TIFOSO LOCALE
Arrivo allo stadio verso le 18 e 20 e
subito gli occhi vanno verso delle fiamme altissime
in lontananza, dalla parte del Ministero degli
Esteri... poco vicino ci sono delle cariche della
polizia contro gruppi di tifosi romanisti.
Fuggi-fuggi, torce, bomboni, il solito cliché. Il
clima si stempera solo con l'arrivo di una forte
pioggia, dopo di che decido di entrare, anche perché
già dal mio arrivo nei pressi dello stadio si sente
la Sud cantare forte contro i rivali. Da qui fino
alla fine della partita sarà un fiorire di
striscioni con temi quali il doping e soprattutto
Capello, Zebina ed Emerson.
Quattro belle croci dal sapore anni '70
fanno bella mostra nella parte bassa della curva con
gli ovvi nomi: Capello, Zebina, Emerson e Juventus.
Molte bandiere in Curva Sud ed in tutto lo stadio,
si notano con piacere alcune bandiere "della nonna",
fatte a mano. All'ingresso in campo della Roma,
iniziano i cori a sostegno. Poi è il momento
dell'ingresso bianconero: BUUUU, tutto lo stadio fa
BUUUU al simbolo del potere. Cori contro Capello
"Capello pezzo di merda, tutta la curva ti insulta,
questa canzone è per te, con tutto l'odio che c'è,
sempre più grande" e contro Moggi "Moggi, magari
mòri oggi". Insultato anche Zebina con un coro non
propriamente politically correct "Un coro per Zebina
UH UH" e non ricordo come è stato apostrofato
Emerson. Fischi e striscioni contro anche per Franco
Tancredi, che scalda il portiere della Juve proprio
sotto la Tribuna Tevere. Gli juventini appendono il
loro rientrato "Drughi" verso le 20.00, insieme a
Viking e Arditi. Sono scomparsi tutti gli striscioni
dei Fighters, cacciati dalla curva da chi se l'è
presa oggi. La sezione di Roma è simboleggiata da un
grande 06 che campeggia sulla vetrata in alto. Non
particolarmente bellicosi, se si eccettua qualche
gestaccio e qualche lancio di torcia, anche con una
lanciarazzi, vista la distanza a cui è arrivata la
luce rossa. Alle formazioni, una volta tanto, una
bella cosa. Viene annunciata con tono funereo la
formazione della Juve. Si scorrono i nomi, e quando
arrivano i traditori, il nome non viene annunciato e
l'immagine sullo schermo tenuta per un minuto. La
gogna. Viene giù lo stadio, letteralmente. Non era
più l'Olimpico ma il Colosseo. Ormai senza più voce,
la gente si placa solo per aspettare i giocatori in
campo. La Curva Nord fa una buona coreografica con
dei fratini giallorossi con scritta, se non sbaglio,
AVE ROMA.
L'unico piccolo errore è stato accendere
subito le torce, il cui fumo ha rapidamente oscurato
l'effetto cromatico. Ma è comunque un bel segnale di
vitalità. L'unica cosa che non ho capito è lo
striscione sotto al tabellone ("La nostra nascita
non si discute. Curva Sud!!, probabilmente lasciava
intendere che i tifosi che stanno in Nord comunque
nascono dalla Sud). La Tevere, partecipe come non
mai anche per cori e BUUU, spolvera le solite
stelline, che comunque consentono di dare, con poco
costo, un bell'effetto visivo. La mancanza di
volantini anni '80 che spiegano come e quando
accenderle fa sì che vengano accese 5 minuti prima
dell'inizio. La Curva Sud si dà da fare con una
torciata e con dei volenterosi che si mettono sulla
cancellata in basso per cercare di coordinare la
curva almeno in questa partita.
La partita la conoscete, con questa gente
non si potrà mai avere la meglio e speriamo che
Rosella Sensi capisca che a Trigoria non vogliamo
neanche i cugini di quinto grado di Moggi. Lo stadio
è unanime nel coro "sapete solo rubare", cantato
dalla Curva Nord, dalla Tevere e dalla Sud. Durante
la partita comportamento tutto sommato corretto, a
parte un paio di torce che dalla Tevere finiscono in
campo e un'altra, dalla Sud, prima del rigore
inventato, che finisce in area di rigore. Oltre a
ciò, una banana indirizzata a Zebina piomba sul
terreno verde quando lo stesso è sotto la Tevere.
Sinceramente non vedo nulla di male nel farsi
squalificare il campo se si deve essere presi per il
culo da questa gente.
E' una forma di protesta come un'altra per
un campionato che non ha senso e con una dirigenza
che, invece di prendere le distanze da questa
gentaglia, la vuole fare entrare a Trigoria.
RESOCONTO DI ALEX ROMA JUVE 5 MARZO 2005
Sarà difficile fare un resoconto di questa
partita perchè speravo andasse in modo diverso e
invece ha vinto la Juve 2 a 1 ,ma come ha
vinto....Juve ladrona.
La mia giornata parte subito,alle 6 sono
in piedi e vado a lavorare con zio Marco a Via
Sannio,sono in tensione, ma come è difficile non
esserlo.
E' una settimana che aspetto questa
partita,anzi un anno.
Salgo le scalette di San Giovanni e vedo
il Sole (A Zebina meno male che Torino è na città
solare,ma de che?). Si vede che per molti è facile
sputare nel piatto dove si mangia...
Lavoro e penso alla partita...andiamo a
casa, mangio acasa, mi doccio e mi sento con gli
amici,Davide,Pino e Fabrizio...Pino ha rinunciato
pure a una giornata di lavoro e metterà su uno
stendardo aiutato da Andrea con scritto E' FINITA UN
EPO-CA CIAO CAPELLO ma più che ciao doveva esse BYE
BYE,,ma fa niente...del resto
una persona cosi falsa si deve solo che
detestare...
Alle 17e30 entriamo allo Stadio e ci si
vede col resto degli
amici,Pino,Davide,Fabrizio,Giorgio e
Marco...(Brigata Distinti Sud Sett.23D). C'è il
pubblico delle grandi occasioni...ma la Partita è
stata una rapina. Giusto fischiare per i 90 min
Zebina Capello ed
Emerson (TRADITORI).
La Juve 2 gol irregolari con rigore
inesistente e
tanta "fortuna",anzi aiuti...
Noi tifosi chiediamo piu rispetto e dico
che questo calcio ci fa SKY-FO.
Inutile dire che usciamo dallo Stadio
avvelenati.
Ottimi gli striscioni che rigurdano epo e
trofei rubbati.
Io,Davide,Pino e Fabrizio siamo stravolti
ma giriamo un po per Roma e mangiamo qualcosa.
Torniamo a casa e ci troviamo in giro con
i nostri amici, Smemi,Michelino,Andrea ed Elena,ciao
Piccola TI VOGLIO TANTO BENE,ricordalo...6 la mia
LUCE).
