, speriamo arrivi un resoconto di qualcuno che c'era e che può raccontare cosa sia realmente successo.
La partita è spettacolare e neppure lo svantaggio ci ferma, e così portiamo a casa tre punti importanti, lo svantaggio rimane sempre invariato ma il Milan deve correre a passo di record per tenerci distanti, se veramente vogliono portare lo scudetto a milano se lo devono guadagnare fino alla fine, niente sconti.
il tifo personalmente è stato così così, a parte qualche coro partito dopo i gol, sullo 0-0 e sull'uno a zero la curva pareva abbastanza moscia, poi il vantaggio ed il gioco spumeggiante della squadra ha trascinato pure la curva. Peccato dovrebbe essere il contrario.
Il secondo tempo a parte i tre gol della Roma vede una curiosa scena sotto la nostra curva; a Frey vengono lanciati dei falli di lattice, almeno una decina! Pure lui pareva divertito, tanto che a piu riprese sorrideva incredulo! I tifosi di casa come al solito non pervenuti, anzi si beccano pure le orecchie tese di Cassano dopo il pareggio,meno male che almeno lui non si è sbagliato sulla curva a cui mostrare le orecchie.
All'uscita, a parte la carica già citata non succede nulla di che, e ce ne possiamo andare alla macchina tranquilli e ripartiamo senza problema alcuno.ora la prossima trasferta di sicuro senza neve ci vede protagonisti dall'altra parte della nostra penisola, Reggio Calabria.DAJE ROMA DAJE!!

PRISCO
Ricordiamoci Parma... quella assurda trasferta...
Perchè assurda? per tanti motivi primo fra tutti la neve e la pioggia che mi ha accompagnato dal primo all'ultimo momento di questa trasferta...e poi per i fatti.
Partiti da Roma termini con 40 minuti di ritardo, dopo un anno, eccomi nuovamnte in viaggio dopo tanto tempo.
Alla stazione trovo facce più o meno conosciute durante i mie trascorsi al seguito della squadra, insieme prendiamo il treno che ci deve portare a Parma per la partita.
Arriviamo alla stazione di Bologna e al binario vicino troviamo il treno con i tifosi del Milan.
Insulti, minacce verbali, da parte dei ragazzi della roma (Ultras????) sassi bottigliate calci e vetri sfondati da parte degli ULTRAS DEL MILAN (Fossa???).
Tre ragazzi (si dico proprio tre su 600) dal fondo di 
un vagone provano a scendere per difendere un qualcosa che nella nostra curva e' sparita da un pezzo, (MENTALITA'ULTRAS).
In questi anni molti Hanno creduto di poter acquisire la mentalità ultras aquistando maglie, felpe con il Cappuccio Diabolik, inossando guanti di pelle e occhiali neri.....
Be ricordo una articolo sulla fanzina degli ASR che ancora custodisco: "LA TRASFERTA NON è MAI UNA GITA"questo e' quello che il direttivo scriveva
circa 7 mesi fa, e i fatti oggi lo dimostrano, è facile 
urlare ad una persona minacce di MASSACRARLO infangando anche un coro dedicato ad un ragazzo
che proprio per colpa di quel gruppo ha trovato la morte, e' poi non scendere Dal treno...nessuno scriva che le porte erano bloccate perchè quelle del mio
vagone si aprivano.
Molte volte (Lorenzo lo sa) ho speso parole d'amore per questa curva oggi io non mi ci riconosco più ho solo 25 anni ma credo che lascero stare con le trasferte e non so dove mi spostero', l'unica critica COSTRUTTIVA che
mi sento di fare ai gruppi e' che loro non hanno mai creato lo spirito di gruppo in curva,
Costituendo solo gruppi elitari e di quartiere, escludendo la maggioranza dei ragazzi dalla VITA DI CURVA, La SUD Ha avuto uno splendido passato con una squadra che  non valeva un cazzo
si e' presentata in tutti gli stadi tra l'85 e il 95 perdendo ma uscendo sempre con onore.
Oggi vinciamo e i gruppi organizzati si fanno le trasferte per fatti loro in macchina, chi ti coinvolge ti spara cifre certamente non basse come gli altri gruppi organizzati in italia e alla fine ognuno fa per se (Con i conseguenti
risultati)....
Ma almeno è una curva che si fa sentire....Sogni...i ragazzi dal muretto si sgolano per far cantare tre cori messi in croce vinciamo 4-1 e cantiamo si e no 5 cori..Sono felice del risultato ma dispiaciuto...
SPERO SINCERAMENTE CHE NESSUNO SI OFFENDA SE SCRIVO QUESTE COSE, IO HO LA
COSCENZA APPOSTO AMO QUESTI COLORI, SCAPPAVO DI CASA PERCHE' MIO PADRE NON
MI PERMETTEVA DI ANDARE IN TRASFERTA.HO REGALTO LA BANDIERA PIU' BELLA CHE
AVEVO AD UN EX DELL'OPPOSTA PER POTERLA VEDERE IN TRASFERTA.
OGGI MI SENTO DELUSO E SPERO CHE LE COSE POSSANO CAMBIARE MA FINO A QUANDO
OGNUNO PENSERA' AI FATTI PROPRI CREDO CHE SIA IMPOSSIBILE.

