V Giornata
ROMA - LAZIO 0-0
Roma, Stadio Olimpico
domenica 1 ottobre 1995
ore: 20:30

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Corriere Della Sera

A Roma piccolo derby e grande incasso

I giallorossi giocano un' ora, la Lazio si sveglia tardi e trova un insuperabile Cervone

Sfida deludente all' Olimpico. Balbo pericoloso nel primo tempo, poi si eclissa. Fuser e' l' anima dei biancazzurri, Fonseca sostituito

ROMA . Derby fischiato, senza l' addobbo essenziale del gol, senza prospettive improvvisamente spalancate. E prevale come spesso accade lo spettacolo rappresentato dai settantamila, in attesa d' impossibili sogni. Ma cosa puo' saltar fuori da questa sfida troppo nervosa, riempita per lunghi tratti solo dalla Roma, con tutti i suoi limiti genetici nel proporre verticalizzazioni scoperchianti? L' attesa e le coreografie fanno venire in mente il kolossal notturno, mentre l' illusione di grandezza non e' rintracciabile sul campo, dove per oltre mezz' ora i laziali s' impegnano distruttivi attorno ad una temuta "festa de noantri", con l' applicazione calvinista d' ogni rimedio difensivo, con l' unica assillo d' evitare guai causati da qualche loro sbilanciamento inconsulto. Si' , meraviglia l' atteggiamento subito rinunciatario degli "zemaniani", che nei fatti mortifica i presunti incanti offensivi del 4 3 3, proponendo via via fraseggi prevedibili senza tagli o affondi centrocampistici per complicare la vita di Aldair orientato verso Signori, o di Petruzzi supportato da Lanna quando deve frenare Boksic, mentre Carboni chiude Esposito, salvo aggiungere saltuarie proiezioni anti Nesta lungo la corsia d' appartenenza. E poiche' i giallorossi, esemplari quanto a volonta' , finiscono per tradire amnesie nelle rifiniture decisive, inchiodati alla prevedibilita' dei centrali Giannini Di Biagio, ne discende una stracittadina priva di pathos, che tradisce settantamila presenzialisti condannati ad uno spettacolo inverecondo. Quali emozioni strizzare, dopo quel primo tempo assurdo, prudente, consumato dai biancocelesti per guastare biecamente ogni opposta iniziativa? In pieno riflusso zonarolo, anzi con un assetto tattico che evoca rappresentazioni "catenacciare", Boksic puo' vantarsi giusto d' alcune isolate accelerazioni, compresa quella che ha determinato l' unico pericolo sotto gli occhi di Cervone. Ma l' idea esterna del croato, filtrata finalmente dal simultaneo scatto di Signori, ha quindi sorpreso l' esecutore Esposito lento sotto misura, al punto di consentire la provvidenziale deviazione in corner di Carboni. Prima, invece, tanta Roma: nel cuore, nelle corse, nel nerbo atletico, pure se Fonseca, che Chamot tartassa ovunque, ciondola e s' incarta in area, vanificando al quarto d' ora un gesto tecnico di Carboni davvero pregevole. La Lazio picchia e cerca i lanci scavalcanti, vagheggiando chissa' quali miracoli contropiedistici. Pie illusioni: la Roma stradarola, con trequarti di stadio a sostenerne gli sforzi improduttivi, inalbera ancora un paio di volte Balbo senza sradicare il vantaggio teoricamente meritato. Lui, Abele, saltato Negro, entra in partita esalando il rasoterra a beneficio di Marchegiani. Poi, lanciato da Di Biagio, profitta d' una svista Chamot, punta la porta, salvo tratteggiare ( disturbato da Negro) un pallonetto inesatto sull' uscita del portiere laziale. Tutto qui il derby, con piu' di duemiliardi e seicento milioni sottratti alla capitale? I laziali, nel prosieguo, sembrano affrancarsi dall' assurda paura, per scongelare a scoppio ritardato la loro superiorita' propulsiva. E spostato avanti il baricentro Winter Di Matteo Fuser, lasciano avvampare i conclusivi falo' romanisti, rappresentati da una vole' e di Balbo e da una bordata di Giannini. La stanchezza accumulata sta accorciando il respiro offensivo dei "mazzoniani", che adesso arretrano e lasciano spazi attaccati soprattutto da Favalli, non piu' trattenuto quale sentinella di Cappioli. Cosi' , aumentando le cadenze, l' esterno sinistro di Zeman va a procacciarsi la punizione, che Fuser, venti metri dalla porta, tenta di trasformare in oro zecchino. Traiettoria tesa li' all' incrocio, pero' Cervone si distende, ci arriva, accompagnandola sul palo. Mazzone, raggelato, provvede a trasfusioni di forze fresche, senza ripristinare nemmeno l' impeto agonistico, che ha dapprima soggiogato i laziali. Che ora, fra intuibili rimorsi, vanno alla carica, per sradicare i tre punti utili ad agganciare lassu' la Juve e a ribadire la leadership su piazza. Purtroppo e' tardi. Purtroppo Signori non e' in serata e supportato da Nesta, riappare per un traversone sopra cui il panchinaro Rambaudi si catapulta scoordinato. Di qua Scarchilli risponde parabile. Arrivederci al prossimo confronto. ROMA 0 Cervone 7 Aldair 6 Lanna 6,5 Petruzzi 6 Cappioli 5,5 Di Biagio 5 Giannini 6 Statuto 5 Carboni 6,5 Balbo 6 Fonseca 5 All.: Mazzone 5 LAZIO 0 Marchegiani 6 Nesta 6 Negro 5 Chamot 5 Favalli 6 Fuser 6,5 Di Matteo 6 Winter 5 Esposito 5 Boksic 6 Signori 5 All. Zeman 5 Arbitro: Cesari 6,5 (De Santis 6,5 e Saia 6,5) 35' errore di Chamot, Balbo anticipa e mette a lato 38' tiro di Winter, Cervone para in due tempi 42' Signori per Esposito, Carboni rimpalla in angolo 11' punizione di Fuser, Cervone devia sul palo 13' punizione di Fonseca, para Marchegiani 33' Signori cross, Rambaudi arriva in ritardo: alto 37' Scarchilli destro da lontano: fuori Ammoniti: Di Matteo, Petruzzi, Carboni, Scarchilli, Winter, Signori. Sostituzioni. Roma: Scarchilli (6,5) per Di Biagio dal 25' s.t., Branca (s.v.) per Fonseca dal 25' s.t., Annoni (s.v.) per Cappioli dal 35' s.t.; Lazio: Rambaudi (s.v.) per Favalli al 28' s.t., Romano (s.v.) per Esposito dal 28' s.t.

