MIDDLESBROUGH/ROMA 1-0
Middlesbrough, Riverside Stadium
9 marzo 2006
ore 20.00 (locali)

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Tabellino partita:
 MIDDLESBROUGH 1 ROMA 0
MIDDLESBROUGH: Schwarzer 6, Davies 6, Riggott 6, Southgate 6,5, Pogatetz 6, Mendieta 6, Boateng 6,5, Cattermole 5, Downing 6 (47’ st Queudrue n.g.), Hasselbaink 6, Yakubu 5 (36’ st Viduka n.g.). In panchina: Jones, Queudrue, Doriva, McMahon, Parlour, Maccarone.
ROMA: Curci 5, Panucci 6, Kuffour 6,5, Mexes 7, Cufrè 5,5, Dacourt 6,5 (41’ st Aquilani n.g.), Kharja 6, Tommasi 5,5 (28’ st Alvarez 6), Perrotta 6, Taddei 5 (16’ st Okaka 6), Mancini 5,5. In panchina: Pipolo, Bovo, Chivu, Rosi.
Arbitro: Sars 5.
Rete: 12’ Yakubu (rigore).
Note: Ammoniti Perrotta, Riggott, Mexes. 
Spettatori 25354 (500 tifosi della Roma)
Middlesbrough/Roma

La trasferta a Middlesbrough inizia con un volo Easy Jet da Roma/Ciampino sino a Newcastle (247 € A/R) sul quale siamo una cinquantina, mentre altri arriveranno con un charter organizzato che tornerà immediatamente dopo la partita. Non avendo più l'età, preferisco prendermi una stanza all'albergo "Britannia", proprio accanto all'aeroporto, in modo che la mattina dopo non sia troppo difficile alzarmi. Mi viene a prendere la famiglia di Lee e Matt di Southampton (ancora grazie!) ai quali ho preso i biglietti per la partita e che mi daranno uno strappo fino a Middlesbrough. Gran daffare per i giovani romani sul volo, vista la presenza di alcune belle fanciulle albioniche. 