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 

Milan  58
Roma  53
Juventus  52 
Lazio  40
Parma  39
Inter  36 
Udinese  36 
Sampdoria  33 
Chievo  29 
Brescia  27
Bologna  25 
Lecce  25 
Modena  23 
Siena  22 
Reggina  22 
Empoli  20 
Perugia  17 
Ancona  6 











(ANSA) - PARMA, 29 FEB - Prima dell'inizio di Parma-Roma, i tifosi romanisti hanno esposto uno striscione con scritto 'Sensi sei il piu' grande tifoso degli euro'. La contestazione al presidente della Roma Franco Sensi era stata preceduta dal lancio di un petardo all'indirizzo degli addetti alla rimozione ai teloni sul prato. Si trattava dell' ultimo telone da togliere e gli operai si sono allontanati, rientrando solo quando i giocatori della Roma sono andati a fare riscaldamento in quella zona del campo. 
2004-02-29 - 15:09:00

La Gazzetta di Parma
Niente scontri nella città blindata 
Settemila tifosi romanisti tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine 
Arriva l'orda giallorossa. Sei-settemila tifosi romanisti inghiottiti da una città blindata. In stazione, all'uscita dell'autostrada, intorno allo stadio: seicento uomini tra poliziotti, carabinieri e finanzieri in tenuta antisommossa mettono le briglie ai teppisti, ingabbiano la violenza per liberare lo sport. Eppure la tensione corre sul filo del rasoio per l'intera giornata. Si capisce che basta una piccola scintilla per scatenare l'inferno. Invece fila via tutto liscio: lo spauracchio di due anni fa, quando la tifoseria capitolina mise a ferro e fuoco la città, si scioglie verso sera nonostante il freddo.
I supporter che arrivano in auto o in pullman vengono scortati dal casello autostradale allo stadio. Decine di poliziotti aspettano lo sbarco dei tifosi in stazione: cinquecento sono attesi poco dopo l'una, ma il convoglio è in pesante ritardo. All'una i romanisti sono ancora a Bologna a scontrarsi con i milanisti diretti a Roma per il posticipo con la Lazio: insulti e vetri rotti il bilancio. I giallorossi arrivano poco prima delle tre, i supporter salgono in fretta sui bus (la Tep ne mette a disposizione venti) e raggiungono lo stadio a partita iniziata. Si temono ressa e disordini, invece nessun intoppo.

In campo il match vale il biglietto. Gioco gradevole, veloce, spunti individuali di gran classe. Il Parma regge, anzi, nel primo tempo gli undici punti (oggi quattordici) di vantaggio non si vedono proprio. La Roma, a tratti, arranca persino: il gran gol di Gilardino illude tutti. Tutti i tifosi gialloblù naturalmente. Dalla curva sud, completamente riservata ai giallorossi, piovono palle di neve come se grandinasse. Il primo a farne le spese è Bresciano: il corner va pur battuto e persino Collina allarga le braccia come a dire che ci posso fare. La curva nord poteva essere da meno? Chiedere a Totti. Oppure al guardalinee.

Secondo tempo. La musica cambia. Cassano sale in cattedra, segna e si mette le mani dietro le orecchio sotto i tifosi gialloblù: provoca e si becca del «brufoloso» per la sua pelle martoriata dall'acne. Lo vendica la curva giallorossa appena dopo il gol di Emerson. Lo striscione, passando dal romanesco all'italiano, suona più o meno così: «Adesso sono cavoli vostri» (nel primo tempo altri striscioni fanno fischiare le orecchie a Sensi). E purtroppo il lenzuolo dice il vero: perché prima Totti e poi Mancini confezionano il poker giallorosso.

