CHIEVO-ROMA  2-2
Verona, Stadio Bentegodi,
domenica 16 gennaio 2005
ore: 15.00


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Tabellino partita:
Chievo-Roma 2-2 (2-1) 
MARCATORI: 15' pt Pellissier (C), 20' pt Tiribocchi (C), 34' pt e 7' st Montella (R)
CHIEVO (4-4-2): Marchegiani; Moro, Mandelli, D'anna, Mensah; Semioli, Baronio (31' st Malagò), Sammarco, Lanna; Tiribocchi (21' st Luciano), Pellissier. (Marcon, Pesaresi, De Franceschi, Marchesetti, Cesar). All. Beretta 
ROMA (3-4-3): Pelizzoli; Mexes, Dellas, Ferrari; Mancini, Aquilani (43' st D'Agostino), De Rossi 5,5 (30' St Dacourt), Cufrè; Montella, Totti, Cassano. (Zotti, Scurto, Freddi, Cerci, Corvia). All. Del Neri 6
ARBITRO: Morganti Di Ascoli Piceno 
NOTE: Ammoniti Tiribocchi, Ferrari, Cassano, Cufrè, D'anna, Malagò. Recupero 2' pt, 4' st.
Spettatori (9523, 1500 romanisti)



Un po’ di botte, nulla di più: è il risultato di un «contatto» fortuito fra tifosi del Lecce e e della Roma avvenuto nell' area di servizio «Secchia» dell' Autosole a Modena. I pullman si sono fermati per caso nello stesso momento per una sosta nel viaggio di ritorno e le due tifoserie hanno cominciato a darsele, ma le pattuglie di poliziotti che scortavano entrambi i mezzi sono riusciti a separarle e tutto è finito: nessun ferito, nessuna denuncia, nessun danno alle strutture. 
Il Messaggero

Bella sorpresa a Verona: dopo l'orrenda esibizione in verde di Siena, finalmente la prima maglia anche in trasferta!
FOTOTIFO
Giulietta
                  è preda dei latin lover romani
Grazie Guido, asrtalenti, Francesco, Simone
e Sara


VIDEOTIFO

   
 

FOTOCALCIO
La
                  rovesciata-gol di Montella


VIDEOCALCIO

 Montella (primo gol)
 Montella (secondo gol)
Servizio sulla partita

CESARE
 La giornata parte bene, dopo giorni e giorni in cui tutto il nord è invaso dalle nebbie, riusciamo a beccare l'unico giorno di mezzo sole, proprio per la partita di Verona.
Entriamo allo stadio verso l'una, e subito ci accorgiamo che le perquisizioni sono impressionanti, mai vista una cosa del genere! difatti si crea una certa coda in quanto ogni persona viene ispezionata a fondo. Qualche ragazzo chiedendo spiegazioni si è sentito rispondere che dopo la partita di Siena hanno avuto ordine di approfondire le perquisizioni. e vabbè ci può pure stare.
Unico p.s. per Lorenzo: la guardia perquisendomi, anzichè chiedermi che cosa avevo in tasca, mi ha messo le mani dentro e ha frugato. E' legale questa cosa? io credo di no, però posso sbagliarmi sono ignorante in materia (è legale, n.d.L.).
La curva: rispetto allo scorso anno siamo parecchi di meno, ma comunque un ottimo numero; ci posizioniamo circa a metà curva proprio dietro la porta, i gruppi stavano piu sulla sinistra.
Inizia la partita, praticamente siamo più dei tifosi di casa, come regolarmente succede quando si viene a verona contro il chievo; da questo punto di vista è la partita meno soddisfacente dell'anno, rimpiango l'hellas in serie A, al posto di questi 4 sfollati. Purtroppo la partita si mette male, dopo 20' minuti siamo sotto due a zero, ma il tifo non diminuisce( per la verità si poteva fare molto meglio...), dato che la superiorità della Roma è evidente, la rimonta pareva possibile. Difatti a fine primo tempo primo gol di Montella su assist del Capitano( parecchi gli striscioni e qualche coro a lui dedicato, anche se certi giornali di merda sostenevano il contrario, questi rosicano parecchio a vederlo con la nostra maglia....), e nel secondo tempo gol da cineteca del napoletano con la curva che esplode. 
Non arriva però il terzo gol, ma per come si era messa vabbeh può andare bene anche cosi.
A fine partita deflusso più che tranquillo, chi in bus chi in auto si torna a casa in modo abbastanza agevole. La prossima trasferta di sicuro sarà molto meno abbordabile che questa, si va a visitare la fiorentina, e dopo Livorno Siena due volte si ritorna in Toscana.

