MICHELE
Sono
appena tornato dallo stadio: fiero di essere ROMANISTA.
Dato
che delle bamboline in campo nn ho proprio voglia di parlarne vorrei commentare
la Curva Sud.
Primi
10 min da paura. Tutti uniti ad urlare. Lo stadio tremava e l'inizio faceva
ben sperare ma già al 15' nessuno cantava più.
Nessuno
che aveva voglia di tifare, di dare tutto per la squadra. Passata la mezz'ora
c'è un tifo a sprazzi: mal coordinato (sotto si cantava un coro,
sopra un altro), nn seguito dalla maggior parte dei tifosi. Fine primo
tempo un pò più acceso ma niente in confronto alla vera Curva.
Il
2° tempo è già meglio. Anche se il risultato non ci è
favorevole si canta a squarciagola e si raggiungono buoni livelli di tifo.
Lo spettacolo deve ancora iniziare.
Preso
il 2 a 0 i "finti ultras" se ne vanno lasciando anticipatamente lo stadio.
(Se c'è un motivo per il quale appena ho potuto sono scappato dalla
monte mario e mi sono abbonato in curva è perchè odio vedere
la gente che 10 minuti prima se ne va, ti giuro non lo sopporto). La sud
si divide in 2:
-C'è
chi sceglie la linea dura e per protesta se ne va
-Chi
invece rimane vicino alla squadra nel momento più difficile come
fanno solo i migliori amici.
Il
tifo comincia ad alzarsi come se la partita fosse appena iniziata. Si urla
più che mai.
Finisce
la partita. Abbiamo perso...anzi hanno perso: hanno perso quei pipponi
in campo, quelle bambole, quei mercenari là. Noi la nostra partita
la stiamo ancora giocando: appena dopo il triplice fischio la gente corre
alle uscite, in 2000 circa rimaniamo dentro ed iniziamo lo spettacolo.
Mezz'ora a gridare insieme il nostro amore per la Roma. Capeggiati dai
Fedayn cantiamo tutto il repertorio "Cor Veleno". Mezz'ora di passione,
mezz'ora di follia....mezz'ora da veri ULTRAS. Abbiamo giocato 2 partite:
-
la prima durante i 90 min di gioco ai quali va un 6.5 per generosità
-
la seconda è dopo la partita a cui va un 10 e lode a tutti quelli
che sono rimasti la a tifare.
Tornato
a casa alle 23.15 chiamo papà che è ancora allo stadio e
sento che un centinaio di tifosi stanno ancora cantando. Un emozione indescrivibile:
GRAZIE
CURVA SUD!!!
MANUEL
C'E'
SOLO LA CURVA SUD
lalalala...ovunque
tu sarai io non ti lascierò mai as roma dai vinci per noi
ovunque tu sarai io non ti lascierò mai as roma dai vinci per noi
e battiamo le mani..noi da veri romani e battiamo le mani
AS
ROMA OLE'!!!!!!...lalalala
ENRICO
Ciao
Lorenzo sono Enrico, permettimi di essere in disaccordo sul 5 alla Curva
Sud. E' vero che durante la partita abbiamo tifato discretamente solo i
primi 20' (come in tutto il campionato...), però quello fatto per
40 e + minuti oltre il 90' è stata a mio avviso una cosa d'altri
tempi. Io ho 24 anni e magari non ero presente a Roma-Bayern, ma a cantare
"CHE SARA' SARA'" insieme ai mitici FEDAYN (un grazie a loro con tutto
il cuore) mi ha quasi commosso e mi sono sentito come nemmeno il giorno
dello scudetto così orgoglioso di essere tifoso di questa maglia
unica al mondo. Mi porto dentro quegli splendidi 40 minuti oltre il 90'
con i FEDAYN che cantavano con lo striscione in mano. Per il resto è
superfluo commentare una partita che definire penosa è un eufemismo.
BASTA CERCHIETTI, BASTA COLPI DI TACCO, BASTA CONTRATTI MILIARDARI, BASTA
GENTE CHE CI PRENDE IN GIRO, DATECI UNA SOCIETA' ALL'ALTEZZA DEL NOSTRO
NOME: A.S. ROMA 1927.
