Da "Il Messaggero"
“....dall’altra parte è un tripudio di giallo,
di rosso e di romanità. Sul cuore della Sudcala uno
stendardo immenso: quattro centurioni romani, in profilo
bianco e nero, che tengono su un vessillo imperiale sul
campo di battaglia. Ma, al posto dell’aquila dei Cesari,
c’è solo una lupa gigantesca. Lì vicino spunta uno
striscione che spiega: “In hoc signo vinces”. In questo
segno vincerai. Profetico come non mai. Un tifoso
giallorosso è di parola. “Mi tolgo qualcosa di dosso per
ogni gol della Roma”. Alla fine resterà in mutande e
scarponcini. La Nord, col passare dei minuti, è sempre
più muta. Gli aquilotti si erano preparati da pari a
pari: “In maglia nostra credemus”, “meglio una purga che
quattro clisteri”. Ma dopo “quattro picchi”, le forze se
ne vanno.
Mogi mogi arrotolano gli striscioni e fanno
rotta verso casa.
C’è tempo per l’ultimo sfottò della Torcida:
“A casa cor trattore riperdete er tricolore”.....”
Da "Il Corriere dello Sport"
“...Sale l’attesa, le due coreografie sono da
non perdere, lo spettacolo nello spettacolo. Manca poco,
sui tabelloni luminosi si intravedono le facce dei
protagonisti nel sottopassaggio. Ecco il segnale, giù la
coreografia. Tre-quarti dell’Olimpico si colorano di
giallorosso. In Curva Sud, ecco un enorme striscione
bianco, i Gladiatori campeggiano nella tana della Lupa
....
sfilano via i secondi quarantacinque minuti.
Che sembrano più veloci dei primi.
Metà Roma, sugli spalti, canta e balla, si
abbraccia e gioisce. Poi la festa si trasferisce nelle
vie e nelle piazze della città. Non c’è strada, non c’è
semaforo che ieri sera non abbia ascoltato un coro.
Bandiere fuori dei finestrini, attaccate ai motorini,
sciarpe legate agli specchietti retrovisori.
L’appuntamento è in centro, salotto buono di Roma dove
di solito ci si riunisce per far festa. A Piazza del
Popolo, Via del Corso, Piazza Navona, Piazza di Spagna,
Piazza Venezia. La zona è presidiata, si temono scontri.
Ma i diecimila che cantano, che ballano, che
festeggiano, non creano problemi. Il modo migliore per
brindare anche al riconoscimento che il C.O.N.I., in
collaborazione con il gruppo romano dei giornalisti
sportivi, ha assegnato ai supporters giallorossi. Una
Coppa fair play come tifoseria più corretta di questo
derby...”
Sempre da "Il Corriere dello Sport"
“Il giorno dopo l’atmosfera è differente e
palpabile nella sua differenza: il giorno dopo il derby,
s’intende, l’Evento che a Roma fa più effetto di un
tornado. E’ passato come un ciclone sulla città,
regalando come sempre una gioia indicibile ai vincitori
e un’amarezza incommensurabile ai vinti. L’atmosfera del
giorno dopo arriva dappertutto; coinvolge interamente la
città, negozi, uffici, bar, scuole.
Le scuole, già: piccoli tifosi crescono
e diffondono il verbo calcistico che hanno nel cuore. E
così ieri i romanisti gioiosi esibivano le sciarpe e le
bandiere come se fossero allo stadio mentre sfottevano
bonariamente i cugini biancocelesti, facilmente
riconoscibili dall’aria abbattuta o falsamente
indifferente.
Le magliette dello stadio andavano bene anche
per la scuola: e, per una volta, nessuna mamma si è
sentita di rifiutare la “concessione” ai figli. Così
ieri si incontravano ragazzi in giro col motorino con la
sciarpa giallorossa al collo; e bambini che sotto al
giubbotto indossavano la maglietta del cuore.
Manco a dirlo, la più gettonata era quella di
Francesco Totti, ormai idolo conclamato di una tifoseria
intera, figuriamoci dei più piccoli.
Sì, l’aria era diversa e le prese in giro si
sono sprecate. Lo conferma Sabrina D.S., custode di una
scuola elementare: “molti bambini sono venuti a scuola
con le sciarpette: quelli della Lazio erano silenziosi,
quelli della Roma cantavano”.