Mi prendo un bel cornetto con la
cioccolata e cappuccino e andiamo a casa da me e
alle 6e40 Smemi ci prepara na sorta di carbonara con
uovo e salame...mmmbuona!!! Sarà stata la
fame...Michelino intanto si addormenta.
Sono ancora sveglio e sono qui a scrivere
e mi domando se davvero il calcio sia questo...
SOLO RUBBARE,SAPETE SOLO RUBBARE!!!
Un saluto a tutti e sempre forza Roma,non
smetteremo mai di combattere.
DENNIS
Roma-juvepo :
Quest'anno andrebbero presi a sganassoni
tutti,calciatori e dirigenti. Su questo siamo tutti
daccordo, penso. Ma quello che si è consumato ieri
notte va oltre qualsiasi disquisizione
tecnica,tattica o calcistica in genere. ieri notte
si è verificato un fatto di una gravita'
sconcertante. Un vero e proprio atto di forza e
prepotenza senza precedenti. In una sfida a rischio,
dopo molteplici appelli di questore e prefetto,
tutto poteva accadere fuorchè una partita vinta in
maniera sporca.Invece è accaduto, della serie
vinciamo,rubiamo,e se fate macelli ve squalifichiamo
pure per il campo per 10 giornate.
Questi sono venuti a derubarci
spudoratamente a casa nostra, in un clima rovente e
pericoloso, senza porsi minimamente alcuna remora.
Se questa non è una dittatura di stampo
mafio-bulgaro(come dissi all'andata) ditemi voi cosa
è. Mi verrebbe voglia di emigrare all'estero per
quanto sono nauseato, anche se l'amore per quei
colori prevarra' come sempre. Vi diro' di piu',
Giraudo ha anche espresso parole solidali,
prepariamoci ad una vittoria"facile" a Cagliari.
Ragazzi, questi comandano il calcio.
Sono daccordo con te riguardo il tifo,
ottimi momenti alternati ad altri in cui vuoi per
la tensione eccessiva e per l'abbattimento misto a
rabbia la voce era soffocata. Belle le croci molto
anni 70-80.
Gli juventini meno del solito, senza
vessilli, e quasi tutti del centro-sud.
L'avvicendamento fra Drughi e fighters ancora non
ha portato miglioramenti e pecca di organizzazione
e compattezza.
Il mio grande orgoglio rimane il fatto
che la triade a Roma se viene deve essere
super-scortata come pentiti, e che Roma rimane la
trasferta piu' pericolosa per gobbi e non.
MICHELE
Inizio il mio resoconto ringranziando
Alessio che lunedì mattina
ha fatto la fila per me e il mio amico
Andrea per acquistare 2
tagliandi di Nord.
Alle 10 si parte con il pulman diretto a
Napoli da dove prendiamo
il treno per la Capitale.No che non ci sia
un treno diretto
Foggia-Roma ma così si risparmia qualche
Euro e si patisce meno il
viaggio. Arriviamo all'Olimpico alle 15.30
e oltre ai soliti bagarini ci
sono già una cinquantina di persone
dinanzi i cancelli dell Sud. Al
Bar del Tennis ci sono almeno 200
persone.Una cinquantina di forze
dell'Ordine,una cinquantina di ragazze pon
pon che provano lo
spettacolo indecoroso che dopo daranno
vita sulla pista delle
2Curve e un centinaio di tifosi
giallorossi. Il clima comunque è
abbastanza tranquillo. Ritornato nella
zona dello Stadio noto con
piacere molte aste di bandiere segno che
gli appelli lanciati da più
parti (dal tuo sito in primis) hanno avuto
il loro effetto. I cancelli li
aprono per le 17:00 ed io da quell'ora
sino alle 19:30 tendo come un
disperato di entrare nella Sud ma senza
successoQuesta volta non
mi è andata bene e mi devo,mio
malgrado,accontentare della Nord.
Nel prepartita il tifo è buono e
'cazzuto'. Cori anti juventini e bolgia
al momento dell'ingresso delle 2 squadre
per il riscaldamento. Lo
stadio offre un ottimo colpo d'occhio.
Curve,Distinti e Tevere sono
ben colorate, le bandiere sventolano
spesso che è un piacere
vederle. Non si raggiunge certo il livello
di Roma-Parma '01 ma è
bello ugualmente. Per un attimo penso che
siamo solo Noi a
rendere una partita importante si, ma
inutile o quasi per la classifica
un evento del genere. Un inter-juve o
milan-juve con le milanesi o
la juve nella nostra situazione si sono
anche giocate in passato, ma
con Curve in sciopero per il brutto
andamento delle loro squadre in
classifica. Noi invece non siamo tifosi
qualunque, NOI SIAMO
ROMANISTI E ORGOGLIOSI DI ESSERLO e diamo
alla partita la
stessa importanza di un Roma-Juve valevole
per il tricolore.
Zampa annuncia le formazioni ed devo dire
che mi è piaciuto tanto
il modo in cui ha presentato i 3infami.
Ancor di più mi è piaciuta la
maturità del Popolo Giallorosso al momento
dell'annuncio dei
nostri.Applausi (o comunque non fischi) a
Pelizzoli e Ferrari che
sembravano in clima di contestazione.
D'accordissimo anche su
alcuni fischi a quell'ingrato di Cassano.
Ha sinceramente rotto le
palle con queste frequenti dichiarazioni
d'amore verso il Verme
Friulano e poi, fatte alla vigilia della
sfida le ho viste come un
grandissimo atto d'infamia e di debolezza
soprattutto perchè fatte in
un momento in cui tutti dovevamo(e
dobbiamo) remare dalla stessa
parte e lui, da vice-capitano non ha fatto
altro che violare gli
obblighi che la Fascia che è stata di Ago
del Principe, e che ora è di
Totti, impone.
Purtroppo è un personaggio protetto in
campo e fuori da chi ha
molta voce in capitolo in Curva, la stessa
Curva che a Siena a
sfanculato il Capitano e che spesso fa
partire cori di incitamento per
il Barese dopo che un minuto prima ha
predicato il motto TIFIAMO
SOLO LA MAGLIA.
Purtroppo anche questo ci fa capire come i
tempi stiano cambiando.
Se oggi Sensi comprasse Manfredonia, non
lo contesteremmo più di
tanto perchè,malgrado la sua lazialità ed
ex-juventinità, si
tratterrebbe pur sempre di un calciatore
più forte di Dacourt,De
Rossi e Perrotta. Nel'estate del 2001
abbiamo accolto bene il
sig.Fuser Diego che il 6.1.1998 mostrò il
dito medio alla Tevere; ma
a noi questo poco interessava considerando
che avevamo
necessariamente bisogno di un vice-Cafù.
Io i miei cori li dedicherò solo e
soltanto alla Roma e magari a
giocatori come Montella che,per quanto
forte e discutibile in alcuni
atteggiamenti nell'anno dello sudetto, non
ha mai creato polemiche
del tipo "...oh grande squadra oh me ne
vado...".
