Amichevole
FLAVIA SOLVA/
ROMA 1-3

Wanga, Romerstadion
mercoledì 25 luglio 2001
ore: 18.30 

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ii
Tabellino partita:
FLAVIA SOLVA (4-4-2): Samt; Kosiac, Zingl, Potzinger, Kerpicz; Koineg, Bocksteiner, Kirkleitner, Sauer; Jauk, Rogner.
All. Mayer.

ROMA (3-4-3): Antonioli; Zebina (Lassissi 28' p.t.), Samuel, Siviglia; Fuser, Tommasi (Tomic 1' s.t.), Assunçao (Lima 1' s.t.), Candela (Ferronetti 22' s.t.); Totti (Delvecchio 1' s.t.), Montella (Balbo 1' s.t.), Cassano (Aquilani 13' s.t.).
All. Capello.

ARBITRO: Roschitz (Austria)
MARCATORI: Sauer (F) al 22' , Tommasi (R) al 27' , Montella (R) al 39' p.t.; Balbo (R) su rigore al 31' s.t.



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Gara trasmessa da Roma Channel e dalla televisione romana Super 3:
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Cassano illumina la Roma
Il talento barese diverte con Totti e Montella Austriaci in vantaggio su una papera di Antonioli, ma il talento serve a Tommasi l' assist del pari. Montella e Balbo gli altri marcatori
Tre gol dei giallorossi nel test con gli austriaci del Flavia Solva Cassano illumina la Roma Il talento barese diverte con Totti e Montella Austriaci in vantaggio su una papera di Antonioli, ma il talento serve a Tommasi l' assist del pari. Montella e Balbo gli altri marcatori

DAL NOSTRO INVIATO LEIBNITZ (Austria) - A volte ritornano. I fantasmi, gli incubi. Ricordate la papera di Antonioli contro il Perugia, quando gli sfuggì il pallone dalle mani mandando gli umbri in gol e rendendo in salita il sentiero giallorosso verso lo scudetto? Ieri la replica, proprio mentre Roma romanista assisteva in diretta alla partita sul canale tv di casa Sensi. Un tuffo per prendere un pallone che sarebbe finito in angolo, palla non trattenuta e un biondo dal cognome che ricorda una marca di biscotti a sparare in rete comodo comodo. Boato, dai teutonici. «Aridaglie», dai romani. Capita. E in estate, in amichevole, non fa male come un cazzotto sui denti. Ma accade proprio nel pomeriggio in cui era nelle cose provare Pelizzoli, se è davvero arrivato come antagonista del portiere Nobel della sfortuna e se il calcio d' estate serve per gli esperimenti. Ma spunta un dolore alla spalla all' ex bergamasco, che tronca sul nascere le polemiche. Parte in svantaggio, quindi, la Roma, ma non è un dramma nazional-popolare anche perché questo Flavia Solva non è un materasso, e meno che mai morbido, per sogni d' oro. Ci pensa Cassano, con un dribbling stretto, a servire Tommasi col passaggio per il pareggio e a far capire che appartiene alla razza di quelli che i palloni toccati non li rende mai inutili. Innocui. La sua semirovesciata (17' ), quella che sfiora l' incrocio dei pali, è solo la chicca più appariscente d' una prova intelligente e con la chiara voglia di non strafare. La Roma vista a Leibnitz, in fin dei conti, sembra cucita su misura proprio per l' Antonio di Bari (e per Montella). Sprintosa, corta, scattante (almeno nei progetti), con Montella a fargli da partner e Totti a cercare di innescare entrambi. Alla fine diviene un 3-4-3 dove l' aeroplanino ben presto si trova a essere la punta di riferimento, coi due compagni ai lati; ma la marcatura stretta degli austriaci in pratica gli vieta di toccare palla per mezz' ora, salvo un colpo di testa che viene respinto sulla linea bianca. Squadra raccolta sul campo, le tre linee verticali a cercare di non staccarsi più di quanto non serva, anche perché dalla panca partirebbe puntuale l' urlo di Capello. Siviglia a destra (per portare Zebina sul lato preferito, ma poi esce per infortunio) e centrocampo sperimentato, col solo Fuser delle new entry. Ma nel cuore del campo si soffre ancora, gli austriaci troppo spesso mettono in apprensione la difesa. Delvecchio in panca, Batistuta a riposo per la caviglia dolorante (sbuca solo per ricevere applausi e per l' addio al calcio di tale Nessler), il resto ad attendere il secondo tempo dopo il raddoppio di Montella (dai e vai con Totti chiuso con un tiro dalla distanza che entra a fil di palo). La ripresa ha il chiaro sapore del giro di giostra. Cassano (uscirà per una botta alla coscia) dietro Balbo e Delvecchio più offensivo che in passato (ma non più preciso in zona gol). Centrali Lima e Tomic per un 3-4-1-2 canonico. Che produce un rigore (per fallo su Delvecchio) realizzato da Balbo che spiazza il portiere. Alla fine vanno meglio i gregari, che spingono Samt a miracoli su Tomic e Lima, complice anche il Flavia Solva che cala i ritmi e la guardia a centrocampo. Tant' è che anche Lassissi si toglie lo sfizio d' un tiro dalla distanza e Tomic lo segue di lì a poco ma senza fortuna. Gaetano Imparato

