LAZIO/ROMA 1-5
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Il pre-derby

La rabbia degli ultrà laziali. Scontri e feriti
Cariche della polizia e lacrimogeni. Incendiate due macchine, tre accoltellati. Cortei giallorossi in centro

Roghi e lacrimogeni, guerriglia all’Olimpico prima ancora che si concludesse il derby. Ultrà della Lazio scatenati, la polizia in assetto antisommossa e il pubblico bloccato all’interno dell’impianto sportivo, ostaggio degli scontri tra teppisti e forze dell’ordine. Bilancio: un tifoso arrestat, uno denunciato, dieci feriti, di cui la metà appartenentie ale forze dell’ordine, cinque auto (tra cui una dei vigili urbani e una delle polizia) e alcuni chioschi incendiati, spranghe e bastoni sequestrati nel piazzale antistante la curva Nord. Alla rabbia dei tifosi laziali, esplosa al quarto gol di Montella, i carabinieri hanno risposto sparando alcuni lacrimogeni nel tentativo di impedire che i gruppi più esagitati raggiungessero i tifosi romanisti negli altri settori dello stadio. C’è voluta più di mezz’ora per disperdere i violenti e riportare la calma nella zona, permettendo così ai tifosi pacifici di abbandonare lo stadio. Ma l’allarme è poi scattato in Centro, per i caroselli dei tifosi della Roma, che bloccavano bus e automobili, divertendosi a far passare quelle dei «sospetti» laziali sotto il loro «giogo». Polizia e carabinieri sono accorsi in forze schierandosi con caschi, scudi e manganelli a protezione di obiettivi come l’Altare della patria, in piazza Venezia, e l’abitazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in via del Plebiscito. Prima della partita c’erano già stati tre accoltellati lievi. E un fotografo malmenato in curva Nord durante la gara. La Guardia di Finanza ha sequestrato 50 biglietti ai bagarini: 2 erano falsi. Sono scattate almeno 30 denunce.
Gli accoltellati sono due ragazzi laziali, aggrediti vicino al ponte Duca d’Aosta (7 giorni di prognosi) e un operatore di Italia Uno, Alessandro Penta, 35 anni, circondato e colpito, in maniera non grave, da un gruppo di tifosi romanisti vicino all’obelisco del Foro Italico. Gli ultrà stavano scappando da una carica della polizia, perchè pur sprovvisti di biglietto volevano comunque entrare. Il cameraman è stato soccorso dai poliziotti. Portato all’ospedale San Giacomo, l'operatore, ferito alla coscia sinistra, è stato medicato e dimesso. Prognosi per lui: 10 giorni. E gli hanno pure portato via la telecamera. Duemila agenti blindavano l’Olimpico, tra poliziotti e carabinieri. Questi ultimi sono dovuti intervenire prima della gara perchè un gruppo di 200-300 laziali premeva ai cancelli prima dell’apertura. I carabinieri hanno caricato («Uccidiamoli tutti», gridavano forse per farsi coraggio) sparando lacrimogeni. Una cartuccia ha colpito accidentalmente una ragazza che passava con il fidanzato. Solo contusa, ma grande spavento per lei. Da notare che alcuni tifosi laziali hanno riconosciuto e allontanato dallo stadio prima della partita una delle 15 persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Roma su un giro di pedofilia e prostituzione minorile. A riferire la notizia sono stati gli stessi Irriducibili, il gruppo leader. L’uomo sarebbe stato sorpreso all’esterno dello stadio mentre importunava alcuni giovani. Soltanto l’intervento delle forze dell’ordine lo ha salvato dal rischio di un linciaggio.


