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Dopo la peggiore delle ultime estati pallonare
eccoci qui, come sempre, contro tutto e tutti, a sostenere
la nostra magnifica squadra! E la prima volta che seguo la
mia AS Roma a Udine e ciò rende ancora più elettrizzante
l’attesa! Parto da Genova alle 8:20 e col treno raggiungo
Milano dove ho appuntamento con Daniele e Alessio, per
re-iniziare il tour dell’Italia appresso a una maglia
rossa bordata gialla! Il viaggio in macchina passa
abbastanza velocemente e raggiungiamo Udine per le 13:45..
al nostro arrivo si scatena il nubifragio, tanto da farci
temere il possibile rinvio della gara (in macchina a mala
pena vedevi gli stop delle macchine avanti, e con 1000 km
tra andata e ritorno non avrei accolto questa decisione
con gioia), ma appena raggiunto lo stadio la pioggia ha
iniziato ad attenuarsi facendoci scappare la paura del
rinvio! Arriviamo all’anti-stadio, solite facce e buon
numero di tifosi al seguito.. solito furto legalizzato di
21 euro per il biglietto e via dentro lo stadio, ci
posizioniamo al centro del settore e aspettiamo l’inizio
della gara gustandoci quella cazzo di pioggia che proprio
non voleva smettere, però come si dice.. esordio bagnato
esordio fortunato! La AS Roma si riscalda e noi facciamo
partire qualche coro contro Udine! Cio mi fa intuire che
se vi era qualche amicizia ora non c’e più! Inizia la gara
e Montella e puntualmente in panchina, mentre Mancini
dimostra il suo valore (secondo me sarà l’uomo in più di
questa Roma). E proprio grazie a Mancini troviamo il
vantaggio con Super Marco abile a deviare un tiro-cross
dello stesso. La pioggia continua a battere ma noi siamo
sempre li, con tifo ad ottimi livelli in certi intervalli,
e una Roma che fa gran calcio! Ma la difesa e ancora da
registrare e l’Udinese pareggia su na dormita collettiva
della nostra retroguardia. Arriva l’intervallo e sono
fradicio d’acqua, oggi che scrivo questo resoconto ho il
raffreddore, ma si continua a cantare, voglio questa
vittoria! Esce il sole…mah! Inizia la ripresa e Dacourt,
neanche i bambini sono cosi ingenui, regala la parità
numerica ai friulani, ma ecco che Cassano conquista un
gran pallone entra in area e serve a Vincenzo, appena
entrato in campo, la palla del 1-2 che l’aereoplanino
spedisce in porta di tacco! Un gran gol! E l’apoteosi!
L’Udinese prova a pareggiare ma resistiamo ai loro
assalti!
Finisce..
Udine è espugnata, con una vittoria su un campo
difficile dove molti cadranno.
E' stata una bella Roma. E pure un buon tifo!
Altre 3 ore e 30 di macchina per raggiungere
Milano, poi 1 e 30 di treno per Genova! Arrivo alle 0:25,
doccia e letto con il nuovo ritornello in testa!
"AS ROMA ALE ALE
AS ROMA ALE ALE
TU SEI FANTASTICA
SUPER-FANTASTICA
QUESTA E LA CURVA CHE
TI FA VINCERE PERCHE
SIAMO GLI ULTRAS E TIFIAMO PER TE!"
UDINE E' CADUTA
UN SALUTO A DANIELE E ALESSIO
NO AL CALCIO MODERNO
…GIANLUCA…
AS ROMA ALE ALE
AS ROMA ALE ALE
SEI FANTASTICA SUPERFANTASTICA
QUESTA E' LA CURVA CHE
TI FA VINCERE PERCHE'
SIAMO GLI ULTRAS E TIFIAMO PER TEEEEEEE
Un saluto ad Andrea, Katia, Michele e alla mia amica di Ferrara Martina innamorata della CURVA SUD.
FILIPPETTO
ALESSANDRO
I cessi der Friuli.
Non ci si crede.
Mancano neanche 10 minuti all'inizio der
campionato e noi stiamo tutti qui,
stretti stretti pigiati nei cessi der Friuli.
Onestamente speravo in qualcosa di più glorioso
per inaugurare la stagione.
Il punto è che me ne stavo bellamente cantando
il coro
"Forza ROMA, forza ROMA."
che un tizio alla mia destra mi interrompe:
"Cazzo che freddo"
"Beh, canta che ti passa " gli faccio prima di
riattaccare il coro.
"Forza ROMA, forza ROMA.."
"Cazzo sta venendo la pioggia" ribadisce il
tizio di prima.
