"Ragazzi, non so che dire,
ma una cosa mi viene in mente: speriamo di
vincere finalmente qualcosa
di importante, questa è la mia città e la mia
casa, sono contento di essere
tornato. A presto, sul campo".
Abel Balbo
ore
13.00:
Il
ritorno di
Abel
Balbo
e
la presentazione di
Emerson,
Samuel,
Zebina,
Guigou
alla Curva Sud: 15.000 tifosi
"Roma: in
15.000 per Emerson e compagni
Grande entusiasmo
allo Stadio Olimpico per i neo acquisti della società di
Sensi, presentati
ufficialmente ai tifosi. Emerson, ma anche Samuel, Guigou,
Zebina e Balbo
sono stati accolti da una folla di 15.000 sostenitori
romanisti in
festa; all'inizio i tifosi avevano preso posto nella Curva Sud,
poi la società
ha dovuto far aprire anche il settore dei Distinti"
La folla
è un muro compatto e sudato di quindicimila anime, ognuna con addosso
qualcosa di giallorosso, arrivate qui in surreale pellegrinaggio d'amore.
Surreale perché oggi è il 3 agosto, è l'una del pomeriggio,
il sole è alto e quasi scioglie l'asfalto per quanto batte, e le
quindicimila anime sono tutte nella curva sud dello stadio Olimpico, vuoto:
non ci sono in programma partite, questa gente è qui per un altro
motivo.
Tutti
cantano a squarciagola, battendo le mani e dall'altra parte, sotto la curva
nord, campeggia la scenografia di cartapesta della Tosca: ma non si tratta
di melomani, le melodie che intonano non sono quelle di Puccini, quelle
che rimbombano sono le note di canti ultrà. Tutti in realtà
aspettano solo che dal tunnel spuntino Emerson, Balbo, Samuel, Zebina e
Guigou, i cinque acquisti che la Roma presenta alla stampa e al suo pubblico.
E che in un 3 agosto qualsiasi, con il caldo che fa nella capitale, 15000
persone si diano convegno in uno stadio non per vedere una partita, ma
per salutare fugacemente cinque giocatori di calcio, è un fatto
che ha poco a che vedere con lo sport: diventa cronaca, cronaca vera, ma
subito dopo anche costume, fatto sociale, spunto per un'analisi sociologica.
Del resto qui ci sono tutti, dallo stimabile
notaio di Vigna Clara (visto da noi, garantito) con maglia di Balbo, sciarpa
e panzetta prominente, al disoccupato di Torbellamonaca col capello rasato:
miseria e nobiltà si fondono in un unico urlo, dentro uno stadio
senza calcio, solo per vedere pochi minuti i nuovi acquisti, icone del
sogno tifoso di piena estate.
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Poco
prima dell'una Carlo Zampa, speaker ufficiale e "The Voice" del pubblico
romanista, scandisce uno a uno i nomi dei cinque nuovi pupilli e il pubblico
risponde urlandone i cognomi, come quando vengono lette le formazioni allo
stadio. Ecco Emerson, timido come un pulcino spaventato; poi Samuel, sguardo
fiero; poi Zebina, aria da intellettuale; poi Guigou, che sorride divertito;
infine ecco Balbo, il ritorno, 78 gol solo in campionato con la maglia
della Roma non si dimenticano e non li ha dimenticati affatto la folla,
che infatti tributa al suo antico numero 9 l'ovazione più rumorosa
e struggente, tanto che il vecchio Abel quasi si emoziona.
Di
fronte al quel muro impressionante, che batte ritmicamente le mani e intona
cori e sventola bandiere e urla il suo orgoglio tifoso, i cinque campioni
(definizione di Sensi, che dice: "Ora non mi prenderanno più in
giro, i campioni li ho comprati sul serio") sembrano piccoli piccoli, quasi
intimiditi, lì sotto la curva a pochi passi dalla gente. Emerson
è un timido che però sa comunicare le cose del cuore: "Non
mi aspettavo una cosa di questo genere - mormora nel microfono, mentre
i 15000 improvvisamente tacciono e cala un silenzio assurdo - giuro che
non me la aspettavo. Sto provando una grande gioia, spero di ricompensarvi.
Di sicuro darò tutto me stesso per darvi una gioia simile, tra qualche
mese. E' tutto...". E hai detto niente: la sud esplode come per un gol,
tripudio, orgasmo collettivo. La folla non si tiene più e inevitabile
arriva il "vinceremo il tricolor", che provoca scongiuri negli scaramantici
ma che gasa da pazzi.
Poi
prende la parola Balbo che sa come vanno queste cose e non ha dubbi: "Ragazzi,
non so che dire, ma una cosa mi viene in mente: speriamo di vincere finalmente
qualcosa di importante, questa è la mia città e la mia casa,
sono contento di essere tornato. A presto, sul campo".
A
presto vuol dire il 22 agosto, debutto ufficiale all'Olimpico, Roma-Boca
Juniors. E se oggi erano quindicimila, quella sera quanti saranno, per
vedere Totti e Batistuta?
(dalla
sezione sport del sito Kataweb, Andrea Sorrentino)
TUTTI
PAZZI PER LA ROMA
15.000
tifosi in delirio sotto il sole per salutare le nuove stelle giallorosse
(dal
sito di RAI SPORT)
Strade
intasate, bandiere giallorosse mescolate a quelle brasiliane, magliette
dell'idolo gia' presentato Gabriel Batistuta e cori per tutti quelle presentati
oggi. La frase piu' ricorrente e' sono contento di essere qui almeno per
il brasiliano Emerson, l'uruguayano Gianni Guigou, gli argentini Adrian
Samuel e Abel Balbo (romano d'adozione e le sue parole lo hanno testimoniato)
ed il francese Jonathan Zebina. E il popolo giallorosso? Beh soliti sfotto'
per gli odiati cugini e una gran voglia di scudetto, la speranza di essere
un giorno il Totti del futuro, inneggiando quello del presente. E un tifo
incrollabile per una squadra con un solo aggettivo: "Magggica"!
"E'
venuto dar Brasile
facce
vince er tricolor
Emerson!
Emerson!"
(sulle note di
"Che ce frega der cileno noi ciavemo Totti-gol)
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