COPPA ITALIA
FIORENTINA/ROMA
1-0
(6-7 d.c.r.)
- Quarti di finale -
Firenze, Stadio Artemio Franchi
mercoledì 16 marzo 2005
ore 17.30

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Tabellino partita:
Fiorentina-Roma 1-0 (rigori 6-7)
Fiorentina (4-3-1-2): Cejas 8, Maggio 6, Ujfalusi 5.5, Dainelli 6, Chiellini 6, Obodo 7, Donadel 6.5, Ariatti 6 (6' sts Riganò sv), Nakata 6 (41' st Fantini 6), Miccoli 7, Pazzini 5.5 (11' sts Jorgensen sv) (22 Lupatelli, 19 Savini, 55 Viali, 44 Piangerelli). All: Zoff 6.
Roma (4-3-3): Curci 7, Abel Xavier 5 (35' st Dellas sv), Ferrari 4, Chivu 6.5, Cufrè 6, Perrotta 6, De Rossi 5, Aquilani 6, Mancini 5.5 (41' st Cassano 4), Montella 5 (8' pts Scurto 6), Totti 6 (33 Pipolo, 28 Virga, 37 Marsili, 11 Corvia). All: Conti 6.5.
Arbitro: Cassani di Mantova 5.5.
Rete: nel pt 12' Ferrari (autogol).
Successione rigori: Jorgensen gol, Cassano parato, Fantini gol, Aquilani gol, Riganò gol, Chivu gol, Cejas gol, Dellas gol, Miccoli parato, Totti gol, Chiellini gol, Cufrè gol, Donadel gol, Perrotta gol, Ujfalusi palo, Scurto gol.
Note: angoli 6 a 6. Recupero: 0 e 3'. Espulsi: al 7' pts Ferrari per doppia ammonizione dopo un fallo su Pazzini; 15' sts De Rossi per proteste Ammoniti: Dainelli, Ariatti e Maggio per gioco scorretto. Spettatori: 11.652 per un incasso di 101.583 euro.

FOTOTIFO
Grazie Gianluca, DYD666 it.sport.calcio.roma e Manuel
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VIDEOTIFO
 Tifo Roma ad inizio partita
(10389 kb)
 Totti incita i tifosi dopo il gol su rigore che pareggia le sorti
(3113 kb)
Video dagli spalti 1
(1365 kb)
Video dagli spalti 2
(2651 kb)
Video dagli spalti 3
(1781 kb)
Video dagli spalti 4
(446 kb)
Video dagli spalti 5
(7623 kb)
Video dagli spalti 6
(954 kb)
Grazie Penombra!

FOTOCALCIO

VIDEOCALCIO
 
Entrata in campo di Bruno Conti
(6627 kb)
"C'è solo un Bruno Conti!"
Punizione di Totti con tifo sullo sfondo
(4465 kb)
LA LOTTERIA
DEI
RIGORI
Jorgensen gol
(2371 kb)

1-0
Cassano parato
(1947 kb)

1-0
Fantini gol
(3607 kb)

2-0
Aquilani gol
(1705 kb)

2-1
Riganò gol
(1613 kb)

3-1
Chivu gol
(1445 kb)

3-2
Cejas gol
(1319 kb)

4-2
Dellas gol
(1909 kb)

4-3
La parata di Curci sul rigore di Miccoli
(2913 kb)

4-3
Totti gol
(2279 kb)
Altra angolazione
(1561 kb)

4-4
Chiellini gol
(1621 kb)

5-4
Cufrè gol
(1713 kb)

5-5
Donadel gol
(991 kb)

6-5
Perrotta gol
(2167 kb)

6-6
Ujfalusi palo
(1365 kb)

6-6
Scurto gol
(1401 kb)

6-7
La festa finale con i giocatori
con Bruno sotto la Sud
(24512 kb, mpg)
La festa finale con i giocatori
con Bruno sotto la Sud
(536 kb, wmv)

PRIMI COMMENTI
E' stato troppo bello.... abbiamo cantato tutta la partita.....abbiamo fatto un tifo della madonna...davvero una grande prova....goduria pazzesca alla fine !!!
grandi !!!

Serata da paura. Questo coro e stato cantato per quasi quaranta minuti. Nei supplementari per mezzora e stato fatto di seguito il nuovo coro cantato per la prima volta a Palermo.  Tifo vecchie maniere speriamo sia di buon auspicio.