Invasione di campo di quattro o cinque romanisti, Cassano resta in slip e tutti a casa. Sul campo, sotto la curva sud, resta qualche brandello di petardo - un botto piega la vetrata di protezione dietro la porta - e pure un attrezzo di ferro: avesse centrato il bersaglio la giornata avrebbe fatto scrivere titoli diversi.

I tifosi romanisti premono per uscire dal Tardini e si beccano un paio - si fa per dire - di manganellate. Il preludio agli scontri? No, per fortuna. La tensione si sposta all'uscita della Nord, dove la polizia fa muro per impedire che i tifosi gialloblù abbiano contatti con quelli giallorossi, quei pochi che vanno a prendersi le auto in viale Pier Maria Rossi e dintorni. Qualcuno provoca, ma tutto finisce lì.
In stazione i romanisti concedono il bis: passa un treno carico di tifosi viola e scatta subito una pioggia di insulti e palle di neve. Poi, in ritardo, poco prima delle sette di sera arriva il treno che riporta «i signori tifosi della Roma» - come li chiama lo speaker - a casa. Loro, appena arriva il convoglio, nemmeno aspettano che si aprano le porte. Salgono sui vagoni dai finestrini, arrampicandosi come scimmie. «E tu chiamali signori...», commenta un poliziotto.

Marco Federici 


IL Messaggero
Antonio fa le “orecchie” da Delvecchio Mancini: il nostro segreto è la serenità 
 PARMA - Due frecce. Una a sinistra, Cassano, una a destra, Mancini. A Parma, entrambi protagonisti. Un gol per parte: l’uno a uno firmato dal barese, il quarto dal brasiliano. Insomma, uno apre, l’altro chiude la danza del gol. Antonio viene beccato dai tifosi del Parma: quando va a battere il calcio d’angolo gli finiscono addosso addirittura le pallate di neve, oltre che agli insulti. E lui, come reagisce? Aspetta il momento giusto per rispondere: fa gol e mostra le orecchie ai tifosi del Parma, tipo Delvecchio. 
E la curva del nord lo “becca” ancora. «Brufoloso», lo insultano così. La curva romanista lo difende rispondendo ai dirimpettai parmensi. Cassano ringrazia, saluta e continua a giocare come sa. Alla fine della partita, si spoglia in mezzo alla neve e al gelo e regala tutta la divisa ai tifosi, rimanendo nudo, slip colorati in mostra. 
Il gol al Parma è il decimo in questo campionato per Cassano, sei nelle ultime quattro gare, record personale battuto. Uscendo, gli vengono chieste dichiarazioni sulla partita. Lui, voglia zero, come sempre. «Antonio, solo un battuta», gli chiedono i cronisti. «Io le battute le faccio solo a pallavolo», la risposta scherzosa del barese. In pieno stile Cassano. 

A parlare, invece, è Mancini, autore del sesto gol in campionato, più i due nelle coppe. Già cancellato quanto Cafu - in termini di reti - ha fatto nei sei anni in giallorosso. «A Parma si è vista solo una grande squadra in campo, la Roma. Prima della gara, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che non era possibile continuare a far vedere alla gente prestazioni come quella di Ancona. Ora siamo ancora più convinti che la vittoria dello scudetto può dipendere solo da noi, purché la squadra dimostri di essere sempre quella vista qui a Parma e purché il Milan cali un po’. Il gol? Certo, mi fa piacere, soprattutto perché vince la squadra. In campo ci divertiamo. E questo è il nostro segreto. Giochiamo con serenità e ci riesce tutto. E’ facile andare in campo con grandi campioni. Sono felice del campionato che sto disputando, mi farebbe piacere vincere qualcosa alla fine di questa stagione. Tutto è possibile. Ci dobbiamo solo credere» . 


