L79
Ciao
Lorenzo,
ti scrivo
solo per ringraziare chi ha fatto partire il coro "e se
è stato Franco Sensi battiamo le mani".
Unico.
L79
Alessandro
CONCORDO
CON IL TUO COMMENTO, ALLA FINE PENSO CHE IN QUEL MOMENTO
DENTRO LO STADIO CI SIANO STATE POCHE PERSONE CHE NON
AVREBBERO SPERATO CHE QUALCUNO UCCIDESSE FRISK, ALLA
FINE è ANDATA BENE, PERCHè QUALCUNO AL CONTRARIO DI
MILANO è RIUSCITO A COLPIRLO E A FARGLI MALE, SPERO
SOLTANTO CHE CHI è STATO NON VENGA IDENTIFICATO.
RICCARDO
mi sto chiedendo perchè vado ancora allo
stadio...
per vedere una squadra di polletti ke alla
prima provocazione fanno i coglioni???(perchè il
calcetto di mexes è sì ridicolo,ma nn si deve fare!)
per vedere dei "pseudotifosi" ke pensano di
essere forti a cantare contro la polizia,i
carabinieri,o ad ulurare contro i neri???
tifosi ke invece di pensare ke quello ke ha
lanciato l'oggetto è un coglione vorrebbero fargli una
statua...
Naturalmente non siamo tutti così,ma
dobbiamo cominciare a farci sentire,a eliminare questi
deficienti ke osannano un coglione ed intanto la
squadra coi colori della nostra città(viste le maglie
manco troppo)uscirà dall'Europa perdendo una cifra di
soldi(e ke deve dì Sensi???)
Allo stadio stanno sempre aumentando le
persone ke,pensando di essere grossi,fanno della
violenza il pane quotidiano,quando una cosa nn sta
bene,invece di parlare,spiegarsi,oppongono subito una
mano alzata...BASTA BASTA!!!! TROPPE VOLTE VORREI DIRE
A QUALCUNO KE E' VERAMENTE UN COGLIONE SFIGATO...MA SE
LO FACESSI STAREI A TERRA PICCHIATO A SANGUE...PER
QUESTO BISOGNA ESSERE IN TANTI CONTRO,NN SI PUO' OGNI
VOLTA RISCHIARE DI STARE IN SCONTRI,MAGARI PRENDERSI
UN MANGANELLO IN FACCIA MENTRE CHI SE LO MERITA
VERAMENTE STA BELLO NASCOSTO PERCHE' E'
SCAPPATO....FANNO TANTO I COATTI...MA FUGGI
FUGGI...SONO BRAVI!!!!
E sul razzismo quanto c'è da
dire???....bello..bello fare i buh ai neri...bello
essere forti così,pensare di essere belli,veri
romani..il vero romano è civile,il VERO ROMANO E' UN
SIGNORE!(e poi vedi pure ke stanno insieme a fiche
assurde...ma che cazzo c'hanno queste nel
cervello????)
E comunque ROMA sta diventando sempre +
sinonimo di vittimismo...siamo ROMA...ci dovrebbero
guardare tutti dal basso,ci invidiano....stamose
zitti!!!!saremmo sempre i + forti!!!è vero ke ce
stanno i torti arbitrali e a volte pure assurdi,ma
ormai partiamo prevenuti,caschiamo nella gabbia di chi
ci vuole così!!!!FRISK.....doveva ammonire tutta la
Dinamo....ha ammonito TOTTI al primo fallo...FRISK E'
UNA MERDA(ricordiamo anke il Galatasaray)...ma perchè
ricordarglielo con un accendino????passiamo dalla
parte del torto con una facilità estrema!!!!....ke
fessi!!!1
Insomma avrai capito ke se tutto questo
discorso è sorto spontaneo,quello di oggi è stata la
goccia che ha fatto traboccare il bicchiere...mi sta
andando via la voglia,il piacere di andare allo stadio
a cantare,malgrado la passione infinita per la
ROMA....bisogna fare qualcosa!
Sarei felice se proponessi questo mio
scitto,anche se magari nn lo condividi,come pausa di
riflessione aperta a tutti ed ad ogni tipo di
risposta!!
ciao e sempre forza roma!!!
