h. 10.25 |
h. 10.25 |
h. 10.27 |
Dopo essere
stati nuovamente perquisiti prima di risalire (forse
pensavano che raccogliessimo qualche zolla di terreno), tra
i soliti racconti e reminiscenze di sempre più antiche ed
eroiche trasferte, arriviamo a Perugia alle 13.30.
Quantevvero
iddio
al prossimo pullmann ci vestiamo tutti da prete, mettiamo
l’immagine di Padre Pio e diciamo che andiamo ad Assisi.
Comunque,
pullmann
nel parcheggio e ci avviamo verso lo stadio.
Si decide di
entrare nella parte destra della curva, vicino alla Tribuna
Tevere per intenderci, ma il settore è stato chiuso dalle
“forze dell’ordine”. Dopo una sterile richiesta del tipo
“apritece er cancello”, i poliziotti - a cui la situazione
sta per sfuggire di mano - ci fanno: “entrate dall’altro
cancello e poi da dentro passate di qua, tanto è aperto”.
Mah.
Non capisco ma
mi adeguo.
h. 13.52 i cancelli vengono aperti alla folla |
h. 14.04 si passa da un settore all'altro della gradinata |
h. 14.15 La curva |
h. 14.13 I romanisti guadagnano un altro pezzo di tribuna |
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h. 17.26 I "gravi incidenti" (!!!!) narrati dal TG3 |
Il ritorno dei tifosi romanisti |
Lo scorso
weekend (12 febbraio - 13 febbraio), ho viaggiato per andare
a vedere il mio ultimo amore calcistico, l'AS Roma, viaggio
verso le colline umbre per dribblare il Perugia, la cui
stagione può essere meglio descritta come un rullo
frastagliato (0-5 contro l'Udinese ma 2-1 al Parma).
Per quelli di
voi che hanno letto le mie esperienze all'ultimo derby di
Novembre, vi farà piacere di sapere che stavolta il mio
amico Andrea ERA l'uomo. I biglietti erano autentici e il
mio l'ho pagato 35.000, circa 11-12 sterline.
Il viaggio l'ho
fatto con il mio compagno Tony ed il suo nuovo amore Lara.
Tony, che nella sua vita reale è il più grande possessore
Bury meridionale di abbonamenti del Regno Unito, era lì per
sostenere i grifoni. Lara stava per assistere alla sua
primissima partita professionistica! Una specie di festa di
San Valentino ragazzi!!
Andrea ha
guidato lungo la Superstrada 55, in parte conducente, in
parte guida, verso le colline e le cittadine arroccate
dell'Umbria. Tuttavia, per un pelo non ce l'avremmo fatta,
stipati nel retro di una macchina che sembrava che stesse
per morire davanti a noi. Apparentemente la macchina
soffriva di un male pazzo comune a molte macchine in Italia,
come ad esempio gli "stop" che sembrano essere un extra
opzionale. Un grande urrà al nostro Andrea, poichè aveva
deciso di fare una manovra nella corsia opposta e ha
lasciato le gomme sull'asfalto. Siamo scampati ma i nostri
capelli bianchi sono aumentati in modo significativo.
Tuttavia, dopo
un paio di ore di guida, dove la strada sembrava essere
piena di centinaia di romanisti al seguito, arriviamo nelle
vicinanze di Perugia. Ci dirigiamo al centro per prendere i
biglietti da un ragazzo romano che studia all'Università.
In base alle
mie previe esperienze, le campane di allarme avrebbero
dovuto suonare da allora. In Gran Bretagna, siamo ormai
abituati ad essere strettamente segregati.. I tifosi delle
opposte squadre sono tenuti divisi per motivi di sicurezza
e, a parte la mia solita trasgressione nel seguire gli Spurs
(Tottenham, n.d.L.) al campo del QPR (Queen's Park Rangers) ogni
anno, questo era quello che ci aspettavamo.
