BOLOGNA/ ROMA 1-2
11 febbraio 2001, ore 15.00
Giornata
n.18 del 11/02/2001 (1ª di ritorno)
BOLOGNA
ROMA 1-2
BOLOGNA
(4-4-2): Pagliuca, Castellini (1' st Brioschi), Bia,
Padalino, Falcone, Binotto, Olive (40' pt Cipriani), Lima,
Nervo, Locatelli (28' st Piacentini), Signori.
In
Panchina: Coppola, Gamberini, Maresca, Oliveira.
Allenatore:
Guidolin.
ROMA
(3-4-1-2): Antonioli, Rinaldi (11' st Mangone), Samuel,
Zago, Cafu', Emerson, Tommasi, Candela, Nakata (28' st
Guigou), Delvecchio (1' st Montella), Batistuta.
In
Panchina: Lupatelli, Di Francesco, D'Agostino, Balbo.
Allenatore:
Capello.
Arbitro:
Racalbuto di Gallarate.
RETI:
11'pt Batistuta, 34'pt Emerson, 6'st Brioschi.
NOTE:
Angoli: 5-1 per il Bologna, Recupero: 1' e 3', Espulso:
22' pt Binotto (fallo di reazione su Emerson), Ammoniti:
Rinaldi, Samuel, Lima, Spettatori: 37.000 circa.
GRAZIE A
PAOLO PER QUESTE FOTO E PER I FILMATI!
VAI ALLA PAGINA "GIUSTIZIA PER
ALESSANDRO"
L'ingresso:
un solo cancello aperto
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L'ingresso
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I
soccorsi ad Alessandro Spoletini
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La
tribuna
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Per
le strade
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Un
megafono
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Nipotino...
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GRAZIE A LUCA E VINCENZO
PER QUESTE FOTO!
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ALTRE CRONACHE DEI GIORNALI
RESOCONTO
DI
RICCARDO (O.C.)
Ci troviamo
nuovamente a parlare di qualcosa di molto spiacevole e
inspiegabile (?), che non era una trasferta come tutte le
altre lo avevamo capito da subito.
Ma gli
"spiacevoli" episodi che persistono da diverse domeniche
devono venire a galla, devono diventare di dominio pubblico.
Partendo dal
fatto che in trasferte di questo tipo, la presenza di
sciacalli e napoletani è molto alta e la mentalita' ultras da
molti sbandierata ma da pochi messa in opera è difficile da
inculcare nelle bacate teste di qualcuno.
La situazione
con le forze del "disordine" è ormai insostenibile.
L'episodio del
ragazzo in coma, non essendo in quel momento ancora entrato
nella Curva S.Luca, m'è stato riportato in diverse versioni
che non mi sento di giudicare ne avallare, ma di certo una
persona non cade in quel modo e con quella violenza per
"disgrazia".
Cio' che invece
posso descrivere e dare per certo è la pre meditata
aggressione della PS al nostro pullman, fermo con gli altri
pullman all'autogrill; La maggior parte dei componenti del
pullman erano scesi per andare a mangiare qual'cosa (io
compreso), al nostro ritorno troviamo una situazione degna
della migliore Napoli, ragazzi contusi, uno colpito piu' volte
in testa e al volto, l'autista colpito ad un braccio. Questo
raid punitivo termina con sberleffi vari e sputi dei TUTORI
DELL'ORDINE verso il nostro pullman che ripartiva.
Dove vogliono
arrivare?, cosa c'è dietro? Possiamo essere noi gli unici
colpevoli di una societa' che viene rappresentata da queste
persone(?)?, immolarci sull'altare dei sacrificati e' il loro
scopo?
Non ho la
risposta a nessuna di queste domande ma per questo non posso e
non voglio essere trattato comecarne da macello,
soltanto perché ho' un immenso amore verso la mia Roma che mi
porta a seguirla in ogni angolo del MONDO.
Riccardo
***Orgoglio Capitolino***
P.S.
ALESSANDRO RIALZATI E TORNA A LOTTARE CON NOI!!!
* * *
ANCORA
GRAZIE A PAOLO (ER GIAPPONESE) PER LE FOTO CHE SEGUONO
(CIRCA 190
Kb CIASCUNA MA MERITANO)
Fine
partita
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Fine
1° tempo
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Fine
1° tempo
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I
distinti attaccati alla tribuna
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Inizio
partita
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RESOCONTO
DI
ER VACANZA (ULTRAS INDIPENDENTE)
Partenza alle
ore 7 dal piazzale di fronte al Bar Baffo, siamo in tre.
Stessa formazione di Parma-Roma,addirittura stessi vestiti
(per motivi scaramantici),stessa voglia matta di veder giocare
e vincere la squadra della CAPITALE. Si parte. La nostra auto
sfreccia veloce verso il capoluogo emiliano e il viaggio è
allegro e caciarone.Sulla strada incontriamo tante altre auto
e pullman bardate con i colori del cuore,ci strombazziamo a
vicenda...siamo tantissimi,bellissimi e
fomentatissimi.Così,senza nemmeno accorgerci, ariviamo a
Bologna che sono le 11,30.Abbiamo un appuntamento con alcuni
amici bolognesi, ma di fede giallorossa (che famo comunella
cor "nemico"?) che ci devono consegnare i biglietti.Si mangia
a casa di uno di loro; tagliatelle,vino..la classica magnata
emiliana...sono le 12,40 quando la tensione sale altissima e
il richiamo di Roma si fa più forte. Andiamo allo stadio. E'
una cosa che mi piace molto andare in trasferta mischiandomi
con i tifosi di casa, così parcheggiamo le macchine (del tutto
anonime) e ci incamminiamo,mostrando i nostri colori senza
vergogna nè paura, d'altra parte perchè avere timore di
qualcosa quando ci si comporta tranquillamente? Questa mia
forse ingenua (vista "l'esperienza" che ho in materia di
trasferte-quella di ieri per me era la n 40- e visti i
precedenti con gli ultras di casa) considerazione viene
cancellata da un gruppetto di bolognesi che ci segue per un
tratto di strada, scompare e ricompare di fronte a noi. Un
agguato da conigli,perchè solo di questo si può parlare.Sono
una decina e ci apostrofano pesantemente. Non siamo gente che
si lascia intimorire da quattro idioti con la sciarpa rossoblù
e rispondiamo... venire alle mani è quasi inevitabile...è
forse più una serie di spintoni e strattoni piuttosto che una
rissa in piena regola...comunque riusciamo a scappare visto
che siamo in netta minoranza (sei contro dieci) e anche i
bolognesi si disperdono.Ci siamo beccati, abbiamo fatto volare
un paio di pugni,qualche cintata, ma niente COLTELLI, in
perfetto stile ULTRAS.L'ingresso nel settore ospiti è (come in
tutte le trasferte-invasione-conquista) una pressa umana,con
la benedizione delle guardie che hanno organizzato il tutto
con il buco del ****. COMPLIMENTI. Lo stadio di Bologna sembra
quello der Subbuteo, ma noi abbiamo portato il sole e
l'allegria della Capitale anche in questa città de mezzi
montanari e de mezzi infami.
Cantiamo e
sventoliamo i nostri vessilli.Manca poco all'inizio della
partita.Arrivano altre persone, lo stadio x metà è
giallorosso.L'Andrea Costa non fiata,ogni tanto abbozza un
coro ma viene ricacciata nel silenzio...CANTATE SOLO IN
QUESTURA MERDE!
La partita va
come deve andare.La Roma
mena,graffia,domina,segna,controlla,soffre,spreca e ci fa
imprecare,vince.La gioia è irrefrenabile e siamo ubriachi di
amore al fischio finale.Si canta mentre uno stadio intero
sfolla.Ciao Bolognese infame...
Purtroppo a fine
partita qualche idiota pensa bene di menare i coltelli e 3
ragazzi finiscono in ospedale.
Un altro è in
coma. La radio dice che è caduto dalle scale, qualcuno addossa
la colpa ai celerini,rei di averlo malmenato...io non lo so,
ho sentito solo di un paio di carichette, roba istituzionale
quando si va a Bologna, mi spiace per quel ragazzo e per tutti
gli altri accoltellati e aggrediti vilmente...che siano di
destra,sinistra,romanisti o di altra fede calcistica..lasciate
i coltelli a casa, menamose ma da uomo a uomo e a mani nude...
Superiamo il
casello che sono le sette e mezzo,parte il cannone del
ritorno,quello del relax,quello che ci fa cantare
ancora...DAMMI TRE PUNTI NON CHIEDERMI NIENTE...Un'ultima
considerazione va alla Sud trapiantata nel Dall'Ara: si è
andati meglio che in tante altre occasioni, dal punto di vista
del tifo..continuiamo su questa strada, perchè nessuno
rimpianga più il Commando (massimo rispetto per loro e per la
loro storia) e perchè lo scudetto forse è più di un sogno.
ER VACANZA
ULTRAS
INDIPENDENTE
RESOCONTO
DI
SIMONE
Si parte alle
7.30 con la macchina prendiamo l'autostrada e incrociamo tante
macchine che si dirigono a Bologna, si arriva a Bologna alle
11.15, abbiamo un appuntamento con un nostro amico che sta
facendo il militare in questa città di merda (ma soprattutto
piena di merde...) ce la prendiamo con calma, pacheggiamo
dentro la caserma onde evitare problemi e ci incamminiamo
verso lo stadio.