CHE
SARA' SARA' OVUNQUE TI SEGUIREM OVUNQUE TI SOSTERREM
CHE
SARA' SARA'....
(sicuramente
il tifo post partita può essere considerato una prova di attaccamento
alla squadra, ma il voto (che dalla prossima stagione eliminerò)
io lo dò alla Curva Sud, non ai Fedayn. Fermo restando che il concetto
di tifo è quello volto a spronare la squadra e non quello.... come
dire... celebrativo! n.d.L.)
MARCO
sono
marco ti scrivo due righe di commento per partita di oggi. Encomiabili!!
L'unico aggettivo che ritengo adatto alla prestazione di oggi della nostra
curva. Come al solito noi usciamo sempre vincitori e con le felpe sudate
cosa che altri non fanno (e si permettono anche di giudicarci...)
'GRAZIE RAGAZZI'. Marco ultimi romantici.
LAURA
scrivo
queste righe perchè oltre ad essere amareggiata per la nostra ROMA..lo
sono anche per la nostra CURVA SUD.Io non avrei dato 5 come voto ma
2...perchè
non si può cantare per i primi 10 minuti e poi ammutolirsi per i
restanti 80. il mio disappunto va a tutti coloro che neanche finita la
partita sono andati via..ma cosa venite a fare? SIETE IN CURVA SUD..si
deve
cantare
per tutti i 90 minuti..non si viene in curva per fare i modaioli,
per fumare, per rimorchiare o per pomiciare con la ragazzetta.La
partita si vede con gli occhi..non con le mani e tanto meno con la bocca.
Scusa il mio sfogo Lorenzo, ma dopo tanti anni di curva e dopo tante
trasferte...sono delusa dalla maggior parte della gente che viene in curva
solo perchè
scoattano
di avere l'abbonamento della SUD.
DOVE
STA LA CURVA SUD?????? ciao e FORZA ROMA! laURa
RESOCONTO
di brizio1927:
Ieri
so entrato allo stadio prestissimo, in curva eravamo in 8 e sono andato
a salutare gli amici dei vari gruppi o sparsi in curva...negli occhi di
ognuno c'era qualcosa, lo so che sembra scemo ma ognuno mi ha dato quel
pizzico di se che a 5 minuti dall'inizio della partita mi sentivo un toro,
in testa avevo i posti vuoti degli amici diffidati e saliva il veleno e
la rabbia, qualcuno parlava di calcio e di moduli a una, due o tre punte
e io stavo nel mio piccolo mondo, ogni tanto mi intrufolavo dicendo "ma
insomma che ha detto Chivu?" oppure "chi c'avemo dopo la Sampdoria" ma
dentro ero una mina che per esplodere aspettava il passaggio del nostro
inno...inizia la partita finalmente e dopo 15 minuti già sto senza
voce, c'ho voglia di roma e voglio farlo sentire al mondo intero, urlo,
alzo le braccia al nostro grande amore, sbraito contro tutti, commento
le azioni con mio fratello buttando giù una bestemmia dietro l'altra,
mi metto le mani alla testa anche per un fallo laterale non concesso...poi
sarà stata la canna o il tredicesimo borghetti che ho iniziato a
guardare la partita e non quello che volevo vedere, ho visto gente scarsa,
ho visto gente in campo che per ovvi motivi non aveva le mie stesse aspettative
e la mia grinta, ho capito che nonostante bastasse poco per vincere quel
poco per alcuni giocatori sembrava camminare sui carboni ardenti, ho avuto
la sensazione di vedere le mie partite a calciotto con gli amici dove si
passa a chi capita sperando di avvicinarsi alla porta avversaria, ho continuato
a crederci nonostante tutto...al fischio finale avevo gli occhi gonfi e
stringevo i pugni....il capitano? è il solito bonaccione perchè
se c'ero io m'avevano buttato fuori già al terzo minuto del secondo
tempo ho pensato io...e poi finalmente ha fatto quello che tutti diciamo
sempre "se tanto me devi buttà fuori, almeno così me levo
la soddisfazione" e cazzo che sinistro, quando l'ho rivisto ho sgranato
gli occhi e m'è scappato pure da ride!!...inizio a scendere gli
scalini e penso che è stata un'altra "maledetta domenica" quando
sento cantare...ma come, si canta? ma che cazzo si cantano? ma durante
la partita eravamo in tre a cantà e adesso vi fomentate?...ma è
stato un attimo e anche io stavo lì a cantare la mia rabbia e la
mia rassegnazione prima e la mia felicità dopo...felice di che?