"Beh, salta che ti passa" gli replico un po'
seccato.
Ma neanche il tempo di aspettare il nuovo coro,
che un cielo nero come l'
asfalto ci rovescia in testa Noè con tutta
l'Arca. Ogni goccia, 3 ultras
fracicati !!
"Canta e salta un par de cazzi" penso subito tra
me e me " qui se nun trovo
un riparo me spettano li fondi per gli
alluvionati".
Ed una cosa der genere deve averla pensata tutta
la curva che, come un sol
uomo, smette d'un tratto di cantare e fugge alla
ricerca d'un riparo.
Spettacolo deprimente, però spassoso.
Mezza curva dentro i cessi, mezza dentro il
baretto.
Avete mai visto 400 persone dentro un chiosco da
bar?
No? Allora al Friuli non c'eravate !!
Ma Dio Onnipotente deve aver ascoltato le
supplichevoli bestemmie del suo
popolo prediletto e la pioggia, così come è
venuta, altrettanto rapidamente
se ne va'ffanculo!
Ed al suo posto, e per tutta la durata della
partita, un bel sole
giallorosso bacierà in fronte la curva dei
ROMANI
Non saprei quantificare in quanti fossimo.
Diciamo 1500? Diciamo 2000?
Quel che è certo è che il settore ospiti del
Friuli appariva gremito di
gente.
Cosa che non si può certo dire dello stadio.
Ho letto che i Friulani hanno "staccato" oltre
14.000 abbonamenti, quasi un
record per una città così piccola come Udine,
che non conta neanche 100.000
abitanti.
A pensarci, è una media eccezionale.
Peccato che allo stadio non ci fossero neanche
10.000 persone, di cui 2000
ROMANI.
Mancano all'appello quasi 6000 Friulani.
Ferie ancora in corso? Paura di buscar l'acqua?
Chi lo sa. Quel che è certo è che il Friuli,
stadio trai più belli del
Triveneto, appariva desolatamente semi-vuoto, in
una partita tutto sommato
"di cartello".
Al contrario loro, noi la nostra parte in tema
di presenze l'abbiamo fatta
eccome.
Ed anche in tema di tifo.
Un buon tifo. Un buon sostegno per la nostra
squadra.
Intendiamoci, niente di trascendentale, sia
chiaro.
Il gran freddo unito ad un equipaggiamento
estivo penso abbia condizionato
più di una persona.
C'era gente zuppa d'acqua gelida in pantaloncini
e canottiera, tra cui quel
cojone dello scrivente!
Ma vai a pensare che al 31 Agosto in Friuli ci
sia la temperatura che c'è a
ROMA il 4 Febbraio!!
In ogni caso la nostra parte l'abbiamo fatta, e
penso che la "sfida" con la
tifoseria contrapposta sia stata vinta a larga
mano.
Purtroppo, e mi preme segnalarlo, non ho visto i
ragazzi di alcuni trai
gruppi più importanti.
In tutta onestà, spero che non sia il prodotto
delle tensioni del finale
della scorsa stagione, che sarebbe cosa
deprimente.
Si è consumata anche la rottura definitiva del
mezzo-gemellaggio che avevamo
coi Friulani.
Sull'argomento mi soffermo un attimo.
Se ho ben capito, l'indirizzo generale è quello
di rompere tutti i
gemellaggi e le amicizie.
Questo anche in chiara contrapposizione ai
burini della lazzie, ogni
trasferta un gemellaggio per non buscarle (ed
infatti disertano le piazze
non gemellate)!
Mi sta bene, a patto che le amicizie non si
trasformino in inimicizie.
Ci si può comodamente ignorare.
In ogni caso, ho trovato deboli le motivazioni
per rompere il gemellaggio.
Più che motivazioni, un banale pretesto.
Rompere un rapporto di cordialità perché "chi è
amico dei bolognesi è nostro
nemico" è davvero un argomento debole.
Ed inoltre, che sia chiaro, questa storia dei
bolognesi mi ha ampiamente
rotto le palle.
Mi risulta che il gruppo infame si sia sciolto.
Bene. Per me finisce qui.
Continuare in saecula saeculorum ad accusare di
infamia i bolognesi mi sa di
forzato e di stantio.
Inoltre l'accusa di infamia è talmente pesante
che invito tutti a
circostanziarla per benino. In poche parole, non
si può accusare tutta una
tifoseria, per l'infamia di pochi.
Queste parole nascono dall'osservazione di un
episodio preciso.
Ad un certo punto Capello, per la prima volta in
vita sua, e volendo
approfittare del vantaggio numerico, ha messo
una punta invece che
toglierla: Vincenzo Montella.
