ROMA - DYNAMO KIEV 
0-3 a tavolino
(sospesa alla fine del primo tempo sullo 0-1 per la Dynamo Kiev per il ferimento dell'arbitro)
Roma, Stadio Olimpico,
15 settembre 2004
ore 20.45

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Tifo Curva Sud:
Buona Curva Sud, specialmente nella prima parte del primo tempo, che ha in coraggiato la squadra anche dopo aver subito lo 0-1
Voto: 7
Tabellino partita:
ROMA-DINAMO KIEV: 0-1 (sospesa fpt) 
ROMA (4-4-2): Pelizzoli, Panucci, Mexes, Ferrari, Cufrè, Mancini, De Rossi, Dacourt, Aquilani, Totti, Montella. A disposizione: 12 Zotti, 11 Corvia, 19 Scurto, 20 Perrotta, 24 Delvecchio, 27 Briotti, 32 Candela. Allenatore: Voeller. 
DINAMO KIEV (3-5-2): Shovkovskyi, Ghioane, Gavrancic, Sablic, Yussuf, Huysev, Diogo Rincon, Leko, El Kaddouri, Kleber, Verpakovskis. In panchina: Reva, Cernat, Peev, Husin, Shatskikh, Nanni, Nesmachnyi. Allenatore: Szabo. 
Arbitro: Frisk (Svezia). 
Rete: 29' Gavrancic. 
Angoli: 2-1 per la Roma. Recupero: 2'. Ammoniti: Totti e Verpakovskis per gioco scorretto. Espulso: al 47' pt Mexes per fallo su Verpakovskis. Spettatori: 35 mila.
Tifo Ospiti:
Non mi sembra ci siano gruppi ultras. Gli ospiti sono circa 200 ed il loro sostegno si limita al Dy-na-mo scandito. Considerato che sono tifosi "normali", si danno da fare sventolando bandiere. Il voto che segue non è a livello ultras, ma relativo al puro e semplice sostegno: 
Voto: 6,5

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MINIEDITORIALE
Prima di tutto la maglia della Roma fa schifo. Sembriamo il Veneziamestre. Fa schifo, porta sfiga e non c'entra nulla con la Roma che se non ricordo male ha la maglietta rossa con i bordi gialli. Detto ciò, non mi aggiungerò di certo al coro di coloro che si scaglieranno contro il lanciatore della Monte Mario. Vengo della curva, e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Esco dall'Olimpico avendo nelle orecchie il boato di approvazione del pubblico all'annuncio dell'altoparlante che diceva che l'arbitro era rimasto ferito. Solo a Roma può succedere. Amo la gente di Roma. Sì, lo so, non si fa, è da incivili ecc. ecc., ma considerato quindi che ormai la partita l'abbiamo persa a tavolino e che l'Olimpico verrà squalificato, mi resta solo una cosa da augurarmi: che l'arbitro si sia fatto sufficientemente male.

FOTOTIFO
Il gol
                  della Dynamo Kiev
Pochi
                  istanti prima der fattaccio

Grazie a Canestro per le ultime 7 foto
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VIDEOTIFO
 
Tifosi ospiti
(2291 kb)
Formazioni
(3448 kb)
Inno della Roma
(3438 kb)
Torciata con sigla Champions e settore ospiti
(4440 kb)
Coro tifosi ospiti Dy-na-mo
(2936 kb)
Annuncio sospensione definitiva incontro
(non quello con il boato di approvazione)
(9703 kb)
 
Curva Sud (Servizio Rete4)
(4481 kb)
 

FOTOCALCIO








VIDEOCALCIO

Servizio del TG2
(11585 kb)
Espulsione di Mexes e ferimento arbitro 
(24,5 mb, Rete4)
clicca qui per il formato wmv (594 kb)
L'espulsione di Mexes
(806 kb)

Ferimento arbitro
(2646 kb)


L79
Ciao Lorenzo,
ti scrivo solo per ringraziare chi ha fatto partire il coro "e se è stato Franco Sensi battiamo le mani".
Unico.
L79

Alessandro
CONCORDO CON IL TUO COMMENTO, ALLA FINE PENSO CHE IN QUEL MOMENTO DENTRO LO STADIO CI SIANO STATE POCHE PERSONE CHE NON AVREBBERO SPERATO CHE QUALCUNO UCCIDESSE FRISK, ALLA FINE è ANDATA BENE, PERCHè QUALCUNO AL CONTRARIO DI MILANO è RIUSCITO A COLPIRLO E A FARGLI MALE, SPERO SOLTANTO CHE CHI è STATO NON VENGA IDENTIFICATO.


