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I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
CLASSIFICA:
Strasburgo 7 punti; Basilea 6; Roma 4;
Stella Rossa e Tromsoe 3.
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UN RAID vero e proprio. Ieri a Belgrado
alcuni tifosi giallorossi sono stati brutalmente
aggrediti in albergo da un gruppo di ultras della
Stella Rossa,
che sono entrati nella hall con mazze e
bastoni. Lo spiacevolissimo episodio è accaduto mentre
i tifosi della Roma stavano per uscire per
un'escursione:
l'arrivo dei tifosi serbi li ha sorpresi
mentre salivano sul pullmann. Molti sono scappati
dentro, altri si sono rifugiati sul bus. Qualcuno di
loro ha subito anche una bastonata, mentre andavano
anche in frantumo anche alcune vetrate dei negozi
dell'hotel colpite da pietre lanciate dai teppisti.
Per fortuna nessun ferito, l'intervento della Polizia
ha evitato che la situazione potesse degenerare. Da
quel momento, però, i tifosi della Roma sono stati
costretti a rimanere chiusi in albergo, la polizia li
ha scortati allo stadio Marakana poco tempo prima
della partita.
IL TEMPO
Un agguato in piena regola. Ieri nel
pomeriggio, verso le ore 14, venti tifosi romanisti al
seguito della squadra hanno vissuto attimi di
autentico panico. Una cinquantina di teppisti
sostenitori della Stella Rossa si sono recati
nell’albergo della catena «Best Western», situato
nella periferia nord della capitale a circa un
chilometro di distanza dallo stadio «Marakana». Scesi
da un autobus lungo il viale Bulevar Oslobodenja e
armati con bastoni, manganelli e spranghe, i giovani
hanno dato vita a un assalto iniziato nel piazzale
antistante l’hotel e proseguito poi fin dentro la
hall. È volata qualche pietra, una delle quali ha
lesionato la vetrina di un negozio interno alla zona
accoglienza. Poi, un quarto d’ora dopo, è tornata la
calma. Sette tifosi della Roma sono rimasti
asserragliati nel pullman del tour operator che aveva
organizzato il viaggio e solo la prontezza di riflessi
dell’autista ha consentito loro di evitare il
linciaggio. Soltanto dopo che i serbi (quasi tutti a
volto scoperto) si erano dileguati, è arrivata sul
posto una macchina della polizia. Qualche contuso
lieve, ma senza feriti gravi: questo il bilancio di
una mezzora di totale follia
GAZZETTA.IT
BELGRADO, 1 dicembre 2005 - Chissà quanto ci
teneva Walter Zenga a vincere questa gara. Lui che per
allenare è stato costretto a fare il giramondo, tra
Usa, Romania e poi Serbia. Ma con un obiettivo, quello
di tornare in Italia un giorno. Ci aveva avvisati da
stamattina: “Con la Roma, voglio vincere”. E così è
stato: 3-1 e la sua Stella Rossa sale a 3 punti e
torna in corsa per il passaggio del turno nel girone E
di coppa Uefa. La Roma, ferma a 4, si giocherà tutto
con il Basilea il 14 dicembre.
Attenzione per chi legge: il risultato non
inganni, è stata una gara equilibrata. Con una
caratteristica: i difensori sbagliano, gli attaccanti
castigano. Succede due volte nel primo tempo. Al 23'
Bisevac effettua un controllo goffo, Cassano gli ruba
palla e serve Nonda, che salta un uomo e fredda
Stojkovic. Stessa scena, a parti invertite qualche
minuto più tardi. Jankovic crossa da sinistra, Mexes e
Kuffour si guardano, la prendo io o la prendi tu? Non
la prende nessuno dei due e Zigic può pareggiare di
testa. Che primo tempo è stato? Più Stella Rossa che
Roma. I padroni di casa sono squadra organizzata e
fanno girare bene la palla (complimenti a Zenga). Il
biondo Basta (classe ’84, capelli da rockstar) spinge
tanto sulla destra. Sulla sinistra Luckovic si
sovrappone spesso a Jankovic. Zigic, unica punta, è
bravo a fare la sponda. La Roma tiene comunque bene il
campo, anche se insiste troppo per vie centrali, con
Cassano costretto a rientrare fino a centrocampo per
illuminare la manovra.
Nell’intervallo, facile immaginare quello
che chieda Spalletti ai suoi: più spinta sulle fasce.
La Roma applica bene. Alvarez è più nel vivo del gioco
e Panucci sembra un Bruno Conti. Una-due-tre discese
pericolose sulla destra. La Roma gioca un’ottima
mezz’ora, con Aquilani e De Rossi super a centrocampo.
Poi arriva l’altro patatrac. Ancora un errore di un
difensore, ancora la punta che castiga. Zigic soffia
la palla a Kuffour (fallosamente?) e la offre al nuovo
entrato Purovic, che scaglia un gran destro e porta
sul 2-1 la Stella Rossa. E’ il 33’ della
ripresa.
Che rabbia per la Roma: ha spinto tanto, e
ora si ritrova sotto. Spalletti tenta la carta Taddei
(il giocatore più offensivo che ha in panchina), ma
piangerà ancora per un errore di un suo difensore.
Zigic soffia la sfera a Mexes al limite, guarda la
porta e fa partire il destro. Palla sotto l’incrocio
dei pali, un eurogol. E’ il 40’ e vale il 3-1. Il
Marakana si rilassa. I tifosi si alzano e cantano.
Spuntano sciarpe a metà della Stella Rossa e a metà
della Lazio. La Roma avrebbe un'ultima occasione, ma
Cassano fa il raffinato, calcia debole e si fa parare
il calcio di rigore. Non ci ha creduto. Non almeno
tanto quanto Walter Zenga. |