VIOLA MERDA.
 


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)

GAZZETTA.IT
VERONA, 16 gennaio 2005 - Chievo e Roma chiudono con un 2-2 il girone d'andata, al termine di una gara bella e vibrante fino all'ultimo minuto. Dopo le tre sconfitte consecutive che l'avevano attardata in posizioni di classifica inusuali per l'outsider fissa degli ultimi campionati di serie A, la squadra veneta, pur schierata con un inatteso 5-3-2, non dà certo l'idea di essere una squadra in forte difficoltà. Anzi, si fa un sol boccone della Roma per oltre due terzi del primo tempo, andando vicino al terzo gol ben più di quanto i giallorossi abbiano sentito profumo di pareggio. Invece poi le individualità salvano la Roma, regalandole una splendida rimonta firmata Montella. I giallorossi fanno faville in avanti grazie tridente d'oro Montella-Totti-Cassano, ma sono pesantemente zavorrati dietro, dove Mexes e Ferrari non ne azzeccano una. Insomma, il maestro Del Neri avrà il suo bel daffare a registrare i meccanismi difensivi, mentre Beretta, il discepolo, ne ha approfittato per dare una bella lezione al maestro.
Due le novità nella formazione veneta: fuori Zanchetta e Luciano, dentro Sammarco (e il quasi-esordiente - aveva giocato in A per soli 5' - ha mostrato grande personalità) e Mensah, con Pellissier e Tiribocchi a comporre la coppia d'attacco dopo il forfait preventivabile di Cossato. Ma l'elenco degli indisponibili si allarga ai tre squalificati e al citato Zanchetta: per il Chievo sono fuori squadra 8 gol su 16. Assenze pesanti anche per la Roma, che deve rinunciare a Perrotta, Panucci, Delvecchio e Mido, oltre ai lungodegenti Tommasi e Chivu. A condannare i giallorossi non sono però gli assenti ma, come anticipato, i presenti, nella fattispecie un reparto arretrato da paura. Tanto che le reti del Chievo sono l'una la fotocopia dell'altra: al 15' lancia lungo Baronio, Pellissier ha il tempo di stoppare di petto e infilare Pelizzoli di sinistro, cinque minuti più tardi Tiribocchi, servito da Pellissier, stoppa di petto e usa il destro per siglare il 2-0. Il Chievo potrebbe realizzare il tris con Pellissier, ma è la Roma a dimezzare lo svantaggio. Ci pensa Montella, di sinistro in tap-in su un cross basso di Totti, a siglare il 2-1 al 34'.
Nella ripresa si ripresenta in campo una Roma diversa non negli uomini ma nello spirito: è una squadra incattivita, grintosa, decisa a rimediare a un primo tempo da dimenticare. E anche con un Montella che tiene a precisare che il suo show non è finito: anzi il capolavoro arriva al 7', con un gol in rovesciata (su altro assist di Totti) che ammutolisce lo stadio. Splendido. La gara a questo punto è bellissima, aperta e combattuta a viso aperto: il Chievo gioca a memoria, controlla e riparte senza soste, la Roma sfavilla in avanti e beccheggia dietro, ma quando Totti e C. duettano non ce n'è per nessuno. Insomma, c'è da divertirsi, e anche le due contendenti ci hanno preso gusto. Alla mezz'ora si rivede in campo anche Dacourt dopo oltre due mesi d'assenza. E trova una Roma a questo punto più vogliosa del Chievo. Ma i "mussi" sono sempre i "mussi", e anche Del Neri è servito.

