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4 maggio 1930, Roma/Lazio, il Duce assiste alla partita a Testaccio |
Giorgio Cecilia, svezzato al campo Testaccio, quella Roma lì è un mito mai appassito. “Avevo 14 anni allora. Tutti i giorni scappavo da casa per fare il lupetto raccattapalle. Non mi fermava neanche il coprifuoco. La prima Roma giocava sotto il Monte dei Cocci, davanti al cimitero degli inglesi. Quella che vinse lo scudetto s’era però già trasferita allo Stadio del Partito dove è oggi il Flaminio. Vuoi i nomi? Eccoteli. Masetti in porta, Brunella e Andreoli terzini, Mornese centrosostegno con attorno Donati e Bonomi, all’ala c’erano Krieziu e Pantò con Cappellini e Coscia mezzali, centrattacco era quel furetto frascatano di Amadei. Riserve di lusso Borsetti, Jacobini, Di Pasquale e Acerbi. Allenatore l’ungherese Schaffer”. |