Per arrivare
allo stadio passiamo proprio sotto la loro curva ma di
bolognesi nessuna traccia. Entriamo e subito la sorpresina: ci
levano l'asta della bandiera (un'asta piccola) x motivi di
ordine pubblico così ci hanno detto...) adesso negli stadi
manco le bandiere fanno entrà?!? (ci
potresti spingere i tifosi giù dalle scale.... n.d.L.) boh!!! Due ore a stà fermi dentro la stadio è
dura così me sono andato a fare un giretto, stavo in alto
sulla balaustra quando ho visto i primi scontri: facevano
passare la gente una ogni quarto d' ora così di fuori si era
creata una fila assurda, ho visto sfondare un cancello e lì le
guardie a manganellare chiunque poi le guardie hanno caricato
anche i tifosi che erano già entrati creando panico (a che
serviva caricare in quel momento???) ...penso che sia
successo in questo momento il fattaccio (penso perchè avevo un
albero davanti che mi toglieva la visuale) COMUNQUE CI SARANNO
STATE UN CENTINAIO DI TIFOSI CHE HANNO VISTO BENISSIMO LA
SCENA TUTTI QUELLI CHE STAVANO SOTTO NELL'ANTISTADIO MA ANCHE
CHI STAVA NELLO STADIO LATO DISTINTO HA VISTO TUTTO! ...niente
dopo un pò vedo arrivare un infermiera...FORZA ALESSANDRO!!!
VOGLIAMO LA
VERITA', NON CI PRENDETE PER IL CULO CON LA STORIA DELLA
CADUTA DALLE SCALE...PER FAVORE NON CI PRENDETE PER IL
CULO...
SIMONE
P.s:x
Lorenzo, della partita non mi va di parlare...forza
Alessandro!!!
RESOCONTO
DI
MARCO "ER GHIANDA"
Si parte con un
pulmann organizzato verso le 8.15 direzione Bologna, tutti
fomentati e sicuri di vivere ancora una grande giornata con la
Roma. A parte la solita sosta a Fiano Romano il viaggio
d'andata scorre tranquillo tra bevute e chiacchere, arriviamo
cosi al casello di Bologna dove rimaniamo per circa mezz'ora
fermi con altri pullman senza nessun motivo apparente, vabbè
finalmente si
parte e si arriva a circa 200 metri dall'entrata con i tutori
del disordine a fare una specie di blocco, mentre piove
qualcosa dalla parte alta, praticamente passano 5-6 persone
alla volta per non sovracaricare gli ingressi (molto belli
fatti praticamente da 2 transenne tipo controlli
all'Olimpico con
2 stupidi che controllano i biglietti e un celerino con lo
scudo per evitare che qualcuno saltasse) .Una volta entrato (e
non controllato addosso), non mi fido a salire le scale
e resto in basso. Buon tifo della curva anche se troppo spesso
partivano cori diversi, da incorniciare gli ultimi 15 minuti.
A parte il tripudio di fine partita usciamo e per circa
mezz'ora vaghiamo in cerca del nostro pullman, in una
situazione abbastanza tranquilla, a parte qualche autobus
comunale non messo bene. Si parte per il ritorno sventolando
le nostre bandiere e sbeffeggiando con la classica e
bellissima ironia romana ("sei cosi vecchia che hai fatto i
tortellini pure a Garibaldi!").
Ci fermiamo al
Chianti e solamente qui veniamo a sapere del ragazzo in coma
(Alessandro non mollare!!) e degli accoltellati. Scendiamo per
mangiare insieme a molti altri pullman, in una
situazione molto
tranquilla, anche se c'erano circa 50 celerini (anche se hanno
chiuso il Burger King ,il ristorante e anche il market
addirittura con i pannelli di legno!) finchè quando la
maggioranza della gente e' sui pullman parte una carica della
polizia che colpisce a caso e tenta di entrare nel nostro
pullman colpendo un ragazzo seduto in prima fila. Il clima si
surriscalda, ci costringono a partire e vanno a segno un
paio di bottiglie d'acqua verso le guardie. Torno a Roma senza
fare festa, convinto che anche questa volta come per molte
altre la tragedia e' stata solo sfiorata (speriamo).
Un saluto a
tutti
Mauro"er
ghianda"
RESOCONTO DI ROMOLO
PARTIAMO DALLA
STAZIONE TIBURTINA ALLE ORE 4:00 A.M SONO CON UN AMICO /io
sono un tifoso che dall'89 al 94 ho seguito la roma ovunque
pure a bergamo al giorno prima di capodanno poi per problemi
FAMILIARI sono
stato fuori
dagli stadi per 6 anni/CON UN AMICO ENTRIAMO ALLA STAZIONE E
VEDO CIRCA 20 RAGAZZINI
COATTI
TIFOSI DELLA ROMA COME E' POSSIBILE HO DETTO. QUANDO
ANDAVO IN TRASFERTA LA SERA PRIMA ERAVAMO 200 PERSONE. MI
AVVICINO AGLI ALTRI RAGAZZI E' UNO MI DICE:CHE SOLO QUANDO LA
ROMA VINCE VENITE IN TRASFERTA ? IO NON CI HO VISTO PIU'
E GLI HO DATO ISTINTAMENTE UN CAZZOTTO IN BOCCA !!MI SONO
DETTO FORSE STO SOGNANDO CHE FINE HANNO FATTO I RAGAZZI CHE
NEGLI ANNI PRIMA
AVEVO CONOSCIUTO? MI PUOI DARE UNA RISPOSTA? ARRIVA IL TRENO
PROVENIENTE DA PALERMO E' PIENO COME AL SOLITO DI EMIGRANTI
CHE VANNO AL NORD: ARRIVIAMO A BOLOGNA ALLE 8:00 DI MATTINA
COMPRIAMO IL CORRIERE DELLO SPORT ANDIAMO AL BAR DELLA
STAZIONE E
FACCIAMO
COLAZIONE ALLE 12:00 AL PIAZZALE FUORI DALLA STAZIONE
PRENDIAMO L'AUTOBUS 21 CHE CI PORTA ALLO STADIO CAMMINIAMO 100
METRI POI UN CORDONE DI 5 POLIZZIOTTI IN PROSSIMITA' CON LA
CURVA DEL BOLOGNA CHIEDONO ALLE PERSONE DI CHE SQUADRA SIETE,
QUELLI CHE DICONO ROMA. LI FANNO DEVIARE IN UN ALTRA VIA NOI
PROSEGUIAMO E PASSIAMO SOTTO LA CURVA DEL BOLOGNA.
RIMANIAMO ANCORA
IN PROSSIMITA DELLA CURVA DEL BOLOGNA E VEDIAMO CHE VENGONO
CIRCA 30 BOLOGNESSI CHE CERCANO LO SCONTRO CON I ROMANI/HO
PENSATO MA SONO MATTI IN 30 NON POSSONO FARE NIENTE I TIFOSI
ROMANISTI SONO EFFETTIVI 200 CHE FANNO SCONTRI/ ANDIAMO NEL
NOSTRO SETTORE TRIBUNA LATERALE ENTRIAMO ALLE ORE 13:00 MI
SISTEMO SOPRA, E' PER PASSARE IL TEMPO GUARDIAMO FUORI GLI
ALTRI ROMANISTI ENTRARE NELLA CURVA .AD UN CERTO PUNTO VEDO UN
TIFOSO CHE FUGGE INSEGUITO DA UN POLIZZIOTTO
ROBUSTO....DOPO 5 MINUTI VEDO 4 POLIZZIOTTI AGITATI CON
IL VISO COPERTO DA FAZZOLETTI ROSSI ENTRARE NEL MIO SETTORE
TRIBUNA LATERALE DOPO LI PERDO DI VISTA /la sera ho saputo
cosa e' successo ! polizia a*******!/passiamo alla partita:
GRANDE ROMA E' DA ANNI CHE NON VEDEVO VINCERLA IN TRASFERTA/
DOPO 5 MINUTI ALLA FINE DELLA
PARTITA USCIAMO,
ANDIAMO A PRENDERE L'AUTOBUS E ' CI PORTA ALLA STAZIONE
PRENDIAMO EUROSTAR DELLE 18:38 ALLE 21:30 ARRIVIAMO A ROMA
TERMINI/ FACCIAMO ANCORA IN TEMPO A VEDERE LA DOMENICA
SPORTIVA VENIAMO A SAPERE DEL ROMANO IN COMA MI VIENE TANTA
RABBIA E' PENSO / POLIZIA A******* / GIUSTIZIA PER ALESSANDRO
/ NON MOLLARE TI ASPETTIAMO/ p.s----se serve la mia
testimonianza contattatemi
RESOCONTO DI GIUSEPPE
(SULMONA)
Sfruttando un
soggiorno gratuito a casa di un mio amico a Bologna mi si
prospetta una possibilità irripresentabile: assistere a 2
partite della roma di fila in trasferta riducendo i costi (che
per me che parto dalla provincia dell'aquila, muovendomi
sempre per conto mio, sono davvero alti, ve lo assicuro!)
Prima mi sparo
parma e poi soddisfatto della prima, raddoppio con bologna!
Tuttavia le due
partite mi costringono a rimanere 10 giorni di fila a casa del
mio amico insieme alla mia ragazza (provocando una notevole
rottura di coglioni per lui !!!).
Quella di
bologna - roma è la terza trasferta della magica che mi faccio
quest'anno, dopo aver iniziato con la debacle di Milano
rossonera!!!!!!!
Il mercoledì
precedente la partita,compro 2 biglietti alla tabaccheria AB
davanti la stazione centrale di Bologna, il tipo mi da due
curve S. Luca ma me le fa pagare 45 karte (c'è una storia
lunga dietro)!!!!!!!
La domenica,
verso le 12:30, mi reco insieme alla mia ragazza Maryka allo
stadio. Premetto che la mia ragazza era totalmente
disinteressata al calcio prima di mettersi con me, e che
adesso è letteralmente innamorata dei colori
giallorossi!!!!!!!!