CESARE
Gli 8 Euro meglio spesi della stagione. Eh già, perché io oggi con solo 8 monete europee mi sono davvero divertito, per sole ex sedicimilalire, mi sono fatto una gita in Toscana con la Roma in fondo al cuor, mi sono visto una partita di Coppa Italia, che è l'ultimo baluardo vecchie maniere in un calcio vomitevole, ho potuto ricordare, qualora se lo fossero dimenticati, quanto siano puttane le abitanti di questa regione, mi sono emozionato incredibilmente dopo 120 minuti di nulla assoluto, ho visto la Roma di Totti Cassano e Montella passare il turno grazie ai ragazzini Curci e Scurto, mi sono commosso nel vedere Bruno Conti allenatore della Roma commosso pure lui ed innalzato dal Capitano esultare sotto la curva ospiti in delirio,a fine partita, ho visto parecchi toscani rosicare per tutto quello che ho appena elencato. Il tutto per otto euro, un affarone.Come? Fino a domenica seduto su quella panchina al posto di Bruno Conti, simbolo della Roma anni ottanta c'era un baffone leghista che indossava indegnamente la Nostra scarpetta con i Nostri colori? Non dite cazzate, non può essere vero..
Ma parto dall'inizio. Dopo essere sfuggito alla repressione familiare, che come i peggiori artefici del calcio moderno mi vorrebbe a casa davanti alla tv, con un finto colloquio qualsiasi, partiamo in quattro alla volta di Firenze, appena un paio di mesetti dopo la trionfale trasferta di gennaio in cui vincemmo 2-1. Partiamo così a ora di pranzo, accompagnati dall'immancabile bottiglia di caffè borghetti, e maciniamo fino a Firenze sud, dove arriviamo verso le 4. Al casello parecchie le guardie e così per evitare di farci fermare e di dover magari rimanere lì fino all'ultimo mettiamo via le scarpette e passiamo senza dare nell'occhio (finalmente qualcuno intelligente, n.d.L.). I cartelli indicano il museo del calcio di Coverciano, scusate cari fiorentini, ma oggi il museo del calcio si siederà sulla panchina Giallorossa. La giornata è stupenda e fa pure un bel caldo, l'ideale per trascorrere un mercoledì pomeriggio allo stadio Franchi. Al parcheggio ospiti non siamo moltissimi, ma manco pochi, e dopo aver aspettato gli altri tre nostri compagni di questa trasferta entriamo subito allo stadio, nello spicchio ospiti. Giusto il tempo di dedicare un paio di cori a Firenze ed ai suoi abitanti che inizia il loro inno, che fa molto stile Napoli, e poi  la partita. Purtroppo Bruno Conti è assediato dai giornalisti e non riusciamo a scorgerlo, ma già il sapere che c'era, poteva bastare. I gruppi sono tutti in basso e noi ci posizioniamo a metà del settore; in tutto credo saremo circa 7-800, forse pochi di più, ma un buon numero, visto orario e giorno infrasettimanale.
Il primo tempo è passato piuttosto noiosamente, e anche il tifo non è stato dei migliori. C'ha pensato Ferrari, il quale su un cross dalla destra ha colpito perfettamente il pallone indirizzandolo all'angolino, tiro imparabile e gol proprio sotto al nostro settore. Peccato che attaccavamo dall'altra parte. Uno a zero per loro con lo speaker che ha avuto pure il coraggio di annunciare il marcatore a gran voce. Nel secondo tempo la partita si è mantenuta sui livelli del primo tempo, ed anche il tifo nostro ne ha risentito, a lunghi tratti fiacco. Praticamente nessuna azione degna di nota se non l'espulsione di Ferrari, che ha reso contenti più noi che i fiorentini, i quali ingrati lo hanno pure fischiato all'uscita. E si finisce così sull'uno a zero, supplementari. Nei supplementari è partito il coro nuovo dal settore( già nel primo tempo era partito ma lo conoscevano in pochi, comunque uno spettacolo!), ed è stato cantato per tutti e due i tempi supplementari compreso il mini intervallo, ed a lunghi tratti pure con parecchi fomento da parte di tutti, davvero ottima prestazione.espulsione di De Rossi e si va ai rigori. Cazzo i rigori dal vivo li vidi una volta sola, Roma-Samp sempre di coppa Italia e finì tipo 14-16 o qualcosa del genere, non ricordo. E qui inizia il dramma dei fiorentini, i quali già rosicano per l'estrazione della porta, si tirano sotto di noi, attaccatevi al cazzo merde. Parte Cassano, oggi parecchio svogliato (se non gli va di giocare sudare e correre per quella maglia nessuno lo trattiene), ed errore. A quel punto ho pensato" beh chi sbaglia per primo di solito passa", e lo avrà sicuramente pensato anche Brunetto. In porta c'è Curci, il quale ci salva dall'eliminazione parando il rigore decisivo a mammolo al quale per l'occasione era stata prestata la maglietta di miccoli. Il capitano pareggia le cose e si va a oltranza. A dire la verità la sequenza giusta l'ho capita solo arrivato a casa, là tra la tensione e il resto non c'avevo capito una ceppa, ma è uguale.
Praticamente tirano tutti, dato che eravamo rimasti 9, ho temuto sui tiri di Cufrè e Perrotta ma pure loro si sono ben comportati. Ujifalusi poi fa il resto, tira sul palo, Scurto invece si supera, palo culo gol e finalmente dopo 150 minuti di partita arriva la qualificazione alle semifinali. Nel settore boato dopo il gol di Scurto e inizia la festa, e non ho creduto ai miei occhi nel vedere Conti alzato dal Capitano esultare sotto di noi, che spettacolo!! Rimaniamo dentro nello stadio una mezz'oretta, ci godiamo i fiorentini che rosicano, e forse oltre a loro qualche baffone leghista lo avrà fatto da casa,dopodiché usciamo e torniamo a casa. Daje Roma daje, un saluto a Bruno, Remo, Silvia, Marco, Luca, Gianluca compagni di questa trasferta. ASSENTI PRESENTI

