Voglio fare una gita..."a li castelli", come diceva un vecchio motivetto. Questo è un voto, per motivi d'affetto, che risale al tempo degli "orfanelli ". In collegio son
pochi i giorni belli,
Tutti quanti saltarono
strillando,
" Non lo conosci
- mi dissero-...e chi sei...".
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Sì, era lui il " fornaretto di Frascati", e nel vederlo così era ...un 'attore, una bella figura di gran signore: si presentò vicino a Don Biavati. Noialtri lì,
a bocca aperta , ammirati
" Ragazzi, giocate
- il prete annunciò -
Tante volte in
collegio ho pensato:
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E sono in auto, sulla Tuscolana, con i pensieri della gioventù: "...i genitori non c'erano più, e il collegio, per noi, era un...toccasana... Dopoguerra, ovunque
c'era una frana,
E sembrava uscito
dalle bustine,
Ricordo solamente
quella festa
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Sento di compiere un pellegrinaggio (abbonora), sono meravigliato; così, insomma, mi sono ritrovato con questi bel pò di ricordi, in viaggio. Frascati è
una bomboniera di maggio:
Chiedo a una passante
del "fornaretto",
Qui, è
il forno di più antica tradizione,
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E' tutto aperto, chiedo al personale, mi introducono in ufficio, è al lavoro, sembra una quercia, una quercia d'alloro: ottant'anni, portati mica male. Ben piegato (dello
sport), c'è il giornale,
Eccolo, mi guarda
un pò di traverso,
"Ricordo
il fatto del tempo che fu -
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Nell'ufficio ci sono coppe vinte, quadri di fotografie, alle pareti, di quando segnò le duecento reti: sempre con la tecnica, linde e pinte. Centravanti-razzo,
pieno di finte,
Questo all'intorno
e, lui mi dà la mano,
Il suo fratello,
Amedeo, vinse a spasso
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" Racconto la vita dei calciatori, specie di chi diventa popolare - gli dico - e quella sua è delle più care: del tifoso è uno dei più grandi amori." " Va bene ne parliamo
ma di fuori -
Ci mettiamo seduti
ai giardinetti,
" Da ragazzino
ero proprio un furetto:
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" Senti un pò che cosa mi ero inventato: nelle consegne io dovevo ...trottare, ma mi chiamavano gli altri a giocare, e così tutti hanno...collaborato. Nelle case c'era
il pane sfornato,
E dopo andavamo
dai Salesiani:
La Juventus vinceva
a...tutto spiano,
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" Insomma, non avevo quindicianni che mio padre mi accompagnò in città, alla Leva, e mi ci sentivo là impalato come...un'attaccapanni. Però mi
bastò di cambiare i panni
Sì, me
ne andavo a larghe falcate
Mi chiamarono,
il primo della lista,
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Fa per alzarsi, con un problemino perchè ha subito delle operazioni; si muove con le debite attenzioni: gli dò una mano a mettersi in cammino. "...non ce se
crede...in quali condizioni -
Lo tengo sottobraccio
che cammina,
E camminiamo,
due persone...mute,
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Camminiamo al vialone : " Ciao Amedè...", si sente ripetere ad ogni passo; salutano con amore l'ex asso che qui è la gloria più grande che c'è. " Devo rimettermi
- mi dice- ...embè...,
Ero rimasto a
Testaccio, al provino:
viè da
Frascati? Embè, ma che je fa,
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" Come entrare nel sogno e non svegliarsi - dice - mi stavano tutti vicini: l'età era di stare coi ragazzini, giocare a "nascondarella", a stanarsi. Di mister ne ho
avuti cento...può darsi:
Ero la "mascotte"
di tutti quanti,
Mi ha insegnato
a ragionare, in effetti,
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" Sì, Dante Di Benedetti di Albano, dal collegio andò dritto in formazione; una vera e propria rivelazione: centravanti, segnava a...tutto spiano. Una promessa del
calcio italiano
Dall'inizio non
mi sono mai illuso,
Temendo che potesse
capitare,
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Niente, Amedeo fermo non ci può stare, stavolta s'appoggia e si tira su, io gli dò una mano e forse di più: è un uomo con la stazza da portare. " ...e daje va
- riprende a raccontare -
Ma ho lottato
per rimanere lì,
Il gol più
importante della mia vita:
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" Insomma, l'Atalanta venne qui, e segnai la rete della partita: la richiesta-prestito è scaturita, così andai a Bergamo, a giocare lì. Via da Roma...me
sentivo morì,
Amedeo adesso
gira zitto zitto,
Risponde affabile
con un sorriso;
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" Torno a Roma - dice- nel trentanove, e della fascia destra titolare; mi capita a Testaccio di segnare: quella rete lì, ancora mi commuove. E dopo quella
rete chi...me move...
verso l'interno
del mio difensore,
Ero una scheggia,
non c'erano santi,
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Come dalla sedia andare in...poltrona, ma quando lo disse ci lasciò muti: che c'era da dire, di che discuti? Però mi trovai con una...corona. Mi resi conto
ch'era la mia zona
che mi incoronò
" OTTAVO RE DI ROMA ".
Pensa che anni
magici sono stati:
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Adesso passeggiamo sul vialone ed è qui che lo circonda la gente: di tutti i frascatani lui è un parente, stringe le mani nella confusione. " Ciao Amedè..."
qui si sente a profusione,
il centravanti
che mi lasciò il posto;
Sembrano fiabe
e sono cose vere,
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" Parlo di calcio, ma erano guai veri - dice Amedeo parlando piano piano - si seguiva il giuoco ( sembrerà strano ), anche per scordare i problemi seri. C'era la guerra,
erano tempi neri,
Le prove nel quaranta-quarantuno
All'andata eravamo
messi male
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Adesso Amedeo fruga nella giacca, e tira fuori dal portafoglio una foto tenuta dentro un foglio: sembra una...reliquia dentro una sacca. La guarda per
un pò e mi dà una pacca,
Gira la foto e
me la fa vedere:
Ce l'ho conservato
dentro un bauletto,
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" Abbiamo vinto e come te ne scordi, oramai è come una cosa sparita; però in tutti i giorni della mia vita ho sempre pensato a questi ricordi. Da sportivi, non
si può essere ingordi,
E ci vediamo a
fine campionato,
E faccio una previsione
da...Re,
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