"...ho passato ore
ad ascoltarlo in radio quando interveniva nelle trasmissioni a
NOI dedicate, Peppe era quel nonnetto non-vedente sull'ottantina
che raccontava aneddoti sui primi anni della GLORIOSA A.S.Roma,
sulle antiche battaglie sul campo TESTACCIO, sul modo di
intendere il tifo, di vivere le curve e l'aggregazione dentro un
perimetro carico dello stesso amore comune.
Per me Peppe ha
rappresentato quel nonno che da bambino (ho 25 anni da 12
abbonato in SUD ma eterno fanciullo innamorato davanti a quei
colori RossoPorpora e GialloOro) ti mette sulle sue gambe e ti
racconta storie cariche di VECCHIE MANIERE e di ostentata e
verace ROMANITA'...vivendo la Curva ne ho sentiti molti di
racconti sul periodo 60/80, ma sfido a trovare molta gente che
ha vissuto i tre scudetti in modo completo, vero ,gagliardo ,da
puro protagonist a,come Masetti e Amadei nel 41/42, Conti e Ago
nel 82/83 ,Totti nel 00/01, Peppe racchiudeva TUTTO e riusciva a
far traspirare dall'altoparlante della mia radio quel sapore di
terra testaccina, che noi giovani possiamo solamente immaginare
e rimpiangere.
Sono le 14.55 del
30 ottobre, stasera c'è RealMadrid-AsRoma purtroppo le mie
finanze non mi permetteranno di seguirla fisicamente,ed ho
deciso una cosa, la assaporerò come faceva Nonno Peppe allo
stadio, ascoltando la radio proverò a sentire il rumore della
cornice di pubblico che circonda il rettangolo verde e sognerò
insieme a lui una chiusura di Agostino, la discesa sulla fascia
di Bruno Conti, la rifinitura di tacco di francesco Totti ed
infine il gran Gol di Amadei, che in lacrime raggiungerà la
NOSTRA SUD, e io festeggerò tra le braccia di Peppe per questa
eterna e immensa,passione che ci accomuna.
(ricordo di Phed,
Ottobre 2002)