Siccome è chiara la situazione, cioè che a
giugno andrà via
probabilmente alla Juve, prima che lo
faccia lui mandiamolo a
fanculo noi. Non ripetiamo lo stesso caso
di Emerson al quale
abbiamo regalato affetto fino al suo
ultimo giorno di Roma.
Sentimenti questi che daro' sempre a gente
meno dotata di Cassano
(Annoni,Rizzitelli,Samuel,Aldair,Giannini,Oddi,Gerolin,Nela,Desideri
etc. etc.) ma in campo sputava l'anima per
la maglia.
Che dire della partita (mi riferisco a
quella sugli spalti ovviamente)?
Il gol di Cannavaro ha stroncato un po' la
voce e l'entusiasmo ma
devo dire che la Sud spesso si è sentita
in Nord. Inviterei anche tutti
in futuro a puntare meno sui cori con
troppe parole o frasi. Arrivano
poco e non fomentano il resto dello Stadio
e forse nemmeno i
calciatori. La Curva Sud è stata la Curva
più bella del mondo
soprattutto quando si basava su cori
semplici la maggior parte dei
quali avevano solo tre semplici
parole....FORZA ROMA ALE'.
I cori in cui si parla di
arresti,diffide,centurioni etc., per quanto
belli
e significativi non riusciranno mai ad
essere coinvolgenti e forti.
Delusione totale dagli juventini e dalla
nostra Curva Nord. Accanto a
me c'erano
Tosatti,Mughini,Bartoletti,Galeazzi etc. Tutta gente
cioè
espertissima di calcio che guardava storto
a me e qualcun'altro
quando cercavamo di 'diffondere' i cori
provenienti dalla Sud.
Al centro della Nord c'era anche un
megafonista ma per quanto
lodevole la sua iniziativa è stata errata
nei modi.Non puoi cercare
di farmi partire un coro quando in Sud si
canta un altro. Ma il
problema lla fine è stato risolto con par
condicio dal resto della
Nord che non cantava ne' quelli della Sud
ne' quelli da lui lanciati.
VOTO PERSONALE ALLA SUD....6-. Si doveva
dare di più. Peccato
poi per quel vuoto sulla vetrata
principale. Anche a livello visivo è
un colpo nell'occhio.
Sull'Autobus del ritorno mi consolo con
una conversazione
bellissima avuta con due tifosi di circa
70 anni. Mi hanno parlato
delle loro trasferte Antiche trasferte, di
come raggiungevano lo
Stadio Olimpico e del fatto da quando
avevano circa 20anni non
perdono una partita della Roma in casa. Si
è parlato del vecchio
modo di fare tifo,della passione che c'era
allora,di
Manfredini,Ghiggia, del tradimento di
Cordova,delle partenze di
Spinosi e Capello, della sfortuna
dell'amatissimo Rocca, del
liverpool. Insomma, un excursus storico
durato 35 minuti durante i
quali io ero felicissimo di avere una
conversazione del genere e
loro lo erano altrettanto nel constatare
quasi commossi che c'era
qualcuno interessato a sapere più
particolari possibili su periodi
calcistici che non torneranno più ma che
vivranno sempre nelle
menti di chi li ha vissuti. Una
conversazione che davvero ha
impreziosito la mia giornata già di per se
preziosa per il sol fatto di
essere stato a tifare con tutti Voi.
Torno a casa alle 05.15 e accendendo la TV
noto che in uno sport da
me poco amato, la F.1, un Romano-Romanista
con la sua mediocre
macchina ha stravinto sulla corrazzata
della MAFIAT.
In questo modo la mia trasferta termina
con un timido sorriso.
FORZA MAGICA ROMA
Michele
MICHELE M.
La partita più sentita del campionato.
Attesa da più di 8 mesi, e i giocatori hanno ben
capito cosa noi vogliamo. Appuntamento al bar con
gli amici alle 4.15. Un caffè e poi tutti allo
stadio. Alle 4.50 siamo all'obelisco. Chi parcheggia
il motorino e chi la macchina, alle 5.05 siamo
davanti alla sud dove ci dicono che c'è già stata
una carica. Altri amici ci fanno attendere fino alle
6 per poi entrare insieme. In curva ci sono molti
spazi liberi ma presto si riempiranno tutti. Il
tempo passa veloce. La pioggia nelle prime file non
ti consente neanche di sederti, era tutto bagnato.
Dopo molti insulti ai traditori inizia la partita.
Ma che napoletanata è far ballare quelle ragazze?
Sapendo com'è la curva ti pare che non gli tirano
qualcosa? Comunque bello lo scenario iniziale con le
croci e tutte le bandiere, stendardi e sciarpette al
vento. Grande Carletto che, pur rischiando gravi
sanzioni, ci concede quel minuto di fischi ai 3
traditori. La partita è inutile commentarla,
d'altronde sono anni che rubano e lo sappiamo tutti.
Molto belli gli striscioni, buono il ritorno degli
altoparlanti in curva. Però per 3 volte ho visto
menarsi in curva (sopra i boys se ne sono date
parecchie, sotto un ragazzo voleva menare non so chi
e dopo altre 3-4 persone si sono menate non so per
quale motivo). Inoltre volevo dire al ragazzo che ti
ha scritto il 4 Marzo commentando Barca-Espanyol che
proprio sabato un ultras sulla trentina è andato a
rimproverare molto duramente (capite voi come?!?) un
ragazzo (che faceva parte degli ASR ULTRAS) poichè
non cantava. Rimane molto l'amaro in bocca per aver
perso una partita così.
ANTONIO
ciao lorenzo,sono di avellino ma matto per
l'as roma.sono partito alle14,30,viaggio tranquillo
alle 17,45 l'entrata in sud.dopo un prepartita di
insulti ai traditori e agli zingari juventini ecco
che viene giù l'olimpico quando appare l'immagine di
giuda sul tabellone.
ecco l'atteso match.....iniziano le follie
di quel pezzo di merda di Racalbuto segna in
fuorigioco quel bastardo di cannavaro.noi cantiamo
uguale nonostante lo svantaggio quando pareggia
cassano esplode la sud:perdo la sciarpa che avevo in
vita emiesce un piccolo livido sulla coscia....non
fa niente.....si canta asquarciagola anche dopo il
rigore dell'uccellino ritorno alle 3 ad avellino
contento nonostante la sconfitta di aver sostenuto
l'as roma per più di 95 minuti.P.S.juve merda!!!!