E invece,
questi biglietti erano stati venduti ai tifosi romanisti
dallo stesso AC Perugia! La domanda dei giallorossi era
vicina a 10.000 tifosi in uno stadio che ne tiene un po' più
di 28.000. Solo 5.000 biglietti erano stati mandati a Roma
per la distribuzione attraverso i normali canali, così circa
5.000 erano stati venduti a Perugia da gente come il nostro
contatto. Incredibile.
Così, dopo una
birra rinfrescante e due cornetti nel centro storico, ci
dirigiamo verso lo stadio.
La scena fuori
dal "Renato Curi" ricorda l'assalto dell'ambasciata
USA nel Vietnam alla caduta di Saigon. Circa 70 tifosi
stavano cercando di irrompere attraverso una piccola porta
fuori lo stadio, dove un solitario strappabiglietti stava
cercando di controllarli, aiutato dai carabinieri.
I nostri
biglietti dicevano che avevamo dirittto alla Curva Sud ma
questa era piena così insieme ad una moltitudine di altri
tifosi romanisti cerchiamo di guadagnare l'accesso al
settore sito nella parte est dello stadio.
A parte il
quasi svenimento nella calca fuori, la scena dentro era
quasi ordinata. A parte l'ostile line a tracciata dai
carabinieri che cercavano di mantenere una divisione tra i
tifosi. Il fatto che il giallo oro e il rosso ambrato
potesse essere visto in tutte e due le parti prima e oltre
la linea, rendeva questo tentativo ridicolo.
Decidemmo di
sederci subito a sinistra della linea, dalla parte dei
tifosi della Roma e cerchiamo di confluire nella spaccatura.
Dopo pochi minuti, nel corso dei quali i tifosi della Roma
hanno cercato di cacciare la polizia, mi sono reso conto che
queste guardie stavano caricando le carabine! In verità
c'era la canna di una carabina a 60 cm dalla mia testa.
Sono sicuro che
la mia faccia è impallidita non appena ho realizzato ciò e
ho pregato che queta scena non andasse oltre.
Finalmente la
polizia se ne va e ci sediamo per guardare la partita solo
che ci rendiamo conto di essere seduti dietro alcuni tifosi
della Roma che non erano nello spirito di sedersi. Dopo
qualche caloroso appello dagli altri tifosi, loro si siedono
riluttanti per poi periodicamente alzarsi per qualche minuto
durante le differenti fasi del gioco.
La partita
inizia e io sono d'accordo con Tony che dice che il Perugia
ha inquadrato prima il gioco. Ma poi l'arbitro ci mette lo
zampino in tutta la partita. L'espulsione di Totti per me è
stato un travisamento, anche se il ragazzo d'oro si sta
facendo la reputazione di parlare alle spalle degli arbitri,
è stata un vero e proprio non senso.
Poi, nel buio
di un faro in meno la Roma passa due volte, con Nakata,
ritornato alla sua casa madre, e Montella che beneficiando
di un altro urlo arbitrale, trasforma un rigore.
E' sembrato che
la Roma stesse beneficiando dell'espulsione di Totti e di un
inconsistente arbitro, ma poi ci ha pensato Olive, con
l'aiuto di un ex, Dmitri Alenitchev, a segnare due gol.
Forse
meritatamente il Perugia ha diviso i punti con una Roma che
non ha saputo chiudere la partita sebbene Montella e Tommasi
ci siano andati vicino, ma il calcio d'angolo che ha portato
al pareggio deve essere inquadrato come un altra svista
arbitrale in quanto non ho visto alcun giocatore della Roma
toccare la palla, così come non lo ha visto Fabio Capello,
che ha protestato tanto da farsi cacciare.
Una giornata,
una partita, che ci fa capire che anche quest'anno lo
scudetto non andrà alla Roma?
Clicca per vedere il gol
di Nakata
Clicca per vedere il
gol di Montella
For those of
you who have read my experiences at last Novembers’ Rome
Derby, you be pleased to know that this time my friend
Andrea WAS the man. The tickets were genuine and I paid just
ITL35, 000. About £11-12 at the rate of exchange.
