|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
|
||
|
|
||||
(1912 kb) |
(1619 kb) |
(407 kb) |
||
(591 kb) |
(485 kb) |
(423 kb) |
|
|
|
||
|
|
|
||
|
||||
(3345 kb) |
(5053 kb) |
(593 kb) |
I VOSTRI RESOCONTI.... |
Gli ospiti confermano la formazione
dell'andata, mentre Capello, che tiene comunque
Totti in panchina, butta nella mischia dal primo
minuto Emerson, Cassano e Carew. Un 4-4-2 con De
Rossi e il numero 11 centrali, Mancini e Lima sulle
fasce. Difesa a quattro con, da destra, Panucci,
Zebina, Samuel e Candela. Che sia un'altra Roma,
rispetto all'andata, lo si vede fin dai primi
minuti. Soprattutto quando Capello ordina a Emerson
di avanzare a ridosso delle punte e a De Rossi di
piazzarsi in cabina di regia davanti alla difesa.
Nella ripresa Capello toglie Carew e inserisce Delvecchio. Ma i giallorossi perdono via via grinta e determinazione. Jaziri e Lazarov trovano più spazio per le loro incursioni, mentre il contropiede romanista fatica a partire. Va meglio quando Tommasi sostituisce De Rossi, stanco e reduce da una lunga pubalgia. Delvecchio si trova sulla testa al 26' la palla per chiudere i giochi, ma sbaglia di testa. Così i tifosi sugli spalti sono costretti a guardare in continuazione l'orologio finché il bravo arbitro lussemburghese Hamer fischia tre volte mandando il Gaziantepspor a casa e la Roma agli ottavi. |