Gianluca con Kathryna di Newcastle, la più applaudita.
Arriviamo allo stadio intorno alle 16.30-17.00 e lì incontriamo Sean e Mairtin venuti dalla Scozia, Oliver, venuto da Dublino e i Lupi di Londra.
Lo stadio è nuovo e quindi un po' fuori mano, sicché ci incamminiamo per trovare un pub.
Dieci minuti di cammino e immediatamente un furgone della Polizia con tanto di CCTV camera si accosta seguendoci passo per passo fino a che non entriamo nel locale. Il pub è semivuoto a quell'ora e ci prendiamo un paio di pinte. Pian piano inizia ad affollarsi di fans del Middlesbrough che non ci infastidiscono. Anzi sono cordiali e si intrattengono con qualche romanista. Il tutto va bene fino a che le pinte non diventano 3 o 4, e così nel momento in cui ci sono un po' troppi Boro (sia pure mansueti) decidiamo di incamminarci verso lo stadio. Lo stadio è bellissimo, anche se Anfield Road è più attaccato al campo, ma la visuale è perfetta. Per entrare c'è una sommaria perquisizione eseguita da due stewards gentili dopo di che si dà il biglietto pe entrare attraverso il tornello, simile a quello dello Stadio Olimpico. All'interno dello stadio, nella parte del bar e dei bagni, non vi sono plotoni in assetto antiguerriglia (eppure i tifosi della Roma sono gli stessi sia a Torino che a Middlesbrough), ma coppie di Bobbies con una casacca gialla che se ne stanno discretamente al loro posto. Appena salite le scalette, arriva subito uno steward rompicoglioni che non vuole che le scale siano occupate. Alla fine si tratta con lui per attaccare gli striscioni e fare le foto. Potevate anche chiedergli di andare a letto con sua figlia: avrebbe concesso tutto, purché le scale fossero libere. Organizzazione stadio: senz'altro perfetta anche se.... sarebbe bellissimo avere uno stadio del genere con un po' più di libertà.
Il Governo inglese ha mummificato gli spettatori, ridotti a poco più che merce, perlomeno allo stadio di Middlesbrough. Musica disco prima della partita, che tutti gli spettatori felici cantano insieme. Musichetta da discoteca dopo il gol. Durante la partita, un silenzio che ci consente di farla da padroni per la maggior parte dei 90°. Non capisco neanche perché a questo punto distinguano i settori, visto che sembra tutto uguale! La spiegazione su quello che sta accadendo in Inghilterra me la daranno gli amici scozzesi: sono partiti dallo stadio, ed ora tutta la vita britannica è costantemente monitorata da videocamere. Ovunque. Apro il giornale - il Daily Telegraph, mica un giornaletto di quartiere! - e c'è sbattuta in quinta o sesta pagina la foto di una ventiquattrenne in macchina multata perché (pur rispettando il limite di velocità di 40 miglia orarie) si sta truccando. La Polizia ha dato la foto al quotidiano che ci ha fatto un articolo di mezza pagina. Giro pagina e trovo che una signora trentenne madre di tre figli ha ricevuto un ASBO (non vi ricorda il DASPO?) - Anti Social Behaviour Order (Diffida per comportamento anti sociale) per aver ascoltato troppe volte ad alto volume l'hit musicale del momento.
Il tutto mentre qualche giorno prima della partita un ragazzo diciottenne ha ricevuto una diffida di 2anni per avere fatto con le dita il segno della "V" che in Inghilterra significa "Fuck Off" - Vaffanculo, con tanto di foto-sputtanatoria su BBC News.
Chiudo l'inciso dicendo che - vista la partita orrenda cui abbiamo assistito - gli spettatori inglesi hanno perlomeno passato un po' di tempo guardando del sano tifo organizzato sulle tribune, mentre loro sedevano sui loro bei seggiolini numerati aspettando un cenno di saluto dal pupazzo del Boro e che il DJ mandasse quella musichetta del cazzo. Fatto sta che durante la partita ci consentono (su questo non c'è mai stata discussione) di stare in piedi tra i seggiolini, inquietandosi solo se qualcuno provava a salire sulla balaustra. Non appena gli stewards vedono qualcuno un po' troppo agitato, non intervengono ma iniziano a tenere sott'occhio il soggetto. Dopo di che, se continua, vanno a chiamare i due bobbies che - senza scoattare con fazzoletti sul volto e manganelli roteanti - si mettono praticamente di fronte al tipo iniziando a riprenderlo con una telecamerina portatile ("Nun se scarica mai! po po poppoppoppo"). Magari i Bobbies poi eccedono, visto che siccome gli piace il tifo lo riprendono tutto, ma appena si accorgono che gli ultras prendono in giro proprio loro, alzano i tacchi e se ne vanno. Gli "scarfers" del settore vicino si limitano a qualche gesto anche se poi alla fine danno fastidio. Viene quindi coniato lì per lì il coro "Boro fuck off, Boro Fuck off, Boro-Boro-Boro Fuck off / Roma olè, Roma olè, Forza Roma Roma olé", ma anche "Guarda guarda, sono loro, i bastardi ultrà del Boro", anche se non si trattava certo di ultrà. A quel punto i bobbies, avendo visto che i cori dei sostenitori della Roma si indirizzano proprio ai tifosi del Boro lì a fianco, sono immediatamente intervenuti creando - assai discretamente - una zona cuscinetto delimitata dalla loro presenza, quando in precedenza c'erano solo gli stewards. Anche in questo caso i Bobbies si potevano vedere in faccia e non hanno avuto bisogno di lanciabombe lacrimogene e prefetti vietapartite. Finita la partita, solita musichetta disco, visto che altrimenti i tifosi non cantano.
Ci fanno uscire quasi subito, noi ce ne torniamo tranquilli alle macchine, gli altri ragazzi prendono i pullman che li riporteranno all'aeroporto.
A Roma verranno in circa 5000, e sono sicuro che non saranno gli stessi che abbiamo visto in casa, in quanto non posso pensare che i tifosi del Middlesbrough siano solo quelli visti al Riverside Stadium.
Bellissima esperienza, ma ripenso a cosa poteva essere la stessa trasferta 20 anni fa.
FOTOTIFO
Alcuni forum del Middlesbrough
Pin della
                  partita
Programma
Il
                  Riverside Stadium
Lee
                  e Matt, da Southampton, al pub
Il
                  ristorante interno
I
                  Roma Club
Inizio partita
Il
                  gol del Boro
VAI A PAGINA 2