Scopriamo che
con le curve si può entrare anche nei distinti e, visto che
saremmo dovuti rimanere a bologna e quindi all'uscita ci
saremmo dovuti staccare dal gruppo dei romanisti (rischiando
non poco........a milano ho avuto modo di constatare questa
teoria!!!), decidiamo di entrare nei distinti in modo tale da
garantirci un'uscita dal dall'ara sostanzialmente tranquilla.
Entriamo allo stadio alle 13 in punto, i romanisti sono già
tanti, mano mano che passa il tempo aumentano sempre di più,
anche nei distinti siamo davvero parecchi. Al calcio d'inizio,
il settore ospiti e la S. luca sono stracolmi. Un ragazzo
tifoso del bologna, vedendomi la sciarpa della roma legata al
collo mi si avvicina e mi fa: complimenti per il tifo, non ho
mai visto una cosa così qui a bologna! Il tipo ha veramente
ragione, il colpo d'occhio dei romanisti è impressionante, e
quando si fano i cori, sembra sul serio di giocare
all'olimpico!!!!!
Non mi stancherò
mai di dire che noi romanisti siamo unici! Non esiste un'altra
tifoseria così attaccata alla propria squadra!
L'unica pecca
che ho riscontrato (cosa poi che avevo notato anche al
tardini) sono i cori che a volte partono con "tempo" diverso
in più settori della curva oppure a volte ci sono cori
addirittura diversi cantati nello stesso momento!!!!!
La partita è
andata come tutti sapete........
All'uscita, sui
scalini del dall'ara, dico alla mia ragazza di togliersi la
sciarpa, allora un tizio (avrà avuto 40/45 anni) mi dice: Non
ti preoccupare, qui a Bologna siamo civili, non ti fanno
niente!!!!! Io, che so come vanno certe cose, dico alla mia
ragazza di togliersi comunque la sciarpetta. Appena tornati a
casa del mio amico(cioè circa 2 ore dopo), questo mi si
avvicina e mi dice: Lo sai che hanno accoltellato due
romanisti? Io guardo la mia ragazza che mi capisce al volo e
senza dire una parola, mi siedo sulla poltrona per guardare
gli altri gol della giornata.......
Subito dopo
scopro che la pula ne ha fatta un'altra delle sue!!!!!
Non si
smentiscono mai!!!!!!!!
Forza alessandro
non mollare!!!!!!!!!!
Forza Roma
sempre ovunque comunque!!!!!!
RIFLESSIONE (ricevuta
l'11.05.2001) DI CRISTIANO
io ero a Bologna
quel giorno e sono stato malmenato all'ingresso dello stadio
da 3 poliziotti che forse credevano di stare in mezzo a un
gregge di pecore,sono stato portato in ambulanza all'ospedale
maggiore di bologna dove mi hanno messo tre punti di sutura
alla testa,che ho fatto di sbagliato?ho sempre difeso le forze
dell'ordine anche perchè mio fratello è un loro collega ma
quei poliziotti sono infami e ho presentato denuncia,non hanno
l'onore di indossare la divisa che portano e devono pagare
NOTIZIA
ANSA
CALCIO: 115
ROMANISTI DENUNCIATI, INDAGINI SU 20 ROSSOBLU
(ANSA)
- BOLOGNA, 12 FEB -
115 romanisti
denunciati per il danneggiamento di due autobus, una ventina
di rossoblu'
ricercati per l'
accoltellamento di tre 'rivali', sei 'bagarini' acccusati di
avere venduto biglietti fotocopiati: e' il bilancio dei
controlli della questura ieri a margine di Bologna-Roma.
Sono complessivamente 115 i tifosi giallorossi denunciati
dalla polizia per il danneggiamento a due bus Atc nel tragitto
della stazione ferroviaria allo stadio Dall' Ara. Per molti di
loro, non nuovi
ad episodi simili, la questura chiedera' anche il divieto di
accesso agli impianti sportivi per un certo periodo, in base
alla legge sulla violenza negli stadi. Intanto proseguono le
indagini della Digos per identificare gli autori dell'
aggressione ai danni dei tifosi della Roma, tre giovani di 21,
20 e 29 anni accoltellati alle cosce al termine della partita,
a poca distanza dallo stadio. Ad assalirli, secondo alcune
testimonianze, sarebbe stato un 'commando' composto da
20-30 ultras del
Bologna, che avrebbero agito con l' intento di 'dare una
lezione' ai vincitori. Durante alcuni controlli prima della
partita, la polizia ha sequestrato una tenaglia e un
tagliabulloni
nascosti nello zaino di un bolognese di 35 anni, che e' stato
denunciato per detenzione di armi improprie.
Una
denuncia e' scattata anche per sei 'bagarini', sorpresi all'
esterno dello stadio mentre tentavano di vendere biglietti
falsi, fotocopie a colori dell' originale.(ANSA).
IL RESTO DEL CARLINO
Tifo violento: tre accoltellati
Gli agguati in strada. Romanista cade mentre
scavalca: è in coma
Gravi
incidenti sono scoppiati davanti al Dall'Ara al termine della
partita Bologna-Roma. L'episodio più cruento è avvenuto in via
Andrea Costa, dove un tifoso romanista è stato circondato da
un gruppo di ultrà bolognesi che lo hanno picchiato e
accoltellato. Il giovane è stato soccorso e trasportato al
Maggiore. Qui sono stati medicati anche altri due romanisti
con ferite da armi da taglio. Sempre ultrà rossoblù,
approfittando dell'ingorgo stradale che si era formato nella
zona dello stadio, hanno spaccato i vetri di diverse auto di
romani, alcuni dei quali sono stati anche aggrediti e
picchiati. Solo l'intervento delle forze dell'ordine
(cinquecento uomini schierati) ha impedito che la giornata
finisse in tragedia.
E' inoltre
in coma il tifoso romanista che verso le 13,30, dopo aver
scavalcato una cancellata per entare senza biglietto, è
caduto da una scala che si trova alle spalle della curva S.
Luca.
Il tifoso, 32
anni, ha riportato un grave trauma cranico ed è ricoverato
nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore dove è
arrivato in condizioni gravissime. Una decina i feriti tra
le forze dell'ordine. Contro di loro anche una bomba carta.
* * *
«Gli ultrà del Bologna ci hanno seguiti
aggredendoci
con coltelli e spranghe»
«Ci
hanno aggrediti prendendoci alle spalle. Erano in venti. Prima
calci e sprangate poi quando sono caduto mi hanno
accoltellato». Ha gli occhi lucidi Giorgio Perri, 20 anni di
Roma, quando parla. E' sdraiato su una barella in attesa di
sapere se la lama che gli ha trafitto la gamba destra ha
reciso qualche muscolo. E' lucido e ricorda tutto di quei
terribili 2 minuti in cui, insieme ad altri sei amici, è stato
attaccato da un gruppo di circa venti teppisti del Bologna. Al
suo fianco c'è Luca Durante, anche lui romano ma con un anno
in meno. Anche lui con una ferita da arma da taglio alla
coscia.
E' proprio
Luca, alla sua prima trasferta, a ricostruire la scena
dell'aggressione. «Siamo usciti dallo stadio e dopo essere
passati sotto l'arco che porta a San Luca siamo scesi verso
il cimitero dove avevamo messo la macchina – spiega – ci
siamo tolti le sciarpe, abbiamo arrotolato la bandiera in
modo che non si capisse che era giallorossa e ci siamo pure
detti di non parlare in romanesco. C'era gente intorno ma
non sembrava minacciosa, invece…». «Invece era un agguato
vero e proprio – prosegue Giorgio, mentre si guarda la felpa
bianca inzuppata dal sangue colato dal naso rotto
probabilmente con una sprangata – per capire che eravamo
romani devono averci seguito. Ad un certo punto mi sono
sentito prendere per il cappuccio della giacca e ho sentito
una botta alla testa. Mi sono girato e non ho fatto in tempo
a fare nulla che già altri tre o quattro ragazzi mi sono
saltati addosso buttandomi a terra e prendendomi a calci.
Poi è arrivata la coltellata e sono crollato». La ferita è
profonda, è appena sotto le natiche e i medici del pronto
soccorso del Maggiore lo portano via per ulteriori esami.
«Quando mi hanno trafitto – dice Luca venuto in trasferta
anche perché a Bologna c'è un cugino – non me ne sono
nemmeno accorto. Sono scappato più in fretta possibile, solo
dopo, quando ho raggiunto la polizia ho sentito un dolore
atroce e mi sono accasciato». Con loro in ospedale c'è
l'amico Claudio, 18 anni, miracolosamente uscito illeso
dall'aggressione: «Erano in branco, almeno 20 e avevano le
sciarpe del Bologna. Qualcuno l'ho visto in faccia ma sono
stati attimi di paura folle in cui riesci poco a ragionare».
Nel frattempo
al pronto soccorso arrivano altri tre tifosi, questa volta
sono bolognesi. «Stavo salendo in macchina quando ho sentito
qualcosa che mi colpiva in testa e ho iniziato a perdere
sangue a dirotto – ricorda Marco, 20 anni - non so cosa mi
ha colpito ma deve essere partito da uno degli autobus che
stava riportando i romanisti alla stazione». Alfredo, 19
anni, abbonato in curva Andrea Costa, è in attesa di un paio
di punti che gli richiudano la testa: «Parlavo con un amico
quando sono arrivati degli agenti che mi hanno tirato una
manganellata, non è giusto, non è giusto».
* * *
Al fischio finale si è scatenata la violenza
Il calcio, per
certi vigliacchi, forse è solo guerra. Perchè non c'è altro
termine che possa giustificare gli agguati alle spalle e i
tre tifosi romanisti accoltellati, una ventina di supporter
feriti e almeno una decina, tra poliziotti e carabinieri,
pieni di lividi e cerotti.