ROBERTO
Senza dubbio una delle più belle trasferte di quest'anno maledetto.Partiamo in quattro,io,mio fratello,Blaso e Fulvio(il brasiliano),un pò tardi, infatti arriviamo al casello di firenze nord alle cinque e venti.Oltre a questo ci si mettono pure le guardie che ovviamente ci fermano e ci tengono altri quindici minuti senza motivo controllandoci i documenti e addirittura la macchina..in più a un certo punto esce fori pure un ometto brutto con la telecamera in mano a farci tutti primi piani..a poracci!finalmente arriviamo sotto il nostro settore e per radio sentiamo che la Roma è sotto.Apppena entrati si capisce subito che oggi la curva è in grande spolvero anche se la partita nn è certamente all'altezza di questa straordinaria tifoseria.Dal secondo tempo in poi il Franchi diventa nostro,cori incessanti e continui fino alla fine dei tempi supplementari con battimani poderosi.I fiorentini sono veramente tristi,alla fine del secondo tempo prima dei supplementari mi affaccio un'attimo dalla balaustra che dà fuori sulla strada e vedo parecchi tifosi che se nè vanno!che tifoseria di merda.i rigori cominciano male per noi(su cassano meglio tacere..)ma quando tutto sembra compromesso ci pensa ancora una volta la curva sud.Miccoli sul dischetto insultato e fischiato a bestia da tutti noi e paratona di Curci.Alla fine è delirio con il capitano che si prende Bruno in braccio e lo porta sotto di noi.Finalmente la Roma ai romanisti veri.
Un abbraccio all'immensa CURVA SUD.
OVUNQUE TU SARAI IO NON TI LASCERO'MAI
AS ROMA DAI VINCI PER NOI.
Roberto

I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)

SPORTAL.IT
La Roma va in semifinale di Coppa Italia. Battuta la Fiorentina, che aveva chiuso sull'1-0 i 120 minuti regolamentari per un autogol di Ferrari. 
Passano undici minuti soltanto e la Fiorentina passa: cross di Obodo a centroarea, Ferrari svirgola malamente e batte imparabilmente Curci, schierato da Conti al posto degli indisponibili Pelizzoli e Zotti. Trovato il vantaggio, la squadra viola però non spinge sull'acceleratore e la Roma, che però non riesce a pungere (Cassano, in panca, entrerà nella ripresa), chiude il tempo senza ulteriori rischi. 

La ripresa si apre con un episodio che farà discutere: Dainelli, già ammonito, entra duramente su Montella, ma Saccani non estrae un secondo cartellino che ci stava tutto. Poi sarà la Fiorentina a protestare per un contatto in area tra Cufrè e Miccoli, mentre la gara, comunque abbastanza piacevole, non regalerà altri gol. 

Nemmeno nei supplementari, per gran parte giocati in dieci dalla Roma (fuori Ferrari, doppia ammonizione per lui, che è stato raggiunto negli spogliatoi a un minuto dal triplice fischio da De Rossi, espulso per una frase irriguardosa), i portieri (bravo Cejas, un ex, positivo anche Curci) cadranno di fronte agli attacchi avversari. 