MARCO ULTIMI ROMANTICI
Finalmente riparte l'avventura di coppa
della roma; riparte con un prepartita un pò
movimentato tiene banco il caso cassano ma non appena
si entra nello stadio passa tutto c'è una squadra da
sostenere. La grinta ed il sostegno non mancano la
curva è abbastanza compatta ed il tifo è buono. Dal
campo si nota che la roma non è in forma smagliante,
..tutt'altro,
nonostante questo riesce a tenere
discretamente il campo e non corre grandi pericoli. Si
capisce subito che sarà una partita dura anche dalle
prime
decisione arbitrali per nulla casalinghe
,anzi... Con il passare del tempo la tensione sale, la
roma va sotto di un gol e l'arbitro continua con la
sua opera, viene ammonito totti dopo aver subito una
miriade di falli impuniti.
Come se non bastasse mexes compie una
piccola ingenuità e viene espulso dopo la fine del
primo tempo. Ora basta sono troppe... Arbitri ...
Guardialinee
... Dirigenti...Giocatori.... Allenatori....
Tutti contro la roma, la rabbia scoppia partono fischi
buu e anche qualche oggetto uno dei quali colpisce in
pieno l'arbitro, segno del destino. Nessuno è
dispiaciuto della cosa ed un ole' accompagna la caduta
dell'arbitro reo di un pessimo
arbitraggio(l'ennesimo). Si intuisce subito che la
cosa porterà delle spiacevoli conseguenze ma va bene
così, penso che in quel momento ognuno di
noi avrebbe voluto tirare qualcosa
all'arbitro, e quella mano che ha agito (e colpito!)
non era sola ma accompagnata da tutti. La partita
ovviamente
viene sospesa a cominciano i commenti ,le
critiche, gli insulti, le bugie ed escono fuori tutti
i perbenisti! Viene colpevolizzato il lanciatore
teppista, viene accusato mexes, viene accusata tutta
roma, chissà forse
avranno ragione....Io non credo ma sono
sicuro di una cosa: noi pagheremo come abbiamo sempre
fatto, ci verrà squalificato il campo, verrà assegnato
lo 0 - 3 a tavolino ed il lanciatore verrà
diffidato ma una piccola
soddisfazione ce la siamo tolta per una
volta ha pagato anche un arbitro!!
Questa partita rimarrà nella storia tra le
pagine nere del calcio ma nel bene e nel
male.... noi siamo così!!
Ciao marco.+
EDITORIALE DEL SITO COREDEROMA.IT
CECCHINI ALL'OLIMPICO
Mi viene tanto da parafrasare il Califfo
:”Della partita poi nun ne parlamo? Provamo a di
quarcosa o sorvolamo?”.
L’ho già detto in altre occasioni e lo
ripeto ora.
Il politically correct non può trovare
albergo in un sito di tifosi e quindi se cercate di
trovare qui il “massacro” della Roma e dell’Olimpico
per quello che è successo ieri sera, mi dispiace ma
avete fatto un viaggio a vuoto.
Stasera all’Olimpico hanno operato vari
cecchini e chi poi alla fine c’ha rimesso le penne è
stata proprio la l’AS Roma (e tutti i suoi tifosi
tranne uno).
Il primo è stato Frisk che ha arbitrato
male una partita in cui la Roma spesso è stata sotto
in modo imbarazzante. Colpa o merito della Dinamo
certo, ma dodici falli su Totti senza un cartellino
giallo e alla prima entrata dura del Capitano
l’ammonizione non ci sembra segno di serenità
d’animo da parte del direttore di gara.
Poi nel dubbio mai una decisione a
favore..andiamo.
Frisk era già quello che aveva dato tre
giornate a Totti per il Galatasaray e che aveva
riservato lo stesso trattamento a Cassano.
Questo giustifica chi gli ha aperto la
testa? E’ chiaro che no. Non scherziamo!
Crea però un clima in cui può maturare il
gesto di un esagitato. Non se ne dovrebbe stupire
neanche lui, se fosse onesto con se stesso.
Il secondo cecchino è l’autore della
bravata che chiude definitivamente il cammino della
Roma in Europa e che probabilmente comporterà una
squalifica esemplare e lunghissima.
Le conseguenze di questo gesto insensato
assesteranno un colpo durissimo su tutti i piani. Ne
risulteranno compromessi gli aspetti economici,
quelli di immagine e, soprattutto, quelli sportivi.
