FLAVIO
come
ben diciamo, QUANDO IN CAMPO SCENDERAI, NON TI
LASCEREMO MAI SOLA...
tra
una cosa e l altra mi libero per le 3 e mezza, e per
le 4 sto a ponte duca
d Aosta...già una 50 i presenti, radunati sotto l
obelisco...mi
spingo più avanti, fino alla palla, e con sommo
piacere (si fa per
dire...) mi accorgo che le nuove entrate della sud
sono a dir poco oscurate
da un nugolo di camionette della polizia
(15?)...mancavano solo i lagunari
e stavamo apposto...
mi
vado a fare un giretto sotto la nord, nella utopica
speranza di imbattermi
in qualche pulcinella venuto a Roma, speranza
ovviamente disattesa...
Al
calcio di inizio saremo circa un 250-300...Da far
segnalare l atteggiamento
degli eguali, che alla prima bomba lanciata, hanno
prontamente montato
le grate sulle camionete, tirato fuori gli scudi e
assunto quel c**** di
atteggiamento che solo la divisa e l impunità permette
loro...
ci
spingiamo fin sotto la palla...a differenza di Roma
Real, non si tifa granchè...qualche
bomba, un paio di torce, i sacrosanti cori contro chi
COL SAPONE NON S
E' MAI LAVATO...
il
freddo e l inutilità sportiva del match ci smorzano
gli entusiasmi....in
fondo, eravamo tutti venuti qua con altri intenti....
me
ne vado alle 6, più che mai felice di non essermi
piegato all incompetenza
di questori e benpensanti...
LA
PARTITA SOLO ALLO STADIO....
LORENZO
A.
Sono
arrivato allo stadio pochi minuti dopo le 17, ho
parcheggiato vicino all'obelisco.
Non
so quanti fossimo, probabilmente 200 circa. Quando
sono arrivato io la
maggior parte della gente era vicino all'obelisco, poi
lentamente ci siamo
spostati tutti verso la palla.
Una
decina di blindati della polizia tra le nuove entrate
della Sud e quelle
vecchie.
Due
grossi gruppi di cellerini proprio sotto l'entrate
18-21 della Sud e un'altro
più spostato verso la tevere. Erano davvero tanti,
meno male che
la partita era porte chiuse, pensa se era a porte
aperte! (Eppure io di
partite
a rischio ne ho viste parecchie)
Dopo
esserci radunati a una decina di metri dalla palla mi
aspettavo che si
iniziasse a tifare.
Ma
tra il freddo, la strana sensazione di ritrovarci
fuori dallo stadio mentre
c'era in corso la partita (ma con tutto quel silenzio
era strano pensare
che dentro ci fosse davvero una partita), forse
complice anche il
risultato
dell'andata, e anche il dubbio che i napoletani
potessero arrivare lo stesso
(dubbio o speranza, di certo le fdo si sono
preoccupate solo di difendere
le entrate, se i napoletani fossero arrivati da pza
mancini ci saremmo
ritrovati tra i napoletani e le fdo)... è stata dura
fare qualche
coro.
Qualcuno
ha fatto esplodere qualche bombone (sul marmo del foro
italico quindi non
c'è stato nessun danno a cose o persone; visto che mi
hanno detto
che
quella m***a di varriale ha pure avuto il coraggio di
lamentarsi dei bomboni
mentre invece al sanpaolo ha fatto il vago sui bomboni
dei napoletani,
che tra l'altro erano tantissimi, e dentro allo stadio
non per strada)
e dopo i primi tre quattro bomboni ci siamo fatti gli
auguri per il 2006.
I cori ovviamente sono stati prevalentemente per i
tifosi assenti, quelli
del napoli (segnalo un "pulcinella dove sta?" sulle
note di "invasione
perchè no?") e contro le fdo presenti ("polizia
napoletana...")
e
un
bel "seeerra tua m***e sotto terra" ritmato che ci
stava tutto. Ovviamente
qualche coro per la roma è stato fatto, ma era una
situazione troppo
strana, gli stimoli erano difficili da trovare,
diciamo che abbiamo
fatto
presenza. Non credo ci sia altro da aggiungere.
Riguardo
alla decisione di chiudere lo stadio per evitare
incidenti sono d'accordo
con te, è ridicola. Secondo il ragionamento di serra
(o meglio secondo
quello che dice) bisognerebbe giocare a porte chiuse
quasi tutte le partite
della roma.
Roma-milan,
porte chiuse perchè i milanisti hanno ucciso Antonio
De Falchi e
per il coro "mi diverto solo se solo se faccio il
teppista oh bastardo
milanista tu sei il primo della lista".
Roma-juve
per il coro "roma spera superga bianconera" e "moggi
magari mori oggi"
(è una evidente minaccia di morte contro il d.s. della
juve no?)
Roma-lazio
perchè i laziali ancora non hanno vendicato Paparelli,
perchè
romanisti e laziali continuano a scontrarsi prima del
derby e perchè
i romanisti a quasi tutte le partite cantano
"torneremo nella nord con
le
spranghe
a caricar"
Roma-inter
perchè i romanisti cantano "i fatti di milano non li
dimentichiamo
un milanese preso lo massacriamo!"
Roma-fiorentina,
Roma-empoli e Roma-siena per il coro "e le toscane.. e
i loro figli conigli
conigli conigli"
dai
serra se hai il coraggio facci giocare a porte chiuse
pure Roma-milan!!! |
I
VOSTRI RESOCONTI....
