CESARE
Appena
un mese e mezzo dopo la trasferta a udine per il
campionato, e finita con
uno spettacolare 3-3, ci si ritorna per la semifinale
di coppa Bruno Conti,
da alcuni chiamata Coppa Italia.
Il
viaggio procede piuttosto tranquillo e per le otto e
quindici stiamo sotto
il settore, un panino, un paio di sorsate di
borghetti, e a otto e mezza
entriamo allo stadio. Il settore a quell'ora già
contava un discreto
numero di tifosi giallorossi, vista anche l'ora, il
giorno feriale, e il
risultato non proprio incoraggiante dell'andata, oltre
naturalmente al
pessimo finale di stagione. Ad inizio partita
riusciamo ad arrivare secondo
me ad un migliaio circa di presenze, e dal primo
minuto si capirà
che il tifo stasera sarebbe, perlomeno quello,
all'altezza della serata
di Coppa.
Spettacolare
tifo al primo tempo, erano pochi quelli che non
cantavano, anche sospinti
dalla discreta prestazione della Roma in campo,
raramente quest'anno li
ho visti tirare fuori le palle, ieri lo hanno fatto.
E
si arriva al gol di mancini, che manco ha dirlo ci ha
fatto esplodere,
il gol che tanto serviva era arrivato!! Miracolo di
Curci, una curva sempre
all'altezza ed il primo tempo ci vede uscire in
vantaggio.
Il
tutto mentre i tifosi friulani rosicavano di brutto,
credevano di passare
sul velluto e a quel momento erano eliminati.
Il
secondo tempo, pareggio loro a parte, è forse stato
meglio del primo,
sia in campo sia anche in curva, e dopo il gol di
Totti si è iniziato
a festeggiare senza piu guardare che succedeva in
campo. Roma ha vinto,
ed udine ha rosicato.
Ed
ora almeno per una volta quest'anno un piccolo premio
dopo tante sofferenze,
non solo l'Europa assicurata, ma anche una doppia
finale con l'inter, con
trasferta supplementare a san siro, ed eventualmente
pure trasferta supplementare
a torino a settembre.
Ma
ora dimentichiamo tutto, e ricominciamo, dopo la festa
prosegue la battaglia,
domenica a bergamo piu incazzati che mai.Saluti
indistinti a tutti i miei
compagni di trasferte!
SIMONE
Finalmente
è arrivata la prima vittoria di "Brunetto nostro"
sulla panchina
della Magica..forse nella notte più difficile, quella
che per certi
versi era indicata da tutti come una partita
dall'esito scontato. Finalmente
si è rivisto un pò di quello spirito di gruppo che da
qualche
mese a questa parte sembrava essere scomparso e che ci
ha portato nella
situazione drammatica in cui ci troviamo in
campionato. L'esultanza della
panchina al goal di Totti è il chiaro indice di quanto
tutto l'ambiente
avesse bisogno di un segnale, di una risposta a tutto
quello che sta accadendo.
Certo, la partita che conta è quella da tre punti di
domenica prossima
a Bargamo, in un ambiente che certamente troveremo
caldo ed ostile (eufemismo)
e che sarà la vera prova del nove per una squadra che
ha il dovere
di onorare la maglia e di tirarci fuori dall'incubo
retrocessione, ma la
conquista della Finale della Coppetta Italia con
relativa qualificazione
all'Europa dell'anno prossimo non possono che dare
fiducia e lo stimolo
per concludere questa stagione disgraziata nel miglir
modo possibile. A
noi non resta che sostenere i nostri colori fino
all'ultimo secondo, all'ultimo
respiro, a dimostrare a tutti coloro che godono a
vedere la Roma in difficoltà
che lo spirito romano non muore mai, anzi si rafforza
ed inorgoglisce nei
momento più buii. DAJE CURVA SUD...TUTTI A
BERGAMO!!!!
Simone
Ultras ' 79 |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi
solo se meritano)
|
GAZZETTA.IT
UDINE,
19 maggio 2005 - Sarà la Roma ad affrontare l'Inter
nella finale
di Coppa Italia. La squadra di Bruno Conti, al suo
primo successo sulla
panchina giallorossa, ha eliminato stasera l'Udinese,
andando a vincere
2-1 nella gara di ritorno giocata allo stadio Friuli
dopo il pareggio per
1-1 all'andata. In rete con Mancini dopo 21 minuti, la
Roma è stata
raggiunta da Di Natale all'inizio della ripresa. Ma a
10 minuti circa dal
termine, quando la gara sembrava in salita, è tornata
davanti con
un gol di Totti sulle conseguenze di un rigore che
Handanovic gli aveva
parato. Una Roma che non ha rubato nulla e,
soprattutto nella seconda parte
della ripresa, ha di fatto legittimato il passaggio
del turno.
La
cronaca. Al fischio d'inizio nell'Udinese c'è Sensini
al centro
della difesa, mentre la Roma manda in campo Cufrè e
non Scurto.
L'inizio è tutto dei padroni di casa, con un gol
annullato per il
fuorigioco di Di Natale dopo due minuti e un dominio
territoriale marcato.
