3° giornata di andata
LIVORNO/ROMA 0-0
Livorno, Stadio A. Picchi
domenica, 18 settembre 2005
ore 20.30

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Tabellino partita:
LIVORNO (3-5-2): Amelia; Grandoni, Vargas, Galante; Balleri (Cesar Prates dal 29' s.t.), Morrone, Ruotolo (Lazetic dal 17' s.t.), De Ascentis, Coco; Palladino (Colucci dal 33' s.t.), Lucarelli. (Acerbis, Melara, Pfertzel, Paulinho). All.: Donadoni
ROMA (3-5-1-1): Curci; Panucci, Kuffour, Bovo; Mancini (Cufré dal 31' s.t.), Perrotta, Aquilani, De Rossi, Taddei (Alvarez dal 43' s.t.); Totti; Montella (Nonda dal 10' s.t.). (Doni, Tommasi, Dacourt, Kahrja). All.: Spalletti
ARBITRO: Trefoloni di Siena
NOTE: ammoniti: De Ascentis per gioco scorretto, Colucci, Taddei e Totti per comportamento non regolamentare. Angoli: 8. Recuperi: p.t. 1', s.t. 4'. 
Livorno/Roma

FOTOTIFO
Grazie DYD666 per le foto






VIDEOTIFO
 
Forza Roma alèèèè
Passa il tempo cambia la gente
A.S. Roma di giorno e di notte
 
Alè alè Roma alèèè
 

FOTOCALCIO
Colpo
                  di tacco di Totti





VIDEOCALCIO

 
Servizio sulla partita
(244 kb)
 

RICCARDO
ieri sera per me siamo stati grandissimi... la sud ha fatto un ottimo tifo contro i livornesi..
siamo partiti in 15 persone tutte toscane da montecatini e via con le macchine fino ad arrivare allo stadio....nella zona settore ospiti verso le 18 c'era un po' di tafferugli....dei ragazzi livornesi che cercavano il contatto con la polizia che per un po' ha chiuso il nostro settore... non ci hanno fatto entrare con le macchina allora siamo tornati dalla parte della tribuna e a gli altri poliziotti abbiamo spiegato la situazione... ci hanno fatto attendere li' e poi per radio ci hanno ri diretto nel settore ospiti... (un cc non mi voleva far entrare con la macchina dicendomi "e' pieno" invece dentro era semi vuoto ancora...vergogna) 
dentro stava piovendo e noi eravamo tutti sotto...si iniziava ad attaccare i primi striscioni.... svastiche...croci celtiche e bandiere del duce si sprecavano.... a livorno e' sempre cosi'... tutta la partita si cantava cori tipo DUCE DUCE... 
la storia dei biglietti anche a sto giro si e' rivelata una bufala colossale...noi avevano biglietti senza nessun nome sopra e li abbiamo presi a caso dal club.... all'entrata NON LI HANNO NEMMENO CONTROLLATI...lo ho ancora intero ! 
da segnalare che la polizia e' entrata nel nostro settore a meta' primo tempo a togliere le bandiere del duce... con fitto lancio di oggetti....e infatti sono scappati subito....senno' poteva succedere qualcosa....
a fine partita e' andata anche troppo bene..ci hanno lasciati dentro solo una mezz'oretta 
secondo me se ne sono abbastanza fregati di noi perche' ci hanno scortati fino al parcheggio e poi dalla curva dopo potevamo essere benissimo assaliti dai livornesi e non c'era piu' un poliziotto....
della partita che dire... nel secondo tempo siamo andati meglio e l'arbitro ha commesso degli errori gravi...la punizione di totti era irregolare SEMPRE... daje roma!! 

GIORDANO
Premessa: io sono matto. Parto per la trasferta da solo, allo stadio urlo come un ossesso, anche se intorno a me nessuno canta, penso che l'obbiettivo del trasfertista è non fare sentire sola la squadra, tifare la propria squadra autonomamente da qualsivoglia pensiero politico, il Capitano della Roma è la mia bandiera e cerco di difenderlo (soprattutto con i tifosi di altre squadre). Purtroppo io sono matto e davanti ad una trasferta con probabili risvolti politici come quella di Livorno, io ci vado ingolosito dalla non esagerata lontananza del comune toscano e dal gioco espresso dalla Roma. Parto per la trasferta convinto che, in ogni caso, vado a tifare per la Roma e nonostante le mie idee politiche più vicine a quelle dei livornesi, che a quelle dei gruppi organizzati della Roma. Credo inoltre che dare una valenza politica ad una partita di calcio serve solo ad avallare le tesi dei politicanti che parlano di strumentalizzazioni politiche delle curve e del calcio in generale. Non lo so e spero che non sia avvenuto che qualche tifoso di altre squadre, perlopiù considerate da noi rivali, sia venuto a Livorno solo per manifestare le proprie idee politiche, sarebbe la dimostrazione che tanta gente che segue la Roma, in realtà non gliene frega un cazzo, nemmeno della tanta esaltata maglia (vorrei sapere perché sul 5-1, dovrei cantare “solo la maglia”… boh?). Devo dire che, a parte i simboli, tanti fascisti hanno dignità e cultura e sono abbastanza razionali dal capire un povero matto che va in trasferta per seguire la Roma, nonostante le diverse idee politiche. Sui livornesi, bella tifoseria, caldi anche dalle tribune (le lanciano anche loro le bottigliette a chi tira i calci d’angolo), certo da dei toscani mi sarei aspettato più inventiva nei cori che, a parte quelli politici, giravano solo su 2/3 parole (Roma merda e vaffanculo). Stadio da interregionale, senza tabellone.  Ho capito che stavano dando le formazioni dalla curva del Livorno che faceva olè (evidentemente grazie agli altoparlanti debolissimi, il tifoso livornese ha affinato l’udito). Sulla partita, la Roma meritava di vincere e il Livorno ha rubato il pareggio.