VIDEOTIFO
 
Musica tipo film per annunciare l'inizio
(5114 kb)
La musica pre partita viene accolta con un fantastico "Bori siete e bori resterete"
(4599 kb)
Ingresso delle squadre
(2551 kb)
Agghiacciante calcio moderno
(3182 kb)
Agghiacciante calcio moderno, part 2
(2552 kb)
"Nun se scarica mai!"
(3700 kb)
 Forza Roma olè
(2297 kb)
Videotifo 1
Videotifo 2
Videotifo 3
Videotifo 4
Boro fuck off / Roma olé
(193 kb)
Tifosi della Roma sullo sfondo
(1557 kb)
Boro Fuck off / Roma olé (Rai)
(11731 kb)
Guarda guarda sono loro i bastardi ultrà del Boro
(2827 kb)

FOTOCALCIO





VIDEOCALCIO

 
Il servizio sulla partita
(2064 kb)
 

Peps
La trasferta in suolo britannico ha sempre un fascino tutto suo, e nonostante le attese non siano state mantenute al cento per cento, direi  che rimane sempre un’esperienza da raccontare. Se non altro per l’incredibile bellezza dello stadio. Sono pienamente d’accordo con te, invece, sullo squallore della tifoseria locale, figlia o forse vittima del calcio moderno e della repressione, e ridotta, ormai, ad una serie di marionette che si muovono a comando ed a ritmo di musica. Sembra un megaspot pubblicitario o qualcosa di simile, dove la passione del tifo è praticamente inesistente. Per fortuna c’eravamo noi, pochi ma belli e compatti come nelle sere migliori, goliardici quando si trattava di prendere per il culo gli steward (non si scarica mai) e aggressivi quando, a venti dal termine, i burattini accanto a noi cercavano di provocare. Felice e orgoglioso di aver sventolato il tricolore in faccia agli infedeli, saluto il caro Giacheme amico fraterno e ultras nell’animo, la cui voce ieri ha fatto tremare il Riverside. L’ ultimo commento è per la città di Middlesbrough, per la quale c’è solo un aggettivo: sconfortante!
Da alcuni forum del Boro:
Biggest disapointment last night 
Being out sung CONSTANTLY by 350 spaggetti eaters.
(Il più grande disappunto la scorsa notte: il fatto che 350 mangiatori di spaghetti ci hanno fatto fuori cantando COSTANTEMENTE).
I
                moderatori hanno poi eliminato questo topic sputtanante
                ma l'ho salvato in tempo.

I agree, there were times last night where we were outsung by them. But when we got going (which wasnt as often as I had hoped) we were very loud.
Sonoi d'accordo, ci sono stati momenti che ci hanno sovrastato. Ma quando cantavamo (non così spesso quanto avevo sperato) ci si sentiva forte.


I sit there for cup games as opposed to m usual seat due to the better atmosphere. But lately I have noticed it is getting shoite!
Seggo lì (nel North Stand) per le partite di coppa per via della migliore atmosfera. Ma di recente ho notato che è una merda!

