XXXVII giornata
A
TALANTA/ROMA

0-1
Bergamo, Stadio Atleti Azzurri d'Italia
22 maggio 2005
ore 15.00

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Tabellino partita:
ATALANTA-ROMA 0-1 (0-0)
MARCATORE: nel st 5' Cassano.
ATALANTA (3-5-2): Calderoni, Rivalta, Natali, Sala, Mingazzini (10' st Pagano), Migliaccio (33' st Lazzari), Bernardini, Marcolini (19' st Montolivo), Adriano, Budan, Makinwa. (1 Taibi, 23 Capelli, 5 Lorenzi, 32 Defendi). All.: Rossi.
ROMA (4-4-2): Curci, Cufrè, Mexes (15' st Scurto), Ferrari, Chivu (27' st Xavier), Mancini Perrotta, De Rossi, Virga, Montella, Cassano (19' st Aquilani). (33 Pipolo, 29 Greco, 38 Rosi, 11 Corvia). All.: Conti.
ARBITRO: Bertini di Arezzo.
NOTE: angoli: 7-2 per l'Atalanta. Recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Ferrari e De Rossi per gioco scorretto, Cassano per comportamento non regolamentare. Spettatori: 30 mila.
NUN SE VEDEMO PIU'
NUN SE VEDEMO PIU'
SE SALUTAMO ADESSO
SE SALUTAMO ADESSO!
BTALANTA

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Il gol di
                  Cassano
 
Il gol di Cassano





VIDEOCALCIO

Servizio sulla partita
(1129 kb)
Il gol di Cassano
(4309 kb)
La gioia di Bruno Conti
(5485 kb)

CESARE
 Dopo appena due giorni da udine, fine campionato col botto, alla qualificazione europea in coppa Uefa e alla finale di coppa italia, la trasferta bergamasca ci può regalare la gioia della salvezza e la gioia di vedere retrocedere dal vivo i bergamaschi. Ultima trasferta dell'anno.
Beh di motivi per non mancare ce n'erano fin troppi quindi, e dopo la partita tutti abbiamo capito che mancare oggi sarebbe stato un grave peccato.
Arriviamo comunque al casello di bergamo verso un quarto all'una. Ad aspettarci c'erano parecchi poliziotti, che ci han fermato per poi scortarci al parcheggio ospiti vicino al casello.
A parte qualche folcloristico bergamasco che passando dal casello ci saluta amichevolmente, saluti peraltro ricambiati, non succede nulla di che, e dopo pochi minuti partiamo in 6-7 macchine alla volta del parcheggio. Qua lasciamo l'auto, ci vengono controllati i biglietti e saliamo su dei bus che ci avrebbero portato allo stadio. I bus stranamente erano praticamente nuovi...
Arriviamo allo stadio dopo circa venti minuti, ed anche lungo il percorso nulla da segnalare, se non qualche deficiente lungo la strada che, a debita distanza, ci insultava, o perlomeno ci provava. Entriamo allo stadio per l'una e quaranta, e a quell'ora il settore era pieno per metà, lo stadio invece, a parte curva nord, era vuoto.
Prepartita tranquillo, da segnalare solo un fenomeno che stava in curva dell'atalanta a fianco della nostra, spavaldo con la maglietta della Roma,! Poco prima che la situazione degenerasse un finanziere se lo è portato via, accompagnandolo credo in curva ospiti, tra gli insulti dei bergamaschi che ce lo avevano vicino.
Alle 15 lo stadio presenta un ottimo colpo d'occhio, pieno in tutti i settori, ed accompagnato da un sole limpido e da una bellissima giornata( non sarà così per i bergamaschi). Il settore è quasi pieno, un buon numero comunque, direi circa un migliaio, forse qualcuno meno.
LA coreografia dei bergamaschi, beh per una partita cosi importante si poteva fare di piu, comunque i rotoli di carta offrono sempre un bel colpo d'occhio.
Nel primo tempo nulla di che sul campo, sugli spalti invece buon tifo da parte nostra, un pò inferiore forse a udine, ma sempre su ottimi livelli, e anche i bergamaschi a onor del vero offrono una dicreta prestazione canora. 
Nel secondo tempo il gol di Cassano ovviamente fa esplodere il settore, e zittisce i bergamaschi, i quali a quel punto capiscono che l'anno prossimo dovranno passare da Torino Milano e Roma, a Rimini Cremona Trieste ecc ecc., ma non smettono comunque mai di sostenere la squadra. L'ultima mezz'ora nel settore è ottima, i cori contro i bergamaschi sono in maggioranza, veder retrocedere una tifoseria nemica è sempre un bello spettacolo, sbattergli in faccia la nostra gioia per questo è pure meglio.
E cosi finisce la partita, ed i giocatori vengono sotto la curva per i saluti, si ripete 3 volte il coro a Bruno Conti, e a quanto pare in 2 giorni sono state cancellate brutte pagine di quest'anno.
Dimenticare tutto comunque non è giusto, a fine campionato sarà necessario da parte della società una riflessione su questa annata sciagurata e salvata in extremis.
Citazione particolare per l'atalanta. Mai in vita mia ho visto quello che è successo ieri a fine partita, squadra retrocessa, e giro di campo tra gli applausi della gente, con allenatore e qualche giocatore in lacrime. Ottimi davvero.
Il ritorno è stato tranquillissimo, nulla di che, una delle trasferte piu temute si è risolta in modo assolutamente tranquillo, e così dopo mezz'ora ce ne possiamo andare dallo stadio. Per i saluti con tutti i ragazzi, beh grazie a dio tutto è rimandato al 15 giugno a milano....
Alle 18 e 30 già avevamo imboccato l'autostrada.
Ora spero che col chievo giochino le peggio riserve, non dobbiamo commettere errori di leggerezza, loro giocano per salvarsi, noi non ci possiamo permettere infortunati per la finale di coppa.

