ROMA - JUVENTUS
1-2
Roma, Stadio Olimpico,
5 marzo 2005
ore 20.30

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Tifo Curva Sud:
La grande tensione blocca in parte la Curva Sud durante la partita, ma a tratti la voce esce bene.
Il prepartita è molto canterino, con insulti, striscioni e cori contro Capello e gli altri traditori. Una partita vissuta con veleno in cui il pathos a volte ha superato e a volte ha bloccato la mancanza di coordinamento che ancora si respira in curva. Lo sconcerto prende il sopravvento vedendo l'arbitraggio di Racalbuto e soci. A proposito: ma quel bel coro sulla signora Racalbuto?
Voto: 6,5
Tabellino partita:
ROMA-JUVENTUS 1-2 
ROMA: Pelizzoli; Panucci, Ferrari, Dellas, Cufrè (40' st Corvia); Perrotta, Dacourt (25' st Aquilani), De Rossi (8' st Mancini); Montella, Totti, Cassano. In panchina: Curci, Scurto, Xavier, Cerci. Allenatore: Del Neri 
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Thuram, Cannavaro, Zambrotta; Camoranesi, Emerson, Blasi; Ibrahimovic (33' st Trezeguet), Del Piero (11' st Pessotto), Zalayeta. In panchina: Chimenti, Ferrara, Tacchinardi, Olivera, Appiah. Allenatore: Capello 
ARBITRO: Racalbuto di Gallarate 
RETE: 11' pt Cannavaro, 39' pt Cassano, 44' pt Del Piero. 
NOTE: serata umida e piovosa, terreno svivoloso. Spettatori: 70 mila circa. Ammoniti: Totti, Zebina, Dacourt, Cassano, Blasi, Del Piero, Panucci, Camoranesi, Mancini, Montella. Angoli: 2-3. Recupero: 3' pt, 4' st. 
Tifo Ospiti:
I 4.000 juventini non sono in forma. O meglio, risentono, come al solito, della grande massa (la maggioranza) di tifosi provenienti da tutte le regioni d'Italia. Torna lo striscione Drughi, affiancato da Viking e Arditi. Il gruppo che tenta di tifare, anche se con discontinuità, è di circa 300-400 persone. Non male un paio di bandieroni, ma lo sventolìo non è sufficiente. Ci vuole la voce, che si è sentita solo alla fine, poco prima del fischio finale.
Voto: 5

FOTOTIFO
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VIDEOTIFO
 
Le ragazze pon pon fanno il loro esordio....
(2425 kb)
La curva non gradisce: ecco la fuga al grido di Juve merda alé dopo una sola canzone
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Finché vedrai...
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Forza Roma Alè quando la Roma
entra per scaldarsi
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Presentazione Juventus
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Coreografia Curva Nord
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Inno della roma con panoramica stadio
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Esultanza al pareggio
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Tifo inizio partita (La Domenica Sportiva)
(3353 kb)

Bastardo Emerson
(1005 kb)


Finché vedrai
(96 kb, mp3)

AS Roma di giorno e di notte
(93 kb, mp3)

Forza Roma-Roma campine-forzaRomalaRomaolé
(292 kb, mp3)

Tutti allo stadio
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Passa il tempo cambia la gente
(57 kb, mp3)

Capello pezzo di merda...
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FOTOCALCIO
Il
                  traditore


"Non puoi vedere solo bianconero"
(Vincenzo Montella al guardalinee)



VIDEOCALCIO

Il gol di Cassano
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Il servizio sulla partita
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Servizio TG 1
(31475 kb, mpg)
 
Servizio TG3
(12645 kb, mpg)
 

Servizio TG1
(4179 kb, mpg)


TIFOSO LOCALE
Arrivo allo stadio verso le 18 e 20 e subito gli occhi vanno verso delle fiamme altissime in lontananza, dalla parte del Ministero degli Esteri... poco vicino ci sono delle cariche della polizia contro gruppi di tifosi romanisti. Fuggi-fuggi, torce, bomboni, il solito cliché. Il clima si stempera solo con l'arrivo di una forte pioggia, dopo di che decido di entrare, anche perché già dal mio arrivo nei pressi dello stadio si sente la Sud cantare forte contro i rivali. Da qui fino alla fine della partita sarà un fiorire di striscioni con temi quali il doping e soprattutto Capello, Zebina ed Emerson.
Quattro belle croci dal sapore anni '70 fanno bella mostra nella parte bassa della curva con gli ovvi nomi: Capello, Zebina, Emerson e Juventus. Molte bandiere in Curva Sud ed in tutto lo stadio, si notano con piacere alcune bandiere "della nonna", fatte a mano. All'ingresso in campo della Roma, iniziano i cori a sostegno. Poi è il momento dell'ingresso bianconero: BUUUU, tutto lo stadio fa BUUUU al simbolo del potere. Cori contro Capello "Capello pezzo di merda, tutta la curva ti insulta, questa canzone è per te, con tutto l'odio che c'è, sempre più grande" e contro Moggi "Moggi, magari mòri oggi". Insultato anche Zebina con un coro non propriamente politically correct "Un coro per Zebina UH UH" e non ricordo come è stato apostrofato Emerson. Fischi e striscioni contro anche per Franco Tancredi, che scalda il portiere della Juve proprio sotto la Tribuna Tevere. Gli juventini appendono il loro rientrato "Drughi" verso le 20.00, insieme a Viking e Arditi. Sono scomparsi tutti gli striscioni dei Fighters, cacciati dalla curva da chi se l'è presa oggi. La sezione di Roma è simboleggiata da un grande 06 che campeggia sulla vetrata in alto. Non particolarmente bellicosi, se si eccettua qualche gestaccio e qualche lancio di torcia, anche con una lanciarazzi, vista la distanza a cui è arrivata la luce rossa. Alle formazioni, una volta tanto, una bella cosa. Viene annunciata con tono funereo la formazione della Juve. Si scorrono i nomi, e quando arrivano i traditori, il nome non viene annunciato e l'immagine sullo schermo tenuta per un minuto. La gogna. Viene giù lo stadio, letteralmente. Non era più l'Olimpico ma il Colosseo. Ormai senza più voce, la gente si placa solo per aspettare i giocatori in campo. La Curva Nord fa una buona coreografica con dei fratini giallorossi con scritta, se non sbaglio, AVE ROMA.
L'unico piccolo errore è stato accendere subito le torce, il cui fumo ha rapidamente oscurato l'effetto cromatico. Ma è comunque un bel segnale di vitalità. L'unica cosa che non ho capito è lo striscione sotto al tabellone ("La nostra nascita non si discute. Curva Sud!!, probabilmente lasciava intendere che i tifosi che stanno in Nord comunque nascono dalla Sud). La Tevere, partecipe come non mai anche per cori e BUUU, spolvera le solite stelline, che comunque consentono di dare, con poco costo, un bell'effetto visivo. La mancanza di volantini anni '80 che spiegano come e quando accenderle fa sì che vengano accese 5 minuti prima dell'inizio. La Curva Sud si dà da fare con una torciata e con dei volenterosi che si mettono sulla cancellata in basso per cercare di coordinare la curva almeno in questa partita.
La partita la conoscete, con questa gente non si potrà mai avere la meglio e speriamo che Rosella Sensi capisca che a Trigoria non vogliamo neanche i cugini di quinto grado di Moggi. Lo stadio è unanime nel coro "sapete solo rubare", cantato dalla Curva Nord, dalla Tevere e dalla Sud. Durante la partita comportamento tutto sommato corretto, a parte un paio di torce che dalla Tevere finiscono in campo e un'altra, dalla Sud, prima del rigore inventato, che finisce in area di rigore. Oltre a ciò, una banana indirizzata a Zebina piomba sul terreno verde quando lo stesso è sotto la Tevere. Sinceramente non vedo nulla di male nel farsi squalificare il campo se si deve essere presi per il culo da questa gente.
E' una forma di protesta come un'altra per un campionato che non ha senso e con una dirigenza che, invece di prendere le distanze da questa gentaglia, la vuole fare entrare a Trigoria.

