ROMA - NAPOLI 2-1
Roma, Stadio Olimpico,
11 gennaio 2006
ore 17.00
(a porte chiuse per ragioni di ordine pubblico)

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Tifo Curva Sud:
Tabellino partita:
ROMA-NAPOLI 2-1 (primo tempo 2-0)
MARCATORi: Aquilani (R) al 39', Mancini (R) al 44' p.t.; Amodio (N) 46 s.t.
ROMA (4-2-3-1): Curci; Rosi, Mexes (34' s.t. Chivu), Bovo, Cufrè; Dacourt, Aquilani (18' s.t. Cerci); Alvarez, Mancini, Tommasi (12' s.t. Greco); Okaka. (Doni, Panucci, De Rossi, Perrotta). All. Spalletti.
NAPOLI (3-4-3): Gianello; Grava, Montesanto, Nigro; Montervino, Gatti, Fontana (16' s.t. Amodio), Lacrimini (6' s.t. Vitale); De Palma, Pià (41' s.t. Nappi), Grieco. (Iezzo, Civita, Arini, Prisco). All. Reja.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
NOTE: ammoniti Grava, Dacourt, Rosi, Gatti, Bovo, Chivu. Recupero: 1' p.t., 3' s.t. La partita è stata giocata a porte chiuse.
Tifo Ospiti:

FOTOTIFO
Forze
                  dell'ordine sotto la Sud nonostante le porte chiuse.
                  Er prefetto nun se fida!


VIDEOTIFO
 

FOTOCALCIO
 
 


VIDEOCALCIO

Il gol di Aquilani
(597 kb)
Il gol di Mancini
(717 kb)
 

FLAVIO
come ben diciamo, QUANDO IN CAMPO SCENDERAI, NON TI LASCEREMO MAI SOLA...
tra una cosa e l altra mi libero per le 3 e mezza, e per le 4 sto a ponte duca d Aosta...già una 50 i presenti, radunati sotto l obelisco...mi spingo più avanti, fino alla palla, e con sommo piacere (si fa per dire...) mi accorgo che le nuove entrate della sud sono a dir poco oscurate da un nugolo di camionette della polizia (15?)...mancavano solo i lagunari e stavamo apposto...
mi vado a fare un giretto sotto la nord, nella utopica speranza di imbattermi in qualche pulcinella venuto a Roma, speranza ovviamente disattesa...
Al calcio di inizio saremo circa un 250-300...Da far segnalare l atteggiamento degli eguali, che alla prima bomba lanciata, hanno prontamente montato le grate sulle camionete, tirato fuori gli scudi e assunto quel c**** di atteggiamento che solo la divisa e l impunità permette loro...
ci spingiamo fin sotto la palla...a differenza di Roma Real, non si tifa granchè...qualche bomba, un paio di torce, i sacrosanti cori contro chi COL SAPONE NON S E' MAI LAVATO...
il freddo e l inutilità sportiva del match ci smorzano gli entusiasmi....in fondo, eravamo tutti venuti qua con altri intenti....
me ne vado alle 6, più che mai felice di non essermi piegato all incompetenza di questori e benpensanti...
LA PARTITA SOLO ALLO STADIO....

LORENZO A.
Sono arrivato allo stadio pochi minuti dopo le 17, ho parcheggiato vicino all'obelisco.
Non so quanti fossimo, probabilmente 200 circa. Quando sono arrivato io la maggior parte della gente era vicino all'obelisco, poi lentamente ci siamo spostati tutti verso la palla.
Una decina di blindati della polizia tra le nuove entrate della Sud e quelle vecchie.
Due grossi gruppi di cellerini proprio sotto l'entrate 18-21 della Sud e un'altro più spostato verso la tevere. Erano davvero tanti, meno male che la partita era porte chiuse, pensa se era a porte aperte! (Eppure io di 
partite a rischio ne ho viste parecchie)
Dopo esserci radunati a una decina di metri dalla palla mi aspettavo che si iniziasse a tifare.
Ma tra il freddo, la strana sensazione di ritrovarci fuori dallo stadio mentre c'era in corso la partita (ma con tutto quel silenzio era strano pensare che dentro ci fosse davvero una partita), forse complice anche il 
risultato dell'andata, e anche il dubbio che i napoletani potessero arrivare lo stesso (dubbio o speranza, di certo le fdo si sono preoccupate solo di difendere le entrate, se i napoletani fossero arrivati da pza mancini ci saremmo ritrovati tra i napoletani e le fdo)... è stata dura fare qualche coro.
Qualcuno ha fatto esplodere qualche bombone (sul marmo del foro italico quindi non c'è stato nessun danno a cose o persone; visto che mi hanno detto 
che quella m***a di varriale ha pure avuto il coraggio di lamentarsi dei bomboni mentre invece al sanpaolo ha fatto il vago sui bomboni dei napoletani, che tra l'altro erano tantissimi, e dentro allo stadio non per strada) e dopo i primi tre quattro bomboni ci siamo fatti gli auguri per il 2006. I cori ovviamente sono stati prevalentemente per i tifosi assenti, quelli del napoli (segnalo un "pulcinella dove sta?" sulle note di "invasione perchè no?") e contro le fdo presenti ("polizia napoletana...") e 
un bel "seeerra tua m***e sotto terra" ritmato che ci stava tutto. Ovviamente qualche coro per la roma è stato fatto, ma era una situazione troppo strana, gli stimoli erano difficili da trovare, diciamo che abbiamo 
fatto presenza. Non credo ci sia altro da aggiungere.
Riguardo alla decisione di chiudere lo stadio per evitare incidenti sono d'accordo con te, è ridicola. Secondo il ragionamento di serra (o meglio secondo quello che dice) bisognerebbe giocare a porte chiuse quasi tutte le partite della roma.
Roma-milan, porte chiuse perchè i milanisti hanno ucciso Antonio De Falchi e per il coro "mi diverto solo se solo se faccio il teppista oh bastardo milanista tu sei il primo della lista".
Roma-juve per il coro "roma spera superga bianconera" e "moggi magari mori oggi" (è una evidente minaccia di morte contro il d.s. della juve no?)
Roma-lazio perchè i laziali ancora non hanno vendicato Paparelli, perchè romanisti e laziali continuano a scontrarsi prima del derby e perchè i romanisti a quasi tutte le partite cantano "torneremo nella nord con le 
spranghe a caricar"
Roma-inter perchè i romanisti cantano "i fatti di milano non li dimentichiamo un milanese preso lo massacriamo!"
Roma-fiorentina, Roma-empoli e Roma-siena per il coro "e le toscane.. e i loro figli conigli conigli conigli"
dai serra se hai il coraggio facci giocare a porte chiuse pure Roma-milan!!!

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA 
(questi ultimi solo se meritano)

OLTREICOLORI
REPUBBLICA.IT
In una gara senza pubblico e senza storia, gli uomini di Spalletti, forti della netta vittoria dell'andata, hanno facilmente la meglio sui campani, primi nel girone B della serie C1. Al 10' il Napoli ha la possibilità di passare in vantaggio con Pià, che a porta vuota ritarda il momento del tiro facendosi respingere la palla da Mexes. Al 15' tiro-cross di Mancini non raccolto dagli attaccanti giallorossi. Al 30' Tommasi conclude da fuori area: di poco al lato. Aquilani sblocca il risultato al 39', raccogliendo un rimpallo nell'area piccola degli azzurri. Al 44' il portiere ospire Gianello salva ancora la porta campana, poi Mancini raddoppia al 45', solo davanti all'estremo del Napoli dopo aver saltato una difesa decisamente troppo 'allegra'. Nella ripresa la Roma si limita a controllare la gara, lasciando il pallino del gioco ai campani ma rimanendo piuttosto coperta. Al 92' Amodio accorcia le distanze, trafiggendo Curci. La Roma si guadagna con merito il passaggio del turno. Nei quarti di finale i capitolini troveranno la Juventus, che ieri aveva eliminato la Fiorentina.