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)

(ANSA) - LIVORNO, 18 SET - Alcune svastiche e croci celtiche sono state esposte dagli ultra' giallorossi nella parte di curva da loro occupata. Le bandiere con i simboli nazisti sono state attaccate al plexiglas e rivolte verso il campo. I sostenitori romanisti hanno scandito anche il coro ''duce, duce'', sottolineato da una bordata di fischi dal resto dello stadio. Poco dopo la Digos ha rimosso e sequestrato le bandiere.

REPUBBLICA.IT
 LIVORNO - Spinelli sognava di presentarsi martedì da Ciampi con il Livorno primo in classifica, non è andata così. Non sono arrivati i tre punti contro la Roma di Spalletti, al termine di un posticipo avvincente ma senza reti e che ha visto il Livorno padrone nel campo nei primi 45 minuti ed una buona Roma nella ripresa. 

Alla fine il pareggio è giusto e accontenta tutti: il Livorno è secondo, la Roma conquista un punto in trasferta e dimentica il ko interno con l'Udinese. 

E' una Roma nuova quella proposta da Spalletti e l'inizio sembra promettente, visto che dopo appena 24 secondo un gran destro di De Rossi colpisce la parte superiore della traversa con Amelia battuto. Partita viva, molto sentita soprattutto dalle due tifoserie, non fanno una bella figura i sostenitori giallorossi che espongono striscioni con svastiche e croci celtiche, poi sequestrati dalla Digos. Meglio tornare alla partita, il Livorno ci mette poco a capire come colpire la difesa giallorossa, basta allargare il gioco sulle fasce dove Taddei e Mancini giocano un pò troppo alti. 

Al 5' un cross di Morrone dalla destra mette in crisi Curci che sbaglia l'uscita, Lucarelli può solo rimettere in mezzo di testa, ma Curci recupera e anticipa Palladino. La Roma fatica, Totti lì davanti è meno imprevedibile e più facile da marcare, mentre Montella conferma di non attraversare un buon momento. Al 9' Palladino centra l'esterno della rete con un destro in area, al 17' Lucarelli chiama in causa Curci con una punizione dalla distanza. 

Il Livorno fa la partita, l'idea di battere la Roma e agganciare in testa alla classifica la Juve è troppo bella per non inseguirla fino in fondo. Al 21' Galante in spaccata anticipa Panucci, ma Curci è attento e blocca a terra. Si rivede la Roma, ma in realtà il sinistro di Totti non preoccupa nessuno. Il Livorno è padrone del campo e la Roma si innervosisce un pò, al 37' Taddei viene graziato da Trefoloni che gli evita un secondo giallo che sarebbe stato meritatissimo. Al 40' De Ascentis mette in mezzo, Lucarelli, nonostante la pressione stoppa e calcia di destro, Curci è bravo e blocca a terra in tuffo. Un minuto dopo contropiede giallorosso, guga di Taddei e palla in mezzo, Mancini non trova la palla e Amelia tira un sospiro di sollievo. L'ultima chance è per il Livorno, ma Balleri non trova la coordinazione e calcia fuori. Si chiude qui un primo tempo di chiara marca amaranto. Nella ripresa nessun cambio, nè tattico, nè di uomini. 

Ripresa: giallorossi più aggressivi, al 10' concedono un tiro dal limite a Ruotolo, ma Curci blocca senza problemi. Spalletti prova a dare un pò di vivacità ai suoi, all'11' esce Montella ed entra Nonda, la Roma cresce ma Amelia non deve fare grandi interventi, anche se è bravo ad alzare sulla traversa un'insidiosa punizione di Totti. 