RESOCONTO DI ALEX ROMA JUVE 5 MARZO 2005
Sarà difficile fare un resoconto di questa partita perchè speravo andasse in modo diverso e invece ha vinto la Juve 2 a 1 ,ma come ha vinto....Juve ladrona.
La mia giornata parte subito,alle 6 sono in piedi e vado a lavorare con zio Marco a Via Sannio,sono in tensione, ma come è difficile non esserlo.
E' una settimana che aspetto questa partita,anzi un anno.
Salgo le scalette di San Giovanni e vedo il Sole (A Zebina meno male che Torino è na città solare,ma de che?). Si vede che per molti è facile sputare nel piatto dove si mangia...
Lavoro e penso alla partita...andiamo a casa, mangio acasa, mi doccio e mi sento con gli amici,Davide,Pino e Fabrizio...Pino ha rinunciato pure a una giornata di lavoro e metterà su uno stendardo aiutato da Andrea con scritto E' FINITA UN EPO-CA CIAO CAPELLO ma più che ciao doveva esse BYE BYE,,ma fa niente...del resto
una persona cosi falsa si deve solo che detestare...
Alle 17e30 entriamo allo Stadio e ci si vede col resto degli amici,Pino,Davide,Fabrizio,Giorgio e Marco...(Brigata Distinti Sud Sett.23D). C'è il pubblico delle grandi occasioni...ma la Partita è stata una rapina. Giusto fischiare per i 90 min Zebina Capello ed
Emerson (TRADITORI).
La Juve 2 gol irregolari con rigore inesistente e
tanta "fortuna",anzi aiuti...
Noi tifosi chiediamo piu rispetto e dico che questo calcio ci fa SKY-FO.
Inutile dire che usciamo dallo Stadio avvelenati.
Ottimi gli striscioni che rigurdano epo e trofei rubbati.
Io,Davide,Pino e Fabrizio siamo stravolti ma giriamo un po per Roma e mangiamo qualcosa.
Torniamo a casa e ci troviamo in giro con i nostri amici, Smemi,Michelino,Andrea ed Elena,ciao Piccola TI VOGLIO TANTO BENE,ricordalo...6 la mia LUCE).
Mi prendo un bel cornetto con la cioccolata e cappuccino e andiamo a casa da me e alle 6e40 Smemi ci prepara na sorta di carbonara con uovo e salame...mmmbuona!!! Sarà stata la fame...Michelino intanto si addormenta.
Sono ancora sveglio e sono qui a scrivere e mi domando se davvero il calcio sia questo...
SOLO RUBBARE,SAPETE SOLO RUBBARE!!!
Un saluto a tutti e sempre forza Roma,non smetteremo mai di combattere.

DENNIS
Roma-juvepo :
Quest'anno andrebbero presi a sganassoni tutti,calciatori e dirigenti. Su questo siamo tutti daccordo, penso. Ma quello che si è consumato ieri notte va oltre qualsiasi disquisizione tecnica,tattica o calcistica in genere. ieri notte si è verificato un fatto di una gravita' sconcertante. Un vero e proprio atto di forza e prepotenza senza precedenti. In una sfida a rischio, dopo molteplici appelli di questore e prefetto, tutto poteva accadere fuorchè una partita vinta in maniera sporca.Invece è accaduto, della serie vinciamo,rubiamo,e se fate macelli ve squalifichiamo pure per il campo per 10 giornate.
Questi sono venuti a derubarci spudoratamente a casa nostra, in un clima rovente e pericoloso, senza porsi minimamente alcuna remora. Se questa non è una dittatura di stampo mafio-bulgaro(come dissi all'andata) ditemi voi cosa è. Mi verrebbe voglia di emigrare all'estero per quanto sono nauseato, anche se l'amore per quei colori prevarra' come sempre. Vi diro' di piu', Giraudo ha anche espresso parole solidali, prepariamoci ad una vittoria"facile" a Cagliari. Ragazzi, questi comandano il calcio.

Sono daccordo con te riguardo il tifo, ottimi momenti alternati ad altri in cui vuoi per la tensione eccessiva e per l'abbattimento misto a rabbia la voce era soffocata. Belle le croci molto anni 70-80.
Gli juventini meno del solito, senza vessilli, e quasi tutti del centro-sud. L'avvicendamento fra Drughi e fighters ancora non ha portato miglioramenti e pecca di organizzazione e compattezza.
Il mio grande orgoglio rimane il fatto che la triade a Roma se viene deve essere super-scortata come pentiti, e che Roma rimane la trasferta piu' pericolosa per gobbi e non.



