ROMA - LECCE 3-1
Roma, Stadio Olimpico,
30 novembre 2003
ore 15.00

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Tifo Curva Sud:
Il primo tempo mi è sembrato scadente, come se la gente non avesse voglia e fosse intorpidita dallo scarso blasone dell'avversario...
Decisamente meglio il secondo tempo, visto che la Sud si ravviva con il tifo "contro" la Juve e poi festeggia la vittoria. Il voto deriva dalla media tra primo e secondo tempo.
Voto: 6=
Degno di nota: John Carew.
Sembra un giocatore anni '70. Ogni volta che lo applaudono, anche durante la partita, applaude a sua volta, ogni volta che segna, viene sotto la curva... Quest'anno i giocatori della Roma sono più attenti al rapporto con i loro tifosi, ma la differenza di John Carew è... la spontaneità!
Tabellino partita:

ROMA (3-4-1-2): 22 Pelizzoli; 2 Panucci, 19 Samuel, 4 Chivu; 30 Mancini, 11 Emerson, 15 Dacourt (17 Tommasi dal 36' s.t.), 8 Lima; 10 Totti; 23 Carew (24 Delvecchio dal 39' s.t.), 18 Cassano (21 D'Agostino al 47' s.t.). (12 Zotti, 5 Zebina, 32 Candela, 27 De Rossi). All.: Capello.

LECCE (4-4-2): 1 Amelia; 20 Siviglia, 13 Silvestri, 21 Stovini, 81 Abruzzese (26 Rullo dal 18' s.t.); 25 Konan, 24 Ledesma, 4 Piangerelli (6 Budel dal 31' p.t.), 14 Tonetto; 7 Bojinov (9 Vucinic dal 23' s.t.), 19 Chevanton. (23 Poleksic, 11 Bovo, 5 Savino, 2 Billy). All.: D. Rossi.

ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia.
MARCATORI: Mancini (R) al 19' p.t., Carew (R) al 45' p.t., Totti (R) al 32' s.t., Chevanton (L) al 44' s.t..
NOTE: Giornata soleggiata e fredda, terreno in ottime condizioni. Angoli: 6 a 4 per il Lecce. Ammoniti: Silvestri, Chevanton e Tonetto per gioco falloso. Recupero: 2' nel p.t., 3' nel s.t.. Spettatori: 50mila circa. 
Tifo Ospiti:
In buon numero, considerata la posizione di classifica non esaltante, i leccesi iniziano sommessamente per poi migliorare, paradossalmente, a risultato acquisito per la Roma. E' evidente che la componente ultras è inquinata dai numerosi pugliesi che vivono a Roma e nel centro Italia, infatti il tifo ne risente.
Comunque sia qualche ottimo sprazzo e la mentalità di sostenere la squadra a prescindere consente di dare un voto discreto:
Voto: 6,5

FOTOTIFO
Sullo striscione
                  degli Ultras Romani c'è uno stendardo Ultrà Lecce
                  sottratto ai leccesi

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Altre foto di Roma/Lecce su questo sito leccese

 
VIDEOTIFO
 
Leccesi
(2938 kb)
E se noi odiamo la Juve battiamo le mani
(2170 kb)
Curva Sud
(3323 kb)
Torneremo nella Nord
(2300 kb)
Leccesi
(3190 kb)
Curva Sud
(469 kb)

FOTOCALCIO
Il gol di Carew
L'esultanza al gol di Mancini, grazie Filippo
                  Thiery!






VIDEOCALCIO

Il gol di Mancini
(1685 kb)
Il gol di Carew
(1859 kb)
Il gol di Totti
(2311 kb)
Il servizio
Carew abbraccia il raccattapalle
(1557 kb)
 

RESOCONTO DI ANACLETO
sia la nostra squadra,sia la nostra curva,più o meno rimaniamo sempre lì.
l'11 in campo è formidabile,che altro potremmo pretendere?
e poi con un carew così,un giocatore unico,che viene sempre lì sotto,che saluta sempre...un eroe praticamente
però ci sta sempre qualcosa che deve rovinare tutto...
non è giusto che la curva sud sfoderi prestazioni così deludenti.altalenanti,tremendamente altalenanti.abbiamo un potenziale enorme,devastante,è chiaro come il sole!!!tuttavia in una curva sempre stracolma cantano 1000 persone a dir tanto,e i cori durano sempre pochissimo...e poi,santo dio, non riusciamo a fare UNA sciarpata che sia UNA.
ogni gruppo vuole essere più cazzuto dell'altro,ogni gruppo si crede di essere l'unico vero gruppo ultras,ogni gruppo sembra aver capito tutto di tutto,nessuno si mette in discussione...ed ecco!facciamo figure di merda al derby!e siamo ancora,sempre e comunque domenica dopo domenica inesorabilmente DIVISI.
per non parlare degli striscioni:
0 per i nostri soldati
2(a meno che non me ne sia persi altri) per Fini...(!!!)
continuo a pensare che con il nostro modo di fare diamo troppo spazio alle critiche,per come stanno andando le cose permettiamo sempre che gli altri ci possano criticare.
e non parliamo di "imborghesimento",o di gente che entra in Sud "solo per moda...".
io sono soltano un ragazzino e posso dirvi che a tutte le persone che entrano in curva per moda che conosco non passa manco nell'anticamera del cervello di venire in Sud per ROMA-LECCE.
d'altra parte sto ancora cercando di capire il significato della frase "schivi alle masse,avversi alle mode arde nell'onore la mente opposta" quindi che posso saperne io?
 

ciao e grazie,speriamo che la prossima sia meglio!