Anche Donadoni non rinuncia all'idea di vincere la partita e dopo l'ingresso di Lazetic per Ruotolo, inserisce anche Cesar Prates per Balleri. Al 31' Spalletti è costretto a tornare alla difesa a 4, si fa male Mancini ed entra Cufrè. Non succede granchè, ma al 35' un fallo di mani di Vargas sul dribbling di Nonda, manda in tilt Trefoloni che si limita ad asegnare soltanto una punizione senza tirar fuori i cartellini. Poi si perdono 4 minuti prima di battere la punizione, vengono ammoniti Colucci e Totti (ingiustamente), poi Amelia è bravo a bloccare la botta di Perrotta. Al 40' un cross di Nonda viene i ntercettato dal braccio di Vargas, la terna lascia correre. La Roma ha più fiato e testa del Livorno e, al 41', va vicinissima al gol con Nonda che devia di testa un tiro di Totti, Amelia è bravissimo a salvarsi in angolo. L'ultima emozione è su un gran destro di Totti (in ombra nel primo tempo, sugli scudi nella ripresa) che finisce di poco fuori. 



GAZZETTA.IT
LIVORNO, 18 settembre 2005 - E alla tredicesima volta il Livorno si fermò: dopo i 24 gol dei precedenti 12 match casalinghi la squadra di Donadoni non ha trovato stasera la via del gol contro una Roma non bella ma alla fine efficace, se non altro in fase difensiva. E al Picchi il posticipo della terza giornata è terminato 0-0.
Spalletti alla fine opta per la difesa a tre, per la prima volta in questo campionato, lasciando in panchina Cufrè e inserendo Aquilani, con Totti-Montella affiancati in attacco. Anche il Livorno offre un paio di sorprese: Donadoni preferisce Balleri a Prates e De Ascentis a Colucci. Ma il 3-5-2 livornese è assai più rodato di quello giallorosso, e la cosa non passa inosservata. La traversa colpita da De Rossi al primo minuto in realtà non rompe il ghiaccio in casa Roma. Anzi, la squadra giallorossa appare statica e imprecisa, attenta dietro ma incapace di farsi pericolosa in avanti. Ha buon gioco il Livorno, che con la sua intraprendenza mette Lucarelli e Palladino in condizione di segnare già al 5' e al 9'. 
Poi la gara si appiattisce in un tran tran noioso e di scarso contenuto tecnico. La Roma non fa nulla per alzare il ritmo, non trova fluidità di gioco e abbandona Montella a un destino sda eremita, per contro il Livorno tiene bene il campo, in una fisarmonica armoniosa fra chiusure difensive e azioni offensive. Finchè nel finale la gara improvvisamente si impenna: Curci salva un gol fatto (su Lucarelli), Mancini non ci arriva per un soffio su un cross di Taddei, Coco e Balleri confezionano un delizioso quasi-gol.
Dopo l'incoraggiante fiammata nel finale del primo tempo, la ripresa offre calcio da battaglia: il confronto si accende sotto il profilo agonistico, fra due squadre che si affrontano a viso aperto e trovano maggior continuità di spinta rispetto al primo tempo. Ma la sostanza non cambia: il miglior tasso tecnico della Roma non emerge, la grinta del Livorno basta e avanza a imbrigliare la squadra di Spalletti, che nella ripresa trova finalmente determinazione e aggressività. Ma nemmeno l'innesto di Nonda per Montella (11') sposta i valori in campo. La Roma insiste in avanti, schiaccia il Livorno all'indietro per lunghe fasi, ma non riesce ad aumentare il suo tasso di pericolosità. Ora lo spirito è quello giusto, ma il collettivo fatica a girare e le individualità non trovano lo spunto vincente: inevitabile lo 0-0 finale.
Livia Taglioli 
Giustamente Riccardo mi fa notare che "nn è menzionato l'episodio di Vargas fallo di mano da ultimo uomo, nn è menzionata l'assurda ammonizione di Totti, nn è menzionato il rigore netto con fallo di mano di un giocatore ke avrebbe dovuto nn esserci...ma insomma, questa è una rappresentazione di una realtà ke nn è esistita!"
IL MESSAGGERO
Svastiche e cori nazisti in curva
 LIVORNO - Fuori programma come minimo di cattivo gusto ieri sera allo stadio Armando Picchi di Livorno all’inizio della partita fra la Roma e i toscani. Nella curva riservata ai tifosi giallorossi sono improvvisamente apparse alcune svastiche e croci celtiche. Gli striscioni sono stati esposti dagli ultrà della Roma giallorossi nella parte di curva da loro occupata. Le bandiere con i simboli nazisti sono state attaccate al plexiglas e rivolte verso il campo. I sostenitori romanisti hanno scandito anche il coro «duce, duce», sottolineato da una bordata di fischi dal resto dello stadio. 
Sono passati alcuni minuti durante i quali la tensione è stata altissima . Soltanto l’intervento del servizio di sicurezza della società giallorossa, coadiuvato dagli agenti della Digos che seguono abitualmente la squadra i Spalletti in trasferta ha riportato la calma. E così, al tredicesimo minuto striscioni e bandiere sono stati tolti e la tensione è subito diminuita. 

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