MICHELE
Inizio il mio resoconto ringranziando Alessio che lunedì mattina
ha fatto la fila per me e il mio amico Andrea per acquistare 2 
tagliandi di Nord.
Alle 10 si parte con il pulman diretto a Napoli da dove prendiamo
il treno per la Capitale.No che non ci sia un treno diretto 
Foggia-Roma ma così si risparmia qualche Euro e si patisce meno il 
viaggio. Arriviamo all'Olimpico alle 15.30 e oltre ai soliti bagarini ci 
sono già una cinquantina di persone dinanzi i cancelli dell Sud. Al 
Bar del Tennis ci sono almeno 200 persone.Una cinquantina di forze
dell'Ordine,una cinquantina di ragazze pon pon che provano lo 
spettacolo indecoroso che dopo daranno vita sulla pista delle 
2Curve e un centinaio di tifosi giallorossi. Il clima comunque è 
abbastanza tranquillo. Ritornato nella zona dello Stadio noto con 
piacere molte aste di bandiere segno che gli appelli lanciati da più 
parti (dal tuo sito in primis) hanno avuto il loro effetto. I cancelli li 
aprono per le 17:00 ed io da quell'ora sino alle 19:30 tendo come un
disperato di entrare nella Sud ma senza successoQuesta volta non 
mi è andata bene e mi devo,mio malgrado,accontentare della Nord.
Nel prepartita il tifo è buono e 'cazzuto'. Cori anti juventini e bolgia 
al momento dell'ingresso delle 2 squadre per il riscaldamento. Lo 
stadio offre un ottimo colpo d'occhio. Curve,Distinti e Tevere sono 
ben colorate, le bandiere sventolano spesso che è un piacere 
vederle. Non si raggiunge certo il livello di Roma-Parma '01 ma è 
bello ugualmente. Per un attimo penso che siamo solo Noi a 
rendere una partita importante si, ma inutile o quasi per la classifica
un evento del genere. Un inter-juve o milan-juve con le milanesi o 
la juve nella nostra situazione si sono anche giocate in passato, ma 
con Curve in sciopero per il brutto andamento delle loro squadre in 
classifica. Noi invece non siamo tifosi qualunque, NOI SIAMO 
ROMANISTI E ORGOGLIOSI DI ESSERLO e diamo alla partita la 
stessa importanza di un Roma-Juve valevole per il tricolore.
Zampa annuncia le formazioni ed devo dire che mi è piaciuto tanto 
il modo in cui ha presentato i 3infami. Ancor di più mi è piaciuta la 
maturità del Popolo Giallorosso al momento dell'annuncio dei 
nostri.Applausi (o comunque non fischi) a Pelizzoli e Ferrari che 
sembravano in clima di contestazione. D'accordissimo anche su 
alcuni fischi a quell'ingrato di Cassano. Ha sinceramente rotto le 
palle con queste frequenti dichiarazioni d'amore verso il Verme 
Friulano e poi, fatte alla vigilia della sfida le ho viste come un 
grandissimo atto d'infamia e di debolezza soprattutto perchè fatte in
un momento in cui tutti dovevamo(e dobbiamo) remare dalla stessa 
parte e lui, da vice-capitano non ha fatto altro che violare gli 
obblighi che la Fascia che è stata di Ago del Principe, e che ora è di
Totti, impone.
Purtroppo è un personaggio protetto in campo e fuori da chi ha 
molta voce in capitolo in Curva, la stessa Curva che a Siena a 
sfanculato il Capitano e che spesso fa partire cori di incitamento per
il Barese dopo che un minuto prima ha predicato il motto TIFIAMO 
SOLO LA MAGLIA.
Purtroppo anche questo ci fa capire come i tempi stiano cambiando.
Se oggi Sensi comprasse Manfredonia, non lo contesteremmo più di
tanto perchè,malgrado la sua lazialità ed ex-juventinità, si 
tratterrebbe pur sempre di un calciatore più forte di Dacourt,De 
Rossi e Perrotta. Nel'estate del 2001 abbiamo accolto bene il 
sig.Fuser Diego che il 6.1.1998 mostrò il dito medio alla Tevere; ma 
a noi questo poco interessava considerando che avevamo 
necessariamente bisogno di un vice-Cafù.
Io i miei cori li dedicherò solo e soltanto alla Roma e magari a 
giocatori come Montella che,per quanto forte e discutibile in alcuni 
atteggiamenti nell'anno dello sudetto, non ha mai creato polemiche
del tipo "...oh grande squadra oh me ne vado...".
Siccome è chiara la situazione, cioè che a giugno andrà via 
probabilmente alla Juve, prima che lo faccia lui mandiamolo a 
fanculo noi. Non ripetiamo lo stesso caso di Emerson al quale 
abbiamo regalato affetto fino al suo ultimo giorno di Roma. 
Sentimenti questi che daro' sempre a gente meno dotata di Cassano
(Annoni,Rizzitelli,Samuel,Aldair,Giannini,Oddi,Gerolin,Nela,Desideri
etc. etc.) ma in campo sputava l'anima per la maglia.
Che dire della partita (mi riferisco a quella sugli spalti ovviamente)?
Il gol di Cannavaro ha stroncato un po' la voce e l'entusiasmo ma 
devo dire che la Sud spesso si è sentita in Nord. Inviterei anche tutti
in futuro a puntare meno sui cori con troppe parole o frasi. Arrivano
poco e non fomentano il resto dello Stadio e forse nemmeno i 
calciatori. La Curva Sud è stata la Curva più bella del mondo 
soprattutto quando si basava su cori semplici la maggior parte dei 
quali avevano solo tre semplici parole....FORZA ROMA ALE'.
I cori in cui si parla di arresti,diffide,centurioni etc., per quanto belli 
e significativi non riusciranno mai ad essere coinvolgenti e forti. 
Delusione totale dagli juventini e dalla nostra Curva Nord. Accanto a
me c'erano Tosatti,Mughini,Bartoletti,Galeazzi etc. Tutta gente cioè 
espertissima di calcio che guardava storto a me e qualcun'altro 
quando cercavamo di 'diffondere' i cori provenienti dalla Sud.
Al centro della Nord c'era anche un megafonista ma per quanto 
lodevole la sua iniziativa è stata errata nei modi.Non puoi cercare 
di farmi partire un coro quando in Sud si canta un altro. Ma il 
problema lla fine è stato risolto con par condicio dal resto della 
Nord che non cantava ne' quelli della Sud ne' quelli da lui lanciati.
VOTO PERSONALE ALLA SUD....6-. Si doveva dare di più. Peccato 
poi per quel vuoto sulla vetrata principale. Anche a livello visivo è 
un colpo nell'occhio.
Sull'Autobus del ritorno mi consolo con una conversazione 
bellissima avuta con due tifosi di circa 70 anni. Mi hanno parlato 
delle loro trasferte Antiche trasferte, di come raggiungevano lo 
Stadio Olimpico e del fatto da quando avevano circa 20anni non 
perdono una partita della Roma in casa. Si è parlato del vecchio 
modo di fare tifo,della passione che c'era allora,di 
Manfredini,Ghiggia, del tradimento di Cordova,delle partenze di 
Spinosi e Capello, della sfortuna dell'amatissimo Rocca, del 
liverpool. Insomma, un excursus storico durato 35 minuti durante i 
quali io ero felicissimo di avere una conversazione del genere e 
loro lo erano altrettanto nel constatare quasi commossi che c'era 
qualcuno interessato a sapere più particolari possibili su periodi 
calcistici che non torneranno più ma che vivranno sempre nelle 
menti di chi li ha vissuti. Una conversazione che davvero ha 
impreziosito la mia giornata già di per se preziosa per il sol fatto di 
essere stato a tifare con tutti Voi.
Torno a casa alle 05.15 e accendendo la TV noto che in uno sport da
me poco amato, la F.1, un Romano-Romanista con la sua mediocre 
macchina ha stravinto sulla corrazzata della MAFIAT. 
In questo modo la mia trasferta termina con un timido sorriso.
FORZA MAGICA ROMA
Michele

MICHELE M.
La partita più sentita del campionato. Attesa da più di 8 mesi, e i giocatori hanno ben capito cosa noi vogliamo. Appuntamento al bar con gli amici alle 4.15. Un caffè e poi tutti allo stadio. Alle 4.50 siamo all'obelisco. Chi parcheggia il motorino e chi la macchina, alle 5.05 siamo davanti alla sud dove ci dicono che c'è già stata una carica. Altri amici ci fanno attendere fino alle 6 per poi entrare insieme. In curva ci sono molti spazi liberi ma presto si riempiranno tutti. Il tempo passa veloce. La pioggia nelle prime file non ti consente neanche di sederti, era tutto bagnato. Dopo molti insulti ai traditori inizia la partita. Ma che napoletanata è far ballare quelle ragazze? Sapendo com'è la curva ti pare che non gli tirano qualcosa? Comunque bello lo scenario iniziale con le croci e tutte le bandiere, stendardi e sciarpette al vento. Grande Carletto che, pur rischiando gravi sanzioni, ci concede quel minuto di fischi ai 3 traditori. La partita è inutile commentarla, d'altronde sono anni che rubano e lo sappiamo tutti. Molto belli gli striscioni, buono il ritorno degli altoparlanti in curva. Però per 3 volte ho visto menarsi in curva (sopra i boys se ne sono date parecchie, sotto un ragazzo voleva menare non so chi e dopo altre 3-4 persone si sono menate non so per quale motivo). Inoltre volevo dire al ragazzo che ti ha scritto il 4 Marzo commentando Barca-Espanyol che proprio sabato un ultras sulla trentina è andato a rimproverare molto duramente (capite voi come?!?) un ragazzo (che faceva parte degli ASR ULTRAS) poichè non cantava. Rimane molto l'amaro in bocca per aver perso una partita così.