RICCARDO
mi sto chiedendo perchè vado ancora allo stadio...
per vedere una squadra di polletti ke alla prima provocazione fanno i coglioni???(perchè il calcetto di mexes è sì ridicolo,ma nn si deve fare!)
per vedere dei "pseudotifosi" ke pensano di essere forti a cantare contro la polizia,i carabinieri,o ad ulurare contro i neri???
tifosi ke invece di pensare ke quello ke ha lanciato l'oggetto è un coglione vorrebbero fargli una statua...
Naturalmente non siamo tutti così,ma dobbiamo cominciare a farci sentire,a eliminare questi deficienti ke osannano un coglione ed intanto la squadra coi colori della nostra città(viste le maglie manco troppo)uscirà dall'Europa perdendo una cifra di soldi(e ke deve dì Sensi???)
Allo stadio stanno sempre aumentando le persone ke,pensando di essere grossi,fanno della violenza il pane quotidiano,quando una cosa nn sta bene,invece di parlare,spiegarsi,oppongono subito una mano alzata...BASTA BASTA!!!! TROPPE VOLTE VORREI DIRE A QUALCUNO KE E' VERAMENTE UN COGLIONE SFIGATO...MA SE LO FACESSI STAREI A TERRA PICCHIATO A SANGUE...PER QUESTO BISOGNA ESSERE IN TANTI CONTRO,NN SI PUO' OGNI VOLTA RISCHIARE DI STARE IN SCONTRI,MAGARI PRENDERSI UN MANGANELLO IN FACCIA MENTRE CHI SE LO MERITA VERAMENTE STA BELLO NASCOSTO PERCHE' E' SCAPPATO....FANNO TANTO I COATTI...MA FUGGI FUGGI...SONO BRAVI!!!!
E sul razzismo quanto c'è da dire???....bello..bello fare i buh ai neri...bello essere forti così,pensare di essere belli,veri romani..il vero romano è civile,il VERO ROMANO E' UN SIGNORE!(e poi vedi pure ke stanno insieme a fiche assurde...ma che cazzo c'hanno queste nel cervello????)
E comunque ROMA sta diventando sempre + sinonimo di vittimismo...siamo ROMA...ci dovrebbero guardare tutti dal basso,ci invidiano....stamose zitti!!!!saremmo sempre i + forti!!!è vero ke ce stanno i torti arbitrali e a volte pure assurdi,ma ormai partiamo prevenuti,caschiamo nella gabbia di chi ci vuole così!!!!FRISK.....doveva ammonire tutta la Dinamo....ha ammonito TOTTI al primo fallo...FRISK E' UNA MERDA(ricordiamo anke il Galatasaray)...ma perchè ricordarglielo con un accendino????passiamo dalla parte del torto con una facilità estrema!!!!....ke fessi!!!1
Insomma avrai capito ke se tutto questo discorso è sorto spontaneo,quello di oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il bicchiere...mi sta andando via la voglia,il piacere di andare allo stadio a cantare,malgrado la passione infinita per la ROMA....bisogna fare qualcosa!
Sarei felice se proponessi questo mio scitto,anche se magari nn lo condividi,come pausa di riflessione aperta a tutti ed ad ogni tipo di risposta!!
ciao e sempre forza roma!!!