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
(questi ultimi solo se meritano)







OLTREICOLORI
La fantastica domenica del gigante John, adorato dai compagni e dal pubblico giallorosso 
 Uno, due, tre: Carew
 Gol, palo e assist per il norvegese, 
ormai beniamino della Sud 
   di MIMMO FERRETTI 
ROMA - Un gol. Un assist. Un palo. Il bilancio domenicale di John Carew è strepitosamente positivo. C’è tanto del bambinone norvegese nel sesto successo consecutivo all’Olimpico della Roma. Grande e grosso, e pure un po’ sgraziato, John ormai è adorato dal pubblico romanista: attira le simpatie della gente perché dà l’impressione (e forse lo fa veramente) di dare tutto se stesso per la causa romanista. Magari talvolta prendendo a spallate l’avversario di turno. E la cosa fa tenerezza, diverte. Pur di arrivare all’obiettivo, cioè la conquista del pallone, il norvegese è fisicamente capace di tutto, ma è sbagliato pensare che lui vada avanti soltanto a forza di gomitate e spintoni. Se ha la possibilità, anzi lo spazio per mettere in moto le sue lunghe leve, dimostra di possedere anche una discreta tecnica. Il gol segnato al malcapitato Amelia ne è un esempio. Un gol solo apparentemente facile: John ha stoppato con facilità quel pallone proveniente da lontano, si è girato in una frazione di secondo e con il sinistro ha fulminato l’ex romanista. Un gesto tecnico notevole. Così come era stato bello il gol segnato alla Reggina, sempre sotto la Sud. 
Una volta ficcato il pallone in rete, il bambinone non ci ha pensato un attimo prima di volare verso la Sud: ha saltato i tabelloni pubblicitari e s’è diretto verso la pista d’atletica. Solo che sulla propria strada ha trovato un bambino molto più piccolo di lui, e non solo d’età: così, l’ha preso in braccio, l’ha sventolato verso la curva e poi l’ha baciato. Poi, John ha rimesso quel suo amichetto con i piedi per terra e ha cominciato a beccarsi le pacchette sulla testa da parte dei suoi compagni, Totti in primis. 
Proprio il capitano, nel secondo tempo, ha cercato di far segnare al norvegese la sua prima doppietta italiana, ma il pallone colpito di testa da John - dopo un assist al bacio di Totti - è andato a schiantarsi sul palo alla destra di Amelia, ormai rassegnato. E’ stato poi il turno di Cassano, con un tocco di tacco da paura, a spedire il bambinone verso la seconda rete, ma lo psuedo-cucchiaio di John è finito mestamente a lato. Tutto questo, però, non gli ha impedito di beccarsi un’altra ovazione da parte del pubblico, alla quale lui ha risposto battendo le mani mentre la palla era già in gioco... 
Visto che non era giornata di doppiette, Carew ha pensato bene di mandare in gol un compagno: fuga in velocità sulla sinistra, cross millimetrico a centro area e tocco ravvicinato, a botta sicura, di Totti, alla sua quinta rete stagionale. John, invece, è a quota quattro, considerando anche un gol in coppa Uefa: non male, per uno che non ha giocato molto. 
Arrivato a sorpresa alla Roma quando la “rosa” era stata già fatta, Carew si sta rivelando un acquisto assai prezioso. In una squadra che ha la possibilità di schierare in attacco giocolieri del calibro di Totti e Cassano, e anche Montella, il norvegese garantisce una forza d’urto indispensabile per sbrogliare situazioni tattiche complicate. In più, lui sa dare profondità alla manovra e, in fase difensiva, dà una grossa mano nel gioco aereo, specie sulle palle inattive. Probabilmente non sarà mai un titolare (ieri ha giocato dall’inizio per l’infortunio di Montella), ma sarà di certo uno dei titolari della Roma. Una Roma che, con la tripeltta di ieri, è salita a quota venticinque nella classifica dei gol all’attivo. All’Olimpico ne ha segnati addirittura 17 (in sei gare), cioé quasi tre a partita. Una media impressionante che ha proiettato la squadra di Capello in testa alla classifica. Con addirittura un +21 nel rapporto reti fatte/reti subìte. 

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