ANTONIO
ciao lorenzo,sono di avellino ma matto per l'as roma.sono partito alle14,30,viaggio tranquillo alle 17,45 l'entrata in sud.dopo un prepartita di insulti ai traditori e agli zingari juventini ecco che viene giù l'olimpico quando appare l'immagine di giuda sul tabellone.
ecco l'atteso match.....iniziano le follie di quel pezzo di merda di Racalbuto segna in fuorigioco quel bastardo di cannavaro.noi cantiamo uguale nonostante lo svantaggio quando pareggia cassano esplode la sud:perdo la sciarpa che avevo in vita emiesce un piccolo livido sulla coscia....non fa niente.....si canta asquarciagola anche dopo il rigore dell'uccellino ritorno alle 3 ad avellino contento nonostante la sconfitta di aver sostenuto l'as roma per più di 95 minuti.P.S.juve merda!!!!

Siro82
Personalmente questa partita aveva un risvolto diverso. Quel 28 maggio 2004 oltre ad essere tradito dal condottiero che ci aveva portato al terzo scudetto, il mio cuore è stato spezzato dalla persona più importante della mia vita. Quel giorno la mia vita si è fermata e da quel giorno ho provato a ripartire per dimenticare, per guardare oltre cercando di non voltarmi più dietro. La partita di ieri era l’unico modo per cancellare in parte una giornata maledetta. Alle 18:20 sono già in prossimità dello stadio, parcheggio e mi incammino sul lungotevere. Vedo delle nubi di fumo alzarsi sopra la Farnesina, poi mi confermeranno che ci sono stati degli scontri. Entro allo stadio, mi posiziono nel mio solito posto sopra la vetrata. L’atmosfera è già caldissima, molti sono gli striscioni-sfottò nei confronti di quei piccoli uomini passati al nemico ma non mancano neanche quelli riguardanti l’Epo-ca Juve. La curva Sud è stracolma e carica come non mai. Entra la Roma per il riscaldamento, parte subito l’incitamento verso i nostri beniamini. Qualche istante dopo escono le piccole zebre bianco nere e viene giù lo stadio. Fischi, buu, insulti, canzoni contro l’abbacchio emerson, contro il falso capello, contro la gazzella zebina, contro il gestore del calcio italiano moggi, contro l’altro grande traditore tancredi. Lo stadio è una bolgia, partono le formazioni: nei minuti riservati a quei tre succede il finimondo, senza annunciarli abbiamo fatto esplodere tutto il nostro disprezzo nei loro confronti. Inizia la partita, 4 giganti croci vengono issate nella parte bassa della curva. La Sud spinge, il resto dello stadio pure fino al goal di quel nano basso napoletano che li porta in vantaggio. Pochi istanti dopo mi arriva un sms, è mio padre:”goal juventino in netto fuorigioco”.Non posso crederci, che schifo. La Roma riparte e trova il goal del pareggio sull’asse Totti Cassano. La palla entra lentamente in rete, la curva esplode. Io abbraccio la mia gente, coloro i quali non mi tradiranno mai. E’ festa, grande festa! Trascorrono neanche tre minuti e il sig. racalbuto assegna un calcio di rigore per la juve. Altro sms di mio padre:”era fuori area e forse neanche c’era il fallo”. Comincio a provare ribrezzo per quella giacchetta nera, incompetente e inammissibile il suo comportamento. Calcia l’uccellino, Pellizoli resta immobile: cazz… almeno buttati, almeno provaci, sei restato fermo come un lampione ma che credevi che te l’appoggiava tra le mani!!!.Nel secondo tempo la Roma ci prova ma niente, io non voglio pensare ad un eventuale sconfitta ma cosi è stato. La juve esce vittoriosa dall’Olimpico, capello aiutato da un arbitraggio a dir poco scandaloso questa notte se la riderà come non mai mentre io non ho più un filo di voce, tutta sprecata per sostenere la mia squadra ed insultare i nostri odiati nemici. Il mio unico ringraziamento lo dedico alla Curva Sud che questa sera non mi ha fatto sentire solo al contrario di quella persona che se ne è andata via senza più tornare da me. ODIO L’IPOCRISIA E LA FALSITA’. ODIO CHI NON HA RISPETTO. ODIO CHI NON HA CORAGGIO. AMO LA ROMA E LO FARO’ PER SEMPRE. CURVA SUD ULTIMO BALUARDO DELLA ROMANITA’ . FABIO CAPELLO VINCENTE COME ALLENATORE MA PERDENTE COME UOMO

ANDREA
Ti scrivo per un commento sulla partita contro la juve... Per prima cosa devo dissentire un pò dal voto che hai dato alla Curva Sud, perche sinceramente la curva mi è piaciuta, intendo dire che sono stati mostrati molti striscioni, giustamente pesanti, èstata fatta una coreografia forse banale ma è la più classica e la più bella( tante tante bandiere)! Per questo io alla Sud avrei dato un bel 7!!!
Parlare di quei quattro infami lo ritengo inutile ( per me si esprimono molto bene gli striscioni di ieri) a cui si deve aggiungere Moggi e la sua allegra combriccola di tossici!!!
Per quanto riguarda invece la partita ,strettamente nell'ambito calcistico, nn ho nulla ,se non pochissimo, da recriminare alla nostra Roma. Ieri la squadra ha giocato bene e credo che una squadra come quella meritasse un pareggio... Gli ultimi 20 minuti sono stati giocati con il sangue, mentre i giocatori juventini ( sapendo già di aver comprato ergo di vincere la partita) rimanevano un pò passivi.
A queste scene di FURTO, quale è stata la partita di ieri, non ci sono molte soluzioni: appelli alla lega e altre stronzate del genere non valgono nulla. A mio avviso l'unica soluzione è quella di far sentire il nostro odio verso i juventini (adesso tutto rimandato alla partita del prossimo campionato) attraverso qualsiasi mezzo....
Né Rossi Nè Neri, VOLTI COPERTI, liberi pensieri!!! 

ANDY
sono andy...
il cavallo è entrato,eccome...  e a poco serve il pensiero di una città intera.. la roma siamo noi,ma non quella con sede a trigoria,che definisce "buona fede" quello che s'è visto ieri...   p.s.:x roma-milan dobbiamo aspettarci gli elefanti e i cammelli di moira orfei,dato che le ballerine "stemperano"poco?   che schifo....!!!

