17 luglio 2004, ore 19.30
Wagna, Römerstadion
GRAZER AK / ROMA 0-1
ROMA - Pelizzoli ng (dal 46’ Zotti ng), Bovo 6.5 (dal 71’ Briotti 6), Mexes 6.5 (dal 46’ Scurto 6), Candela 7 (dal 46’ Lanzaro 6), Cufré 6 (dal 46’ Ferronetti 6), De Rossi 6 (dal 46’ Virga 6), Aquilani 6.5 (dal 59’ De Martino 6.5), D’Agostino 6 (dal 59’ Simonetta 6), Montella 6 (dal 46’ Cerci 6.5), Tommasi 6, Delvecchio 6 (dal 46 Corvia 7). 
GAK - Almer 6, Pihl 5.5, Tohic 6 (dal 46’ Sick 5.5), Ehmann 6 (dal 46’ Elkinger 6), Blusko 6, Skovo 6.5, Amerhouser 5, Muller 5 (dal 46’ Sobl 6), Pirher 6, Plassnegger 6 (dal 46’ Ramnesh 5), Kollmann 6. Arbitro - Schultz 6. 
Reti - Corvia all’89’. 
Note - Spettatori 3 mila. Ammonito Corvia. 

RESOCONTO DI CESARE
Finalmente dopo un paio di mesi dalla partita di Genova, inizia la nuova stagione con il ritiro d Irdning dell'As Roma. Decidiamo di presenziare e partiamo il venerdi notte per arrivare nel paesino austriaco in tarda mattinata, siamo in 7.Sui giornali veniamo a sapere che la Roma giocherà la prima amichevole non a Irdning ma bensì a 180 km di distanza dal ritiro contro il Grazer AK che se non ho capito male era campione d'Austria.
Sinceramente faticavo a capire i motivi di questa trasferta nella trasferta, ma il giorno della partita siamo riusciti a risolvere l'arcano.
Appena arrivati ad Irdning andiamo al campetto d'allenamento e non saremo più di una ottantina; di questi circa la metà sarebbero partiti alla volta di Wagna per la prima amichevole.
Sui giornali veniamo a sapere che l'amichevole aveva un biglietto di ingresso per la modica cifra di 15 €!! Incredibile.
Dopo essere stati un paio d'ore al campetto con i giocatori ripartiamo quindi nel primo pomeriggio verso Graz, Wagna la cittadina della partita era ad appena 40 km.
Dopo qualche sosta arriviamo alle 6 circa in questo paesino, imbandierato a festa; si svolge il questo periodo tutta una serie di festeggiamenti dedicati alla storia Romana, a Roma capitale dell'Impero. Intorno alla città infatti ci sono numerosi templi e rovine della nostra antica civiltà, lungo il paese era inoltre pieno di finte colonne celebrative e quant'altro ricordasse l'impero Romano, anche se a volte in maniera piuttosto approssimativa. Così a rappresentare giustamente la Capitale siamo stati invitati noi per questa amichevole, che qui era considerata di lusso, dato che i loro campioni nazionali avrebbero giocato con la squadra capitale dell'Impero. Poco prima di uscire dall'autostrada, mentre sventolavamo il bandierone nei pressi del casello, abbiamo incrociato il Bus della Roma; divertiti e forse stupiti di vedere sventolare i nostri colori a milleduecento km di distanza, non hanno mancato di salutarci e qualcuno di sostenerci con un applauso (Daniele Corvia, lo scrivo perché è stato un gesto bellissimo, da vero tifoso).Arriviamo nei pressi dello stadio e incrociamo altre due macchine di tifosi provenienti da Irdning, con loro ce ne andiamo allo stadio.
Verso le 18.30 proviamo ad entrare allo stadio; la nostra idea era quella di comprare un biglietto ridotto a 5 € e poi entrare, come sempre facciamo in Italia; purtroppo qua sono inflessibili, se non avevi un documento il biglietto ridotto manco te lo facevano vedere,di scavalcare nemmeno a parlarne, c'erano gendarmi e personale dello stadio dappertutto, quindi alla fine dopo un po'di tempo riusciamo ad entrare con un biglietto ridotto donna a 12 €, raccontandogli che secondo disposizione della società Roma noi tifosi ospiti avevamo diritto a questi biglietti.
 Sempre tanti, ma almeno la soddisfazione di avergli fregato 3 € a questi crucchi bastardi è impagabile.
Entriamo e piu che in uno stadio di calcio pare di stare all'Oktoberfest!! Bancarelle di birra wurstel e pannocchie dietro le tribune, stadio da non piu di 3000 persone senza curve, la banda comunale, il sindaco e una pseudorappresentazione storica con tanto di finti gladiatori bighe e centurioni.
In sottofondo ovviamente la deliziosa musica austriaca; a più riprese mi sono chiesto dove fossimo capitati. Vabbeh anche noi non ci siamo tirati indietro dal banchetto delle birre e ne abbiamo approfittato.
Verso le sette( la partita è poi iniziata alle 19.30), cmq ci siamo posizionati insieme agli altri ragazzi giunti da Roma alla balaustra tra tribuna montemario e curva nord, facendo gruppo tra di noi; d'accordo la festa e tutto quanto, ma eravamo comunque lì per sostenere la Roma e quindi, seppure in esiguo numero ci siamo avvicinati tutti quanti per creare quantomeno un gruppo unito e compatto per i cori.
Il resto dello stadio(esaurito) era popolato da austriaci del luogo, qualche tifoso venuto da Graz( incredibile, giocava la loro squadra campione d'austria a 40 km di distanza, e non ho visto nemmeno un gruppetto di ultras..),e parecchi giovani austriaci e non con la maglietta di Totti.
La partita è stata piuttosto noiosa, ma d'altronde più di cosi non si poteva chiedere, il ritiro era iniziato da poco piu di due giorni. Noi ad ogni modo abbiamo fatto partire dal nostro angolo parecchi cori, senza sosta e senza pause lunghe, seppure fossimo non piu di una quindicina, guardati con curiosità dal resto del pubblico, forse non abituato a vedere questo tipo di spettacolo.
IL secondo tempo ha destato sicuramente piu curiosità del primo, dato che è scesa in campo la primavera, e proprio nel finale è giunto il gol di Corvia che ha sancito la nostra vittoria, e ci ha regalato un sorriso, anche se già il fatto di essere là per noi era già motivo di ampia soddisfazione.
Iniziare la stagione con una vittoria comunque non può che fare bene.
Per quel che può contare ho visto un ottimo Candela in gran forma ed un ottimo Mexes, speriamo possa sostituire al meglio Samuel.
Finita la partita ce ne siamo ritornati a Irdning, dove siamo arrivati verso mezzanotte e mezzo, letteralmente distrutti dai viaggi, ma felicissimi per essere stati là in quel posticino sperduto a sostenere i nostri colori. Purtroppo causa lavoro siamo ritornati in Italia lunedì non potendo assistere quindi alle amichevoli con Ranger e Stoke city.
Saluti a tutti