felice di aver vinto perchè sono uscito dallo stadio esausto per
aver dato tutto a tanta altra gente come me...che sarà, sarà,
ovunque ti seguirem......ovunque ti sosterrem.....che sarà...........sarà............
brizio1927
UN
ULTRA'
Caro
Lorenzo,
Non
amo resocontare le partite in casa, visto che per me è talmente
naturale assistervi da non considerarle eventi da raccontare. In ogni caso,
vorrei cercare di comunicare a chi non era presente ieri sera cosa significa
essere romanisti. Primo, ormai non siamo particolarmente legati a nessun
giocatore: sono passati gli anni 70' e 80', quando c'erano giocatori eroici
che non potevi non ammirare. Certi nomi fanno parte del nostro bagaglio
sentimentale, ma è impensabile tornare a provare certe emozioni
per chiunque altro. Prova ne sia che ricordo a memoria la formazione scudetto
83', così come quella 81' o 84', ma faccio fatica a ricordare quella
del 2001. Secondo, applicando la miglior tradizione romana del "nun ce
volemo sta'", quando tutto è perduto noi facciamo finta di niente,
non ci scomponiamo e reagiamo dimostrando a tutti che ce ne freghiamo di
ciò che succede in campo, come nella vita: l'importante è
non far trasparire in alcun modo che in fondo si è accusato il colpo
e che certe sconfitte non fanno dormire la notte e ti lasciano un'amarezza
dentro che si ripercuoterà su tutto quello che farai il giorno dopo...
La frattura tra tifoseria e squadra è insanabile, eppure si continua
a cantare per quei colori, urlando ad uno stadio vuoto, agli esterrefatti
Senesi ed al mondo che noi siamo Romani e che Roma vince sempre, anche
quando mala tempora currunt. Ecco, allora, che una sconfitta come quella
di ieri, per il solo fatto di essere rimasti a cantare in curva per oltre
mezz'ora dopo il termine, passa in secondo piano. Certo, la delusione è
tanta. Ma noi non siamo nuovi a questi episodi di incomprensibile ed inspiegabile
passione: oltre allo sputtanatissimo "che sarà, sarà" di
Roma - Bayern, vorrei menzionare il ben più significativo "grazie
lo stesso" cantato dopo Roma - Liverpool. Sono d'accordo quando dici che
il concetto di tifo è quello di spingere la squadra alla vittoria,
ma il nostro modo di tifare è "anche" autocelebrativo, visto che
raramente quando si vince i giocatori accennano il benchè minimo
gesto verso la Sud e che gli applausi, come ieri sera, dobbiamo farceli
da soli. E allora, se ciò può servire ad interrompere la
caduta libera, continuiamo a celebrarci andando in massa a Genova, visto
che c'è un "ponte" che capita a proposito. Esibiamo i nostri colori
sempre e comunque. Facciamo un serpentone di macchine imbandierate, come
quando si è andati a Bari nel 2001, a Firenze nell'86 o a Torino
nell'81. Roma: una squadra, una città. Un Ultrà.
A.F.
Ciao
Lorenzo, permettimi di essere in disaccordo sul 5 che hai dato alla curva,
dato che usciti dallo stadio a mezzanotte, al bar del tennis abbiamo cantato
per un'altra mezzora. Poi tornati ognuno a casa propria ci siamo messi
a cantare tutto il repertorio attuale di canzoni, altro che Roma-Bayern...,
davanti al televisore che rimandava le immagini dei gol. Non siamo andati
a dormire prima delle 3, siamo stati grandi.
RAFFAELE
Ciao
Lorenzo.