MARCO ULTIMI ROMANTICI
Finalmente riparte l'avventura di coppa della roma; riparte con un prepartita un  pò movimentato tiene banco il caso cassano ma non appena si entra nello stadio passa tutto c'è una squadra da sostenere. La grinta ed il sostegno non mancano la curva è abbastanza compatta ed il tifo è buono. Dal campo si nota che la roma non è in forma smagliante, ..tutt'altro,
nonostante questo riesce a tenere discretamente il campo e non corre grandi pericoli. Si capisce subito che sarà una partita dura anche dalle prime
decisione arbitrali per nulla casalinghe ,anzi... Con il passare del tempo la tensione sale, la roma va sotto di un gol e l'arbitro continua con la sua opera, viene ammonito totti dopo aver subito una miriade di falli impuniti.
Come se non bastasse mexes compie una piccola ingenuità e viene espulso dopo la fine del primo tempo. Ora basta sono troppe... Arbitri ... Guardialinee
... Dirigenti...Giocatori.... Allenatori.... Tutti contro la roma, la rabbia scoppia partono fischi buu e anche qualche oggetto uno dei quali colpisce in pieno l'arbitro, segno del destino. Nessuno è dispiaciuto della cosa ed un ole' accompagna la caduta dell'arbitro reo di un pessimo arbitraggio(l'ennesimo). Si intuisce subito che la cosa porterà delle spiacevoli conseguenze ma va bene così, penso che in quel momento ognuno di
noi avrebbe voluto tirare qualcosa all'arbitro, e quella mano che ha agito (e colpito!) non era sola ma accompagnata da tutti. La partita ovviamente
viene sospesa a cominciano i commenti ,le critiche, gli insulti, le bugie ed escono fuori tutti i perbenisti! Viene colpevolizzato il lanciatore teppista, viene accusato mexes, viene accusata tutta roma, chissà forse
avranno ragione....Io non credo ma sono sicuro di una cosa: noi pagheremo come abbiamo sempre fatto, ci verrà squalificato il campo, verrà assegnato lo 0 - 3 a tavolino ed il lanciatore verrà diffidato  ma una piccola
soddisfazione ce la siamo tolta per una volta ha pagato anche un arbitro!!
Questa partita rimarrà nella storia tra le pagine nere del calcio   ma nel bene e nel male.... noi siamo così!!
Ciao marco.+

EDITORIALE DEL SITO COREDEROMA.IT
CECCHINI ALL'OLIMPICO 

Mi viene tanto da parafrasare il Califfo :”Della partita poi nun ne parlamo? Provamo a di quarcosa o sorvolamo?”. 
L’ho già detto in altre occasioni e lo ripeto ora. 
Il politically correct non può trovare albergo in un sito di tifosi e quindi se cercate di trovare qui il “massacro” della Roma e dell’Olimpico per quello che è successo ieri sera, mi dispiace ma avete fatto un viaggio a vuoto. 
Stasera all’Olimpico hanno operato vari cecchini e chi poi alla fine c’ha rimesso le penne è stata proprio la l’AS Roma (e tutti i suoi tifosi tranne uno). 
Il primo è stato Frisk che ha arbitrato male una partita in cui la Roma spesso è stata sotto in modo imbarazzante. Colpa o merito della Dinamo certo, ma dodici falli su Totti senza un cartellino giallo e alla prima entrata dura del Capitano l’ammonizione non ci sembra segno di serenità d’animo da parte del direttore di gara. 
Poi nel dubbio mai una decisione a favore..andiamo. 
Frisk era già quello che aveva dato tre giornate a Totti per il Galatasaray e che aveva riservato lo stesso trattamento a Cassano. 
Questo giustifica chi gli ha aperto la testa? E’ chiaro che no. Non scherziamo! 
Crea però un clima in cui può maturare il gesto di un esagitato. Non se ne dovrebbe stupire neanche lui, se fosse onesto con se stesso. 
Il secondo cecchino è l’autore della bravata che chiude definitivamente il cammino della Roma in Europa e che probabilmente comporterà una squalifica esemplare e lunghissima. 
Le conseguenze di questo gesto insensato assesteranno un colpo durissimo su tutti i piani. Ne risulteranno compromessi gli aspetti economici, quelli di immagine e, soprattutto, quelli sportivi. Staremo a vedere. 
Responsabilità grandissime ce l’hanno anche i giocatori della AS Roma che mostrano sempre un nervosismo che non trova spiegazioni nella pura e semplice trance agonistica. Anche loro dovrebbero maggiore rispetto alla società e ai tifosi. 
Si chiude stasera una pagina di storia giallorossa, dobbiamo esserne coscienti. 
E tutto questo per una moneta o un accendino. 
Ma a volte basta un oggetto di pochi centimetri per cambiare la storia e i centimetri, sin dai tempi del Presidente Viola, sembrano avere un affare privato con noi. 
Ce ne faremo una ragione.
 