Tafferugli sin dal pomeriggio tra ultras e agenti. Carica della polizia e lancio di lacrimogeni quando al quarto gol di Montella i tifosi laziali hanno tentato di entrare nella Tevere
Scontri all’Olimpico, festa in Centro
Accoltellato un operatore tv, incendiate sei auto, dieci contusi e un arresto. Caroselli giallorossi
di MARIA LOMBARDI
Montella segna un altro gol, è il quarto, e la rabbia dei biancocelesti esplode. Alcuni “irriducibili" abbandonano gli spalti e tentano l’assalto alla tribuna Tevere, vogliono raggiungere il settore riservato ai romanisti. Lanciano bulloni, lattine, pali di ferro, pietre e biglie di vetro. Guerra tra polizia e teppisti, due agenti vengono colpiti da pezzi di travertino, un fotoreporter dell’Ansa è malmenato, dopo gli scontri si contano dieci contusi. Si alza il fumo dei lacrimogeni e delle bandiere bruciate, in campo non si vede più niente. Minuti di terrore dentro e fuori lo stadio, mentre in curva Sud si fa festa e in campo si continua a giocare. Quattro auto della polizia ed una dei vigili urbani distrutte, un gabbiotto adibito a deposito caschi bruciato, una Twingo data alle fiamme. Per più di venti minuti, biancocelesti scatenati e forze dell’ordine si scontrano. A terra, sul piazzale antistante la curva nord, restano spranghe e bastoni che la polizia sequestra. E’ il momento più difficile di una lunga giornata coi nervi a fior di pelle.
Il derby s’è acceso ancor prima di cominciare e ha tenuto la città sveglia fino a notte fonda con caroselli d’auto di romanisti esaltati dai cinque gol e clacson impazziti. Volano i primi lacrimogeni fuori dallo stadio che è ancora pomeriggio, mancano quattro ore all’inizio della partita e il fumo già intossica l’incontro. E sta per calare la sera, sull’Olimpico blindato, quando un coltello ferisce un cameraman alla gamba.
L’Olimpico è un fortino. Duemila uomini tra polizia, carabinieri, vigili e finanzieri, coordinati dal primo dirigente Antonio Del Greco, circondano l’area intorno allo stadio. «Biglietti in vista», e già lontani dai cancelli ci sono i primi "posti di blocco". Un cordone di agenti con lo scudo di plastica è schierato dalla porta carraia della tribuna Monte Mario fino ai distinti della Tevere per impedire ai laziali e ai romanisti di incrociarsi. Già poco dopo le 16, una folla di tifosi preme all’ingresso delle curve Sud e Nord. La gente è così tanta che per evitare resse si decide di aprire alle 16,45. Qualcuno riesce a sottrarsi ai controlli e una volta dentro passa dalle inferriate il biglietto intatto agli amici. All’ingresso della curva Nord, i primi tafferugli. Poco prima delle 17, un gruppo di irriducibili della Lazio comincia a scagliare contro gli agenti pigne, bottiglie, lattine, sassi. I poliziotti fanno muro e lanciano 16 lacrimogeni per disperdere i teppisti.
I controlli all’ingresso della curva Nord sono severissimi. I tifosi vengono perquisiti uno per uno, chi ha una bandiera deve aprirla, gli agenti guardano pure dentro le aste. Niente flaconcini col Caffè Borghetti, niente striscioni di carta, «sono infiammabili». Poco prima delle 19, circa 150 ultras romanisti senza biglietto cercano di sfondare il cancello della curva. Gli agenti li respingono e li disperdono. Un gruppo corre verso l’Obelisco e passa accanto a una troupe di Canale 5. Il cameraman Alessandro Tenta, 34 anni, viene ferito alla gamba con un coltello: lo portano al San Giacomo e gli suturano la ferita con 4 punti, guarirà in dieci giorni.
Comincia la partita e la Roma comincia a segnare. Già al secondo gol giallorosso, la tribuna Monte Mario diventa un ring. Laziali e romanisti che occupano gli stessi spalti, vengono alle mani: polizia e carabinieri intervengono più volte per sedare i tafferugli. Cinque a uno, e la città è tutta dei romanisti che strombazzano fino a notte fonda, invadono il centro, festeggiano a piazza Venezia e fanno sventolare le bandiere ai Fori Imperiali. Poliziotti con scudi e manganelli proteggono l’Altare della Patria e l’abitazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in via del Plebiscito.
 
La passione per il tifo? E' nel DNA dei romani, nipotini dei gladiatori
La passione per il tifo? E' nel DNA dei
romani, "nipotini" dei gladiatori

 
Mai nessuno aveva fatto poker di gol in un derby romano. Ci riesce Vincenzo Montella che entra cosi' non solo nei cuori dei tifosi romanisti ma anche nella storia statistica del calcio romano. Con la vittoria per 5-1 nel derby capitolino la Roma ha centrato il primo successo esterno in campionato nell'anno solare 2002 dopo 4 pareggi consecutivi. Per la Lazio e' stata invece la prima sconfitta interna in campionato dopo 22 turni di imbattibilita' (15 vittorie e 7 pareggi dal 7 gennaio 2001, Lazio-Napoli 1-2 con esonero di Eriksson). Il 5-1 finale e' il secondo maggior punteggio nel derby capitolino dopo il 5-0 ottenuto dalla Roma nella stagione 1933/34. Un altro 5-1, sempre a favore della Roma, ci fu nel settembre 1955. Il protagonista assoluto e' stato comunque Vincenzo Montella, alla sua prima quaterna in serie A. L' aeroplanino giallorosso porta cosi' a 18 il numero dei suoi gol nella serie A dei tre punti (dal 94/95 ad oggi) durante il mese di marzo, periodo che evidentemente gli porta particolarmente fortuna. (RAISPORT)