Part timers, cup game seat changers or just quiet normal North standers - WHY DO YOU SIT THERE and not add to the atmosphere?
Tifosi a mezzo servizio, tifosi che cambiate posto nelle partite di coppa o semplicemente normali frequentatori del North Stand - PERCHE' SEDETE LI' E NON AGGIUNGETE ATMOSFERA? - 

You say you sit there for the atmosphere then don't sing - why not?
Dite che vi mettete lì per l'atmosfera ma poi non cantate - perché lo fate?

If you just sit there for the view - why not sit in the South stand?
Se vi sedete lì solo per vedere bene, perché non ve ne andate nel South Stand?

Far too many in the North dont sing at all. It is still a problem that the 1-2000 people who want to sing all the time are diluted throughout the whole stand.
Troppi nel North Stand non cantano per nulla. Ed è anche un problema che le 1-2000 persone che vogliono cantare tutto il tempo sono diluite in tutto lo stand.



So clearly this is no Lazio. Lots of Italians wandering through town wearing Roma scarves and hats etc. 
E' così chiaro che non sono come la Lazio. Molti italiani giravano per la città con le sciarpe della Roma e cappelli..

SEAN HURL (la traduzione è in fondo)
For those of you who are blessed to live in Rome, I hope you can understand how strange it was to be able to drive in the car, on a journey that ends with you watching La Magica.  You may do it every other Sunday, or every week if you are the most committed, but to leave a sunny Glasgow (yes my friends, it was indeed a strange day yesterday) just after midday to pull up outside the Riverside Stadium some 200 miles and 3 hours and 30 minutes was a strange joy.

Mairtin and I yet again undertook a journey for the ‘Giallorossi Di Glasgow’ – our unofficial club title – to follow the Roma on the next stage of their UEFA Cup journey in Middlesborough! England!!.  Along the way I uplifted the Marco Conido classic ‘Mai Solo Mai’ to my partner’s Apple  I-pod and it became our anthem for the day.  On our way to he game we stopped at a motorway service station south of Carlisle and turned the volume up as we sang along to the song. I’ll never the looks of disgust on the other drivers in the car park. Priceless! 

So we made great progress on the way down and as we approached Teeside we started to make the calls to our friends on www.asroma-addict.com. Lee -  aka Supertott i-  had picked up Lorenzo – the webmaster of www.asromaultras.org or www.asromaultras.it  - Olly -aka Roma Clan Eire - was in the pub. Che la sorpresa! NOT.  Later we met James – aka Tazvaz and other new members.

I was expecting my tickets from the Roma Club- Lupi di Londra. I know a member who lives between London and Rome. And it seemed in the space of a few minutes we all arrived together and parked in the vicinity of the away end of the Riverside.  I received a text from a fellow Spurs fan – telling me I had let him down by not coming with him to a game this season and he hoped we’d lose(Sorry Ian but it’s not everyday you can drive to see the Giallorossi –even in England!!)

So mobbed up, we went to the city centre. Lorenzo amazed that there was no pubs nearer to the stadium.  Much comment was passed on the similarity of Middlesbrough to Turin – industrial towns draped in smoke.  But the locals we met in the Central Bar were friendly enough and even as we left to go to the game – chanting Ale Roma E along the road we never encountered any hospitality.  I think the locals were impressed by the turnmout and the fact there were English speaking fans amongst the tifosi.

The curious choice of patriotic music before the game in the stadium was curious. It was like they wanted to build it up as a England vs. Italy match but the Romanisti just showed their class. When they played the anthem Land of Hope and Glory over the public addresss – some Giallorossi replied with Scottish and Irish flags.  A big thumbs-up to those boys from the Giallorossi dI Glasgow. 

The match itself was a disappointment because of the manner of the result.  The French referee had obviously left his glasses in the changing room.  Hasselbank went down like he was shot by an Uzi – the ref pointed to the spot and we went 1-0 down. 