Staremo a vedere.
Responsabilità grandissime ce l’hanno
anche i giocatori della AS Roma che mostrano sempre
un nervosismo che non trova spiegazioni nella pura e
semplice trance agonistica. Anche loro dovrebbero
maggiore rispetto alla società e ai tifosi.
Si chiude stasera una pagina di storia
giallorossa, dobbiamo esserne coscienti.
E tutto questo per una moneta o un
accendino.
Ma a volte basta un oggetto di pochi
centimetri per cambiare la storia e i centimetri,
sin dai tempi del Presidente Viola, sembrano avere
un affare privato con noi.
Ce ne faremo una ragione.
|
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
OLTREICOLORI
RIDIAMOCI SU:
"Non si può criminalizzare tutta la
tifoseria ma esiste soltanto un gruppo che
probabilmente ce l'ha con la società e bisogna
neutralizzarlo"
(Achille Serra, prefetto)
Qualcuno dica all'ineffabile Prefetto
Serra (quello di Fiorentina/Roma di lunedì ecc.
ecc.) che l'oggetto in questione sembra sia stato
lanciato dallo stesso posto dove siede lui: dalla
Tribuna Monte Mario. Bisogna comprenderlo
quest'uomo: lui e il questore brancolano nel buio,
nel senso che sanno che non prenderanno mai il
lanciatore; l'opinione pubblica ne reclama la testa
e loro stanno cercando di fare (e dire) qualcosa.
Prefetto Serra, l'accendino è volato dalla
Tribuna Monte Mario, dove stavi seduto te, fattene
una ragione!
"Certo che all’Olimpico c’era una sacco
di gente per bene, però c’erano anche quelli, e
non erano pochi, credeteci, che hanno organizzato
un’ovazione quando lo speaker ha annunciato che
l’arbitro si stava sottoponendo a cure mediche e
non era in grado di riprendere l’incontro. Sono
quelli del «devi morire», sono quelli che
infestano l’etere con i loro proclami di
battaglia, sono quelli che trovano megafoni
compiacenti pronti a giustificare tutto
perché la squadra non si discute,
si ama". (Enrico Maida, Il
Messaggero)
Enrico, il primo a dire che la squadra
non si discute si ama è quella persona che ha
scritto l'inno della Roma! Lo stadio non è una
poltrona, e il sentimento collettivo che nasce
allo stadio non è quello che provi a casa, quando
da solo ti guardi la partita in TV... So che
visiti questo sito e quindi ti dico: hai mai
provato a vedere un film comico al cinema e a
rivederlo a casa? Si ride di più al cinema perché,
anche lì, ci si fomenta l'un l'altro. Ho
partecipato anch'io al boato e non me ne vergogno
affatto. In quel momento mi è sembrata una cosa
goliardica e "romana". Sono romano e probabilmente
nell'Antica Roma avrei goduto dei terribili
spettacoli circensi del Colosseo. Il romano è
quello dell'"anvedi che è successo" e del "ma che
ce frega ma che ce 'mporta", fattene una ragione!
ANDREOTTI, PENSARE CHE LA LEGGE E'PER LE
CURVE...
''E pensare che abbiamo fatto una legge
per
arginare il fenomeno della violenza
nelle
curve...''. Giulio Andreotti, storico
tifoso romanista,
commenta l' ennesima notte di follia
dell'
Olimpico, con l'aggravante di un oggetto
che
colpisce l'arbitro dopo essere stato
lanciato dalla
tribuna d'onore, con amarezza mista ad
ironia.
''Anche se - si affretta ad aggiungere -
non sono
sorpreso fino in fondo: quando andavo
spesso in
tribuna d'onore sentivo parolacce cosi'
forti da far
impallidire i ricordi di campo
Testaccio''.
Filosofeggiamo con due pensieri e una
prosa di Albert Camus:
DEDICATO A CHI BEN PENSA
"...di fronte a
questa notte carica di segni e stelle, per la
prima volta mi sentivo aperto alla tenera
indifferenza del mondo. Perché tutto sia
consumato, perché io sia meno solo, mi resta da
augurarmi che ci siano molti spettatori il giorno
della mia esecuzione e che mi accolgano con grida
di odio"
"Lo straniero"
1942.