....E
QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi
solo se meritano)
OLTREICOLORI
|
REPUBBLICA.IT
In
una gara senza pubblico e senza storia, gli uomini
di Spalletti, forti
della netta vittoria dell'andata, hanno facilmente
la meglio sui campani,
primi nel girone B della serie C1. Al 10' il Napoli
ha la possibilità
di passare in vantaggio con Pià, che a porta vuota
ritarda il momento
del tiro facendosi respingere la palla da Mexes. Al
15' tiro-cross di Mancini
non raccolto dagli attaccanti giallorossi. Al 30'
Tommasi conclude da fuori
area: di poco al lato. Aquilani sblocca il risultato
al 39', raccogliendo
un rimpallo nell'area piccola degli azzurri. Al 44'
il portiere ospire
Gianello salva ancora la porta campana, poi Mancini
raddoppia al 45', solo
davanti all'estremo del Napoli dopo aver saltato una
difesa decisamente
troppo 'allegra'. Nella ripresa la Roma si limita a
controllare la gara,
lasciando il pallino del gioco ai campani ma
rimanendo piuttosto coperta.
Al 92' Amodio accorcia le distanze, trafiggendo
Curci. La Roma si guadagna
con merito il passaggio del turno. Nei quarti di
finale i capitolini troveranno
la Juventus, che ieri aveva eliminato la Fiorentina.
GAZZETTA.IT
ROMA,
11 gennaio 2006 - Tutto come da copione. La Roma
batte il Napoli 2-1 e
si qualifica per i quarti di coppa Italia:
affronterà la Juventus.
La gara di ritorno contro la capolista del gruppo B
di serie C1 non ha
avuto storia, e del resto era dificile aspettarselo
dopo il 3-0 esterno
dell'andata e in considerazione delle due categorie
di differenza.
Le
formazioni. Spalletti conferma il modulo ad una
punta, con tre trequartisti:
come centravanti, assente Totti, gioca il gigante
Okaka, supportato da
Alvarez e Mancini sulle fasce e Tommasi in posizione
centrale. Nel Napoli
in attacco mancano Calaiò, Sosa e Capparella, tra i
big c'è
Pià.
Il
Napoli ha avuto l'opportunità di cambiare la gara
dell'Olimpico,
disputata desolatamente a porte chiuse. Pià se n'è
andato
in contropiede dribblando anche Curci, ma ha perso
il tempo della conclusione
facendosi rimontare da Mexes e poi tirandogli
addosso a porta vuota. La
Roma ha subito approfittato del regalo, trovando il
gol a coronamento di
un'azione corale avviata da Alvarez, continuata da
Cufrè e poi conclusa
in gol da Aquilani, al quarto centro stagionale, con
un destro potente
sottomisura. Il raddoppio è arrivato allo scadere
grazie all'uomo
più atteso, il brasiliano Mancini, per alcuni
addetti ai lavori
un separato in casa sul piede di partenza (grazie al
mercato). L'esterno
sudamericano, positivo, ha sfruttato un disimpegno
clamorosamente sbagliato
dalla difesa partenopea, ha dribblato Nigro e
trafitto Gianello in uscita.
Due a zero e tutti negli spogliatoi.
Nella
ripresa il ritmo è blando, le due squadre non hanno
niente da chiedere.
Se non mettere alla prova qualche giovane: nella
Roma entrano Greco e Cerci,
nel Napoli Vitale e Amodio e Nappi. E' proprio
Amodio a trovare la rete
dell'1-2 nel finale con un tocco morbido ravvicinato
che non lascia scampo
al giovane portiere giallorosso Curci.
IL
MESSAGGERO.IT
ROMA
- Spalletti ritrova Mancini. «E’ un giocatore
importante. Ha fatto
bene, sta ritrovando la migliore condizione fisica e
ha segnato un bel
gol. Col Milan? E’ a disposizione». La nota
negativa, lo stadio a
porte chiuse. Circa cento tifosi hanno “assistito”
alla partita fuori dai
cancelli. E’ pure volato qualche petardo. «Il
calcio, gli stadi hanno
bisogno del pubblico. I miei ragazzi sono stati fin
troppo bravi a trovare
comunque gli impulsi giusti». Prova non troppo
positiva dei giovani,
però. «Conoscendoli bene, so che possono dare di
più.
Stavolta c’erano tutte le condizioni per fare
meglio». La prossima
sfida in coppa Italia è contro la Juve. «Vogliamo
far dimenticare
la brutta sconfitta rimediata in campionato. Capello
è un “ingordo”
e vorrà andare avanti pure in questa coppa». Ora,
però,
c’è il Milan. I rossoneri non sono in crisi, secondo
il tecnico.
«Lotteranno fino alla fine per lo scudetto e a Roma
vorranno vincere.
Non mi è sembrata nemmeno una squadra con problemi
in difesa».
Poi,
Roma channel ha raccolto il pensiero di Cufrè,
«siamo un buon
gruppo che ha trovato il modulo giusto. Io sto bene.
So che da qui in poi
ci toglieremo molte soddisfazioni». E il rammarico
di Greco. «Peccato,
potevo segnare. Però sono contento della mia
prestazione, oltreché
di quella della squadra».
Stamani
ripresa degli allenamenti. De Rossi ha un problema
al piede ma col Milan
ci sarà. Sicuri assenti, Montella e Nonda.
A.A. |