OSSERVATORE NEUTRALE
Ti premetto che tifo per un'altra squadra
ma ero a Lecce per ragioni personali e ne ho
approfittato per vedere all'azione le tifoserie,
visto che considero la Roma un po' una mia seconda
squadra. Non voglio fare un resoconto ma ti volevo
solo dire che una cinquantina di leccesi sono venuti
sotto il settore della Roma a rompere i c******. Non
hanno neanche caricato, e si sono limitati a tirare
delle torce e dei bomboni, tipo i milanisti, per far
vedere che ci sono. Forse hanno pensato che le
guardie si mettevano in mezzo, e invece no, i
romanisti sono partiti alla carica e li hanno
picchiati fin quasi sotto la curva loro, pur essendo
in netta inferiorità. Questo tanto per la cronaca.
Debbo dire che si è trattata di una fuga
imbarazzante per gli Ultrà Lecce. Ciao
|
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
|
GAZZETTA.IT
LECCE, 4 dicembre 2005 - Tra Lecce e Roma
finisce 2-2, con i giallorossi ora a quota 20 e i
salentini sempre ultimi in classifica. La squadra di
Spalletti chiude il primo tempo sul 2-0 e forse si
rilassa un attimo, il Lecce rientra in campo col
coltello fra i denti e in 12 minuti raddrizza una
situazione che sembrava compromessa. Totale: finisce
2-2, con Cassano protagonistra assoluto della gara
con al suo attivo un gol, un palo, e giocate d'alta
classe.
Alla fine Marianini vince il ballottaggio
con Giorgino, che va in panchina. Nella Roma dalle
tante assenze (Mexes per squalifica, fra gli altri
Montella e Totti infortunati), Cassano gioca con
l'ennesimo, forse definitivo, ultimatum pendente
sulla testa, contornato da Taddei e Perrotta ed alle
spalle di Nonda unica punta. Tommasi gioca al posto
del preannunciato Aquilani. La partita giace
bloccata fra i piedi dei centrocampisti fino al 20':
pressing alto e una buona dose di cautela fanno da
freno alle due squadre, che si fronteggiano senza
offrire spettacoli o emozioni. Poi a spezzare
l'equilibrio ci pensa Cassano, che al 21', su assist
di Taddei, si prende tutte le rivincite possibili e
immaginabili, segnando il suo primo gol in
campionato con un tocco "a cucchiaio" di destro.
La Roma prende coraggio ed esce dal
guscio, il Lecce tenta di reagire ma non riesce a
impensierire Doni. Così Nonda sfiora il raddoppio al
40' e lo trova invece al 45'. Bovo prova la
conclusione dalla distanza, il pallone incoccia in
Nonda, cambia traiettoria e inganna Sicignano. E' il
2-0 (quarto gol per il congolese), a questo punto
meritato, anche in considerazione di due altri
episodi. Al 43' l'arbitro Rizzoli non vede un tocco
di braccio (allargato) di Vucinic in barriera su
punizione di Chivu, e al 47' Cassano, con una
splendida girata, chiama ancora in causa il portiere
leccese.
Partita chiusa? Così sembra, e invece il
Lecce sorprende la Roma con un avvio di ripresa
tanto arrembante quanto efficace. E dimezza lo
svantaggio già al 6', grazie a un tocco di Cozzolino
su assist di Valdes. Per l'attaccante è il secondo
gol in A, per il Lecce una boccata d'ossigeno e di
speranza. E infatti la squadra salentina non si
ferma, continuando a giocare con aggresività e
determinazione. Al 12' arriva il pareggio: Vucinic
si avventa su un pallone non trattenuto da Doni su
conclusione di Cassetti, Chivu lo ferma in qualche
modo, Rizzoli opta per il rigore. Con Vucinic che
non si fa pregare. E' il 2-2, si scuote la Roma.
Ossia Cassano, che al 20' colpisce un palo. Ma il
Lecce non demorde, anzi rilancia, con Konan che
momentaneamente pareggia anche il conto dei pali al
34'. Poi deve uscire Cassano, dolorante a una
coscia, Bovo colpisce la traversa su calcio di
punizione e questa è davvero l'ultima emozione al
Via del Mare. |