Roma e i Romani nei secoli |
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alle altre popolazioni d'Italia. Ha più forza di carattere, più semplicità e, incomparabilmente, più spirito. Dategli un Napoleone per venti anni e i Romani saranno sicuramente il primo popolo d'Europa" Stendhal, dal "Voyages en Italie", 1826.
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L'elegia
terza si conclude con una sintesi che racchiude, in quattro
versi, senza rime ma con tono elegante la storia/il mito
della nascita di Roma.
Rea Silvia, il Tevere (Tebro), la LUPA... e la Roma caput
mundi.
La frase "una lupa i gemelli nutre, e si chiama Roma la
sovrana del mondo" non può non piacere a chi vive Roma e la
Roma in una certa maniera.
"Rea
Silvia al Tebro s'avvia, la vergin regale,
Per attinger de l'acqua, e la sorprende il Nume.
Così Marte
s'avea figliuoli!
Una lupa i gemelli nutre, e si chiama Roma la sovrana del
mondo"
"Rhea Silvia wandelt, die fürstliche Jungfrau,
der Tiber
Wasser zu schöpfen, hinab, und sie
ergreifet der Gott.
So erzeugte sich Mars zwei Söhne! – die Zwillinge
tränket
Eine Wölfin, und Rom nennt sich die Fürstin der
Welt".