di PAOLA VUOLO
ROMA - Scene da guerriglia
urbana all’Olimpico: quattro tifosi romanisti - secondo gli investigatori
appartenenti al gruppo dei “Boys” - hanno aggredito tre carabinieri, altri
balordi hanno ferito due vigili urbani e, dopo la partita, è divampato
un incendio in un sotterraneo dello stadio. Il fumo ha invaso gli spogliatoi,
costringendo i giocatori a scappare, e la sala stampa dove Zeman stava
commentando la vittoria della Roma sul Cagliari: l’allenatore è
stato interrotto dai vigili del fuoco che hanno fatto sgomberare la sala.
E la domenica allo stadio è finita con una carica delle forze dell’ordine
contro i tifosi romanisti. Quattro del gruppo dei “Boys” sono stati arrestati,
i carabinieri della compagnia Trionfale e del 112 hanno anche trovato e
sequestrato un borsone pieno di petardi.
I primi segnali della
guerriglia sono partiti quando un tifoso ha cercato di entrare con il ciclomotore
in viale dei Gladiatori, il cui accesso, presidiato dai vigili urbani,
è consentito soltanto ai pedoni ed alle auto di servizio.
Il giovane è
stato fermato, ma ha cominciato a protestare: è stato raggiunto
da altri tre tifosi, uno dei quali ha staccato un paletto dall'asfalto
e lo ha usato come un’arma per frantumare lo sportello della “Fiat Uno”
dei carabinieri. Nell’auto c’erano un maresciallo e due militari. I quattro
teppisti hanno lanciato un petardo nella macchina e hanno aggredito i militari
ferendo il maresciallo ed un altro carabiniere. In viale dei Gladiatori
sono arrivati altri carabinieri e una pattuglia della polizia: P.B., 22
anni, D. Z., di 25, A.A., 29 anni e A. F., di 30, sono stati arrestati
con le accuse di lesioni aggravate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale
e danneggiamento. I due militari sono stati portati all'ospedale San Giacomo:
i medici dicono che le contusioni e le ferite guariranno in pochi giorni.
Uno dei tifosi arrestati aveva avuto in passato l'inibizione ad assistere
partite allo stadio. Secondo alcuni testimoni, i quattro “Boys” facevano
parte di un gruppo arrivato allo stadio con l’intenzione di creare disordini
e incidenti, la prova sarebbe il borsone pieno di petardi sequestrato dai
carabinieri. Anche due vigili urbani sono stati feriti dai tifosi romanisti.
Le vittime, addette al servizio di sicurezza nei pressi dello Stadio Olimpico,
sono state colpite con una spranga. I feriti sono stati portati nell'ospedale
Villa San Pietro. I medici si sono riservati la prognosi per uno dei vigili,
colpito alla spalla sinistra, l'altro è stato giudicato guaribile
in pochi giorni. E Mauro Cordova, presidente dell'Arvu (Associazione romana
vigili urbani), ha chiesto l’intervento del sindaco, del prefetto e del
governo. E, durante l’incontro, altri tifosi romanisti hanno appiccato
il fuoco in un sotterraneo dello stadio Olimpico. Secondo una prima ricostruzione
della polizia, un gruppo di sostenitori giallorossi della curva Sud ha
cercato di forzare il cordone del servizio di sicurezza del bar del Tennis,
a pochi metri dall'Olimpico. Fallito questo tentativo, altri tifosi sono
entrati in un deposito del Coni all'interno dello stadio forzando l'ingresso
e provocando l'incendio. Subito dopo i teppisti, sempre all'interno dell'Olimpico,
hanno sfondato le vetrate di un bar, mettendolo a soqquadro, e distruggendo
un’auto bianca. Feriti, non gravemente, anche alcuni ragazzi.
Il Messaggero
17/5/1999