LAZIE/UDINESE
26 febbraio 2000

Stasera non vorrei parlare della partita della Lazio (per altro poco entusiasmante, con una squadra che ha girato solo nel primo tempo e che poi si è spenta...sigh!), ma della situazione dell'Olimpico.
Premetto che oggi era una giornata tranquillissima, non credo ci fossero più di 40/45.000 tifosi, molte famigliole, ovviamente nessuno striscione, e anche pochissime bandiere.
Anche i tifosi dell'Udinese erano pochissimi, probabilmente un solo pullmann.
Si gioca, qualche idiota prova a lanciare i buuu ma viene zittito dal resto dello stadio.
Qualche coretto, molti fischi... insomma, tutto tranquillo.
Finisce la partita. Si sfolla. Alla confluenza tra la curva e i distinti ovest, un paio di fessi lanciano 2 bottigliette d'acqua minerale, di quelle da un quarto... niente di che, non ci fa caso nessuno... oddio,proprio nessuno no...infatti, improvvisamente, parte la pazzesca carica della polizia...
almeno 300/400 cellerini in assetto da battaglia, caschi integrali, scudi, manganelli e... udite... udite... FUCILI.
Piombano sulla gente che sta sfollando... ovviamente non solo la gente di curva, ma anche persone che arrivano dai distinti. Tra questi ci sono moltissime persone anziane, donne, bambini..
Arrivano i cellerini e travolgono chiunque sia sul loro cammino. Non guardano in faccia nessuno. La carica è assolutamente immotivata, perché era tutto tranquillissimo, e indiscriminata, perché non è rivolta a un gruppo in particolare, ma a tutti quelli che si trovano li'. La gente, spaventatissima, comincia a correre, c'e' una folla di almeno5.000 persone che si sbanda, gente che viene travolta, anziani che cadono.
In un angolo c'e' una signora di almeno 50 anni che cade e batte la faccia, un signore la raccoglie da terra... il sangue le cola sul viso.
Non so se le esca dal naso, o da un taglio, perché non mi fermo a guardare. Cerco, insieme ad altri amici di trovare riparo, ma invece di correre, e forse questo ci salva, ci fermiamo e ci appiattiamo contro il muro.
I cellerini ci passano davanti continuando la carica a una ventina di metri, e menano con il manganello o con il calcio del fucile (si', si', avete capito bene... CON IL CALCIO DEL FUCILE), su chiunque gli capiti a tiro.
Noi rimaniamo indietro e riusciamo a toglierci di torno.
L'ultima cosa che vedo sono le persone che si accalcano ai cancelli, e i cellerini che gli arrivano addosso, non so se poi ci siano stati scontri, o tutto sia finito li'...
Adesso... non so nemmeno cosa diranno in TV, non so quale saranno le immagini che passeranno (ma suppongo che saranno accuratamente selezionate per trovare una falsa giustificazione a questa storia
pazzesca)... so soltanto che io ero li', che era tutto tranquillo, che non era successo nulla, che stavamo uscendo e la gente discuteva delle tattiche di Eriksson che non ci piacciono più, parecchi abbastanza avviliti... e so che a un certo punto è scoppiata "la guerra" per due
bottigliette di plastica da un quarto...
E so anche che tutto ciò fa veramente schifo. Che in Italia viviamo sotto un regime, che questo è uno stato di polizia, che mi rifiuto di credere che "la democrazia" sia così,  che qui per vivere devi allinearti al potere, che i cittadini sono sudditi, che se i ragazzi del Leoncavallo danno fuoco alle automobili il giorno dopo il ministro li riceve in delegazione, e se noi andiamo allo stadio, e in curva abbiamo qualche fesso che espone striscioni o bandiere non gradite al potere, rischiamo la pelle, o quanto meno una fraccata di botte, pur non avendo la più minima responsabilità.
Non so sinceramente se valga la pena andare ancora alla partita... e sto veramente riflettendo sulla possibilità di non rinnovare l'abbonamento.
E questo è ciò che probabilmente vogliono da noi. Da 3 settimane all'Olimpico si respira aria d'assedio. Si va alla partita, e si viene perquisiti come i peggiori delinquenti. I cellerini ti guardano come se aspettassero il momento giusto per "partire"... e oggi, anche se nemmeno il momento giusto c'era, sono partiti.
Si vuole scatenare un putiferio, fare "grancassa", sperano forse che ci scappi il morto per poter "chiudere" la curva. Si esaspera una situazione tesa, si tenta di motivare prese di posizione assurde, solo perché probabilmente ci si avvia alle elezioni, e se si riesce a creare un bel casino con tanti feriti con cui aprire le prime pagine dei quotidiani e le edizioni dei telegiornali è meglio, soprattutto se c'e' una celtica (che ormai non c'e' più) di mezzo.
Ma chi  ci finisce in mezzo senza nemmeno sapere che succede? Beh,meglio, no...! così si puo' parlare di teppismo negli stadi, di terra di nessuno... insomma di tutti quei luoghi comuni con cui ormai ci rompono le palle da un mese.
Mi dispiace solo di non aver avuto con me una telecamera, senno' oggi un bel film lo giravo io... anche se poi probabilmente nessuno sarebbe stato interessato a sapere davvero come sono andate le cose.
Scusare se sono stata un po' OT, ma penso che i problemi dello stadio siano anche  problemi del calcio.
LAZIO MERDA, n.d.L.


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