I travelled to
the match with my mate Tony and his new love Lara. Tony, who
in his real life is the most southerly Bury season ticket
holder in mainland UK, was there to support the Grifonos.
Lara was attending her first ever professional football game
anywhere! Some Valentines treat mate!!
Andrea sped
along the Super Strada 55, part-chauffeur, part-tourist
guide, to the rolling hills and the hill top towns of
Umbria. However, we nearly didn’t make it as we almost
careered into the back of a car that just seemed to die in
front of us. Apparently, it suffered a crazy affliction
common to many cars in Italy, i.e. brake lights being
optional extras. A big up to my man, Andy, as he managed to
manoeuvre into the adjacent lane and deposit rubber all over
the asphalt. We escaped but the grey hair count went up
significantly.
However, after a two-hour drive, where the road seemed to be full of hundreds of fellow Romanistes making the trip, we came into the outskirts of Perugia. We headed to the centre to pick up the tickets from a Roman studying at the University.
Given my previous experiences the alarm bells should have started then. In Britain, we have become used to strictly enforced segregation. Fans of opposing clubs were kept apart for security reasons and, apart from my usual infringement following Spurs at QPR each year, that was what we‘d come to expect.
However, these tickets had been sold to Roma fans by AC Perugia itself! The demand from the Giallorossi was such that 10,000 Romans were expected in a stadium that’s holds a little more than 28,000. Only 5,000 tickets were sent to Roma for distribution amongst the usual outlets, so some 5,000 were sold in Perugia to people like our contact. Incredible.
So after a refreshing birra e due cornetti in the historic city centre we headed down to the stadium. The scenes outside the Stadio Renato Curi were reminiscent of the mayhem outside the US Embassy in Vietnam at the fall of Saigon. Up to 70 fans were trying to crush into a small gate on the outside of the stadium were a solitary ticket man was trying to check tickets, aided by the local caribinieri. Our tickets said the admission was for the Curva Sud but this was full so along with scores of other Roma fans we were trying to gain access to the stands on the East Side of the stadium.
Apart from nearly fainting in the crush outside, the scene inside was quite orderly. This was apart from the hastily drawn line of carabinieri who were trying to maintain a segregation of fans. The fact that the claret and amber could be seen on both sides of the line made this attempt ridiculous. We managed to sit down immediately to the left of the line, on the ‘Roma’ side and tried to blend in with the mayhem. After a few minutes, in which Roma fans tried to get the police to move away, I realised that these cops were packing rifles! Indeed, there was a rifle butt some 60 cm from my head. I’m sure my face lost its colour immediately I realised this and I started praying that a scene did not develop.
Eventually the police drifted away and we sat down to enjoy the match only to find we were sat behind some stroppy fellow Roma fans who were in not mood for seating. After some impassioned appeals from other fans, they reluctantly sat down but would periodically stand up for some minutes at different times throughout the game.
The game started and I had to agree with Tony that Perugia settled to the game more quickly than Roma. But then the referee decided to put his size 10’s (44 to the Europeans amongst us) all over the game. The sending off of Totti was to me a travesty, even though the Golden Boy is getting a reputation for back chatting to the refs, it was a nonsense. Then in the blink of an eye Roma were two up, with Nakata, returning to his alma mater and Montella, benefiting from another referee howler, with a penalty.
It appeared that Roma were going to benefit from the expulsion of Totti and an inconsistent ref but up stepped Signor Olive, with the help of Roma cast-off, Dmitri Alenitchev, to score two goals. Perhaps deservedly Perugia shared the points as Roma didn’t really kill the game off with a third goal although Montella and Tommasi went close but the ‘corner’ that the equaliser came from must be credited as another referee howler as I didn’t see a Roma player touch the ball and nor did Fabs C either. He protested so much that the ref sent the coach off also.
A day, a match, that make you realise that perhaps the Scudetto is not destined to come to the capital again this year?
VAI
A:
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TO: