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Gol e pupo! |
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Servizio |
CESARE
Dopo la serata magica di Milano e la giornata fortunosa contro l’Ascoli, si tornava a Messina dopo l’amichevole estiva. Partiamo così con la macchina in 6, sperando che il ritorno in Sicilia, dopo Palermo lo scorso anno, fosse climaticamente migliore. Arriviamo un pò in anticipo, e decidiamo, prima di andare a Messina, di fermarci un’oretta a Reggio Calabria, la giornata molto bella lo consigliava. E così, dopo la sosta e la mezz’ora di traghetto arriviamo a Messina, giusto il tempo di cercare lo stadio (siamo capitati per sbaglio prima a quello vecchio), e dopo mezz’oretta ci siamo, all’incirca verso l’una e venti. A differenza dello stadio vecchio, in pieno centro, piccolissimo e secondo me pure brutto, lo stadio di Messina nuovo è stato costruito un po’ fuori dalla città, scavato in una montagna. Devo dire molto bello. Non essendoci un vero e proprio parcheggio ospiti (è fantastico che nel costruire un nuovo stadio nel 2004 non si preveda un parcheggio per gli ospiti, vero Carraro? n.d.L.), ci fanno parcheggiare nel parcheggio dei bus e delle guardie sotto il settore. All’incirca ci saranno state una dozzina di auto, la maggior parte targate Sicilia, di tifosi Giallorossi del luogo (parecchi). Arriviamo così al primo sbarramento, dove dividevano le persone che avevano il biglietto, facendole entrare, da chi non l’aveva, e che veniva fatto mettere sulla sinistra più in disparte. Entriamo e con i documenti alla mano ci strappano il biglietto (finalmente, dopo partite su partite, me l’hanno controllato il documento, era ora!!!), poi perquisizione, e prima di entrare allo stadio, novità assoluta: siamo stati fatti passare davanti ad una telecamera dove dovevamo dire nome cognome e data di nascita. Alzi la mano, chi in quel secondo non è stato preso dalla tentazione di dire Francesco Totti, Silvio Berlusconi o qualche altra amenità…. Ricordandomi del film sorvegliato speciale, e della fine che faceva Stallone dopo aver detto Maryiln Monroe (se non ricordo male), nome e cognome giusto, e dentro. A quell’ora il settore, davvero grosso, era quasi vuoto, meno della metà, e ad inizio partita non si riempirà di molto. Tantissimi gli striscioni, tutti i gruppi più parecchi altri, doveroso lo striscione al tifoso costretto all’ospedale per un incidente, e nel complesso ottimo anche il colpo d’occhio dello stadio, praticamente pieno. Se ti capita una trasferta il 6 novembre a Udine, ti devi portare i doposci ed un’ottima giacca, domenica a Messina le maniche corte erano più che sufficienti, una giornata quasi estiva!! Inizia la partita, e la Roma espone uno stupendo completo rosso, devo confessare che la tenuta della diadora è meno peggio del previsto, e l’assenza di sponsor la rende ancora piu bella. Il tifo nel settore ospiti è davvero ottimo, chi ha fatto tutti quei km di certo non si è risparmiato, e dal settore i messinesi non si riuscivano a sentire. Parecchi cori anche per Rosella Sensi. Verso la metà del primo tempo vediamo che il settore in pochi minuti si svuota, le voci si rincorrono, ma alla fine verso fine primo tempo veniamo a sapere che i ragazzi che non avevano il biglietto erano stati portati via, prima in questura e poi al porto; a quel punto rientrano tutti, si tolgono gli striscioni e da quel momento perlomeno sugli spalti la partita era terminata. Non aggiungo altro, dato che già ne parli parecchio sul tuo sito... Fortunatamente sul campo invece la Roma stava disputando un ottimo primo tempo ed alla fine è arrivato il gol di Mexes. Il secondo tempo, un’altra squadra, nessun tiro in porta, e completamente schiacciati dal Messina, ci siamo salvati grazie ad ottime parate