DYD
gran bella trasferta ieri... partiamo in 5
da firenze e gia' al ritrovo al casello
dell'autostrada incrociamo decine di pulman di
tifosi viola diretti a milano... facciamo per un
pezzo la stessa strada...l'appuntamento con loro e'
per domenica prossima.
arriviamo in quello schifo di citta' che
e' torino e parcheggiamo nel settore ospiti...la
roma domina in campo e noi sugli spalti... stadio
mezzo vuoto e loro sempre zitti ...noi ci facciamo
sentire alla grande
al gol del pari un boato... all'uscita ci
ritroviamo nel traffico insieme ai gobbi... ci hanno
fatto uscire anche troppo presto...meglio cosi'.. la
strada del ritorno e' piu' tranquilla...peccato solo
che all'arrivo abbiamo scoperto che ci avevano
portato via una nostra macchina parcheggiata :-P
domenica prossima invasione a firenze....
daje roma!
Andrea
La partenza inizialmente prevista da Tor
Sapienza è invece spostata a San Pietro,per andare a
prendere il Dott.Zizzi.Riuniti i quattro viaggiatori
possiamo finalmente occuparci dei
rifornimenti:decidiamo per 12 Ceres e due bottiglie
di Borghetti,anche se con il senno di poi le
"bevande" risulteranno palesemete
insufficenti.Quindi via,verso quella lugubre città
altresì chiamata Torino.Bocciata l'ipotesi Aurelia,è
la rete autostradale che ci conduce verso il
Piemonte,con i suoi pedaggi sempre + cari,e di km in
km,di autogrill in autogrill,soprattutto di Ceres in
Ceres,finalmente arriviamo nel grigiore del "Delle
Alpi".Una volta parcheggiata l'auto (5 euro, 'ci
loro!),simpatico siparietto;un baldo e ilare
tifoso Juventino si avvicina verso il gruppo di
tifosi giallorossi presenti nel parcheggio,circa 200
nonostante fossere appena le 18, e incomincia il suo
show fatto di gesti e parole poco
gentili.Inizialente ingnorato,del resto "rimetterlo
in riga " era come come sparare sulla Croce
Rossa,dopo qlk minuto cominciano un attimo a girarci
le palle,e + di qualcuno và verso il cretino di cui
sopra.Movimento svagato dai Puffi, indigeno
piemontese allontanato,il tutto sotto l'occhio
vigile e infido del locale agente Digos,che
semi-infrattato dietro i suoi colleghi,non
smetteva un attimo di riprendere con la sua
telecamerina.Entriamo,alle 20.30 siamo parecchi,il
tifo è buono e la partita decente.Il pareggio di
Kharja genera attimi di follia.Partita terminata,un
punticino rosicchiato ai viola non è da buttare
e,dopo una mezzoretta di attesa,finalmente possiamo
rimetterci in viaggio sulla nostra Punto che ormai
ha superato da molto i 10 anni di servizio, ma che
continua a portarci su e giù per l'Italia senza
batter ciglio,salvo per qualche attimo in cui emette
una preoccupante puzza di bruciato.Viaggio di
ritorno senza problemi,unico contrattempo la sosta
forzata in una piazzola dopo Pisa,dove dopo la frase
del nostro "driver" <Regà,dieci minuti pe
ripiasse,e poi ripartimo>(10 minuti che saranno
quasi due ore, in una piazzola dove ci stavamo solo
noi e gli immancabili campeggiatori tedeschi),
ripartiamo destinazione Capitale .Quella vera...
Resoconto (in generale) ju-Roma di
Andrea
Non servono molte parole per descrivere
quello che si trova al delle Alpi quando si va a
giocare contro la juve. Tutto quello che un vero
tifoso (per non dire ultras così includo ancora più
persone in questo discorso) dovrebbe essere, loro
non lo sono. I tifosi della juve sono il non tifo
per antonomasia. Veramente bisogna essere grati al
destino di averci fatti Romanisti e non come
tanti che si scelgono la juve per essere i più
bravi e belli… beati loro che ci credono! A mio
avviso non si possono vedere! Non si possono vedere
tutti quegli striscioni rosa-nero-bianco scritti con
lo stesso stile riportanti almeno 250 città, di
tutte le parti d’italia… ma ve li fanno tutti
insieme? FANTASIA-PASSIONE-AMORE tre semplici parole
che al tifoso juventino rimarranno per sempre
oscure… aver vinto molto meno di loro e ringraziare
il cielo di non essere loro, questo fa capire quanta
differenza c’è tra di noi! Lungo l’autostrada ne
abbiamo incontrati di pullman di loro
turisti-tifosi… vedevo che ci guardavano e secondo
me molti di loro, li per caso, avrebbe voluto essere
noi… anche per come ti presenti. Ma state bene così
invece… tenetevi quella squadra, quei colori non
colori, quei successi che oggi ho vinto e domani mi
sono già scordato, quel tifo scialbo sempre uguale
da anni e anni con cori che neanche mi nonno li
faceva… tutta roba vostra… NON SARETE MAI NOI!