ZOFF: "IL RISULTATO CI VA STRETTO" Sensi: "Giusto il pareggio"

ROMA . (g. to.) Sensi divide il derby a meta' . "Primo tempo della Roma, secondo della Lazio . dice il presidente giallorosso .. Fino a un quarto d' ora dalla fine ho visto una bella partita, anche se in tutti i novanta minuti non e' stata costruita una sola occasione da gol". Poi si consola. "E stato un derby corretto, in campo e fuori, esattamente come auspicavo. I settantacinquemila presenti? Grandi, come al solito. D' altra parte me l' aspettavo, la risposta del pubblico non e' stata una sorpresa". Dice di non aver visto l' episodio di Fonseca, il malumore dell' uruguaiano platealmente manifestato davanti a tutta Italia. "Non mi sono accorto di nulla. Ma ora che direte, che ci sono ancora altri problemi?". Paura di perdere, forse, e il derby quasi non s' e' giocato. Sensi non e' d' accordo e fa capire che non e' stata la sua squadra a tenere un atteggiamento molto guardingo. "Paura da parte di chi, della Lazio? Di tutte e due? Non me ne sono accorto, non mi e' parso". Cragnotti scivola via dopo aver salutato Sensi. Soltanto Zoff commenta: "Un pareggio che ci va stretto soprattutto per quello che abbiamo prodotto nel secondo tempo. Tutto sommato, comunque, il punto e' da considerarsi buono alla luce dei risultati del pomeriggio, della sconfitta del Milan e del pari della Juve".

L' ATTACCANTE INFORTUNATO: "MI FERMO" Signori si lamenta: "Rigore su di me"

ROMA . Poco di tutto. Solo Signori che si fa male e forse salta la nazionale, Fonseca che manda tutti a quel paese al momento della sostituzione. Poi le ragioni e le spiegazioni di Zeman e Mazzone, entrambi non disposti a confessare una cosa apparsa chiara a chi non ha giocato: che e' stato un brutto derby. "Non so se andro' con la nazionale . dice Signori .. Io non sono uno di quelli che vanno per forza, che dicono di stare bene anche quando stanno male. Valuteremo insieme al tecnico e poi prenderemo una decisione. E chiaro che se non sono a posto, se sento ancora dolore come adesso, rimango a casa". Ma non e' solo l' infortunio a renderlo scostante. "Il fallo di Petruzzi su di me andava punito con il rigore. Non mi sono buttato perche' non aveva senso per me farlo in quelle condizioni. A Petruzzi l' ho detto: ora che vai a parlare con i giornalisti, ammetti che il contatto c' e' stato e mi hai sgambettato. L' arbitro m' ha detto che aveva ragione lui e che non aveva dubbi. Io sono sicuro che sara' costretto a pagarmi una cena quando rivedra' il fallo in tv". Fonseca continua il suo silenzio, specie dopo l' episodio di ieri sera quando e' stato sostituito con Branca da Mazzone. "Giuro che non ho visto niente . spiega il tecnico della Roma . e non lo dico per evitare la questione. Proprio non mi sono accorto di quello che e' successo, ma d' altra parte io devo avere la forza di guardare l' interesse generale della squadra". Mazzone non e' d' accordo sulla valutazione data dalla tribuna: brutto derby. "Il primo tempo e' stato bello, ben giocato dalla Roma che ha rischiato anche di subire gol in contropiede. La Lazio e' rimasta molto abbottonata e si e' affidata ai lanci lunghi per cercare di sorprenderci". Mazzone non si rimprovera nulla. "Ma che potevo fare di piu' ? Ho giocato con tre difensori in linea, Boksic lo marcava Petruzzi, piu' di questo era veramente impossibile. Non m' e' rimasto altro, per far veramente capire che non sono un difensivista, che togliere il portiere e mettere una punta... Nella ripresa e' venuta fuori la Lazio. Mentre noi siamo andati un po' in affanno, dopo quello che avevamo speso nella prima parte. Anche per questo ho inserito Branca e Scarchilli". Zeman e' al primo pareggio nel derby. "E la cosa non mi da' alcuna sensazione particolare. La Lazio che si vede e' sempre mia, non c' e' una Lazio dei giocatori. L' anno scorso, giocando in un certo modo, abbiamo vinto 2 0 e la stessa cosa abbiamo cercato di fare stavolta. Il primo tempo sicuramente non m' e' piaciuto, la squadra non mi ha affatto convinto. Nella ripresa, invece, tutto e' andato molto meglio e ho visto la Lazio che mi aspettavo. Bisogna anche aggiungere, comunque, che la Roma nella prima parte portava la superiorita' numerica a centrocampo, e quindi dovevamo disporci in maniera molto attenta in campo per non correre rischi. Se ho fatto coprire troppo la Lazio? Io non mi sono coperto, non l' ho mai fatto. Forse si e' coperta la squadra...". Condizionati dai risultati del pomeriggio? "Casomai condizionati dai cinque gol presi nelle ultime tre partite". Melli Franco, Toti Giuseppe


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