Tommasi è già pronto Balbo sta tornando lui
CASSANO - Aggiunge un' altra prova intelligente al suo apprendistato giallorosso. Schierato dall' inizio al fianco di Totti e Montella, dopo una partenza contratta trova tempo e modo per cercare personalmente la via del gol e servire quei palloni in profondità che sono una delle sue specialità. Da rivedere in fase difensiva.
TOMMASI - Rasenta la monotonia, ormai fa incetta di complimenti e applausi. Ma s' è fatto trovare pronto a questo ritiro come un maratoneta all' avvio delle Olimpiadi. Primo nei test, dinamico come sempre, paga un po' la scarsa birra nelle gambe del reparto centrale nel primo tempo. Ma lui è sempre il solito gladiatore, instancabile e generoso.
BALBO - Al senatore e alla sua rabbia. Corre in allenamento e sgobba come un mulo anche in campo. Pure ieri un golletto, anche se su rigore procurato da Delvecchio. Ma la nomination a qualche presenza è molto più convinta della passata stagione dove anche per colpa sua alla fine fece solo tappezzeria. Antonioli, solita sfortuna Siviglia male a sinistra
ANTONIOLI - Francesco Antonioli ha soprattutto un grande difetto: è sfortunato. Sarebbe molto più logico se prendesse gol per errori pacchiani, netti, ma quando becca reti come quella di ieri non puoi che consigliargli di starci un po' più con la testa e cercare una benedizione con raccomandazioni in alto loco.
CENTROCAMPO - Leggerino anche ieri. I quattro giallorossi del primo tempo un po' si sono slabbrati sul campo e un po' non hanno retto ai soliti ritmi da pressing di campionato. Un problema comprensibile, vista la preparazione ancora in fase iniziale e il grosso lavoro atletico svolto durante la mattinata.
SIVIGLIA - A sinistra non ha brillato come nella precedente apparizione, ma dalla sua ha anche la (grossa) attenuante che davanti a lui il filtro era pressoché inesistente, pagando dazio per un attacco a tre punte che in fase difensiva - diciamolo - non ha certo sgobbato tanto.

PARLA IL TECNICO Capello frena ma applaude «Proviamo varie soluzioni ma lui ha fatto belle cose»
LEIBNITZ - I primi punti li ha presi Zago. Niente classifica, sono di sutura, per un incidente stradale. Sta tornando comunque dal Brasile insieme a Cafu che s' è sottoposto alla visita di controllo al setto nasale dopo l' operazione alle adenoidi. Capello, della gara, non si cura ma guarda e passa. «Stamattina abbiamo lavorato molto e continueremo in queste tabelle senza pensare alle partite e ai risultati. Non m' importa né di questa né delle altre a seguire». Ma che la rappresentativa austriaca sia stata poco boscaiola e molto competitiva l' ha soddisfatto. «Era importante giocare contro una squadra più tonica della precedente. Cassano? Ha fatto ottime cose, due, tre splendide e grande la palla gol per Tommasi. Giovane di grande qualità, ma andiamoci con calma». Totti-Cassano-Montella, tridente da mandare in replica? «Queste sono gare che servono a provare, perciò li ho messi insieme. Poi Cassano l' avevo lasciato in campo ma è uscito per una botta. Nulla di grave ma oggi farà visite e controlli». Poi si tocca il caso Antonioli e il gol preso in modo ingenuo, oltre a Pelizzoli bloccato in panca. «Pelizzoli aveva fastidio alla spalla, perciò non ha giocato e non è entrato, non pensate a iniezioni di fiducia per Antonioli. Se dobbiamo preoccuparci pure di quello che accade in gare del genere è finita. Io sono soddisfattissimo dei portieri che ho». Piuttosto commenta la scomparsa del manifestante di Genova, che è stato seppellito con una bandiera giallorossa. «Quando muore un ragazzo di quella età c' è sempre grande sconforto. Esprimo cordoglio alla famiglia, ma anche apprezzamento alle forze dell' ordine che hanno fatto ciò che ritenevano giusto». g.im.

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