Fiorentina/Roma 1998/99 Saccheggio romanista
nell'autogrill all'Antella «Milioni
di danni, hanno rubato perfino il pane»
«Un
vero e proprio saccheggio». Così commenta la tranquilla domenica
di paura Biagio Alagna, direttore dell'Autogrill Pavesi sull'Autostrada
A1, all'Antella, subito dopo l'uscita Firenze Sud. La prima partita casalinga
della Fiorentina ad alto rischio ordine pubblico ha ricacciato nuovamente
l'Autogrill nella tempesta. Gli impiegati sono rimasti per oltre mezz'ora
in balìa di un manipolo esagitato di romanisti. «Questa volta
siamo stati affrancati dai pullman — racconta il direttore Alagna — che
non hanno avuto il permesso di sostare qui. In compenso circa duecento
tifosi romanisti, tutti tra i venti e i trent'anni, si sono fermati qui
in auto, sulla strada di ritorno verso la capitale». Sessanta, settanta
auto, hanno preso in contropiede l'unica pattuglia della polstrada presente
in Autogrill intorno alle 18. I quattro addetti alle pompe di benzina non
hanno da segnalare particolari problemi «ad esclusione di una certa
tensione che ci ha fatto stare sul chi vive». Ma non si sono verificati
atti teppistici, né aggressioni. Diversa la musica all'interno dell'Autogrill.
«Sciamavano come formiche tra i banconi pieni di merce — racconta
ancora il direttore Alagna — hanno rubato e saccheggiato di tutto, facendo
incetta di Gatorade e Coca Cola, biscotti e cioccolata, salumi e macchine
fotografiche, liquori e perfino il pane; siamo rimasti senza un chilo di
pane». Milioni di danni in mezz'ora. «Stiamo facendo ancora
l'inventario — prosegue — ma penso che i danni ammontino a cinque, sei
milioni di materiale trafugato». Ma non avete chiamato rinforzi?
«Certo, nel giro di un quarto d'ora la questura ha inviato qui una
quindicina di uomini, ma ormai erano gli ultimi sussulti, credo che non
abbiamo colto nessuno sul fatto». m.d.m. La
Nazione 4/10/1999
Stazioni
sotto scorta, nel
giardino vola un posacenere
Il
treno era partito da pochi minuti dalla stazione di Campo di Marte quando
i tifosi romanisti hanno pensato bene di festeggiare lanciando gli oggetti
divelti dalle carrozze. Un posacenere è volato fuori dal convoglio
ed ha sfiorato una donna che si trovava nel giardino di via Rocca Tedalda
all'altezza del numero 103. Insieme a lei c'erano altre mamme e nonne che
avevano accompagnato i bambini a giocare. Solo per un caso la donna non
è stata ferita, ma ha promesso alle altre frequentatrici che avrebbe
presentato denuncia. E non è la prima volta che accade durante il
passaggio dei treni che trasportano i tifosi. Anche in via Mazzanti gli
abitanti sanno cosa vuol dire vedersi passare davanti supporter scatenati:
vetri rotti, auto danneggiate. Si chiedono barriere più alte e maggiore
sorveglianza, ormai da tempo. I romanisti sono arrivati e sono partiti
alla spicciolata da Santa Maria Novella e da Campo di Marte . Aboliti i
treni speciali hanno viaggiato su intercity ed espressi. Scesi a Firenze
hanno trovato le stazioni blindate: agenti della polfer e della polizia
con caschi antisommossa lungo i binari li hanno 'inquadrati' e scortati
fino allo stadio. Così al ritorno. Sotto gli occhi di turisti e
pendolari del turismo del fine settimana, un po' impauriti, un po' stupiti.
«Siamo contenti che siano stati aboliti i treni speciali — ha commentato
il direttore dello scalo ferroviario fiorentino Berti — perché così
i tifosi non sono più un branco, perchè non si sentono impuniti
e pagano il biglietto altrimenti non salgono sul treno». I problemi
maggiori erano concentrati sulla via del ritorno: dallo stadio i romanisti
sono stati 'accompagnati' dalla polizia a Campo di Marte. Lì alcune
decine hanno atteso i due treni disponibili per rientrare a casa (l'espresso
delle 18,18 oppure l'intercity delle 18,40) oppure sono saliti sui treni
diretti alla stazione centrale per scegliere il treno con maggiori possibilità
di orario. Ma non sono mancati i problemi. Le Ferrovie avevano pensato
di aggiungere all'espresso delle 18,12 in partenza da Santa Maria Novella
(a Campo di Marte dopo sei minuti) tre carrozze per ospitare i tifosi.
Ebbene avevano scelto mezzi tra i più vecchi proprio per il loro
utilizzo, ma talmente malandati che erano inutilizzabili. Se ne sono accorti
gli operai della verifica prima della partenza: il collegamento a 'soffietto'
tra due vagoni era squarciato e non era sicuro. Risultato? Partenza ritardata
e carrozza rimasta chiusa. Alle 18,30 a Campo di Marte erano rimasti pochissimi
tifosi giallorossi. Gli agenti, coordinati dal funzionario della Mobile
Carmine Ingrosso, hanno tirato un sospiro di sollievo»: stazioni
salve. L.C. La
Nazione 4/10/1999