IL TABELLINO
Lazio (4-4-2): Peruzzi 5, Baggio 5 (1' St Poborsky Sv), Nesta 4 (1' St Gottardi Sv), Mihajlovic 6, Couto 5, Stankovic 4.5, Giannichedda 5, Fiore 4.5, Pancaro 5, Crespo 5, Inzaghi 5.5 (30' St Liverani Sv) (1 Marchegiani, 6 Mendieta, 7 C. Lopez, 25 Comazzi). All. Zaccheroni 5
Roma (3-4-1-2): Antonioli 6.5, Panucci 6, Samuel 7, Zebina 6, Cafu 6.5, Lima 5.5, Emerson 7 (39' St Assuncao Sv), Candela 6, Totti 8.5, Montella 8.5 (29' Cassano Sv), Delvecchio 6.5 (15' St Tommasi 6) (80 Pelizzoli, 6 Aldair, 4 Cufre', 25 Guigou). All. Capello 7.
Arbitro: Rosetti di Torino 7
Angoli: 10-3 per la Lazio.
Recupero: 1' e 2'.
Ammoniti: Couto, Stankovic, Pancaro e Candela per gioco falloso.
Note: Spettatori 75.000
I gol:
13' pt - Totti di tacco lancia in area Candela, sul suo cross di esterno Montella anticipa Nesta di testa.
29' - Totti parte in slalom da centrocampo, salta tre laziali e dal limite scarica il destro: Peruzzi non trattiene, Nesta e' immobile e da dietro sbuca Montella che di sinistro fa 2-0.
37' - Punizione di Totti, ancora Montella in anticipo su Nesta fa il 3-0 di testa.
8' st - Stankovic sul vertice dell'area si gira e da 30 metri lascia partire un gran destro alla Seedorf, Antonioli lo vede appena insaccarsi all'angolo.
19' st - Montella dal limite dell'area stoppa e di sinistro tira una gran botta all'incrocio.
27' st - Totti inventa il piu' bel gol della serata: avanza centrale fino a 25 metri, vede Peruzzi fuori dai pali e decide di accarezzare il pallone, che quando parte in pallonetto appare gia' destinato all'angolino.


EMILIANO DICE CHE...
......mi chiamo Emiliano....
Volevo denunciare a lettere cubitali quello che è successo ieri fuori allo stadio prima di entrare...era preticamente pieno ma strapieno di pischelletti senza biglietto.....che hanno cominciato a spingere per entrare......soprattutto dopo i cancelli...dove ci perquisiscono.....si è creta una cosa clamorosa, gente che spingeva contro le transenne....io ho rischiato di spaccarmi una gamba......tra le transenne.......io dico ma questi se ne devono stare a casa rovinano la curva....oltre a creare problemi di ordine pubblico......la curva ricordo puo contenere 15.000 persone........ma che deve succedere la tragedia per fare le cose per
bene?????????Poi non lamentiamoci se dalla prossima domenica ci fanno fare file chilometriche per entare e controllare i biglietti, perchè è colpa di queste persone.....NAPOLETANE.....queste sono  persone che vanno stadio 2 volte
l'anno........ ora domenica, sono abbonato, devo tribbolare per entrare perchè questi bagarini vogliono entrare senza biglietto.
Ho visto in faccia un pischelletto che senza biglietto è entrato spingendo.....e mentre eravamo in fila faceva pure le battute tipo "ho fatto 8 ore di fila mercoledi per prendere i biglietti...." era una battuta chiara per dire.....stronzo a chi ha fatto la fila mercoledi sotto l'acqua sottolineo SOTTO L'ACQUA.......Facciamo un appello contro questi NAPOLETANI mascherati da
Romanisti....SIETE LA VERGOGNA DELLA CURVA..........se non vì aregge fare otto ore di fila sotto l'acqua per prendere i biglietti del DERBY.....andate in curva NORD!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Lorenzo spero che non sia l'unico a lamentarsi ma sono veramente amereggiato per questi episodi da San Paolo!!!!!

RESOCONTO DI FABIO QUADRARO
Domenica 10 marzo.Giornata clamorosa tnendo conto che dovevo vedere la partita a casa invece cosi' non e' stato....Alle 18:15 circa i miei amici mi chiamano dicendo che erano riusciti ad entrare senza che gli strappassero il biglietto perche' all'apertura dei cancelli c'era stato un bordello.Io parto alle 18:20 dal quadraro per trovarmi alle 18:55 sulla tangenziale sotto la nord in mezzo ai balordi laziali.Parcheggio al volo e vado davanti ai cancelli della sud e li nasce il primo problema:le guardie non volevano farmi avvicinare perche' non avevo il biglietto mentre molti ragazzi tentavano di vendermi il loro sempre per il motivi sopra citato.Alla fine riesco ad arrivare al cancelletto dove li strappano ed a farmi passare il biglietto.....e' fatta!Entro che e' un inferno la sud e la nord sono stracolme,iniziano i vari cori e in tevere si danno pure un po di botte(poi dici porto i figli in tevere che e' tranquilla).Inizia la partita loro fanno la solita colorata coreografia con il solito disegno centrale ed i cartoncini mentre la sud dedica gli striscioni ai ragazzi scomparsi(era il caso di farlo in un derby?).Inizia la partita ed al primo gol mi sento male al secondo sbianco alterzo volevo andare via.Tutti ci chiedavamo :ma che e' la playstation??Al quarto goal gli irriducibili che non MOLLANO MAI iniziano a lasciare lo stadio e poi Totti detta lezioni di calcio,con il pallonetto che sigilla il dominio dell'unica squadra di Roma.
PS: avete visto come sono ridicoli con quel filmato sul gladiatore??non gli va proprio giu' di non essere romani eh??
Fabio Quadraro
I gol in video:
Montella 1
Montella 2
Montella 3
Montella 4
Totti
Il servizio sulla partita


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