Quattro ore e mezza per arrivare a Parma con il “cuore” della Sud Un coro: Sensi vattene 
 «Che strani, ’sti russi» 

 In treno con gli ultrà: «Loro petrolieri? Allora noi siamo astronauti» 

   dal nostro inviato 
MARCO DE MARTINO 

PARMA - Alba romana e romanista, ore 8 del mattino, una domenica non proprio come tante. Alla stazione Termini nevica, fa un freddo fulminante, ci sono tifosi, tifose, uomini della Digos e tanta polizia, tutti aspettano l’Intercity numero 582 che macinando chilometri e superando gli ostacoli - tanti ostacoli - porterà il popolo della Maggica fino a Parma. Il treno è in ritardo, il binario 8 già scoppia e dall’alto il colpo d’occhio è abbagliante: un profluvio di bandiere, striscioni, sciarpe e zuccotti giallorossi spuntano da un immenso groviglio umano accalcato sulla pensilina, la polizia delimita, i cori salgono, i giapponesi fotografano, il biglietto di seconda classe andata e ritorno con lo sconto costa 40 euro e stavolta non si scappa perchè i controllori delle ferrovie marcano stretto. Professione tifoso: sul mercato uno degli ultimi mestieri fissi rimasti. Saranno mille ma sembrano molti di più i legionari delle armate di Roma Felix pronte al rito pagano della trasferta. 
Si aspetta. Fa freddo. Un’ora di ritardo. Un’ora e mezzo. I giornali parlano dei russi, i tifosi non parlano d’altro, le certezze sono poche, il lungo papato di Sensi vacilla, «finalmente vacilla» aggiunge qualcuno, intanto i soldi dei russi abbacinano, si sogna anche a vanvera, da Vieri a Davids, ma le certezze non esistono e questa strana situazione alla lunga confonde e rende meno felici. Come diceva Onassis, se proprio bisogna essere infelici meglio esserlo sui sedili di una Rolls Royce che sulla panchina di un tram. E così molti tifosi della Roma, quando finalmente arriva il treno, si accomodano almeno sulle poltrone di prima classe. Il minimo, dopo l’attesa. 
Surreale ma bello, il treno farà solo dieci fermate: Orte, Orvieto, Chiusi, Arezzo, Firenze, Prato, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Più lento di Dellas. L’orario indica arrivo a Parma ore 13.34 dopo quattro ore e 44 minuti di viaggio, ma il ritardo per la neve rischia di far arrivare tutti al pelo, anzi di non arrivare proprio. Seguono proteste e consigli al capostazione: «Metti le catene al treno». Ancora: «Mettece più carbone». Non se la passeranno meglio quelli dei pullman. I Boys di Paolo Zappavigna avevano appuntamento a piazzale delle Province alle 6.30 ma per non rischiare pare abbiano anticipato alle 5.45. 
I Boys sui nuovi presunti padroni russi hanno una posizione dura, come se il nuovo corso fosse uno schiaffo alla Storia. Il treno ospita anche altri gruppi, Fedayn e Tradizione e Distinzione che storicamente non parlano, più tantissimi tifosi indipendenti. Luigi C., a meno tre gradi vestito con la maglia di Totti a mezze maniche, sembra uno che ha seguito dall’inizio la vicenda. «Se quel tipo russo fa il petroliere io faccio l’astronauta. E poi guardi l’organigramma, è pieno di ballerine, cubiste, danzatrici del palo, Anastasia, Natalia, sembra un bordello, anzi un film di James Bond. Una buffonata». A Firenze la discussione si anima. A Prato cominciano ad arrivare sui telefonini i primi messaggi: i russi sono spariti, ritirati, evaporizzati. O altri sms, più prudenti: sono in attesa. Addio soldi. Addio acquisti. E giù discussioni. 
A Bologna il popolo giallorosso è confuso. E soprattutto in ritardo clamoroso. Improvvisamente il finestrino a un passo dal nostro naso fa sbrang, colpito da una bottigliata. Come ai tempi del Far West e del grande cavallo d’acciaio che attraversava le praterie, gli indiani sono i tifosi del Milan (tifosi, ehm ehm...) che stanno andando a Roma per la partita con la Lazio, che sono fermi due binari più in là e che hanno riconosciuto i nemici in trasferta. In totale cinque vetri rotti da sassi e bottiglie. Poi dicono dei tifosi della Roma... Il capostazione fa ripartire il treno al volo, ora gli spruzzi di neve arrivano dentro, finalmente alle 14.45 stò cavolo di diligenza attracca a Parma. Segue corsa con scorta di polizia fino allo stadio dove si entra finalmente al 15° del primo tempo, in tempo per vedere lo striscione «Nè russi nè americani, Sensi vattene» firmato Boys. Sarà comunque una gran partita. 