Ai rigori segna Jorgensen, sbaglia Cassano, poi vanno in gol Fantini, Aquilani, Riganò, Chivu, Cejas, non nuovo a exploit del genere, Dellas. Miccoli ha il rigore decisivo sul piede, ma lo fallisce malamente. Totti, invece, non fa sconti. A oltranza, con un tiro centrale, segna Chiellini e gli risponde Cufrè, con forza. Tira Donadel, che trova l'angolo giusto, imitato da Perrotta. Ujfalusi calcia sul palo, Scurto fa gol. E la Roma passa.



ILMESSAGGERO.IT
FIRENZE - Certo che la vita sa essere strana. Ventun’anni dopo la finale di Coppa dei Campioni persa all’Olimpico con il Liverpool ai rigori, ora Bruno Conti corre euforico a braccia spalancate verso la felicità, e nell’orgasmo del mucchio giallorosso sul prato di Firenze si perde il telefonino. Succede. Lo ritrova Tempestilli, mentre Conti abbraccia il portierino Curci, Totti gli salta sulle spalle, Scurto quasi lo soffoca, la curva giallorossa invoca «Brunoooo Brunoooo» e lui risponde, saluta, applaude, va proprio lì sotto, ringrazia, si passa la mano sugli occhi, si commuove. Forse era scritto: Ujfalusi palo-fuori, Scurto palo-gol, come se il destino per una volta, e a parzialissimo conguaglio, volesse ridare al Nostro una gioia postuma, come se la semifinale di coppetta Italia valesse l’enormità di quella occasione tradita mille mila anni fa. Conti confessò a quel tempo di non aver dormito per un mese; Conti confessa oggi «un’emozione così proprio non me l’aspettavo». Sarà piccola, ma è una bella storia. 
Succede tutto e molto in fretta: i centosettanta giorni di Del Neri vengono improvvisamente travolti dai centoventi minuti di Conti, un eroe piccolo in panchina. Gli avevano chiesto giusto due o tre miracoli e lui ha fatto il primo. Come questo primo giorno che ora non vuol finire. La Roma era una zattera di naufraghi, anzi per dirla con le ultime confessioni romane di Del Neri a un amico «un branco di bambini viziati con portieri pietosi, una difesa immobile, centrocampisti senza personalità e tre davanti molto bravi ma che non rientrano mai e giocano per i fatti loro». Forse da oggi sarà diverso, almeno a guardare l’abbraccio finale. Tutti uno sopra all’altro. E Conti che riesce a dire: «Nello scatto che ho fatto per andare sotto la curva mi sono stirato. Spero di recuperare per il Milan». Seguono sorrisi disegnati su facce che sembrano improvvisamente nuove. 
«Un giorno importante, coraggioso» dice ora Conti. Quattro ore di sonno nel ritiro della squadra all’hotel Certosa di Maggiano, colazione, un pacchetto di sigarette bruciato, niente pranzo e formazione annunciata alla squadra solo dentro lo spogliatoio di Firenze: «Ho detto solo un’ora prima della gara chi giocava e chi no, ho scelto Mancini al posto di Cassano perchè lui copre di più, ma Cassano ha capito, ora non fatene un caso. Io con lui ho un ottimo rapporto e vedrete che tornerà importante». A volte per fare le rivoluzioni ci vogliono i conservatori. «Ho cambiato modulo, abbiamo sofferto ma alla fine abbiamo vinto, in questa squadra ho trovato gente che ha il terrore di avere la palla tra i piedi e questo successo ci darà più morale. Voglio ringraziare Chivu. E poi i ragazzini. Curci prima dei rigori è venuto a dirmi: tranquillo, ci penso io. E sono davvero felice per lui perché a Viareggio non era andato bene, mentre tutti noi sappiamo il suo valore. E Scurto ha battuto l’ultimo rigore con una calma che mi ha sorpreso». 
Troppe emozioni tutte insieme. La prima volta da allenatore vero, i flash dei fotografi, la partita vista e vissuta tutta in piedi, poi in ginocchio, accucciato sulle scale davanti alla panchina, l’autogol di Ferrari, due espulsi, i rigori, ma l’avevano chiamato proprio per questo, l’uomo della Provvidenza, l’ultima carta da giocare, l’estremo tentativo per ricompattare uno spogliatoio crack e rimettere insieme i cocci di una stagione da brivido. «Ora godiamoci questa vittoria, poi da domani penseremo al Milan. E per il quarto posto non si sa mai. Io darò qualcosa di diverso a questa squadra». Mai un pullman è tornato a Roma tanto allegro. 

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