L'ARENA
La polizia ha denunciato cinque tifosi per possesso di materiale pirotecnico. Un arresto per lesioni e resistenza
  Fumogeni truccati da salatini
Gli ultrà romanisti li avevano nascosti
nelle scatole di biscotti
di Alessandra Vaccari 
Un arresto per lesioni e resistenza, alcune denunce per detenzione di fumogeni e una serie di episodi che dovranno essere valutati e che potrebbero portare ad altri provvedimenti. È questo il bilancio della partita Chievo-Roma, disputata ieri pomeriggio al Bentegodi e chiusa con un pareggio. 
Prima della partita, all’interno dello stadio un tifoso romanista ha lanciato una bottiglia d’acqua addosso a un poliziotto ferendolo alla testa. L’agente è stato portato in ospedale e gli sono stati dati due punti di sutura al cranio. 
Il tifoso, xxxx xxxxx, 20 anni il prossimo xxxx gennaio, di Roma, dopo il lancio ha tentato di scappare, ma è stato inseguito e arrestato. Stamattina per lui processo per direttissima. Dell’episodio si occupa il sostituto procuratore Francesco Rombaldoni. 
La forte attività di prevenzione predisposta dal questore Luigi Merolla ha dato risultati anche in stazione dove la polfer ha sorpreso due tifosi romanisti con dell’hashish (pensa un po'! n.d.L.). Gli ultrà sono stati segnalati amministrativamente come assuntori. 
Ma l’episodio dei fumogeni la dice lunga sull’atteggiamento di una parte di tifoseria romanista.
I poliziotti hanno infatti sequestrato un paio di scatole di salatini imbottite, anziché di bocconcini, di fumogeni. 
Il sequestro è stato possibile grazie al prefiltraggio serrato predisposto dal questore, che aveva anche potenziato gli speciali servizi tifoseria della Digos e autorizzato l’apertura dei cancelli del Bentegodi fin dalle 12.30 proprio perchè i controlli sarebbero stati serrati. Il precedente dei tifosi romanisti a Siena invitava a tenere alta la guardia. 
È stato così che gli agenti, controllando lo zainetto di una ragazza romana (sono arrivati 1500 supporter giallorossi) hanno trovato quelle che apparentemente erano due scatole di biscotti salati. L’involucro era stato invece aperto, il contenuto era stato sostituito con due grossi fumogeni e quattro petardi di tipo Cobra. Il ragazzo che era con la donna ha ammesso che era stato lui l’artefice del cambio e che la sua ragazza aveva accettato di portare dentro i fumogeni. È stato determinante il fiuto del capo della Mobile Marco Odorisio, che ha detto ai suoi uomini di controllare l’involucro sospetto nonostante fosse stato richiuso alla perfezione. I due tifosi sono stati denunciati per introduzione di materiale pirotecnico allo stadio dove è proibito portarlo. Altri tre romanisti sono stati trovati in possesso di altri fumogeni che sono stati sequestrati, per un totale di otto fumogeni, cinque petardi e tre magnum. Questo a dimostrazione che esiste una vera e propria preparazione, un piano per nascondere il materiale che mette a rischio l’incolumità dei giocatori oltre a quella di tifosi e forze dell’ordine (già, dal 1968 ad oggi...n.d.L.)
Il personale della Digos della questura ha poi registrato con filmati alcuni episodi che si sono verificati durante e dopo la partita. Grazie alla legge sulla violenza negli stadi, sarà possibile, se ve ne fosse la necessità, effettuare arresti anche nelle prossime ore.

IL MESSAGGERO
VERONA - A poche ore di distanza dagli insulti di Siena, Francesco Totti e la (sua) curva si sono incontrati di nuovo. Novanta minuti un po’ freddi, e non solo perchè ieri a Verona si gelava. Lui sempre un po’ imbronciato, come perplesso, diciamo pensieroso. E loro sempre un po’ confusi, un solo striscione a favore - «Totti è il nostro capitano e il suo vice è Cassano» - e un solo coro partito spontaneo al ventesimo minuto del secondo tempo, cioè quando Totti aveva già preso a giocare da Totti e infatti aveva già mandato Montella due volte in rete. Molti hanno visto nel confronto a distanza tra l’eroe e i tifosi posizioni ancora vaghe, quindi se ne discute. Di sicuro Totti c’è rimasto male. Ma forse ieri è stato il primo passo per guardare oltre, pensare a giocare e a spingere la Roma verso orizzonti più consoni al rango della squadra. Non sarebbe male. 
Resta il fatto che Totti ha fatto fatica a sciogliersi. E che anche la curva è partita in ritardo, forse tramortita dai due gol del Chievo. Il finale è stato molto meglio, anche se ovviamente ancora adesso un po’ tutti continuano a parlare della profanazione della sacralità del capitano. Totti in carriera ne ha viste di peggio. E anche la curva. Nell’attesa - mentre la Roma minimizza - si apre una settimana importante con in fondo la Fiorentina. 
Accoglienza soft, del resto, anche per Del Neri, tornato nella sua vecchia isola felice di Verona. Un solo striscione anche per lui da parte dei suoi ex tifosi. E chissà perchè, forse per rispetto alla sua antica squadra, ieri Del Neri non indossava la sua tradizionale e svolazzante sciarpa giallorossa. Problema senza dubbio minore rispetto a quello di Totti e la curva. Meno male che intanto c’è una buona notizia. Questo girone d’andata decisamente orribile è finalmente finito. Ricominciamo. 

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