Senza
dimenticare l'ultrà della Roma in coma profondo, caduto
dalle scale dell'antistadio, alla curva San Luca. Ha
scavalcato i cancelli (MA SE
PESA 120 KG. .... N.D.L.) per
non pagare il biglietto, e quando s'è visto la polizia
vicina s'è messo a correre come una furia. Dieci passi eppoi
il volo, una micidale scivolata (QUESTO LO VEDREMO POI, N.D.L.) giù dalle scale.
Ha battuto la
testa e adesso lotta con la morte alla rianimazione del
Maggiore. Si chiama Alessandro Spolettini, ha 32 anni ed è
in condizioni disperate. Disgrazia, si dirà. Ed è così (E TU CHE NE SAI, GIORNALISTA?, N.D.L.). Ma tutto il resto è solo delinquenza.
A cominciare
dagli ultrà di Roma, che ai poliziotti accorsi in aiuto del
giovane scivolato hanno tirato di tutto, monete, bulloni, e
anche una bomba carta (BUGIARDO!
TI SEI DIMENTICATO DI SCRIVERE CHE I ROMANISTI HANNO CERCATO
DI TRAVOLGERE GLI AGENTI CON UN CARRO ARMATO, GIORNALISTA,
N.D.L). La mimetica di un
agente è andata a fuoco, e anche il suo polpaccio. Tutto
questo poco prima del fischio d'inizio e del saluto,
doloroso, allo sfortunato Niccolò Galli. «Vedrai — diceva
qualcuno — in suo onore stanno tutti buoni». Sbagliato.
Quando Recalbuto manda tutti negli spogliatoi scatta l'ora
delle vendette, le vecchie ruggini tra opposte fazioni sono
un vulcano sveglio che solo la buona partita a scacchi delle
forze dell'ordine fa sì che non finisca in una carneficina.
Alla San Luca
i romanisti, appagati dai tre punti, se ne stanno andando
sui 'carri bestiame' diretti in stazione. Sono calmi. Ma un
manipolo di ultrà rossoblu dall'altro lato dello stadio,
oltre la curva Andrea Costa, sta in agguato pronto a
colpire. Via i colori, basta slogan, via le sciarpe e baveri
alzati. In una ventina decidono di seguire a piedi alcuni
ragazzi di Roma che vanno a riprendersi le auto. Fanno
duecento, trecento metri. Troppa polizia in giro, meglio
aspettare ancora un po'.
Il momento
buono arriva due minuti dopo, a pochi passi dalla rotonda
Montefiorino. Franco Sammartano, 38 anni, Giorgio Perri, 20,
e Luca Durante, 19enne, camminano in silenzio. Non sanno di
avere il nemico alle spalle. E quando se ne rendono conto è
troppo tardi. Franco cade per primo, la lama gli buca una
coscia. Poi tocca al gruppo di Luca e Giorgio. Chi ce la fa
scappa dalla furia dei vigliacchi armati, ma Giorgio
sanguina molto, non può correre e crolla a terra. Calci in
faccia, pugni, botte da tutte le parti. Lo lasciano lì che è
una maschera di sangue, col naso rotto. Forse deve la vita
alla squadra di poliziotti e carabinieri in assetto
antisommossa che corrono subito in suo aiuto. La zona stadio
è il Libano, i mezzi del 118 corrono come forsennati e le
cinquecento divise mantengono buoni quarantamila tifosi,
dodicimila dei quali sono romanisti. Alla Certosa un giovane
di Bazzano, Marco Turrini, 25 anni, fede rossoblu, rimedia
una botta in testa. E' l'ultimo dei feriti, ma non l'ultimo
guaio. Perchè ci sono ancora i vetri dei bus che nel
tragitto dallo stadio alla stazione, piazzale Est, vanno in
briciole. Perchè alla rotonda Montefiorino è ancora
sassaiola. E meno male che il servizio della Digos alla
mattina ha fatto sparire le mazze che i bolognesi preparati
alla guerra avevano sistemato tra le siepi di via
Caravaggio. E' buio pesto oramai e le forze dell'ordine
lavorano ancora: ci sono da identificare trenta bolognesi
sospettati di aver aggredito i romanisti presi a coltellate,
e ci sono oltre cento giallorossi da denunciare per i
danneggiamenti. E lo chiamano sport.
RESOCONTO DI LORENZO (#2)
Ciao a tutti
ragazzi, eccoci di nuovo qui a raccontarci le nostre
impressioni sull'ennesima vittoria della nostra
amata Roma,ma soprattutto sui soliti scontri e incidenti.
Come ormai
sapete io abito a Verona e sono praticamente un lupo
solitario.
Parto per
Bologna carico di felicita' e di speranze e ora,senza
retorica,non riesco proprio ad esultare per l'ennesima impresa
dei nostri campioni;non riesco proprio a darmi pace per gli
ormai troppi soprusi subiti! Dopo Milano pensavo che di peggio
non potesse succedere, eppure di trasferte ne ho fatte sempre
tante (la peggio Brescia 94),ma ora mi devo ricredere.
Ma andiamo con
ordine: dunque,giunto a Bologna, parcheggio la macchina a
Porta Saragozza, per evitare di passare sotto la curva
bolognese dove altre volte si sono verificati incidenti,
e mi avvio allo
stadio. Stavolta pero', e non mi vergogno a dirlo,avevo la
sciarpa nascosta.
Si sapeva che
Bologna era una traferta a rischio,forse piu' di tante altre,
e di beccarmi un coltellata dai bolognesi proprio non ne avevo
voglia. Certo, essendo da solo, e con una faccia da bravo
ragazzo, non dovrei essere bersaglio di aggressioni; ma come
si sa di merde bastarde ce ne sono sempre e possono colpire
chiunque in ogni momento. Forse sono uno di quelli che sono da
molti di voi oggetto di dure critiche perche' si sbandierano
ultras, senza poi esserlo veramente.
Comunque arrivo
allo stadio e tutto e' tranquillo,i romanisti sembrano essre
piu'dei Bolognesi!
All'ingresso
della curva S.Luca la solita fila.
Le guardie fanno
scudo ed entrano due persone al minuto.
Prima di
entrare,davanti ai celerini, mi sento completamente
schiacciato dalla massa,chiedo con viso anche un po'
sofferente ad un poliziotto di farmi passare ma lui se ne
frega e dopo 2 minuti riesco ad entrare. Dopo 10 metri c'e' il
secondo blocco e le scene si ripetono.
Che cazzo,
volevamo solo entrare, stavamo cantando e facendo festa,
c'erano tante ragazze,ho visto anche un bambino e
queste maledette forze del disordine non riescono neanche a
capire
quello che
devono fare per mantenere l'ordine. Non se ne puo' piu' della
loro arroganza,non ci possono piu' trattare come delle bestie.
Non possiamo piu' essere vittime dell'IGNORANZA DEL POTERE!
Entrato in curva
il colpo d'occhio e' davvero fantastico il tifo no, ma
purtroppo non e'una novita'!
Il pre partita
e' proprio avaro di cori, sono di piu' gli "scemi scemi "
contro quei conigli dei motociclisti. Dopo il
commovente minuto di silenzio inizia la partita e la Roma da'
subito
la sensazione di
essere padrona del campo,l'assenza del capitano per fortuna
non si sente.Dopo la mezz'ora ecco il momento che tutti
aspettavamo da mesi: il gran gol di Emerson! In curva e' un
vero delirio! I cori si alzano forti,il tifo e' finalmente
molto buono anche se a tratti si alzano cori diversi. Il
secondo tempo la nostra Roma ci fa un po' soffrire e quando
piu' ha bisogno di noi...ecco il silenzio!
Forse non saro'
proprio un vero ultras ma almeno cerco di cantare (nonostante
l'influenza che mi colpisce da 3 giorni) il piu' possibile
quando la massa e' in silenzio.
Comunque gli
ultimi dieci minuti la Roma non subisce piu' e il tifo torna
alto.Finisce la partita,in curva e' il tripudio dei colori
giallorossi,veramente fantastico.
Rimango dentro
qualche minuto a festeggiare, stranamente non ci
bloccano,probabilmente perche'siamo troppi. Esco e
vedo che tutto e' assolutamente tranquillo, stavolta la
sciarpetta e' bene in vista, non temo nulla perche'
intuisco che se ci devono essere casini sicuramente sono dietro la curva
A.Costa,perche' la' gli spazi sono piu' grandi e difficilmente
controllabili....e infatti!
Arrivo alla macchina e mi metto in
viaggio,dopo poco ricevo la telefonata di un amico che mi
informa sul bollettino di guerra. Sono veramente scosso e la
tristezza si impadronisce di me.
Bastardi
vigliacchi,le lame no .Magari vi siete commossi per la morte
di Galli e dopo 2 ore tirate fuori le lame,siete proprio
infami, conigli.Perche' non vi portate il bazooka per
dimostrare che siete piu' forti, vigliacchi,vigliacchi!!
Per quanto
riguarda il povero Alessandro ,non si sa (e non lo sanno
neanche quelle **** dei giornalisti), come
siano avvenuti i fatti,ma da quello che ho sentito,sembrano
esserci gravi
responsabilita'
delle forze del disordine. Questo e' cio' che piu' mi indigna
di tutta la giornata.
Non possono
avere licenza di uccidere,non possono non pagare mai.
E quei ***** dei
giornalisti che ci rompono i coglioni e sputano sentenze
contro gli ultras per 2 coretti e poi quando succede
qualcosa di veramente grave tacciono. Sono in ballo
responsabilita degli organi di stato e 'sti stronzi ,proprio
per la gravita' della cosa,non dicono nulla: vergogna,servi!