Siro82
Personalmente questa partita aveva un
risvolto diverso. Quel 28 maggio 2004 oltre ad
essere tradito dal condottiero che ci aveva portato
al terzo scudetto, il mio cuore è stato spezzato
dalla persona più importante della mia vita. Quel
giorno la mia vita si è fermata e da quel giorno ho
provato a ripartire per dimenticare, per guardare
oltre cercando di non voltarmi più dietro. La
partita di ieri era l’unico modo per cancellare in
parte una giornata maledetta. Alle 18:20 sono già in
prossimità dello stadio, parcheggio e mi incammino
sul lungotevere. Vedo delle nubi di fumo alzarsi
sopra la Farnesina, poi mi confermeranno che ci sono
stati degli scontri. Entro allo stadio, mi posiziono
nel mio solito posto sopra la vetrata. L’atmosfera è
già caldissima, molti sono gli striscioni-sfottò nei
confronti di quei piccoli uomini passati al nemico
ma non mancano neanche quelli riguardanti l’Epo-ca
Juve. La curva Sud è stracolma e carica come non
mai. Entra la Roma per il riscaldamento, parte
subito l’incitamento verso i nostri beniamini.
Qualche istante dopo escono le piccole zebre bianco
nere e viene giù lo stadio. Fischi, buu, insulti,
canzoni contro l’abbacchio emerson, contro il falso
capello, contro la gazzella zebina, contro il
gestore del calcio italiano moggi, contro l’altro
grande traditore tancredi. Lo stadio è una bolgia,
partono le formazioni: nei minuti riservati a quei
tre succede il finimondo, senza annunciarli abbiamo
fatto esplodere tutto il nostro disprezzo nei loro
confronti. Inizia la partita, 4 giganti croci
vengono issate nella parte bassa della curva. La Sud
spinge, il resto dello stadio pure fino al goal di
quel nano basso napoletano che li porta in
vantaggio. Pochi istanti dopo mi arriva un sms, è
mio padre:”goal juventino in netto fuorigioco”.Non
posso crederci, che schifo. La Roma riparte e trova
il goal del pareggio sull’asse Totti Cassano. La
palla entra lentamente in rete, la curva esplode. Io
abbraccio la mia gente, coloro i quali non mi
tradiranno mai. E’ festa, grande festa! Trascorrono
neanche tre minuti e il sig. racalbuto assegna un
calcio di rigore per la juve. Altro sms di mio
padre:”era fuori area e forse neanche c’era il
fallo”. Comincio a provare ribrezzo per quella
giacchetta nera, incompetente e inammissibile il suo
comportamento. Calcia l’uccellino, Pellizoli resta
immobile: cazz… almeno buttati, almeno provaci, sei
restato fermo come un lampione ma che credevi che te
l’appoggiava tra le mani!!!.Nel secondo tempo la
Roma ci prova ma niente, io non voglio pensare ad un
eventuale sconfitta ma cosi è stato. La juve esce
vittoriosa dall’Olimpico, capello aiutato da un
arbitraggio a dir poco scandaloso questa notte se la
riderà come non mai mentre io non ho più un filo di
voce, tutta sprecata per sostenere la mia squadra ed
insultare i nostri odiati nemici. Il mio unico
ringraziamento lo dedico alla Curva Sud che questa
sera non mi ha fatto sentire solo al contrario di
quella persona che se ne è andata via senza più
tornare da me. ODIO L’IPOCRISIA E LA FALSITA’. ODIO
CHI NON HA RISPETTO. ODIO CHI NON HA CORAGGIO. AMO
LA ROMA E LO FARO’ PER SEMPRE. CURVA SUD ULTIMO
BALUARDO DELLA ROMANITA’ . FABIO CAPELLO VINCENTE
COME ALLENATORE MA PERDENTE COME UOMO
ANDREA
Ti scrivo per un commento sulla partita
contro la juve... Per prima cosa devo dissentire un
pò dal voto che hai dato alla Curva Sud, perche
sinceramente la curva mi è piaciuta, intendo dire
che sono stati mostrati molti striscioni,
giustamente pesanti, èstata fatta una coreografia
forse banale ma è la più classica e la più bella(
tante tante bandiere)! Per questo io alla Sud avrei
dato un bel 7!!!
Parlare di quei quattro infami lo ritengo
inutile ( per me si esprimono molto bene gli
striscioni di ieri) a cui si deve aggiungere Moggi e
la sua allegra combriccola di tossici!!!
Per quanto riguarda invece la partita
,strettamente nell'ambito calcistico, nn ho nulla
,se non pochissimo, da recriminare alla nostra Roma.
Ieri la squadra ha giocato bene e credo che una
squadra come quella meritasse un pareggio... Gli
ultimi 20 minuti sono stati giocati con il sangue,
mentre i giocatori juventini ( sapendo già di aver
comprato ergo di vincere la partita) rimanevano un
pò passivi.
A queste scene di FURTO, quale è stata la
partita di ieri, non ci sono molte soluzioni:
appelli alla lega e altre stronzate del genere non
valgono nulla. A mio avviso l'unica soluzione è
quella di far sentire il nostro odio verso i
juventini (adesso tutto rimandato alla partita del
prossimo campionato) attraverso qualsiasi mezzo....
Né Rossi Nè Neri, VOLTI COPERTI, liberi
pensieri!!!
ANDY
sono andy...
il cavallo è entrato,eccome... e a
poco serve il pensiero di una città intera.. la roma
siamo noi,ma non quella con sede a trigoria,che
definisce "buona fede" quello che s'è visto
ieri... p.s.:x roma-milan dobbiamo
aspettarci gli elefanti e i cammelli di moira
orfei,dato che le ballerine
"stemperano"poco? che schifo....!!!
RAFFAELE
ti scrivo il resoconto con 3 giorni di
ritardo perchè scrivere un resoconto a caldo su
quello che è successo sabato è difficile perchè ti
vengono tante, troppe cose in mente. Mi sono serviti
anche questi 3 giorni per seguire come
l'informazione trattasse il tema, mi aspettavo
proprio questo trattamento, di completa
disinformazione e istigazione alla violenza e odio
nei confronti dei romani. E' ormai palese che
alcuni, anzi molti giornalisti (leggi cazzari) non
parlino dell'argomento sportivo e spieghino
cosa sia successo realmente in campo, ma sparano a
zero sui "romani", l'odio non è affatto calcistico,
l'odio che rigettano sicuramente risale a complessi
d'inferiorità, oppure alle famosi estati dove magari
romani e non-romani si trovano a contatto e tutti
sappiamo come va a finire... grosse batoste in tutti
i campi! (detto in romano sveje)
Credo che un GIORNALISTA avrebbe parlato
del rigore "scandaloso" e del gol in fuorigioco,
un "cazzaro" parlerebbe dei duri contrasti di
Dacourt e Cufrè , dello sputo di Totti, del derby
sospeso, della monetina, del "doping
amministrativo", dei rolex, spostando come al
solito la VERITA' su altri argomenti, che tra
l'altro nessuno di questi cazzari conosce
realmente e in più se la prenderebbe con il clima
da "guerriglia" creato, si è sentito persino dire
che "l'inno" suonato sarebbe dovuto essere quello
della juve per dovere di ospitalità.
Quindi un elogio al pubblico di Roma,
che in una serata di provocazione non è caduta
nella trappola, e del pubblico di Roma che ha
sostenuto alla squadra in ogni modo, con
goliardia, rabbia, passione e colore, gli appelli
di portare sciarpa e bandiera sono rinnovati non
devono finire con Roma-Juve.