E IL LUNEDI CHE UMILIAZIONE
ANDARE IN FABBRICA A SERVIRE IL TUO PADRONE
FABIO CAPELLO CIUCCIAPISELLI
DI TUTTA QUANTA LA FAMIGLIA AGNELLI
E JUVE MERDA JUVE JUVE MERDA...



IL MESSAGGERO
WAGNA - Le buone notizie, oggi, sono addirittura due. La prima è che la Roma vera è una squadra di grandi potenzialità, che Prandelli potrà plasmare a sua immagine somiglianza. La seconda è che la Roma baby ha già le sue star che tra qualche anno (mesi?) saranno pronte per il gran salto. La prima uscita della stagione finisce uno a zero per lupi e lupacchiotti con un gol a tre minuti dalla fine di Daniele Corvia, 20 anni, bomber di Largo Preneste. La morale è che la Roma Primavera batte i campioni d’Austria del Gak: se è vero che un grande cammino comincia sempre con un piccolo passo, siamo già un bel pezzo avanti.
L’esordio della nuova Roma è avvenuto nello stadiolo per puffi di Wagna Liebnitz (esaurito...) con la banda, il sindaco, i contadini locali vestiti da centurioni romani, le bighe, i gladiatori, le mucche coi campanacci e anche qualche centinaio di tifosi giallorossi che hanno augurato a Capello variegate amenità. Mentre i nazionali della Roma stanno ancora in vacanza, a mollo in Sardegna o sugli yacht, i forzati del ritiro debuttano con una certa prudenza, qualcosa che serva a togliere dai muscoli la sabbia dell’estate. Contro il Gak lo schema iniziale è l’amato 4-2-3-1 di Prandelli, ma il vero spettacolo è il foglio scritto a penna delle formazioni, ovvero Pelizzoli in porta, difesa schierata con Bovo, Mexes, Candela e Cufré, poi De Rossi e Aquilani a centrocampo, quindi D’Agostino, Montella e Tommasi dietro l’unica punta Delvecchio, capitano per anzianità.
E’ la prima partita e non si può pretendere uno show, i carichi di lavoro sono pesanti, la Roma comunque gioca molto alla Prandelli, grande ordine tattico, palla dietro e lancio rasoterra in profondità con movimenti incrociati dei quattro davanti. Non tutto è perfetto, neanche Montella che gioca nel ruolo di Totti e si mangia due gol in due secondi, uno di destro e uno di sinistro davanti al naso del portiere austriaco molto perplesso. Così le cose migliori le fanno i due centrali difensivi, il nuovo acquisto Philippe Mexes, cerchietto per i capelli stile Barbie ma sempre in posizione e comunque pronto a saltare di testa in un cielo tutto suo; più, udite udite, l’indomito Candela, che nel nuovo ruolo sembra essersi allungato la carriera di qualche anno. Capelli tosaerbati da marine, e dimagrito di almeno cinque chili, Vincent sembra decisamente un altro: del resto l’anno scorso si è riposato, e quindi adesso è freschissimo.
Nel secondo tempo via all’asilo nido con dentro una mezza dozzina di pargoli della Primavera, piccoli che lottano e corrono veloci, la base baby della Roma che verrà. Tra i tanti, ancora una volta, Alessio Cerci, il Thierry Henry di Valmontone, 17 anni, autore di tre meraviglie più il corner trasformato in gol e quindi in vittoria dall’inzuccata del suo gemello Corvia.
Il primo giorno della Roma ufficiale si chiude così, con in campo una media di vent’anni e Tommasi a fare da chioccia. Prandelli, alla prima panchina, ha il sorriso di un bambino disegnato su una faccia raggiante. 
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