At half time I became reacquainted with some of the fans who took us to Messina – The Irish Clan Roma boys, and A big hi! from ‘Non C’e Problema’ Great to see you all again.

The injuries and efforts of recent weeks are obviously catching up with the squad as many of our squad looked tired, Taddei and Mancini plus Tomassi looked tired but there were classy performances from Panucci and Mexes to admire.  The tifosi were never quiet through out the game and put the home fans to shame with our efforts.

At final whistle we all felt we could recover this score in Rome next week.  In spite of the score we’d had a great time and we defiantly played Mai Solo Mai on the car stereo as we slipped away from the Stadium.  Onwards to Teeside Airport – to drop Olly at his hotel and then Newcastle Airport to return our gracious guest Lorenzo  and then the winding road home to Glasgow.  Back at 4 a.m but with smiles on our faces. Grazie Roma – grazie a tutti tifosi 
Sean Hurl
Giallorossi Di Glasgow
La Vecchia Scuola 
Per quelli di voi che hanno la fortuna di vivere e Roma, spero possiate capire quanto è stato strano guidare una macchina in modo da finire di andare a vedere la Magica. Lo potete fare ogni Domenica o ogni settimana, ma lasciare una Glasgow assolata (sì amici, è stata davvero una strana giornata ieri) appena dopo mezzogiorno per andare al Riverside Stadium a 200 miglia e 3 ore e mezzo di distanza è stata una strana gioia. Mairtin ed io abbiamo intrapreso un viaggio in modo che i Giallorossi di Glasgow - il nostro non ufficiale nome del club - possano seguire la Roma nel turno di Coppa Uefa a Middlesbrough! Inghilterra!!! Lungo la strada abbiamo ascoltato i classico di Marco Conidi "Mai sola mai" sul mio I-pod della Apple, che è diventato la colonna sonora della giornata. Sulla strada ci siamo fermati a una stazione di servizio e l'abbiamo messa a tutto volume in modo da poterla cantare. Non potrò mai dimenticare il disgusto degli altri guidatore nel parcheggio. Senza prezzo! Mentre ci avvicinavamo sempre più al Teeside abbiamo iniziato a chiamare i nostri amici di www.asroma-addict.com. Lee, anche conosciuto come Supertotti, aveva preso Lorenzo, il webmaster di www.asromaultras.it / www.asromaultras.org. Olly - anche conosciuto come Roma Clan Eire - era al pub. Che sorpresa! Più tardi abbiamo incontrato James, conosciuto come Tazvaz ed altri nuovi membri. Aspettavo i miei biglietti dal Roma CLub Lupi di Londra, visto che conosco un ragazzo che vive tra Londra e Roma. Nel giro di pochi minuti siamo arrivati e ci siamo incontrati tutti nelle vicinanze del settore ospiti del Riverside. Ho ricevuto un SMS da un tifoso degli Spurs (Tottenham) che mi ha detto che non l'ho accompagnato a nemmeno una partita questa stagione, sperando che perdessimo (Mi spiace Ian, ma mica capita tutti in giorni di poter vedere i Giallorossi, persino in Inghilterra!!)
Così riuniti, siamo andati al centro città. Lorenzo era stupito del fatto che non ci fossero pub nelle vicinanze dello stadio. Molti sono stati i commenti in ordine alla somiglianza di Middlesbrough con Torino, città industriali avvolte nel fumo. Ma i locali incontrati nel Central Bar erano abbastanza amichevoli ed anche nel momento in cui abbiamo lasciato il pub per andare alla partita cantando Alè Roma non abbiamo incontrato ostilità lungo la strada. Credo che i locali siano rimasti impressionati dall'arrivo dei tifosi ospiti e dal fatto che tra loro vi fossero tifosi che parlavano inglese.
La scelta di musica patriottica prima della partita allo stadio è stata curiosa. E' stato come se avessero voluto costruire un match Inghilterra / Italia, ma i romanisti hanno mostrato la loro classe. Quando hanno suonato l'inno Land of Hope and Glory, alcuni Giallorossi hanno replicato con bandiere irlandesi e scozzesi. Un grande apprezzamento a questi ragazzi da parte dei Giallorossi di Glasgow. Il match in se stesso è stato deludente per come è maturato il risultato. E' chiaro che l'arbitro francese ha lasciato gli occhiali nello spogliatoio. Hasselbank veniva giù come se un Uzi gli avesse sparato, l'arbitro ha indicato il dischetto e siamo andati sotto per 1-0.
A metà tempo abbiamo inctrato i ragazzi che ci portarono a Messina - l'Irish Clan Roma - ed un grande saluto dal ragazzo di  "Nun c'è problema".
E' stato bello rivedervi. Gli sforzi e gli infortuni delle recenti settimane hanno ovviamente inciso sulla squadra, Taddei, Mancini e Tommasi sembravano stanchi, ma le performances di Panucci e Mexes sono state ammirevoli. I tifosi della Roma non sono mai stati zitti per tutta lòa partita, ridicolizzando i tifosi di casa.
Il fischio finale ci ha fatto ritenere possibile ribaltare il risultato a Roma la prossima settimana. A discapito del risultato ci siamo comunque dvertiti e abbiamo ascoltato ancora Mai sola mai mentre andavamo via dallo stadio. Prima verso il Teeside Airport, per portare Olly in albergo e poi al Newcastle Airport per riaccompagnare il nostro grazioso ospite Lorenzo e per poi riprendere la strada per Glasgow. Siamo tornati alle 4 di mattina ma con il sorriso sul volto. Grazie Roma, grazie a tutti i tifosi.
Giallorossi Di Glasgow
La Vecchia Scuola