RAFFAELE
ti scrivo il resoconto con 3 giorni di ritardo perchè scrivere un resoconto a caldo su quello che è successo sabato è difficile perchè ti vengono tante, troppe cose in mente. Mi sono serviti anche questi 3 giorni per seguire come l'informazione trattasse il tema, mi aspettavo proprio questo trattamento, di completa disinformazione e istigazione alla violenza e odio nei confronti dei romani. E' ormai palese che alcuni, anzi molti giornalisti (leggi cazzari) non parlino dell'argomento sportivo  e spieghino cosa sia successo realmente in campo, ma sparano a zero sui "romani", l'odio non è affatto calcistico, l'odio che rigettano sicuramente risale a complessi d'inferiorità, oppure alle famosi estati dove magari romani e non-romani si trovano a contatto e tutti sappiamo come va a finire... grosse batoste in tutti i campi! (detto in romano sveje)

Credo che un GIORNALISTA avrebbe parlato del rigore "scandaloso" e del gol in fuorigioco, un "cazzaro" parlerebbe dei duri contrasti di Dacourt e Cufrè , dello sputo di Totti, del derby sospeso, della monetina, del "doping amministrativo", dei rolex, spostando come al solito la VERITA' su altri argomenti, che tra l'altro nessuno di questi cazzari conosce realmente e in più se la prenderebbe con il clima da "guerriglia" creato, si è sentito persino dire che "l'inno" suonato sarebbe dovuto essere quello della juve per dovere di ospitalità.

Quindi un elogio al pubblico di Roma, che in una serata di provocazione non è caduta nella trappola, e del pubblico di Roma che ha sostenuto alla squadra in ogni modo, con goliardia, rabbia, passione e colore, gli appelli di portare sciarpa e bandiera sono rinnovati non devono finire con Roma-Juve.

Tutti coloro che tifano, appoggiano e stringono alleanze con la Juve ( R.S.), che da dietro a uno schermo, dietro un microfono, dietro una penna infangano i romani, tutti coloro che dicono di essere romani e juventini e usano sigle e simboli di Roma ( vero XXV anno alias fighters sez Roma COniGLIONI???) CI FATE SCHIFO!!!!! 

I "veri" TIFOSI DELLA ROMA sono quelli che... Odiano la JUVE e non scendono a patti con nessuno. Capito Rosella???


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
(questi ultimi solo se meritano)
ILMESSAGGERO.IT
ROMA - Un altro scandalo e sempre davanti agli occhi di tutti. Racalbuto, arbitro non internazionale, determina il successo della Juventus contro la Roma. Due a uno, il risultato, ma partita falsata. Il primo gol bianconero di Cannavaro è in fuorigioco, il secondo, nasce da posizione ancora irregolare e soprattutto per un rigore inesistente, con fallo, se c’è, commesso da Dellas su Zalayeta fuori area. Rosella Sensi, amministratore delegato del club giallorosso, nella triste notte dell’Olimpico, adesso si renderà conto quanto la nuova alleanza possa soltanto regalare alla società di Trigoria un ruolo di valletta bistrattata, derisa e umiliata. A questo si aggiunge la poca personalità del gruppo, l’assoluta improvvisazione di Del Neri e l’organico risicato. Nelle ultime sei gare solo cinque punti: la Champions diventa un miraggio. 
Come si fa a parlare di calcio, se comunque un arbitro condiziona in questo modo una partita? Primo tempo brutto, con la Roma contratta. Racalbuto accende la sfida nel peggiore dei modi, grazie anche alla collaborazione del guardalinee Pisacreta, esecutore sotto la tribuna Monte Mario: due le decisioni vergognose che permettono alla Juve, per due volte, di andare in vantaggio. L’errore dei giallorossi è comunque di affidarsi ai lanci lunghi sugli attaccanti, su Cassano e Montella, facile per la difesa bianconera avere la meglio. De Rossi, frenato da un fastidio alla caviglia, non entra in partita, Dacourt ha il suo da fare contro Emerson, Perrotta deve stare attento a Zambrotta che parte a sinistra, mentre dall’altro lato Cufrè soffre le incursioni di Camoranesi. 
La Roma, con Totti soffocato tra le due linee ravvicinate, difesa e centrocampo, della Juve, solo all’inizio ha un’occasione, guarda caso su calcio da fermo. Punizione del capitano al quinto, colpo di testa di Dellas e parata in tuffo di Buffon. Sulla respinta, il destro di Ferrari trova il corpo di Emerson sulla traiettoria. Non è che i bianconeri facciano molto di più, ma sono solidi dietro, cosa nota, fanno possesso palla, appoggiandosi su Ibrahimovic e Del Piero. Anche loro hanno la prima chance su punizione e, a differenza degli avversari, la sfruttano subito. Calcia Camoranesi dalla destra, Dellas lascia libero Ibrahimovic che colpisce di testa, Pelizzoli respinge, Cannavaro, in fuorigioco, anticipa in tuffo De Rossi. Uno a zero all’undicesimo. 
Racalbuto offre il peggio di sè, scegliendo chi ammonire, come e quando. Un dettaglio, rispetto a quello che combinerà a fine primo tempo, dopo il pari di Cassano, rapido a rubar palla a Blasi, a scambiare con Totti e a toccare leggero di sinistro in porta, sull’uscita di Buffon, al trentanovesimo. Ibrahimovic riceve palla in posizione di fuorigioco, appoggia per Zalayeta, atterrato da Dellas nettamente fuori area. Arbitro e guardalinee, compari anche stavolta, senza arrossire assegnano il rigore, che Racalbuto non dava da 33 partite dirette, inventato già in partenza. Del Piero, dopo due minuti di proteste, trasforma al quarantaquattresimo. 
Del Neri, vedendo in difficoltà De Rossi anche dopo l’intervallo, inserisce Mancini, passando al tre-quattro-tre. E’ il nono della ripresa. Capello non aspetta nemmeno due minuti e interviene alla sua maniera. Fuori Del Piero e dentro il terzino Pessotto. Tra le due sostituzioni, si addormenta Ferrari nell’uno contro uno con Zalayeta: sul sinistro dell’uruguagio, Pelizzoli salva di piede. Segna Ibrahimovic, su tocco di Camoranesi, ma Ivaldi lo vede in fuorigioco. A metà tempo Thuram chiude su Montella e per poco non ci scappa un’autorete di Zebina sotto la Sud. 
La Roma del secondo tempo fa la partita e ovviamente rischia qualcosa in contropiede. Del Neri mette Aquilani al posto di Dacourt per Montella che, dopo un rimpallo, ha sul destro il pallone del pari, ma conclude a lato. Da espulsione un’entrata al trentanovesimo di Zambrotta su Panucci, ancora sotto lo sguardo di Pisacreta: nemmeno il giallo e neanche azione fermata, ci pensa Dellas. Poi spazio pure a Corvia, esce Cufrè. Pisacreta esagera quando nel finale ferma Montella, in posizione regolare. Ma la sfida è archiviata da un pezzo. Dal primo tempo. Anzi, dall’estate scorsa. Un caffè in Campidoglio tra Rosella Sensi e Antonio Giraudo, amaro solo per i tifosi romanisti. 