Muntari e Pizarro comandano il gioco in mezzo e
Belleri da destra mette
spesso cross pericolosi. Ma a sorpresa, dopo 21
minuti, vanno in vantaggio
gloi ospiti. Traversone da sinistra di Cufrè -
fischiato per tutta
la partita a causa del fallo dell'andata che ha
causato la frattura a Jankulovski
- e Mancini sbuca in mezzo all'area per deviare di
testa alle spalle dell'incolpevole
Handanovic. Quattro minuti dopo l'occasione più grande
per i friulani
con miracolo di Curci: prima respinge un tiro di
Mauri, poi salva sulla
ribattuta di Pieri. E il primo tempo finisce con i
giallorossi in vantaggio.
La
ripresa inizia con un doppio cambio per l'Udinese:
Iaquinta al posto di
Fava e Di Michele che prende il posto di Mauri. Così
gli uomini
di Spalletti si schierano con un attacco a tre punte.
E il predominio territoriale
produce i suoi frutti dopo 12 minuti, mentre la Roma è
in inferiorità
numerica con Ferrari a bordo campo: un pallone da
destra di Muntari trova
Di Natale libero e l'attaccante batte Curci con un
diagonale. Ora è
1-1. Ma dopo 5 minuti la Roma ha l'occasione per
tornare in vantaggio:
Cassano si presenta solo davanti al portiere ma
Handanovic salva con una
grande uscita. Un minuto dopo il barese lascia il
campo, sostituito da
Montella. E la gara diventa più aperta, per un calo
comprensibile
dei padroni di casa e maggior coraggio tra i
giallorossi.
Così,
al minuto 35, Montella libera Mancini davanti a
Handanovic che in uscita
stende il brasiliano. Rigore. Tira Totti, il portiere
sloveno ribatte sulla
sua destra ma il capitano giallorosso arriva per primo
sul pallone e mette
in rete. E' il 2-1 a favore della Roma che decide la
partita. Gli ultimi
minuti vedono l'Udinese provare a ribaltare la gara
con la forza della
disperazione, una bella parata di Curci su un colpo di
testa di Belleri
e infine l'espulsione di Pizarro per un fallo di
reazione su Montella.
Il resta è l'esultanza di Conti e dei suoi uomini. Per
i giallorossi,
il 12 e il 15 giugno, c'è l'Inter.
Il
MESSAGGERO
Conti
sotto la curva: che emozione
dal
nostro inviato
UDINE
- Bruno Conti può sorridere, finalmente. A fine gara,
trascinato
dai giocatori, Cassano in testa, è andato di corsetta
(ha uno stiramento...)
sotto la curva occupata dai tanti tifosi giallorossi
saliti fino al “Friuli”:
ha mandato baci, si è emozionato, ha abbracciato uno
ad uno tutti
i suoi ragazzi. Una sorta di liberazione, per lui.
«Una grande soddisfazione,
non lo nascondo. E una vittoria importante per la
società, per i
tifosi e anche per i miei giocatori: vederli
festeggiare nello spogliatoio
è stato bellissimo. Se lo meritavano davvero...»,
racconta
il tecnico. La Roma gli è piaciuta, «e mi preme
sottolineare
la prova di tre ragazzi, Curci, Virga e Greco, che
hanno dato tutto, contribuendo
alla grande al successo». Tutto più facile con
Totti... «Francesco
è molto rammaricato perché non può darci una mano
in campionato, ma stavolta ha dimostrato o confermato
che lui può
cambiare una partita. E una squadra. Ma adesso
godiamoci questa vittoria
che ci permetterà di affrontare una finale e
godiamocela soprattutto
perché abbiamo eliminato un’Udinese molto forte».
A
proposito di Totti: il capitano, protagonista di una
gara maiuscola, ha
voluto dedicare il suo gol-qualificazione alla
compagna Ilary e all’erede
che è in arrivo.
Ancora
Conti, poi. «Abbiamo speso molto e questo non è bello
in vista
della partita di Bergamo. Contro l’Atalanta, che si
annuncia molto motivata
e in grande forma, mi piacerebbe rivedere lo spirito,
l’orgoglio e il carattere
mostrati contro l’Udinese. Non so se potremo riavere
Chivu e Aquilani,
ma ci sarà tempo, anche se poco, per pensarci». Da
oggi pomeriggio,
tutti in ritiro a Trigoria. Ci sarà anche Chivu,
volato ieri in
Romania con urgenza per motivi familiari: un lutto ha
colpito la sua fidanzata.
Il romeno ha già dato segni di ripresa, dopo
l’infortunio nel derby,
ed oggi si allenerà con i compagni: dovrebbe farcela
per la gara
di Bergamo con l’Atalanta.
La
Roma è ancora in attesa di una comunicazione della
Fifa sull’eventuale
indennizzo da versare nelle casse dell’Auxerre. Le
notizie che arrivano
da Zurigo non sono confortanti, oggi dovrebbero essere
rese ufficiali le
cifre. La Roma è comunque pronta a fare ricorso al Tas
di Losanna.
Si attende per il primo giugno la sentenza sul
presunto dolo della Roma
e di Baldini sulla vicenda Mexes-Auxerre.
M.F. |