DEDICATO AGLI GNAVI
"Colloco la mia
lucidità in mezzo a quanto la nega; esalto
l’uomo di fronte a quanto lo schiaccia, e la mia
libertà, la mia rivolta e la mia passione si
ricongiungono
allora in questa
tensione, in questa perspicacia, in questo
ripetersi senza termine".
DEDICATO AI RIBELLI
"L’uomo assurdo è
la sua estrema tensione, quella che egli
conserva costantemente con uno sforzo solitario,
poiché sa che in questa coscienza e in questa
rivolta, giorno per giorno, egli attesta la sua
sola verità, che è la sfida".
That's the difference...
...WE ARE THE PEOPLE!
|
REPUBBLICA.IT
Una monetina
lanciata dalla tribuna d'onore colpisce Frisk
Certe la sconfitta a tavolino e una lunga
squalifica
Roma-Dinamo, follia all'Olimpico
Arbitro ferito, partita sospesa
Nervi saltati a fine primo tempo. Gli
ucraini conducevano 1-0
ROMA - Una nuova notte di follia allo
stadio Olimpico. Roma-Dinamo Kiev, esordio in
Champions League dei giallorossi, è stata sospesa al
termine del primo tempo, quando il direttore di
gara, lo svedese Anders Frisk, è stato colpito in
fronte da un oggetto, probabilmente una monetina,
lanciato dalla tribuna. L'arbitro ha lasciato il
campo sanguinando copiosamente. La commissione
disciplinare Uefa prenderà provvedimenti:
praticamente certa la vittoria a tavolino per gli
ucraini (3-0). Scontata una pesante squalifica del
campo per la Roma che, oltretutto è recidiva per i
fatti del fine gara con i turchi del
Galatasaray.
Annunciando la sospensione
dell'incontro, lo speaker dell'Olimpico ha invitato
il pubblico a lasciare lo stadio in maniera
ordinata. Precedentemente il questore Cavaliere,
intervistato da Sky Sport, aveva ipotizzato problemi
di ordine pubblico in seguito alla fine anticipata
del match (ci indovina
sempre, n.d.r.). Ma, al
contrario di quanto avvenne dopo la sospensione
dell'ultimo derby capitolino, a marzo, il deflusso è
avvenuto senza problemi.
I nervi saltano alla fine del primo tempo.
Ucraini in vantaggio grazie ad una punizione del
difensore Goran Gavrancic che s'incastra nel "sette"
di Ivan Pelizzoli al 29'. A tempo quasi scaduto, il
difensore Mexes viene espulso per un fallo a gioco
fermo su un avversario. Ne scaturisce una mezza
rissa in campo tra i giallorossi (che si sentono
tartassati dalla terna arbitrale) e i giocatori
ucraini. Intervengono le panchine a sedare gli
animi. Ma mentre le squadre tornano negli
spogliatoi, un oggetto lanciato dagli spalti
colpisce al volto l'arbitro. Frisk si accascia, poi
viene aiutato dai suoi collaboratori a scendere
negli spogliatoi, dove gli vengono apportate le
prime cure per fermare l'emorragia.
Dopo i quindici minuti regolamentari
previsti per l'intervallo, la partita non riprende.
Le squadre attendono istruzioni, qualche giocatore
si riscalda. Molti tifosi iniziano ad abbandonare
l'Olimpico. Dopo cinquanta minuti, lo speaker
annuncia la sospensione definitiva.
"Frisk ha sospeso la partita perché non
è in condizioni di continuare, perché infortunato
seriamente e perché la sua sicurezza non è
garantita. Così come non è garantita quella dei
suoi assistenti". Questa la spiegazione
fornita in sala stampa dal delegato Uefa Andrè
Francioli che ha aggiunto: "Adesso la
commissione disciplinare dell'Uefa deciderà cosa
succederà. Una decisione che verrà presa quando ci
sarà il referto dell'arbitro e del delegato
ufficiale Mircea Sandu".
Lasciando lo stadio, il presidente
della Roma Franco Sensi ha parlato di serata
"traumatizzante". "E' una vergogna per il calcio
romano", ha dichiarato il sindaco Walter
Veltroni (juventino,
n.d.r.). "Un finale
triste come lo era stato, sportivamente, il nostro
primo tempo", ha detto il tecnico della Roma,
Rudi Voeller.