del nostro strano portiere( ma come cazzo esce!!), ed a una magia del capitano che chiude la partita permettendoci di festeggiare. A fine partita vediamo qualche zingaro dalla curva accanto, borbottare qualcosa in una lingua strana, boh sicuramente facevano parte del folklore locale. Dopo un’oretta dalla fine della partita usciamo dal settore e con assoluta tranquillità in macchina ce ne torniamo sul traghetto e da lì nella penisola. In nottata arriviamo a Roma, non prima di avere salutato quella amena cittadina 250 km più sotto. Ottima giornata, ottima curva( fino a quando si è cantato), ottima Roma, e 3 punti, che volere di più?? P.S. sarà una cazzata, ma la Roma ha iniziato a giocare male, proprio quando abbiamo smesso di cantare e di tifare, sarà un caso? forse, anzi sicuramente si, però le mie vecchie maniere mi obbligano a pensare che non lo sia! ANDREA Ciao Lorenzo ti scrivo in merito al comitato di benvenuto organizzato dalla questura di Messina.Inutile dire la rabbia e la frustrazione che io e molti altri ragazzi abbia provato.dato che la via della bastonata sui reni di qlk illustre agente di P.S non è percorribile,credo sia il caso di far valere i propi diritti COSTITUZIONALMENTE riconosciuti nelle sedi opportune. In tal senso forse l'unico mezzo per montare un azione del genere è il tuo sito,anche solamente per mettere in contatto ki volesse portare davanti a un giudice di questa repubblica delle banane ki abusa di un potere concesso per difendere la cittadinaza,non per irriderla. VICTORY83 Arrivo a Messina intorno alle 14:30, il settore è mezzo vuoto siamo in circa 400. Fuori dallo stadio incominciano i controlli, documento e biglietto alla mano, superata la prima transenna prima di entrare nel tunnel che porta dentro il settore alcuni "simpatici" agenti della Digos riprendono con telecamere una persona alla volta chiedendo nome, cognome e data di nascita, sembra un provino di cinecittà. Come si suol dire pochi ma buoni, i primi venti minuti sono fantastici il settore si scalda sempre di più coro dopo coro, molti indirizzati alla signorina Rosella e famiglia. Il settore sembra compatto, fomento, bandiere e mani al vento, quando incominciano a girare le prime voci che, in un primo tempo erano una trentina poi una ventina, di ragazzi erano stati portati in questura, anche quest'ultima informazione è stata presto smentita, inquanto sono stati riportati alla stazione di Messina, tutto questo solamente perchè non in possesso del biglietto.Cosa inaudita, li ho visti con i miei occhi, non hanno posto alcuna resistenza, non hanno fatto casini, sono stati anche troppo tranquilli visto che l'ispettrice di turno aveva garantito che appena iniziava la partita li avrebbero fatti entrare. Questo non è successo e ha scaturito la voglia nei tifosi, giunti dalla capitale, di protestare per l'ennesimo abuso di potere, togliendo tutti gli striscioni, svuotando tutta la parte bassa e centrale del settore e intonando soltanto qualche coro contro le forze del disordine. Finita la partita ci fanno aspettare circa un'ora nel settore prima di farci uscire. Scioltosi il cordone della celere ognuno raggiunge macchine, pullman e autobus per stazione, o aereoporto di Catania. Avanti Roma! VICTORY 83 BD ULTRAS stesso trattamento anche questa estate,con la variante che nn volevano neanche aprirci il settore ospiti,dicendo che nn avevano avuto nessuna segnalazione da parte della questura di roma dell'arrivo di ultras giallorossi... gli dissi che da roma nn sarebbe venuto nessuno e che i tifosi romanisti sarebbero stati quelli che erano in vacanza o in sicilia o calabria... ma loro ci risposero che noi nn eravamo violenti ma tifosi perchè era una amichevole e quindi potevamo assistere alla partita anche dalla tribuna... adesso mi chiedo se durante una amichevole diventiamo tifosi e in campionato violenti... ultras liberi B.D.ULTRAS |
