ABBIAMO
VISTO FUORI
CARRARO, GALLIANI E LA LORO BANDA.
AS Roma Ultras - Boys Roma - Ultras
Romani - Tradizione Distinzione -
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Filmato Sig.ra Sensi (726 kb) |
Contro tutto e
tutti….avanti Roma !!!
Daniele Flamini
detto Romolo
«Sono prima
tifosa della Roma e poi la moglie del presidente. A Matarrese
rispondo col
silenzio»
Da quasi
sovversiva, se non addirittura moglie snaturata, a
gentilissima Lady Calcio . È cambiato in poche ore il cielo
sopra Maria Nanni, da trentatré anni signora Sensi?
«No, è cambiata solo l'idea del signor Matarrese. Io
mercoledì mattina ho semplicemente esercitato il mio diritto di tifosa. Volevo
stare in mezzo alla mia gente, ringraziare per la passione
e la solidarietà
che ho visto esprimere civilmente. Non avevo altri intenti,
né potevo averli.
Una replica a quello che mi sono sentita rovesciare
addosso, da
giornali, radio e tivù? Niente: il silenzio è la migliore risposta». Lady
Calcio ha reagito a modo suo. Con fermissima dolcezza.
Trattenendo
l'istinto di rispedire al mittente il bouquet di fiori
speditole dal vice presidente della Lega calcio assieme
ad una lettera che, più che scuse, conteneva un'inversione di
rotta a centottanta gradi. «Ho appreso che
la manifestazione
dell'altro giorno si è svolta pacificamente per la
correttezza della
contestazione, ma soprattutto per la sua straordinaria
presenza. Sono
certo che lei, ''Lady Calcio'', darà il giusto significato alle mie esternazioni
e alle mie preoccupazioni», il passaggio più
significativo
della missiva di Matarrese. Che neanche ventiquattr'ore prima
si era rivolto
alla signora Maria con toni, diciamo così, appena più aspri:
«Non si può
tirare troppo la corda, oltre questo c'è la follia. Mi spiace
che
al corteo di protesta abbia partecipato la moglie del
presidente Sensi. Di solito si dice che la fortuna del
marito dipende dalla moglie...». «Lady Calcio», anzi,
la Si gnora in giallorosso , come di certo preferisce essere etichettata, è
rimasta indifferente ieri quanto il giorno prima. Ci
vuole altro che
qualche rigurgito di smancerie per modificare le sue
convinzioni sul
momento che la Roma e soprattutto suo marito stanno
attraversando. Da
giorni, lei abituata da sempre a vivere all'ombra dell'imprenditore da
nove anni al vertice del club giallorosso, è balzata
con
intraprendenza sul ponte di comando. Ergendosi a parafulmine,
come l'altra mattina in via Allegri («ho
scongiurato quei ragazzi, che peraltro contestavano con
grande civiltà: non prestate il fianco ad alcuna
strumentalizzazione,
fate
che tutto si chiuda in pace come è cominciato»),
su una piazza
attraversata dalla rabbia e dai sospetti. Filtrando i contatti
tra i media e il
presidente ferito dalla recente squalifica per tre mesi. Curando ancora con
maggiore attenzione la sua personalissima
rassegna-stampa,
compresa la registrazione dei programmi radiofonici più
beceri, e ce ne
sono, in libera circolazione per l'etere romano.
Raccogliendo le
valanghe di telefonate e di messaggi di solidarietà scatenati
dall'inqualificabile commento che il quotidiano «La Padania»
ha dedicato al sit-in di protesta di mercoledì
mattina.
Un lavoro da
responsabile della comunicazione, addetto-stampa, diplomatico,
pierre
, general manager, superconsulente, segretario particolare,
confidente. Un
«lavoro», soprattutto, da moglie per nulla snaturata, anzi,
assolutamente
consapevole della delicatezza di certe situazioni. Di più: un
lavoro
da tifosa. Quello che Maria Nanni in Sensi si sente
maggiormente cucito addosso. In quella veste, per pochi
minuti, si è affacciata in via Allegri. E in quella
veste, in tutta segretezza, si affacciò allo stadio
Olimpico quasi
all'alba del 17 giugno del 2001. Di lì a poche ore, battendo il Parma, la Roma
avrebbe conquistato lì il suo terzo scudetto. «Volevo
vedere il campo
con le tribune deserte, immaginare cosa sarebbe successo,
trasmettere un
po' di energia. Non lo scriva, però. Sono cose mie». Ci scuserà, adesso, la
Signora in giallorosso ?
Stefano Petrucci