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
(questi ultimi solo se meritano)

OLTREICOLORI

RIDIAMOCI SU:
"Non si può criminalizzare tutta la tifoseria ma esiste soltanto un gruppo che probabilmente ce l'ha con la società e bisogna neutralizzarlo"
(Achille Serra, prefetto)
Qualcuno dica all'ineffabile Prefetto Serra (quello di Fiorentina/Roma di lunedì ecc. ecc.) che l'oggetto in questione sembra sia stato lanciato dallo stesso posto dove siede lui: dalla Tribuna Monte Mario. Bisogna comprenderlo quest'uomo: lui e il questore brancolano nel buio, nel senso che sanno che non prenderanno mai il lanciatore; l'opinione pubblica ne reclama la testa e loro stanno cercando di fare (e dire) qualcosa.
Prefetto Serra, l'accendino è volato dalla Tribuna Monte Mario, dove stavi seduto te, fattene una ragione!

"Certo che all’Olimpico c’era una sacco di gente per bene, però c’erano anche quelli, e non erano pochi, credeteci, che hanno organizzato un’ovazione quando lo speaker ha annunciato che l’arbitro si stava sottoponendo a cure mediche e non era in grado di riprendere l’incontro. Sono quelli del «devi morire», sono quelli che infestano l’etere con i loro proclami di battaglia, sono quelli che trovano megafoni compiacenti pronti a  giustificare tutto perché la squadra non si discute,
si ama". (Enrico Maida, Il Messaggero) 
Enrico, il primo a dire che la squadra non si discute si ama è quella persona che ha scritto l'inno della Roma! Lo stadio non è una poltrona, e il sentimento collettivo che nasce allo stadio non è quello che provi a casa, quando da solo ti guardi la partita in TV... So che visiti questo sito e quindi ti dico: hai mai provato a vedere un film comico al cinema e a rivederlo a casa? Si ride di più al cinema perché, anche lì, ci si fomenta l'un l'altro. Ho partecipato anch'io al boato e non me ne vergogno affatto. In quel momento mi è sembrata una cosa goliardica e "romana". Sono romano e probabilmente nell'Antica Roma avrei goduto dei terribili spettacoli circensi del Colosseo. Il romano è quello dell'"anvedi che è successo" e del "ma che ce frega ma che ce 'mporta", fattene una ragione!



ANDREOTTI, PENSARE CHE LA LEGGE E'PER LE CURVE...
''E pensare che abbiamo fatto una legge per 
arginare il fenomeno della violenza nelle 
curve...''. Giulio Andreotti, storico tifoso romanista,
commenta l' ennesima notte di follia dell' 
Olimpico, con l'aggravante di un oggetto che 
colpisce l'arbitro dopo essere stato lanciato dalla 
tribuna d'onore, con amarezza mista ad ironia. 
''Anche se - si affretta ad aggiungere - non sono 
sorpreso fino in fondo: quando andavo spesso in 
tribuna d'onore sentivo parolacce cosi' forti da far 
impallidire i ricordi di campo Testaccio''. 


Filosofeggiamo con due pensieri e una prosa di Albert Camus:
DEDICATO A CHI BEN PENSA
"...di fronte a questa notte carica di segni e stelle, per la prima volta mi sentivo aperto alla tenera indifferenza del mondo. Perché tutto sia consumato, perché io sia meno solo, mi resta da augurarmi che ci siano molti spettatori il giorno della mia esecuzione e che mi accolgano con grida di odio"
"Lo straniero" 1942. 

DEDICATO AGLI GNAVI
"Colloco la mia lucidità in mezzo a quanto la nega; esalto l’uomo di fronte a quanto lo schiaccia, e la mia libertà, la mia rivolta e la mia passione si ricongiungono
allora in questa tensione, in questa perspicacia, in questo ripetersi senza termine".