Dalla curva è partito spontaneo un coro di
incitamento al giocatore, il
classico "E Vincenzo Montella Olè"!
I ragazzi intorno al lanciacori invece si
sbracciavano per zittire la curva
ed hanno intonato un assolutamente fuori luogo:
"bolognese pezzo di merda".
Ora, la domanda sorge spontanea:
Stiamo giocando contro l'Udinese, stiamo in
superiorità numerica, Capello ci
fa capire che cerca di vincere la partita
inserendo un attaccante, e noi che
facciamo?
Cantiamo "bolognese pezzo di merda"??
Ma sai che cazzo me ne frega oggi dei bolognesi?
Ed infatti tutta la curva ha continuato con il
"Vincenzo Montella Olè",
mentre 3 ragazzi sotto si cantavano da soli, con
il megafono, "bolognese
pezzo di merda".
Queste sono scene che non vorrei mai vedere.
Vedere scavalcato così il lanciacori del gruppo
di riferimento è cosa che
non può piacermi, che non deve piacere a
nessuno.
Vorrei allora che i ragazzi lì sotto capissero
che il loro compito è quello
di "fiutare" gli umori della curva, di "sentire"
cosa vuole la curva e di
dirigerla, di condurla per mano verso alte mete
acustiche.
Ciò che non devono fare è "forzare" la mano
della curva, cercare di
"imporre" cori e comportamenti che la
curva non sente come propri, o non
sente opportuni in quel momento.
Tanto più in una trasferta lontana come Udine,
con la curva piena di ragazzi
che non vengono da Roma, i quali ignorano le
nostre beghe coi bolognesi ed
in parte se ne sbattono pure.
E che non si dica che la linea è quella di
cantare cori solo per la Maglia,
e non per i giocatori.
Ottima linea, per carità, pienamente condivisa.
Ma bisogna avere l'intuito di capire che, in
certi frangenti, incitare un
singolo giocatore che entra in campo significa
incitare TUTTA LA SQUADRA.
E quindi incitare la Maglia.
Questa non vuole essere né una critica, né un
suggerimento.
Chi sta sotto non ha certo bisogno dei miei
suggerimenti del cazzo.
La mia è una analisi dei fatti, nuda e cruda.
Fate anche voi le dovute analisi e vi
convincerete che non ho del tutto
torto.
Quest'anno la ROMA c'è.
Quest'anno la GENTE c'è.
Molti pariolini fichetti, molte donne e
ragazzini non hanno rinnovato l'
abbonamento ed hanno lasciato il posto a gente
credo e spero più motivata,
più incazzata, più decisa.
Se chi dirige la curva riuscirà a fiutarne gli
umori, riuscirà a domarla a
proprio piacimento, ad indirizzarla nel giusto
verso.
Ed avremo allora una grande SUD.
NOI quest'anno avremo una grande SUD. Mi
dichiaro ottimista.
Ci pensi bene chi lavora per spaccarla.
UDINESI
Pochi.
Pieni di striscioni, salvo i cori provenire
tutti da una sola direzione,
sopra "Friulani al seguito".
Penso ci siano rimasti male per la "rottura".
Non ci hanno dedicato nessuna risposta, come se
fossero in imbarazzo.
Personalmente mi dispiace. A me i Friulani
stanno simpatici.
IL VIAGGIO
Mi sono fatto tutto il viaggio in macchina con
R. ex del disciolto Meridiano
Zero, confluito anche lui negli U.d.T. ( U£tra$
da Ta$tiera, il gruppo più
massiccio di tutta la rete telematica).
Meridiano Zero era la frangia intellettuale di
tutta la galassia dell'
estrema destra Italiana, ed il discorso si è
fatto subito interessante.
Anche se presto sono emerse le divergenze.
Alla visione mistico-sacrale dell'Idea di Uomo,
tutto di matrice Evoliana,
sostenuta a gran voce da R, io contrapponevo
l'Idea deicida, il superamento
di ogni sacralità e quindi la centralità
dell'uomo, così come Nietsche
insegna.
Poi ci siamo spaccati sul ruolo di Mussolini a
Salò, sulla condotta della
seconda guerra mondiale, sui rapporti tra
fascismo, monarchia e chiesa.
Ma solo dopo due ore passate a discutere di
queste quisquilie, di queste
fesserie, e vedendo che la conversazione non
decollava e che gli argomenti
rimanevano piatti e tutt'altro che di ampio
respiro, finalmente abbiamo dato
una sterzata al nostro discorso ed abbiamo
cominciato ad affrontare la
questione principe sulla quale verte ogni
problema della nostra Nazione:
"E' meglio che una bella fica abbia un bel culo,
o che abbia delle belle
tette?"