Simon McKenzie (DonSimon a ASRoma-Addict.com) 
La gara della salvezza! What a weekend! It started with a good omen . . . I travelled by train from Edinburgh to Prestwick for the flight to Bergamo, and I changed trains at Glasgow Central. I was walking towards the platform when I saw Franco's Cafe, an Italian place with football flags on the ceiling - Milan, Juve, Napoli - but right over the door, the first flag I saw was Roma! I'm not deeply superstitious, but I know a good sign when I see one. At Bergamo I had booked a four-star hotel - the other two and three star hotels were all about 50 or 60 euro a night, and the four-star Hotel Jolly was only 80 per night, so I decided to treat myself. I found it easily enough, down near the main train station, but as I approached I saw a small group of people waiting out front. It crossed my mind - perhaps Roma are staying here? But I told myself not to be stupid. Then I saw Bruno Conti, standing outside the door to the hotel. A million thoughts raced through my head, but then I noticed Roma's security man looking around intently, so I figured I had better get checked in. As I walked inside a few squad players I didn't recognise were sitting on a couch in the lobby (Pipolo? Greco?) and I had to stop myself grinning like an idiot as I checked in. ROMA WERE STAYING AT MY HOTEL!!!! 

I caught the lift up to the 6th floor and quickly got rid of my baggage - when I say quickly, I couldn't have done it any faster if I was a Mexican drug runner trying to get away from trigger-happy federales in the Tijuana valley! I took the lift back down but Bruno was nowhere to be seen. Damn! So I took a seat in the bar area where there was a TV showing some American basketball highlights, and I pretended to watch it while players and officials made their way into the restaurant for dinner. Some more players came down and then Mexes walked by me - the TV was on a stand about five feet high, and as he passed Mexes ducked so I wouldn't miss the action in the basketball! Like I cared about THAT! But I thought it was a very polite thing for a millionaire footballer to do. 

I was still playing it cool, pretending not to be in awe, waiting for Conti to return. Some more players walked by - Abel Xavier's hair was hard not to notice - and then Ezio Sella and Rosella Sensi walked by. Then Cassano appeared and had a bit of an argument with Sella - he was speaking so fast I could not understand any of what he said but the word "fenomeno" came up about four or five times, and a "vaffanculo". I don't know what was going on but if I had to guess I'd say Sella might have called Cassano "Fenomeno" in jest and he reacted angrily to it. Still, it was quite something to be sitting two metres away from an Antonio Cassano temper tantrum!

Then Conti arrived so I made my move. I asked him if it would be possible to get a photo together, explaining that I am a New Zealander but a very big Roma fan. He was very polite and friendly, and as I was on my own Ezio Sella offered to take the photo! They both smiled when I took out my Roma Club Testaccio scarf for the photo, and Sella took it, looked at the display and said "perfetto". I couldn't have put it better myself! I wished them good luck for the game the next day and went out to explore Bergamo, grinning like a fool.