CHANNEL 4
Roma's Champions' League tie with Dynamo
Kiev was abandoned after Philippe Mexes was sent off
and ref Anders Frisk struck by a lighter.
The Giallorossi already have a poor
disciplinary record in this competition, but UEFA
will come down hard on them after this latest
disgraceful incident. After Philippe Mexes was sent
off, referee Anders Frisk was struck on the head by
a metal lighter - although some reports suggest it
was a coin - thrown from the stands. The Swede was
bleeding so heavily that reports suggest he could
not even make it back to the dressing rooms and was
forced to lie down in the corridor while medical
staff attended to him.
Roma have had a troubled summer and the
eve of this Champions' League opener provided even
more problems for the club. Antonio Cassano stormed
out after he was left out of the squad as a
disciplinary measure following his petulant red card
against Fiorentina at the weekend. Francesco Totti
then limped off during the warm-up, but after
treatment was able to start the game alongside
Vincenzo Montella.
Matteo Ferrari made his official debut in
the Giallorossi jersey, but Cristian Chivu, Traianos
Dellas, Gaetano D'Agostino and Mido were still out
injured. Roma return to this competition for the
first time since March 2003.
There were only two Ukrainian players in
the Kiev line-up, but their most dangerous star was
Latvian striker Maris Verpakovskis, who was so
impressive in Euro 2004.
It was Verpakovskis who had the first
scoring opportunity after 11 minutes when he met
Kleber's cross only for the header to whistle wide
of the upright from six yards.
The tempo was quite slow and after Totti's
free kick was easily dealt with, Montella was halted
for a very dubious offside flag as he was clear on
goal. Roma's creativity was dampened by Yussuf's man
marking job on the captain.
Kleber drilled a good effort inches wide
and the deadlock was eventually broken on the
half-hour mark by Dynamo Kiev. Olivier Dacourt
brought down Gusev on the edge of the box and Goran
Gavrancic's free kick went in off the crossbar.
The Giallorossi fought back, but Leandro
Cufre's effort was charged down and Totti fired the
follow-up over. Dynamo Kiev were more clinical
upfront and Ivan Pelizzoli flew to palm out a
powerful ten-yard drive from Diogo Rincon.
Ferrari rather distractedly lost the ball
to Verpakovskis and Pelizzoli fingertipped Leko's
angled drive round the post.
Dynamo Kiev confessed before the game that
they would attempt to wind up Totti with a series of
fouls and it seemed to work, as just before the
break he was booked for a lunging challenge on El
Kaddouri.
The two teams went into the half-time
break with real tension in the air, as Philippe
Mexes clattered into Verpakovskis and was red carded
for a reaction foul.
It got even worse for Roma, as on his way
back to the dressing room referee Anders Frisk was
struck on the head by a lighter thrown from the
stands and was clearly losing a lot of blood. UEFA
will come down hard on the club, especially as this
was the same referee that oversaw the infamous riot
with Galatasaray in the same Stadium. What made the
incident all the more extraordinary was that the
lighter was thrown from the Tribuna Montemario - the
most expensive seats in the Stadio Olimpico.
The second half was held up for half an
hour, during which Frisk was taken to hospital for
x-rays and tests on a possible head trauma. The
options at this stage were to carry on with the
fourth official in charge or abandon the game and
give Dynamo Kiev the three points, but as time wore
on it became evident there was to be no more
football tonight.
ROMA - Roba da arrossire, da nascondersi,
davanti a tutta l'Europa.
L'Olimpico vive un'altra notte vergognosa,
per la città e per la Roma. Un nuovo episodio di
violenza, un'altra gara sospesa a metà. Passa meno di
un minuto dall'espulsione, a gioco fermo e primo tempo
esaurito, del francese Mexes, calcio sciocco e
plateale all'attaccante lettone Verpakovskis, e
l'arbitro Anders Frisk, esperto di prodotti
assicurativi, s'inginocchia
sotto la tribuna autorità, riparandosi
dietro il vetro che protegge la scaletta degli
spogliatoi. Sono le 21 e 34 e Roma-Dynamo Kiev finisce
lì: lo svedese è stato appena colpito da un oggetto
scagliato in campo dalla
tribuna d'onore destra. Una moneta da un
euro, anche se nelle immagini si vede bene un
accendino azzurro. Si rialza subito, scortato dai suoi
due collaboratori Ekstrom e Petersson. Ha una ferita
nella parte alta della fronte, all'attaccatura dei
capelli biondi, proprio in mezzo. Il sangue scende
sulla sua faccia.