ILMESSAGGERO.IT
ROMA - Viene quasi da pensare che avesse fretta. Insultato e contento, Fabio Capello, l’uomo che visse due volte, lascia l’Olimpico bello rapido, stretto nel suo piumino color ebano. Gli bollono le orecchie, ma ha vinto ancora. La faccia da totem sprezzante del mister è un programma. Lui è tornato da avversario dopo cinque anni. E la Juve ha rivinto a Roma dopo cinque anni. Ma ne riparleremo. 
Patti chiari e inimicizia lunga, ecco i suoi tre punti: ma questa notte non la metabolizzerà con una dormitina. Perchè stavolta l’Olimpico non è stato lo sfondo ma l’anima del confronto. Striscioni contro il perfido Capello? Per scriverli tutti più che un taccuino ci vorrebbe un lenzuolo, e non assomigliano per niente ai bigliettini dei baci Perugina, piuttosto sono stati insulti schiumanti e trattenuti a stento con lo stomaco annodato per nove mesi dai tifosi della Roma. «Ave Giuda». «Traditore». «Te odio». «C’hai fatto perde due scudetti». «Te detesto». «Vigliacco». E anche «Miserabile». Tié. Fino a trovare persino sulla sua panchina uno striscione con scritto «Aridacce la Mazda» e poi un altro messaggino con un simpatico «Scappa pure stanotte, coniglio». In tribuna hanno albergato garruli molti tifosi vestiti da infermieri pieni di siringhe e scatole di medicine. Striscione sul tema: «Cepu? No, c’epo...». E ovviamente nessuno dei fedelissimi sgherri di Capello si è salvato: Emerson e Zebina, ci mancherebbe, ma anche Galbiati, Neri e Tancredi (buono questo). Geniale a suo modo lo speaker, che all’annuncio delle formazioni non ha letto i nomi del “museale” Zebina, del “solare” Emerson, e dell’allenatore fedifrago. I fischi hanno spaccato l’aria, avvolto, seppellito. In tribuna d’onore la Triade è stata protetta da gorilla, vigilantes, uomini della Digos, poliziotti con l’elmetto e persino da un paio di cani lupo. Bel clima. 
La madre di tutte gli OK Corral e la matrigna di tutte le rivincite è partita così, con il pigmeo Cannavaro che fa gol di testa in fuorigioco. Giù botte, allora. Zebina e Totti in un match di kung-fu: ammoniti. Dacourt che falcia Blasi: mai così applaudito dallo stadio. Cassano, guarda che strano proprio lui, pareggia e spacca la bandierina del calcio d’angolo come il 28 ottobre 2004, la notte del 4-0. Poi Racalbuto si inventa il rigore per la Juve e Capello schizza su per la gioia. Negli spogliatoi magari dirà «non parlo degli arbitri» come fa sempre da sette mesi, cioè da quando sta alla Juve. L’Olimpico, ulcerato dalla rabbia, bolle come una pentola a pressione a cui abbiano tolto il tappo. 
Normale che debba andare così, tra Roma e Juve è questione di centimetri anche stavolta. Un metro per Turone vent’anni fa; ieri mezzo metro fuori dall’area la sportellata di Dellas a Zalayeta. Stadio e città “contro” sembrano moltiplicarsi, e non fosse che l’argomento è ormai tragico e dannato la furia tarantolata di Capello che contesta l’ammonizione di Del Piero, e poi il 3 a 1 annullato a Ibrahimovic per fuorigioco, avrebbe decisamente molto di comico. 
Sono centimetri anche la punizione di Totti che va fuori. E’ un centimetro il naso contro naso delle proteste di Cassano a Racalbuto. Si chiude qui, vince la Juve, le favole non sono la realtà come i reality non sono la vita. E anche sui sogni c’è la data di scandenza, come sui cartoni di succo di frutta. Quello che viene giù dalla Monte Mario alla fine lisciando Capello di un centimetro. Era destino. 
GIORNALI SPAGNOLI
giornale AS di madrid 6-3-05
DOS REGALOS ARBITRALES DAN LA VICTORIA A LA JUVE
La Juventus dio anoche un paso de gigante para ganar el scudetto y para rearmarse anímicamente ante su inminente compromiso europeo con el Real Madrid. Pero la victoria ante el Roma servirá para alimentar la leyenda de que la Juve es el equipo del poder futbolístico en Italia: el primer gol fue un claro fuera de juego y el segundo llegó en un penalti inexistente. Justo lo que hacía falta para caldear aún más el ambiente en Roma.
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Off-side.
Corría el minuto 11, cuando Camoranesi sacó una falta. Ibrahimovic, libre de marcaje, cabeceó a placer; Pelizzoli despejó como pudo y Cannavaro, en flagrante fuera de juego, recogió el rechace para marcar de cabeza
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Poco duró la alegría en el Olímpico, porque, dos minutos más tarde, Dellas zancadilleó a Zalayeta (que había recibido de un Ibrahimovic en fuera de juego) a un palmo de la frontal del área y el árbitro consideró que era penalti. Lo lanzó con potencia Del Piero y los bianconeri volvieron a ponerse por delante. 



giornale MARCA di Madrid del 6-3-05
En un partido bien jugado por una Juventus que mejoró anteriores prestaciones, ganó al Roma merced a dos goles ilegales: Cannavaro remató llegando de un fuera de juego y no existió pena máxima en el penalti ejecutado por Del Piero.


giornale SPORT di Barcelona 6-3-05
Se avanzó pronto con un gol de Cannavaro, igualó Cassano y cuando se llegaba al descanso Del Piero transformó un penalty muy discutido por la caída al límite del área de Zalayeta ante Dellas. Se discutió no sólo que la falta fuese dentro o fuera del área, sino, incluso, que llegase ésta a existir.
 

giornale EL MUNDO DEPORTIVO  di barcellona 6-3-05

El equipo de Fabio Capello, antes de recibir al Real, venció en Roma gracias a dos discutidos goles en el Olímpico

(ANSA)  - ROMA, 5 MAR - 'Roma e la Roma pretendono rispetto'. Rosella Sensi, ad giallorosso, alza la voce contro le decisioni dell'arbitro Racalbuto. 'Bisogna sapere perdere - ha detto - Ma siamo amareggiati, perche' non si puo' perdere in questo modo. Racalbuto stasera ha commesso errori, in buona fede, non voglio pensare....si', in buona fede, ma errori gravi, che pesano sulla nostra strada per la Champions League. Servirebbe da parte di tutti piu' professionalita' e responsabilita''. 
Roma e la Roma pretendono rispetto prima di tutto da te, visto che questi sembrano essere amici tuoi, non nostri.


(ANSA)  - ROMA, 5 MAR - Totti protesta veementemente contro Racalbuto, arbitro di Roma-Juve, a partita finita sul 2-1 per i bianconeri. Il capitano della Roma, quando la partita e' terminata, e' andato al centro del campo per protestare duramente con Racalbuto per i due gol juventini. A quel punto dalla panchina giallorossa lo stesso tecnico Delneri e Vito Scala, preparatore atletico del giocatore, sono corsi a trattenere Totti portandolo via. Trattenuto anche Cassano. 