Qui le divergenze sono emerse in tutta la loro
profonda insanabilità!
R. si è infatti rivelato un tenace assertore
della Teoria Culista.
La Teoria per la quale ad una bella fica possono
essere perdonate le tette
piccole, purchè abbia un gran bel culo, dei bei
fianchi senza cellulite e
senza smagliature.
Ed approfittando ed abusando delle sue capacità
oratorie ha cominciato a
citare i dotti saggi della Prof.ssa Canalis, che
ha sì delle belle tette ma
soprattutto ha un culo che canta!
Al pari io ho difeso strenuamente le ragioni
della Teoria Tettista, la
Teoria per la quale non c'è nulla di meglio che
un paio di belle tette sulle
quali sprofondare!
E dando sfoggio della mia cultura
sull'argomento, ho preso a citare le
dissertazioni della Dott.ssa Arcuri, per la
quale i fianchi larghi non
mettono in secondo piano un paio di tette
stratosferiche.
E di citazione in citazione, accapigliandoci e
dividendoci ora su questa,
ora su quella "professoressa", ma comunque
parlando di tette e culi, siamo
arrivati fino ad Udine tutto d'un fiato, quasi
senza accorgersene.
LA CITTA' E LA FAUNA LOCALE.
Piccola. Graziosa. Vagamente Asburgica.
Udine è trai pochi capoluoghi di provincia a non
avere origini Romane, e
questa assenza di Romanità farebbe concludere a
prima vista che non c'è
nulla di bello da vedere.
Non è così.
Piazza della Libertà è davvero bella, con il
loggiato ed il castello sullo
sfondo, a dominare la città.
I critici la considerano la più bella piazza
veneziana dopo San Marco.
E poi, sulla sinistra, nasconde la statua di una
Vittoria che cinge i
simboli Imperiali, i simboli dell' IMPERO
ROMANO, il nostro IMPERO.
R. si ricorda che ha promesso un regalo alla
madre.
Fiori? Cioccolatini? Gioielli?
No. 3 kg di San Daniele.
Trovata una macelleria aperta, ci si infila
dentro per uscirne subito dopo
trionfante coi suoi 3Kg di prosciutto sotto
braccio.
Ci rechiamo quindi in Piazza Matteotti, la
piazza bene della Udine bene, e
ci sediamo ai bordi di una splendida fontana.
Bella Piazza Matteotti, davvero una bella
piazza.
Sembra quasi una piazza della città colle piazze
più belle del mondo: ROMA.
Poi, dopo un breve tracciato, ritorniamo in
Piazza della Libertà ed alfine
siamo di nuovo in Piazza Matteotti.
Ecco il limite di Udine: è davvero minuscola.
Tutto il centro storico saranno non più di 500
metri.
Fare 2 km ad Udine significa passare 4 volte
davanti allo stesso posto.
E presto, inevitabilmente, ti assale un senso di
deja-vu, di già visto.
In Piazza Matteotti R. ha un'illuminazione:
"Romvlvs, perché non proviamo ad abbordare
qualche donna?"
Me lo guardo sconsolato:
" Caro R. Già la natura non mi ha favorito alla
nascita visto il ceffo che
mi ritrovo.
Sono inoltre dell'opinione che girare con 3
chili di San Daniele
sottobraccio non sia il massimo del sexy per
tentare un approccio.
Immagina di presentarci: piacere Romvlvs,
piacere R e piacere 3 chili di
prosciutto.
Facciamo così: prima che ti addenti il San
Daniele, cerchiamoci un
ristorante dove placare i morsi della fame ed
andare poi satolli allo
stadio"
Convenuto sulla priorità assoluta da dare al
ristorante, troviamo uno
splendido localino coi tavolini letteralmente
sopra un canale.
Davvero grazioso.
"Non facciamoci riconoscere come Romani"
suggerisco ad R.
"Magari gli stiamo sul cazzo e ci pepano il
conto"
"Tranquillo Romvlvs" replica R "sono laureato in
Lettere e sfoggerò il mio
Italiano migliore".
R entra nel locale
"Buonasera, possibilmente gradirei un tavolo per
due" chiede tutto gentile
"ahhhhhhh, lor signori xono Romani??" gli
risponde una sui 50 anni.
"Cazzo signò, ma come ha fatto a capillo?"
sbotta R.