Solo alle ore 22 e 28 lo speaker
dell'Olimpico fficializza la sospensione della
gara. Frisk, 41 anni e mezzo, non vuole può rientrare
in campo. E' stordito. La ferita, suturata con tre
punti nell'infermeria dello stadio,
gli provoca dolore. Il secondo tempo in
teoria poteva anche iniziare, con il quarto uomo
Eriksson a fare da arbitro. Su una Ford Galaxy alle 23
e 15, Frisk, con un turbante bianco in testa, i due
guardalinee e il quarto uomo se ne tornano in albergo,
ai Parioli. L'arbitro svedese, più tardi, sarebbe
stato accompagnato in ospedale per una visita di
controllo e un referto
medico ufficiale. Il portavoce dell'Uefa, lo
svizzero Andre Francioli, confermerà più tardi:
«L'arbitro ha detto che non esistevano più le
condizioni di sicurezza per portare a termine
l'incontro». E' questa la versione reale e non quella
offerta al pubblico, in cui si faceva
riferimento al numero, ormai incompleto,
della quaterna arbitrale, dopo il ferimento di Frisk.
Francioli, comunque, aggiunge: «Frisk ha chiarito che
non ce la faceva, perché ferito gravemente».
Negli spogliatoi, mentre i medici si
occupavano della ferita di Frisk, è sceso anche il
Prefetto di Roma, Achille Serra, accompagnato dal
Questore Nicola Cavaliere, che hanno preso atto delle
condizioni fische dell'arbitro svedese, contrario sin
dai primi istanti a far proseguire la partita, mentre
i dirigenti della Roma hanno insistito giocare la
ripresa. In campo, intanto, ci sono i panchinari delle
due squadre: saranno per primi quelli della Dynamo,
alle 22 e 20, a rientrare negli spogliatoi, avvertiti
dai dirigenti ucraini. Due minuti più tardi anche
l'ultimo giallorosso, Delvecchio, scende la scaletta.
Non si va avanti. Venti minuti prima lo
speaker aveva invece fatto capire che la
partita sarebbe ripresa in ritardo, proprio perché
Frisk aveva bisogno di essere medicato. Il pubblico ha
risposto prima fischiando. Poi il coro, finito nel
referto del delegato
Uefa: «Devi morire». Nell'ufficio della
Questura sotto la tribuna Monte Mario sono stati
analizzati subito i filmati relativi all'episodio. Si
vede un uomo con la barba lanciare un oggetto, ma non
c'è subito la certezza che sia lui l'uomo che ha
rovinato l'avventura europea della Roma. Anche perché
quando l'uomo con la barba lancia, Frisk sta ancora
camminando. Si discute sull'oggetto. Il prefetto parla
di una moneta da un euro (c'è anche chi dice da
cinquanta centesimi), l'Uefa insiste sull'accendino,
probabilmente uno zippo
argentato, quelli pesanti a benzina. Un
oggetto, quasi sicuramente un accendino, è stato
raccolto dal delegato Uefa, il rumeno Mircea Sandu. E'
stato lui a contattare i dirigenti dell'organismo
calcistico internazionale, a Nyon in Svizzera, per
relazionarli a caldo sull'accaduto. E sarà lui che
compilerà il referto ambientale sulla serata. «Non mi
ricordo un episodio del genere da quando è nata la
Champions League», ha spiegato proprio Sandu, tanto
per rendere ancora più angosciante la notte
dell'Olimpico. L'avvocato Antonio Conte, legale della
Roma, è andato di corsa nel suo studio per inviare un
fax all'Uefa, chiedendo di
ricevere al più presto la documentazione
completa sulla partita, i referti dell'arbitro e del
delegato, per organizzare quella che sarà la difesa di
un club che stavolta rischia una punizione esemplare.
I fatti di
Roma-Galatasaray di Champions League, stesso
arbitro e rissa a fine partita, del 13 marzo del 2002,
e quelli del derby di campionato, del 21 marzo scorso,
gara sospesa nell'intervallo, possono pesare
tantissimo. |