Premetto
che sono andato allo stadio con la febbre e ora sto inguaiato fracico,
ho tipo 38 fisso. Questa partita per me era più importante di quella
con la juve paradossalmente, perchè avverto, anzi avvertii (uso
il passato remoto) un totale caos societario, in queste settimane addirittura
certi giornalisti sono stati cacciati da trigoria perchè contro
le strategie societarie segno che forse delle verità non devono
venire fuori. Più che un resoconto, si possono fare delle considerazioni
tanto non credo di dire novità se dico che quello che è
stato fatto dalla curva dopo il 90esimo minuto è stato qualcosa
di unico. Non la penso come te sul fatto che se la curva avesse cantato
così tutta la partita forse avremmo vinto, la gente che ha cantato
dopo è la stessa che ha cantato durante la partita con la differenza
che era coperta dal chiacchiericcio isterico, dalle imprecazioni della
gente, e che quindi il coro non partisse o si sentisse bene (non
mi sono spiegato :-) ... i ragazzi che hanno cantato dopo avranno pure
cantato prima, ma il resto della curva no!, n.d.L.).
Purtroppo vista la mancanza di coordinazione i cori partono spontaneamente
e qualcuno a volte preso dalla mania di protagonismo cerca di imporre il
proprio coro. La curva sud rimane grandissima, ma come ha dimostrato dopo
il 90esimo non ha bisogno di certi elementi, sono finiti i momenti quando
era facile fare cori presi dall'entusiasmo è arrivata l'ora di dimostrare
il nostro attaccamento alla maglia e la cosa che distingue dalle altre
tifoserie. Ho notato che dalla scorsa partita è tornato lo striscionde
della Brigata De Falchi.
Raffaele |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
|
GAZZETTA.IT
ROMA,
20 aprile 2005 - La Roma proprio non va e ora deve pure cominciare a guardarsi
le spalle, il Siena fa invece un altro passo fondamentale per la salvezza.
Nella tredicesima di ritorno del massimo campionato giocata stasera i giallorossi
si sono dovuti arrendere per 2-0 a una formazione in buona forma. Un risultato
molto, forse troppo, severo per una squadra, quella di Bruno Conti, nemmeno
troppo fortunata. Ma quando al 19’ del secondo tempo, già sotto
di un gol, il suo uomo simbolo, Francesco Totti, si è fatto espellere
per uno screzio con Colonnese il destino dei capitolini è parso
segnato. Nel finale Chiesa ha arrotondato il punteggio dopo il gol di Maccarone.
Nel
primo tempo è il Siena a partire più convinto. Lo stato d’animo
differente delle due formazioni (i toscani reduci dal successo sul Milan,
i giallorossi dalla sconfitta con la Reggina) si nota abbastanza. Così
i bianconeri provano subito a mettere il naso dalle parti di Curci e con
un buon atteggiamento offensivo creano qualche problema alla difesa romanista.
L’occasione più nitida capita a Tudor che da una punizione guadagnata
da Maccarone al 6’ sfrutta la parabola di Alberto e picchia di testa a
colpo sicuro.
Il
riflesso di Curci è prodigioso e salva la porta dei padroni di casa.
I quali si scuotono e sia pure senza strafare guadagnano sempre più
metri e alla fine non corrono più pericoli. Ne iniziano a creare
loro ma la porta di Manninger resta immacolata. Totti suona la carica scaldando
le mani al portierone del Siena al 27’. Al 32’ è poi è Panucci
a colpire il palo e a far gridare al gol dopo un bel colpo di testa. Infine
al 38’ Chivu recupera una palla che esce dall’area senese e di sinistro
si coordina da campione: la palla sbatte però solo sulla parte alta
della traversa.
Nella
ripresa ci si aspetta che arrivi il gol romanista. Invece è esattamente
il contrario. La Roma non parte con la stessa velocità e alla fine
è il Siena a prevalere. Merito della coppia Alberto-Maccarone. Al
15’ il brasiliano si inventa un’azione travolgente sulla destra e dopo
aver saltato un paio di uomini serve la punta che deve solo appoggiare
in rete a porta vuota. Poi Totti si becca con Tudor (ammoniti entrambi)
e dopo altri due minuti si fa espellere: a quel punto la pericolosità
dei giallorossi cala inevitabilmente. Poi al 43’, su classica azione di
contropiede, Chiesa fa il cecchino con un sinistro dei suoi dal limite
dell’area. Cala il sipario. |