Io chiedo a
Lorenzo e a chiunque sia piu' inserito di me nel tifo della
curva Sud se sia possibile denunciare per vie legali, e non
con proteste e striscioni,i gravi soprusi subiti. Forse non
sara' proprio da mentalita' ultras, non sarebbe un facile
vittimismo ma solo un piccolo tentativo di avere un po' di
giustizia, anche se mi rendo conto che difficilmente lo Stato
potra' sentenziare contro se stesso.Ma cerchiamo di rompergli
i coglioni e di farci sentire in tutti i modi. Un saluto a
tutti e un pensiero per Alessandro:
LOTTIAMO TUTTI
CON TE!!!
Lorenzo
GRAZIE
A DAVIDE 80 PER QUESTE FOTO
UN
PENSIERO
DI DANIELE
Buongiorno!!!
Anzi, non e' proprio un buongiorno da 2 giorni a 'sta
parte......... "Purtroppo" a Bologna non ci sono andato
perche' non avevo + soldi ma, da una parte, sono stato
contento di non esserci andato, per ovvi motivi, ma mi e'
dispiaciuto non esserci stato, per la vittoria
ovviamente...........
Comunque non
sono la persona più indicata per raccontare quello che e'
successo ma da quanto ho sentito SPERO CHE NON SIA VERO, ANCHE
SE......
PERCHE' SE UN
ALTRO EPISODIO DEL GENERE, L'ENNESIMO NEI NOSTRI CONFRONTI (DOPO I FATTI DI
MILANO, PARMA, PERUGIA E VIA DICENDO.....), PASSASSE
"INOSSERVATO" DA
PARTE DI CHI CI GOVERNA E CI "DOVREBBE" PROTEGGERE, SAREBBE UNA COSA NON
CONCEPIBILE!!! MA PURTROPPO SI SA QUESTE COSE COME
VANNO......!!! STO "ANCORA" ASPETTANDO CHE VENGA
"IDENTIFICATO" E "INCOLPATO" IL CELERINO PER IL FUMOGENO DI
PERUGIA......!!! Come al solito tutti non sanno niente, non
sapranno niente e si risolverà come al solito: i tifosi sono
tutti teppisti, chiudiamo gli stadi, vietiamo le trasferte!!!
MA NON CI RIUSCIRANNO E NON CI FERMERANNO,
PERCHE', COME DICEVA UNO STRISCIONE A PERUGIA: A.S. ROMA
PER UNA MAGIA COSI' VALE LA PENA DI VIVERE......!!!!
PERO' NON E'
GIUSTO CHE UNA PERSONA DEBBA RISCHIARE LA VITA PER "SEGUIRE"
LA SUA PASSIONE PER COLPA DI ALCUNI "TUTORI DEL
DISORDINE" CHE NON ASPETTANO ALTRO CHE SUCCEDA
QUALCOSA PER SCATENARSI COME FURIE CON LE LORO ARMI VERSO DI NOI, CON CONTINUE
MINACCE E PROVOCAZIONI..........OLTRE, OVVIAMENTE, ALLE TIFOSERIE CON CUI
"NON SIAMO IN BUONI RAPPORTI" (per usare un eufemismo....)
CHE CI ASPETTANO
E PREPARANO AGGUATI COME CONIGLI INFAMI O CHIAMANO RINFORZI
PERCHE' DA SOLI NON CE LA FANNO!!!!!!!
RESOCONTO
DI
LUCA
Vinciamo a
Bologna, segna Emerson, una trasferta con gli amici passata in
allegria e con la gioia di continuare a sognare, la gioia di
riuscire a fare la prima trasferta dell'anno dopo una serie di
defezioni all'ultimo momento in altre occasioni.
Ci sarebbero
tutti i motivi per essere più che felici in questa giornata, e
invece niente.
Non ce ne
importa niente.
Da Roma siamo
partiti in tantissimi, ma non tutti siamo tornati, e in
particolare uno di questi ragazzi è a Bologna in un letto
d'ospedale. In un letto d'ospedale c'è finito pare (io non ho
visto nulla, mi baso su centinaia di racconti ascoltati) per
colpa di chi l'ordine e l'incolumità
fisica dei
CITTADINI dovrebbe invece GARANTIRLA.
Un ragazzo che
avrebbe potuto essere ognuno di noi, e del quale, forse, per
una pura coincidenza, non abbiamo preso il posto. Una sosta in
più in un autogrill, un ritardo di un treno, la fila per
comprare un panino, una pura coincidenza ha evitato che ognuno
di noi si trovasse al posto sbagliato nel momento sbagliato,
cosa che non è successa a qualcun altro.
Dobbiamo
sentirci tutti MIRACOLATI. La disorganizzazione, la
superficialità, la presunzione di chi organizza i "piani -
sicurezza" in occasioni come queste ha fatto sì che si
rischiasse come al solito la vera e propria TRAGEDIA, e ciò
che è successo, nella sua IMMENSA GRAVITA', non è che un
episodio.
Obbligare ben
5.000 persone a passare da un cancelletto di 70cm, aperto ad
intermittenza, in mezzo a un vicoletto "largo" molto meno
della famigerata Via Torino, creando una calca immensa
(scaglionare gli arrivi dei pullman sarebbe stato
eccessivamente intelligente.), è qualcosa che dimostra che
tutto ciò fa parte di un progetto: il progetto di FARCI FUORI.
E se non si tratta di un progetto allora vuol dire che
siamo in mano a dei dementi, e non saprei dire quale sia
l'ipotesi più inquietante.
Diffondere
notizie FALSE come quella che Alessandro stava SCAVALCANDO una
transenna per entrare senza biglietto, che è caduto da solo,
insinuando nell'opinione pubblica il fatto che fosse in stato
di ubriachezza è qualcosa che dimostra la vostra meschinità.
Mi fate schifo!
Solo questo mi
sento di dire. NON MOLLIAMO! Lottiamo per vivere insieme ad
Alessandro, chi può preghi per lui, e lottiamo per non farci
togliere una delle cose più belle che possediamo. l'orgoglio
di andare in giro per l'Italia a rappresentare i nostri colori
(a proposito. ancora una volta. 13.000 muti e 1.000 che
cantavano, bravi bravi.), con amore, con passione e con la
voglia di inseguire un sogno.
Così facendo, le
istituzioni non si rendono conto che ottengono l'effetto
diametralmente opposto: se pensate di scoraggiarci, di
impedirci di muoverci, vi sbagliate di grosso. ora ancor più
di prima, andremo ovunque. E da oggi ci sarà un motivo in più
per farlo. c'è un ragazzo che per il momento non può seguire
la propria squadra, e c'è un sistema che non ci appartiene e
che ora più che mai combatteremo con tutte le nostre forze:
vorrei andare in giro per l'Italia solo con la gioia di
seguire, quando posso, una delle gioie più grandi della mia
vita, ma so che d'ora in poi non sarà più così: oltre
all'amore per i nostri colori saremo mossi dalla rabbia di chi
si sente cacciato e sfruttato, con l'orgoglio di chi sa di
essere la parte più sana e passionale di un movimento che non
conosce più parole come AMORE, SENTIMENTI, PASSIONE.
L'avete voluto
voi. se prima andavamo in giro SOLO per i nostri colori, ora
ci muoveremo anche per ESSERE CONTRO DI VOI, contro la vostra
voglia di cacciarci. voi avete i manganelli, noi abbiamo la
passione. moriremo prima noi, ma con la coscienza a posto.
Alessandro (ma
non solo tu) NON MOLLARE!
RESOCONTO
DI
MAURIZIO
Partenza alle
8,30, con 2h e 30m siamo al casello di bologna ,la prima
sorpresa per chi non e' pratico di trasferte (come il
conducente dell'auto) e' vedere dei celerini disposti
sui due lati della corsia vicino al pedaggio, pagato il
casello, ci chiedono dove eravamo diretti, per chi non lo
sapesse (come il conducente) rispondergli di essere diretti
allo stadio equivale a farsi perquisire l'auto, rispondergli
invece di andare a zonzo per Bologna (come abbiamo detto di
fare) EQUIVALE a proseguire immediatamente per lo stadio.
Superato agevolmente questo scoglio, ci dirigiamo nelle
vicinanze dello stadio.
Entriamo due ore
prima e gia' la curva e' piena, come dopo sapro' circa un ora
prima dell'inizio della partita si consumera' un delitto e una
tragedia firmata PS.
Pensare che
volevo entrare anche io alla stessa ora di quel tifoso,
chissa' forse avrei potuto vedere qualcosa che in separata
sede poteva diventare una preziosa testimonianza.
Comunque dopo la
vittoria si riprende la macchina e via a ROMA.
Per quello che
posso dire, piu' renderanno difficile seguire la squadra in
trasferta piu' io la seguiro' un consiglio, muniamoci di macchine fotografiche e di
cineprese, le uniche armi che
possono smascherare gli abusi delle forze dell' ordine.
RESOCONTO DI VALERIO
Partenza da roma
verso le 8.00 di mattina,dopo 2 fermate in autogrill,canti
balli,bevute e fumate (solo marlboro) giungiamo a
Bologna.Siamo in 4 e tranquillamente giriamo in questa citta'
traditrice,un arabo ci vede con le sciarpe della roma e grida
addirittura W BOSSI!!Che mondo ragazzi,ci sono delle vere e
proprie risse tra noi e i bolognesi,io non vi partecipo per il
braccio ancora
che mi fa male(al web-master ho spiegato tutto,la trasferta a
milano...),entro in curva,lo stadio e' pieno e applaude
niccolo' galli il giorno prima morto,il nostro tifo non
esprime il massimo,sembra di stare a perugia,pero' a
differenza dell'umbria,le poche volte che innalziamo i
nostri cori sono
veramente dei boati.La roma vince in campo,si pensa al
Liverpool ormai.Purtroppo a bologna gli infami rossoblu' nel
40 contro 5 ci sanno fare e tre romanisti vengono
accoltellati,mentre un tifoso della roma,salendo le scalinate
del dall'ara cade nel vuoto e rimane in
coma.Queste sono
le versioni della polizia,io per tanti abusi visti fare dai
poliziotti la penso come in molti,alessandro e' in coma per
colpa della celere di bologna che come quella di
napoli,milano,torino...Non per far vittimismo,comunque
sostengo che lo stadio olimpico per il tifoso ospite e' un
salotto di stadio,vede la partita e bene e nella maggior parte
dei casi tifa.