A few hours' walking and a few beers later (Bergamo is a beautiful place!) I went back to the hotel but only the Roma security guy was there, giving me a suspicious look. It was weird to think I was staying in the same hotel as these millionaires (no Roma player would be seen dead in the one-star shared bathroom dives I usually stay in!) and I couldn't help laughing at how good the omen in Franco's cafe had been. I was beginning to get a very good felling about the game against Atalanta. . . .

I got up in time for breakfast and decided to explore Bergamo by daylight. Although it was quite weird passing Vincenzo Montella on the way out of the restaurant! I felt like maybe I should have waited and got some more photos and autographs, but I know I don't like being hassled over breakfast - and besides, they had an important game that day! I walked around the citta alta for a while (highly recommended) and the sun came out. It was a beautiful day. I couldn't resist the temptation to go back to the hotel and see what was happening, though, so I went to my room, freshened up, and went downstairs. Amantino was sitting on the couch so I asked him for a photo and one of his friends took it. Then I saw my favourite Roma player, Tommasi, sitting down in normal clothes reading a book (all the other players were wearing training tops). I ordered a beer from the bar and put it on my room tab to reassure the waiter that I was not some kind of nutter off the street (well, that's open to debate) and asked Tommasi for a photo, and the waiter took it. I asked him if he had recovered and he said "quasi". I finished my beer and headed out to the bus station to find out how to get to the stadium - but then I realised I had no sunscreen. You don't get to see much of the sun in Scotland so I figured I had better get something to protect myself from the Bergamo rays - but everything was closed! In the end I think I got more sunburnt walking around looking for sunscreen than I did at the stadium.

I followed some Atalanta fans (one wearing a Caniggia strip, I had forgotten he played there) and got on the bus. The main bar in a parking lot outside the stadium didn't sell beer on match days, but about 200 yards away there was a nice cafe selling Beck's. I went in for a couple of beers as it was only 2 o'clock (Strictly to avoid exposure to the sun, you understand!) and got talking in my caveman Italian to a Bergamo fan in his 50s. He was very philosophical about his team's chances, saying that a lot of kids like to get drunk and take drugs and go crazy at games, but people like him just go for a quiet day watching good football. He was a nice guy.

I got a ticket for the main stand but had no problem at all walking by the carabinieri and getting into the settore ospiti. It was small, I guess maybe a thousand Roma fans, but it was colourful. I went up the top of the stand and saw la vecchia signora - not that piece of sh!t team from Torino, but a lady from Unione Tifosi Romanisti who must be in her late 60s early 70s. I have seen here before at some away games - I told her I had seen here at the Como v Roma game in Piacenza a couple of seasons ago. She got some stickers out of her bag and gave them to me - small gifts, but ones I shall treasure. She's a true supporter, semprepresente! 

There were a few guys throwing water bottles and things into the Atalanta end - the police had made everyone take the caps off the water bottles so they could not be thrown, but some of the ultras were getting the tape off the plastic barriers where banners had been hung up previously, and using the tape to seal the bottles so they could fling them further. It was a good atmosphere though, and people were in the mood to celebrate la salvezza.

The first half was pretty evenly balanced, and Mexes was playing really well. I said some bad things about him in the past but now I think he might actually be worth all the money he cost us and the trouble he has caused. He can attack as well - he went on one great run up the right, all of 60 metres, making fools of four or five defenders, but Cassano couldn't finish off the move.

Cassano's goal of course sparked wild scenes of celebration in the away end, and chants of "Serie B" to the Bergamaschi, but Atalanta were creating some decent chances up the other end. Again Curci proved his class. Montella went clean through and should have done better, and there were a couple of very good chances for us . . . but strangely it wasn't frustrating, it really seemed as if the one goal would be enough. Normally I would be nervous as hell with Atalanta putting some dangerous moves together, but for some reason I felt no fear. Even when Cassano came off and Aqualini went on, the Scurto for Mexes when he was playing so well, even when Abel goddamn Xavier appeared, I was not nervous. It just felt like we could not be beaten and it was Atalanta's fate to go down.

After the game finished we were kept waiting inside the ground for an hour - apparently the buses to take the fans back to the station were held up on the autostrada. I tried to get out, explaining that I was a New Zealander on holiday and I had a hotel in Bergamo, but the carabinieri looked at me like I was mad. I the end I got out and headed for la citta alta, after about as perfect a weekend as any Roma fan could wish for.