I VOSTRI RESOCONTI.... ....E QUELLI DELLA STAMPA (questi ultimi solo se meritano) |
MESSINA, 6 novembre 2005 - Potenza di un'impresa, quella compiuta a casa dell'Inter, che sembra aver cambiato il verso del campionato della Roma: la squadra di Spalletti infatti, dopo aver avuto ragione dell'Ascoli all'Olimpico, ottiene il terzo successo consecutivo passando sul campo del Messina grazie alle reti di Mexes e Totti (quinto centro in campionato per il capitano) e continua nella rincorsa alle zone nobili della classifica. Rimangono insabbiati nelle retrovie invece i siciliani: la squadra di Mutti non è ancora riuscita a vincere in casa. Lo
scorso anno non era servita una tripletta di
Montella a vincere in Sicilia
(il Messina si impose 4-3 alla seconda di
campionato), stavolta alla Roma
basta l'uno-due firmato Mexes (alla seconda rete
di fila) nel primo tempo
e Totti nella ripresa. E' più che buona
l'impressione che lasciano
i giallorossi: proprio Mexes non fa sentire
l'assenza di Chivu, Panucci
e Kuffour tengono bene in difesa, Dacourt
rimpiazza lo squalificato De
Rossi e non sfigura. Il tridente
Mancini-Totti-Taddei, a sostegno di Montella
prima e Nonda poi, fa il suo dovere: così si
spremono nove punti
dalle ultime tre partite, in attesa di ricevere la
Juventus all'Olimpico
sabato sera.
CORRIERE.IT MESSINA - Momenti di paura per i giocatori e lo staff tecnico della Roma: l'aereo che li stava portando a Messina per la XI giornata della Serie A è stato colpito da un fulmine. Un po' di tensione ma nessun problema per il velivolo. L'allenatore Luciano Spalletti ricostruisce nel prepartita l'avventura giallorossa. «In sede di presentazione della partita - ha detto Spalletti ai microfoni di Sky - avevo detto che la cosa che mi preoccupava di più era il viaggio, e la realtà è stata proprio questa. Abbiamo sentito un boato, l'aereo ha avuto un sobbalzo, ci sono stati attimi di tensione, poi tutto è passato. Dopo ci hanno detto che si era trattato di un fulmine. Per fortuna non ci sono state conseguenze». Gazzetta del Sud INCIDENTI A MESSINA I tifosi “muti” per 45 minuti ROMA – Un primo tempo vicini alla Roma, un secondo tempo interamente dedicato allo sciopero del tifo perché allo stadio di Messina non hanno fatto entrare circa una quarantina di tifosi romanisti. Ma non è tutto: all’ingresso ai tifosi giallorossi veniva chiesto di urlare nome e cognome mentre una telecamera li riprendeva. Insomma, una sorta di schedatura. A questo poi si deve aggiungere il dissenso nei confronti della società. Così nei secondi quarantacinque minuti di gara, i tifosi giallorossi hanno smesso di cantare, si sono “ammutoliti” e hanno addirittura tolto dalle gradinate i consueti striscioni da trasferta. Una protesta, quella contro la società, già espressa nei giorni scorsi nelle radio locali o attraverso nei forum via internet. Un dissenso, evidenziato con maggiore precisione in uno striscione esposto proprio all’inizio della gara contro il Messina: “Sensi vattene”, c’era scritto. La curva della Roma, composta da circa mille tifosi presenti al San Filippo di Messina, ha scelto il silenzio come forma di protesta alle prese di posizione “politiche” della società. Non hanno gradito infatti le belle parole pronunciate dell’amministratore delegato della società, Rosella Sensi, nei confronti di Moggi e Galliani, da sempre “nemici” della Roma e dei tifosi giallorossi. Proprio durante la protesta muta del secondo tempo di Messina, è arrivato il gol di Totti: un timido boato e nulla di più da parte dei tifosi della Roma presenti allo stadio San Filippo. Poi, ancora silenzio fino alla fine. A.A. |
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