Tutti coloro che tifano, appoggiano e
stringono alleanze con la Juve ( R.S.), che da
dietro a uno schermo, dietro un microfono, dietro
una penna infangano i romani, tutti coloro che
dicono di essere romani e juventini e usano sigle
e simboli di Roma ( vero XXV anno alias fighters
sez Roma COniGLIONI???) CI FATE SCHIFO!!!!!
I "veri" TIFOSI DELLA ROMA sono quelli
che... Odiano la JUVE e non scendono a patti con
nessuno. Capito Rosella???
|
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
ILMESSAGGERO.IT
ROMA - Un altro scandalo e sempre davanti
agli occhi di tutti. Racalbuto, arbitro non
internazionale, determina il successo della Juventus
contro la Roma. Due a uno, il risultato, ma partita
falsata. Il primo gol bianconero di Cannavaro è in
fuorigioco, il secondo, nasce da posizione ancora
irregolare e soprattutto per un rigore inesistente,
con fallo, se c’è, commesso da Dellas su Zalayeta
fuori area. Rosella Sensi, amministratore delegato
del club giallorosso, nella triste notte
dell’Olimpico, adesso si renderà conto quanto la
nuova alleanza possa soltanto regalare alla società
di Trigoria un ruolo di valletta bistrattata, derisa
e umiliata. A questo si aggiunge la poca personalità
del gruppo, l’assoluta improvvisazione di Del Neri e
l’organico risicato. Nelle ultime sei gare solo
cinque punti: la Champions diventa un
miraggio.
Come si fa a parlare di calcio, se
comunque un arbitro condiziona in questo modo una
partita? Primo tempo brutto, con la Roma contratta.
Racalbuto accende la sfida nel peggiore dei modi,
grazie anche alla collaborazione del guardalinee
Pisacreta, esecutore sotto la tribuna Monte Mario:
due le decisioni vergognose che permettono alla
Juve, per due volte, di andare in vantaggio.
L’errore dei giallorossi è comunque di affidarsi ai
lanci lunghi sugli attaccanti, su Cassano e
Montella, facile per la difesa bianconera avere la
meglio. De Rossi, frenato da un fastidio alla
caviglia, non entra in partita, Dacourt ha il suo da
fare contro Emerson, Perrotta deve stare attento a
Zambrotta che parte a sinistra, mentre dall’altro
lato Cufrè soffre le incursioni di Camoranesi.
La Roma, con Totti soffocato tra le due
linee ravvicinate, difesa e centrocampo, della Juve,
solo all’inizio ha un’occasione, guarda caso su
calcio da fermo. Punizione del capitano al quinto,
colpo di testa di Dellas e parata in tuffo di
Buffon. Sulla respinta, il destro di Ferrari trova
il corpo di Emerson sulla traiettoria. Non è che i
bianconeri facciano molto di più, ma sono solidi
dietro, cosa nota, fanno possesso palla,
appoggiandosi su Ibrahimovic e Del Piero. Anche loro
hanno la prima chance su punizione e, a differenza
degli avversari, la sfruttano subito. Calcia
Camoranesi dalla destra, Dellas lascia libero
Ibrahimovic che colpisce di testa, Pelizzoli
respinge, Cannavaro, in fuorigioco, anticipa in
tuffo De Rossi. Uno a zero all’undicesimo.
Racalbuto offre il peggio di sè,
scegliendo chi ammonire, come e quando. Un
dettaglio, rispetto a quello che combinerà a fine
primo tempo, dopo il pari di Cassano, rapido a rubar
palla a Blasi, a scambiare con Totti e a toccare
leggero di sinistro in porta, sull’uscita di Buffon,
al trentanovesimo. Ibrahimovic riceve palla in
posizione di fuorigioco, appoggia per Zalayeta,
atterrato da Dellas nettamente fuori area. Arbitro e
guardalinee, compari anche stavolta, senza arrossire
assegnano il rigore, che Racalbuto non dava da 33
partite dirette, inventato già in partenza. Del
Piero, dopo due minuti di proteste, trasforma al
quarantaquattresimo.
Del Neri, vedendo in difficoltà De Rossi
anche dopo l’intervallo, inserisce Mancini, passando
al tre-quattro-tre. E’ il nono della ripresa.
Capello non aspetta nemmeno due minuti e interviene
alla sua maniera. Fuori Del Piero e dentro il
terzino Pessotto. Tra le due sostituzioni, si
addormenta Ferrari nell’uno contro uno con Zalayeta:
sul sinistro dell’uruguagio, Pelizzoli salva di
piede. Segna Ibrahimovic, su tocco di Camoranesi, ma
Ivaldi lo vede in fuorigioco. A metà tempo Thuram
chiude su Montella e per poco non ci scappa
un’autorete di Zebina sotto la Sud.
La Roma del secondo tempo fa la partita e
ovviamente rischia qualcosa in contropiede. Del Neri
mette Aquilani al posto di Dacourt per Montella che,
dopo un rimpallo, ha sul destro il pallone del pari,
ma conclude a lato. Da espulsione un’entrata al
trentanovesimo di Zambrotta su Panucci, ancora sotto
lo sguardo di Pisacreta: nemmeno il giallo e neanche
azione fermata, ci pensa Dellas. Poi spazio pure a
Corvia, esce Cufrè. Pisacreta esagera quando nel
finale ferma Montella, in posizione regolare. Ma la
sfida è archiviata da un pezzo. Dal primo tempo.
Anzi, dall’estate scorsa. Un caffè in Campidoglio
tra Rosella Sensi e Antonio Giraudo, amaro solo per
i tifosi romanisti.
ILMESSAGGERO.IT
ROMA - Viene quasi da pensare che avesse
fretta. Insultato e contento, Fabio Capello, l’uomo
che visse due volte, lascia l’Olimpico bello rapido,
stretto nel suo piumino color ebano. Gli bollono le
orecchie, ma ha vinto ancora. La faccia da totem
sprezzante del mister è un programma. Lui è tornato
da avversario dopo cinque anni. E la Juve ha rivinto
a Roma dopo cinque anni. Ma ne riparleremo.
Patti chiari e inimicizia lunga, ecco i
suoi tre punti: ma questa notte non la metabolizzerà
con una dormitina. Perchè stavolta l’Olimpico non è
stato lo sfondo ma l’anima del confronto. Striscioni
contro il perfido Capello? Per scriverli tutti più
che un taccuino ci vorrebbe un lenzuolo, e non
assomigliano per niente ai bigliettini dei baci
Perugina, piuttosto sono stati insulti schiumanti e
trattenuti a stento con lo stomaco annodato per nove
mesi dai tifosi della Roma. «Ave Giuda».