RESOCONTO
DI
SIMONE
Ciao ragazzi,
io sono Simone
ho 18 anni e la mia prima trasferta l'ho fatta la settimana
scorsa a Bologna perchè questa squadra sta diventando sempre
più irresistibile.
Devo dire che è
stata clamorosa la pessima organizzazione dei cellerini che
hanno rischiato, e in qualche caso ci sono riusciti, di creare
problemi: sono venuti ad aprire in tre, noi eravamo 15000 e
comunque volevano controllare i biglietti; per fortuna sono
scappati subito.
Poi ho letto sui
giornali che si parlava di un tifoso caduto per le scale, io
c'ero e quel tifoso è caduto perchè un cellerino gli ha dato
una manganellata in testa e non per caso.
Comunque a
Bologna ci sono andato in pullman, con "Cuore di curva", il
gruppo di Peppone e devo dire che oltre al viaggio massacrante
il calcio giocato sta diventando sempre più un optional: nel
pullman non si parla d'altro che di razzismo, odio verso la
tifoseria avversaria e, verso i cellerini che alla fine fanno
solo quello che gli viene ordinato. Inoltre se è vero che la
disoccupazione gli ha dato questo mestiere, bello o brutto che
sia non penso che la maggior parte di loro lo faccia non per
vocazione ma per mangiare.
Vi saluto tutti
e vi invito a rispondermi: simoalvaro@katamail.com
E ADESSO, LEGGETEVI QUESTO ARTICOLO DEL
MESSAGGERO E CONFRONTATELO CON QUANTO SCRIVE "IL RESTO DEL
CARLINO" DI BOLOGNA....
Caso Spoletini, indaga la Procura di
Bologna. Il padre di Ale: voglio la verità
Tifoso in coma,
aperta l’inchiesta
(IL MESSAGGERO 14 febbraio 2001)
dal
nostro inviato
RENATO
PEZZINI
BOLOGNA -
Quello che ufficialmente era tutto chiaro, adesso è tutto
confuso. L'unica certezza è che Alessandro Spoletini sta da
due giorni al decimo piano del gigantesco ospedale Maggiore
di Bologna, reparto di rianimazione, stanza numero 3. I
medici parlano sottovoce con i suoi genitori, e confermano:
«Prognosi riservata». Significa che ancora non si capisce se
possa cavarsela oppure no. Il padre del tifoso romanista
scuote il capo: «Io chiedo solo una cosa: di sapere la
verità». Ora anche la procura di Bologna vuole sapere la
verità: ieri il pm Enrico Cieri ha aperto un'inchiesta.
Ci sono tante
cose da chiarire. Com'è caduto Alessandro? Dove ha battuto
il capo? E' stato manganellato dagli agenti? Aveva
scavalcato i cancelli? Aveva o no il biglietto di ingresso?
I genitori, nell'attesa di poterlo visitare, dicono e
ripetono che Alessandro è un ragazzo tranquillo. Un ultras?
«Ma no, quest'anno era andato in trasferta solo un'altra
volta, a Parma. S'era trovato bene, e per questo aveva
deciso di venire anche a Bologna». Storcono il naso davanti
a chi sostiene che il figlio possa aver scavalcato i
cancelli: «Nelle tasche dei
pantaloni gli hanno trovato il biglietto. Che bisogno aveva
di scavalcare?».
Oggi il padre
di Alessandro tornerà in questura per parlare con Sergio
Bracco, il capo di gabinetto: «E' lo stesso funzionario che
domenica sera mi ha mandato a prendere per spiegarmi
com'erano andate le cose. Ma io non credo che siano andate
come dice lui».
In questura
c'è un silenzio imbarazzato e imbarazzante. «Non abbiamo niente da aggiungere a quello
che abbiamo già detto» mandano a dire il questore e i suoi
vice. Ma quello che hanno già
detto è una versione che ormai fa acqua da tutte le parti. Sostiene, la polizia, che Alessandro
Spoletini stesse correndo - chissà perché - in mezzo alla
massa di tifosi che entrava al Dall'Ara un paio d'ore prima
della partita. Dicono che stesse scappando perché, avendo
scavalcato i cancelli, voleva evitare eventuali controlli. E
correndo sarebbe caduto, avrebbe battuto la testa su un
gradino, avrebbe perso i sensi. Nient'altro.
Probabilmente
la questione sarebbe stata archiviata in questo modo se
prima uno, poi cinque, poi decine e centinaia di sostenitori
romanisti che hanno visto, non avessero cominciato a
telefonare ai giornali raccontando "un'altra versione". Più o meno questa: «La polizia ha
cominciato a caricare senza ragione, e un agente ha rincorso
Alessandro, lo ha sgambettato, e quando l'ha visto cadere a
terra l'ha pure colpito un paio di volte col manganello».
Raccontano che siano stati altri due agenti (fra cui una
donna) a fermare la furia del poliziotto.
Le
testimonianze sono tante, qualcuno s'è pure presentato alla
quetura di Roma per dire la sua, altri hanno fatto sapere di
essere disposto a ripetere il tutto davanti ai magistrati. E
così, dopo una giornata di resistenza, la procura di Bologna
ha dovuto mettere da parte il resoconto ufficiale fornito
dalla polizia e aprire un'inchiesta. Saranno sentiti,
innanzitutto, quelli che già hanno parlato ai giornalisti
fornendo nome e cognome. Poi toccherà agli amici di
Alessandro Spoletini, quelli che con lui hanno viaggiato da
Roma a Bologna domenica mattina. Poi gli infermieri che lo
hanno soccorso, e i medici che lo hanno curato.
Un'altra
inchiesta, probabilmente, verrà aperta dalla stessa polizia
di Bologna, anche se ufficialmente non se ne parla ancora.
Sono tanti i testimoni che giurano di aver visto un agente
particolarmente esagitato: forse, interrogando tutti i
poliziotti che domenica erano in servizio al Dall'Ara,
potrebbe venire a galla il nome di quello che si è avventato
sul tifoso romanista.
Il deputato
verde Paolo Cento ha presentato un’interrogazione al
ministro dell’Interno per accertare le dinamiche che hanno
causato la caduta. La Roma sta preparando una cassetta con
la registrazione delle voci dei giocatori giallorossi e
dello speaker ufficiale Carlo Zampa per aiutare Alessandro
ad uscire dal coma.
* * *
DRIIIIN!
- Pronto? -
- Caro
Direttore.... -
- Ah,
dottore, è lei? -
- Sì, sono io... ha visto cosa sta
accadendo con quella storia del romanista... -
- eh sì, ho
visto... certo che a Roma dicono tutt'altra cosa... e poi
sono tutte persone che non si conoscono, è impossibile che
abbiano concordato una versione comune... certo che per
voi sta diventando un bel guaio... -
- già...
che dire, qui è un casino, parecchi rischiano il posto...
sarebbe il caso di... si, insomma, di usare toni.... ecco
capisce cosa intendo? -
- Certo
dottore! A sua completa disposizione, dottore, ci
mancherebbe..."
* * *
IL RESTO DEL CARLINO
(BOLOGNA) - 14 febbraio 2001
Due romanisti: «Ha scavalcato
ed è volato giù scappando»
(notare:
il titolo dà volutamente l'impressione che l'intervista
che segue sia stata rilasciata da due tifosi della Roma,
invece è stata rilasciata dal capo del servizio d'ordine
del Dall'Ara!!!!
AVETE
CAPITO BENE: proprio da colui che rischia il posto per
non avere saputo gestire l'ordine pubblico!!!!
Chi ha
fatto il titolo non è chi ha scritto l'articolo ma il
capo redattore,
controllato
dal
Direttore del giornale, ed è chiaro in questo caso il
tentativo - goffo, bisogna dirlo - di gettare acqua sul
fuoco. Notare infine il virgolettato del titolo: il
virgolettato si usa quando è lo stesso giornalista a
raccogliere la dichiarazione. In questo caso invece è il
responsabile del servizio d'ordine che dice di "aver
sentito dire" questa cosa.... un po' come mettere la
volpe a guardia del pollaio... RICORDATEVELO.... NON CI
CASCHIAMO PIU'....)
Sono
arrivato un attimo dopo, il tifoso giallorosso era a
terra, sanguinava. Un cordone di poliziotti teneva alla
larga i curiosi (BUGIA, i
poliziotti non sono intervenuti e non hanno fatto nessun
cordone), lasciava libero lo
spazio per quelli del 118 in arrivo (BUGIA, quelli del 118 sono arrivati
parecchio tempo dopo, e gli è stata tolta la barella dalle
mani visto che non sapevano cosa fare e tra i tifosi che
avevano soccorso il ferito c'era un infermiere) e aveva un bel da fare per spiegare agli
amici esagitati del tifoso (tutti con la birra in mano (CHE SORSEGGIAVANO DAVANTI AL LORO AMICO
MORENTE... VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI) e piuttosto allegri) che il medico era
già stato chiamato. Accanto al corpo del romanista che
aveva appena scavalcato i cancelli dello stadio (BUGIA ENORME) c'è anche un dirigente della polizia di
Bologna, proprio il responsabile del servizio d'ordine (QUALE SERVIZIO D'ORDINE???) all'interno del Dall'Ara.
Lui saliva
le scale mentre Alessandro Spolettini cercava di scenderle
in fretta spingendo via la gente che gli intralciava la
fuga.