"Si vede che xiete Romani xiobon, xi capisce
dall'accento!! Eppoi io avevo
una nonna che xera ciociara. Come dite voi
Romani?"
"Veramente noi non abbiamo detto nulla"
"no no, com'è che dite voi Romani? Xera burina"
"Ma guardi signora che noi non ci permetteremmo
mai di ."
"no no, la mi' nonna xera burina"
"Beh, signora, se lo dice lei!!"
"ostrega xe lo dico io!! La nonna xera una gran
burina!!"
"allora mi permetta una domanda signora..la sua
nonna era della lazzie
vero?"
La signora mi scruta per un attimo:
"lei come fa a saperlo?"
"Beh signora, ha detto lei che sua nonna "xera
una gran burina"
Una volta convenuto che la nonna dell'oste era
burina, e quindi della
lazzie, la signora ci libera un tavolo e ci
propone di assaggiare la
specialità della casa: il frico.
"Brava signora" faccio io tutto contento "
portace er frigo che ciavemo 'na
fame"
"ma cosa x'ha capito? Il frico, non il
frigorifero"
"vabbè, ce porti 'sto frico allora" ribadisco un
po' deluso.
Dopo un po' arriva 'sto frico, una cosa de
formaggio colla polenta.
Buono, ma non eccezionale. Meglio i vini.
In 2 giorni se semo sfonnati de Merlot, Tocai,
Schioppettino, Muller
Thurgau, Riesling, Picolit, Refosco dal
Peduncolo Rosso, Traminer e chi più
ne ha più ne metta.
Me ne sono andato da Udine con una promessa:
staltr'anno me sfonno de
grappa!
CONSIDERAZIONI DAVANTI ALLA CORDIGLIERA.
Salendo per il portico che conduce al Castello
ci si ritrova in una piazza d
'armi balconata, molto carina, rivolta a nord.
Da lì si sale una o due rampe di scale e si è
davanti al portone di questo
grande palazzo fortificato, che un po'
pomposamente chiamano castello.
Da qui si ammira il miglior panorama udinese: la
Cordigliera delle Alpi.
Una immagine mozzafiato, una vista spettacolare
sulle Alpi Carniche e
Giulie, che da sola giustifica il sacrificio di
un viaggio andata-ritorno di
1200Km.
Beh, cari ROMANI, ci hanno provato a toglierci
tutto questo.
Quest'estate ci hanno provato ad infinocchiarci
colle loro stronzate, colle
loro fideiussioni der cazzo, coi loro sporchi
giochi di palazzo, coi loro
intrighi di potere.
Hanno provato a togliere di mezzo l'ultima
società ribelle: l'ASROMA.
Ma ancor più subdolamente, ogni domenica provano
a togliere di mezzo noi.
NOI ULTRAS.
Colle loro televisioni del cazzo, le loro paytv
di merda, i loro servizi da
bordo campo, le moviole, il chiacchiericcio
sterile degli invitati, gli
ospiti, le conduttrici troie in minigonna.
Ed ogni domenica qualche Ultras dice basta,
rinuncia ad essere tale e si
piazza davanti alla Tv, col culo sulla comoda
poltrona e la birra ghiacciata
nelle mani.
Basta trasferte, basta viaggi, basta pioggia,
basta scomodità, basta soldi
buttati.
Poltrona e televisore. Televisore e poltrona.
Ma io dico a voi. A voi che avete rinunciato o
che volete rinunciare.
Dalle vostre poltrone di feltro, la vedete la
Cordigliera delle Alpi?
No eh?
Sapete cosa vedete voi? Voi vedete quello che
LORO vogliono farvi vedere.
Quello che ALTRI hanno deciso che voi vediate.
Altri che decidono per voi, al posto di voi.
E senza chiedervi nessun permesso.
Ma io no. Io non ho un regista trai cojoni, io
non ho un telecameramen, un
assistente di fotografia che mi dice cosa devo
vedere!
Io non subisco passivamente le immagini che
altri mi propongono.
Io le immagini me le vado a prendere da solo,
sul posto, lì dove stanno.
Le immagini che io VOGLIO vedere, sono le
immagini che io VADO a vedere.
Perché io sono un uomo libero. Perché io sono un
ultras.
E fin quando esisteranno panorami da ammirare,
fin quando esisterà una
squadra da sostenere, ma soprattutto fin quando
esisteranno uomini liberi
che si rifiutano di portare il cervello
all'ammasso delle paytv,
noi Ultras continueremo ad esistere ed a
disturbare il dolce sonno di chi
vorrebbe vederci annientati .
AVE ATQUE VALE,
ROMANI.
ROMVLVS SCRIPSIT.
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