Fonte: Tifonet (verificata)
Ieri pomeriggio, alla stazione centrale di Bologna, arriva il treno degli ultrà milanisti, in viaggio
verso la capitale per la partita contro la Lazio. Il treno si ferma per qualche minuto, mentre su
un altro binario arriva un treno con a bordo un nutrito gruppo di ultrà giallorossi arrivati a
destinazione. Il treno dei romanisti non è uno speciale, ma i giallorossi sono molti e i "gadgets"
che indossano, sono firmati dai principali gruppi della Sud. 
Il tempo di accorgersene e i milanisti scendono dal treno e iniziano una sassaiola contro i
romani. Alcuni rossoneri scendono nel sottopasso. I romanisti che li affrontano, scendendo pure
loro, sono in numero minore e ovviamente hanno la peggio. Alcuni di loro riporteranno
contusioni più o meno gravi e le loro sciarpe saranno "gentilmente" donate ai milanisti. 
In ogni caso una sana scazzottata come ai vecchi tempi.


IL PRE-PARMA/ROMA
(fonte: La Gazzetta di Parma, 28 febbraio 2004)
STADIO–Parma-Roma: impegnati seicento uomini per l'ordine pubblico
L'invasione dei giallorossi
Attesi sei-settemila tifosi: domenica ad alta tensione
E' una giornata ad alta tensione quella che si prepara a trascorrere la città. Il motivo? L'orda di tifosi giallorossi che si muoverà dalla capitale per arrivare al Tardini e assistere la partitissima Parma-Roma. Una delle gare più calde sotto il profilo dell'ordine pubblico.
Non fosse altro per il più recente dei precedenti: a febbraio 2001 i supporter romanisti misero a ferro e fuoco la città, uno studente fu accoltellato all'uscita dello stadio solo perchè indossava sciarpa e cappellino gialloblù.
Le forze dell'ordine hanno messo in campo un esercito di seicento uomini - tra reparti locali e mobili - formato da tutte le divise: poliziotti, carabinieri, fiamme gialle e vigili urbani. Gli ultimi dettagli sono stati definiti ieri mattina, durante un summit in questura presieduto dal questore Gaetano Chiusolo.
Molti i servizi messi in campo. Quello preventivo, innanzitutto, che parte già da questa mattina: pattuglie di polizia e carabinieri perlustreranno la città per intercettare eventuali tifosi che potrebbero arrivare in anticipo a Parma. Venti bus sono stati messi a disposizione della Tep. Quattrocento dei sei-settemila tifosi giallorossi annunciati arriveranno in treno: ad attenderli troveranno le forze dell'ordine che li scorteranno, a bordo dei mezzi pubblici, allo stadio. Il gruppo più consistente dovrebbe mettere piede a Parma intorno all'una.
Altri poliziotti e carabinieri attenderanno i supporter romanisti all'uscita del casello autostradale dell'Autosole: sia i pullman - ne sono attesi quindici - sia le auto private saranno convogliati al parcheggio scambiatore Nord e a quello del Centro Torri. I tifosi saliranno su altri bus della Tep e saranno portati al Tardini.
Cinquemila i biglietti chiesti dalla società giallorossa al Parma calcio: bruciati via non appena consegnati. Ai supporter romanisti sarà riservata l'intera curva sud.
Inoltre sono stati acquistati all'incirca altri duemila biglietti per altri settori dello stadio.
«Deve essere chiaro - avverte Chiusolo - che chi non è in possesso del biglietto non entra allo stadio, quindi tanto vale che se ne stia a casa: fuori dal Tardini, infatti, opererà una consistente squadra antibagarinaggio».
Inoltre, attorno allo stadio entrerà in vigore un'isola pedonale allargata.
Dal summit di ieri mattina - come spiega lo stesso questore - è uscita poi un'ulteriore avvertenza: dal momento che la tifoseria romanista - giudicata tra le più a rischio della serie A - è solita mascherare grossi petardi all'interno di fumogeni apparentemente innocui è stato disposto che solo i vigili del fuoco, opportunamente attrezzati, dovranno maneggiare tali oggetti. Sia fuori dal campo, che in campo. Nel secondo caso nessun calciatore dovrà intervenire: l'arbitro fermerà il gioco per permettere l'ingresso in campo dei vigili del fuoco.
Inoltre da stamattina, gli operatori del Parma Calcio saranno all'opera per pulire le grandinate delle curve dalla neve. Non solo. Cumuli bianchi non dovranno essere lasciati all'interno dello stadio, a portata di mano dei tifosi, per evitare pericolosi lanci di palle di neve.

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