ANDREA E KATIA
Per noi che partiamo da Reggio Emilia è stata poco più di una passeggiata vista la breve distanza. Sarebbe stata una settimana di passione questa che viene, invece toglierci subito il pensiero è stato fondamentale. La trasferta è stata tutto sommato tranquilla, parcheggio a cinque minuti dal casello e pullman quasi-lusso fino allo stadio. Il tifo è stato abbastanza
continuo e compatto anche se non al livello di qualche altra trasferta stagionale. Personalmente quando gli urlavamo serie B con partita ancora in corso, ho
fatto tutti gli scongiuri possibili... vista l'annata, ho aspettato ad urlarglielo solo alla fine. Sorvolando sui 4 imbecilli che lungo il tragitto stadio-parcheggio ci insultavano, la curva bergamasca ha fatto una buona impressione soprattutto alla fine con la squadra ormai retrocessa in B. Ps. poco prima dell'inizio della partita è stata lanciata una bomba carta dal nostro settore verso
la curva bergamasca, ma non ha superato la seconda vetrata, dietro la quale c'era una persona anziana seduta (solo a titolo informativo, non sta a me giudicare il fatto). Un saluto a Michele partito con noi, Massimo a Milano esiliato (come me a Reggio Emilia), poi a Giulio, Claudio, Marcello, Fabio e il "Parrucchiere" che al ritorno si sono fatti una bella magnata a Reggio
Emilia invece della sfigata rustichella... ANDREA E KATIA "COMUNQUE OVUNQUE"

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)
   
 

GAZZETTA.IT
BERGAMO, 22 maggio 2005 - Un tocco d’esterno a inizio ripresa di Cassano è lo spartiacque tra paradiso e inferno. La gara è tutta qui, nella gioia della Roma che raggiunge la salvezza aritmetica grazie al gol del suo genio ribelle e nella disperazione dell’Atalanta, retrocessa senza appello in B nonostante uno strepitoso girone di ritorno. Il lampo del talento di Bari-vecchia dà due certezze in una giornata che su gli altri campi ha solo rimescolato le carte tra chi vuole restare aggrappato al tavolo della serie A.
Non poteva essere una bella partita. E non lo è stata. Troppo caldo, troppo paura, troppe assenze. Il maggiore tasso tecnico dei giallorossi ha consigliato a Delio Rossi una tattica d’attesa, cercando di sfruttare palle inattive e sbavature della difesa avversaria. In questa ottica si deve leggere la scelta di Migliaccio al posto di Montolivo. E la Roma non si è fatta pregare per prendere in mano le redini dell’incontro. Prima in modo sterile, poi con il passare dei minuti il divario è aumentato, ma nonostante il possesso palla Calderoni non ha corso pericoli. A sfiorare il vantaggio, invece, è stata l’Atalanta: angolo di Bernardini, torre di Adriano con Makinwa in leggero ritardo a un metro dalla porta. Il primo tempo non offre altre emozioni.
Nella ripresa la Roma trova subito l’affondo giusto. Il minuto decisivo è il quinto: Curci rinvia lunghissimo innescando il contropiede di Mancini, il brasiliano alza la testa e pesca in area Cassano. Controllo e tocco di biliardo con l’esterno del piede con il pallone che s’infila in diagonale nell’angolo basso. L’Atalanta prova a risalire la corrente, ma non bastano il cuore e la generosità. La Roma controlla e spreca il raddoppio in tre occasioni, ma alla fine porta a casa la vittoria che mette al sicuro l’intera stagione. Bruno Conti può festeggiare il suo primo successo in campionato e pensare alla finale di coppa Italia. L’Atalanta esce tra gli applausi dei suoi tifosi: la retrocessione in B dopo una sola stagione è figlia di un girone d’andata sciagurato. Oggi la differenza sta tutta in un colpo di classe. 

(ANSA) - BERGAMO, 22 MAG - Nessun accenno di contestazione da parte del pubblico di Bergamo che ha salutato cosi' l'Atalanta da oggi retrocessa in serie B. Al termine della partita persa con la Roma, cori e tanti applausi dalle tribune per l'allenatore Delio Rossi - che e' poi uscito di nuovo da solo, manifestando tutta la sua commozione - e per tutta la squadra. Gli unici striscioni di contestazione erano indirizzati al proprietario del club, Ivan Ruggeri. 
Questa notizia la inserisco perché, pur essendo stracontento che la Roma abbia affondato l'Atalanta in serie B, va dato atto del grande attaccamento alla squadra dei tifoso orobici.

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