I VOSTRI RESOCONTI....
....E QUELLI DELLA STAMPA
(questi ultimi solo se meritano)






   
 

REPUBBLICA.IT
A condannare i giallorossi è stato Yakubu su rigore nei primi minuti. La formazione di casa è partita infatti subito forte, sostenuta da un grande pubblico e da una pioggia che ha messo in imbarazzo la squadra di Luciano Spalletti, poco a proprio agio sul terreno pesante. La prima occasione in realtà era stata di Perrotta, uno dei giallorossi più in forma del momento: al 6' lancio millimetrico di Cufrè per il centrocampista, ma Schwarzer devia in angolo. Passano cinque minuti e il Middlesbrough passa in vantaggio: è l'11' quando Curci, in uscita, travolge Hasselbaink: per l'arbitro è rigore. Dal dischetto va Yakubu che non sbaglia: 1-0. La gara si fa accesa, e la Roma prova a farsi pericolosa; tante le iniziative dei giallorossi, che comunque mancano negli ultimi metri.
Nella ripresa la Roma ci prova: gli inglesi sono bravi, ma in difesa non sembrano insormontabili. Nonostante tutto il pubblico sia per il Middlesbrough, la Roma ci prova: al 18' Panucci coglie di testa la traversa, ma l'arbitro aveva fermato in precedenza il gioco per un presunto fuorigioco. Un minuto dopo spettacolare triangolazione Mancini-Kharja-Perrotta, con il pallone che torna a Mancini; il brasiliano si accentra e dal limite dell'area tira di destro a giro, ma la palla esce di poco. Si sveglia il Middlesbrough: al 22' Hasselbaink va al tiro, Curci si salva come può.
Dieci minuti infuocati, e la Roma si ripresenta in area inglese: discesa di Alvarez sulla destra, e cross che viene deviato da Alvarez. Ma l'occasione più ghiotta è per il Middlesbrough: all'80' Viduka controlla (con una mano) e serve Mendieta; l'ex laziale, a tu per tu con Curci, viene disturbato al momento del tiro da Cufrè e spara alto. Finale palpitante, con la Roma stanca e il Middlesbrough vicino al raddoppio. Ma il risultato non cambia.

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