«Traditore». «Te odio». «C’hai fatto perde due
scudetti». «Te detesto». «Vigliacco». E anche
«Miserabile». Tié. Fino a trovare persino sulla sua
panchina uno striscione con scritto «Aridacce la
Mazda» e poi un altro messaggino con un simpatico
«Scappa pure stanotte, coniglio». In tribuna hanno
albergato garruli molti tifosi vestiti da infermieri
pieni di siringhe e scatole di medicine. Striscione
sul tema: «Cepu? No, c’epo...». E ovviamente nessuno
dei fedelissimi sgherri di Capello si è salvato:
Emerson e Zebina, ci mancherebbe, ma anche Galbiati,
Neri e Tancredi (buono questo). Geniale a suo modo
lo speaker, che all’annuncio delle formazioni non ha
letto i nomi del “museale” Zebina, del “solare”
Emerson, e dell’allenatore fedifrago. I fischi hanno
spaccato l’aria, avvolto, seppellito. In tribuna
d’onore la Triade è stata protetta da gorilla,
vigilantes, uomini della Digos, poliziotti con
l’elmetto e persino da un paio di cani lupo. Bel
clima.
La madre di tutte gli OK Corral e la
matrigna di tutte le rivincite è partita così, con
il pigmeo Cannavaro che fa gol di testa in
fuorigioco. Giù botte, allora. Zebina e Totti in un
match di kung-fu: ammoniti. Dacourt che falcia
Blasi: mai così applaudito dallo stadio. Cassano,
guarda che strano proprio lui, pareggia e spacca la
bandierina del calcio d’angolo come il 28 ottobre
2004, la notte del 4-0. Poi Racalbuto si inventa il
rigore per la Juve e Capello schizza su per la
gioia. Negli spogliatoi magari dirà «non parlo degli
arbitri» come fa sempre da sette mesi, cioè da
quando sta alla Juve. L’Olimpico, ulcerato dalla
rabbia, bolle come una pentola a pressione a cui
abbiano tolto il tappo.
Normale che debba andare così, tra Roma e
Juve è questione di centimetri anche stavolta. Un
metro per Turone vent’anni fa; ieri mezzo metro
fuori dall’area la sportellata di Dellas a Zalayeta.
Stadio e città “contro” sembrano moltiplicarsi, e
non fosse che l’argomento è ormai tragico e dannato
la furia tarantolata di Capello che contesta
l’ammonizione di Del Piero, e poi il 3 a 1 annullato
a Ibrahimovic per fuorigioco, avrebbe decisamente
molto di comico.
Sono centimetri anche la punizione di
Totti che va fuori. E’ un centimetro il naso contro
naso delle proteste di Cassano a Racalbuto. Si
chiude qui, vince la Juve, le favole non sono la
realtà come i reality non sono la vita. E anche sui
sogni c’è la data di scandenza, come sui cartoni di
succo di frutta. Quello che viene giù dalla Monte
Mario alla fine lisciando Capello di un centimetro.
Era destino.
GIORNALI SPAGNOLI
giornale AS di madrid 6-3-05
DOS REGALOS ARBITRALES DAN LA VICTORIA A
LA JUVE
La Juventus dio anoche un paso de gigante
para ganar el scudetto y para rearmarse anímicamente
ante su inminente compromiso europeo con el Real
Madrid. Pero la victoria ante el Roma servirá para
alimentar la leyenda de que la Juve es el equipo del
poder futbolístico en Italia: el primer gol fue un
claro fuera de juego y el segundo llegó en un
penalti inexistente. Justo lo que hacía falta para
caldear aún más el ambiente en Roma.
....................
Off-side.
Corría el minuto 11, cuando Camoranesi
sacó una falta. Ibrahimovic, libre de marcaje,
cabeceó a placer; Pelizzoli despejó como pudo y
Cannavaro, en flagrante fuera de juego, recogió el
rechace para marcar de cabeza
...........................................
Poco duró la alegría en el Olímpico,
porque, dos minutos más tarde, Dellas zancadilleó
a Zalayeta (que había recibido de un Ibrahimovic
en fuera de juego) a un palmo de la frontal del
área y el árbitro consideró que era penalti. Lo
lanzó con potencia Del Piero y los bianconeri
volvieron a ponerse por delante.
giornale MARCA di Madrid del 6-3-05
En un partido bien jugado por una Juventus
que mejoró anteriores prestaciones, ganó al Roma
merced a dos goles ilegales: Cannavaro remató
llegando de un fuera de juego y no existió pena
máxima en el penalti ejecutado por Del Piero.
giornale SPORT di Barcelona 6-3-05
Se avanzó pronto con un gol de Cannavaro,
igualó Cassano y cuando se llegaba al descanso Del
Piero transformó un penalty muy discutido por la
caída al límite del área de Zalayeta ante Dellas. Se
discutió no sólo que la falta fuese dentro o fuera
del área, sino, incluso, que llegase ésta a existir.
giornale EL MUNDO DEPORTIVO di
barcellona 6-3-05
El equipo de Fabio Capello, antes de
recibir al Real, venció en Roma gracias a dos
discutidos goles en el Olímpico
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(ANSA) - ROMA, 5 MAR - 'Roma e la Roma
pretendono rispetto'. Rosella Sensi, ad giallorosso,
alza la voce contro le decisioni dell'arbitro
Racalbuto. 'Bisogna sapere perdere - ha detto - Ma
siamo amareggiati, perche' non si puo' perdere in
questo modo. Racalbuto stasera ha commesso errori, in
buona fede, non voglio pensare....si', in buona fede,
ma errori gravi, che pesano sulla nostra strada per la
Champions League. Servirebbe da parte di tutti piu'
professionalita' e responsabilita''.
Roma e la Roma pretendono rispetto prima
di tutto da te, visto che questi sembrano essere
amici tuoi, non nostri.
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Totti protesta
veementemente contro Racalbuto, arbitro di Roma-Juve,
a partita finita sul 2-1 per i bianconeri. Il capitano
della Roma, quando la partita e' terminata, e' andato
al centro del campo per protestare duramente con
Racalbuto per i due gol juventini. A quel punto dalla
panchina giallorossa lo stesso tecnico Delneri e Vito
Scala, preparatore atletico del giocatore, sono corsi
a trattenere Totti portandolo via. Trattenuto anche
Cassano.
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - 'Dal mio punto di
vista, ho vinto 1-0...''. E' questa la protesta piu'
'esplicita' di Luigi Delneri contro il trio arbitrale
dopo Roma-Juve. 'Io non commento le decisioni
dell'arbitro - ha detto il tecnico giallorosso -
lascio parlare le immagini: tutti possono giudicare.
Le proteste le lascio agli altri, a chi ne ha la
competenza. Cosa penso del fatto che sia stato scelto
un arbitro non internazionale? E cosa cambia, con
quello che penso?...'.
INTERVISTA DI CASSANO A SKY
ROMA - Antonio Cassano sogna il Real Madrid,
ricorda con affetto Fabio Capello, bacchetta i
dirigenti giallorossi e lascia intendere che il suo
futuro è ormai lontano da Roma.