«Me lo sono
visto venire quasi addosso — dirà poco dopo parlando con
un collega che gli chiedeva informazioni sull'accaduto — e
sono certo che nel momento in cui è inciampato non aveva
nessuno alle costole o che lo stesse tenendo. Ha fatto
tutto da solo... nessuno lo ha sgambettato, nessuno lo
stava picchiando e certamente nessuno lo ha picchiato
quando era già a terra. Cosa è avvenuto prima non lo posso
sapere, non ho visto, ma sulla caduta non ci sono dubbi, è
stato un incidente» (QUESTO
LO VEDRA' IL MAGISTRATO....).
Io ero
sempre lì ed ho fatto qualche domanda a un gruppo di ultrà
giallorossi decisi a non muoversi. «Cosa è successo?», ho
chiesto.
E quelli:
«E' caduto mentre correva...».
«Dicono che
un poliziotto l'abbia picchiato...», insisto io.
«No, ha
fatto tutto da solo...», dicono quelli e se ne vanno.
(....IN
QUESTA SCENA IDILLIACA POI E' ARRIVATA BIANCANEVE E I
SETTE NANI,
UN ATTIMO
DOPO IL GRANDE PUFFO E QUI QUO QUA E TUTTI HANNO DETTO CHE
IL RAGAZZO SI E' INGINOCCHIATO DANDO CAPOCCIATE ALLO
SCALINO GRIDANDO MEA CULPA - MEA CULPA)
Deve essere
andata così, mi convinco. Altrimenti come spiegare quelle
migliaia di ultrà con le sciarpe della Roma sul viso che
girano lì attorno tranquilli?
(UNA
TRANQUILLITA'!!!! SOLO GRAZIE AL SENSO DI RESPONSABILITA'
DEI TIFOSI DELLA ROMA NON C'E' STATA UNA GUERRA, CARO
RESPONSABILE DEL "SERVIZIO D'ORDINE". )
Se qualcuno
avesse visto la polizia picchiare, mi dico, si sarebbe
scatenato l'inferno (TI
SAREBBE PIACIUTO EH????? TI SAREBBE PIACIUTO, COSI' TUTTO
SAREBBE PASSATO COME "L'ENNESIMA GIORNATA DI VIOLENZA
CAUSATA DAGLI ULTRAS"... TI SAREBBE TANTO, TANTO, TANTO
PIACIUTO.... MA TI HA DETTO MALE STAVOLTA....
MA DICCI UN
PO', SPIEGA UN PO' ALLA CURVA SUD: PERCHE' IL POLIZIOTTO
IN QUESTIONE E' STATO PORTATO VIA DI GRAN CARRIERA DAI
COLLEGHI E LA DONNA CHE "DIRIGEVA" IL "SERVIZIO D'ORDINE"
GLI DICEVA "Ma che hai fatto?"). Invece, anche gli amici del giovane
trasportato in fretta all'ospedale ora non dicono più
nulla (INFATTI.... C'E' CHI
LI HA SENTITI TELEFONICAMENTE E PARE CHE SIANO INCAZZATI
COME BESTIE).
Poi, da
Roma, domenica sera arrivano le prime voci di dieci, cento
ultras pronti a giurare il contrario. (100 persone di cui la maggior parte non
sono affatto ultras, che non si conoscono tra loro, che
raccontano praticamente tutte la stessa versione, senza
però l'intervento di Biancaneve, dei sette nani, del
Grande Puffo e di Qui Quo Qua...).
C'è un
filmato, racconta un certo Piero, ma nessuno l'ha ancora
visto (Se c'è un filmato,
anzi, se c'era, ce l'hanno le "forze dell'ordine"...
secondo voi verrà fuori?).
(Biagio
Marsiglia)
* * *
MA IL TOP LO
SI RAGGIUNGE CON QUESTO ARTICOLO:
E' caduto da solo: si indaga lo stesso
(notare
il titolo che il capo redattore - d'accordo col
Direttore - ha voluto dare per illustrare l'articolo -
che oltretutto dice il contrario -: si vuole far
sembrare "inutile" l'indagine intrapresa, perchè si è
già sicuri che "è caduto da solo".
Complimenti
vivissimi
al Direttore e al Capo Redattore de "Il Resto del
Carlino").
«Sono stati
i poliziotti a far cadere il tifoso romanista in coma...
l'hanno inseguito, picchiato, gli hanno fatto lo
sgambetto... e quando era a terra con la testa rotta hanno
continuato a colpirlo... lo hanno preso a calci».
C'è anche
questo nella denuncia (l'unica per ora, presentata a Roma
in una caserma dei carabinieri) (NON SEI AGGIORNATO....) che stigmatizza e condanna il
comportamento di una squadra di poliziotti schierata
domenica scorsa alla stadio dietro la curva San Luca,
quella riservata agli ultrà giallorossi. Nella denuncia,
trasmessa alla Procura di Bologna per competenza, si
accusa la polizia di aver fatto cadere il giovane tifoso
che ora lotta con la morte nel reparto di rianimazione del
Maggiore. Le sue condizioni sono disperate, Alessandro
Spolettini, 32 anni, è in coma profondo.
Serviranno
dunque accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica
dell'accaduto a proposito del quale, va ricordato, la
questura di Bologna ha da subito fornito una versione
completamente diversa da quella esposta in denuncia.
A coordinare
le indagini saranno il procuratore Luigi Persico e il
sostituto Enrico Cieri, lo stesso pm che sta investigando
sull'accoltellamento dei tre tifosi romanisti subito dopo
la gara tra Bologna e Roma, e sempre lo stesso magistrato
che risolse il caso dell'accoltellamento del magrebino
dopo la promozione in A del Bologna. Allora, nel '96,
ultrà rossoblu e giallorossi erano gemellati. Poi
l'inchiesta sul tentato omicidio li ha portati ad odiarsi:
i romani accusano i bolognesi di aver tradito. Ed è sempre
guerra.
Nella
Capitale il tam tam dei supporter giallorossi ha subissato
di telefonate le radio e le redazioni dei giornali,
sarebbero in cento a giurare che la polizia ha picchiato
il tifoso in coma. Uno solo, però, ha messo nero su bianco
(NON SEI AGGIORNATO....). Come hanno però fatto, parlando di un
incidente, un funzionario della questura e due ultrà
giallorossi sentiti dalla Digos poco prima dell'inizio
della gara (questa è quasi
comica, tutta la Sud è curiosa di sapere chi sono questi
ultrà), quando Spolettini ha
scavalcato le cancellate del Dall'Ara (BUGIA). La
polizia l'ha visto e inseguito, questo appare chiaro, ma
nessuno mai lo avrebbe raggiunto (BUGIA). In
ogni caso i tre testimoni, il poliziotto e gli ultras,
hanno dichiarato che il romanista è caduto mentre fuggiva
di gran carriera per vedersi la partita gratis (PECCATO CHE AVEVA IL BIGLIETTO IN
TASCA.... VERGOGNA).
(Biagio
Marsiglia)
DA IL RESTO DEL CARLINO 19
febbraio 2001
«Ora basta con le accuse»
Lettera aperta
dei 300 poliziotti in servizio allo stadio Dall'Ara
I poliziotti
del VII reparto mobile scrivono una lettera aperta su
Alessandro Spolettini. La lettera è sottoscritta da 300
agenti (non è un'azione sindacale, precisano).
«Sono le 14
dell'11 febbraio. Le pressioni sui cancelli si fanno sempre
più consistenti e difficilmente sostenibili. All'ingresso
della curva San Luca di via De Cubertin una folla di ultrà
inferocita — sono duemila persone o più — sferra il colpo
decisivo nel tentativo di sfondare i cancelli. Ad opporsi
sono una trentina di uomini dei reparti mobili di Bologna e
Padova. Scoppia una feroce sassaiola per indebolire lo
sbarramento. Gli ultras decisi a tutto pur di entrare
esplodono allora una bomba carta stordendo gli agenti e
ferendone due: il varco è aperto. Circa 200 balordi
attraversano il cordone sottraendosi al filtraggio
preventivo, penetrando all'interno e, fuggendo
all'impazzata, si assicurano l'ingresso colpendo gli
operatori con oggetti di ogni genere e con un'altra bomba.
Nel frattempo non giungono ordini precisi, le comunicazioni
si accavallano in un clima di panico generale, alimentando
confusione e indeterminazione negli operatori presenti. Non
vengono adottate soluzioni alternative se non quella di
continuare ad opporre gli uomini alla folla imbestialita
nell'attesa che la situazione torni sotto controllo. Ma gli
ultras aggrediscono, colpiscono, esplodono le loro bombe e
fuggono rovinosamente lasciandosi alle spalle agenti feriti
e uno di loro, il più sfortunato, quello che nella fuga
selvaggia verso gli spalti scivola per quella maledetta
scalinata urtando il capo a terra. Alessandro Spolettini ora
è in coma, ci auguriamo tutti che si sottragga al più presto
al pericolo di vita che incombe su di lui, costringendoci ad
essere testimoni obbligati di questa tristissima sciagura.
Purtroppo per noi operatori del VII reparto mobile di
Bologna il dolore e lo sconforto si acuiscono il giorno dopo
e precisamente quando dai giornali e dalle radio apprendiamo
che ad Alessandro qualcuno vuol rendere giustizia ricercando
tra la polizia un colpevole. Il solito capro espiatorio.
