Resoconto
e foto dal Portogallo di Andrea V.
Ha
vinto il Portogallo....a prescindere dal risultato del campo.
Una nazione impazzita, un popolo che ha saputo coinvolgere le tifoserie "ospiti"in un'atmosfera accattivante, piena di passione e fascino. Popoli diversi per cultura e tradizioni fusi in un fazzoletto di terra, in un mix irripetibile di colori, suoni ed "esperienze". La prima immagine di Lisbona diventa subito una icona di questo viaggio, con il Barrio Alto ( quartiere con un'identità molto forte e caratteristica) stracolmo di portoghesi, spagnoli ,inglesi e croati...incredibile. Birra a fiumi, nessuna restrizione né repressione, una presenza non invasiva ed oppressiva della polizia, hanno aiutato la formazione di un bel clima, grazie anche alla cordialità della gente di casa e dal rispetto dimostrato dagli ospiti, inglesi in primis che hanno dato ancora una volta un esempio di cosa intendano per "england rule". Grandi, grandissimi i sostenitori di sua maestà che hanno confermato come l'onore e l'amore per la propria patria si dimostri sul campo; uomini, donne e bambini ( alla faccia dei 30 mila hooligans dell'ANSA) hanno invaso il Portogallo e fatto da padroni, senza risse né provocazioni ma con la semplice occupazione del territorio lusitano, sfruttando anche il forte potere d'acquisto in un paese ancora abbastanza economico. Nessuna carica, nessun incidente, le reiterate provocazioni della polizia locale ad Albufeira (Algarve) dimostrano la necessità di dare in pasto ai media ed alla massa omologata ciò che si aspetta e l'improvvisa esigenza di giustificare gli incredibili investimenti in termini di prevenzione. Milioni di euro impiegati nella sicurezza pubblica ed un inasprimento delle leggi legate alla violenza degli stadi ( ..e non solo), con l'allineamento della scena portoghese alle restanti realtà europee ( in cui l'italia "primeggia" per l'aggravio dell'obbligo della firma ad una norma di per sé incostituzionale). Intendiamoci, nonostante il ritiro dei passaporti molta gente ha raggiunto il Portogallo per le vie più disparate ( dal marocco o dalla galizia), le firm non mancavano ed i casual erano presenti ( anche se l'eta diminuisce ed il fenomeno sta diventando modaiolo anche da loro), insomma la terrace culture era ben rappresentata ma come più di uno di loro mi ha confermato "...non siamo in Germania, Francia , Italia, ma in Portogallo"... che da sempre li accoglie amichevolmente. I giorni dei loro match il centro di Lisbona traboccava di croci di San Giorgio, i monumenti venivano presi d'assalto dai vessilli inglesi, mediamente in 30-35.000 invadevano ogni piazza, via, in centro e nei pressi dello stadio. Bellissimi contro il Portogallo, in superiorità numerica e tenaci nel sospingere la squadra nei momenti di grossa difficoltà, emozionanti ed immortali echeggiavano cori come " God save the queen - England Rule - England - We are not coming home" insieme a cori per il giovane bulldog "Roouney" ed il grandissimo "There was three german bombers in the air...and the RAF from England shoot them down".Particolarià: i cori venivano scanditi con un grosso tamburo, alla faccia di chi dice che gli inglesi non li usano. Non puoi quando sei li che parteggiare per loro e dispiacerti che non siano più protagonisti perché sai che non sarà la stessa cosa. Dopo i Maestri, ma solo perché non hanno ancora la stessa tradizione, ci sono i croati. Tantissimi, con una fortissima componente ultras ( Torcida split e BBB Zagabria su tutti), pesanti e vogliosi di mettersi in mostra. A livello alcolico reggono il confronto con gli inglesi, il giorno della partita con l'Inghilterra si sistemano nella zona adiacente il fiume Tejo lasciandogli il centro , le tifoserie si mischiano ma i gruppi pesanti non si avventurano. Dentro lo stadio li provocano in continuazione, con bandiere del vaticano, irlandesi ed argentine, e con cori contro sua maestà. Impressionanti vocalmete: cantano tutti, manate, treni si alternano a veri e propri boati, accendono torce al gol ( unici con gli italiani a farlo), in definitiva vincono il confronto con gli inglesi considerata l'attitudine ultras a cantare sempre e comunque. Grandissimi. Belli
da vedere anche i ceki che adottano lo stesso stile degli inglesi con
Discorso
a parte merita la nostra rappresentanza. Ero curioso di vedere
Un
grosso saluto va ai ragazzi del Grupo Manks ( Luis, Vasco e Roma) e dei
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