Intervistato da Sky, il fuoriclasse barese
dice tutto ciò che pensa e senza peli sulla lingua,
iniziando dal campionato della Roma. "La società
doveva essere chiara e dire alla piazza che noi
possiamo raggiungere la Uefa o la Champions League, ma
che non possiamo competere con Juve, Milan e
Inter".
Sul suo futuro e sul suo contratto con la
Roma, altrettanta chiarezza: "Con Rossella Sensi ho un
buon rapporto ma siamo amici e basta, a me interessa
poco se fa parte della società o meno, io voglio
chiarezza, chiarezza che ancora non c'è e a giugno
tirerò le mie somme - spiega Cassano -. Mi aspettavo
una chiamata prima degli Europei da parte della
società, forse non pensavano che agli Europei facessi
bene. Se mi chiamassero adesso non so se troverebbero
ancora la porta aperta, aspettavo prima degli Europei
un segnale di fiducia, ma non si sono fatti vivi
neanche dopo l'Europeo. So che la società ha vissuto
momenti difficili, ma anch'io sono stato in difficoltà
e nessuno mi ha aiutato. A Roma sto bene e sto bene
anche in questa squadra, ma voglio chiarezza e questa
chiarezza non c'è, devo tirare le somme e sono deciso
a tirarle".
Dichiarazioni che lasciano pensare ad un
addio alla Roma, ma quale sarà la prossima squadra di
Cassano? "Io lascio le porte aperte a tutti, si parla
di qualche squadra (Juve, Real, le milanesi, ndr), ma
io voglio solo un progetto vincente.
L'estero? L'Inghilterra mi piace di meno,
piove sempre, la Spagna invece mi piace, il Real
Madrid è una grandissima squadra che tutti sognano, io
per primo". Cassano è famoso anche per le
sue...cassanate: "io sono consapevole quando sbaglio e
me ne accorgo però, è nel mio carattere, non ritorno
mai sulle mie scelte, quando sbaglio sbaglio e ammetto
gli errori. Dico quando sbaglio ma mai chiedere
scusa".
Lapo Elkann lo vorrebbe alla Juve, ha detto
che il suo sorriso potrebbe dare una nuova immagine al
club bianconero. "Con tanti calciatori che ci sono in
giro per il mondo lui ha scelto me sia come calciatore
che come uomo immagine perchè ha detto che io regalo
sempre sorrisi e per me il sorriso è molto importante.
Per questo volevo ringraziarlo".
Alla Juve c'è Fabio Capello, un allenatore
che è rimasto nel cuore di Cassano e che farebbe carte
false per portarlo a Torino. "Quando lo vedo lo
abbraccerò con grande sincerità e lealtà perchè lui
per me è come un padre, ora è lontano e ne sento la
mancanza", ammette Cassano.
"L'amicizia è molto importante - continua il
barese - soprattutto nella vita poi in campo, gli
amici servono e poi ci sono i colleghi, qui alla Roma
ho 2-3 amici veri: Totti, Montella e De Rossi". Anche
con Del Neri, con cui si scambia spesso baci e
abbracci sembra aver un buon rapporto. "Io abbraccio e
bacio poco la gente. Lui lo fa, è l'allenatore io
rispetto lui e lui rispetta me".
Cassano parla anche del rapporto che ha con
la madre, forse l'unica che può convincerlo a rimanere
a Roma: "Sono molto legato a mia madre e questo può
essere un grande problema se dovessi andare via da
Roma, lei piange quando le dico che dobbiamo cambiare,
ormai ama più Roma che Bari".
REPUBBLICA.IT
ROMA - Il Milan chiama e la Juve risponde.
Dopo il successo in extremis dei rossoneri a Bergamo
la squadra di Capello era chiamata al successo pieno
nella difficile trasferta dell'Olimpico contro la
Roma. Obiettivo centrato ma i giallorossi avrebbero
meritato qualcosa in più e sul rigore decisivo
concesso ai bianconeri pesa un errore del direttore di
gara.
Sicuramemte meglio la Juve nel primo tempo.
Nella ripresa la squadra di Del Neri cerca di
rimontare ma le idee non sono tantissime. In ogni caso
non è stata affatto una bella partita. Grande
nervosismo in campo e incidenti prime della partita
fuori dallo stadio. Alla fine della gara Totti
protesta veementemente contro Racalbuto e dalla
panchina giallorossa lo stesso tecnico Del Neri e Vito
Scala, preparatore atletico del giocatore, sono corsi
a trattenere il capitano della Roma portandolo via.
Tra i più nervosi, nella gran calca di persone che si
avviavano agli spogliatoi, anche Antonio Cassano,
trattenuto ancora una volta dagli inservienti
giallorossi come già alla fine del primo tempo.
La partita. Nella Roma l'unica novità
rispetto alla sconfitta a Palermo è il ritorno di
Francesco Totti, che ha scontato il turno di
squalifica. Regolarmente in campo De Rossi che è stato
in dubbio.
Non cambia nulla rispetto alla vittoria col
Siena Fabio Capello che conferma il tridente offensivo
Del Piero-Zalayeta-Ibrahimovic. Indisponibile Pavel
Nedved.
Grande coreografia all'Olimpico per una
partita attesa da tanto tempo contro gli "odiati" ex
Capello, Emerson e Zebina. Doveroso il minuto di
raccoglimento, scandito da un grande applauso in onore
di Nicola Calipari, l'agente del Sismi ucciso ieri in
Iraq.
Buona la partenza della Roma che si mostra
molto aggressiva e mette subito in difficoltà la Juve.
Già dopo 5' avrebbe l'opportunità per passare ma la
conclusione a botta sicura di Ferrari, che aveva
raccolto una respinta di Buffon, trova il corpo di
Emerson.
Sembra tutto perfetto in casa giallorossa e
invece uno svarione difensivo consente alla Juve di
passare in vantaggio. All'11': punizione di
Camoranesi, Pelizzoli respinge il colpo di testa di
Ibrahimovic, lasciato solo, ma non può far nulla su
quello di Cannavaro. Erano due gli uomini liberi sul
palo destro.
La Roma subisce il colpo, Totti resta per
qualche minuto dolorante dopo uno scontro con Emerson
e la Juve controlla bene, attua un discreto possesso
di palla e cerca di verticalizzare. Non mancano gli
scontri velenosi e Totti e Zebina sono i primi che
vedono sventolarsi davanti il cartellino giallo.
La Roma non riesce a costruire gioco e
servire adeguatamente Totti: per lui una serie di
impossibili lanci lunghi. Ma anche la difesa della
Juve paga molto caro il primo errore. Al 39'
intelligentissimo lancio di Totti per Cassano che
elude la tattica del fuorigioco. Per il barese è un
gioco da ragazzi battere Buffon con un morbido piatto
sinistro.
