Il
Messaggero non ha capito nulla, ma proprio nulla. O meglio, la notizia
nella seconda parte viene riportata correttamente, la prima parte dell'articolo,
frutto non della notizia stessa ma della competenza del giornalista denota
l'assoluta mancanza di comprensione della legge.
Voto
articolo: 4
Voto
titolo: 3
Media:
3,5
Il
Tempo
Come
sarebbe meglio fare in questi casi se non si è esperti di legge,
il quotidiano romano si limita a riportare asetticamente la notizia. E
fa bene, visto che così non sbaglia.
Voto
articolo: 8
Voto
titolo: 6
Media:
7
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Il
Giornale
L'articolo,
fatte salve le riserve mentali della premessa del giornalista in quanto
l'Alta Corte non ha affatto "rivoluzionato il problema" ma ha semplicemente
applicato la legge che il Parlamento ha approvato, è abbastanza
corretto, nel senso che per lo meno si prende la briga di interpellare
un giurista che, ovviamente, dà ragione alla Corte di Cassazione.
Il
titolo è chiaramente sbagliato: portare un fumogeno all'interno
dello stadio resta una contravvenzione e, se lanciato, un reato. Io avrei
titolato "Non si può diffidare il folklore"!
Voto
articolo: 6,5
Voto
titolo: 4
Media:
5,25
La
Repubblica
Repubblica.it
aveva lasciato ben sperare e invece... peccato. La Repubblica "cartacea"
usa i consueti toni della massaia isterica. Titolista del tutto impazzito,
pare che gli abbiano fatto un torto personale. Mi sembra di sentire mia
madre quando ritiene di aver subito un torto: "PORTATE I FUMOGENI ALLO
STADIO, LA CASSAZIONE DICE CHE SI PUO'"
Ma
si può fare un titolo del genere, che oltre che falso, può
lasciar supporre che dietro quel titolo vi sia un vero e proprio caso umano,
che non è quello del tifoso ma è quello della massaia di
cui sopra? L'articolo stava andando abbastanza bene, riportando solo la
notizia, poi arriva il sentimento sdegnato dell'aiutante della massaia
isterica e cioè l'articolista: "per analogia, dunque, anche la semplice
detenzione di oggetti contundenti o altri oggetti potrebbe non essere punita".
Ricordo a costui che anche la sua penna è un "oggetto contundente",
ma solo se lanciata. Anzi, nel suo caso, credo sia un oggetto contundente
anche se semplicemente utilizzata per la sua funzione.
Voto
articolo: 5,5
Voto
titolo: 0
Media:
2,25
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Il
Covvieve della Seva
Mi
ha sorpreso, devo dirlo. Mi aspettavo, soprattutto dopo aver letto la firma
di Stefano Petrucci (le baby prostitute e gli skinheads inglesi in curva
Sud, ricordate?) un articolo pronto per la nuova rubrica "pippe mentali"
ed invece... è l'articolo più obiettivo e corretto tra tutti
i quotidiani. Petrucci questa volta è stato abbastanza saggio dal
non metterci del suo, limitandosi ad "arrangiare" l'articolo sula base
della notizia e delle testimonianze di un paio di poliziotti (veramente
singolare quanto dice Filippo Saltamartini, segretario del Sindacato di
Polizia là dove parla di sentenza ineccepibile: MA SE ERANO LORO
STESSI A FARE QUESTE DIFFIDE! E allora se sapevano che era così
perché le facevano??? Forse erano in malafede o forse pensavano
di potersi sostituire alla legge, come nei peggiori stati autoritari?
Il
medesimo segretario sostiene anche che "è chiaro che chi va allo
stadio con un candelotto ha intenzione di lanciarlo": lascio il giudizio
su tale pensiero a qualsiasi persona di buon senso che sia stata in curva
almeno una volta. Comunque sia:
Voto
articolo: 9
Voto
titolo: 6
Media:
7,5
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