DEDICATO AI RIBELLI
"L’uomo assurdo è la sua estrema tensione, quella che egli conserva costantemente con uno sforzo solitario, poiché sa che in questa coscienza e in questa rivolta, giorno per giorno, egli attesta la sua sola verità, che è la sfida".
 


That's the difference...
...WE ARE THE PEOPLE!



 



 
New Zealand Herald
Visir, Islanda

La Gazzetta dello Sport
Corriere della Sera
La Repubblica
Datasport
TG
                          Com
L'Unità
Il
                          Messaggero
USA Today
Vietnam Net
El Pais (Colombia)
Dn Sport, Svezia
CNN
Kompas, Indonesia
China Daily
Expressen, Svezia
REPUBBLICA.IT
Una monetina lanciata dalla tribuna d'onore colpisce Frisk Certe la sconfitta a tavolino e una lunga squalifica
Roma-Dinamo, follia all'Olimpico
Arbitro ferito, partita sospesa
Nervi saltati a fine primo tempo. Gli ucraini conducevano 1-0

ROMA - Una nuova notte di follia allo stadio Olimpico. Roma-Dinamo Kiev, esordio in Champions League dei giallorossi, è stata sospesa al termine del primo tempo, quando il direttore di gara, lo svedese Anders Frisk, è stato colpito in fronte da un oggetto, probabilmente una monetina, lanciato dalla tribuna. L'arbitro ha lasciato il campo sanguinando copiosamente. La commissione disciplinare Uefa prenderà provvedimenti: praticamente certa la vittoria a tavolino per gli ucraini (3-0). Scontata una pesante squalifica del campo per la Roma che, oltretutto è recidiva per i fatti del fine gara con i turchi del Galatasaray. 

Annunciando la sospensione dell'incontro, lo speaker dell'Olimpico ha invitato il pubblico a lasciare lo stadio in maniera ordinata. Precedentemente il questore Cavaliere, intervistato da Sky Sport, aveva ipotizzato problemi di ordine pubblico in seguito alla fine anticipata del match (ci indovina sempre, n.d.r.). Ma, al contrario di quanto avvenne dopo la sospensione dell'ultimo derby capitolino, a marzo, il deflusso è avvenuto senza problemi. 

I nervi saltano alla fine del primo tempo. Ucraini in vantaggio grazie ad una punizione del difensore Goran Gavrancic che s'incastra nel "sette" di Ivan Pelizzoli al 29'. A tempo quasi scaduto, il difensore Mexes viene espulso per un fallo a gioco fermo su un avversario. Ne scaturisce una mezza rissa in campo tra i giallorossi (che si sentono tartassati dalla terna arbitrale) e i giocatori ucraini. Intervengono le panchine a sedare gli animi. Ma mentre le squadre tornano negli spogliatoi, un oggetto lanciato dagli spalti colpisce al volto l'arbitro. Frisk si accascia, poi viene aiutato dai suoi collaboratori a scendere negli spogliatoi, dove gli vengono apportate le prime cure per fermare l'emorragia.

Dopo i quindici minuti regolamentari previsti per l'intervallo, la partita non riprende. Le squadre attendono istruzioni, qualche giocatore si riscalda. Molti tifosi iniziano ad abbandonare l'Olimpico. Dopo cinquanta minuti, lo speaker annuncia la sospensione definitiva. 

"Frisk ha sospeso la partita perché non è in condizioni di continuare, perché infortunato seriamente e perché la sua sicurezza non è garantita. Così come non è garantita quella dei suoi assistenti". Questa la spiegazione fornita in sala stampa dal delegato Uefa Andrè Francioli che ha aggiunto: "Adesso la commissione disciplinare dell'Uefa deciderà cosa succederà. Una decisione che verrà presa quando ci sarà il referto dell'arbitro e del delegato ufficiale Mircea Sandu"

Lasciando lo stadio, il presidente della Roma Franco Sensi ha parlato di serata "traumatizzante". "E' una vergogna per il calcio romano", ha dichiarato il sindaco Walter Veltroni (juventino, n.d.r.). "Un finale triste come lo era stato, sportivamente, il nostro primo tempo", ha detto il tecnico della Roma, Rudi Voeller. 



CHANNEL 4
Roma's Champions' League tie with Dynamo Kiev was abandoned after Philippe Mexes was sent off and ref Anders Frisk struck by a lighter. 

The Giallorossi already have a poor disciplinary record in this competition, but UEFA will come down hard on them after this latest disgraceful incident. After Philippe Mexes was sent off, referee Anders Frisk was struck on the head by a metal lighter - although some reports suggest it was a coin - thrown from the stands. The Swede was bleeding so heavily that reports suggest he could not even make it back to the dressing rooms and was forced to lie down in the corridor while medical staff attended to him.

Roma have had a troubled summer and the eve of this Champions' League opener provided even more problems for the club. Antonio Cassano stormed out after he was left out of the squad as a disciplinary measure following his petulant red card against Fiorentina at the weekend. Francesco Totti then limped off during the warm-up, but after treatment was able to start the game alongside Vincenzo Montella.

Matteo Ferrari made his official debut in the Giallorossi jersey, but Cristian Chivu, Traianos Dellas, Gaetano D'Agostino and Mido were still out injured. Roma return to this competition for the first time since March 2003.

There were only two Ukrainian players in the Kiev line-up, but their most dangerous star was Latvian striker Maris Verpakovskis, who was so impressive in Euro 2004.

It was Verpakovskis who had the first scoring opportunity after 11 minutes when he met Kleber's cross only for the header to whistle wide of the upright from six yards.

The tempo was quite slow and after Totti's free kick was easily dealt with, Montella was halted for a very dubious offside flag as he was clear on goal. Roma's creativity was dampened by Yussuf's man marking job on the captain.

Kleber drilled a good effort inches wide and the deadlock was eventually broken on the half-hour mark by Dynamo Kiev. Olivier Dacourt brought down Gusev on the edge of the box and Goran Gavrancic's free kick went in off the crossbar.

The Giallorossi fought back, but Leandro Cufre's effort was charged down and Totti fired the follow-up over. Dynamo Kiev were more clinical upfront and Ivan Pelizzoli flew to palm out a powerful ten-yard drive from Diogo Rincon.

Ferrari rather distractedly lost the ball to Verpakovskis and Pelizzoli fingertipped Leko's angled drive round the post. 

Dynamo Kiev confessed before the game that they would attempt to wind up Totti with a series of fouls and it seemed to work, as just before the break he was booked for a lunging challenge on El Kaddouri. 

The two teams went into the half-time break with real tension in the air, as Philippe Mexes clattered into Verpakovskis and was red carded for a reaction foul. 

It got even worse for Roma, as on his way back to the dressing room referee Anders Frisk was struck on the head by a lighter thrown from the stands and was clearly losing a lot of blood. UEFA will come down hard on the club, especially as this was the same referee that oversaw the infamous riot with Galatasaray in the same Stadium. What made the incident all the more extraordinary was that the lighter was thrown from the Tribuna Montemario - the most expensive seats in the Stadio Olimpico. 

The second half was held up for half an hour, during which Frisk was taken to hospital for x-rays and tests on a possible head trauma. The options at this stage were to carry on with the fourth official in charge or abandon the game and give Dynamo Kiev the three points, but as time wore on it became evident there was to be no more football tonight. 



ROMA - Roba da arrossire, da nascondersi, davanti a tutta l'Europa.
L'Olimpico vive un'altra notte vergognosa, per la città e per la Roma. Un nuovo episodio di violenza, un'altra gara sospesa a metà. Passa meno di un minuto dall'espulsione, a gioco fermo e primo tempo esaurito, del francese Mexes, calcio sciocco e plateale all'attaccante lettone Verpakovskis, e l'arbitro Anders Frisk, esperto di prodotti assicurativi, s'inginocchia
sotto la tribuna autorità, riparandosi dietro il vetro che protegge la scaletta degli spogliatoi. Sono le 21 e 34 e Roma-Dynamo Kiev finisce lì: lo svedese è stato appena colpito da un oggetto scagliato in campo dalla
tribuna d'onore destra. Una moneta da un euro, anche se nelle immagini si vede bene un accendino azzurro. Si rialza subito, scortato dai suoi due collaboratori Ekstrom e Petersson. Ha una ferita nella parte alta della fronte, all'attaccatura dei capelli biondi, proprio in mezzo. Il sangue scende sulla sua faccia.
Solo alle ore 22 e 28 lo speaker dell'Olimpico  fficializza la sospensione della gara. Frisk, 41 anni e mezzo, non vuole può rientrare in campo. E' stordito. La ferita, suturata con tre punti nell'infermeria dello stadio,
gli provoca dolore. Il secondo tempo in teoria poteva anche iniziare, con il quarto uomo Eriksson a fare da arbitro. Su una Ford Galaxy alle 23 e 15, Frisk, con un turbante bianco in testa, i due guardalinee e il quarto uomo se ne tornano in albergo, ai Parioli. L'arbitro svedese, più tardi, sarebbe stato accompagnato in ospedale per una visita di controllo e un referto
medico ufficiale. Il portavoce dell'Uefa, lo svizzero Andre Francioli, confermerà più tardi: «L'arbitro ha detto che non esistevano più le condizioni di sicurezza per portare a termine l'incontro». E' questa la versione reale e non quella offerta al pubblico, in cui si faceva
riferimento al numero, ormai incompleto, della quaterna arbitrale, dopo il ferimento di Frisk. Francioli, comunque, aggiunge: «Frisk ha chiarito che non ce la faceva, perché ferito gravemente».
Negli spogliatoi, mentre i medici si occupavano della ferita di Frisk, è sceso anche il Prefetto di Roma, Achille Serra, accompagnato dal Questore Nicola Cavaliere, che hanno preso atto delle condizioni fische dell'arbitro svedese, contrario sin dai primi istanti a far proseguire la partita, mentre i dirigenti della Roma hanno insistito giocare la ripresa. In campo, intanto, ci sono i panchinari delle due squadre: saranno per primi quelli della Dynamo, alle 22 e 20, a rientrare negli spogliatoi, avvertiti dai dirigenti ucraini. Due minuti più tardi anche l'ultimo giallorosso, Delvecchio, scende la scaletta. Non si va avanti. Venti minuti prima lo
speaker aveva invece fatto capire che la partita sarebbe ripresa in ritardo, proprio perché Frisk aveva bisogno di essere medicato. Il pubblico ha risposto prima fischiando. Poi il coro, finito nel referto del delegato
Uefa: «Devi morire». Nell'ufficio della Questura sotto la tribuna Monte Mario sono stati analizzati subito i filmati relativi all'episodio. Si vede un uomo con la barba lanciare un oggetto, ma non c'è subito la certezza che sia lui l'uomo che ha rovinato l'avventura europea della Roma. Anche perché quando l'uomo con la barba lancia, Frisk sta ancora camminando. Si discute sull'oggetto. Il prefetto parla di una moneta da un euro (c'è anche chi dice da cinquanta centesimi), l'Uefa insiste sull'accendino, probabilmente uno zippo
argentato, quelli pesanti a benzina. Un oggetto, quasi sicuramente un accendino, è stato raccolto dal delegato Uefa, il rumeno Mircea Sandu. E' stato lui a contattare i dirigenti dell'organismo calcistico internazionale, a Nyon in Svizzera, per relazionarli a caldo sull'accaduto. E sarà lui che compilerà il referto ambientale sulla serata. «Non mi ricordo un episodio del genere da quando è nata la Champions League», ha spiegato proprio Sandu, tanto per rendere ancora più angosciante la notte dell'Olimpico. L'avvocato Antonio Conte, legale della Roma, è andato di corsa nel suo studio per inviare un fax all'Uefa, chiedendo di
ricevere al più presto la documentazione completa sulla partita, i referti dell'arbitro e del delegato, per organizzare quella che sarà la difesa di un club che stavolta rischia una punizione esemplare. I fatti di
Roma-Galatasaray di Champions League, stesso arbitro e rissa a fine partita, del 13 marzo del 2002, e quelli del derby di campionato, del 21 marzo scorso, gara sospesa nell'intervallo, possono pesare tantissimo.

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