Il Corriere della Sera, a pagina 36 dice testualmente che lo striscione "Oltre i colori.... rispetto per Paparelli" è stato "...senza ombra di dubbio, il momento e il gesto più bello del derby capitolino. Con quello striscione, forse, si chiude in un modo dignitoso la pagina più drammatica nella storia di questa stracittadina". A pagina 46 invece, sempre il Corriere della Sera, sotto il titolo "Messaggi in codice tra le due curve" (si ricorda che il Corriere della Sera è lo stesso giornale che ha parlato della prostituzione nei bagni della Sud, evidentemente hanno buoni spacciatori nei paraggi), riferisce che lo stesso striscione ha consentito alle due curve di dialogare a distanza. Questo dimostra, al di là delle opinioni personali sul contenuto dello striscione, le strumentalizzazioni della stampa e, in particolare, del Corriere della Sera.
MESSAGGI IN CODICE TRA LE DUE CURVE
“Quattro
persone denunciate e 69 striscioni sequestrati prima della
partita. I tifosi sono però riusciti a farne entrare tanti
altri. Sia in curva Sud che in Curva Nord. Questo ha
permesso alle frange estreme delle due tifoserie - che,
come si sa, hanno connotati politici precisi, piuttosto
vicini all’estrema destra - di “dialogare” a distanza.
Cominciando
con uno striscione appeso in Curva Sud e dedicato al
tifoso laziale ucciso con un razzo, ventuno anni fa, nella
curva opposta. Sullo striscione era scritto: “Al di là dei
colori... onore a Paparelli” (al Corriere evidentemente non tutti
hanno la vista buona, cazzo sull’articolo c’è pure la
foto! Eh già, ma “onore” è più fascista di “rispetto”
n.d.L.).
Poi, però, i
tifosi romanisti hanno appeso anche altri striscioni.
Tipo: “Una
curva senza coraggio...”Che” accetta Veron e il suo
tatuaggio”. Con un chiaro riferimento al tatuaggio
di Ernesto Che Guevara che il centrocampista biancoceleste
porta sul braccio. Quindi drappi con croci celtiche e
svastiche esposte in entrambe le curve. Con uno striscione
dedicato dagli ultrà romanisti perfino alla Digos di Roma:
“Digos, diffida sto c...”.
Alcune
scaramucce tra le due tifoserie si sono verificate solo
all’uscita dello stadio. Spinte e qualche pugno nella zona
della Farnesina. Una postazione della Polizia, davanti
alla Tribuna Tevere, è stata al centro di un attacco con
razzi luminosi. Lo stesso gruppo di tifosi (della Lazio, n.d.L.) ha poi rovesciato alcuni bidoni
dell’immondizia. Perquisita una Fiat 126 parcheggiata
nelle vicinanze. Sequestrate mazze di ferro e altri
oggetti contundenti (Sì,
so’ sempre le stesse da dieci anni! Scommetto che erano
nascoste in una siepe nei pressi dello Stadio Olimpico!
Cambiate per favore, dite che è stato trovato un bazooka
o un paio di pistole lanciarazzi! Ormai non ci crede
neanche un bambino di due anni!!! n.d.L.)
- Tu non
vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma
- Oltre i
colori.... rispetto per Paparelli
- La purga ha
fatto effetto, facce vede lo scudetto
- Lazio-Cirio,
via le pippe col pomodoro
- Per voi la
partita... è IVA
- No al calcio
moderno
- E' arrivato
Francorosso, è finito il colpo grosso
- In hoc signo
vinces
- A casa cor
trattore riperdete er tricolore
-
Irriducibili, nessun lamento, linea di condotta a pagamento
- Di Canio
ieri, oggi Vieri: ecco chissò i laziali veri
- 23-5-99: non
è uno scherzo è realtà
- A noi
l'impero, a voi il Totonero
- Veri ultras
senza lucro
- Stagione
'98-'99 Irriducibili campioni d'incasso
- Una curva
senza coraggio... "Che" accetta Veron e il suo tatuaggio
- Digos
diffida 'sto c****
- Ubi Roma,
ibi ultras
L'opinione
della Ferilli:
"come sempre
anche oggi i tifosi della Roma
hanno
offerto uno spettacolo emozionante"
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