ASROMACOMPATTIEFIERI! COMUNQUE OVUNQUE! |
I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi
ultimi solo se meritano)
|
GAZZETTA.IT
TORINO, 25 marzo 2006 - Juventus-Roma è una
questione di testa. Quella di Emerson manda in fuga i
bianconeri, quella di Kharja significa pareggio per i
giallorossi. Un risultato meritato, in una gara in cui
la Juve è apparsa solida, la Roma brillante e
sbarazzina. I bianconeri vedono ridursi il vantaggio
sul Milan a soli otto punti a sette giornate dalla
fine: un margine confortante, ma non rassicurante.
L'Inter invece è definitivamente fuori dalla corsa
scudetto, inabissata a -13 con la sconfitta di Parma.
La Roma guadagna un punticino prezioso sulla
Fiorentina: il quarto posto è distante solo una
lunghezza.
Sembrava un finale già scritto: la zampata
del Puma che fa male, e sembra regalare alla Juventus
tre punti fondamentali contro la Roma. Il felino in
questione si chiama Emerson, che di testa trova una
rete che per per 50' sembra decidere l'incontro. Per
il brasiliano è comunque un gol importante, segnato
contro il suo passato: bello, perchè a Roma Emerson è
stato bene per quattro anni, ma anche ingrato, perchè
i tifosi giallorossi non gli hanno mai perdonato di
aver seguito Capello alla Juventus. E lo hanno
trattato da traditore, riservandogli tutto il veleno
che comanda un amore ferito. Ma il cuore della Roma,
capace, pur falcidiata dalle assenze, di reinventare
sempre nuovi protagonisti per storie a lieto fine,
stavolta è rappresentato dal franco-marocchino Kharja,
entrato al posto di Dacourt e decisivo con una
capocciata potente sull'angolo di Taddei.
Le formazioni. Capello a sorpresa presenta
Del Piero, in recupero da un acciacco muscolare, al
fianco di Ibrahimovic. Trezeguet va in panchina,
turnover in chiave Champions League. Per il resto
gioca la formazione titolare, con il recuperato
Zambrotta testato sulla destra, in difesa, e Chiellini
preferito a Balzaretti sull'altra fascia. Spalletti
non può scegliere più di tanto. La lista degli
infortunati è più lunga di quella della spesa di una
scrupolosa casalinga: sono fuori causa Totti,
Montella, Nonda, De Rossi e Chivu, in ordine di
gravità degli infortuni. In porta torna Doni, il
giovane Curci in panchina. Il proprietario di giornata
della corsia sinistra è Bovo, preferito a Cufrè, non
al massimo della condizione.
Il primo tempo è di marca giallorossa, ma
termina 1-0 per la Juventus. I bianconeri fanno la
partita, manovrieri, ma prevedibili, la Roma riparte
in contropiede con folate che fanno male alla
retroguardia di Capello. Perrotta, Mancini ed Alvarez
sono pericolosi spesso e volentieri, ma poco concreti
in zona gol, dove serve il killer istinct. E così
l'esterno destro di Perrotta, che elude il fuorigioco
della Juve, termina di poco fuori, e la conclusione di
Dacourt, dopo una percussione centrale prorompente,
finisce sui guanti di Buffon. La Juve soffre, ma tiene
botta. E si fa minacciosa sui calci piazzati.
L'avvisaglia del gol è il colpo di testa in quota di
Ibrahimovic, la difesa giallorossa si salva in qualche
modo. Ma non può nulla quando Emerson decolla e
corregge di testa in rete la parabola arcuata
disegnata su angolo da Camoranesi.
La Roma adesso fa la faccia cattiva e
attacca con continuità, con Rosi al posto
dell'infortunato Alvarez (sospetto stiramento). Anche
la Juve ha perso un pezzo, e pure pregiato. Del Piero
è stato costretto a lasciare il posto a Trezeguet, per
colpa dei suoi muscoli di seta: il malanno alla coscia
sinistra non dovrebbe essere nulla di grave, ma
rischia di compromettere la presenza di Pinturicchio
martedì in coppa contro l'Arsenal. Trezeguet si
presenta alla sua maniera: da rapace del gol,
sfiorando la girata vincente su palla filtrante di
Nedved. Il ceco, però si fa sorprendere da Trefoloni
in due falli ravvicinati ed evidenti: scattano
altrettanti cartellini gialli, la Juve finisce il
primo tempo in dieci uomini. L'unica consolazione per
la Roma, visto che il punteggio la penalizza al di là
dei propri demeriti.
La ripresa si apre con Balzaretti al posto
di Trezeguet. Capello si copre, il biondo mancino si
chiera da terzino sinistro, con Chiellini che sale a
centrocampo. La contromossa di Spalletti arriva dopo
15': fuori un difensore, Kuffour, apparso in ripresa,
e dentro una punta, il baby Okaka. E' proprio il
gigante d'ebano giallorosso a sfiorare il pari, ma la
sua girata sottomisura, quasi da terra, in area, trova
attento Buffon. La Juve, operaia, sa di non essere in
serata di vena e lotta come una provinciale,
digrignando i denti. Ma la Roma, caparbia, continua a
crederci, forse confortata dal successo al Delle Alpi
ottenuto in coppa Italia. E il premio agli sforzi
arriva con Kharja, che sigla l'1-1 a 5' dalla fine.
Nel recupero, poi, Bovo sfiora anche il 2-1, ma Buffon
chiude la porta e blinda il pareggio. Il risultato più
giusto. |