(ANSA)  - ROMA, 5 MAR - 'Dal mio punto di vista, ho vinto 1-0...''. E' questa la protesta piu' 'esplicita' di Luigi Delneri contro il trio arbitrale dopo Roma-Juve. 'Io non commento le decisioni dell'arbitro - ha detto il tecnico giallorosso - lascio parlare le immagini: tutti possono giudicare. Le proteste le lascio agli altri, a chi ne ha la competenza. Cosa penso del fatto che sia stato scelto un arbitro non internazionale? E cosa cambia, con quello che penso?...'. 

INTERVISTA DI CASSANO A SKY
ROMA - Antonio Cassano sogna il Real Madrid, ricorda con affetto Fabio Capello, bacchetta i dirigenti giallorossi e lascia intendere che il suo futuro è ormai lontano da Roma. 
Intervistato da Sky, il fuoriclasse barese dice tutto ciò che pensa e senza peli sulla lingua, iniziando dal campionato della Roma. "La società doveva essere chiara e dire alla piazza che noi possiamo raggiungere la Uefa o la Champions League, ma che non possiamo competere con Juve, Milan e Inter". 
Sul suo futuro e sul suo contratto con la Roma, altrettanta chiarezza: "Con Rossella Sensi ho un buon rapporto ma siamo amici e basta, a me interessa poco se fa parte della società o meno, io voglio chiarezza, chiarezza che ancora non c'è e a giugno tirerò le mie somme - spiega Cassano -. Mi aspettavo una chiamata prima degli Europei da parte della società, forse non pensavano che agli Europei facessi bene. Se mi chiamassero adesso non so se troverebbero ancora la porta aperta, aspettavo prima degli Europei un segnale di fiducia, ma non si sono fatti vivi neanche dopo l'Europeo. So che la società ha vissuto momenti difficili, ma anch'io sono stato in difficoltà e nessuno mi ha aiutato. A Roma sto bene e sto bene anche in questa squadra, ma voglio chiarezza e questa chiarezza non c'è, devo tirare le somme e sono deciso a tirarle". 
Dichiarazioni che lasciano pensare ad un addio alla Roma, ma quale sarà la prossima squadra di Cassano? "Io lascio le porte aperte a tutti, si parla di qualche squadra (Juve, Real, le milanesi, ndr), ma io voglio solo un progetto vincente. 
L'estero? L'Inghilterra mi piace di meno, piove sempre, la Spagna invece mi piace, il Real Madrid è una grandissima squadra che tutti sognano, io per primo". Cassano è famoso anche per le sue...cassanate: "io sono consapevole quando sbaglio e me ne accorgo però, è nel mio carattere, non ritorno mai sulle mie scelte, quando sbaglio sbaglio e ammetto gli errori. Dico quando sbaglio ma mai chiedere scusa". 
Lapo Elkann lo vorrebbe alla Juve, ha detto che il suo sorriso potrebbe dare una nuova immagine al club bianconero. "Con tanti calciatori che ci sono in giro per il mondo lui ha scelto me sia come calciatore che come uomo immagine perchè ha detto che io regalo sempre sorrisi e per me il sorriso è molto importante. Per questo volevo ringraziarlo". 
Alla Juve c'è Fabio Capello, un allenatore che è rimasto nel cuore di Cassano e che farebbe carte false per portarlo a Torino. "Quando lo vedo lo abbraccerò con grande sincerità e lealtà perchè lui per me è come un padre, ora è lontano e ne sento la mancanza", ammette Cassano. 
"L'amicizia è molto importante - continua il barese - soprattutto nella vita poi in campo, gli amici servono e poi ci sono i colleghi, qui alla Roma ho 2-3 amici veri: Totti, Montella e De Rossi". Anche con Del Neri, con cui si scambia spesso baci e abbracci sembra aver un buon rapporto. "Io abbraccio e bacio poco la gente. Lui lo fa, è l'allenatore io rispetto lui e lui rispetta me". 
Cassano parla anche del rapporto che ha con la madre, forse l'unica che può convincerlo a rimanere a Roma: "Sono molto legato a mia madre e questo può essere un grande problema se dovessi andare via da Roma, lei piange quando le dico che dobbiamo cambiare, ormai ama più Roma che Bari". 

REPUBBLICA.IT
ROMA - Il Milan chiama e la Juve risponde. Dopo il successo in extremis dei rossoneri a Bergamo la squadra di Capello era chiamata al successo pieno nella difficile trasferta dell'Olimpico contro la Roma. Obiettivo centrato ma i giallorossi avrebbero meritato qualcosa in più e sul rigore decisivo concesso ai bianconeri pesa un errore del direttore di gara. 
Sicuramemte meglio la Juve nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di Del Neri cerca di rimontare ma le idee non sono tantissime. In ogni caso non è stata affatto una bella partita. Grande nervosismo in campo e incidenti prime della partita fuori dallo stadio. Alla fine della gara Totti protesta veementemente contro Racalbuto e dalla panchina giallorossa lo stesso tecnico Del Neri e Vito Scala, preparatore atletico del giocatore, sono corsi a trattenere il capitano della Roma portandolo via. Tra i più nervosi, nella gran calca di persone che si avviavano agli spogliatoi, anche Antonio Cassano, trattenuto ancora una volta dagli inservienti giallorossi come già alla fine del primo tempo. 
La partita. Nella Roma l'unica novità rispetto alla sconfitta a Palermo è il ritorno di Francesco Totti, che ha scontato il turno di squalifica. Regolarmente in campo De Rossi che è stato in dubbio. 
Non cambia nulla rispetto alla vittoria col Siena Fabio Capello che conferma il tridente offensivo Del Piero-Zalayeta-Ibrahimovic. Indisponibile Pavel Nedved. 
Grande coreografia all'Olimpico per una partita attesa da tanto tempo contro gli "odiati" ex Capello, Emerson e Zebina. Doveroso il minuto di raccoglimento, scandito da un grande applauso in onore di Nicola Calipari, l'agente del Sismi ucciso ieri in Iraq. 
Buona la partenza della Roma che si mostra molto aggressiva e mette subito in difficoltà la Juve. Già dopo 5' avrebbe l'opportunità per passare ma la conclusione a botta sicura di Ferrari, che aveva raccolto una respinta di Buffon, trova il corpo di Emerson. 
Sembra tutto perfetto in casa giallorossa e invece uno svarione difensivo consente alla Juve di passare in vantaggio. All'11': punizione di Camoranesi, Pelizzoli respinge il colpo di testa di Ibrahimovic, lasciato solo, ma non può far nulla su quello di Cannavaro. Erano due gli uomini liberi sul palo destro. 
La Roma subisce il colpo, Totti resta per qualche minuto dolorante dopo uno scontro con Emerson e la Juve controlla bene, attua un discreto possesso di palla e cerca di verticalizzare. Non mancano gli scontri velenosi e Totti e Zebina sono i primi che vedono sventolarsi davanti il cartellino giallo. 
La Roma non riesce a costruire gioco e servire adeguatamente Totti: per lui una serie di impossibili lanci lunghi. Ma anche la difesa della Juve paga molto caro il primo errore. Al 39' intelligentissimo lancio di Totti per Cassano che elude la tattica del fuorigioco. Per il barese è un gioco da ragazzi battere Buffon con un morbido piatto sinistro. 
I giallorossi non hanno molto tempo per festeggiare perchè al 41' Zalayeta viene atterrato da Dellas. Comunque era fuori area. Racalbuto si consulta anche con il suo collaboratore Pisacreta ma concede il rigore. Del Piero infila Pelizzoli alla sua destra. Il tempo finisce tra le proteste e un bruttissimo ceffone dell'argentino Cufrè a Del Piero che incassa senza reagire. 
Stesse formazioni al ritorno delle due squadre in campo ma poco dopo arrivano i primi cambi. Del Neri inserisce Mancini per De Rossi, mentre Capello tira fuori Del Piero e mette dentro Pessotto. La Roma comincia con maggiore determinazione ma è la Juve ad avere al 10' la prima buona occasione con Zalayeta. Bravo Pelizzoli a parare il suo sinistro ravvicinato. 
I giallorossi comunque sono cresciuti ed evidenziano grande intensità e determinazione unita a un discreto pressing. La Juve fa fatica e non riesce più a fare pressione. La Roma sfiora il pareggio in un paio di occasioni ma il risultato non cambia. 