I giallorossi non hanno molto tempo per
festeggiare perchè al 41' Zalayeta viene atterrato da
Dellas. Comunque era fuori area. Racalbuto si consulta
anche con il suo collaboratore Pisacreta ma concede il
rigore. Del Piero infila Pelizzoli alla sua destra. Il
tempo finisce tra le proteste e un bruttissimo ceffone
dell'argentino Cufrè a Del Piero che incassa senza
reagire.
Stesse formazioni al ritorno delle due
squadre in campo ma poco dopo arrivano i primi cambi.
Del Neri inserisce Mancini per De Rossi, mentre
Capello tira fuori Del Piero e mette dentro Pessotto.
La Roma comincia con maggiore determinazione ma è la
Juve ad avere al 10' la prima buona occasione con
Zalayeta. Bravo Pelizzoli a parare il suo sinistro
ravvicinato.
I giallorossi comunque sono cresciuti ed
evidenziano grande intensità e determinazione unita a
un discreto pressing. La Juve fa fatica e non riesce
più a fare pressione. La Roma sfiora il pareggio in un
paio di occasioni ma il risultato non cambia.
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Nel dopopartita di
Roma-Juve l'ad della Juve, Giraudo, cerca di
ammorbidire i toni sulla polemica arbitrale.
'Racalbuto non all'altezza di una partita cosi'
importante? Pisacreta ha sbagliato? Non e' il caso di
fare dietrologie - ha detto - Bisogna accettare le
situazioni per quello che sono: alle volte e'
fortunata una squadra, alle volte un'altra'. Giraudo
ha definito Cassano 'molto simpatico e sempre sincero:
e questa sincerita' va premiata'.
CORRIERE.IT
ROMA - Con un gol in fuorigioco e un rigore
inesistente, la Juve ha ricacciato in gola allo stadio
Olimpico gli insulti covati da mesi e ha risposto alla
vittoria in extremis del Milan a Bergamo. Non è stata
una bella partita, più rissosa che tecnica,
condizionata dai gravissimi errori arbitrali: due,
come le reti bianconere. La prima è stata segnata da
Cannavaro in posizione di offside, la seconda da Del
Piero su rigore, ma il fallo su Zalayeta era avvenuto
fuori area. Inutile il pareggio momentaneo di Cassano,
in un'altra azione discussa: due giallorossi in
fuorigioco, non l'ex barese.
Dopo l'inevitabile e atteso prologo, fatto
di insulti e striscioni contro Capello, Emerson e
Zebina, e con molti riferimenti alla condanna per
doping del medico juventino Agricola, dopo gli scontri
fuori dallo stadio con cariche della polizia e qualche
auto incendiata, Roma-Juve non ha mantenuto nessuna
delle attese tecniche, ma purtroppo non ha deluso chi
si aspettava una battaglia di colpi proibiti. Un clima
nervosissimo che ha finito con l'annullare il talento
individuale: inutili i due "tridenti" (Cassano, Totti
e Montella da una parte, Del Piero, Ibrahimovic e
Zalayeta dall'altra). Hanno invece trionfato i
centrocampisti, i picchiatori e i faticatori, e lo
spettacolo ne ha ovviamente risentito.
Forse il gesto più bello della serata
appartiene a Del Piero, che nel finale del primo tempo
riceve un pugno in faccia da Cufrè (l'arbitro
Racalbuto non vede nulla, ma potrebbe scattare la
prova televisiva), e invece di reagire in modo
scomposto mostra un mirabile autocontrollo, dicendo
solo "complimenti" all'avversario. Si è fuoriclasse
anche in queste cose. Nessun dubbio, invece, sui gesti
peggiori: falli e insulti a parte, le cose da
dimenticare appartengono tutte ad arbitro e
guardalinee.
GAZZETTA.IT
ROMA, 5 marzo 2005 - Missione compiuta per
la Juventus, che riaggancia il Milan in vetta, per il
terzo turno consecutivo di coabitazione forzata. I
bianconeri passano infatti all'Olimpico, superando 2-1
la Roma in una gara nervosa e condizionata dagli
errori dell'arbitro Racalbuto nella valutazione degli
episodi-chiave della gara.
Del Neri e Capello confermano le formazioni
previste alla vigilia: al tridente classico
giallorosso (Montella-Totti-Cassano), si contrappone
quello juventino, inedito in trasferta dal primo
minuto (Del Piero-Ibrahimovic-Zalayeta). Il recupero
di Thuram consente infatti a Capello di avvitare la
difesa intorno ai quattro pilastri titolari, mentre a
centrocampo Camoranesi, Emerson e Blasi garantiscono
spinta e filtro al tempo stesso. E le scelte premiano
il tecnico: dopo 11 minuti la Juventus riagguanta
infatti il Milan, cui sono stati necessari 94' minuti
per conquistare un vantaggio di tre punti. La gara
delle ruggini vecchie e nuove non poteva avere
svolgimento diverso: gara nervosa e tesa sugli spalti
e in campo, con l'arbitro Racalbuto che sbaglia pure
parecchie, decisive valutazioni.
Il possesso palla alla fine del primo tempo
la dice lunga sulla gara: 9 i minuti a favore della
Roma, 7 quelli di marca bianconera. Il resto è gioco
spezzettato, singhiozzi di calcio, discussioni, falli
e polemiche. Come quando la Juve si porta in
vantaggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione di
Camoranesi: Pelizzoli dice di no al colpo di testa di
Ibrahimovic, sbuca Cannavaro e realizza di testa. Il
bianconero era però in fuorigioco. Cassano risponde al
39', su assist di Totti (Dacourt e De Rossi sono in
fuorigioco, ma in posizione passiva). Altra
discutibile decisione in occasione del calcio di
rigore accordato alla Juve per fallo di Della su
Zalayeta: il fallo pare esserci, ma è fuori area.
Racalbuto assegna il penalty al 41', Del Piero lo
realizza al 44': in mezzo è un assedio intorno al
segnalinee Pisacreta, accusato dai giallorossi di non
aver aiutato Racalbuto a prendere la decisione
migliore. E il primo tempo si chiude con un tasso di
nervosismo altissimo (e un pugno di Cufrè sul volto di
Del Piero non visto da Racalbuto).
La ripresa si apre con una doppia
ammonizione ai danni di Blasi e Del Piero per falli
non cattivi, poi la gara torna sui binari della
correttezza, pur restando vibrante sul piano
agonistico e avara di spunti su quello tecnico. Ma
almeno le due squadre si affrontano giocando, con la
Roma che spinge all'inseguimento del pareggio e la
Juve abile nel frenare avversari e ritmo-partita.
L'ingresso di Mancini (per Dacourt) aumenta il
potenziale offensivo giallorosso, ma stavolta il
brasiliano non riesce ad essere decisivo. La Roma
insiste, la Juve non molla: alla fine le ammonizioni
saranno dieci (equamente suddivise), ma il numero dei
gol resta inalterato. E la Juve, col 2-1 in tasca,
festeggia l'aggancio e può cominciare a pensare al
Real, ospite al Delle Alpi mercoledì prossimo. |