Basta davvero. (...) Noi continueremo semmai come vittime,
ma non come carnefici, a porre il nostro sacrificio e la
nostra professionalità anche domenica prossima come ogni
altra domenica, al servizio di «qualcuno» che ci tutelerà e
non verrà, invece, a cercare tra di noi un colpevole per
qualcosa che non avrà mai commesso o per una colpa che non è
sua. Siamo stanchi di essere sbattuti ogni domenica in prima
pagina. Il VII reparto mobile chiede che venga fatta al più
presto chiarezza sui fatti di domenica 11 febbraio chiarendo
all'opinione pubblica che lo sfortunato incidente occorso al
tifoso romanista non è stato altro che il frutto delle
pericolosissime circostanze create dalla folla di quegli
ultras che ogni domenica generano situazioni di guerriglia e
gravi disordini lasciandosi dietro immancabilmente vittime
spesso innocenti».
Se volete
rispondere, inviate una e-mail.
Verranno tutte
recapitate al VII Reparto Mobile della Polizia di Bologna.
DA IL RESTO DEL CARLINO 20 febbraio 2001
La rivolta dei 'gladiatori'
E' la rivolta
dei «gladiatori». Ha spiazzato persino i sindacati, la
lettera aperta sottoscritta da trecento poliziotti del VII
reparto mobile. Un'azione a suo modo clamorosa, nel mondo di
chi indossa la divisa. Un chiaro segnale di esasperazione,
comunque uno la pensi. «Non stiamo agendo in veste
sindacale», è il post scriptum. Ed è una precisazione
importante. «Siamo stanchi delle accuse, vogliamo sia fatta
chiarezza sull'episodio di domenica 11 febbraio. Alessandro
Spolettini è caduto da solo. Uno sfortunato incidente,
frutto delle pericolosissime circostanze create dalla folla
di quegli ultras che ogni domenica generano situazioni di
guerriglia e gravi disordini, lasciandosi dietro
immancabilmente vittime spesso innocenti». Così i
poliziotti. «Totale solidarietà» arriva dai consiglieri
regionali di An Marcello Bignami, Alberto Balboni, Enrico
Aimi e Pietro Vincenzo Tassi. «Tutte le domeniche — scrivono
i consiglieri — poliziotti e carabinieri devono contrapporsi
a gruppi organizzati e armati, che attaccano gli uomini in
divisa con vere e proprie azioni di guerriglia e questi
servitori dello Stato con attrezzature ridicole debbono
evitare il peggio». Per An «occorrono norme di prevenzione e
di repressione con cui garantire l'incolumità delle forze
dell'ordine e di quei cittadini che vanno allo stadio per
assistere a una partita di pallone». Se interpelli i
sindacati, ti senti rispondere che gli uomini hanno
senz'altro ragione, ad essere esasperati. Però Gianni
Pollastri, segretario provinciale del Sap, insiste sulla
preparazione. «Si deve fare molto di più — è convinto —. E'
necessario addestrare insieme i poliziotti dei reparti
mobili e i funzionari della questura che li «manovrano».
Oggi manca a volte un raccordo, le aspettative sono diverse.
Perché i funzionari cercano di evitare lo scontro fino
all'ultimo, mentre gli agenti sono costretti a fronteggiare
le masse, e magari si vedono scaricare addosso per un quarto
d'ora monetine e bottiglie». Parla di esercitazioni, il
segretario del Sap, sostiene che «sarebbero utilissime.
Esercitazioni come quelle che fanno i vigili del fuoco». Al
reparto però non ci stanno e ribattono: «Se c'è qualcuno che
ha bisogno di addestrarsi, sono quelli della questura».
Rita Parisi
del Siulp vede la lettera aperta come «il segnale che
l'ordine pubblico ormai è diventato un oggetto di
discussione non più rinviabile. No, non la vedo come un
disconoscimento del sindacato. Piuttosto credo che il
reparto abbia avuto bisogno di colloquiare con i cittadini
su un tema di cui parlano tutti. Anche se alla fine i meno
ascoltati sono sempre i poliziotti».
Se volete
rispondere, inviate una e-mail.
Verranno tutte
recapitate al VII Reparto Mobile della Polizia di Bologna.
La Repubblica Cronaca
di
Bologna 22.02.2001
Una lettera
degli ultras romanisti contro la polizia bolognese
"Si dimetta il Questore"
CONTINUA
la polemica tra ultras romanisti e poliziotti bolognesi. Allo
sfogo degli agenti dei eparti mobili sulla loro dura vita da
stadio hanno replicato ieri i gruppi della Curva Sud
dell’Olimpico con un comunicato stampa nel quale chiedono
addirittura le dimissioni del Questore di Bologna o di chi s’è
occupato del servizio allo stadio per la partita BolognaRoma.
Al centro della diatriba rimane sempre l’episodio del tifoso
romanista, il 32enne Alessandro Spoletini, caduto dalle scale
del Dall’Ara domenica 11 febbraio e attualmente ancora in coma
stazionario al Maggiore. Spinto e malmenato dalla polizia,
secondo i romanisti; caduto da solo, secondo gli agenti.
«La
Questura di Bologna — ribadiscono gli ultras nella
nota — non è stata in grado di gestire correttamente
l’ordine pubblico. Era ben noto che sarebbero arrivati 15
mila romanisti eppure è stato aperto solo uno dei tre
cancelletti, consentendo l’ingresso solo ad una persona
alla volta mentre all’infuori la calca aumentava sempre di
più». Gli ultras giallorossi citano a sostegno della
loro tesi le stesse parole degli agenti: «ordini
imprecisi» «comunicazioni che si accavallano alimentando
confusione e indeterminazione negli operatori presenti»
e altre critiche ai superiori. Gli ultras, confidando nella
magistratura quanto al caso Spoletini, si chiedono perché «gli
agenti del VII Reparto Mobile si coprano il volto con i
fazzoletti rossi, colpiscano i tifosi col manganello alla
rovescia, insultino le persone che con le loro tasse
contribuiscano a formare la loro invero esigua busta paga».
Risposta di G. al VII Reparto Mobile di Bologna
Ma voi lo sapete
perchè i tifosi si accaniscono con i poliziotti?
Credo proprio di
no. E allora provo a spiegarvi il mio pensiero:
Ci sono tre tipi
di tifosi:
- i tifosi
classici che vogliono solo vedere la propria squadra in casa e
in trasferta, gioire per una vittoria, cantare, soffrire e
VIVERE SERENAMENTE. E sono la straMAGGIORANZA.
- poi ci sono
gli ultrà, quelli che sono anche pronti al corpo a corpo, ma
non con la polizia, a meno che non vengano colpiti per primi.
- e poi ci sono
i violenti, che a volte cercano il contatto diretto CON
CHIUNQUE, con Voi o con i tifosi dell'altra squadra. Ma sono
POCHISSIMI, ve lo assicuro.
Il problema è
che Voi non fate una distinzione, se scoppiano incidenti per
colpa di una decina di cretini, voi colpite ovunque, dove
capita. E ci rimettono i tifosi tranquilli, quelli che non
c'entrano niente... in mezzo ci potrebbe essere vostro figlio
o vostro nipote. Non solo, ritengo che negli organi di polizia
ci siano ESALTATI VIOLENTI proprio come i nostri tifosi
violenti. Gente che aspetta tutto il giorno un pretesto per
partire all'attacco, gente che ama coprirsi il volto e colpire
forte con il manganello (al contrario).
Non sono un
pacifista, credo che chi sbaglia deve pagare, chi causa
incidenti senza motivo, chi usa la violenza per sfogo...
ebbene deve pagare, anche con la stessa violenza. MA QUESTO
DEVE VALERE PER TUTTI, ANCHE PER QUEI CELERINI CHE SPARANO GAS
LACRIMOGENI AD ALTEZZA UOMO... (se non le avete viste ci sono
varie foto su internet che lo testimoniano).
Sinceramente non
sono molto fiducioso nei vostri confronti, non credo che le
cose cambieranno... anche se sono convinto che molti, fra di
voi, siano persone in gamba che vogliono solo tornare a casa
la sera dopo una giornata senza violenza.
Se voi non date
l'esempio, se voi non denunciate quella minoranza che vi
sputtana e vi porta sui giornali come autori di una (spero
solo sfiorata) TRAGEDIA... allora come pensate che gli ultras
non si uniscano a quei 200 violenti che sono tra di noi?
Ma soprattutto:
COME FATE A FIRMARE IN 300 UNA LETTERA DOVE SCRIVETE CHE
C'ERANO 30 POLIZIOTTI A FRONTEGGIARE UN ORDA DI BARBARI
ROMANI?? GLI ALTRI 270 CHE CAVOLO HANNO VISTO???
COME FANNO A
SOTTOSCRIVERE QUELLO CHE NON HANNO VISTO??
Capro
espiatorio? Voi vittime??
Voi siete e
sarete i colpevoli... di OMERTA'!! Dateci nome e cognome di
quello che ha rincorso e colpito Alessandro, dateci nome e
cognome di quello che a Perugia ha tirato un fumogeno tra la
gente (ripreso dalle tv), dateci nome e cognome di quelli che
a Milano picchiavano in 10 una persona a terra (la foto è su
internet, vi posso dire 4-5 siti dove trovarla) o di quelli
che ci tiravano addosso i lacrimogeni ad altezza uomo! Dateci
i nomi di quelli che a Napoli hanno picchiato selvaggiamente
anche gli agenti venuti da Roma perchè accecati dalla rabbia.
Devo continuare? Ci sono almeno altre 100 situazioni in cui
non siete stati molto "vittime".
Se voi isolerete
i violenti, noi faremo lo stesso...
Se voi
continuerete a coprirli per cameratismo... beh allora non c'è
fine, se non macchiata dal sangue.
Sicuro di una
"non-risposta", auguro un buon lavoro a quelli che hanno
deciso di essere poliziotti per difendere la gente, per
aiutare la comunità, per dividere il cittadino incolpevole da
quello colpevole.
In trasferta noi
(non-violenti) ci andremo sempre e comunque.
VAI
A:
GO
TO: