PRECAMPIONATO 2004/05
22 luglio 2004
a Irdning
ROMA/ STOKE CITY 2-0
 ROMA - Zotti 6.5, Lanzaro 6, Mexes 7 (dal 26’ st Briotti 6), Scurto
6.5 (dal 40 st. Grillo ng), Cufré 6, De Rossi 6.5 (dal 32’ st. Virga 
ng), Aquilani 6.5 D’Agostino 6, Corvia 6.5 (dal 27’ st. Montella 6), 
Tommasi 6.5 (dal 7’ st. Rosi 6), Delvecchio 6 (dal 40’ st. Cerci ng). 
STOKE CITY - De Goey 5.5, Halls 6, Thomas 5, Taggart 4 (dal 7’ 
st Hill 6), Hall 6, Brammer 5 (dal 30’ pt. Greenacre 6), Russel 5 (dal 26’ st. Osaba 6), Clark 6, Neal 6 (dal 27’ st. Dixon 5), Williams 6, 
Akinbyi 6.  Arbitro: Tschafel. 
Reti: al 40’ pt Mexes; al 3’ st D’Agostino. 
Note: Spettatori 800. Ammonito: Brammer. 



Roma/Stoke
                  City, precampionato 2004/05, poster
Biglietto
Volantino
Nell’ultima amichevole del ritiro i giallorossi vincono 2-0 ma gli inglesi picchiano duro. Risse in tribuna fra i tifosi
 E’ stata caccia all’uomo
 Tommasi, sospetta rottura del crociato: rischia sei mesi di stop
   dal nostro inviato (Il Messaggero)
MARCO DE MARTINO
IRDNING - Le avevamo viste tutte. Quasi tutte. Tutte meno un’amichevole estiva della Roma contro una squadra di serie B finita in rissa, inglesi contro italiani in tribuna, occhi pesti, scazzottate, ma soprattutto con Damiano Tommasi fuori dal campo in barella con rottura del legamento collaterale - e forse anche del crociato - del ginocchio destro. Uno scontro micidiale con il pilone centrale dello Stoke City, l’irlandese Gerry Taggart, all’inizio del secondo tempo, per il più pesante degli infortuni. Cose da pazzi: farsi male il 22 luglio, su un campetto sperduto in mezzo alla campagna, in una partita come questa. Aveva ragione Prandelli: queste amichevoli - e con questa gente - sono assurde.
Tommasi perde se va bene sei mesi di campionato, forse più (oggi verrà controllato dal professor Mariani a Villa Stuart). La Roma prende botte tutta la partita. Lo Stoke City si diverte a non fare distinzioni tra pallone e calzettoni avversari. E sulla tribunetta di legno dello stadiolo di Irdning due tipacci inglesi grandi come armadi seminano il panico. Non ci si può credere, invece è così. Tommasi, davvero un uomo di un’altra categoria, è talmente lucido da dire a fine partita negli spogliatoi: «E’ stato un intervento criminale, carogna, da fucilazione. Una cattiveria senza motivo e assurda». Sgomenti i compagni. E avvelenato Prandelli, che in una giornata così deve anche rispondere a Capello sui criteri giusti o sbagliati di una programmazione pre-campionato delirante.
La Roma torna a casa con una vittoria per due a zero pagata carissimo. Diventa del tutto marginale la prima prodezza di Filippo Mexes, un colpo di testa in tuffo che manda in gol un piccolo sogno; o il gol di sinistro nell’angolo di D’Agostino che ”dedica“ la rete a Gentile («una cosa personale non portarmi all’Olimpiade»). Prandelli alla fine non ha molta voglia di parlare, è ulcerato dalla rabbia, ma sul match finisce per dire: «Non essendoci ancora la condizione abbiamo giocato almeno ordinati e con più attenzione rispetto alla partita con i Ranger. Ho visto la mentalità giusta, mi è piaciuto Scurto che si è rivelato una sorpresa, e poi naturalmente Mexes: ogni partita che passa dimostra più personalità, i compagni cominciano a cercarlo, è un giocatore davvero molto interessante».
La Roma si è schierata con il 4-4-2 perchè, come dice Prandelli, quando gli esterni potranno giocare più offensivi si potrà tornare all’amato 4-2-3-1. Ancora poca brillantezza, naturalmente, e muscoli ingolfati dal lavoro: ma insomma qualche miglioramento si è visto. E’ piaciuta la mentalità del sacrificio, ma chiaro che poi tutti i discorsi si sono persi dietro a Tommasi. Tra l’altro, con un centrocampista in meno forse ora la Roma dovrà andare sul mercato a cercare un sostituto; o forse resterà alla base Aquilani che doveva partire in prestito.
Stamattina la squadra torna a casa con un volo charter da Graz: un ritiro cominciato male e finito peggio, anche se dentro gli occhi di tutti resta la grande voglia di Prandelli di allenare e di costruire un gruppo. La notizia più felice è quella di Mexes, un giocatore vero, che però dovrà aspettare ancora un po’ per diventare un tesserato della Roma a tutti gli effetti. Ieri, infatti, la Camera di conciliazione della Fifa ha deciso di non decidere sulla zuffa tra Roma e Auxerre, rinviando la sentenza ad una nuova seduta. I guai arrivano sempre in coppia.

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