GAZZETTA.IT
ROMA, 11 gennaio 2006 - Tutto come da copione. La Roma batte il Napoli 2-1 e si qualifica per i quarti di coppa Italia: affronterà la Juventus. La gara di ritorno contro la capolista del gruppo B di serie C1 non ha avuto storia, e del resto era dificile aspettarselo dopo il 3-0 esterno dell'andata e in considerazione delle due categorie di differenza.
Le formazioni. Spalletti conferma il modulo ad una punta, con tre trequartisti: come centravanti, assente Totti, gioca il gigante Okaka, supportato da Alvarez e Mancini sulle fasce e Tommasi in posizione centrale. Nel Napoli in attacco mancano Calaiò, Sosa e Capparella, tra i big c'è Pià.
Il Napoli ha avuto l'opportunità di cambiare la gara dell'Olimpico, disputata desolatamente a porte chiuse. Pià se n'è andato in contropiede dribblando anche Curci, ma ha perso il tempo della conclusione facendosi rimontare da Mexes e poi tirandogli addosso a porta vuota. La Roma ha subito approfittato del regalo, trovando il gol a coronamento di un'azione corale avviata da Alvarez, continuata da Cufrè e poi conclusa in gol da Aquilani, al quarto centro stagionale, con un destro potente sottomisura. Il raddoppio è arrivato allo scadere grazie all'uomo più atteso, il brasiliano Mancini, per alcuni addetti ai lavori un separato in casa sul piede di partenza (grazie al mercato). L'esterno sudamericano, positivo, ha sfruttato un disimpegno clamorosamente sbagliato dalla difesa partenopea, ha dribblato Nigro e trafitto Gianello in uscita. Due a zero e tutti negli spogliatoi.
Nella ripresa il ritmo è blando, le due squadre non hanno niente da chiedere. Se non mettere alla prova qualche giovane: nella Roma entrano Greco e Cerci, nel Napoli Vitale e Amodio e Nappi. E' proprio Amodio a trovare la rete dell'1-2 nel finale con un tocco morbido ravvicinato che non lascia scampo al giovane portiere giallorosso Curci. 

IL MESSAGGERO.IT
 ROMA - Spalletti ritrova Mancini. «E’ un giocatore importante. Ha fatto bene, sta ritrovando la migliore condizione fisica e ha segnato un bel gol. Col Milan? E’ a disposizione». La nota negativa, lo stadio a porte chiuse. Circa cento tifosi hanno “assistito” alla partita fuori dai cancelli. E’ pure volato qualche petardo. «Il calcio, gli stadi hanno bisogno del pubblico. I miei ragazzi sono stati fin troppo bravi a trovare comunque gli impulsi giusti». Prova non troppo positiva dei giovani, però. «Conoscendoli bene, so che possono dare di più. Stavolta c’erano tutte le condizioni per fare meglio». La prossima sfida in coppa Italia è contro la Juve. «Vogliamo far dimenticare la brutta sconfitta rimediata in campionato. Capello è un “ingordo” e vorrà andare avanti pure in questa coppa». Ora, però, c’è il Milan. I rossoneri non sono in crisi, secondo il tecnico. «Lotteranno fino alla fine per lo scudetto e a Roma vorranno vincere. Non mi è sembrata nemmeno una squadra con problemi in difesa».
Poi, Roma channel ha raccolto il pensiero di Cufrè, «siamo un buon gruppo che ha trovato il modulo giusto. Io sto bene. So che da qui in poi ci toglieremo molte soddisfazioni». E il rammarico di Greco. «Peccato, potevo segnare. Però sono contento della mia prestazione, oltreché di quella della squadra».
Stamani ripresa degli allenamenti. De Rossi ha un problema al piede ma col Milan ci sarà. Sicuri assenti, Montella e Nonda.
A.A. 

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