(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Nel dopopartita di Roma-Juve l'ad della Juve, Giraudo, cerca di ammorbidire i toni sulla polemica arbitrale. 'Racalbuto non all'altezza di una partita cosi' importante? Pisacreta ha sbagliato? Non e' il caso di fare dietrologie - ha detto - Bisogna accettare le situazioni per quello che sono: alle volte e' fortunata una squadra, alle volte un'altra'. Giraudo ha definito Cassano 'molto simpatico e sempre sincero: e questa sincerita' va premiata'.

CORRIERE.IT
ROMA - Con un gol in fuorigioco e un rigore inesistente, la Juve ha ricacciato in gola allo stadio Olimpico gli insulti covati da mesi e ha risposto alla vittoria in extremis del Milan a Bergamo. Non è stata una bella partita, più rissosa che tecnica, condizionata dai gravissimi errori arbitrali: due, come le reti bianconere. La prima è stata segnata da Cannavaro in posizione di offside, la seconda da Del Piero su rigore, ma il fallo su Zalayeta era avvenuto fuori area. Inutile il pareggio momentaneo di Cassano, in un'altra azione discussa: due giallorossi in fuorigioco, non l'ex barese. 
Dopo l'inevitabile e atteso prologo, fatto di insulti e striscioni contro Capello, Emerson e Zebina, e con molti riferimenti alla condanna per doping del medico juventino Agricola, dopo gli scontri fuori dallo stadio con cariche della polizia e qualche auto incendiata, Roma-Juve non ha mantenuto nessuna delle attese tecniche, ma purtroppo non ha deluso chi si aspettava una battaglia di colpi proibiti. Un clima nervosissimo che ha finito con l'annullare il talento individuale: inutili i due "tridenti" (Cassano, Totti e Montella da una parte, Del Piero, Ibrahimovic e Zalayeta dall'altra). Hanno invece trionfato i centrocampisti, i picchiatori e i faticatori, e lo spettacolo ne ha ovviamente risentito. 
Forse il gesto più bello della serata appartiene a Del Piero, che nel finale del primo tempo riceve un pugno in faccia da Cufrè (l'arbitro Racalbuto non vede nulla, ma potrebbe scattare la prova televisiva), e invece di reagire in modo scomposto mostra un mirabile autocontrollo, dicendo solo "complimenti" all'avversario. Si è fuoriclasse anche in queste cose. Nessun dubbio, invece, sui gesti peggiori: falli e insulti a parte, le cose da dimenticare appartengono tutte ad arbitro e guardalinee. 

GAZZETTA.IT
ROMA, 5 marzo 2005 - Missione compiuta per la Juventus, che riaggancia il Milan in vetta, per il terzo turno consecutivo di coabitazione forzata. I bianconeri passano infatti all'Olimpico, superando 2-1 la Roma in una gara nervosa e condizionata dagli errori dell'arbitro Racalbuto nella valutazione degli episodi-chiave della gara.
Del Neri e Capello confermano le formazioni previste alla vigilia: al tridente classico giallorosso (Montella-Totti-Cassano), si contrappone quello juventino, inedito in trasferta dal primo minuto (Del Piero-Ibrahimovic-Zalayeta). Il recupero di Thuram consente infatti a Capello di avvitare la difesa intorno ai quattro pilastri titolari, mentre a centrocampo Camoranesi, Emerson e Blasi garantiscono spinta e filtro al tempo stesso. E le scelte premiano il tecnico: dopo 11 minuti la Juventus riagguanta infatti il Milan, cui sono stati necessari 94' minuti per conquistare un vantaggio di tre punti. La gara delle ruggini vecchie e nuove non poteva avere svolgimento diverso: gara nervosa e tesa sugli spalti e in campo, con l'arbitro Racalbuto che sbaglia pure parecchie, decisive valutazioni. 
Il possesso palla alla fine del primo tempo la dice lunga sulla gara: 9 i minuti a favore della Roma, 7 quelli di marca bianconera. Il resto è gioco spezzettato, singhiozzi di calcio, discussioni, falli e polemiche. Come quando la Juve si porta in vantaggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Camoranesi: Pelizzoli dice di no al colpo di testa di Ibrahimovic, sbuca Cannavaro e realizza di testa. Il bianconero era però in fuorigioco. Cassano risponde al 39', su assist di Totti (Dacourt e De Rossi sono in fuorigioco, ma in posizione passiva). Altra discutibile decisione in occasione del calcio di rigore accordato alla Juve per fallo di Della su Zalayeta: il fallo pare esserci, ma è fuori area. Racalbuto assegna il penalty al 41', Del Piero lo realizza al 44': in mezzo è un assedio intorno al segnalinee Pisacreta, accusato dai giallorossi di non aver aiutato Racalbuto a prendere la decisione migliore. E il primo tempo si chiude con un tasso di nervosismo altissimo (e un pugno di Cufrè sul volto di Del Piero non visto da Racalbuto).
La ripresa si apre con una doppia ammonizione ai danni di Blasi e Del Piero per falli non cattivi, poi la gara torna sui binari della correttezza, pur restando vibrante sul piano agonistico e avara di spunti su quello tecnico. Ma almeno le due squadre si affrontano giocando, con la Roma che spinge all'inseguimento del pareggio e la Juve abile nel frenare avversari e ritmo-partita. L'ingresso di Mancini (per Dacourt) aumenta il potenziale offensivo giallorosso, ma stavolta il brasiliano non riesce ad essere decisivo. La Roma insiste, la Juve non molla: alla fine le ammonizioni saranno dieci (equamente suddivise), ma il numero dei gol resta inalterato. E la Juve, col 2-1 in tasca, festeggia l'aggancio e può cominciare a pensare al Real, ospite al Delle Alpi mercoledì prossimo.

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